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Alfabetica [« »] eppure 13 equilibrio 1 equivalente 1 era 871 êra 1 eran 4 erano 144 | Frequenza [« »] 1073 si 931 l' 922 una 871 era 857 del 854 le 825 ma | Anton Giulio Barrili La notte del commendatore IntraText - Concordanze era |
Capitolo
1 I | La servo subito. -~Questo era il breve dialogo che ricorreva 2 I | quando il signor Commendatore era guasto e mandava pel medico. 3 I | con suo comodo.~Il letto era a sopraccielo, colle cortine 4 I | Dio vuole, alla moderna. Era un uomo di buon gusto, il 5 I | elogi. Ora, a dir vero, non era più del tutto quello di 6 I | ai piedi del letto, si era vedovata di un leggiadro 7 I | leggeva ancora. Il giornale era quel dì più sugoso del solito, 8 I | principessa) quanto di bello s'era veduto ancora in quella 9 I | che per quella occasione era proprio quel delle feste, 10 I | verità, io vi dico, non si era fatto tanto sfoggio, nell' 11 I | bell'ordine, man mano che ne era fatta menzione. Ed egli 12 I | giornale, a breve andare, gli era caduto di mano; ed egli, 13 I | dargliela ad intendere, quando c'era la gioventù a frastonarlo? 14 I | quell'uomo savio che egli era, non ingannava il suo spirito 15 I | sempre avuti pochi. Giovane, era venuto su con istinti da 16 I | in poche lezioni, non si era buttato a troppi. Dopo tutto, 17 I | le provviste.~Un giorno, era stato parecchi anni addietro, 18 I | anche una certa marchesa era morta. E il signor Commendatore 19 I | onor suo che il rammarico era stato profondo, e lungo 20 I | abbandonato e madonna politica non era più il suo debole. Già, 21 I | darglisi intieri, che sugo?~Era stato bensì eletto deputato 22 I | stallo in Senato. Ma egli era altresì un galantuomo, e 23 I | qualcuno.~Da giovine, s'era addottorato in utroque ed 24 I | sfiorato ogni cosa; in niente era andato al fondo, nemmeno 25 I | nel piacere. A farla breve era mal vissuto, come tanti 26 I | po' di famiglia, che non s'era procacciato, veniva collo 27 I | generazioni venture, tutto ciò che era fuggito da lui senza rimedio.~ 28 I | Quello scherno della fantasia era per lui la cosa più molesta 29 I | ridere. Così il ghiaccio era rotto; e siccome il signor 30 I | siccome il signor Commendatore era un uomo di garbo, si ricordò 31 I | per modo...~Basta; o non era affar suo? e non doveva 32 I | dovesse scottare. Ma appena era tiepida; di guisa che egli 33 I | snella sul fianco; il viso era fresco e lucente; gli occhi 34 I | scambio della chicchera (dov'era andata la chicchera?), il 35 II | degl'inverni precoci, non era mai parso così splendido 36 II | nostro adolescente. Egli era allegro, felice, beato, 37 II | Nicolino, la prima ragione era quella degli esami superati. 38 II | superati. E l'altra? L'altra era questa: che il signor Nicolino 39 II | che il signor Nicolino era a Torino, senza sopraccapi, 40 II | colle mani alla cintola, era sempre lì coll'antifona:~- 41 II | scusa di Nicolino, che egli era già a Cicerone, e il buon 42 II | Cicerone, e il buon prete s'era incocciato nell'Epitome. 43 II | grilli, o, come più veramente era, in busca di fragole selvatiche. 44 II | gran bene, suo padre; ma era un bene di sostanza, non 45 II | generazione, il signor Amedeo si era poi affondato nei pantani 46 II | sua stella; e poichè gli era nato e venuto su l'erede, 47 II | buone a Dogliani. E non era un miracolo, perchè questa 48 II | vero maestro di suo figlio, era lui. Tornato indietro coll' 49 II | mettere amore allo studio, c'era questo, che merita d'essere 50 II | raccontato. Un giorno il ragazzo era entrato nella camera paterna. 