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| Anton Giulio Barrili Come un sogno IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
1001 XI | prepotente curiosità che lo conduce sull'orlo dei precipizii?
1002 IV | bocca. Difatti, a che mi condurrebbe il sapere? A cercarla, a
1003 IX | dove avessi dormito. Io la condussi sulla faccia del luogo.
1004 X | corrompere il mio piccolo conduttore.~- Senti, Cesarino; - gli
1005 X | da Bona omnia. Basti, a confermare l'etimologia, che io ci
1006 I | sarebbe tempo oramai di confessare che n'hanno tolto in quella
1007 III | signora; son uomo e posso confessarmi liberamente. Ella, del resto,
1008 X | Siete un leal cavaliere. Confessate, per altro, - soggiunse, -
1009 III | ci si parla tra noi, al confessionale della propria coscienza,
1010 III | distruggere. Proseguo la confessione, signora mia, e, poichè
1011 VI | più bella pagina delle sue Confessioni dolorosamente immortali.
1012 XI | ignoto ci rode.~Provai, ne' confidenti colloqui, a dirle i miei
1013 VI | al muro, invitava ad aver confidenza colle stoviglie di casa.
1014 VII | vela immobile sugli estremi confini, dove esso sembrava confondersi,
1015 IX | fondamento della carità, poichè confonde due vite in una. Ogni cosa
1016 VIII | luce degli astri lontani, confondendone lo scintillìo in quella
1017 VII | confini, dove esso sembrava confondersi, in una sfumatura di luce
1018 VII | che la donna a ritrarne i conforti in ragione delle pene che
1019 IV | avvicinarmi a lei, un certo mio confortino intorno alla bellezza dell'
1020 IX | com'era giusto, le mie congratulazioni pel suo florido aspetto;
1021 II | perchè tutti possano averne i connotati alla mano. Comincio a dire
1022 II | esser soli, e due che non si conoscano l'un l'altro ci sono già
1023 III | assai che non si giunga a conoscerle dai fatti. Mi sono forse
1024 IV | pericolo per me.... senza conoscermi....~- Signora, la prego....
1025 IV | resto, si può a questo mondo conoscersi di nome e ricambiarsi un
1026 III | dicono che egli non la conoscesse neppure. - Eh via! anche
1027 XI | costrutto; poichè ella, se conosceva molto le cose forestiere,
1028 VII | ero, non si sarebbero mai conosciuti? E adesso, che sono io qui?
1029 VII | di me, voi, che mi avete conosciuto in poche ore di colloquio
1030 VIII | abbellire su tutte le altre, e consacrare ad un tempo, la camera destinata
1031 IV | avrebbe scemati i pregi della conscia bellezza; era contegnosa,
1032 II | sue mani il biglietto, per consegnarlo al guardiano. Cotesto mi
1033 II | dei carrozzoni e la scossa conseguente, annunziavano la nostra
1034 I | La florida salute, che mi consente di vivere senza maledire,
1035 IX | sareste tanto buona da consentirmelo. Saluterei le mura a voi
1036 X | appena quel tanto che gli consentisse di giungermi a pari.~- Orbene, -
1037 XI | domani.... nè poi! Lunedì, se consentite....~- Grazie! - esclamai. -
1038 V | Signora, - balbettai, - consentitemi di rispettare il mio avversario
1039 XI | breve spazio di tempo che ci consentiva il destino. E in que' lunghi
1040 I | quando non ci siano di conserva deputati; che altrimenti
1041 II(1)| uso di granai vi sono per conservare i frumenti. (LEANDRO ALBERTI,
1042 IV | Ed ha avuto la fortuna di conservarselo?~- La fortuna, signora,
1043 VIII | medesima cura con cui era stata conservata quella reliquia dei primi
1044 IV | falsi e bugiardi" egli si è conservato il più degno, ed è tuttavia
1045 XI | vita sociale, tutto fu considerato a parte a parte e disputato
1046 VI | i cessati governi; e le considerazioni che ho fatte non sono altro
1047 III | portato tra noi. - O che mi consiglia Lei? La donna a cui un uomo
1048 V | balzano fuori di repente e ci consigliano e ci costringono ad operare,
1049 IV | attorniati da ministri, da consiglieri, da uomini d'arme e valletti,
1050 VII | messer Cesarino, nè d'altre consimili occupazioni che fecero passar
1051 XI | certamente sul Làtmo, a consolare le notti del povero condannato
1052 X | dire, e non pertanto mi consolarono. Non so perchè, ma un dubbio
1053 VI | passate alla mensa campestre, consolate dai tiepidi effluvii della
