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Carlo Goldoni L'amante di sé medesimo IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA OTTAVA
Donna Bianca ed il Conte.
BIA. |
Certo mi duol nell'anima, caro Contino amato, Che voi per colpa mia vi siate inquietato. |
CON. |
Non m'inquietai per questo. Distinguere conviene L'ingiuria di parole dal labbro donde viene. Una donna adirata può dir quel che le pare; Il sangue per sì poco non vogliomi guastare. |
BIA. |
Per lei non vi adirate, che tanto disse e tanto; Ed io vi movo a sdegno perfino col mio pianto? |
CON. |
Questa è la differenza, questo è d'amor il segno. Con donna che non amo, di dentro non mi sdegno. E se di voi mi accende un gesto, una parola, Provien perché v'adoro teneramente e sola. |
BIA. |
Quando è così, perdono a tutte le vostr'ire. |
CON. |
(In balsamo il veleno è ben di convertire). (da sé) |