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| Anton Giulio Barrili Come un sogno IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
2503 XI | d'argento, e la statua di Maria in legno di cedro, attribuita
2504 IX | pensiero della meta si lasci al marinaio. Ella va come il vento la
2505 VIII | lievemente increspate, le onde marine. Era una quiete universale,
2506 IV | capricciose e l'orizzonte marino.~Io ho sempre avuto una
2507 II | passare in rassegna le viti maritate agli olmi di Casoria e di
2508 X | gridò la stazione di Cupra Marittima. La fermata fu lunga, e
2509 VII | povera a cui piacciono i marmi, gli ornati, i colori; essa
2510 I | passeggiato colla serenità d'un martire nell'anfiteatro di Pozzuoli,
2511 X | contradittorio, ma è vero. I martiri, del resto, non l'hanno
2512 IV | lo volevo. Era quello un martirio che doveva aver fine. Mi
2513 VI | intromettendomi colla mia autorità mascolina e col peso di un argomento
2514 VI | chiassosa ed effimera delle mascoline combibbie, ma quella sana
2515 VIII | legno intagliato, in cui le massaie della campagna custodiscono
2516 III | mai bene a nessuno. È una massima di mia nonna, che esce dal
2517 III | filosofia civile. Certe massime son buone e abbastanza giuste
2518 VIII | farvelo il sonno; - soggiunsi, masticando le parole. - Come vedete,
2519 XI | scioltezza bensì, ma senza masticarselo tra quelle due file di candidissimi
2520 VI | dire una cosa, un tal po' materiale, ma che qui non istuona;
2521 VII | sua dimestichezza tutta materna, - avete ragione a volervi
2522 II | scrisse con due tratti di matita la sua brava ricevuta, che,
2523 III | suoi ricordi letterarii e matrimoniali di Vittoria Colonna, a Recanati,
2524 III | un po' la più parte dei matrimonii, fatti, come suol dirsi,
2525 VIII | reliquia dei primi anni di matrimonio. Poco lontano dal cassettone
2526 IX | accolse la mia freddura mattutina. Si cominciava bene, ed
2527 X | neri, sdegnando l'alta e mazzocchiuta acconciatura del tempo nostro,
2528 III | occasioni solenni, si compra un mazzolino dalla fioraia più in voga,
2529 | meco
2530 I | conosce sempre da quella certa medaglia, e quella lì non c'è pericolo
2531 | medesime
2532 IV | sangue riscaldato, diranno i medici da dozzina. Comunque fosse,
2533 XI | sieno facilmente ottime e le mediocri pessime. Senonchè, la mia
2534 V | proposta di attendere, senza meditarci su, senza secondi fini,
2535 IV | l'animo mio avesse potuto meditarne la forma.~- Signora, - le
2536 XI | della parola, tutti i più meditati ravvolgimenti della frase,
2537 IV | accento alla rassegnazione, e meditavo, nell'avvicinarmi a lei,
2538 IV | allegrezza e di gratitudine, e medito un inno, che egli non leggerà,
2539 II | fanno della donna un quid medium tra la fascia d'ombrello
2540 IV | seguitai - pare un pezzo di melagrana." - ~E addio cervice della
2541 IV | vede per l'appunto nelle melagrane spaccate.~- "Il tuo collo
2542 V | guardandomi con un'aria melensa, che mi diede una gran voglia
2543 IX | risponderò come un personaggio di melodramma: "A me non puoi - Far tu
2544 XI | palcoscenico, le sacerdotesse di Melpomene, di Talìa o d'Euterpe. Tutto
2545 VI | Dolci ore passate alla mensa campestre, consolate dai
2546 IV | dal guardiano. - Perchè mentirei? Scendo, e non ci vedremo
2547 VI | Guardatemi negli occhi, se mento. Il mio cuore è libero da
2548 | mentr'
