Parte
1 Giov| confusa da poi non è più vile ~Con i cristalli suoi l’
2 Giov| nostro piacer fragile e vile,~Ch’è vento et ombra, e
3 Giov| Aggradisci, ti priego, ancor che vile, ~In omaggio del cuor mio
4 Quar| ponno esser che acerbi. È vile questa mia opera, già lo
5 Quar| potria che meno incolta e vile ~Piacesse un giorno alle
6 SSac| presa la nostra abietta e vile~Spoglia il Verbo Divino,
7 SSac| Lui fosse in eterno.~E per vile diletto, Uom sciagurato, ~
8 SSac| scarco ~D’ogni umana passion, vile, imperfetta; ~E sotto il
9 SSac| pensieri?~Quello, che in ozio vile i dì non perde, ~Dietro
10 Dia1| diede illustre, padre non vile e abbietto,~Scarsa fortuna,
11 Dia1| vuol comparir chi è nato vile; ~Chi è nato grande, sembiare
12 Dia1| l’umil verso riputato è vile;~Ma il facile ed il ver
13 Dia1| abbandonò la terra; ~La terra vile, che nemica ingrata~Promette
14 Dia1| accanto? ~Come di lui cantar, vile qual sono, ~L’alma virtù
15 Dia1| sovente importunar dappresso. ~Vile non son, di domandar non
16 Dia1| non sei la prima ~A cui vile interesse il cor consiglia; ~
17 1 | grande e non disprezza il vile. ~Pietoso a tutti, e niuno
18 1 | stanchezza può cader nel vile.~Sia de’ miei carmi quel
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