1054 X | troverai tu a Grottamare?~Mi consolavo adunque, ma il dubbio beffardo
1055 XI | mi ami tanto da non voler consolazioni al dolore: meglio così!
1056 I | oblìo. L'oblìo (chi nol sa?) consta d'un terzo d'illusione,
1057 I | terreno alla Solfatara; consultata la Sibilla nell'antro di
1058 IV | stazione medesima, due graziose contadinelle erano venute ad offrirmi
1059 VI | ramerino, frutice d'ornamento contadinesco e d'utilità domestica, che
1060 VI | Accorta, come sono tutti i contadini in casa loro, dove hanno
1061 VIII | sollecitudine, con cui la gente del contado suole abbellire su tutte
1062 XI | di lodi, che tante non ne contano le litanie. Eravamo, s'intende,
1063 VII | due o tre passatempi, a contar le vele sul mare, o le gocce
1064 IV | volentieri lì presso, a contare i punti di quelle dita leggiadre;
1065 IX | umanità. Come vietare i contatti profani, direte? E anch'
1066 VIII | una sensitiva al subito contatto di una mano profana. Nè
1067 IV | della conscia bellezza; era contegnosa, severa, muta all'aspetto,
1068 IX | teatri, nei balli; starei contegnoso e guardingo, pur di non
1069 XI | avesse pianto pur dianzi. La contemplai un tratto in silenzio, nè
1070 VIII | le dissi; - venite a contemplare quella splendidezza di cielo. - ~
1071 VII | gola. Però, non sapendo contenermi più oltre, mi tolsi incontanente
1072 X | candidati.~- Cesarino, - mi contentai di dirgli, - tu sei cattivo,
1073 VI | distinzione di grado.~- Se si contentano.... - ripigliò la contadina,
1074 I | Con questi, si possono contentare in pari tempo i due gusti,
1075 IV | in questa sua abitudine~- Contentarmi in tal guisa? Oibò! E dove
1076 XI | ebbrezze. Ma è dell'uomo il non contentarsi mai, il voler tutto, anche
1077 IV | tanto cortese con me, si contentasse in questa sua abitudine~-
1078 IX | suoi raggi, che parevano contenti di sogguardarla attraverso
1079 IX | soltanto a voi, egoista! Io conterò le ore e i minuti; - mi
1080 I | remeggio; infine, la varietà continua dei luoghi, dei visi e delle
1081 XI | superficiale e lusingata continuamente dall'ossequio interessato,
1082 IX | invidiose; e mi addormentai, per continuare quell'estasi solitaria nei
1083 IX | me, ma per naturalissima contraddizione, grave, accigliato in vista,
1084 X | dolcezza. Parrà strano, contradittorio, ma è vero. I martiri, del
1085 IX | ella non potrà tornarmi contraria.~- Cuore! - esclamò ella,
1086 III | gratitudine che ella poteva contrarre. Sta bene che io ero un
1087 VII | che, a trovar nulla nulla contrastato il mio pessimo umore, avrei
1088 I | d'Alcamo nel suo famoso contrasto.~Si aggiunga che nei lunghi
1089 VI | mi ci vorrebbe altro per contristarmi dapprima, e per farmi correre
1090 XI | timido raggio di luna?~Per un convegno fatto scherzando tra noi,
1091 III | dello strano talvolta, ne convengo, nè ogni cosa di laggiù
1092 III | si chiama comunemente la convenienza, accolse la dichiarazione
1093 VI | portamento, più franca nel conversare, meno armata d'ironie, di
1094 XI | cui trapelava un intimo convincimento, misto di amore, di tristezza
1095 IV | fiatano.~- È vero; - diss'ella convinta. - Ma voglia dirmi un po'
1096 IV | viaggiatrice, con accento di convinzione profonda. - Siamo gli schiavi
1097 VIII | Santa Rosa. - ~Difatti, sul coperchio di un cassettone di legno,
1098 VIII | assai rilevata, la sua bella coperta di cambrì, il capezzale
1099 IX | oltre.~- Ah, non mi fate il copista! - diss'ella, inarcando
1100 III | deponga quassù. E badi, si copra le spalle con questo mantello
1101 IV | dimandai trasognato. - Ella si copre il volto!~- Sì; - mi rispose
1102 III | cospetto di una dama, nè di coprirsi il capo quando ella è nominata,
1103 VI | sotto un pergolato che copriva intera una piccola aia,
1104 VIII | incalzai; - ma provate a coricarvi e vedrete; il genio del
1105 II | lì, istupidito tra i due corni del dilemma. Io colsi il
1106 IV | e risi anch'io per far coro. Ma, da quel giorno, incominciai
1107 XI | ancora, un bisbigliare, un coronarla di lodi, che tante non ne
1108 VI | scorgere in essa un'acqua corrente, che guizza e gorgoglia,
