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Alfabetica [« »] epperò 2 eppure 5 equità 1 era 237 eran 1 erano 33 eravamo 14 | Frequenza [« »] 278 da 277 l' 270 come 237 era 236 ma 228 con 222 d' | Anton Giulio Barrili Come un sogno IntraText - Concordanze era |
Capitolo
1 I | sobbalzi ad ogni giro di ruota; era questa la poesia del viaggio?~ 2 I | senza pure conoscerla? lei era la fede, la speranza e l' 3 I | creature fragili e vane? Lei era l'immagine foggiata secondo 4 I | desiderii del cuore; lei era l'arcana visitatrice, feconda 5 I | servo; felice perchè ella era sua ed egli la possedeva 6 I | mia creazione; vedevo che era buona e godevo di non aver 7 II | rimanente del paese, che era dopo tutto la parte meno 8 II | niente di buono. Del resto, era notte e non posso dirne 9 II | diretto a Brindisi, e c'era per conseguenza il viavai, 10 II | festoni d'una sala da pranzo.~Era giovine o vecchia? Bella 11 II | brutta, giovane o vecchia, era una donna, e quasi un'ospite, 12 II | moto involontario da cui era internamente accompagnato, 13 II | voce, un tal poco tremante, era simpatica. Io ebbi una buona 14 II | ricordai la furia con cui era salita là dentro.~- Grazie, 15 II | parlavo in tal guisa, ed ella era per adagiarsi al suo posto 16 II | alla mia supposizione.~Non era un guardiano; era un viaggiatore, 17 II | supposizione.~Non era un guardiano; era un viaggiatore, giovane 18 II | essersi fatto tant'oltre; ma era tardi e bisognava far fronte.~ 19 II | via, che il suo ufficio era in tal guisa compiuto.~Anche 20 II | guisa compiuto.~Anche il mio era compiuto col suo. Accettai 21 III | arditi? - ~L'osservazione era giudiziosa e sottile come 22 III | gridai. - Le ho già detto che era debito mio di cavaliere; 23 III | obblighi certi e precisi, era egli guardia urbana e campestre, 24 III | allegramente la vita; allora non c'era bisogno che la dama fosse 25 III | andavo pensando tra me. Era quello il mio primo momento 26 III | ficcato alla cieca? E chi era quella donna, entrata là 27 III | non veduta in viso, che s'era impadronita così della mia 28 III | sbadata? Ma, del resto, non era egli naturale? Che altro 29 III | aveva dato la sua vita, dov'era? Amante, o marito che fosse, 30 III | Amante, o marito che fosse, era lontano, fidente, ignaro 31 IV | pesato l'uomo con cui s'era trovata lì per lì in una 32 IV | quella figlia d'Eva che era, divertirsi anche un tratto 33 IV | repubbliche antiche, ai quali era vietato di uscire dal palazzo, 34 IV | di Grottamare, che ormai era vicina, poichè il treno 35 IV | me. Essa in quel mentre s'era affrettata a rimettere il 36 IV | fosse brutta, sibbene perchè era troppo bella. Minerva, con 37 IV | delle grazie d'una strega, era diffusa un'aria di onesta 38 IV | giorno. La mia viaggiatrice era del bel numer'una; credo 39 IV | confidente schiettezza, che non era senza un tal poco di vergognosa 40 IV | occhi. - ~La campagna non era da ammirarsi per fermo, 41 IV | colline, o maestà di montagne; era anzi brulla, uniforme e 42 IV | ad ogni tanto smuovevano, era venuto a cogliere il suo 43 IV | crudele della fortuna! Ella era così vicina a me, e già 44 IV | tempo! Perchè infatti, non c'era che dire; quindici, venti 45 IV | di Grottamare! Quel nome era la discesa, era la fuga, 46 IV | Quel nome era la discesa, era la fuga, la liberazione 47 IV | forse colà il nemico che mi era stato procacciato dal caso? 48 IV | poichè questa licenza non mi era data, sentii la trafittura 49 IV | rapido com'io lo volevo. Era quello un martirio che doveva 50 IV | fatto di trovarlo; ella era inappuntabile, mi appariva 51 IV | E frattanto ella non si era più voltata verso di me. 52 IV | della conscia bellezza; era contegnosa, severa, muta 53 IV | ora assegnata per l'arrivo era giunta; la lancetta spaccava 54 IV | stazione di San Benedetto era passata da un pezzo; dunque?... 55 IV | pensando che Ella non era in collera con me. - ~La 56 IV | collera con me. - ~La frase era girata con garbo e il piglio 57 IV | girata con garbo e il piglio era oltre ogni dire amorevole. 