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Anton Giulio Barrili
Capitan Dodero

IntraText - Concordanze

era

    Capitolo
1 Pre | spesso eloquente, tutto ciò era per fermo un compito arduo 2 I | cacciagione dei dintorni, era stato inaffiato con un certo 3 I | Quinto. La Francia non s'era intromessa, giusta il costume 4 I | chiacchere disordinate, s'era giunti alle frutte, e colle 5 I | una certa avaria; che gli era venuta a battere tra capo 6 I | dite nulla?~Questa dimanda era rivolta da un faceto compare 7 I | giovialità. E invero il capitano era uomo piacevole assai, il 8 I | volentieri, imperocchè egli era uomo di una discreta coltura 9 I | coscienza.~Capitan Dodero non era uomo da perdersi d'animo 10 II | cinquecento tonnellate, ch'era già una maraviglia di staza 11 II | cantiere di Varazze da dove era uscita. La ci aveva poi 12 II | capitan Fantasia, tra perchè era uomo fantastico davvero, 13 II | Fantasia; e il nome gli era rimasto.~Io era già imbarcato 14 II | nome gli era rimasto.~Io era già imbarcato da due anni 15 II | un osso duro da rodere, era quella la volta che s'inabissava 16 II | Il mio povero capitano era ancora da prua a maledire 17 II | nostromo, da sotto coperta dov'era andato, si messe a gridare 18 II | prodotto dal cozzo. La era una brutta notizia, e sebbene 19 II | prevedersi fin da quando s'era udito il gran colpo, e tutti 20 II | sentina.~La nostra gente era rimasta di sasso; nessuno 21 II | rattenere l'invasione dell'onda, era una dolorosa catastrofe, 22 II | capitan Fantasia, il quale era uomo da non perder la bussola 23 II | intendevano che quello non era più un mezzo di salvezza, 24 II | quelli pur troppo, non c'era modo di raccomodarli.~La 25 II | un bel cane barbone che era sempre vissuto a bordo ed 26 II | sempre vissuto a bordo ed era il prediletto dell'equipaggio, 27 II | marinai.~Capitan Fantasia s'era allontanato zufolando, segno 28 II | allontanato zufolando, segno ch'era molto inquieto, e zufolando 29 II | E che? borbottava uno ch'era l'ultimo a calarsi nella 30 II | vengo a pigliarti.~Apollo era un cane a cui non mancava 31 II | dov'egli, accorto come era, per non rubare lo spazio 32 II | barra del timone.~Il mare era fortemente agitato; lunghi 33 II | senza vele, senza uomini, era triste a vedersi come una 34 II | ai flutti. L'anima nostra era piena d'angoscia. Quella 35 II | angoscia. Quella da noi tenuta era l'unica via che ci fosse 36 II | cosa? — gridai.~— Che gli era un brutto pronostico, quello 37 II | navigazione del Pacifico era molto scarsa, e quei paraggi 38 III | durare di più. Quella invero era la nostra ultima razione 39 III | mandata giù quella, non c'era più altro per noi.~Ad onore 40 III | tirarla innanzi più oltre, s'era un tal po' rabbonito; di 41 III | cammino, ma il nostro stomaco era vuoto. I primi raggi dell' 42 III | due ore più tardi non c'era più dubbio; si vedeva proprio 43 III | ohimè, quanto l'aspetto era bello, altrettanto era difficile 44 III | aspetto era bello, altrettanto era difficile l'approdo. Giunto 45 III | spiaggia, ci avvedemmo che la era una lunga fila di punte 46 III | girare i frangenti non c'era nemmanco da pensare, poichè 47 III | conti senza la corrente, che era fortissima in quel luogo. 48 III | nostri pericoli, e tra essi era scomparso il nostromo, quello 49 III | scoglio del grande Oceano. Chi era più da compiangere in quel 50 III | i morti o noi?~Il sole era presso al tramonto. Pensando 51 III | tramonto. Pensando che non era da mettere indugio, mi feci 52 III | spiaggia dell'isola, da cui era forse un miglio lontana. 53 III | scogliera, che in molti punti era interrotta dal mare, appariva 54 III | mano. Pensai allora che non era prudente consiglio rimanere 55 III | rimanere colà, dove non c'era luogo da riposarci la notte, 56 III | e dove finalmente non c'era acqua, cibo. Andarcene 57 III | carta nautica; e quel tesoro era passato con me dall'altra 58 III | condotti a battere il capo, era bella davvero. Rivestita 59 III | un vulcano estinto, com'era agevole immaginare. Tutti 60 III | contentezza; ma quello non era momento da pensare all'anima. 61 III | pensare all'anima. Il corpo era felice, bestialmente felice, 62 III | bestialmente felice, e ce n'era d'avanzo.~Per non essere 63 III | sorgente. Quella doppia trovata era proprio una benedizione 64 III | poscia, pensando che l'isola era deserta e che non saremmo 65 III | non so dove, come; ma c'era una tale, che ora non mette 66 IV | brutto risveglio per tutti. Era giorno chiaro; segno, per 67 IV | ornavano il largo torace. Era quella l'immagine del sole, 68 IV | sole, e l'uomo così dipinto era il re.