2549 VII | macchiato mai le labbra con una menzogna. E credete dunque che io
2550 II | che voi gli darete, per mera curiosità od anche solamente
2551 VIII | rosignuolo trillava la sua meravigliosa canzone. E il cielo splendeva
2552 XI | struggeva. Quegli occhi meravigliosi io non li avrei più guardati,
2553 IV | battibecchi da femmine di mercato, me lo sarei bravamente
2554 | mercé
2555 XI | stazione di Foggia. Eravamo in mercoledì; non avevo dunque più che
2556 V | Difatti, col passo del dio Mercurio, come l'ha ideato il Giambologna,
2557 VII | spiacevole al cuore, e l'ora meridiana par morta. I Greci, popoli
2558 II | stazione delle ferrovie meridionali. Il guardiano spiccò dal
2559 IX | Gioiosa (forse un'ora dopo il meriggio) ella non era ancora discesa
2560 VI | quest'altro arzigogolo: meritar di arrossire?~- Eh, sicuro,
2561 VI | arrossisco.... senza averlo meritato.~- Che cos'è quest'altro
2562 VI | arrossire?~- Eh, sicuro, lo meriterei, se proponendovi di andare
2563 IV | strappi dolorosi. Tutto quanto meritiamo di ossequio, o guadagniamo
2564 IV | mi disse, accennando i merli in capo alla torre e qualche
2565 IX | Far tu rampogna ch'io mertar non senta." Non ho mai visitato
2566 X | respirai. Ma la seconda metà del viaggio era ancor più
2567 I | tornare. Io, con quella metafora del lungo amplesso, ho voluto
2568 X | accostava i capi di un arco metallico. Riconobbi il Galvani e
2569 VI | assai che non luccicasse il metallo le brillarono gli occhi.
2570 VI | si avvidero di una gran metamorfosi che si operava in esso loro.
2571 IX | altro di lei fuorchè i cento metri d'asfalto e di lastre di
2572 IV | mia compagna di viaggio. - Metta due cardellini; almeno essi
2573 II | chiede ai guardiani che lo mettano dentro ad ogni costo, si
2574 IX | di essermi caro.~Così ci mettemmo in cammino, a passi lenti,
2575 II | il brillante a casco che metterà ai vostri piedi, solo che
2576 III | la dama fosse nostra, per metterci in capo al ponte colla lancia
2577 IX | una parola di scritto.~- Metterete queste lettere alla posta;
2578 VIII | in una frase regale, per metterla sulle labbra della sua bella
2579 VIII | coglierne due ciocche, per metterle là sul canterano, davanti
2580 V | ridere. Mi trattenni, per non metterlo in soggezione del tutto.~-
2581 IX | queste lettere....~- Le metterò alla posta senza leggere
2582 III | debba armarsi di coraggio e mettersi in balia degli eventi. E
2583 I | fiutato il nemico, potete mettervi sulle difese. Entra egli
2584 IV | amichevoli. - Ve ne prego, non mi mettete al punto di dover ricusare
2585 IV | alla stranezza del caso; mettetevi nei miei panni; vegliate
2586 X | matto capriccio; pure, ci mettevo della superstizione a vincere
2587 XI | sa d'incontrare la morte? Metti l'amor tuo in un vergine
2588 VII | Che cosa sarà, quando, mettiamo il caso, voi dovrete per
2589 XI | che le donne, quando ci si mettono, farebbero perder la scherma
2590 X | ricambiandoci cortesie a mezz'aria. Ma già, così non poteva
2591 X | prima di me a centinaia di migliaia; ma io credo fermamente
2592 V | sollecitudine che mi diede un miglior concetto del suo buon gusto,
2593 VI | gaie volate degli uccelli migratori, si rinchiude come una tellina
2594 IV | dirsi a parole. Mi sapeva mill'anni d'esser fuori di là
2595 V | fare è di ridere della sua millanteria senza esito.~- Oh no, siate
2596 X | acconciatura della Venere di Milo, a cui la mia bella compagna
2597 II | prolisse, arieggiavano il milorde inglese; ma le fattezze
2598 IX | le parole con un gesto di minaccia. - Io, poi, ho il diritto
2599 II | spiritato; mi fe' un gesto minaccioso col braccio e colla mano
2600 V | che c'innamorano, incise o miniate su d'una pagina d'albo,
2601 IV | scranna dorata, attorniati da ministri, da consiglieri, da uomini
2602 XI | affetti di cui tu non sii il ministro. Tu le avresti dato ogni
2603 IX | ricambiando poche frasi di minor conto; dopo di che, andati
2604 VI | con un accorgimento non minore del suo, intesi subito che
2605 IX | raccostare le circostanze più minute, e lì, con una diligenza,
2606 I | l'idea che inspirò tante mirabili forme di bellezza sovrumana
2607 V | trovar mai in natura que' miracoli d'arte, non m'era altrimenti
2608 X | Bortolotti, padrone della fontana miracolosa, mi aveva sorriso garbatamente,
2609 V | labbra. Certo le mie parole miravano a guadagnar tempo; ma, nel
2610 X | letto in Omero.~Con questo miscuglio di mitologia e di cavalleria
2611 V | fosse venuta la buona e misericordiosa ispirazione di scendere,
2612 III | mago carceriere, o al primo misleale, al primo furfante venuto.~-
2613 XI | rapimenti e di angosce, mista di dolce e d'amaro, come