58 IV | di me, che quasi nulla mi era dato sentire o vedere di 59 IV | Ricordo confusamente che c'era del moto intorno a me; segno 60 IV | mi volsi. Dei immortali! Era lei, la mia compagna di 61 V | ero io, proprio io? Non era un sogno ciò ch'io vedevo? 62 V | que' miracoli d'arte, non m'era altrimenti fuggita dagli 63 V | scoppio di risa.~La gretola era trovata, ed io m'affrettai 64 V | tenesse dietro.~Ma la via era deserta. E poichè dal luogo 65 V | che l'amico ciliegia non era rimasto colà.~Ricordando 66 V | più altro. La mia causa era vinta.~Proseguivamo intanto 67 V | che alle prime indicazioni era rimasto un po' sconcertato.~- 68 V | il luogo di partenza, che era la stazione di Brindisi. 69 V | salti fui al cancello.~Non c'era nessun forestiero là dentro; 70 V | forestiero là dentro; nessuno era smontato con quella corsa, 71 V | compagna di viaggio.~Quant'era bella, eterno Iddio, con 72 V | secentista avrebbe detto che Febo era invaghito di lei e le sdilinquiva 73 V | gridar Grottamare? - ~Ella si era tutta rasserenata alla mia 74 V | altra corsa, non dubitate. Era troppo inviperito, e con 75 V | cogli occhi alla pagina dov'era segnata la linea di Bologna 76 VI | naturalmente dovunque; la mia tinta era la gioia, e si stemperava 77 VI | augurio.~La donna intanto s'era avvicinata, e al figlio, 78 VI | giungemmo ad un rialto, su cui era la casetta bianca intravveduta 79 VI | l'architrave; e questo c'era per l'appunto, con due rosoni 80 VI | pizzo. È biondo come lo era la contessa sua madre, buon' 81 VI | buon'anima sua. - ~Non era dunque lui. L'onore della 82 VI | Castellana e della Gioiosa era salvo.~- Vuol dire, - continuai, - 83 VI | svariate sorte di masserizie, era in buonissimo assetto e 84 VI | dimostrava che la padrona di casa era una donnina di buon governo. 85 VI | appeso alla parete di fondo, era lucente come uno specchio; 86 VI | sollecita a levare di mezzo, era un tagliere con suvvi qualche 87 VI | aspetto dei campi, per quanto era dato vederne attraverso 88 VI | tiglio. Intesero che quello era il fine aspettato, si diedero 89 VI | ed al suo uomo che non era più là.~Io, detta la mia 90 VI | satolla senz'altro.~Ella era vermiglia nell'aspetto come 91 VI | cuore.~Intanto il desco era in ordine. La contadina 92 VI | bricco. Messer Cesarino era venuto pur dianzi, tutto 93 VI | fresco a piccie, e subito era sgattaiolato nell'orto, 94 VI | adontarsene, che la mia vicina era più bella a gran pezza e 95 VII | de' giardini signorili, si era chiazzato qua e là di gramigna 96 VII | Effetti dell'abbandono in cui era lasciato quel luogo.~Pure, 97 VII | muschi e quelle gramigne ond'era infeltrito il terreno, facevano 98 VII | cavarne alcun suono. Nè tutto era muto all'intorno, come la 99 VII | la sua conca marina; non era muto il sole, i cui riflessi 100 VII | acque chete della vasca; non era muta l'aria, scossa dall' 101 VII | volanti a guisa di frecce; non era muto lo stuolo delle cicale, 102 VII | soavissimo canto.~Il palazzo era una mole quadrata, a due 103 VII | da lontano. La facciata era semplice e sarebbe parsa 104 VII | finestra del primo piano. Era all'aspetto un assai nobile 105 VII | sua vita. Di certo ella era stata una degna gentildonna, 106 VII | tanto rilievo per noi. Ella era di un umore giocondo e scherzevole, 107 VII | viaggio. Ora, se ella taceva, era anche più naturale che non 108 VII | andiamo!~Mi opposi, com'era naturale che facessi, al 109 VII | le nove e mezzo, e non c'era tempo da perdere. Feci tutta 110 VII | intende; e che amico! Poi, c'era da riscontrare l'arrivo 111 VII | seguente.~Il mio avversario era sfumato. Non era dunque 112 VII | avversario era sfumato. Non era dunque il sonno, ma un deliberato 113 VII | Ma allora, che bisogno c'era di darmi la posta in quell' 114 VII | abbandonò, nel turbamento in cui era. Mi parvero fredde come 115 VII | accostai alla signora, che era rimasta tutta confusa, cogli 116 VII | interessarmi. Non potevano! Era quella una forma più levigata 117 VII | esitare un istante; e c'era un piccolo mondo intorno 118 VII | profano. Morte e dannazione! Era questo l'amore, quale io 119 VII | tante dubbiezze per me, era anche la più pericolosa 120 VII | annunziava l'avvicinarsi di lei.