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Componimenti poetici IntraText CT - Indice delle note |
2: Carlo Rezzenico, Cardinale. 3: È quasi un Secolo, che la Casa Vidman é aggregata alla Veneta Nobiltà. 4: Fiume della Carintia da dove ha origine la Casa Vidman. 5: Il Co: David Vidman fu Generale di Santa Chiesa. 6: Il Co: Cristoforo, suo fratello, Cardinale. 7: Il Co: Giovanni, autor della casa, la quale gode una Baronia libera in Carintia, onde seno chiama[...]
9: Santo Stefano, papa e martire, protettore dell’Ordine.
12: Honeste vivere: alterurn non laedere: suum unicuique tribuere. 13: Giustiniano imperatore. 14: L’Autore esercitava in Pisa la professione dell’avvocato. 15: Parla de’ suoi persecutori in Pisa. 16: Ornamenti che si conferiscono a quelli che ricevono la laurea dottorale, e ricevuti dall’Autore i[...] 17: Figurandosi l’Autore nel cielo, alla presenza di Giove, intende del suo ritorno sopra la terra. [...] 18: Il Nobil Sign. Cavaliere Pietro Inghirami di Volterra, ch’era in quel tempo Commissario in Pisa. [...] 19: Fiume che scorre a’ piedi del territorio di Volterra.
22: Quando l’Autore fu ricevuto in questa Accademia, non erano che cinque anni che si era determinato[...]
24: In sogno. 25: Raccontatemi. 26: Parafrasi dell’Angelus Domini e dell’Avemaria. 27: La conduce sul campanile. 28: Dal campanile di questo monistero domina la laguna; e si può vedere il corso, che è solito farsi [...] 29: Lenzuola di rensa. 30: Passeggio delle maschere in Piazza San Marco. 31: Granmercé.
33: Modo faceto per dire: io non ci penso, me ne curo. 34: O salite, signor forestiere. 35: Barzellettando i gondolieri dicono cocchio al cocchiere. 36: Ancora più. 37: Parola ingiuriosa, come a dire babbeo ecc. 38: Amico: qui il gondoliere si burla dell’altro. 39: Crede di dire amici. 40: Un bastone rotondo, con cui si dimena la farina gialla, e si fa la polenta. 41: Per quello che si dice. 42: Bambini 43: Dove il sole si spegne, e dove si accende. 44: Volete farvi condurre in gondola? 45: Traghetti sono i posti, dove stanno le gondole ad uso comune. 46: Gettatevi lì. 47: Coricatevi sul guanciale che è nel mezzo, ed è luogo. 48: Disteso. 49: La birba è una carrozza da quattro posti. 50: Mi ho morsicato la lingua. 51: Mi stroppio. 52: Premere vuol dire, tener la gondola dalla parte sinistra. 53: Siar vuol dire, dare indietro. 54: Fuggire. 55: Modesta. 56: L’autore vorrebbe che s’intendesse di lui.
58: Lavorateci intorno. 59: Dentr’oggi. 60: Spille 61: Il refe, o accia da cucire. 62: L’orlo piegato. 63: Sedete. 64: Il tafetà, che sogliono portare le donne in capo a Venezia. 65: Io povera fanciulla. 66: Lo stesso che pettegole. 67: I quattrini. 68: Una specie di mancia. 69: Da persone particolari. 70: Gran casa. 71: L’Autore parla di se medesimo. 72: Da poco. 73: Conciateste si dice ad una che fa i piccioli adornamenti per donna. 74: Moneta che vale due soldi. 75: Palatine. 76: Metter da parte, profittare. 77: Meno fini e più deboli. 78: Mi fa tanta collera! 79: Questa fanciulla, oltre essere di età tenera, si finge abbia tal difetto di lingua, che non può b[...] 80: Venir bene, perfezionarsi. 81: spetè o asperè 82: daccapo, nuovamente 83: Fuori di stagione, fuor di proposito. 84: Un poco logora. 85: Per niente. 86: Quanto mai si può dire.
