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Anton Giulio Barrili
La notte del commendatore

IntraText - Concordanze

c'

    Capitolo
1 I | terrestre! Noi s'invecchia, non c'è che dire; ma il mondo, 2 I | trova al lumicino, e non c'è più caso di mettere un 3 I | dargliela ad intendere, quando c'era la gioventù a frastonarlo? 4 I | sordamente mi rode. Perchè, non c'è mica da illudersi. La palla 5 I | di sapere che il gruzzolo c'è. Gran dottore, gran letterato, 6 I | asciutto. - Non dico di no. C'è del buono. Ma bisogna distinguere... 7 I | che si deve. Sì, certo, c'è delle anime che le vorrei, 8 I | avesse una stecca falsa.~- C'è un po' di ruggine in gola; 9 II | impastava in casa, perchè c'erano i pavimenti da scopare, 10 II | mettere amore allo studio, c'era questo, che merita d' 11 II | pretesto, or con un altro, c'entrava, sbirciando il frutto 12 II | Da capo a fondo; non c'è niente di buono. Qualunque 13 II | e gli studenti del pari. C'è in tutti una voglia di 14 II | veglia studiosa. Pazienza; c'è un amico che l'ha portato; 15 II | lacuna. Che importa? Non c'è l'amico che scrive? Ma 16 II | è poi senza rimedio. Non c'è egli il compagno sgobbone, 17 III | Quando si va in campagna, non c'è altro modo di vivere, che 18 III | girare il mondo da solo. Poi, c'era l'esame di ammissione... 19 III | prova provata.~- Via, non c'è umanità! - disse l'Ariberti, 20 III | Ferrero. - L'anno scorso c'erano certe idee! Ma sì, 21 III | potrebbe descrivere. Non c'è che lei, per farlo; e sarebbe 22 III | scambi la tesi. Sicuro, c'è molta roba nel vocabolario; 23 III | sentiva a rispondergli che c'erano in italiano almeno 24 III | francese, com'è in italiano?~- C'est juste; puisque c'est 25 III | C'est juste; puisque c'est une rivière... - aggiunse 26 III | sarà settimanale?~- No, c'è troppo da fare, io sto 27 III | Quanto alle materie, non c'era fortunatamente da stillarsi 28 III | sull'Arno. Veramente, non c'era stato che un mese, e 29 III | animo nel suo francese e non c'era stato più caso di rimuoverlo.~- 30 III | prima di noi. Del resto, non c'è nessun male. Si può avere 31 III | figlio del suo signor padre, c'erano parecchi, anzi tutti, 32 III | quello che non fa comodo, c'è l'altra di dar sempre ragione 33 III | Humann. Quelquefois, même, c'est a s'y méprendre. Poi, 34 III | grandi occhi bovini, non c'è altro paragone che tenga.~- 35 III | delle sue cognizioni. - C' est dans san boudoir qu' 36 IV | di Filippo Bertone. Non c'era armadio, portamantelli, 37 IV | ad abitare qui. Ma se non c'è più, mi ritiro. Le chiedo 38 IV | me ne ha parlato, ma c'era un quartierino di tre 39 IV | Per l'appunto. Sui tetti c'è l'aria buona. Ma dopo tutto 40 IV | adiri; ma non dubitate, c'è tutto. Spesso è una vittima 41 IV | colà, il convitto, se egli c'è giunto da fuori, hanno 42 IV | suo giubbone addosso, non c'era da godersela troppo in 43 IV | pensavo; perdonami.~- Non c'è bisogno; - soggiunse egli, 44 IV | tu il tuo cassiere, e non c'è pericolo che tu pigli il 45 IV | parlo dell'ultima.~- Ah, c'è dunque un'ultima? A Dogliani 46 IV | chiocciola, e allora non c'era caso di vederti mai a 47 IV | In queste corse a teatro c'è tutta la mia storia di 48 IV | farti conoscere. Orbene, c'è rimedio anche a questo; 49 IV | accetto, qualunque esso sia. C'è da far l'amanuense? Ho, 50 V | nella repubblica letteraria.~C'era in quel primo numero 51 V | Viareggio. Del Balestra c'era una canzone; del Vigna 52 V | parlava in nome dell'economia. C'è sempre una ragione onesta, 53 V | venire domattina da me; c'intenderemo. Io non ho pazienza 54 V | le mie bozze di stampa. C'est une corvée, et mon état 55 V | di risa? Imperocchè, non c'era da sofisticarci su, gli 56 V | storia della letteratura, non c'è che dire, un grand'uomo 57 V | val proprio nulla. E poi c'è il suo re di danari, il 58 V | chiacchiera del Vigna non c'era una parola di vero.