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45 sono
Anton Giulio Barrili
Capitan Dodero

IntraText - Concordanze

re

   Capitolo
1 Pre | suoi amori colla figlia del re antropofago, costituiscono 2 III | possesso in nome di S. M. il re d'Italia, a que' tempi re 3 III | re d'Italia, a que' tempi re di Sardegna, per non tirare 4 IV | uomo così dipinto era il re.~Capite mo'? Un re che si 5 IV | era il re.~Capite mo'? Un re che si scomodava per noi 6 IV | accogliere vagabondi siffatti, i re manderebbero i loro ministri; 7 IV | complicazione di uffizi; il re comandava l'esercito e la 8 IV | scuole; ma la lingua del re che m'interrogava non era 9 IV | ripetuta stizzosamente dal re, voleva dire alcunchè di 10 IV | curiosità loro e quella del re in modo particolare. Avevo 11 IV | com'essi la chiamarono. Il re mi onorò grandemente, tirandola 12 IV | pel suo vero nome; e il re, veduto come la mia parola 13 IV | mi diedi a contemplare il re, che andava speditamente 14 IV | Caila lapi! — gridò il re volgendosi a me.~Erano quelle 15 IV | Capituta! — e così dicendo il re mi additava quell'ammasso 16 IV | mimico che m'andasse bene. Il re, com'io in quel punto, non 17 IV | Capituta, era la dimora del re e della sua corte; vero 18 IV | liete.~Passammo, dietro al re, su due rozze tavole che 19 IV | dir meglio, a sdraiarsi il re, mentre una frotta di flautisti 20 IV | dinanzi al trono; ma il re ebbe compassione delle nostre 21 IV | pensai tra me. Ah, ecco! Il re parla al suo ministro e 22 IV | quindici minuti; già il re si spazientava, e già era 23 IV | già accennato parlando del re e di certe dame di Capituta.~ 24 IV | Rumore del tuono, possente re dell'isola bella di Ocuenacati, 25 IV | creanze, alla sorella del re, la leggiadra, la divina 26 IV | augurio! — dissi a Labsolu. Il re sorride.~Egli mi rispose 27 IV | le falde dell'abito. Il re, poco stante, ci congedò; 28 V | ero venuto a combattere il re di Ocuenacati; ma sì, darla 29 V | madre; ma per ventura il re Urutucte si degnò di riconoscere 30 V | disegno fatto dalla corte del re suo fratello, si messe in 31 V | qualche altra stecca, il re lasciò correre un potentissimo 32 V | Bravo, perdio! gli è un re che merita di essere impagliato.~— 33 VI | lapi è il terzo figlio del re di Genova, potentissimo 34 VII | come primo ministro del re e primo personaggio di Ocuenacati 35 VII | entrare nelle buone grazie del re, e rendervi necessario a 36 VIII| della mia scatola, e il re si degnò di tenersela. Il 37 VIII| presentai al cospetto del re, in compagnia di Labsolu, 38 VIII| fervore, questo antropofago re!~Con simili pensieri in 39 VIII| allorquando una sonora risata del re Urutucte venne in buon punto 40 VIII| potei proseguire parlando al re nella lingua del paese:~— 41 VIII| Urutucte.~— No, — rispose il re, accompagnando le parole 42 VIII| fecero le ultime parole del re.~Io ero rimasto sbalordito. 43 IX | del consiglio a fianco del re, il quale incedeva maestoso 44 IX | Un vecchio famigliare del re intuonò una molesta cantilena, 45 IX | contrasto il primo ministro del re mio cognato e il vero governatore 46 IX | matrimonio e il favore del re, mi abbandonai tutto quanto 47 IX | di Genova. Un giorno, il re, io e tutti i maggiorenti


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