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Anton Giulio Barrili Come un sogno IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Capitolo grigio = Testo di commento
4007 III | non ci sono nemici che mi sentano, Le dirò che amo il Medio 4008 X | mio piccolo conduttore.~- Senti, Cesarino; - gli dissi, 4009 X | veduto molto, risposi. - Sentiamo: soggiunse ella: San Pietro? - 4010 V | si ascondono e crescono sentimenti ribelli, o stranieri a noi, 4011 IV | perchè le belle debbono sentir male il fumo del sigaro.~- 4012 XI | capiteranno sottocchio, ella sentirà compassione di me e manderà 4013 IV | averle dentro di sè, non già sentirsele strimpellare agli orecchi. 4014 VIII | cioè a dire pel tempo di sentirvi a dare e di rendermi la 4015 XI | cielo, poteva pure aver sentiti una volta gli arcani turbamenti 4016 XI | spiaggia del mare. Lassù ci sentivamo più soli e più liberi di 4017 IV | trenta al più, e noi dovevamo separarci; la mia felicità, apparsa 4018 XI | Grottamare, come io dovessi separarmi da lei nella stazione di 4019 V | il fumo. Perciò eravamo separati, e saremmo rimasti così 4020 X | le terme di Caracalla, il sepolcro degli Scipioni, il tempio 4021 II | campagna.... e terra da seppellirci più d'uno.~- Ottimamente! - 4022 VI | leggiadramente, che io non seppi avermelo a male.~Sedemmo 4023 XI | uno ad uno i luoghi che serbavano qualche ricordo dell'amor 4024 IX | scollo della sua veste.~- Serbo due piume del vostro guanciale; - 4025 VI | sprazzi di luce, lembi sereni del cielo, in mezzo alle 4026 II | tramonto. E quel fiume che serpeggia malinconico pei colti dell' 4027 III | Eva questi pronipoti del serpente. Ma quest'uno, vivaddio, 4028 IV | trasformarle i capelli in serpenti.~Viaggiatrice divina! Quali 4029 IV | pari tempo fa zufolare le serpi e cantar le cicale. Non 4030 II | dentro ad ogni costo, si serva: faremo uno scandalo, ed 4031 X | aveva sorriso garbatamente, servendomi a prezzo fermo. Ma l'acqua 4032 IX | mai fatto dire dai vostri servi che non eravate in casa? 4033 XI | senza l'utile codazzo di un servidorame importuno? La coltura del 4034 XI | Cesarino, che erano ai nostri servigi. Ma un giorno, e in un momento 4035 VI | sala terrena, che doveva servire a molti usi, come dinotavano 4036 VI | all'aspetto, doveva aver servito a qualche famiglia cittadina 4037 I | di prima, i guardiani son serviziati, che nulla più.~Così felice, 4038 I | viaggiava il vostro umilissimo servo; felice perchè ella era 4039 X | attribuiti al Cellini, che servono di battenti al portone di 4040 II | settecentomila settecento settantasette diavoli i taciturni gaudenti, 4041 II | mandiamo a settecentomila settecento settantasette diavoli i 4042 II | lagniamo poi tutti e mandiamo a settecentomila settecento settantasette 4043 III | libera figlia dell'America settentrionale.~- Gran paese, signora, 4044 VII | faccenda star fuori una settimana? - ~La buona donna seguitava 4045 VII | davano risalto le forme severe del complesso, l'ampiezza 4046 I | per contro, i paesi che vi sfilano in bella ordinanza sott' 4047 XI | ambra che era sul punto di sfilarsi, mi avvidi che ella aveva 4048 VIII | del sonno verrà tosto a sfiorarvi le palpebre col sommo dell' 4049 IX | occhi, al lieve sorriso che sfiorò le sue labbra, io riconobbi 4050 IX | è una curiosità che si sfoga. Un saluto, una frase, un 4051 Inc | Costui ci aveva bisogno di sfogarsi, di far pigliare un po' 4052 I | fuggevole, di sè; le valli sfondate ad occhi veggenti, senza 4053 III | anche parere un vicino più sfortunato e molesto che non fosse 4054 X | rispose poi lentamente, quasi sforzando le parole ad uscire, - che 4055 VI | vecchia! - mi rispose ella, sforzandosi di volgerla in celia.~- 4056 XI | a dirlo; ci amavamo alla sfrenata, per allora e per tutto 4057 VI | colmo dell'audacia e della sfrontatezza questo scherzare col fuoco, 4058 IX | un innamorato a cui nulla sfugge (del viso amato, s'intende; 4059 IV | britannicamente gelosa.~Sfuggirono dunque alla mia curiosa 4060 X | guardai punto, neanche alla sfuggita, come avrebbe potuto intervenire 4061 VII | seguente.~Il mio avversario era sfumato. Non era dunque il sonno, 4062 VII | sembrava confondersi, in una sfumatura di luce e di vapori, col 4063 VII | pentii della mia sciocca sfuriata e stetti tremante in ascolto. 4064 IV | giurato nemico, per potersela sgattaiolare da una porta segreta e darsi 4065 VI | fresco a piccie, e subito era sgattaiolato nell'orto, donde tornava 4066 VIII | umana con me. Le parole vi sgorgavano più facili dalle labbra. 