1109 X | mia bella viaggiatrice non corresse pericolo; ma tant'è, mi
1110 IV | taciturni un bel pezzo. Il treno correva, ma non così rapido com'
1111 VII | cammino. Per altro, non correvamo tanto da non sentire i discorsi
1112 VII | in non so quali follìe. Correvo alla impazzata su e giù,
1113 X | improvvisata, non la guastiamo. Corri, piuttosto; io ti seguo. - ~
1114 VIII | uno stramazzo in fondo al corridoio. Non vi date pensiero di
1115 V | domandato. Vidi il numero corrispondente a quello che doveva essere
1116 X | partiti estremi, tentando di corrompere il mio piccolo conduttore.~-
1117 X | capitolina, con tutto il suo corteggio di numi e d'eroi. - Davvero?
1118 IV | la regina, con tutto il cortèo delle arcane promesse, delle
1119 II | la parte sua in viaggio, cortesemente mi disse:~- No, fumi liberamente,
1120 IV | scortati ad ogni passo da cortigiani e custoditi da un baldacchino
1121 X | ogni altra cosa, piacque il cortile, con quel suo porticato
1122 IV | di tutto la nera chioma corvina, abbondante, lucida, naturalmente
1123 II | il mio uomo.~È un brutto coso, il cacciatore di donne
1124 VI | Filémone doveva essere d'una costanza in amore, che gli uomini
1125 VI | dentro di me e quanto mi costasse quella mia calma esteriore.~
1126 XI | spasimi che quel sorriso costava; vidi memorie lontane, affetti
1127 VII | dilungavano i vigneti; indi la costiera piegava ripida al basso,
1128 VIII | che ci era venuto alle costole.~Così dicendo, il ragazzo
1129 | costoro
1130 VII | può dir cosa gradita si costringe al silenzio, ma non si è
1131 IV | tra me), se lo facessi, costringerei forse la statua a voltarsi
1132 V | repente e ci consigliano e ci costringono ad operare, prima ancora
1133 III | Gran paese, signora, e costumi degni d'un gran paese! -
1134 Inc | già troppi gli esempi di cotali artifizi, usati dai romanzieri
1135 | coteste
1136 IV | da un grigio mantello o cotta da viaggio, che non saprei
1137 II | permettete, chiamo così il coupé dei francesi), dove fu mia
1138 III | quello che dicono? Gatta ci cova, mio caro. Il signor Lelio
1139 XI | guardava in silenzio, quasi covandomi co' suoi grandi occhi pensosi,
1140 IX | bel soverchiarsi i tetti, cozzar le forme, e strillare le
1141 IV | avrei calato un fendente sul cranio, o piantato una palla di
1142 II | aggiustarsi il nodo della cravatta e darvi il colpo di grazia.~
1143 II | dunque il primo atto di buona creanza, buttando il sigaro dal
1144 V | come volevano le buone creanze, ma nel cuore mi trillava
1145 IV | il sole che abbellisce il creato, riscalda il mio sangue
1146 I | guscio; vivevo colla mia creazione; vedevo che era buona e
1147 III | averle conciliato il sonno. Creda a me, signora, non si sciupi
1148 VII | sull'abisso per condurre i credenti alle beatitudini del paradiso.
1149 X | chi lo sa? che debbo io creder di voi? - ~Ella rimase un
1150 XI | atto, si sarebbe potuto crederla una principessa senz'altro.
1151 VI | No, signora, vi prego a crederlo. Guardatemi negli occhi,
1152 IV | del riguardante; ma è da credersi invece che gli spiriti celesti
1153 VI | miglia lontano.~- Voglio credervi; - diss'ella, dopo un istante
1154 IX | anima dalla disperazione. Credetemi; fareste un'opera buona.
1155 IV | che gli antichi despoti credevano di avere direttamente da
1156 IV | signora; li piglio.... a credito. E poichè ho cominciato,
1157 IV | per lei? Ma già, donne! Credono non ci sia nulla, nè rispetto,
1158 VIII | dall'invito del rapace la credula famiglia dei pennuti, un
1159 IX | molesto zufolamento mi veniva crescendo d'attorno. L'esercito volante
1160 VI | tanto d'orecchi. Io ero cresciuto nella sua stima di venti
1161 V | là dietro si ascondono e crescono sentimenti ribelli, o stranieri
1162 IV | come lingue di fuoco, sulle crespe del mare, avvivarono ad
1163 IV | cui sparve senz'altro la criniera della cavalla di Faraone.~-
1164 X | le mie abluzioni, da buon cristiano indossai la veste candida,
1165 IV | tinge di bei colori. Ha il croceo velo e le rosee dita, di
1166 VI | di qua e di là, si vien crogiolando nella sua noia ed aspetta.