~- 59 V | Non sofistichiamo. Se non c'era allora, ci può essere 60 V | conoscenza.~Oramai, non c'era più da sperare. Ariberti 61 V | che parte incominciare.~C'era, a diportarsi in tal 62 V | lasciarsela fuggire di mano. C'era di mezzo un certo giovinastro, 63 VI | rientrò il cameriere.~- C'est toi, Lafleur? - diss' 64 VI | commedia. - Che cosa vuoi?~- C'è in anticamera un signore 65 VI | Ariberti, con aria abbattuta, - c'è di peggio; sono un uomo 66 VI | une amourette!~- No, non c'è nulla di questo; - disse 67 VI | altro paio di maniche. Qui c'è un cugino.... che non dev' 68 VI | che non lo sono?...~- -C'est vrai; - disse il contino, 69 VI | piano; non può sbagliare. C'è il campanello colla nappina 70 VI | con me. Nelle quistioni io c'entro un pochino, come suol 71 VI | del signor Forniglia. Ella c'indicherà i loro rispettabili 72 VI | veduto che i due compari non c'erano.~A quella supposizione 73 VII | Scrivere! che, le pare?~- C'è troppa fatica; - notò sorridendo 74 VII | aboliamo il discorso. Che c'è di più bello in arte di 75 VII | nuova poesia. Forse, chi sa? c'è ancora del sovrannaturale 76 VII | credono, o non credono, e non c'è divario che tenga.~- Adagio, 77 VII | perfezionate. E dopo tutto, non c'è niente di strano. Si nasce 78 VII | è egli vero? Dunque non c'è niente che cozzi colla 79 VII | alle quinte, domandò:~- -C'è un creditore tra noi?~- 80 VII | presenti.~- Tira, via, non c'è pericolo. Sei qui in mezzo 81 VII | più di Matusalem.~- Sì; ma c'è di peggio.~- Che cosa?~- 82 VII | mezzo. Domattina, sull'alba, c'è un piccolo scherzo, in 83 VII | maledetto lavoro di lama, c'è da sudar troppo, mentre 84 VII | mentre colla pistola non c'è altra fatica che di premere 85 VIII | queste parti ha fortuna; non c'è caso di scomodare gli amici 86 VIII | il portone?~- Sissignore; c'è mio figlio ad aspettare 87 VIII | sue osservazioni in petto.~C'era appunto allora da vedere 88 VIII | tardi che col Priore non c'era da far nulla, e rimase 89 VIII | grave. - Nel caso nostro non c'è umanità che tenga. Son 90 VIII | distanza? Sì. La colpa, se c'è colpa, non è nostra di 91 VIII | anzi fin troppo calzante, c'entrava cogli stivali.~L' 92 VIII | vogliamo, ma nuove e non c'è pericolo che usino parzialità 93 VIII | cinquantina di volte. Ma non c'era rimedio: per poterle 94 VIII | Tutto era in ordine e non c'era più altro che da recarsi 95 VIII | con cui, del resto, non c'è da fare a fidanza, perchè 96 VIII | experto crede Ruperto. Non c'è di efficace al mondo che 97 VIII | non era per offendersi. C'era in quella vece Ariberti 98 IX | perchè alla sua età non c'era pericolo che si fosse 99 IX | rovente nel campo nemico. Non c'è tutto fior di farina; qua 100 IX | correggere le bozze di stampa.~- C'ero fino a otto giorni fa, - 101 IX | ma in tutto l'altro non c'era male, ed io non ci avevo 102 IX | a mo' di conclusione.~Ma c'era un altro guaio. I frammenti 103 IX | più che, per lodarlo, non c'era mestieri di leggerlo.~- 104 IX | che in tutto questo non c'è nulla da temere. La marquise 105 IX | occhi dallo stupore. - Come c'entra costui?~- Ecco, pigliate 106 IX | testa che di cuore, non c'entrava egli per due terzi 107 IX | bello. Lui, Filippo Bertone! C'era da crepar dalla rabbia. 108 IX | Per quella volta non c'era più dubbio; Ariberti 109 IX | maschere dell'ipocrisia c'è anche la discretezza.~- 110 IX | fuor dei gangheri e non c'è verso di fargli intender 111 IX | ragguardevoli e potenti, che non c'era guadagno a toccarle, 112 X | nascevano in casa Ariberti, c'era piuttosto da tenersene, 113 X | piaceva alle donne, non c'era mica da condannare... 