4067 IX | sul mare, dardeggiava di sguancio i suoi raggi, che parevano 4068 III | voglio ammettere che ce ne sian mille, o giù di lì, nella 4069 IV | riguardanti perchè fosse brutta, sibbene perchè era troppo bella. 4070 I | Solfatara; consultata la Sibilla nell'antro di Cuma e ricusato 4071 I | luogo a luogo per tenui ma sicure fila, le quali ogni giorno 4072 XI | certa. - Dalla gelosia alla sicurezza, dal dubbio alla fede; erano 4073 | sieno 4074 VII | in simile compagnia, tra siffatti pensieri ed immagini, è 4075 IX | tavola un involtino di carta, sigillato, senza una parola di scritto.~- 4076 IX | senza pure guardarne il sigillo; ve lo prometto. E poi, 4077 V | ospitati e nutriti?~Non potendo significarle tutto ciò, reputai più acconcio 4078 V | e non trovo parole per significarne la millesima parte. Signora 4079 VII | redole tortuose de' giardini signorili, si era chiazzato qua e 4080 II | viaggiatore, giovane all'aspetto, signorilmente vestito, colla sua borsa 4081 VI | bionda Margherita: bella signorina, accettereste il mio braccio? 4082 VII | di una torbida vita que' signorotti e capitani di ventura, così 4083 IV | ippogrifo della fantasia come un silfo su d'un raggio di luna? 4084 III | so bene che cosa possono sillabare all'orecchio d'una figlia 4085 III | argutamente a spicciolare le sillabe), - Ella non ha creduto 4086 V | della stazione, io potei sincerarmi che l'amico ciliegia non 4087 III | capo, Ella potrebbe anche sincerarsene al colore de' miei capelli.~ - 4088 III | Le fo i miei complimenti sinceri; - diss'ella. - In questa 4089 VII | intiere, le indovinai tra i singhiozzi.~N'ebbi una scossa dolorosa; 4090 VII | voce mi si spense in un singhiozzo e quella mano, che io avevo 4091 II | prima qualità, prepotenza singolare, prepotenza unica, e tale 4092 IV | stazione è dalla sua parte, a sinistra. Già, quanto a me, non le 4093 | sino 4094 IV | bella tra le figliuole di Sion."~- Sta bene; - risposi 4095 IV | ricordarsi della sua origine? Sire Iddio, ma non sa costei 4096 I | fermata in braccio alla sirena Partenope, bellissima donna 4097 XI | oltrepassammo le grigie mura di Sisto V, dando così l'ultimo addio 4098 XI | trovate allora e di primo slancio tant'alto, che un senso 4099 VIII | due occhioni lucenti di smalto. ~- Lasciala dormire, poverina; 4100 IV | avrei dato il pomo a quella smancerosa di Venere; lo avrei dato 4101 X | ventura, perchè, con quella smania ond'ero invasato, avrei 4102 VIII | riflettevano nelle sue pupille smarrite. Ed era bella così, bella 4103 VII | zaffiro dei cieli e quello smeraldo scintillante dei prati; 4104 VII | fiorivano le membra) aveva smesso di soffiar acqua dalla sua 4105 V | Ah si! - esclamò ella, smettendo a un tratto di ridere. - 4106 VII | per far poi di ricamo, a smetter l'ago per ripigliare il 4107 VII | il libro e poi ancora a smettere il libro per farsi da capo 4108 II | petimusque damusque.... ma no, smettiamola col latino, se no, chi ci 4109 X | difficile, fatto sta che smontammo tutti a Bologna, senza che 4110 X | maniglia. Balzai, credo, dallo smontatoio prima che i guardiani scendessero 4111 II | gran vôlta di cristallo.~Si smontava colà per aspettare al varco 4112 IX | subito divotamente.~- E sia; smonterò dunque a Grottamare sulle 4113 V | labbra che voleva parere una smorfia, ma che io avrei tolto volentieri 4114 VI | Dopo queste ed altre smozzicature di frasi, la contadina si 4115 IV | del treno ad ogni tanto smuovevano, era venuto a cogliere il 4116 VII | sempre veri, e quella forma snella, incisiva e poetica, che 4117 IV | voce, voglio dire morbidi e snelli per la forma, nè troppo 4118 IV | il collo tondeggiante e snello, che prometteva stupende 4119 VII | celebrò da par suo in un soavissimo canto.~Il palazzo era una 4120 I | scosse, i traballamenti e i sobbalzi ad ogni giro di ruota; era 4121 IX | cui stava la sua valigetta socchiusa, donde mi accorsi aver ella 4122 III | avvocato dell'innocenza, egli soccorritore della povertà e protettore 4123 VII | o pretesto, mi avrebbe soccorso, per farci rimanere laggiù, 4124 III | ma dopo tutto, in quella società così nuova e così giovane, 4125 VII | tutte le loro piccole vanità soddisfatte, con tutti i patti vergognosi 4126 VII | membra) aveva smesso di soffiar acqua dalla sua conca marina. 