1167 VIII | riposo.~- No; - rispose ella, crollando la testa; - ve l'ho detto
1168 IV | frase con una dimestica crollatina di spalle. - Mi duole....
1169 VIII | consiglio di dormire, così mi crucciai allora, parendomi d'indovinare
1170 VII | quanto tempo io m'andassi crucciando a quel modo, quando mi venne
1171 VIII | Io, come prima mi ero crucciato pensando che forse ella
1172 VIII | impacciato come un bambino, mi crucciavo dentro di me, mi stillavo
1173 IV | rabbia. Infatti, nel mio cruccio interno ci aveva molta parte
1174 IV | di quell'agonia. Scherno crudele della fortuna! Ella era
1175 VI | nella sua stima di venti cubiti almeno.~- Mio signore, -
1176 V | vincolo così stretto? Vostra cugina.... mi sembra....~- No,
1177 VII | il bisogno, per fino la culla pel primo....~- Basta, basta! -
1178 I | la Sibilla nell'antro di Cuma e ricusato lo spettacolo
1179 X | io dovessi far torto alla cuoca, che era, già s'intende,
1180 X | punto da un lato, domandò ai cuochi aguzzini che lo voltassero
1181 II | intorno più brulla e più cupa. Intravvidi Montecalvo,
1182 X | che le fanno parer così cupe ai forestieri. Pensino costoro
1183 VI | possono guardarlo con quella cupidigia di cui l'onoriamo noi stessi,
1184 XI | il palazzo pontificio, la cupola ardita del Da Maiano e le
1185 X | si gridò la stazione di Cupra Marittima. La fermata fu
1186 XI | Ignari del passato e non curanti del futuro, immersi nel
1187 V | non già, come direbbe un curiale, negli utili. Senza questa
1188 IV | Sfuggirono dunque alla mia curiosa attenzione molte cose leggiadre;
1189 VI | compagna, che andavano errando curiosamente in giro, beandosi nell'aspetto
1190 V | materia alle mie indagini curiose, e ripose il foglietto,
1191 IX | Io! che dite mai? - ~E curvatomi a' suoi piedi, raccolsi
1192 XI | sacrifizì, non sappiamo poi custodirci il più delle volte dai consigli
1193 IV | ogni passo da cortigiani e custoditi da un baldacchino di velluto,
1194 XI | Fors'anche, il caso t'ha custodito, o l'indole tua era più
1195 | da'
1196 V | un asciolvere pastorale. Dafni e Cloe, per l'invidia, se
1197 II | quali veniam petimusque damusque.... ma no, smettiamola col
1198 I | anzi aiutando il pensiero, dandogli e mutandogli dolcemente
1199 VII | sguardo profano. Morte e dannazione! Era questo l'amore, quale
1200 X | Ristoratomi alla svelta dei danni di quel lungo viaggio, scesi
1201 III | tante altre che hanno corso dappertutto e sono come la moneta spicciola
1202 VI | vorrebbe altro per contristarmi dapprima, e per farmi correre poi
1203 VIII | dormire?~- Oh, mio figlio mi darà il suo letticciuolo, nella
1204 IX | librato già in alto sul mare, dardeggiava di sguancio i suoi raggi,
1205 IX | chiuso in me stesso, mi darebbero del sornione, del diplomatico,
1206 VIII | fu tanto cortese da non darmela, o così turbata da non pensarci
1207 IV | sgattaiolare da una porta segreta e darsi un giorno alla macchia,
1208 VII | cosa avvenga, correrò a darvene avviso; - ripigliai con
1209 V | farli rimanere in custodia? Datemi, di grazia, il vostro riscontro,
1210 IV | verità, qualche piumolina dattorno.~"I tuoi capegli sono come
1211 IX | altra notte, quando voi mi davate biasimo di non aver voluto
1212 IV | collo somiglia la torre di David, edificata per gli esercizi
1213 III | ambedue in una medesima cinta daziaria? Sapete la novità? Il signor
1214 XI | lei con Diana, la casta dea delle selve, che scendeva
1215 IV | e le musiche di paradiso debbano averle dentro di sè, non
1216 III | geniali, o signora, e ai debiti riscontri col caso presente,
1217 II | tante altre fortune, siam debitori all'Italia unita, e bisognerebbe
1218 VIII | che illumina il viso d'una debole creatura e ce la fa dieci
1219 V | tal guisa. Rispettiamo le debolezze umane, signora; rinunziamo
1220 III | bambina, egli campione dei deboli e vendicatore, qualche volta
1221 XI | accettato di grand'animo i suoi decreti. Gratitudine, pietà, non
1222 XI | sempre così! L'anima tua non dee forse seguirmi, e la mia
1223 IV | presentimento.... Insomma non definirò quello che sento così confusamente
1224 | degl'