2614 II | vecchia? Bella o brutta? Mistero. Un fitto velo le scendeva
2615 IX | scendere e salire per la mistica scala, quante io sentii
2616 VII | volta almeno, e nella sua misura, felice?~Frattanto, ella
2617 I | veggenti, senza mestieri di misurarle romanamente a passi, nè
2618 XI | dolore; non ebbi paura di misurarne la profondità, di raffigurarmi
2619 VIII | In quel momento avevo misurate tutte le difficoltà della
2620 XI | rabbruscarmisi il volto.~Quel nome mitologico le era venuto dal paragone
2621 IV | sui cristalli del nostro mobile albergo. Io mi voltai prontamente
2622 III | questi panni stinti, che la moda ingrullita ci addossa. Gran
2623 I | mondo di bellezze antiche e moderne, tra quella gara di meraviglie
2624 X | grande tra i nostri poeti moderni, a colui che amò e patì
2625 X | un bell'umore d'avvocato moderno fece scolpire sull'entrata
2626 IV | rincalzando i miei vanti modesti. - E corre oggi un pericolo
2627 II | manichini, fa mille vezzi e moine; farebbe magari dio carte
2628 VII | canto.~Il palazzo era una mole quadrata, a due piani, con
2629 IV | mi piaceva, e mi tornava molesta ad un tempo. Mi piaceva
2630 VII | Povere cicale! Tornano così moleste, quando ci si pensa; poi,
2631 VI | mezzo alle torbide cure, ai molesti sopraccapi ond'è nera la
2632 VII | testimonianza d'una vita molteplice e possente, di gaudii e
2633 I | giorno s'addoppiano, si moltiplicano e s'intrecciano in cosiffatta
2634 IX | egli c'è intorno a noi una moltitudine di scioperati, che ci hanno
2635 I | che sorrise agli ultimi momenti di Fausto, l'idea che inspirò
2636 VI | voi sapete il latino come monsignor vescovo, che si è fermato
2637 IV | armonico giro di frasi della montagna pistoiese.~Grottamare! oh,
2638 II | Ariano che sa di scomunicato, Montaguto, Orsara, che non promettono
2639 IV | mandra di capre lisce del monte di Galaad." - ~E l'amico
2640 II | brulla e più cupa. Intravvidi Montecalvo, che si dipinge nel nome
2641 X | Ripetta, il foro Traiano, Montecitorio, Pasquino e i viali del
2642 XI | sculture del Sansovino e del Montelupo, le pareti rozze e affumicate
2643 III | bistrattano, i birri; la morale, la custodiscono i tribunali,
2644 XI | acerbi allo stomaco, la morbidezza di certi liquori che ardono
2645 IV | ad alta voce, voglio dire morbidi e snelli per la forma, nè
2646 I | inzaccherato tutto odore di morchia, di cuoio e di grasso stantìo:
2647 V | invidia, se ne avranno a morder le labbra.~- Avete ragione.
2648 II | Rura, quae Liris quieta~Mordet aqua taciturnus amnis.~ ~
2649 VI | ingresso di un suo villino: morituro satis, cioè a dire: abbastanza,
2650 IV | a svegliarmi laggiù. - ~Mormorai tutte queste parole in fretta,
2651 XI | Poteva esser diverso? - mormorava ella, stringendosi al mio
2652 VII | cuore, e l'ora meridiana par morta. I Greci, popoli di artisti
2653 V | indegno quanto avventurato mortale? Noi dunque, con vostra
2654 VII | erano rose del Bengala e mortelle; i fiori erano violacciocchi
2655 III | c'è più che rispetto ai morti; c'è amore, venerazione....~-
2656 IV | Sì, è vero! - risposi mortificato. - Diciamo dunque due cardellini.
2657 XI | cura incresciosa con cui mortificava lo spirito, quasi volendo
2658 I | nerastra nel piatto; le mosche a sciami sulla tovaglia,
2659 X | il carcere Tulliano. - Il Mosè? - Veduto, ed anche la Venere
2660 VI | della vigna, lievemente mossi dallo asolar della brezza;
2661 VIII | monachella apriva le palpebre, mostrando due occhioni lucenti di
2662 IX | Ecce homo! - le dissi, mostrandole il viso.~Ella diede tosto
2663 VIII | si poteva, si doveva anzi mostrar gratitudine e fiducia, per
2664 IV | fior di sangue, che mai si mostrasse alla ammirazione delle genti.~
2665 XI | molto le cose forestiere, mostrava di conoscere anche più le
2666 II | viaggiatori più comodi facevano le mostre di dormire e occupavano
2667 X | dirgli, - tu sei cattivo, e mostri di non volermi bene. - ~
2668 I | pigliarci dentro il gran mostro della barbarie, per mandarla
2669 IV | io m'avvidi da ciò, che mulinava qualcosa in quella sua testolina.
2670 VI | agitava le braccia come un mulino a vento, in segno d'allegrezza
2671 XI | marina, si vede brulicare, muoversi, guizzare un altro mondo
2672 Inc | potrebbe argomentare, della mia Musa pedestre. Il libro lo ha
2673 VII | di erbe campestri; que' muschi e quelle gramigne ond'era
2674 VII | qua e là di gramigna e di musco. Anche il tritone, da lungo
2675 IV | con un raggrinzamento di muscoli, il riccio e la testuggine?
2676 X | veduto ogni cosa, salvo i musei Vaticani, pei quali ci voleva
2677 IV | come sono nell'estasi, e le musiche di paradiso debbano averle
2678 V | innanzi, chiuso in quella musoneria, che è la più sciocca e