~Era ella difatti. Giunta a pochi 121 VII | vergognarsi dei pensieri cui era costretta a dar forma. Le 122 VIII| verso casa. La luna, che era già ben alta nel cielo, 123 VIII| attraverso i pampini ond'era folta la pergola. Quanto 124 VIII| a quattro beccucci, che era un grande sfoggio per la 125 VIII| additò un uscio aperto. Era quello della sua camera.~- 126 VIII| cassettone di legno, che era in fondo alla camera, si 127 VIII| cristallo, entro la quale era raffigurata una grotta, 128 VIII| le rose, i gelsomini, ond'era tutta fiorita la spelonca, 129 VIII| entrò a dir Cesarino, che ci era venuto alle costole.~Così 130 VIII| Così dicendo, il ragazzo era andato a tirare un congegno 131 VIII| della medesima cura con cui era stata conservata quella 132 VIII| breve distanza dall'uscio, era il letto a due, grande a 133 VIII| e a noi.~La mia compagna era rimasta seduta, come persona 134 VIII| sue pupille smarrite. Ed era bella così, bella di una 135 VIII| casa fino al mare lontano, era un tessuto delle più svariate 136 VIII| raggi dell'astro notturno.~Era una notte stupenda. La luna 137 VIII| polviscolo argentino, ond'era sparsa tutta la vôlta diafana 138 VIII| increspate, le onde marine. Era una quiete universale, e 139 VIII| universale, e tuttavia niente era sonno davanti a noi. Porgendo 140 VIII| di aria e di luce. E non era poi una voce, anzi la più 141 VIII| esprimere ciò che a noi era dato sentire.~Tratto tratto, 142 VIII| nel nostro colloquio. Ella era tornata al suo raccoglimento, 143 VIII| al suo raccoglimento, si era richiusa da capo in sè stessa, 144 VIII| bocca. Eppure, la risposta era agevole, ed io stesso, dopo 145 VIII| Insomma la risposta c'era; ma ella fu tanto cortese 146 VIII| mi venne alle labbra non era gran cosa; ma mi parve in 147 VIII| Uno strano proposito mi era balenato alla mente. Lo 148 IX | a tanto ch'io viva. Non era, a dir vero, il più soffice 149 IX | ne' miei ospiti o, quel ch'era peggio, farmi cogliere sull' 150 IX | dentro, cominciai, come era naturale, a far rumore; 151 IX | calato la notte addietro, ed era stata ventura che, sospendendomi 152 IX | atti riguardosi con cui si era affacciata al balcone, stringendosi 153 IX | della camera, ov'ella si era frattanto ritirata, accolse 154 IX | aver dormito abbastanza; ma era così bella, così fresche 155 IX | prolungata.~Io le feci, com'era giusto, le mie congratulazioni 156 IX | sentivo stringersi al mio, non era il braccio geloso d'una 157 IX | o d'una festa da ballo; era il braccio confidente d' 158 IX | ella, dopo una pausa, che m'era sembrata assai lunga.~- 159 IX | sommo dell'erta, su cui era il palazzo. Lassù rimanemmo 160 IX | Quella cara solitudine era tutta sorrisi.~- Bel luogo! - 161 IX | apparecchi. La mia compagna era sovra pensiero; io combattuto 162 IX | dopo il meriggio) ella non era ancora discesa dalla sua 163 IX | uscito per la finestra.~Tutto era in ordine là dentro, come 164 X | andava da sè.~Il convoglio era già in moto, quando io, 165 X | cantò l'amore e il dolore.~Era lungo, il viaggio; nè io 166 X | attenzioni, i riguardi, ond'era fatta argomento, me la dicevano 167 X | cogli occhi in aria, non era la più agevole cosa del 168 X | vista di una donna, che ci era seduta di rincontro? E volendo, 169 X | l'involto. La tentazione era forte, lo confesso, non 170 X | migliore di quello che sono. M'era anzi venuto il pensiero 171 X | alla buca delle lettere che era nella stazione; strappai 172 X | un quadro a olio, in cui era dipinto un uomo incipriato, 173 X | confusamente veduto nella notte, era bello e bene in assetto. 174 X | l'acqua di giovinezza non era già nelle ampolle, bensì 175 X | seconda metà del viaggio era ancor più lunga della prima. 