1225 II | valigia per rappresentarlo degnamente nel posto vuoto che amavano
1226 III | paese, signora, e costumi degni d'un gran paese! - esclamai. -
1227 IV | nobiltà del pensiero e la delicatezza del sentimento, che, fuse
1228 IV | contorni purissimi del suo delicato profilo. E mi struggevo
1229 VIII | noi. C'è sempre in questi delirii dei sensi un tale indistinto
1230 XI | mezzo ai vaneggiamenti del delirio, - siamo forse padroni di
1231 IX | arcana compenetrazione è delitto di lesa umanità. Come vietare
1232 IV | pregustare un'eternità di delizie.~- Ben ripiegata! - esclamò
1233 VII | digrignavo i denti come una fiera delusa del pasto. E perchè? Tornandoci
1234 I | dell'esistenza vi andavano deluse, i più cari inganni vi erano
1235 III | tolga e lasci che io lo deponga quassù. E badi, si copra
1236 VII | nel cospetto di Dio, per deporre a' vostri piedi il fucile,
1237 I | non ci siano di conserva deputati; che altrimenti si risica
1238 X | territorio, mentre io lo fo derivare da Bona omnia. Basti, a
1239 IV | protettrice. Quando si pensa che deriviamo da lui, che ci siamo spiccati
1240 VI | Giacomo Rousseau, dico, derivò da simiglianti ricordi la
1241 II(1)| frumenti. (LEANDRO ALBERTI, Descrizione di tutta Italia).~
1242 V | tenesse dietro.~Ma la via era deserta. E poichè dal luogo in cui
1243 VI | medesimo concetto: "A chi nulla desia soverchia il poco;" e un
1244 I | mai avvenuto di amare e di desiderar lei, senza pure conoscerla?
1245 I | asfissia nella grotta del Cane; desiderata una dozzina d'ostriche del
1246 I | contenterò di raccontarvi che desideravo lei, e che avevo sete d'
1247 I | immagine foggiata secondo i desiderii del cuore; lei era l'arcana
1248 XI | profondamente le ragioni del bello. Desideroso di piacerle, io avevo proposto
1249 IV | quella guisa che gli antichi despoti credevano di avere direttamente
1250 | desse
1251 VIII | e gradita, della sempre desta natura, quella vaporazione
1252 VI | bella donna che si ama, per destar l'allegria; non quella spumosa,
1253 XI | questo potere su noi, di destare un intimo senso nel profondo
1254 IV | viaggio si destò, o parve destarsi, chè invero non potrei giurare
1255 XI | vedere un tratto colei che destava tanta curiosità nel suo
1256 IV | uno che d'improvviso si desti. - E può credere che le
1257 IV | assai nobile, forse il luogo destinato allo scontro. Poco stante,
1258 IV | mia compagna di viaggio si destò, o parve destarsi, chè invero
1259 IV | avvicinarmi allo sportello di destra e di tirar su la ventola
1260 IV | mi proverò, pittore mal destro, ma pieno di buon animo,
1261 V | nessuno dei due avrebbe potuto determinare, si collegava alla mia.
1262 VII | popolo traesse que' suoi detti sugosi, or festevoli, or
1263 XI | gita artistica a Roma.~- Dev'esser bella, Roma, - le dicevo, -
1264 VIII | era sparsa tutta la vôlta diafana del firmamento. Per contro,
1265 XI | sottilmente venate, da que' diafani tessuti che riflettevano
1266 IV | tormentava il pensare che quel dialogo nostro doveva morire lì
1267 III | la signora Clarice. - Oh diamine! e perchè? - Ma! si racconta
1268 VI | come se volesse dirgli: che diavolo t'ha soffiato di portarli
1269 VII | custodia al capostazione, dicendogli che le avremmo ritirate,
1270 VII | esprimere assai più che non dicessero, le uscirono a stento dalle
1271 XI | aver più questo sopraccapo, dicevamo; ma in fondo in fondo per
1272 X | era fatta argomento, me la dicevano bella; ma io non la guardai
1273 VII | VII.~ ~- Voi dunque dicevate, la mia brava donnina, -
1274 IV | per lì, senza una chiusa dicevole, finir come un lampo, interrompersi
1275 X | momento di potermi presentare dicevolmente ad una côlta e gentile signora,
1276 VIII | della sua bella e infelice Didone.~- Venite; - diss'ella poscia; -
1277 IX | sollecitudine di cui mi die' prova, mi toccarono il cuore.
1278 VI | era il fine aspettato, si diedero l'ultimo abbraccio, e il
1279 III | conseguenza rarissimi, si può difenderla dai brutali insulti d'un
1280 V | degli uomini, si mette ora a difenderli? - gridò ella, tutta contenta
1281 III | diss'ella. - In questa sua difesa del Medio Evo c'è più che
1282 I | nemico, potete mettervi sulle difese. Entra egli in un carrozzone?
1283 IX | parve atto di soverchia diffidenza, poichè, riposti i quaderni,
1284 VIII | del suo pieno disco, e col diffuso chiarore soverchiava la
1285 I | in un carrozzone? E voi difilato in un altro. La cosa non
1286 VII | mi ci guastavo il sangue, digrignavo i denti come una fiera delusa
1287 IX | risplende frattanto e si dilata al sereno. Questa è infine
1288 VII | occhi, e che ora ella si è dileguata. Abbiate fede in me, ve
1289 XI | ogni cosa più caramente diletta; i primi albori del mattino,
1290 IX | salvastrella, che ripose diligentemente nello scollo della sua veste.~-
1291 IX | più minute, e lì, con una diligenza, con una avvedutezza mirabile,
1292 VII | davanti ai nostri occhi si dilungavano i vigneti; indi la costiera