2679 VI | guance?~- No, solamente i mustacchi e il pizzo. È biondo come
2680 VII | filo di ragnatelo che i musulmani dicono esser teso a mo'
2681 X | all'albergo, feci da buon musulmano le mie abluzioni, da buon
2682 IX | rabbruscava la fronte e mutai prontamente consiglio.~-
2683 VIII | ritraevo gli occhi a guardare, mutando incantesimo, il viso della
2684 I | il pensiero, dandogli e mutandogli dolcemente indirizzo, come
2685 X | infastidita voleva sempre mutar luogo, e andare in volta,
2686 III | volute sei vite d'uomini per mutare da capo a fondo il costume
2687 XI | si ristringe a poche idee mute, cioè senza conforto di
2688 XI | fanno i bambini viziati, mutiamo spesso, e senza ragione,
2689 V | le parole di bocca ad un mutolo. - ~Ella mi rispose con
2690 | n
2691 IX | e di là mi giungeva alle nari un grato effluvio di salvastrella
2692 X | nè io lo farò più lungo, narrando tutte le fantasticherie
2693 XI | dirle i miei segreti, a narrarle tutto me stesso. E fino
2694 XI | tener lontana la taccia di narratore indiscreto. Chi sa? Se queste
2695 IV | suolo! È un pensiero che nasce soventi volte nell'animo
2696 VII | che tutta la mia stizza nascesse dal pensiero di dover partire
2697 VII | piegava ripida al basso, nascondendoci la strada e una parte della
2698 IX | sospirando i fuggevoli incontri, nasconderei gelosamente l'amor mio.
2699 IX | busta, e argomentai volesse nascondermi le iniziali d'un nome, che
2700 IX | volta sul mio giaciglio, nascosi il volto sul braccio, piegato
2701 VII | soffitte, che n'erano quasi nascoste a chi lo avesse veduto un
2702 IV | suoi strali l'amore; il naso grecamente profilato, tra
2703 IX | trapelar nulla ad anima nata; pure, tutti ne sanno quanto
2704 VIII | per me dalla conchiglia natale? Egli fu anzi un istante,
2705 I | veleggiato a Sorrento colle aure natali di Torquato Tasso; nuotato
2706 IV | testa, come per vincere la natural ritrosia, con un misto ineffabile
2707 IX | felice dentro di me, ma per naturalissima contraddizione, grave, accigliato
2708 V | soggiungere, notando un moto naturalissimo di sorpresa "sotto i due
2709 II | ancora classificata dai naturalisti, vuol essere studiata un
2710 X | ella, stupita. E piazza Navona, m'immagino. - Sicuro, e
2711 XI | sembianze della vergine nazarena, non le ha fatto grazia
2712 XI | pia leggenda della casa di Nazarette, trasportata, non si sa
2713 I | parecchie da una lira al Museo nazionale; pranzato molto allo scoglio
2714 I | senno e la salvezza della nazione in viaggio. Voi, dunque,
2715 IV | coll'alba, svaniva come una nebbia leggiera nei primi raggi
2716 XI | susurrato tra le ultime nebbie d'una balza solitària, quasi
2717 IV | paiono a me condizioni necessarie della vera bellezza. Imperocchè,
2718 IX | siate umana con me, non mi negate questa grazia. È il caso
2719 III | venerazione....~- E follia; non lo nego.~- Ma io non ho detto ciò....~-
2720 VIII | commosso palpitava sotto quel nembo di luce; la brezza alitava
2721 VII | sacrifizio. Ah, vorrei essere Nembrotte, il gran cacciatore nel
2722 III | mia, e, poichè non ci sono nemici che mi sentano, Le dirò
2723 I | riscaldata, scompaginata e nerastra nel piatto; le mosche a
2724 XI | nato il divino cantor di Nerina, e la torre del borgo che
2725 XI | essere italiana. I capelli nerissimi non erano già un indizio
2726 XI | cioè senza conforto di nessi logici, di relazione e di
2727 IX | odorato qualche goccia di nettare. Non lo sentivo io forse
2728 VIII | Per contro, spiccavano netti e recisi tutti i contorni
2729 V | sotto una pergola e sopra le nevi del'Imalaia; in mezzo alla
2730 V | inventato; - rispose ella, nicchiando. - Ma che bisogno c'è egli
2731 VII | impresa di gonfiar le gote nel nicchio, senza cavarne alcun suono.
2732 IV | alle spalle, uno di que' nidi belli e fatti, da non mancarci
2733 IV | altri; - rispose, facendo niffolo, la mia compagna di viaggio. -
2734 | nihil
2735 VIII | mia bella compagna. Mai ninfa dei boschi apparve più leggiadra,
2736 VII | intorno da larghe foglie di ninfèa, galleggianti a fior d'acqua.
2737 IV | inanellata su d'una fronte nitida come l'avorio; i grandi
2738 VI | sopra, si scorgeva un uscio nobilitato da due gradini e da due
2739 VIII | colla sua cassa in legno di noce, in spalliera da capo assai
2740 II | occhi, per aggiustarsi il nodo della cravatta e darvi il
2741 IV | che ci fa essere tanto noiosi alla gente!~Cavai l'orario
2742 | nol
2743 III | teatro, una carrozza da nolo pel corso, e, nelle occasioni
2744 | Nondimeno
2745 III | nessuno. È una massima di mia nonna, che esce dal dimenticatoio;
2746 IV | pericolo. - Ecco qua il nono versetto: "Amica mia, io