89: Una donna presso l’autore nel Burchiello. 90: Una delle belle situazioni sulla Brenta. 91: Sboccata. 92: Detto ingiurioso: figlio di ecc. 93: Un battello di vari remiganti, che tirano il burchiello per la Laguna, attaccato alla prora. 94: Chi si sfiata. 95: Madre. 96: Due fanciulle. 97: Si erano messe nel camerino, che è una parte più ritirata del burchiello. 98: Bella disinvoltura, buona grazia. 99: Faceva il giocolino co’ piedi. 100: Col capo chino. 101: Caìe, vuol dire mala gente. 102: Risvegliare. 103: Le figlie. 104: La donna presso dell’Autore lo secondava. 105: Magagne. 106: Faccia da due faccie. 107: Indegna. 108: Fuori di carreggiata. 109: La Vita di Cicerone del Passeroni. 110: Rane si chiamano quelle degl’ipocondriaci immaginari. 111: Prima o poi crollerà Port Mahon (prima o poi il vento cambia) ndr. 112: Dal lato della puppa del burchiello. 113: Ritiriamo, tronchiamo questo discorso: preso dal siar della gondola. 114: Figlio di una lupa, barzelletta. 115: Da puppa a prora. 116: Parla sempre della sua vicina. 117: Gli amanti. 118: Le porte del Moranzano sono le prime che si trovano. Quelle porte sono sostegni d’acqua. 119: Accende. 120: Ci affatica. 121: La fanciulla. 122: In pensione. 123: Lo sposo. 124: In capo di tavola. 125: Le mie raise è termine d’amicizia, come se dicesse: caro amico ecc. 126: Villaggio sulla Brenta. 127: No per mia fe’. 128: Marito. 129: Famoso comico. 130: Sontuosa villeggiatura di Sua Eccellenza il Signor Conte Lodovico Widiman. 131: I due più famosi Arlicchini d’Italia. 132: Maniera bassa, derivata da Monsignore. 133: Della sua dama consorte. 134: All’improvviso. 135: Tiemo è la parte scoperta al disopra del coperto del burchiello. 136: Un zoppo del paese d’Anguillara, non lontano da Bagnoli, solito ad intervenire colà a tutte le re[...] 137: Che ella sia: maniera di dire del contado. 138: I viglietti che si regalano. 139: L’Autore ha avuto l’onor di scrivere varie commedie per questa nobile compagnia. 140: S’intende, uscita non ha molto di monistero. 141: Nomi di varie attrici che hanno fatto il carattere di servetta sui teatri di Venezia. 142: arguzia. 143: Sapore. 144: A fronte. 145: Un vecchio. 146: Antico Pantalone, di cui vive ancora la memoria in Venezia. 147: Quando io andava alla scuola, quand’io era giovanetto. 148: Quan’ do io desino. 149: Il sig. Pietro Gentili, che abita in Casa Widiman continuamente. 150: Il sig. Andrea Pastò, buon pittore, specialmente in picciole figure alla maniera del celebre Piet[...] 151: Diminutivo di Giovanni. 152: L’Autore ha recitato anche egli, e per verità assai male. 153: Da uomo franco. 154: Commedie all’improviso. 155: Per cacciarsi, per trovar luogo. 156: Fanno rabbia. 157: I viglietti, come ognuno si può immaginare, si donano. Il padrone di casa ne distribuisce a tutti[...] 158: Lasciano andar a male il pane. 159: Allegramente! baldoria! 160: Tavole, trattamenti. 161: S. E. Widiman ha bellissime razze di cavalli da carrozza. 162: Animali bovini. 163: Il sig. Antonio Zacco, degnissimo Padovano. 164: Una commedia da recitare all’improvviso. 165: Molar el cao. Frase marinareccia veneziana, con cui si ordina a chi regge la corda, di rallentarl[...] 166: Villaggio delizioso sulla Brenta. 167: Finché il burchiello passa il sostegno. 168: Mi vien dietro, detto facetamente. 169: Ciambelle. 170: Scioccarelle. 171: Si è messa a dormire in un canto. 172: Le ragnatele. 173: Botte candiotte si dice a certe persone picciole e grosse, come d’ordinario si vedono certe madri[...] 174: Tutti si mettono a sedere. 175: Andar per viole è una frase burlesca che significa: senza andar per le lunghe. 176: S’intende delle toghe che chiamansi Vesti segnate, che distinguono le dignità. 177: La stola d’oro è il segno che distingue l’ordine primario de’ Cavalieri della Serenissima Repubbl[...] 