Racconto/Scritto

 1 VerCybo|   occorre una casa che fu già di Giustino Canacci, mercante fiorentino. -
 2 VerCybo|      solito, e più pungente..."~"Giustino mio, non vi date pena per
 3 VerCybo|     alcuna cosa vi abbisognasse, Giustino, parlate; - sto qui per
 4 VerCybo|         voce belante del vecchio Giustino; - "hai avuto paura?"~"Oh
 5 VerCybo| serrature della porta di casa. - Giustino solo aperse l'uscio alle
 6 VerCybo|        vedere mia madre. - -Buon Giustino! la rilevò con le sue braccia
 7 VerCybo|         del moribondo: - "Signor Giustino", la prese a gridare con
 8 VerCybo|        con voce piena, "o signor Giustino, la mi sente? la mi riconosce?
 9 VerCybo|        mia; - ma lo dica, signor Giustino, ma lo dica di cuore."~E
10 VerCybo|          ma lo dica di cuore."~E Giustino mandò dalle fauci un suono
11 VerCybo|          e spirò.~"Povero signor Giustino - è passato."~La Caterina
12 VerCybo|         prima moglie del defunto Giustino, aveva in quella sera fatto
13 VerCybo|          famiglia Canacci, detto Giustino, di sì poco senno, che quantunque
14 VerCybo|         fratelli, e figliuoli di Giustino Canacci, giovani di 24 in
15 VerCybo|      furno prontamente carcerati Giustino Canacci, Bartolomeo e Francesco
16 VerCybo|         suddetti carcerati, cioè Giustino, le figliuole, il genero,