1293 X | padrone, mi ci adagio, mi ci dilungo a mia posta, divento un
1294 IV | spirito e che una pazza dimanda mi ruppe dalle labbra, innanzi
1295 V | io!~- E perchè?~- Me lo dimandate? Un albergo rustico, cioè
1296 X | dava per vinto. "O perchè, dimandava, non ti è ella venuta incontro?
1297 V | trionfo. - Basta far le dimande in ordine, una dopo l'altra.~-
1298 IV | benedetto di più io non lo dimanderò mai, per non parerle indiscreto,
1299 IV | la mia dignità, o per far dimenticare la mia debolezza. Ma non
1300 V | fa perdonar tante cose e dimenticarne tante altre.~- Difatti,
1301 III | mia nonna, che esce dal dimenticatoio; tanto è vero che niente
1302 IX | lo ricordo ancora, non lo dimenticherò mai fino a tanto ch'io viva.
1303 XI | Resta, - le dissi, - e dimentichiamo il mondo! - ~A queste parole
1304 II | ella. - Ma scusi.... io dimentico....~- Oh non si trattenga
1305 VI | quegli occhi rispettosamente dimessi.~- Madre mia, - le gridò
1306 VI | finalmente che l'amore, dimezzato da mille dispettucci, da
1307 IX | anche il mio pianto ve lo dimostra, siate umana con me, non
1308 IV | la sua conversazione, mi dimostrano ch'Ella è una gentildonna;
1309 II | atti della viaggiatrìce mi dimostrarono che avevo dato nel segno.~-
1310 VI | ciò le fui grato. Se la dimostrazione non avesse saputo d'impertinenza,
1311 X | che accoltomi con molte dimostrazioni di benevolenza, mi domandò
1312 VI | utilità domestica, che suol dinotare la vicinanza dell'abitato.
1313 VI | servire a molti usi, come dinotavano le più svariate sorte di
1314 IV | Se vuoi, ci appendo anche dintorno "tutte le targhe dei prodi."~-
1315 IV | cavalletto, mi pose in mano un Diodati e mi disse: "cerca il Cantico
1316 II | Intravvidi Montecalvo, che si dipinge nel nome da sè, Ariano che
1317 IV | divina! Quali frasi userò per dipingerne il volto? Ahimè, le descrizioni
1318 IV | compito cavaliere che amavate dipingervi stanotte, al buio. Siete
1319 XI | vanta un buon numero di vasi dipinti con disegni di Raffaello.
1320 X | quadro a olio, in cui era dipinto un uomo incipriato, in abito
1321 IX | darebbero del sornione, del diplomatico, del tenebroso a tutto pasto,
1322 XI | Andavamo ogni giorno a diporto; sempre soli e più volentieri
1323 IV | Effetto del sangue riscaldato, diranno i medici da dozzina. Comunque
1324 XI | sono venuti per via più diretta a fortificare il tuo spirito,
1325 IV | despoti credevano di avere direttamente da Dio quello di levar tributi
1326 II | aspettare al varco il convoglio diretto a Brindisi, e c'era per
1327 II | indietro la cortina secondo la direzione del sole: risponde non chiesto,
1328 IV | ardisco di farlo. Potrei dirglielo liberamente, ma che vuole?
1329 X | quell'altra là, seduta quasi dirimpetto a me, mi sarebbe parso una
1330 X | carraia, che proseguiva diritta, lunghesso il frutteto.~-
1331 XI | Non intendiamo parità di diritti e di doveri; o siamo torturate,
1332 II | resto, era notte e non posso dirne altro. Di Bovino, so che
1333 IX | membra indolenzite da quella disagiata postura. Una corsa pei campi
1334 IX | testolina leggiadra, come per discacciare un molesto pensiero; - non
1335 IV | tra pochi minuti io debbo discendere? Non ricorda già più che
1336 VII | più vana. Nessuno discese. Discesero bensì le nostre valigie,
1337 II | altri, simulando un compagno disceso lì per lì e pronto a tornare,
1338 XI | arcani della sua vita non ci dischiuse la natura, antica e sempre
1339 VIII | Giungemmo alla finestra. Io dischiusi le imposte e la trassi al
1340 VII | di quella eloquenza che discopre alla libera i più intimi
1341 XI | perchè l'occhio amante sa discoprire nuove bellezze ogni giorno.
1342 X | un famoso giureconsulto. Discordia civium, concordia lapidum,
1343 X | ruberò il pane alle guide, discorrendo per filo e per segno tutte
1344 IV | abbastanza; - rispose. - Discorriamo, invece, se Ella non può
1345 VII | correvamo tanto da non sentire i discorsi con cui la brava donna ci
1346 IV | chiama l'amore e l'amore disdegna questa sorte di incensi.
1347 XI | assenza per colorire il mio disegno, e allogare il nostro idillio
1348 XI | a filo a filo una trama disfatta. Ed è stato un dolce soffrire
1349 XI | lasciai cadere sul sedile, disfatto dal mio medesimo sforzo.~
1350 IV | sperata, e che perdo per disgrazia immeritata, ad un tempo.
1351 III | pubblica) io ho incominciato a disperar del mio simile. Scusi, dico
1352 V | pagina d'albo, facendoci disperare di poter trovar mai in natura
1353 IX | di salvare un'anima dalla disperazione. Credetemi; fareste un'opera
1354 IV | non c'è niente che più mi dispiaccia, di queste volgarità a cui
1355 IV | domandò: - Or bene, non le dispiaccio del tutto? - ~Io feci a
1356 IV | non v'è nulla che possa dispiacerle. Forse non è che una sciocchezza
1357 VI | il vasellame di maiolica, disposto in bell'ordine sulla rastrelliera
1358 IX | questo sentimento imperioso, dispotico, straripante, non si trova
1359 XI | considerato a parte a parte e disputato tra noi; vedevamo così addentro