4127 VI | dirgli: che diavolo t'ha soffiato di portarli qua per far 4128 IX | era, a dir vero, il più soffice che io potessi desiderare, 4129 VII | gronde molto sporgenti sulle soffitte, che n'erano quasi nascoste 4130 VII | in ascolto. Avrei voluto soffocare i battiti del mio cuore, 4131 VII | Così parlando, con voce soffocata dalla commozione, ella pareva 4132 IV | uscire dal suo ambiente soffocato, di seguire per un giorno 4133 XI | siamo povere creature che soffriamo e facciamo soffrire. Temprate 4134 XI | dubbio per me; quella donna soffriva; non voleva confessarlo, 4135 V | trattenni, per non metterlo in soggezione del tutto.~- Ti domando, - 4136 XI | le poche ore del nostro soggiorno a Recanati. Stretta al mio 4137 XI | necessario. Fanciullo, - soggiungeva, involgendomi tutto in que' 4138 IX | che parevano contenti di sogguardarla attraverso i rami e di posarle 4139 IV | parve; poichè, dopo avermi sogguardato un tratto, chiuse gli occhi, 4140 I | poema!~E con questa donna sognata viaggiava il vostro umilissimo 4141 IV | male che bene! Anch'io ho sognato, signora: vado a svegliarmi 4142 IV | Lo avevo dimenticato. Sognavo così bene.... pensando che 4143 IX | e strillare le tinte; un sol colore vela ai miei occhi 4144 X | assegnata una gran camera, col solaio di legno, a cassettoni dorati, 4145 IV | con un po' di giardino a solatìo e una macchia di roveri, 4146 VI | cogli occhi tesi, facendosi solecchio colla palma accostata sulle 4147 III | corso, e, nelle occasioni solenni, si compra un mazzolino 4148 XI | diventò pensierosa, come soleva ad ogni discorso, ad ogni 4149 I | traballare il terreno alla Solfatara; consultata la Sibilla nell' 4150 X | spirito irrequieto, i lunghi soliloqui in cui mi foggiavo a mia 4151 XI | ultime nebbie d'una balza solitària, quasi libato tra un labbro 4152 IV | margine della stazione le solite figure annoiate del capo 4153 III | cavaliere; e non già dei soliti santi, o della solita corona, 4154 IV | dovrebbe volar sempre per sollazzo, o per desiderio di cibo. 4155 VIII | bisogno di riposare. - ~E sollevando dal desco una lucernina 4156 X | chiaramente che io m'ero sollevato d'una grande malleveria.~ 4157 VII | E chi non n'ha avuto di somiglianti nella sua vita? Chi non 4158 II | arbitrato di fare. Dico che la somiglianza del caso mi fece tornare 4159 VI | diss'ella, tirando la somma, - voi sapete il latino 4160 XI | Talìa o d'Euterpe. Tutto sommato, poteva non essere italiana. 4161 VI | bella! - le dissi, a voce sommessa, ma con una intensità di 4162 IX | tutto fuor di ragione, un sonettista del seicento. Il suo sorriso, 4163 IV | sotto alla risvolta del soprabito, in quello stesso modo che 4164 XI | Per non aver più questo sopraccapo, dicevamo; ma in fondo in 4165 IX | proda d'un campo, col suo sopraccielo azzurro, tutto seminato 4166 V | sottilissimi archi" delle sue sopracciglia; - per le apparenze, intendiamoci, 4167 II | abbastanza sicuro, mercè la sopratassa pagata e il sigaro acceso, 4168 III | bocca, per non riuscire e sopratutto per non parere importuno 4169 VI | anzi il più delle volte, sopravanza i bisogni?~- Oh, mia signora, 4170 II | E ci pensai tanto, che sopravvenne la notte e mi tolse di vedere 4171 VI | amandosi sempre e di non sopravvivere l'uno all'altro. Il Dio 4172 II | coi quali pareva volesse sorbirsi il prossimo come si farebbe 4173 II | a nostra madre, a nostra sorella, alla madre dei nostri figli, 4174 VI | fresca e canora, dalle sorgenti alla foce, dall'umil vena 4175 IX | stesso, mi darebbero del sornione, del diplomatico, del tenebroso 4176 XI | subitamente a guardarla, sorpresi due lucciconi che le tremolavano 4177 I | vino di Capri; veleggiato a Sorrento colle aure natali di Torquato 4178 VII | portone, specie di loggia sorretta da due colonne, che faceva 4179 IV | sorridendo, come sanno sorrider le belle; il che torna a 4180 VII | buon animo, - ripigliai, - sorridete! Io amo meglio la vostra 4181 I | di Tiberio con parecchie sorsate del suo vino di Capri; veleggiato 4182 IX | ed era stata ventura che, sospendendomi da quel palco mal fermo, 4183 IX | sembra....~- È stata una sospensione; una figura retorica, di 4184 IV | spiccati da lui, che siam sospesi nello spazio per lui, che 4185 IV | terra, colle mani legate, sospeso ad uno de' suoi capricci 4186 VI | vigilia io non ne avrei pur sospettato l'esistenza? Non mi parevo 4187 IV | attinenze, ci frutta invidie e sospetti, talvolta anche ignominia, 4188 IX | ebbrezza amorosa? Chi ha sospirato un bacio e l'ha ottenuto, 4189 VI | conchiusione.~E trasse un sospirone dal petto. Pensava alla 4190 IV | mio avversario doveva far sosta in quel luogo. Ricordo altresì 4191 IV | nè troppo ostici nella sostanza, son pochi. E poi, la sera, 4192 VIII | ancora, il mio piede trovò sostegno sui bronconi della pergola. 