178: Casato. 179: L’Eminentissimo cardinale Friuli, vescovo di Vicenza, a cui fu conferita la porpora dal Regnante [...] 180: Vicentino. 181: Mangiava, burlescamente. 182: Cascio vicentino. 183: La maniera di parlare de’ Vicentini è un poco più caricata della comune de’ Veneizani. 184: Che sia. 185: Qui vi è un poco di comica caricatura. Nel giorno del Corpus Domini si fa a Vicenza una gran fest[...] 186: Cuori grandi, magnanimi. 187: Gran signori. 188: Meschini. 189: Come agnelli 190: Evvi il costume di mettere in capo una corona di fiori a quelli che si suppongono morire colla lo[...] 191: Proverbio. 192: Un bambino. 193: Far figliuoli. 194: Una delle primarie dignità della Repubblica. 195: Procurator di San Marco, altra dignità che si conferisce per merito di servigi prestati. 196: Corona ducale. 197: La nobilissima Casa Manin, antichissima nella vasta provincia del Friuli. 198: Rifiatare. 199: Grosso e delizioso villaggio, situato di qua e di là della Brenta, a mezzo viaggio da Venezia a Pa[...] 200: Un altro villaggio ricco e dilettevole sulla Brenta, poco distante. Mandar uno di là da Stra è un[...] 201: L’Autore crede di essere stato mandato, e di aver rimandato. 202: Quando. 203: I Veneziani in generale sono sinceri. 204: Dei dolci che si accostumano nelle nozze. 205: Per ordine, con metodo. 206: Disceso dal burchiello. 207: Noleggiato. 208: L’Autore ha pochi danari. 209: I danari col loro peso non fan no rompere i calzoni ai poeti. L’Autore sa quel che dice. 210: Sono salito in calesse.
212: Le Feste di Tersicore. Poemi quattro. Parma 1756.
214: Di formar la cornice al quadro. 215: Cugina.
217: Furori poetici ecc. 218: Qui s’intende che lo desidera avidamente. 219: Ciambella. 220: Incorniciare. Di dovergli far la cornice.
222: Tavola su cui si scrive. 223: Qui per sonetti s’intende ogni sorte di componimento per monache o per nozze, poiché in tali occa[...] 224: Tutto ad un tratto. 225: Quell’onoratissimo stampatore, che ha lasciato degna memoria al mondo del suo talento e delle sue[...] 226: Riscaldato. 227: Si asciuga, e prende fiato. 228: S’intende un Nobile Veneziano. 229: Come chi dicesse, l’ho indovinata davvero, sull’onor mio. 230: Sottrarmi. 231: Padrone, cioè protettore. 232: Muso, per viso, si dice in Venezia comunemente. 233: Lo mette lì. 234: Affermativa con giuramento. 235: Cambio il tuono di voce. 236: L’Autore aspettava a mo menti la Compagnia de’ Comici, per i quali scriveva in quel tempo. 237: Più 238: Qui l’Autore, sia per ischerzo, o sia per modestia, chiama le sue Commedie pasticci. 239: Poveruomo. 240: Si getterebbe nel fuoco. 241: Termine d’amicizia. 242: Confessiamo la verità. 243: La lingua veneziana è piena di queste espressioni tenere verso gli amici. 244: Maraviglie, cioè, in questo senso, dei prodigi. 245: Far tanto in poco tempo, che faceva stupire il mondo. 246: Ancora più. 247: L’Autore crede sia L’Eccellentissimo signor Bernardo Valier, senatore amplissimo e parente degli [...] 248: Altra maniera di affermare con giuramento d’onore. 249: In un fogliaccio, in un scartafaccio. 250: Pover uomo.
252: Esclamazione, come chi dicesse, per Bacco ecc. 253: Metafora presa dall’uso de’ traghetti in Venezia, che sono i passaggi da una parte all’altra del [...] 254: Or ora, ben tosto. 255: Verso i cinquant’anni. 256: Fanciullo impertinente. 257: Mi mette in voglia. 258: Povero meschino. 259: Intirizzito. 260: Perdute le forze 261: Lo maltratterei. 262: A ridere. 263: A grinzare il naso. 264: Un cospetto. 265: Un zero. 266: A ufo. 267: A pacificarmi. 268: Lo riconosco. 269: Barone e ladro, in questo senso scherzevole, vuol dire accorto. 270: Trecce. 271: Come una conocchia. 272: Solo di sua famiglia. 273: All’impazzata. 274: In pronto. 275: L’Eccellentissimo signor Francesco Vendramin, zio della sposa e padrone del teatro di San Luca. [...]