2747 XI | di conoscere anche più le nostrane.~Dopo tutto, o non era naturale
2748 X | per segno tutte le cose notabili della città. Dirò brevemente
2749 XI | vi è egli mai avvenuto di notare come spiccati e ricisi ne
2750 IV | perle elette" acconciamente notate dal divin Ferrarese tra
2751 IX | e che, col ritorno delle note fragranze, mi rifacevano
2752 IV | non per compagna di vita. Noterò prima di tutto la nera chioma
2753 XI | senza quell'altro, anche più notevole nella sua studiata rotondità,
2754 IX | nostro lo avere trovato le notizie premature? Orribile sottigliezza
2755 VII | colla povera gente! Già, novanta su cento, chi è bello di
2756 | nove
2757 IX | costa del poggio; ma le eran novelle; non avevo negli occhi e
2758 VI | per la colazione.~- Sposi novelli! - diss'ella, notando la
2759 I | a passi, nè di averne a noverare i segnavia con altrettanti
2760 VI | brava donna; viaggio di nozze.~- Beati voi! - esclamò
2761 VII | che è così; ditemi che una nube importuna vi è passata sugli
2762 X | orecchi, e annodati sulla nuca lasciavano ricadere una
2763 I | della vostra adolescenza, il nume ignoto, ma ardentemente
2764 IV | viaggiatrice era del bel numer'una; credo anzi che portasse
2765 VII | capitani di ventura, così numerosi nelle Marche, usciti pur
2766 X | tutto il suo corteggio di numi e d'eroi. - Davvero? esclamò
2767 V | di certe sante, a cui non nuoce punto, anzi, aggiunge splendore
2768 I | natali di Torquato Tasso; nuotato a Baia nelle acque d'Agrippina;
2769 I | accadde allora di pensare nuovamente a lei, di richiamare la
2770 II | guardiamo dall'alto al basso i nuovi venuti; e ce ne lagniamo
2771 IV | che infine tutto ciò che nutre e riscalda tutto ciò che
2772 XI | guardarci negli occhi, a nutrirci di noi, come se dovesse
2773 VI | pari, sebbene, più che a nutrire lo stomaco, inchinassi a
2774 V | accorgiamo di averli ospitati e nutriti?~Non potendo significarle
2775 V | dovreste essere su d'una nuvola, ed io ginocchioni in atto
2776 IV | porpora tra alcuni cirri di nuvole capricciose e l'orizzonte
2777 VII | velature di malinconia, nuvolette viatrici che di tanto in
2778 V | riscontro. Andiamo dunque all'òasi vicina, qui, in terra di
2779 V | insegnarci la strada. - ~Cesarino obbedì; svoltato l'angolo della
2780 XI | domandiamo eterna fede, eterna obbedienza, e diamo il ricambio in
2781 IV | biglietto insieme col vostro. - ~Obbedii macchinalmente, passando
2782 V | ve ne prego. Ne avete l'obbligo, - soggiunse ella prontamente, -
2783 VI | testolina a guardarci, coi loro occhietti curiosi.~- Buon dì, cardellini! -
2784 IX | gergo di palcoscenico, l'occorrente per iscrivere.~Vidi a mala
2785 IX | alla stazione che, dove occorresse, le avrei mandate a chiedere
2786 X | vita. Temetti d'un guasto occorso in qualche ordigno, o d'
2787 XI | ricordanze di Giacomo Leopardi occuparono le poche ore del nostro
2788 X | pentito del tempo inutilmente occupato a far muso.~Ristoratomi
2789 II | facevano le mostre di dormire e occupavano il posto di tre; altri,
2790 IV | ricamo. È una gradevole occupazione, ed io starei volentieri
2791 VII | Cesarino, nè d'altre consimili occupazioni che fecero passar la giornata
2792 IX | l'ho detto. Però l'amore odia il volgo profano e lo respinge
2793 IV | momento che mi parve di odiarla. Certo è che avrei voluto
2794 IX | se nel mio sangue avevano odorato qualche goccia di nettare.
2795 I | carrozzone inzaccherato tutto odore di morchia, di cuoio e di
2796 VII | i più nobili capi della odorosa famiglia; i cespugli erano
2797 III | come avviene delle essenze odorose. Mi fermo adunque e tralascio
2798 IV | ragione ad offendersi.~- Offendermi io? E di che? Sarei proprio
2799 IV | ha avuto forse ragione ad offendersi.~- Offendermi io? E di che?
2800 IV | sente la prima volta, in un'offerta di frutte, lusingarsi l'
2801 V | primo caso, ne sarei proprio offeso nella mia lealtà; nel secondo,
2802 II | colsi il buon punto per offrirgli uno scampo e metter fine
2803 IV | contadinelle erano venute ad offrirmi le pesche duràcine degli
2804 VI | noi non abbiamo niente da offrirvi.... che sia degno di gran
2805 V | possibilità che quella carta offrisse materia alle mie indagini
2806 IV | punto; ricordo che n'ebbi un offuscamento al cervello, che una specie
2807 VIII | sentii vacillare lo spirito, offuscato dall'ebbrezza, e feci uno
2808 VII | squarciato il velo che mi offuscava lo spirito. La passione,
2809 III | pensa che a sè. L'egoismo d'oggidì è ancora peggio della prepotenza
2810 IX | torre de' miei maggiori!~- Ohi adesso, poi, vi screditate
2811 IV | Contentarmi in tal guisa? Oibò! E dove lascia lei la contentezza