4193 VIII | non fossi stato pronto a sostenerla.~- Siete stanca ed avete 4194 IX | sanguinosi indizi della pugna sostenuta da me nella notte. La sua 4195 IV | ogni dire amorevole. La mia sostenutezza diplomatica vacillò sulla 4196 X | porticato allo intorno, sostenuto da pilastri di marmo vagamente 4197 VII | della flora trascelta, erano sottentrate le libere e vigorose bellezze 4198 X | volerlo! Alto là; questo è un sotterfugio. Non ci siamo noi, per cinque 4199 IX | notizie premature? Orribile sottigliezza d'ingegno! Vi sanno raccozzare 4200 XI | Ma da quelle foglioline sottilmente venate, da que' diafani 4201 XI | pel mondo, le capiteranno sottocchio, ella sentirà compassione 4202 VIII | tutti i contorni del paese sottostante, e guizzavano, lievemente 4203 VII | Sentite, - diss'io sottovoce alla mia compagna. - Si 4204 IV | per fermo non mi avrebbero sottratto alla coscienza di me stesso. 4205 IV | È un pensiero che nasce soventi volte nell'animo a chi viaggia 4206 IX | raggrupparsi le case, un bel soverchiarsi i tetti, cozzar le forme, 4207 I | mirabili forme di bellezza sovrumana al pennello del Sanzio. 4208 III | il signor Lelio.... uno spaccamonti.... un Don Chisciotte!~- 4209 IV | l'appunto nelle melagrane spaccate.~- "Il tuo collo somiglia 4210 IV | era giunta; la lancetta spaccava proprio il minuto. Volevo 4211 VII | avevo a che fare con uno spaccone?~E tuttavia mi rodevo, mi 4212 III | nè di metter mano alla spada quando è calunniata. Non 4213 III | io, si viveva maluccio, e spadronavano in quella vece prepotenti 4214 III | buttai dal finestrino la spagnoletta che sbadatamente avevo lasciato 4215 X | davanti alla luce del portone spalancato.~- È qui! - gridò Cesarino 4216 II | guardiani del treno, si spalancò d'improvviso ed una forma 4217 IX | la solitudine, dove può spandersi a suo bell'agio, dove ogni 4218 VII | lagrime. Voi non dovrete più spargerne quind'innanzi per me.~- 4219 IV | incubo! La mia bella visione spariva, sì certo; ma avrei potuto 4220 III | tesoro d'affetti che si sparpaglia troppo, il suo. Le donne, 4221 VIII | polviscolo argentino, ond'era sparsa tutta la vôlta diafana del 4222 I | quando se n'ha, non si ama spartire.~Avanti, dunque! Tornavo 4223 IV | granelli rossi e vinosi, spartiti in più luoghi da una pellicola 4224 IV | discesa di capre, sotto cui sparve senz'altro la criniera della 4225 II | berretta scozzese piantata alla spavalda sulla fronte. La foggia 4226 VI | libera e fresca, e ci fa spaziare ad occhi aperti e con piena 4227 XI | ricordi.~Amico, a voi, che spaziate nei regni della fantasia, 4228 II | darvi ad intendere che si specchierebbe volentieri nei vostri begli 4229 VI | fondo, era lucente come uno specchio; il vasellame di maiolica, 4230 III | voglio dire in certi casi speciali, e per conseguenza rarissimi, 4231 II | correre. Presi la via più spedita, quella da Napoli a Foggia, 4232 VI | civetteria delle donne quella che spegne l'amore nel petto degli 4233 XI | andassero quelle due lagrime a spegnere. Ma, nè io le chiesi perchè 4234 III | Se questa lampada non si spegnesse sul nostro capo, Ella potrebbe 4235 VIII | ond'era tutta fiorita la spelonca, che erano di tela colorata.~- 4236 I | due volte. Quando posso spendere un po' di tempo nello studio 4237 IV | lei, mi sentivo bambino.~Spendo un tempo soverchio a descrivere 4238 VII | parlare, ma la voce mi si spense in un singhiozzo e quella 4239 XI | l'amore, con tutte le sue spensierate ebbrezze. Ma è dell'uomo 4240 IV | alla macchia, allegri e spensierati come uno scolare che abbia 4241 VIII | piegandola sotto l'altra, che spenzolava nel vuoto.~- Che fate? - 4242 IV | spirito nostro accarezza, sperando di rattenerli, e che pur 4243 VII | termini, che c'è egli da sperare? Il più ed il meno; gran 4244 IV | vedo, per fortuna non mai sperata, e che perdo per disgrazia 4245 XI | con pazienza amorevole, spero; anzi, meglio, ne ho fede. 4246 I | più cari inganni vi erano spersi dal tristissimo vero e neppure 4247 XI | ci restava a vedere la spezieria annessa al santuario, che 4248 IV | bensì, ma non d'amicizia, e spezzerei anche il lievissimo filo 4249 II | soggiunsi, - se il mio atto le spiace, a quella stazione che le 4250 VII | chetano, se n'ha come un senso spiacevole al cuore, e l'ora meridiana 4251 IX | non essere lontano da voi; spiando le occasioni, sospirando 4252 VIII | firmamento. Per contro, spiccavano netti e recisi tutti i contorni 4253 V | passi; - soggiunse ella; - spicciatevi.