114 X | Dogliani, e sull'Euterpe c'erano indicazioni di compagnie 115 X | capocomico Tizio (è qui c'era il nome scritto a mezzo, 116 X | dozzina di eccetera.~Che c'era di vero in tutte quelle 117 X | novellino, e che dopo tutto c'era sempre modo di mandare 118 X | signor Amedeo. - Vedete, c'è la quietanza a piè di pagina. 119 X | di pianto.~- Orbene, che c'è? - gridò il signor Amedeo 120 X | capocomico? Infine, che serve? c'è sempre nei ripostigli della 121 XI | venendo io a cercarvi.~- Che c'è?~- C'è, caro mio, che ho 122 XI | a cercarvi.~- Che c'è?~- C'è, caro mio, che ho promesso 123 XI | vorrete. Del resto, non c'è niente di male, ed io sono 124 XI | fossero stati in due soli. Ma c'era per buona sorte il vecchio 125 XI | indirizzo e d'ogni male che c'incolga, è un docile strumento 126 XII | buttati alla sfuggita.~- C'è poi un'amica... - -notò 127 XII | signora Szeleny, - che qui c'entra un pochino di gelosia. 128 XII | spiccato dalla riva e non c'era più scampo; bisognava 129 XII | facevano un bel numero. C'era, per esempio, quella 130 XIII | diceva il filosofo, non c'è cosa che bagni l'ugola 131 XIII | salire sulla tavola, ma c'erano i fiaschi di mezzo, 132 XIII | Ma di grazia, che male c'è? - chiese Ariberti. - Io 133 XIII | dall'amico Valerga.~- Non c'è bisogno; te la spiego io: 134 XIII | gridò il Priore. - Non c'è odio, altro: c'è solamente 135 XIII | Non c'è odio, altro: c'è solamente un più giusto 136 XIII | incontrastabili, perchè con essi c'è la sincerità e il disinteresse, 137 XIII | colle donne, a dir poco, c'è sempre una posta al giuoco, 138 XIII | tra coloro che mi leggono c'è una rappresentanza del 139 XIII | dannazione! Ah vivaddio, almeno c'è passione, c'è lotta, novità, 140 XIII | vivaddio, almeno c'è passione, c'è lotta, novità, mistero! 141 XIII | a farti desiderare. Non c'è cosa che abbatta di più 142 XIII | caso, possa credere che tu c'eri per lei, o che potresti 143 XIII | sospiro.~- Or bene, che c'è? - chiese Tristano scuotendolo.~- 144 XIII | scuotendolo.~- Eh, che vuoi? C'è che tu mi hai fatto per 145 XIII | parla degli studenti? Non c'è dunque più altro che studenti 146 XIII | Ma anche per gli studenti c'è un Dio degli eserciti; 147 XIII | trafila... A proposito, c'è un verso di Virgilio che 148 XIV | sbadataggine! Già, a questo mondo, c'è sempre da imparare qualcosa.~ 149 XIV | più attrattive per lui. C'era dentro il nome di 150 XIV | Giselda, sono venuto, non c'eravate, a rivederci un altro 151 XIV | eterno, pur troppo, non c'è nulla nel mondo.~- Errore, 152 XIV | domicilio artistico. Infine, che c'era egli di strano? Una donna 153 XIV | dietro ad ogni cespuglio, c'è un cacciatore appostato. 154 XIV | dirsi un errore. Che bisogno c'era egli di dirla? Ma già, 155 XIV | da una parte e dall'altra c'è quel delicato riguardo, 156 XIV | che da una delle due parti c'è sacrifizio manifesto; gli 157 XIV | toccato sul vivo, - nel verde c'entrano anche gli smeraldi.~- 158 XIV | lasciavano vedere e non toccare, c'era per giunta la necessità 159 XIV | prezzo che farete, io non c'entro. Del resto, siamo filosofi; 160 XV | gentiluomo, come saprete...~- Non c'è che dire; ma il quarto?~- 161 XV | teatro era vasto, e non c'erano in molti a sostener 162 XV | per farvi vedere che non c'è da tremare in compagnia 163 XV | sapete, signor mio, che c'è da disperarsi davvero per 164 XV | avete dato.~- Bene! che c'entra adesso la fiducia? 165 XV | una donna, per quanto poco c'importi di lei. È istintivo 166 XV | che si porta ad un'altra. C'è egli in fondo del cuore 167 XV | lusinghiera, davanti a lui, ma c'era anche il pericolo di 168 XV | dispettosamente le spalle. - Che cosa c'entra Giselda?