277: Il fu Eccellentiss. Signor Cavaliere e Procurator di San Marco D. Aurelio Rezzonico. 278: Il Regnante Pontefice Clemente XIII, in quel tempo Cardinale. 279: L’Eminent. Cardin. Nipote di S. S., in quel tempo Prelato. 280: L’Eccellentiss. Sig. Don Lodovico Rezzonico, ora Cavaliere e Procuratore di San Marco, era stato p[...] 281: Donna Quintilia Rezzonico Contessa Widiman. 282: Due Nobil Donne Sorelle Rezzonico, Monache in Santa Caterina, la prima delle quali è Abbadessa. [...] 283: Congiunti e grandi amici della Casa Rezzonico. 284: L’Eccellentiss. signora Marina Canal Savorgnan.
289: Intendasi dei Teatro di Capranica, dove in quest’anno il suo Avvocato veneziano e la sua Pamela i[...] 290: Ponte Sant’Angiolo. Villeggiatura di S. E.
292: L’autore narra al Cavaliere le cose teatrali che aveva preparate per far rappresentare in Venezia[...] 293: Gli amori d’Alessandro Magno. Tragicommedia. 294: Il maestro di ballo. Commedia in terza rima. 295: Artemisia. Tragedia.
298: Fu pregato l’Autore di recitare il Componimento da lui indicato: cosa che tanto meno gli dispiac[...]
302: soranelo: sopraccarico (Boerio)
304: Nel santuario de’ Conventuali di Padova si conserva con gran venerazione la lingua di sant’Antoni[...] 305: Villaggio delizioso sul fiume Brenta. 306: Altro villaggio situato sullo stesso fiume. 307: L’operazione de’ sostegni, che servono alla navigazione del suddetto fiume.
309: S. E. il Sig. Marchese D. Alberto Visconti.
313: Dieci. 314: Saper dove abito. 315: Respirare, passar il tempo. 316: A tutto il mondo. 317: Muratore. 318: Falegname. 319: Monaca. 320: Pittore conosciuto in Venezia, e bastantemente abile per tai lavori. 321: Cogli addobbi. 322: Fanali. 323: Raggiriamoci da un’altra parte. 324: Abbozzare. 325: Coi piedi di creta. 326: Da altarino per i fanciulli. 327: Si allude all’abitino del Carmine. 328: Facile e chiara. 329: A preparare. 330: Prestamente. 331: Oggi. 332: Tinelo in veneziano significa la stanza dove si mangia. 333: Le paste dolci. 334: Che porta via, ed assaggia. 335: Tutti arnesi per far il pane e le paste dolci. 336: Rimpiattare. 337: Fanciulle. 338: Ne prende un paio furtivamente. 339: Parla l’Autore del Sig. Giovanni Barich, suo compare. 340: Lo studio. 341: Alle barzellette poetiche. 342: Pollaio. 343: Piccoli polli appena nati. 344: Tondi e piatti di stagno. 345: Padelle e graticole. 346: Con uno strillo. 347: Maniera di giurare bassa e popolare. 348: Due componimenti dell’autore per altre due sorelle Milesi. 349: Novizia, monaca non professa.