2812 XI | Laddove tutte le sue sorelle d'Olimpo erano trascorse a cento
2813 X | aveva da capo un quadro a olio, in cui era dipinto un uomo
2814 VIII | la libbia, o ramoscello d'olivo benedetto, ancora fresco
2815 II | rassegna le viti maritate agli olmi di Casoria e di Aversa.
2816 III | aspettata d'oltremonti, o d'oltremare, o fuori paese sono andati
2817 III | felicità l'hanno aspettata d'oltremonti, o d'oltremare, o fuori
2818 XI | rasserenò, fino a tanto non oltrepassammo le grigie mura di Sisto
2819 IV | vicina, poichè il treno aveva oltrepassato la foce del Tronto. E il
2820 XI | contro lo dovevo io, se avevo ombra di gentilezza nell'animo.~
2821 VII | insomma me stesso e lei colle ombre del passato, coi dubbi del
2822 II | collocare sulla rete il suo ombrellino, la valigetta e gli altri
2823 II | quid medium tra la fascia d'ombrello e la cortina a festoni d'
2824 III | starei per dire nelle nostre ommissioni, c'entra assai meno di prima.
2825 | omnia
2826 XI | portava questo continuo ondeggiamento d'affetti. Del resto, il
2827 VI | quella cupidigia di cui l'onoriamo noi stessi, a cui tante
2828 V | consigliano e ci costringono ad operare, prima ancora che noi ci
2829 VI | gran metamorfosi che si operava in esso loro. Filémone doventava
2830 VII | muta l'aria, scossa dall'operoso ronzìo degli insetti, o
2831 VII | mi rispose: andiamo!~Mi opposi, com'era naturale che facessi,
2832 IX | la carraia, dalla parte opposta alla mia. Io allora a lavorar
2833 VII | come liberata da una grande oppressura. Afferrai le sue mani, che
2834 VI | gita pei campi, mentre l'opprimono l'afa e il tedio delle trite
2835 I | ingrata posterità del grande oratore romano.~Solo! ah, se ci
2836 II | verità e la bellezza dell'oraziano:~ ~.... Rura, quae Liris
2837 III | veduta di Benevento, al mio Orazio, a Pescara che mi aspettava,
2838 X | guasto occorso in qualche ordigno, o d'un ostacolo attraversato
2839 I | che vi sfilano in bella ordinanza sott'occhi, non lasciandovi
2840 IX | vario, più bello e meglio ordinato del loro. Ma c'è chi non
2841 IV | fuorchè ricordarsi della sua origine? Sire Iddio, ma non sa costei
2842 IV | possono ricondursi ad antiche origini, come vogliono i partigiani
2843 IV | visitare, non so se Cefalo od Orione, cacciatori valenti e buoni
2844 VII | una vasca circolare, i cui orli si ragguagliavano al suolo,
2845 V | scozzese ricondusse sull'orma il mio cicerone, che alle
2846 IV | pensiero di Grottamare, che ormai era vicina, poichè il treno
2847 II | indietro dall'uno all'altro, ormando e frugando, come un bracco
2848 IX | leggere in oro, con altri ornamenti per giunta. Le fui grato
2849 IV | ingresso e che noi possiamo ornar tutto di fiori. Essa ama
2850 IV | sue labbra di rosa.~- Che orrore! - esclamò ella, raccapricciando. -
2851 XI | sguardo le "vaghe stelle dell'Orsa". Tuttavia, debbo dirlo;
2852 II | scomunicato, Montaguto, Orsara, che non promettono niente
2853 IV | le pesche duràcine degli orti vicini, e che io avevo comperate
2854 VI | subito era sgattaiolato nell'orto, donde tornava poco stante
2855 VI | buon tempo antico, signora. Ospitarono Giove nella loro capanna,
2856 V | ci accorgiamo di averli ospitati e nutriti?~Non potendo significarle
2857 IX | senza imbattermi ne' miei ospiti o, quel ch'era peggio, farmi
2858 IX | che io possa venire ad ossequiarvi, bellissima aurora.~ - No,
2859 III | tinge le guance alla donna ossequiata. - Ma io non ho.... non
2860 IV | arme e valletti, riveriti, ossequiati, scortati ad ogni passo
2861 XI | non le parve abbastanza ossequioso quell'atto; mi prese la
2862 X | passin passino su tutte le osservazioni che avevo fatte dianzi al
2863 IV | per la forma, nè troppo ostici nella sostanza, son pochi.
2864 VIII | ragione di quella insonnia ostinata.~- Ecco la scranna; - risposi. -
2865 XI | Pure, quel nulla vigilava ostinato nel profondo, e tratto tratto
2866 X | agli occhi; e quando io m'ostinavo a trattenerlo sul foglio,
2867 I | desiderata una dozzina d'ostriche del lago Lucrino e una strada
2868 III | la cosa è avvenuta forse ottant'anni fa, ed io non son così
2869 VII | ferrata. Colà, dimandai ed ottenni licenza di entrare, per
2870 IV | giovinezza, come gli aveva ottenuta l'immortalità. Dicono che
2871 IX | sospirato un bacio e l'ha ottenuto, si raffiguri tutte queste
2872 Fin | una donna che lo amava, l'otterrebbe egli adesso, e da lontano?
2873 II | seppellirci più d'uno.~- Ottimamente! - risposi ghignando, come
2874 XI | le buone sieno facilmente ottime e le mediocri pessime. Senonchè,
2875 X | Rolandino de' Romanzi. Ottimo seguace d'Irnerio e di Bartolo,
2876 | otto
2877 VIII | dal desco una lucernina d'ottone a quattro beccucci, che