1360 VI | sterili sui gambi sottili già disseccati a mezzo dal sole, lunghesso
1361 V | E chi, con ipocrisia non dissimile da quella dell'avaro che
1362 XI | tuttavia il più forte. E per dissimulare quella viltà a' miei occhi
1363 VI | a credere che una savia dissimulazione è il colmo della virtù,
1364 I | tormenti, se non per avventura dissipare i dolori incontrati colà,
1365 VIII | parte, col capo a breve distanza dall'uscio, era il letto
1366 II | col braccio e colla mano distesa, e sparì, per andarsi a
1367 VII | tirate in secco le barche, o distese le reti dei pescatori; più
1368 VI | ha fatte per tutti, senza distinzione di grado.~- Se si contentano.... -
1369 XI | cadde ginocchioni davanti; distolse con soave violenza le mie
1370 IX | rappiccare il discorso. Provai a distrarmi, a guardare intorno, mentre
1371 III | Michele Cervantes ha potuto distruggere. Proseguo la confessione,
1372 IX | ha fatti incontrare; non distruggiamo l'opera sua. Ve l'ho pur
1373 VIII | furono insieme centuplicate e distrutte. Io non mi reggevo già più.
1374 II | condonare a un viaggiatore disturbato nella sua solitudine.~La
1375 X | qualche volta, a vedermi così disusato al mio secolo, mi gira per
1376 IX | detto un altro....~- Oh! ditelo pure! Io risponderò come
1377 IV | soffrivo, ma non volevo darlo a divedere, nè colle parole, nè col
1378 IX | nell'incantesimo; il sogno diventa realtà. Di grazia, come
1379 XI | sofferto per cagion nostra diventano cattivi, assai più che non
1380 X | coscienza, pel giorno che egli diventasse elettore e fosse pigliato
1381 III | e non si fa celia, siam diventati migliori. Per altro, non
1382 II | valle si restringeva o mi diventava intorno più brulla e più
1383 X | ci dilungo a mia posta, divento un uomo ragionevole, posato,
1384 XI | rider di cuore; ma poi mi diventò pensierosa, come soleva
1385 IV | lui, sotto forme nuove e diverse, c'è da scoccargli un inno
1386 XI | compassione per me.~- Poteva esser diverso? - mormorava ella, stringendosi
1387 IV | quella figlia d'Eva che era, divertirsi anche un tratto alle mie
1388 IV | consiglio. Per altro, anche divezzato da questi amori antelucani,
1389 X | po' di tregua, mi feci a dividere la mia impazienza in tante
1390 X | finalmente! Un'ora appena mi divideva da lei. Quante volte guardai
1391 II | fuliggine del carbon fossile e divieto agli sguardi curiosi. Per
1392 IV | acconciamente notate dal divin Ferrarese tra i tesori invidiabili
1393 XI | casa in cui era nato il divino cantor di Nerina, e la torre
1394 VI | inchinassi a pascere il cuore, divorando la mia vicina cogli occhi.
1395 IV | Intanto io guardava lei, divoravo degli occhi quella sua testolina
1396 XI | gli atti più amorosamente divoti.~Così giunse il mattino,
1397 XI | curiosità nel suo volgo divoto.~Prima di uscir dalla chiesa,
1398 IV | più al vero concetto che dobbiamo formarci della divinità
1399 X | Grottamare ci si va. Ancora dodici minuti e tutti pari!~Non
1400 I | visitatrice, feconda di tante dolcezze al genio solitario, il femminile
1401 VII | singhiozzi.~N'ebbi una scossa dolorosa; ma in quella scossa andò
1402 VI | pagina delle sue Confessioni dolorosamente immortali. La rammento volentieri,
1403 II | siamo noi sul predellino a domandar l'elemosina.~Ora, mentre
1404 IX | lui; non avete mestieri di domandare a qual prezzo si può seguirne
1405 II | piedino di buona volontà, per domandarvi scusa e appiccar discorso,
1406 IX | e tremavo che ella me ne domandasse la ragione, perchè non avrei
1407 V | volante che io le avevo domandato. Vidi il numero corrispondente
1408 XI | di pensieri e di voglie; domandiamo eterna fede, eterna obbedienza,
1409 II | Garigliano, cosa che neppure Domeneddio s'è arbitrato di fare. Dico
1410 VI | contadinesco e d'utilità domestica, che suol dinotare la vicinanza
1411 XI | ingannasse il mio pensiero dominante, mi parve che ella avesse
1412 XI | fece più lunghi i suoi Dominus vobiscum, per vedere un
1413 III | uno spaccamonti.... un Don Chisciotte!~- E lei, già
1414 I | di non vederla; pende, si dondola beatamente sul panciotto,
1415 IV | ad uno de' suoi capricci donneschi, che sono tra tutti i più
1416 I | mia parte di sole, è suo dono. La onesta ricchezza, che
1417 IX | commozione, mi dava le battute doppie nel petto. Che pensieri
1418 IV | finalmente su quella scranna dorata, attorniati da ministri,
1419 IV | nome. Or dunque, La prego; dorma e non si dia pensiero delle
1420 IV | avesse preso sonno.~- Non dorme? - mi chiese ella, vedendomi
1421 IX | col suo trillettino: tu dormi al'aperto. E non ci avevi
1422 X | Non se l'abbia a male la dotta e bella città. Gl'innamorati
1423 XI | consuetudine che lume di dottrina. Donde avviene che, fidandosi
1424 VI | operava in esso loro. Filémone doventava una quercia; Bauci si trasformava
1425 XI | Del resto, il pensiero di doverci lasciare quando che fosse,
1426 V | se non per avventura il dovere, di seguire il marito. - ~
