Capitolo

 1 IV   |          parete, che faceva venir freddo solamente a vederlo, due
 2 IV   |          inverno ci si moriva dal freddo. Ma già, era opinione degli
 3 V    |        che ciò non mi fa caldo nè freddo. Col mal umore che ho in
 4 VIII |      tutta notte e il mattino era freddo, il cielo coperto, l'alba
 5 VIII |         agli occhi, non tanto pel freddo, che, durando il mal tempo,
 6 VIII |            del suo primo.~- Sente freddo? - gli chiese.~- Sì, un
 7 VIII |          Animo; per combattere il freddo, basta una sorsata di questo. -~
 8 X    |           finirono col giudicarlo freddo, contegnoso, aristocratico.
 9 XI   |           apparire di lei) e sudò freddo per non essere venuto a
10 XII  |  padronanza d'animo e di lavoro a freddo.~Appena il nostro Ariberti
11 XV   |         categorie di entusiasti a freddo nei teatri italiani, presentava
12 XV   |          tempo è così bello!~- Ma freddo; - disse la zia, che già
13 XV   |           ancora.~- Ma con questo freddo? E vostra zia che dirà? -~
14 XV   |      cavalier novellino.~- Non ho freddo; - rispose ella poscia. -
15 XV   |         non li custodiva mica dal freddo. Certi buffi gelati scendevano
16 XV   |   incominciava a tremare.~- Avete freddo? - chiesele Ariberti.~-
17 XV   |           mai detto che un po' di freddo mi abbia fatto mancar di
18 XV   | confessarmelo subito?~- Perchè il freddo mi pareva più sopportabile.
19 XV   |         voltarono indietro; ma il freddo pungente le dava assai noia,
20 XV   |      volendo alludere a quel gran freddo che la aveva colta.~Ariberti
21 XV   |        trovare un pretesto. Avevo freddo; sentivo lo stomaco vuoto
22 XVI  |        Venne un mattino uggioso e freddo, sebbene fosse già di primavera
23 XVI  |          arrossì, impallidì, sudò freddo, e finalmente non trovò
24 XVIII|              E cominciava a sudar freddo, il povero cavaliere Carletti
25 XXIII|           egli accaduto? Ed ho un freddo nell'ossa... un freddo!...~-
26 XXIII|         un freddo nell'ossa... un freddo!...~- Eh, si capisce; i
27 XXIII|         male; mi leverò almeno il freddo dall'ossa. Su, vecchio arnese,