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Carlo Goldoni
L'amante militare

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SCENA DICIASSETTESIMA

 

Pantalone, Brighella e detti.

 

PANT. Eccolo qua. (a Brighella, additando don Garzia)

BRIGH. Presto, signor tenente. (a don Garzia)

GAR. Vengo, lasciatemi. (vuol liberarsi da Beatrice)

BEAT. Signori, questo è il mio sposo. (tenendolo per la mano)

PANT. Me ne rallegro.

BRIGH. Presto, che la compagnia marcia. (a don Garzia)

GAR. Si passa per di ? (a Pantalone, liberandosi da Beatrice)

PANT. Sior sì.

BRIGH. La vegna con mi. (a don Garzia)

GAR. Oh donna indiavolata! (parte con Brighella)

BEAT. Avete inteso, signor Pantalone, il tenente è mio consorte.

PANT. Pol esser che la resta vedoa la segonda volta.

BEAT. Non ho pianto la prima, non piangerei nemmeno la seconda. (parte)

PANT. Sì, quando una vedoa pianze, no se sa, se la pianze dal dolor o dall’allegrezza.

 

 





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