2878 VIII | collere passeggiere, le sue paci, perchè no? Il sorriso benevolo
2879 I | daccanto, a guastarmi quella pacifica ebbrezza. La gioia è un
2880 II | proseguito sulla linea di Padova. Delizioso viaggio, di cui,
2881 VI | assetto e dimostrava che la padrona di casa era una donnina
2882 II | ad agevolare il negozio, pagai speditamente in sua vece
2883 V | del telegramma; - diss'io, pagando; - ce li facciano venir
2884 I | questo l'unico tributo che pagano alla loro preziosa memoria.~ ~ ~ ~
2885 II | andare pe' fatti suoi, senza pagare il pedaggio al primo venuto,
2886 II | sicuro, mercè la sopratassa pagata e il sigaro acceso, in un
2887 VI | sorridevano coi mobili riflessi paglierini le rèste delle avene sterili
2888 IV | mettere nel suo nido qualche pagliuzza più luccicante dell'altre;
2889 III | impacciarmi ne' fatti suoi; gli pago i tributi che vuole dalla
2890 VII | godersela; calza alla svelta un paio di uose, infila una cacciatora,
2891 IV | solo concetto, la dignità, paiono a me condizioni necessarie
2892 II | a Grottamare. Ci ho una palazzina di campagna.... e terra
2893 IV | sott'occhi una di quelle palazzine, con un po' di giardino
2894 IV | disparte, a mezzogiorno, un palazzotto quadrato, d'aspetto assai
2895 IX | che, sospendendomi da quel palco mal fermo, io non avessi
2896 XI | che ci ha avvicinati mi ha palesato la tua anima e il tuo cuore
2897 IV | sul cranio, o piantato una palla di piombo nel cuore! Anche
2898 VII | mostra che l'uniforme e pallida arricciatura dell'intonaco.
2899 IV | avvivarono ad un tratto i pallidi colori del cielo, e si rifransero
2900 II | raccapezzarsi, per aver due palmi di sedile su cui metter
2901 X | strappai la sopraccarta, palpai le due lettere, per accertarmi
2902 VIII | amoroso; il mare commosso palpitava sotto quel nembo di luce;
2903 VI | verdeggiano le male erbe di palude; ruscello, o fiume che sia,
2904 VI | dal quale aveva cavato il pan fresco a piccie, e subito
2905 I | si dondola beatamente sul panciotto, e par che dica agli astanti:
2906 II(1)| Secondo Pandolfo Collenuccio, nel I libro
2907 VII | in chiesa, quando c'è i paramenti. La signora contessa, madre
2908 II | E vidi un lumicin che parea spento."~ ~Senonchè, bella
2909 XI | un momento di abbandono, parendole che io proferissi quel nome
2910 VIII | così mi crucciai allora, parendomi d'indovinare la ragione
2911 V | rinunziamo a questa sorte di parentela; stringiamo il vincolo,
2912 VI | suo comprendonio dovette parergli che ciò non bastasse, fece
2913 IV | lo dimanderò mai, per non parerle indiscreto, nella difficile
2914 IX | non sono e non voglio parervi indiscreto. In questa, come
2915 VI | sospettato l'esistenza? Non mi parevo io. Ero felice; mi sentivo,
2916 IV | stato nel berretto frigio di Paride, la guerra di Troja o non
2917 XI | frivolezze. Non intendiamo parità di diritti e di doveri;
2918 XI | dalla sua bella persona e parlandomi con quell'accento di tenerezza
2919 III | secondi fini. Ma via, a parlarci chiaro, come ci si parla
2920 I | luoghi, dei visi e delle parlature; è questa forse la prosa?~
2921 X | quando a sua volta mi si parò davanti agli occhi; indi,
2922 XI | efficacia, che mi sarebbero parse giuste in ogni altra occasione,
2923 X | dirimpetto a me, mi sarebbe parso una profanazione. Certamente,
2924 X | più interessante d'allora.~Partendo da Bologna avevo preso posto
2925 I | fermata in braccio alla sirena Partenope, bellissima donna che l'
2926 IV | natura altro non sono che partì di lui addormentate, per
2927 IV | origini, come vogliono i partigiani dell'atavismo, si può quasi
2928 X | Grottamare mi accolse e partii per quella facile ma delicata
2929 XI | quel rinomato santuario. Partimmo dalla stazione di Grottamare
2930 V | per Brindisi.~- Un treno partirà da Bologna al tocco, - ripigliai; -
2931 XI | sfogo alle lagrime, - voi partirete, poichè ciò è necessario
2932 X | mi peritai di far capo ai partiti estremi, tentando di corrompere
2933 X | allora dove il sentiero si partiva in due, mi volsi speditamente
2934 VI | lo stomaco, inchinassi a pascere il cuore, divorando la mia
2935 I | dentro di sè. Gli occhi si pascono di veduta senza turbare,
2936 VIII | ancora fresco dell'ultima pasqua, e l'inginocchiatoio nell'
2937 X | foro Traiano, Montecitorio, Pasquino e i viali del Pincio. - ~
2938 IV | al giorno la vaporiera ci passa fischiando: pure, questo
2939 IV | non già di vedere i suoi passaporti.~- Ah, bene! - notò argutamente
2940 X | colloquio, il treno che passava da Grottamare mi accolse
2941 IV | faccia nella polvere, quando passavano essi per via.~Intanto, di
2942 VII | nel palazzo, per ora. Si passeggia all'aperto.~- Come volete; -