~Capite mo'? Un re 69 IV | Laggiù a Ocuenacati non c'era tanta complicazione di uffizi; 70 IV | re che m'interrogava non era nessuna di quelle. Io cionondimeno 71 IV | spiaggie; che il nostro legno s'era sprofondato nelle onde, 72 IV | come ora, ma a quei tempi era d'un biondo chiaro che pareva 73 IV | come si fu persuaso che la era saldata al viso, si volse 74 IV | d'ogni generazione. Egli era assai prestante di membra, 75 IV | bene mi accorsi che non era dipinto, sibbene trapuntato 76 IV | bellissima scena. La valle era grande, e il fiume segnava 77 IV | mezzo al villaggio, dov'era un aggregato di capanne 78 IV | altre case di Capituta, era la dimora del re e della 79 IV | Apollo, democratica bestia, s'era già accovacciato senza tante 80 IV | re si spazientava, e già era per mandar fuori il suo 81 IV | sui ventagli delle dame. Era bianco di carnagione; insomma 82 IV | insomma un europeo, come era anche dimostrato da un paio 83 IV | sfondato per giunta. Quello era tutto il vestimento del 84 IV | uomo che da lunga pezza s'era guasto a parlare l'idioma 85 IV | chiuso in una capanna che era proprio sulla riva del fiume, 86 V | rabbrividire ad ogni tratto. Gli era un martirio, vi so dir io, 87 V | sulla stuoia. L'uscio si era aperto, e nella pallida 88 V | fosse stato ignudo, siccome era agevole scorgere dal contornarsi 89 V | nel muovere i passi.~Ed era egli invero, siccome tosto 90 V | capitato come voi, e se non era la regina madre, la quale, 91 V | morganatico, se ella non era, dico, la graziosissima 92 V | perchè siete il capo, ed era naturale vi serbassero per 93 V | addirittura la grazia per voi, era forse troppo, e la principessa 94 V | qualcosa anche per lei; che era infermiccia oggi e non poteva 95 V | c'est-à dire vous même) era cacio sui maccheroni.~— 96 V | porte di un antico castello era certo di trovare un posto 97 V | si dava pensiero di me, era bella; maître Labsolu lo 98 V | chiacchere che v'ho narrato, era scorsa la notte, e l'alba 99 VI | imperocchè il pavimento era alto tre o quattro palmi 100 VI | di ragionevole ampiezza, era alzato a dignità di portico 101 VI | introdussero nella sala, dove era la principessa Rugiada del 102 VI | una pesca duracina. Così era Rugiada del mattino; Dio 103 VI | del viso? La fronte non era ampia, ma le sue prominenze 104 VI | intelletto. Il naso non era così lungo, affatto diritto, 105 VI | poteva ripudiarlo, tanto era ben formato e leggiadro 106 VI | La bocca poi, la bocca era, senza esagerazione poetica, 107 VI | il sangue.~La principessa era vestita in quel modo che 108 VI | innanzi da forte.~Ella si era alzata, siccome vi ho detto, 109 VI | quel grande oratore ch'egli era, incominciò la sua arringa.~— 110 VI | ringraziamento. Ella in quel momento era la donna colta, io il selvaggio.~— 111 VI | principessa, dal canto suo, era rimasta impensierita, guardandosi 112 VI | in ogni suo desiderio. —~Era bella, amici miei, parlando 113 VI | semplicità! Quella, sì certo, era rugiada del mattino, e il 114 VI | baci infuocati. Labsolu era rimasto pensieroso e taciturno, 115 VII | che non badavano a lui, s'era emancipato, per venire a 116 VII | Ed essa, la gran dama, s'era fatta dipingere con un veltro, 117 VII | l'orribile arcano, se c'era, se n'è disceso con esso 118 VII | per una prima visita si era stati oltre il debito, e 119 VII | necessità del farmi capire era ridossata dal desiderio 120 VII | ricordava soltanto quando c'era da trafiggermi, e fatto 121 VII | un fazzoletto che non c'era più da diciott'anni. — Qui 122 VII | dell'isola, dove il pesce era in grande abbondanza. A 123 VII | graziosa Nube del tramonto era la più bizzarra donna del 124 VII | due emisferi.~Ma egli non era della gelosia della principessa 125 VIII| teneva vivo il discorso era Labsolu. Costui chiaccherava, 126 VIII| guardando la casa dove s'era rinchiusa la bellissima 127 VIII| distese verso di me, ella era al mio fianco, non dormente, 128 VIII| scatoletta che, non fo per dire, era proprio un capolavoro.~Briccone 129 VIII| al sommo del cranio. La era una statuetta che il nostro 130 VIII| sottile. La forma d'uomo c'era; c'erano le piume, il mantello 131 VIII| della festa, e il mio lavoro era finito. Tutti i cortigiani 132 VIII| quasi fanciullesca. Urutucte era rimasto estatico; Rugiada 133 VIII| per opera di Caila Lapi, s'era subito sparsa la voce in 134 VIII| tantino di molestia, ed era la vista del primo ministro 135 VIII| del primo ministro che s'era posto al fianco di lei e 136 VIII| punto a dimostrarmi che gli era stato uno scherzo il suo, 137 VIII| mattino. La bellissima donna era svenuta. Le sue ancelle 138 VIII| il protomedico del reame, era andato sollecito a pigliare 139 VIII| Labsolu, l'isola, tutto era sparito dalla mia mente; 140 IX | sentivo leggiero.~Tutto era luce, bellezza ed allegria 141 IX | desiderata la mia; egli no. Adamo era un uomo tediato dalla solitudine, 142 IX | dinanzi un passatempo; io era in quella vece un uomo morto 143 IX | infinito?~Felice al pari di me era Rugiada del mattino. Il 144 IX | della tempesta, Tururù, s'era dileguato; il primo ministro 145 IX | dileguato; il primo ministro era sparito da Capituta il giorno 146 IX | ultimo esercizio, che mi era diventato più gradevole, 147 IX | colpo; dopo Urutucte non c'era che Caila Lapi, il quale 148 IX | anche Rugiada del mattino era venuta con noi, mollemente 149 X | tra tutti gli ascoltatori era il più dolente d'esser stato


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