51 II | dica, che il signor Amedeo era diventato d'una smemorataggine 52 II | storia poi abbondava; ed era tutta roba scelta e vagliata, 53 II | avvedersene, ancora digiuno com'era; ma il fatto sta che diede 54 II | scriveva. Ogni giorno gli era sopra; ogni giorno dava 55 II | degli altri condiscepoli, era avvenuto al ragazzo ciò 56 II | retorica.~Segno che non era un ciuco, il signor Nicolino, 57 II | signor Nicolino, come egli si era battezzato da sè in un momento 58 II | Ingegno precoce, egli non era più, non era mai, nel suo 59 II | precoce, egli non era più, non era mai, nel suo guscio. A dieci 60 II | in lode di madonna, che era una fanciulla di nove. A 61 II | trovato che tutto nel mondo era fumo. È vero che, a rincalzo 62 II | girasse nella fantasia. Era anche un tal poco manesco 63 II | avevano salata ambedue), si era arrampicato su d'un leccio, 64 II | passerotti. La madre, che era andata in busca di cibo, 65 II | magnificat.~La revisione era abolita; la libertà conquistata.~ 66 II | Perciò, venuto al tandem, s'era chiuso in soffitta a studiare; 67 II | strappata la lode; tanta era stata la battisoffia!~Figuratevi 68 II | occorreva fabbricargliene uno.~Era contento, il signorino. 69 II | potrei giurar nulla. So che era un amore a mezz'aria, imbastito 70 III | sode e le bazzotte; insomma era diventato un'arca di scienza.~ 71 III | un altro studente, che era conte e figlio d'un ministro, 72 III | sussiego i compagni, si era degnato di avvicinarsi a 73 III | il mondo da solo. Poi, c'era l'esame di ammissione... 74 III | maniera d'ostracismo. E non era mica un giovine di cattivo 75 III | soggiunse il Vigna, che era un altro della compagnia, - 76 III | francese regret? -~La domanda era vecchia, e certo il signor 77 III | che quel maledetto regret era proprio intraducibile.~Il 78 III | aggiunse tosto il Ferrero, che era l'uomo dei ripieghi, - ci 79 III | sui quali il signor Conte era invitato a dire il suo nobile 80 III | Quanto alle materie, non c'era fortunatamente da stillarsi 81 III | sull'Arno. Veramente, non c'era stato che un mese, e nemmeno 82 III | Flacco, buon'anima sua, era un confessore di manica 83 III | dettarlo in francese. Non era un omaggio alla patria; 84 III | nel suo francese e non c'era stato più caso di rimuoverlo.~- 85 III | libraio da strapazzo, si era fermato da pochi minuti 86 III | uno sciatto. La camicia era bianca di bucato; ma pur 87 III | Il resto del vestiario era in conformità del capo principale, 88 III | Frattanto il giovane che era argomento di tante chiacchiere, 89 III | salutarlo. Anche l'Ariberti, che era il più esposto, perchè più 90 III | più vicino ai cristalli, era rimasto cogli occhi in aria, 91 III | disse il Ferrero, che era di tutti il più accanito 92 III | il sarcastico Ferrero si era fatto bianco in viso come 93 III | scienza!~Nicolino Ariberti. era rimasto sovra pensieri. 94 III | la starna; e intanto si era fatto vermiglio in volto, 95 IV | ibrida conversazione si era tenuta al caffè dell'Aquila, 96 IV | pescatore di Galilea si era pentito d'aver rinnegato 97 IV | via degli Argentieri, che era tra le più popolose, ma 98 IV | di Filippo Bertone. Non c'era armadio, nè portamantelli, 99 IV | moriva dal freddo. Ma già, era opinione degli Spartani, 100 IV | soggiungere ad onor suo che ci si era avvezzato.~Nicolino Ariberti 101 IV | i censori d'Apelle, che era, come sapranno i lettori, 102 IV | all'ultimo piano, tanta era in lui la pratica del luogo, 103 IV | condizione sociale, che forse era là, nell'assenza dell'amico, 104 IV | domandò chi cercasse, non era quella, punto armoniosa 105 IV | una donna sconosciuta. Chi era costei? Nel tirarsi da banda 106 IV | in di grosso i connotati. Era difatti una ragazza, che 107 IV | di filosofia... cioè lo era l'anno scorso... Credevo 108 IV | che l'amico Bertone non era un pretesto e che quel timido 109 IV | mostrare alla ragazza che non era davvero uno sconosciuto 110 IV | me ne ha parlato, ma là c'era un quartierino di tre camere, 111 IV | tutta la distanza che già era tra lui e l'ultimo piano.