2943 I | altrettanto da Chiaia a Posilipo; passeggiato colla serenità d'un martire
2944 VIII | dispettucci, le sue collere passeggiere, le sue paci, perchè no?
2945 IX | colazione....~- Andrete a passeggio per la città. Scommetto
2946 IX | Ecco; il treno di Foggia passerà alle tre e mezzo. Andrò
2947 IV | raggio di luna? Anche il passero solitario gode di poter
2948 X | sotto il braccio e ritorno passin passino su tutte le osservazioni
2949 X | braccio e ritorno passin passino su tutte le osservazioni
2950 V | qui, sarà un asciolvere pastorale. Dafni e Cloe, per l'invidia,
2951 IV | caprioletti gemelli che pasturano tra i gigli."~Il pittore
2952 I | segnavia con altrettanti paternostri della bertuccia; la maestosa
2953 X | moderni, a colui che amò e patì più profondamente di tutti,
2954 Fin | anela alle gioie future?~Nei patimenti soltanto si affina lo spirito,
2955 IV | più stizza per la vergogna patita, non mai con più allegrezza
2956 X | domandarle, il suo casato, la patria, tutte le fila che mi possono
2957 XI | più gravi. Perciò il loro patrimonio intellettuale (dico sempre
2958 VII | soddisfatte, con tutti i patti vergognosi della coscienza,
2959 IV | aggravarla con sciocche paure e con più sciocche ipocrisie;
2960 X | non mi consentì la stretta paurosa che accennò l'Alighieri,
2961 XI | non perdendo altro che il pavimento per via.~Smontati alla stazione
2962 IV | buon'anima sua, ça gâte le paysage.~Amo il sole, l'ho detto;
2963 II | è più concesso di andare pe' fatti suoi, senza pagare
2964 III | trovarsela. Poi, Le dirò un mio peccato. Scusi, signora; son uomo
2965 IX | panni, che fareste voi? Pecchereste di gelosia, od anco semplicemente
2966 II | fatti suoi, senza pagare il pedaggio al primo venuto, che ami
2967 X | volendo più veder nulla, nè Pedaso, nè Porto San Giorgio, nè
2968 Inc | argomentare, della mia Musa pedestre. Il libro lo ha scritto
2969 II | agiatezze.~Intanto i popoli pedestri duravano un po' di fatica
2970 II | senza badare se sia dama o pedina. Ci sono uomini nel compartimento?
2971 XI | debbo dirlo; simiglianti pellegrinaggi non si fanno piacevolmente
2972 III | prenda un bordone a guisa di pellegrino, o un biglietto di ferrovia,
2973 IV | spartiti in più luoghi da una pellicola gialla, come si vede per
2974 V | gran punto.~Io ero ad un pelo di dar la pazienza a tutti
2975 I | pericolo di non vederla; pende, si dondola beatamente sul
2976 VII | rittochina, come portava il pendìo; davanti ai nostri occhi
2977 VII | conforti in ragione delle pene che ci costa, è mestieri
2978 V | malizia con cui pareva aver penetrati i miei disegni, innanzi
2979 VIII | apparente torpore, avrei penetrato quel petto immobile e muto,
2980 VI | sciame di uccellini dalle penne vagamente screziate si levò
2981 IV | L'amico tirò giù due pennellate di biacca.~- Eccoti contento; -
2982 IV | la vantata preminenza dei pennelli, mi tirò davanti al suo
2983 VIII | la credula famiglia dei pennuti, un rosignuolo trillava
2984 IV | dolce e l'amaro de' miei pensamenti s'infiltrarono alla pari
2985 VI | lo abomino. Arrossisco, pensandoci; arrossisco.... senza averlo
2986 IV | sa? se m'avessero fatto pensar nulla nulla a quelle loro
2987 VII | popoli di artisti e di pensatori, le amavano; Anacreonte
2988 V | con ciò che avete fatto, pensavate una cosa, od un'altra. Nel
2989 VIII | sentire dalla Rosa. Che penserebbe ella di noi? Riposate tranquillamente,
2990 XI | trattenne.~- No, - disse; - voi penserete a quelli della Gioiosa. - ~
2991 VIII | suono della vostra voce; o penserò che siate una visione di
2992 XI | cuore; ma poi mi diventò pensierosa, come soleva ad ogni discorso,
2993 X | così cupe ai forestieri. Pensino costoro ciò che vogliono;
2994 VII | un sobbalzo nel petto; mi pentii della mia sciocca sfuriata
2995 IX | figura retorica, di cui mi pento, o signora. Qui si tratterebbe
2996 IV | riscontrarci la via che percorreva il convoglio; indi guardai
2997 IX | egli possibile che io vi perda? Pronunziate voi la sentenza;
2998 III | tanto è vero che niente si perde a questo mondo, neanche
2999 XI | a un bosco di lauri, non perdendo altro che il pavimento per
3000 II | gran colpo.~- Non entrerà, perdio! - risposi, a voce bassa,
3001 V | bello, quel bello che fa perdonar tante cose e dimenticarne
3002 XI | volendo dal cielo farsene perdonare le ebbrezze.~- Non lo sai? -
3003 XI | chi molto amò molto sarà perdonato? - ~Il giorno s'appressava,
3004 IX | mi pareva di trionfo, e perdonavo a quei predatori notturni
3005 VII | anzi degli amici che non mi perdoneranno mai questo ribrezzo invincibile.~-
3006 XI | petto, come per chiedermi perdono e darmi la ricompensa di