~- Ne dubitate? - diss'io 4254 IX | sanno raccozzare il passato, spiccicare il presente e indovinare 4255 X | nella stazione, ma senza spiccicarne un bel nulla. Il mio spirito 4256 VI | cartella nel mezzo, che poteva spiccicarsi ancora, sebbene parecchie 4257 III | dappertutto e sono come la moneta spicciola della nostra filosofia civile. 4258 III | viaggio si messe argutamente a spicciolare le sillabe), - Ella non 4259 IV | giunto; - ripigliai, per spiegarle meglio il mio atto e giungere 4260 VII | non sapendo lì per lì come spiegarne il ritorno alla mia compagna 4261 VII | E chinò la fronte, senza spiegarsi di più.~Io ero rimasto di 4262 IV | come un campo a bandiere spiegate?" - ~E rideva, il briccone, 4263 VI | ordine. La contadina aveva spiegato per quella occasione una 4264 III | signora? Si risparmi una spiegazione incresciosa. Io so bene 4265 V | questa finzione, come si spiegherebbe la vostra discesa con questo 4266 VI | la strada. Quegli alati spigolatori dei campi andarono a posarsi 4267 IV | la trafittura di un'altra spina nel cuore: m'imbronciai 4268 VII | cominciava ad essere sulle spine. - Andiamo dunque a vedere 4269 II | guardata co' suoi occhioni da spiritato; mi fe' un gesto minaccioso 4270 VII | cielo.~Quella solitudine, splendidamente severa in estate, doveva 4271 VIII | venite a contemplare quella splendidezza di cielo. - ~Ella si arrese 4272 V | nuoce punto, anzi, aggiunge splendore l'aureola. E bella di una 4273 I | detto che le ferrovie hanno spogliato i viaggi d'ogni loro bellezza, 4274 VIII | nell'anditino, dall'altra sponda del letto, facevano fede 4275 VII | rilevato e le gronde molto sporgenti sulle soffitte, che n'erano 4276 VIII | loro avvallamenti e le loro sporgenze, ai raggi dell'astro notturno.~ 4277 IV | lavatoio." - ~E giù pecore, che sporgevano il muso di sotto alla froge 4278 X | cortese sull'uscio, e mi sporse la mano, che io divotamente 4279 X | borgate sulla riva del mare. Sporsi la testa soltanto a Recanati, 4280 VI | braccio, fidente come una sposa, sicura e gioconda come 4281 VI | richiamano in buon punto, sprazzi di luce, lembi sereni del 4282 I | madri. Dei poveri babbi sprecano in pochi anni l'eredità; 4283 III | ardisco provarmici; non voglio sprecare un sentimento, che, a manimetterlo, 4284 IV | di Faraone.~- Non mi far spreco di bestie lanute; - gli 4285 VIII | un lieve tocco raccogli e sprigioni il bagliore e lo schianto 4286 VII | e, uscito sull'aia, mi sprofondai nelle tenebre del pergolato. 4287 I | compagnia quella macchinetta da spropositi, chiamata Cicerone presso 4288 II | tartagliò il messere, colto alla sprovveduta. - Ci sono due posti vuoti.... 4289 VI | limpido madore onde li aveva spruzzati la verecondia commossa, 4290 VI | destar l'allegria; non quella spumosa, chiassosa ed effimera delle 4291 VI | madre di Cesarino. Ella spuntava allora da dietro una siepe 4292 VI | giudichessa, mi feci animo a squadrarla e me ne diedi una satolla 4293 VII | luogo non ne aveva aria di squallore. Alle bellezze eleganti, 4294 VII | ma in quella scossa andò squarciato il velo che mi offuscava 4295 IV | che sono tra tutti i più squisitamente crudeli, e poi dite se, 4296 XI | dimestica a tutte le più riposte squisitezze del pensiero, e pari a tutti 4297 I | son tesi, e l'arma se ne sta'n subtilitate, come lasciò 4298 XI | più fatta dopo il nostro stabilimento alla Castellana. In quella 4299 XI | esclamai. La partenza era stabilita per le cinque del mattino. 4300 XI | la regina? - ~Fu dunque stabilito che ella sarebbe partita 4301 V | ogni innamorato nel primo stadio del suo male? Non lo so; 4302 VII | oltre ogni dire nella fredda stagione. Pure la contessa madre, 4303 VI | La vita non è un'acqua stagnante intorno a cui stanno gracidando 4304 V | albergo rustico, cioè una stamberga male in arnese, con tutto 4305 VIII | non ho sonno e non sento stanchezza di sorta.~- Vi parrà; - 4306 | stando 4307 I | morchia, di cuoio e di grasso stantìo: la solita fermata all'insegna 4308 | starà 4309 VIII | la notte è così bella! Staremo qui ad ammirarla. - ~Io, 4310 X | profanazione. Certamente, lo starmene così in gota contegna, cogli 4311 X | poter giurare che anco a starmi tra le mani, il segreto 4312 III | paragone veh!... non è mica una starna, da andarci col bracco da 4313 | starò 4314 Inc | scritto un amico; ed ella può starsele alla mia parola, quantunque 4315 X | fondamenta d'un tempio a Giove Statore, per abitazione ad un famoso 4316 | stavamo 4317 | stavano 4318 VI | tinta era la gioia, e si stemperava in sorrisi.