~- 112 IV | sul pianerottolo dov'egli era rimasto inchiodato; - vorrei 113 IV | Teresa.~Filippo Bertone era andato ad abitare laggiù. 114 IV | occupato il vecchio nido ed era andata più lungi a fabbricarsene 115 IV | altro. L'altezza di questo era a un dipresso la medesima, 116 IV | tutta prima, quel luogo gli era parso un po' troppo signorile 117 IV | Quanto all'interno, la camera era più stretta, e Filippo Bertone 118 IV | intende che a queste nozze non era invitato il giubbone color 119 IV | sgobbone ci riesce. Filippo non era solamente un giovine studioso; 120 IV | questo miracolo di ragazzo era nato da un umile maniscalco 121 IV | giovinetto Filippo Bertone era citato come un genio nascente. 122 IV | svisceratamente suo padre ed era al fatto dei sacrifizi della 123 IV | vitto e quel po' di bucato. Era un miracolo di risparmio, 124 IV | male spese. Verbigrazia, era andato una volta al teatro 125 IV | sapere che la storia naturale era il debole di Filippo Bertone.~ 126 IV | di flebotomo!~Pure, tanto era nel figlio l'amore allo 127 IV | amore allo studio, tanta era la onesta ambizione nel 128 IV | complemento del padre.~Ed era tornato a Torino, mesto 129 IV | nulla. Dopo tutto, egli era sempre così contegnoso e 130 IV | medicina, Filippo Bertone era andato ad ossequiare i suoi 131 IV | così male in arnese, gli si era affezionato alla bella prima. 132 IV | dello stomaco. La domenica era l'unico giorno in cui egli 133 IV | con due soldi di cacio, era tutto il suo scialo. Se 134 IV | per cui Filippo Bertone era pallido e punto in carne. 135 IV | dietro di un palazzo, che era ancora per lui senza nome. 136 IV | giubbone addosso, non c'era da godersela troppo in istrada. 137 IV | fuori di casa, il suo spasso era questo, di starsene qualche 138 IV | le loro ripulite.~E non era soltanto la gente di servizio 139 IV | mattina che Filippo Bertone s'era affacciato al suo abbaino ( 140 IV | soleva esser chiusa, gli era apparsa una bella signora, 141 IV | gentile, poichè ella si era fermata un tratto a guardare 142 IV | La leggiadra apparizione era durata pochi minuti, troppo 143 IV | molto a ricordarsi che si era in novembre, a Torino, e 144 IV | e che il suo tetto non era una stufa; laonde, si contentò 145 IV | signora, il giorno dopo, non era più comparsa a quella finestra 146 IV | grande rammarico di lui, che era rimasto più del solito in 147 IV | badato più che tanto, o era magnanimo d'indole e perdonava 148 IV | rispose Filippo, - che era sulle spine.~- Come sai, 149 IV | chiocciola, e allora non c'era caso di vederti mai a teatro. -~ 150 IV | palchetto.~- Ho capito; l'Olimpo era a teatro; - notò Filippo, 151 IV | vero nome. Sulle prime non era dentro di me che un pochino 152 IV | poco dopo l'Ariberti, che era in un momento di tenerezza 153 IV | giubbone di color tabacco. Era là, appeso alla parete, 154 IV | lode.~Nicolino Ariberti era sulle spine, e non sapeva 155 V | fortunate nei tempi antichi. Era venuto alla luce il primo 156 V | repubblica letteraria.~C'era in quel primo numero tutto 157 V | modestamente Nos intentions, era stato scritto dal Ferrero 158 V | Voyage au pays des rêves, che era il racconto della sua gita 159 V | Viareggio. Del Balestra c'era una canzone; del Vigna una 160 V | Ariberto Ariberti.