176 X | regione dei sogni. Ma non c'era verso; la fantasia s'incappucciava, 177 X | ineffabile, che tuttavia non era scompagnato da una certa 178 X | doloroso viaggio, non c'era egli forse il gaudio di 179 X | a Loreto. A Sant'Elpidio era notte, e la luna, il cui 180 X | una saetta.~Cesarino, che era venuto ad attendere il mio 181 X | pieno sui vetri; la finestra era chiusa.~- Animo, non facciamo 182 X | quello spasimo in corpo! Era una condizione a cui non 183 X | acconciarmi. La mia curiosità era tale, che non mi peritai 184 X | sulla voce. Il cuore mi si era rallegrato.~- Se è una improvvisata, 185 X | mi aspettavano. Cesarino era allegro e saltabellava davanti 186 X | come un capriuolo; non c'era dunque a temer niente di 187 X | finestre del pianterreno. Era quello il palazzo che io 188 X | La mia bella castellana era nel vestibolo. Portava una 189 X | lucida ciocca sul collo. Era l'acconciatura della Venere 190 X | giro per la casa. Tutto era in ordine per quelle sale, 191 X | nella sala da pranzo. Ma era detto che anche allora io 192 X | far torto alla cuoca, che era, già s'intende, la Rosa. 193 X | Per tutto quel tempo s'era stati a riguardo, facendo 194 X | ambedue. Dopo tutto, non c'era egli ancora un punto da 195 XI | sua bella trovata. Ella era mia, tutta mia, salvo una 196 XI | ignorava il mio; questo era l'unico punto oscuro tra 197 XI | precorritrici d'amore?~Ma chi era ella dunque? Da quali indizii 198 XI | principessa senz'altro. Ma come si era trovata a viaggiare così, 199 XI | coltura del suo spirito era veramente straordinaria; 200 XI | sicuro. La sua carnagione era bianca; ma certi toni più 201 XI | inquisitore. Ma già, inglese non era di certo. Io feci cadere 202 XI | nostrane.~Dopo tutto, o non era naturale che una donna come 203 XI | dirsi cittadini del mondo, era dato saperne? Le donne, 204 XI | mia bella innominata, non era forse un'eccezione? E potevo 205 XI | punto oscuro, ho detto, era una cosa da nulla. - Pure, 206 XI | Quel nome mitologico le era venuto dal paragone che 207 XI | di Caria. Il paragone le era piaciuto. Diana, la più 208 XI | e profondo. E poi, non c'era egli alcun che di solenne 209 XI | posto il nome di Valentina. Era d'altra parte necessario 210 XI | per dire più veramente, era la nostra condizione particolare 211 XI | lasciare quando che fosse, era come un'intesa tra noi, 212 XI | liberi di pensare a noi soli. Era in noi come un tacito accordo 213 XI | nostra vita felice.~Ella era poi amantissima delle arti 214 XI | cinque del mattino. Ella era di buonissimo umore e godeva 215 XI | maioliche.~Ogni suo desiderio era un comando per me. Ci eravamo 216 XI | prossima occasione di partenza era alle quattro del pomeriggio. 217 XI | lungamente la casa in cui era nato il divino cantor di 218 XI | il volo del tempo. Ella era spesso malinconica. Mi amava 219 XI | vezzo di perle d'ambra che era sul punto di sfilarsi, mi 220 XI | al destino. Oramai, non c'era più dubbio per me; quella 221 XI | onesto ardimento. L'egoismo era tuttavia il più forte. E 222 XI | suoi, raddoppiai, se pure era possibile, di cure affettuose; 223 XI | Quando ritornai al palazzo, era già uscita. Sapevo per altro 224 XI | ora dell'asciolvere.~Ella era infatti colà. Uditi i miei 225 XI | che ella mi volse. Non le era bastato l'animo per rispondere; 226 XI | essere intesa; che altro era da aggiungere? Si avvicinò 227 XI | a mala pena il concetto. Era la nostra una voluttà disperata, 228 XI | passato, assicurarsi che non era stato un sogno, e in tutti 229 XI | esclamai. La partenza era stabilita per le cinque 230 XI | avrebbero portata ia morte. Non era forse la morte il partire 231 XI | moti dell'animo mio, e le era ben noto l'affanno che mi 232 XI | notando l'aria di stupore ond'era impresso il mio volto; - 233 XI | custodito, o l'indole tua era più salda di tempera. Ma 234 XI | pagina di quel libro. - ~Ella era, così parlando, in uno stato 235 XI | silenzio, ascoltandole. Ma era stato uno sforzo, il suo, 236 XI | dolore: meglio così! Non era forse destino? E non sono 237 XI | giorno la donna gentile non era più mia.~Come si lasciasse