~Anche la mia 4319 VIII | balzando in piedi sbigottita e stendendo le braccia verso di me.~ 4320 VI | per noi, il conforto agli stenti e alle privazioni, la provvista 4321 VI | lucertole, guizzando tra lo sterpame e ammiccando dal rotto dei 4322 IV | facilmente sassoso, ghiaioso e sterpigno che altrove. Pure, a me 4323 IX | imprimervi un bacio. Ella mi stese amorevolmente la mano.~Tornammo, 4324 X | che fossero suggellate, stesi la mano in fretta, e le 4325 | stia 4326 | stiamo 4327 IV | quel tempo a sè medesimi, stillare un po' d'egoismo in due, 4328 VII | altro; poi infine, a che stillarmi il cervello? Non dovevo 4329 IV | punto in croce, non c'è da stillarsi il cervello come nel ricamare 4330 VI | fatte non sono altro che lo stillato di una lontana esperienza.... - ~ 4331 VIII | crucciavo dentro di me, mi stillavo il cervello, per trovare 4332 III | Basta, dissi tra me, non ci stilliamo il cervello in questi lunarii. 4333 III | sono del suo avviso. Io stimo gli uomini.... in genere.~- 4334 Fin | feconde inquietudini! Chi stimola a progredire, se non è la 4335 XI | profondo, e tratto tratto mi stimolava lo spirito, come fa dentro 4336 III | in grazia di questi panni stinti, che la moda ingrullita 4337 IV | del viso. E ciò per farla stizzire un pochino, bene argomentando 4338 V | volto; io di mala voglia e stizzito.~Che cosa avevo nell'animo? 4339 IX | fuori certi fuscelli di stoppia, che mi punzecchiavano le 4340 III | incivilita dinanzi a quelli dello storico! Noi ora torniamo alla barbarie, 4341 XI | E fino a tanto erano le storie dell'anima mia, le stava 4342 VIII | attentamente l'orecchio, si udivano stormire le frondi, agitate dalla 4343 VIII | ad intervalli, e quasi a stornare dall'invito del rapace la 4344 VI | ad aver confidenza colle stoviglie di casa. Unico ingombro, 4345 IV | immaginò che saettasse i suoi strali l'amore; il naso grecamente 4346 VIII | lui ho già preparato uno stramazzo in fondo al corridoio. Non 4347 V | un mondo di cose nuove, strane, profonde, e non trovo parole 4348 IV | di sbieco, lumeggiando di strani riflessi bronzini e dorati 4349 VII | sconfinata passione; ero uno straniero per lei; ella pensava a 4350 XI | suo spirito era veramente straordinaria; parlava quasi tutte le 4351 X | che era nella stazione; strappai la sopraccarta, palpai le 4352 IX | solenne, - senza guardarle! Strapperete la sopraccarta e troverete 4353 IX | sentimento imperioso, dispotico, straripante, non si trova egli a disagio 4354 V | almanaccavano ancora intorno alla stravaganza dei due inglesi che avevano 4355 IV | complesso delle grazie d'una strega, era diffusa un'aria di 4356 V | è egli d'un vincolo così stretto? Vostra cugina.... mi sembra....~- 4357 IX | tetti, cozzar le forme, e strillare le tinte; un sol colore 4358 IV | di sè, non già sentirsele strimpellare agli orecchi. Noi dunque 4359 V | ansia.~- Nessuno! - risposi, stringendomi nelle spalle. - Io non ne 4360 IV | evitare i suoi occhi. E senza stringere una mano che mi pareva cercare 4361 VIII | gratitudine e fiducia, per stringergli poi la mano all'ultima stazione, 4362 IX | abbandono. Quello che io sentivo stringersi al mio, non era il braccio 4363 IX | voce tutto l'affanno che mi stringeva il cuore; - non avete già 4364 V | questa sorte di parentela; stringiamo il vincolo, se non vi dispiace; 4365 IV | battaglie dello spirito, che stringono in poco spazio la materia 4366 XI | Ed io la trassi a me, la strinsi nelle mie braccia, piangendo, 4367 IV | ho sempre creduto che si strugga la cera, ammirando il lucignolo 4368 XI | ben noto l'affanno che mi struggeva. Quegli occhi meravigliosi 4369 XI | alternarsi alle notti, e ci struggevamo dal dolore di non poter 4370 IV | suo delicato profilo. E mi struggevo in quella contemplazione, 4371 XI | voleva confessarlo, ma lo struggimento di quella segreta cura le 4372 I | quella vece di mezzo la stucchevole uniformità.~Dite, di grazia: 4373 V | con cui mi venne incontro, studiando il passo, a mala pena mi 4374 IX | festevole.~- Oh, non c'è da studiar tanto; - risposi.