351: Rimprovero. 352: La Fiera, che si fa in Venezia nel tempo dell’Ascensione. 353: Mercoledì. 354: Bauta e volto è l’ordinaria maschera Veneziana. 355: Passeggia. 356: Il passeggio delle maschere nella Piazza San Marco. 357: Caffettiere, dove concorrono i forestieri. 358: Cattiva voce. 359: L’Adriano in Siria del Metastasio 360: Esclamazione modesta. 361: Famoso venditore di chiavi, o sia delle loggie per tutti i Teatri. 362: S’intende nel primo o secondo ordine. 363: Il celebre maestro di cappella Baldassare Galuppi, detto il Buranello. 364: Un poco balordo. 365: Non si trova. 366: Conservatorio di fanciulle bravissime per cantare e suonare, e per educare nobili giovanette. 367: Nobilissimo monistero, dove fu in secondo luogo educata. 368: Sontuosa villeggiatura de’ Baglioni. 369: Fanciulla 370: Non si è più parlato. 371: Al Lito, dove va il Bucintoro per la nota funzione. 372: Famoso gondoliere, solito a servire i forestieri. 373: La Peota è un gran battello coperto. 374: Il Felze è il coperto. 375: Bene adornato. 376: Dice una tartana, per dire una Peota delle più grandi. 377: Il preparativo del gran banchetto che dà il Doge in tal giorno alla Nobiltà. 378: Termine burlesco, che significa divertirsi facendo ben remigare i barcaiuoli. 379: Accidenti diversi che accadono sulla voga. 380: L’autore non vuol dire il suo sentimento sull’Opera del teatro di San Samuele. 381: Nel Gran Consiglio, dove per grazia s’introducono i forestieri. 382: A impor silenzio. 383: In quella mattina, nel gran Consiglio si è creato Procuratore di San Marco S. E. il sig. Tommaso [...] 384: Gran festa di ballo in casa del nuovo Procuratore. 385: Si gettano. 386: Espressione veneziana, per dire: per grazia del Signor Iddio. 387: Quasi tutti sanno che cosa è il Bucintoro. 388: Quando il Doge non può intervenire alle funzioni, supplisce il Vice Doge, che è sempre il più vec[...] 389: Bevitore 390: È assai conosciuto il grand’Arsenale di Venezia. 391: Mi ritiro. 392: Da fanciulla.
395: Quando mi metto a sedere a tavolino. 396: Una commedia dell’Autore. 397: Terra grossa poco distante da Venezia, dove, in quei contorni, si fanno le villeggiature d’autunn[...] 398: Sciocco. 399: Ahimè. 400: Oggi 401: L’Autore si serve di una frase popolare, per dinotare che questa è la prima figliuola che si mari[...] 402: Che tu sia benedetto!
404: Insigne monistero, detto delle Vergini. 405: Corsa deliziosa di barchette, che si accostuma in Venezia. 406: Il linguaggio del gondoliere è veneziano del più basso e vulgare. 407: Lavoro. 408: Conservazione, errore popolaresco. 409: Ce lo beviamo. 410: Per San Giovanni, giuramento usitato. 411: Moglie. 412: Per ischerzo l’Autore chiama il vino il caffè del gondoliere. 413: Il gone doliere affetta di voler parlare toscano, per imitare quei che mostrano i Mondi nuovi, e [...] 414: Da bambino. 415: Giuoco che si usa dai ragazzi. 416: Allegria smoderata. 417: Non si cura vedere. 418: Termine de’ gondolieri che indica a sinistra. 419: Stalire all’incontrario significa a dritta. 420: Disinvolti e di buon gusto. 421: Questa è una sconcordanza, come tante altre, del gondoliere. 422: La tavola. 423: La fanciulla. 424: Un’altra volta. 425: Fino là in lontano. 426: Assai bello. 427: Cantina. 428: Bellissima. 429: Cose buone, cioè buon vino. 430: Che ogni bocca si può soddisfare. 431: Sbabazzare, gongolare. 432: Le pensionarie in tali occasioni si divertono a suonare a doppio. 433: La pecorella. 434: I Greci, popoli del Zante. 435: Sparisce. 436: A bere molto. 437: Voce. 438: Elisabetta. 439: Per i figliuoli. 440: Un nobile veneto mette la toga ordinariamente verso i vent’anni in circa. 441: Nel Gran Consiglio. 442: Questo titolo Sier si dà in Venezia ai nobili, in luogo di Signore: uso antico, che si conserva a[...] 443: Che ama di stare in casa. 444: Che fa volentieri gli affari domestici. 445: Intelletto. 446: Matteo. 447: In un subito. 448: È prodigioso. 449: Terrà dietro agli altri fratelli. 450: Sane, di buona cera. 451: Giovanni. 452: Tutti parlano di lei. 453: Gesti graziosi. 454: Per zendaetti si intendono quelle donne che portano graziosamente il zendale, o sia zendado, in c[...] 455: Zerbinotti che leccano, cioè amoreggiano. 456: Guanti. 457: Pieno affollato. 458: Magnifico, abbondante. 459: Di arancia. 460: Di succo d’uva, di vino. 461: Se ne va via. 462: De posta: assolutamente. 463: I capelli. 464: Non per galanteria. 465: Quasi tutti i gondolieri in Venezia sanno a memoria la Gerusalemme liberata del Tasso. 466: La spogliano. 467: Cara gioja, cioè fanciulla amabile. 468: Una goccia, un atomo, niente. 469: Voluto. 470: Il suo gondoliere da prova, che è il miglior posto dei due. 471: Metafora, che significa vecchio impossente. 472: Come si deve. 473: Dicesi un gruppo una quantità di gondole affollate, che impediscono all’altre di passar oltre, e [...] 474: Quando sono a digiuno: intende quando non ha bevuto. 475: Per diana. 476: Mi fa compassione. 477: Il cuore oppresso. 478: Per suo ristoro intende il vino. 479: E la prendono in mezzo di loro. 480: Tutti che mostrano simili macchinette, sogliono finire dicendo: E con questo pace, sanità, e alle[...]