~- C'entra 169 XV | cosa c'entra Giselda?~- C'entra sicuro. Nessuno mi 170 XV | poichè a quell'ora non c'erano donne in volta, tutti 171 XV | Ma sì, abbastanza.~- C'è buio; non ci avete nessuno?~- 172 XV | dunque fuor di pericolo. -~C'era ella stata davvero, in 173 XV | maledettamente sui nervi. Che bisogno c'era egli di andare a ripetere 174 XV | Nel caso nostro poi, non c'è da pensar molto per trovare 175 XVI | altro, per modo che non c'era adito a nessuna peripezia 176 XVI | cosa; la carriera è tutto. C'è dentro la soddisfazione 177 XVI | spennacchiati per opera sua. C'era in lui, come si vede, 178 XVI | giovine si avvide che non c'era più verso di cavar altro 179 XVII | sua medesima età.~Poi, non c'è cosa che invecchi un uomo 180 XVII | i clienti, anche quando c'è da scommettere cento contro 181 XVII | altezze intorno alle quali c'è il vuoto, vi fa durare 182 XVII | proprio nella sua beva, e, non c'è che dire, trova tempo a 183 XVII | Ariberti arava diritto, non c'è che dire. Avvocato di qualche 184 XVII | davanti agli occhi, e non c'era verso di liberarsene. 185 XVII | due compagni inseparabili. C'è pur troppo anche l'ingegno 186 XVII | regalatogli dal dio Caso non c'era nessuna ragione di rancore, 187 XVII | rimando Ariberti, - che c'è modus in rebus, e che l' 188 XVII | disciplina di partito.~- Eh via! C'è egli forse chi comanda 189 XVII | quello che gli altri fanno, e c'industriamo di far meglio, 190 XVII | soldati del pensiero, non c'è pur troppo una Casa Real 191 XVII | cartellina misteriosa; - c'è chi lo desidera ardentemente 192 XVII | sfarfalla. Ora, che necessità c'era egli pel paese, che seguitasse 193 XVII | posto un amicissimo suo. C'era il portafoglio dell'agricoltura 194 XVII | della stampa.~Infine non c'era verso di accozzare otto 195 XVII | nostro deputato capì che non c'era a sperar nulla da loro, 196 XVII | da fare in que' giorni. C'erano, verbigrazia, tanti 197 XVIII| mai ad indagar le ragioni. C'entrava forse in quel sentimento 198 XVIII| onorevole. Forse la politica c'entrava pochino in quella 199 XVIII| Con tante dame gentili? C'è qui raccolto il fiore della 200 XVIII| spirito. Ma colle donne non c'è spirito che tenga, e il 201 XIX | dicesse alle sue spalle. C'era in lei un pochino della 202 XIX | senza che la coscienza c'entri per nulla, e quasi 203 XIX | le visite, o l'emicrania, c'era la modista da consultare.~- 204 XIX | personaggi della capitale. C'era inoltre per quattro o 205 XX | maligno, perchè la stoffa c'era. Donde, ribatto io, maggior 206 XX | disingannarlo. Qualcosa veramente c'era, e questo qualcosa assediava 207 XX | società non li ha amati mai, e c'è voluto tutto l'ingegno 208 XX | per farsene un alleato.~C'era, come i lettori ben vedono, 209 XX | delle sue.~Per altro, non c'era pericolo che il nostro 210 XX | tondo: Signore, qui non c'è posto per due: vogliamo 211 XXI | ma la bellezza ci attrae, c'involge, ci penetra fino 212 XXI | importuno, ma in quel fatto non c'era niente d'insolito, e 213 XXI | naturale, quando la musica c'è, bisogna provarla. Ma quella 214 XXI | pace, come quell'altro. Non c'è che dire; le donne non 215 XXI | guarnigione.~Infine, o che male c'era? Il leggiadro alunno 216 XXI | con amarezza Ariberti. - C'è un altro che lo può perdere... 217 XXI | Oramai sullo sdrucciolo c'era. Da principio gli parve 218 XXII | marchesa Clementina, poichè non c'è altro a farne di lui, « 219 XXII | lungo ed in largo l'Europa. C'erano giorni che il poverino 220 XXIII| critico, la peripezia che c'era stata tra la sera e la 221 XXIII| borbottandosela tra' denti, - se c'era lo zucchero, il nappo 222 XXIII| Sono stato un ingrato, non c'è che dire, e tu se' capace


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