Capitolo

 1 I    |    capitar peggio e a rompersi la testa negli ultimi giorni della
 2 II   |     orecchi, per non guastarsi la testa; e per fargliela entrare
 3 IV   |         notò Filippo, chinando la testa - non dico più altro. Temo
 4 V    | interlocutore. La marchesa, colla testa leggermente china e col
 5 V    |        volse allora lentamente la testa, abbassò le ciglia dal suo
 6 VI   |      andare all'università, ma la testa era già stata a lungo nelle
 7 VI   |        amico. -~Ariberti chinò la testa, e stretta la mano che il
 8 VI   |       giovani, trasse indietro la testa con un moto che doveva essergli
 9 VI   |          non lo aveva.~- Vedi che testa! - esclamò facendo bocca
10 VII  |        pistola a bruciapelo nella testa. Per altro, svolgendosi
11 VIII |  prolungata, si sentiva pesare la testa, aveva il cervello intronato
12 VIII |           ebbe veduti rialzare la testa; segno che l'operazione
13 IX   |        struggimento, più assai di testa che di cuore, non c'entrava
14 IX   |         per quel riscaldamento di testa non vedeva più lume. Date
15 X    |          d'ogni cosa schermo alla testa, sempre per paura di un
16 XI   |  delicatezza, donde la bellissima testa assumeva i contorni, ricisi
17 XI   |      ravviarsi il cappuccio sulla testa, trovò ancora il modo di
18 XV   |         idea stravagante saltò in testa all'inglesina.~- Andiamo
19 XV   |      ravviarle il cappuccio sulla testa, ma senza riuscire nella
20 XVI  |          che non avrebbe fatto la testa di Medusa, buon'anima sua.
21 XVIII|           fatte per confondere la testa meglio ordinata. Ed anche
22 XVIII|    rispose Ariberti, scuotendo la testa in atto di rifiuto. - Io
23 XIX  |      donna; e vengo difilato alla testa; una testa, se mi consentite
24 XIX  |          difilato alla testa; una testa, se mi consentite il paragone,
25 XIX  |          converrete con me che la testa di una bella donna, o di
26 XIX  |     rispose Ariberti, chinando la testa umilmente, e noi altri uomini
27 XXII |      seduta su d'un canapè, colla testa appoggiata contro la spalliera
28 XXIII|         Zita, ed io ho perduta la testa. Ma già - proseguì il signor
29 XXIII|   ammalato. Il mio cuoco ci ha in testa tutto il ricettario di Galeno.~-