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Carlo Goldoni Componimenti poetici IntraText CT - Lettura del testo |
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Nella vaga stagion che i prati indora, Dietro un fonte gentile i’ mi posava, E disteso sul suol pascendo andava Le pupille lascive in seno a Flora. Quando nell’apparir di vaga aurora, Vidi la donna mia che si specchiava Ne’ limpidi cristalli, ove lavava Le mani, il volto, e ‘l vago petto ancora. Volea scoprirmi, e timoroso amante Ver l’amata beltà la mano io stendo, Ma ritiraila poi tutto tremante. Mentre la bella Dea sdegnar temendo, Mi contento fra doglie e pene tante, Viver penando, e poi morir tacendo.
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