1427 II | prepotenza unica, e tale da non doversi comportare in nessun modo,
1428 VIII | bastante a resistere.... di dovervi cascare a' piedi.... e diciamo
1429 VII | quantunque a malincuore, dovetti pure annunziarle che andavo
1430 IV | ancora, trenta al più, e noi dovevamo separarci; la mia felicità,
1431 IV | infine, signora.... Non dovevate proseguire fino a Bologna?~-
1432 V | in una via polverosa, voi dovreste essere su d'una nuvola,
1433 VI | s'infiltra naturalmente dovunque; la mia tinta era la gioia,
1434 X | corpo a corpo con nessun drago custode; che anzi, il signor
1435 IX | pensiero; io combattuto tra dubbiezza e speranza. Finito l'asciolvere,
1436 IV | restate là, senza risposta, dubbioso, trepidante, tra cielo e
1437 IV | gli antichi non abbiano dubitato di rendergli onori divini;
1438 IV | il corno, l'ambito corno ducale, al loro giurato nemico,
1439 V | Cloè vi sta indietro un duemil'anni di strada.~- Con che
1440 III | E lei, già si capisce, Dulcinea del Toboso.~- No; dicono
1441 X | addormentatomi finalmente, non la durai molto col sonno, perchè
1442 VIII | veduta l'impossibilità di durarla più oltre. Uno strano proposito
1443 II | Intanto i popoli pedestri duravano un po' di fatica a raccapezzarsi,
1444 XI | amico. Di tanto fuoco non durerà più, sotto le ceneri, una
1445 III | persa? C'è chi crede che durino tuttavia, ma con nome mutato
1446 X | attendere il mio arrivo, durò fatica a raggiungermi. Udii
1447 VIII | corallo delle labbra, o l'ebano delle morbide chiome, ma
1448 | ebbero
1449 | Ecce
1450 IV | sacrificata la libertà a quella eccelsa ambizione dell'uomo di Stato.
1451 XI | innominata, non era forse un'eccezione? E potevo pensare di lei
1452 | Eccola
1453 | Eccomi
1454 V | Vedete; - soggiunsi; - potrei edificarvi un tempio, qui, proprio
1455 IV | somiglia la torre di David, edificata per gli esercizi dell'armi." - ~
1456 VII | al fianco sinistro dell'edificio. Quella spianata teneva
1457 XI | che ci è instillata da una educazione superficiale e lusingata
1458 II | sigaro, il vade retro più efficace pei cacciatori importuni
1459 XI | così acerbe nella loro efficacia, che mi sarebbero parse
1460 VI | quella spumosa, chiassosa ed effimera delle mascoline combibbie,
1461 VI | campestre, consolate dai tiepidi effluvii della rigogliosa natura,
1462 IX | giungeva alle nari un grato effluvio di salvastrella e d'altre
1463 IX | le mani e le strinse con effusione di tenerezza indicibile.
1464 I | ebbrezza. La gioia è un piacere egoistico, forse perchè ce n'è poca
1465 IV | una mandra di pecore tutte eguali che salgono fuori del lavatoio." - ~
1466 | ei
1467 VII | squallore. Alle bellezze eleganti, e, sto per dire, azzimate
1468 II | predellino a domandar l'elemosina.~Ora, mentre io vivevo abbastanza
1469 IV | indovinare le "due filze di perle elette" acconciamente notate dal
1470 XI | sua condizione? Ai modi eletti e alla ingenita alterezza
1471 X | giorno che egli diventasse elettore e fosse pigliato in mezzo
1472 V | mi diede come una scossa elettrica dal capo alle piante.~-
1473 X | il Galvani e pensai all'elettricità. Ne avevo tanta io in tutte
1474 IV | passeggiata a lume di luna, elevando l'anima a Dio e ringraziandolo
1475 VII | vero che sia preghiera ogni elevazione dello spirito all'intima,
1476 VIII | innamorata fantasia degli Elleni. Quel mite chiarore di cielo
1477 VII | tutto compreso, mi fece eloquente, di quella eloquenza che
1478 X | mi colse a Loreto. A Sant'Elpidio era notte, e la luna, il
1479 VII | finestre di fronte, il tetto d'embrici, a quattro acque, col suo
1480 V | mio difetto, signora.~- Emendatevi, ve ne prego. Ne avete l'
1481 VII | inondarmisi di amarezza e un empito di rabbia farmi groppo alla
1482 XI | bella di questa? Voi siete Endimione, per me. Se sapessi il vostro
1483 VI | giaculatoria, nella pittoresca energia del linguaggio di chiesa.~-
1484 X | mattina d'autunno quando c'entrai. Smontato all'albergo, feci
1485 | entrambi
1486 VI | fare? - ~Intanto eravamo entrati. Il vestibolo, o sala terrena,
1487 IX | dentro, come quando c'ero entrato la prima volta. Ma quel
1488 III | viaggiatore in ferrovia. - E che c'entrava il signor Lelio? Non c'erano
1489 II | voleva un gran colpo.~- Non entrerà, perdio! - risposi, a voce
1490 XI | quello che portate nel mondo, entrerei nella storia della vostra
1491 IV | No, non voglio che ella entri per tal guisa in discorso,
1492 IX | la pensate a modo mio, ed entriamo di balzo nell'incantesimo;
1493 VI | attrazione simpatica dei miei entusiasmi. Ella appariva più svelta
1494 V | Ero uscito in questo epifonema, vecchio (s'ha a confessarlo)
1495 III | infarinati di legalità e di equità pigmea, noi non più assuefatti
1496 | eran
1497 IX | di salvastrella e d'altre erbacce aromatiche, le quali io
1498 I | senza dare una sbirciata ad Ercolano; portato una carta di visita
1499 III | più in là non si giunge; Ercole ci ha piantate le sue colonne,
1500 I | sprecano in pochi anni l'eredità; ed è questo l'unico tributo