~- Ma, 4375 I | novità, vedere, che è quanto studiare, muovermi da un luogo, che 4376 Fin | rovistar nelle ceneri? A che studiarsi di riannodare le fila di 4377 XI | regni della fantasia, e vi studiate di trovar cosa che meriti 4378 I | spendere un po' di tempo nello studio di una piacevole novità, 4379 VII | frecce; non era muto lo stuolo delle cicale, che frinivano 4380 IV | petto: - veda un po' lo stupendo paese che ci scorre davanti 4381 X | Davvero? esclamò ella, stupita. E piazza Navona, m'immagino. - 4382 VI | questo scherzare col fuoco, stuzzicare la gelosia di un uomo e 4383 IX | domani?... Nè poi?... - ~Una subitanea pressione del suo braccio 4384 I | tesi, e l'arma se ne sta'n subtilitate, come lasciò scritto messer 4385 I | albergo; i paesi tutti che si succedono e si rassomigliano; la stessa 4386 IV | levar tributi d'oro, di sudori e di sangue, o di vedere 4387 XI | tutto, non amar più; chiudi, suggella il tuo cuore. Meglio così, 4388 X | per accertarmi che fossero suggellate, stesi la mano in fretta, 4389 VIII | La parola susurrata aveva suggello in un bacio, lungo, profondo, 4390 V | avete? Debbo io farvi animo, suggerirvi io le parole? In verità, 4391 IX | loro trombe filiformi, a suggermi il sangue. Parevano chiamarsi 4392 | sum 4393 XI | borgo che gli recava "il suon dell'ora" e le colline su 4394 IV | di angioli che cantano, suonano, e rombano attorno con l' 4395 VIII | mezzo il mio sangue, pur di superare, senza coscienza di me, 4396 IV | un romito della Tebaide; superate il gran punto della prima 4397 XI | fianco. Ahimè, quel dolore superava le mie forze.~- Resta, - 4398 I | Qui, lasciando da parte i superbi raffronti, sarebbe il caso 4399 VII | che gran signori! E punto superbiosi! Come ci sanno stare, colla 4400 XI | instillata da una educazione superficiale e lusingata continuamente 4401 XI | gladiatore animoso, che, caduto supino sul campo, offre la gola 4402 VIII | di quei classici tempi, e supplicai dentro in me lo spirito 4403 XI | soggiunsi, con accento supplichevole. - Ho parlato io perii primo; 4404 XI | nelle ultime ore avanti il supplizio. Ancora quella notte, quell' 4405 II | ricredermi intorno alla mia supposizione.~Non era un guardiano; era 4406 VII | dello spirito all'intima, suprema ed eterna ragione delle 4407 I | Venezia, e da Brindisi a Susa. Ma per cosiffatte molestie 4408 IV | ragione per cui egli mi ha suscitato dal nulla, fosse anco per 4409 VIII | in quel punto. La parola susurrata aveva suggello in un bacio, 4410 XI | di sacro, in quell'amore susurrato tra le ultime nebbie d'una 4411 VII | delle calde mie lagrime.~- Suvvia, non mi fate così! - diss' 4412 XI | Ma ogni mia allegrezza è svanita, e richiamarne l'immagine 4413 I | poichè gli altri due sono svaniti, e di due terzi di piacere, 4414 IV | felicità, apparsa coll'alba, svaniva come una nebbia leggiera 4415 III | sentimento, che, a manimetterlo, svapora, come avviene delle essenze 4416 V | addormentato. Appena si sveglia, metto pegno che esce fuori 4417 V | io non avessi della sua svegliatezza di mente. Ma già, a cui 4418 IV | col piglio grave di chi svela un segreto, ella diede in 4419 II | uno scandalo, ed Ella sarà svergognato davanti a tutta l'udienza. - ~ 4420 IV | gridare col solito accento svogliato:~- Grottamare! chi scende? - ~ 4421 VI | calma esteriore.~Ad una svolta del sentiero, uno sciame 4422 V | strada. - ~Cesarino obbedì; svoltato l'angolo della siepe, davanti 4423 IV | giurasse che il fumo del tabacco le aggrada, tant'è, non 4424 XI | bastavano a tener lontana la taccia di narratore indiscreto. 4425 VIII | quando regni tu sola, quando tacciono, interrotte dal sonno, le 4426 XI | orribile pensiero; e soffrivo, tacendo, soffrivo tormenti ineffabili.~ 4427 X | aveva avuto venti lire per tacere, dieci di più facevano trenta, 4428 IX | passi lenti, pel noto viale. Tacevamo ambedue; ella forse aspettando 4429 III | sarebbe molto a ridire.~Tacevo dunque e cercavo di pensare 4430 VIII | non di lei, poichè la sua taciturnità chiaramente indicava un 4431 XI | paura, e a mia volta rimasi taciturno, guatandola. Pari al gladiatore 4432 II | Liris quieta~Mordet aqua taciturnus amnis.~ ~Noto per amore 4433 VI | levare di mezzo, era un tagliere con suvvi qualche rimasuglio 4434 XI | sacerdotesse di Melpomene, di Talìa o d'Euterpe. Tutto sommato, 4435 V | e a cui, foss'anco una talpa, non aguzzano un tratto 4436 | taluno 4437 V | parlo d'un signore alto, tarchiato, colle guance barbute e 4438 VI | giunsero, amanti sempre, ad una tarda vecchiaia. Nè a ciò si ristrinsero 4439 IX | e sia: ma non potreste tardare? Un caso, il più semplice 4440 IV | anche dintorno "tutte le targhe dei prodi."~- Sicuro; ci 4441 X | Veduti, ed anche la rupe Tarpea e il carcere Tulliano. - 4442 II | per Lei.