~Com'era andata la faccenda? Nicolino 161 V | andata la faccenda? Nicolino era stato persuaso a sbattezzarsi, 162 V | aveva fatto chiasso. Si era riso un pochino intorno 163 V | signorini in canzone. La celia era parsa così grave, che i 164 V | secondo il conte Candioli, era data nei salotti aristocratici 165 V | sa place; cosa di cui non era da dubitare anche prima 166 V | Quel francese del Candioli era maledettamente scorretto, 167 V | sosteneva che il giornale era tutto quanto scorretto; 168 V | altro, il conte Candioli non era rimasto persuaso, et pour 169 V | pigliata pel suo verso, e si era impuntato ad offrirgli i 170 V | spogli. Filippo Bertone non era orgoglioso più del bisogno, 171 V | agli esempi, una sera egli era al teatro Regio, seduto 172 V | rimanere in platea. La cosa era buona per un filosofo; ma 173 V | palchetto di seconda fila. Era essa, come il savio lettore 174 V | volta che si sono vedute, era in quella sera più bella 175 V | avrebbero ardito di fare) era rimasta intenta alla scena, 176 V | e bella».~Difatti, ella era superba. Ma superba per 177 V | uscì fuori dai gangheri. Era apparsa dal fondo e si illuminava 178 V | les aime». La promessa poi era questa; «non dubitate, Ariberti, 179 V | perchè il contino Candioli era uno dei loro, poi il figlio 180 V | gli studi coreografici; era marito e consiglier comunale. 181 V | de' suoi cavalieri. Forse era svogliata e distratta; e 182 V | assunse un'aria sbadata. Era in piedi, e dava le spalle 183 V | de' suoi desiderii; o non era quello il caso di andare 184 V | del nostro innamorato non era finita con quella guardata 185 V | quel lavoro di binocoli) era interrotta o conchiusa con 186 V | risa? Imperocchè, non c'era da sofisticarci su, gli 187 V | da sofisticarci su, gli era stato uno scoppio; argentino, 188 V | cagnolino inglese? Forse si era fatto beffe de' suoi versi? 189 V | istante di attenzione che era consentito dal discorso, 190 V | di risa.~Il giorno dopo era venerdì, e quella sera il 191 V | quella sera il teatro Regio era chiuso. Giorno nefasto! 192 V | sabato e tutta la sua rabbia era smaltita; non gli era rimasto 193 V | rabbia era smaltita; non gli era rimasto nel cuore che un 194 V | innamorate. Quella sera il teatro era aperto, anzi v'era spettacolo 195 V | teatro era aperto, anzi v'era spettacolo nuovo, e il gran 196 V | bordone.~Lo zittirono, com'era naturale, e tutti gli sguardi 197 V | piccola Diavolina. -~Diavolina era il nome che portava nel 198 V | chiacchiera del Vigna non c'era una parola di vero.~- Eh 199 V | sofistichiamo. Se non c'era allora, ci può essere adesso. 200 V | scoprirsi troppo, confessare ch'era stato tutt'occhi per la 201 V | per la marchesa, che si era avveduto dall'accenno a 202 V | poi, anche la marchesa gli era venuta in uggia, per quella 203 V | breve, il nostro innamorato era in quella sera un tal misto 204 V | ortografia male in gambe. E non era qui tutto, poichè l'Ariberti 205 V | rivoltare la lettera, vide che era sigillata colla metà d'una 206 V | sè stesso.~Al nostro eroe era passato per la fantasia 207 V | conoscenza.~Oramai, non c'era più da sperare. Ariberti 208 V | neanche da stupirsi. La firma era quella della «sua devotissima 209 V | spediente più ovvio, che era quello di leggere, o, per 210 V | rimescolo nel sangue; chè non si era mai trovato fino allora 211 V | Per altro, siccome non era un andare alla morte, si 212 V | richiuderlo. Certo ella era stata in ascolto colla mano 213 V | vedesse lo studente. Anche lei era vestita con una certa attillatura, 214 V | che parte incominciare.~C'era, a diportarsi in tal modo, 215 V | lasciarsela fuggire di mano. C'era di mezzo un certo giovinastro, 216 V | Ora, senza contare ch'ella era già stanca di quell'arnesaccio 217 V | cinquantina di lire. Come si vede, era modesta ne' suoi desiderii, 218 V | chi la usasse. E questo era un precedente degno di nota.~ 219 V | Ma la signora Giumella era tanto graziosa, a quel lume 220 VI | all'università, ma la testa era già stata a lungo nelle 221 VI | abbastanza ridicolo, ma che gli era stato necessario poc'anzi 222 VI | pieno de' sopraccapi com'era, non ebbe agio di gustare 223 VI | l'Ariberti.