482: Giovane pittor veneziano, che ha sommo talento e moltissima abilità in ogni genere di pittura, ma[...] 483: Alludesi alla nobil signora Andriana Dolfin, madre dello sposo.
485: Il Tasso alla barcarola. 486: Caccia. 487: A tirare, cioè alla caccia coll’archibugio. 488: Strussiarsi è quasi sinonimo di affaticarsi, ma con maggior pena. 489: Sier è il titolo che si dà ai nobili in Venezia, in luogo di Signore o Eccellenza. 490: La Quarantìa è il corpo sovrano che giudica. 491: Il Gran Consiglio, ch’è il padrone della Repubblica. 492: Una pazzia. 493: La duodecima parte di un soldo, e vuol dire che Pitagora non c’entra per niente. 494: Sdegnare. 495: Suo cugino. 496: Subito nell’indomani. 497: Gondolieri, poiché non si può sortir di Venezia per andare alla campagna, che in gondola. 498: Colla fanciulla, cioè colla sua figliuola. 499: Stordito, o atterrito da un tuono. 500: E si accende. 501: Dice. 502: Il regnante Sommo Pontefice nacque di una Barbariga. 503: Bravate. 504: Mandar a spasso in questo senso vuoi dir: rendere inutile. 505: In questo vuol dir: non teme. 506: Fanciullo imprudente. 507: Giura. 508: La Nobil Donna Loredana Giovanelli, maritata in S. E. il Sig. Pietro Priuli. 509: L’eccellentiss. sig. Francesco Bonfadini fu potestà a Chiozza a Bergamo, e morì senatore. 510: Bergamo è città montuosa. 511: Andare a cappello, vuol dire andare all’elezione. 512: Diminutivo di Pietro. 513: Si allude al papa regnante di cui è nipote la nobil donna Vidiman, e ad Alessandro Settimo Ottobo[...] 514: Minacce. 515: Soggiunge 516: Mi converrebbe, sarei contenta. 517: Resti accordato fra di noi. 518: Ogni sdegno. 519: Egli. 520: Non si trovano. 521: Né qui, né altrove. 522: Alla cieca. 523: Cotto, abbrustolito, cioè innamoratissimo. 524: Cioè di Cupido suo compagno. 525: Si è sì fortemente acceso. 526: Si è gonfiato per orgoglio. 527: I trasporti. 528: Col maneggio.
531: Formula con cui si decreta l’arresto di un reo sospetto che non è ancora convinto. Quando il deli[...] 532: Là e situata l’abitazione de’ conti Leoni. 533: Chiamasi il Costituto de plano quel primo esame che si fa al reo, appena carcerato. 534: Formula usitata, con cui si rimanda alle carceri il reo, dopo il costituto de plano. 535: Per il fisco s’intende l’autorità dominante. 536: Cautela utilissima che usano i ministri nello Stato Veneto di non dar il giuramento ai testimoni [...] 537: Secondo la pratica criminale, quando gl’indizi sieno forti e convincenti, si mette il reo alla co[...] 538: Il sig. conte Girolamo Lion fu per il corso di cinque anni podestà a Rovigo.
540: Corbelleria. 541: Riscaldati, infervorati. 542: Ingrandire.
545: Pregare. 546: Si conoscono all’odore, cioè facilmente. 547: A coricare sui materazzi. 548: Cioè lavorano, fanno qualche cosa. 549: Suocera. 550: Suocero. 551: Cognato. 552: Fanno il grugno. 553: Imprudente. 554: Villano, malcreato, o cosa simile. 555: In pace. 556: Rivoltarsi. 557: Qua avola. 558: Scioccherie, canzoni da nulla. 559: In questo senso significa pevero sfortunato.
561: Alludesi a quelli che trasportarono la suddetta immagine.
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