~- Che? come? - tartagliò il messere, colto alla sprovveduta. - 4443 I | aure natali di Torquato Tasso; nuotato a Baia nelle acque 4444 II | anche solamente per caso; tasta il terreno col piede, per 4445 IV | che un malfattore avrebbe tastato la lama del suo coltello 4446 II | della Capitanata, oasi del Tavoliere di Puglia, ricca venditrice 4447 VI | inquietate per questo. Una tazza di latte, un po' di pane, 4448 IX | qualche volta per via, nei teatri, nei balli; starei contegnoso 4449 IV | vene ad un romito della Tebaide; superate il gran punto 4450 VI | mentre l'opprimono l'afa e il tedio delle trite vie cittadine? 4451 X | antichi sorridevano dalle tele e sembravano dirci, con 4452 VII | domandate la mattina per telegrafo alla stazione di Bologna.~ 4453 X | potuto parlare. Mi trattenni, temendo di guastargli la coscienza, 4454 X | capriuolo; non c'era dunque a temer niente di male.~E tuttavia 4455 I | e di fama, che ci fanno temere dai più, talvolta anche 4456 VIII | soddisfazione di sua madre, che temeva di vederglielo trattare 4457 VIII | leggiadra, nella valle di Tempe, sotto il tacito raggio 4458 XI | indole tua era più salda di tempera. Ma bada; questa virtù potrebbe 4459 IV | che anzi, veduta la mia temperanza, voleva mostrarmi la sua 4460 VIII | tessuto delle più svariate temperanze di verde, che s'infoscavano 4461 III | soggiunse la sconosciuta, per temperare l'effetto della sua ilarità, - 4462 XI | soggiunse ella, come per temperarmi l'amarezza di quella triste 4463 IV | le furie d'inferno che mi tempestavano dentro.~Una vocina soave, 4464 IX | piano. Ad altri giorni le tempeste; ella risplende frattanto 4465 X | con greca eleganza sulle tempie, si ravviavano in morbide 4466 XI | soffriamo e facciamo soffrire. Temprate ai grandi sacrifizì, non 4467 XI | di me quegli accenni al temuto futuro, e quanto più potè, 4468 X | partita in due da una gran tenda di lana scarlatta. Il letticciuolo 4469 III | sappia, o signora, che io tendo allo strano. Un mio amico 4470 VII | aia, mi sprofondai nelle tenebre del pergolato. In quel punto 4471 IX | sornione, del diplomatico, del tenebroso a tutto pasto, e frattanto 4472 III | cercare.~- Cercare! - risposi, tenendo il discorso in su quel tono 4473 IX | aria di confusione e la tenera sollecitudine di cui mi 4474 XI | Rosa, che ci vedeva così teneri l'uno dell'altro, non potè 4475 IV | orientali, legate nel più tenero corallo fior di sangue, 4476 IV | nulla di appassionato; non tenerumi, non galanterie, non occhiate 4477 VII | ne supplico; se io non vi tenessi per una gentildonna, degna 4478 III | mio, in che concetto lo tengo.~- Perdoni, ma io non sono 4479 IV | e con chi non amano, ci tengono molto a non essere trascurati.~- 4480 X | convoglio si mosse di là. Io tentai di leggere, e scorsi ad 4481 IV | fatiche? No, signora: se lo tentassi, sarei un guastafeste per 4482 III | sorta di galanteria. Odio i tentatori, ma debbo aggiungere che 4483 III | imprudenza lo esporsi alle tentazioni in tal modo.~- È vero; - 4484 I | prolungato da luogo a luogo per tenui ma sicure fila, le quali 4485 IV | comporta, sebbene, come diceva Teofilo Gautier, buon'anima sua, 4486 I | compendio di tutte le virtù teologali e cardinali della vostra 4487 XI | involgendomi tutto in que' soavi tepori che spiravano dalla sua 4488 X | la fontana di Trevi, le terme di Caracalla, il sepolcro 4489 IX | segue. Ancora non avevo terminato, che la finestra si aperse 4490 XI | storia volge oramai al suo termine. Voi l'avrete letta con 4491 VII | da uomini. Tra questi due termini, che c'è egli da sperare? 4492 V | dissi. - Messer Cesarino vi terrà compagnia.~- Oh sì! - gridò 4493 VII | faceva arco sull'ingresso, e terrazzo ad una finestra del primo 4494 VI | entrati. Il vestibolo, o sala terrena, che doveva servire a molti 4495 XI | quella sensazione profonda, terribile, mi fa tenerezza e sgomento. 4496 X | Galli Boi, invasori del suo territorio, mentre io lo fo derivare 4497 III | averla veduta; il gesto di terrore e di ribrezzo fatto da Lei 4498 X | per la seconda, per la terza, e giù giù fino alla centesima 4499 I | due sono svaniti, e di due terzi di piacere, poichè un terzo 4500 VII | i musulmani dicono esser teso a mo' di ponte sull'abisso 4501 IV | dal divin Ferrarese tra i tesori invidiabili della bellezza 4502 VIII | al mare lontano, era un tessuto delle più svariate temperanze 4503 VI | uomo, cittadino del mondo, testimone delle gaie volate degli 4504 IV | muscoli, il riccio e la testuggine? Sarebbe vero, come favoleggiarono 4505 IX | case, un bel soverchiarsi i tetti, cozzar le forme, e strillare 4506 X | Vesta, il Gesù, il biondo Tevere, Ripetta, il foro Traiano,