Parte
1 Dia1| taccio intenso ardore. ~Vo’ svelar la mia fiamma al
2 Dia1| ed albagia divora.~Donde vo’ siete in pretension venuti~
3 Dia1| cuor sincero, ~Altra vi vo’ narrar pronta novella, ~
4 Dia1| stai? richiesto viene;~Io vo (rispose) ver l’eterne porte~
5 Dia1| calda. ~Il Satir disse: Non vo’ starti appresso; ~Caldo
6 Dia1| servir l’amico.~Di compatire vo’ pregarvi in prima ~Il rozzo
7 Dia1| paroni.~Cecco I’ me la vo’ godere. ~Titta. Andè con
8 Dia1| Per un lirico volo~Non vo’ fiaccarmi collo.~Ò lo stil
9 Dia1| se alcun seco m’invita. ~Vo la sera al teatro, i virtuosi
10 Dia1| Giro per i palchetti, vo a visitar più d’uno:~Tutti
11 Dia1| Conosco il mio difetto, vo’ mutar cantilena, ~Non trovo
12 Dia1| Io sono. ~Né per colui vo’ mi ravvisi il mondo ~Che,
13 Dia1| tai sposi io serbo, ~Che vo’ al di sopra di me stesso
14 Dia1| sen vinto e conquiso. ~Ma vo’ dire a voi, donne, un pensier
15 Dia1| di me in segreto. ~Io non vo’ stuzzicar gente rissosa:~
16 Dia1| cane che abbaia alla luna.~Vo cercando le rime e i sentimenti ~
17 Dia1| per mia disgrazia,~Che vo’ fare il grazioso, e non
18 Dia1| qualche oggetto umano, ~Vo cogli occhi socchiusi, e
19 Dia1| le mie parole,~E se tutto vo’ dir quel che ammirai, ~
20 Dia1| Ma se tu non lo vuoi, vo’ soddisfarti.~Medito fra
21 Dia1| Medito fra me stesso, e vo pian piano ~Il sacro tempio
22 Dia1| che a indovinare or sudo.~Vo la mattina a interrogare
23 Dia1| periodi sonori ed eleganti; ~Vo del midollo a penetrar la
24 Dia1| pace? ~Tacete, o donne, vo’ narrar portenti.~Miracolo,
25 Dia1| Grida il caro figliuol: Vo’ la merenda,~E vo’ un mazzo
26 Dia1| figliuol: Vo’ la merenda,~E vo’ un mazzo di carte, e vo’
27 Dia1| vo’ un mazzo di carte, e vo’ un ducato; ~Gioca mio padre,
28 Dia1| ducato; ~Gioca mio padre, vo’ giocare anch’io;~E la donna
29 Dia1| l’altra ita è di fuora, ~Vo’ la pena sfogar che m’ange
30 Dia1| Io son nato in Venezia, e vo’ in Milano, ~Ma dir si ponno
31 TLiv| che uman poter ne toglie. ~Vo degli Elisi all’eterna quïete~
32 TLiv| vaghissimo argomento, ~Non vo’ il merto rapire alla mia
33 TLiv| di mia man rosea corona~Vo’ di Venere e Bacco al figliuol
34 TLiv| porta a tanti e tanti,~Né vo’ che alcuno abbia di me
35 TLiv| dal mio scarso ingegno ~Vo spremendo il midollo, e,
36 TLiv| nel petto a poco a poco, ~Vo le viscere mie dolcificando.~
37 TLiv| fragil salma.~Odimi: i’ ti vo’ far migliori patti. ~Donna
38 1 | pochi è noto;~Ma offrir vo’ in segno di rispetto e
39 1 | chiamato : ~Altro sposo non vo’ che il mio Sovrano; ~S’
40 1 | mia Musa il morso; ~Esser vo’ grato al pubblico che aspetta, ~
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