~- Poc'anzi, era un altro paio di maniche. 224 VI | consiglio da amico.~Amico! Era un amico il contino? Sicuramente; 225 VI | Ariberti. L'appuntamento era per le dodici; ed erano 226 VI | a questo proposito, gli era venuto in mente di ritirarsi 227 VI | Dora. Il sacrificio non era grande, per verità, perchè 228 VI | viver tranquillo! Ma questo era il senno di poi, del quale 229 VI | diceva il becchino, che era uomo da saperlo. Quanto 230 VI | reggersi ritto; cionondimeno s'era attaccato con cinque o sei, 231 VI | sentimento di compassione, si era interposto, e usando le 232 VI | ancora il pericolo a cui s'era esposto, da solo contro 233 VI | pareva che li fiutasse, tanto era pronto a spulezzare alla 234 VI | casa del Priore, questi era già uscito. Ma il Bonisconti 235 VI | uscito. Ma il Bonisconti era un buon cane da seguito 236 VI | scioperate vigilie. Bello era il naso, diritto e sottile; 237 VI | non si vedeva, coperta com'era dalla tesa di un cappellaccio 238 VI | strana foggia di toga non era dato indovinare; bensì era 239 VI | era dato indovinare; bensì era lecito di argomentare un 240 VI | dalle pieghe.~Il Priore era insomma un bel tipo, che 241 VI | occhi da spiritato.~Che cos'era il Priore? Un uomo di polso, 242 VI | ma vedendo che la domanda era rivolta a lui, rispose subito 243 VI | malintenzionati, mentre era in cimberli, e lì lì per 244 VI | Bonisconti s'inchinò, com'era debito suo. Sentirsi dare 245 VI | buon saracino dal Priore era il massimo degli onori a 246 VI | ingannava a partito. Il Priore era un uomo che non faceva nulla 247 VI | coperchio del cronometro era attorniato da un cerchietto 248 VI | caffè dell'Aquila, dove era fissato il ritrovo. L'Ariberti 249 VI | chiacchiere e il mezzogiorno era passato da un bel poco, 250 VI | sentiva qualche cosa che non era allegrezza. A dirvela chiaramente, 251 VI | nulla, di fermarsi su nulla. Era quello un momento d'incertezza 252 VI | ancora due passi e non v'era più dubbio per Ariberti; 253 VI | più dubbio per Ariberti; era lei, la marchesa di San 254 VI | di uscirsene a quel modo; era affascinato, attratto verso 255 VI | dopo pochi istanti che era passata; che anzi e' l'avrebbe 256 VI | seguirla da lunge.~Quello era dunque il buon punto. La 257 VI | buon punto. La marchesa era uscita di certo per fare 258 VI | quella che il giovinetto era li per colorire il suo disegno, 259 VI | coi due padrini. Egli non era più libero; era in balìa 260 VI | Egli non era più libero; era in balìa di quei signori, 261 VI | proprio la prima volta che gli era dato di vedere la marchesa 262 VI | in quel luogo per dove era passata pur dianzi la regina 263 VI | mastino rabbioso, tanta era la stizza che lo divorava. 264 VI | venuto ad annunziargli che era deliberato lo scontro.~ ~ ~ ~ 265 VII | una sbirciatina curiosa, era un uomo da tirare a sè gli 266 VII | fosse, il suo aspetto non era d'uomo volgare.~La sua conversazione, 267 VII | sua conversazione, poi, era piacevolissima. Figuratevi 268 VII | falde dell'Imalaia e gli era famigliare la caccia del 269 VII | vagabondo.~Bonisconti, che era un pochino il suo profeta, 270 VII | principessa consorte) si era invaghita anni addietro 271 VII | capitano di cavalleria, e che era per l'appunto costei che 272 VII | povero, spensierato sempre, era un misto di gran signore 273 VII | in ballo una volta) non era in un luogo determinato, 274 VII | umori. Per quei giorni esso era in una sala a pianterreno 275 VII | pressi di Vanchiglia. Il Mago era il soprannome dell'oste, 276 VII | acquisto di Tristano, che era divenuto per tacito consenso 277 VII | il loro Gran Maestro si era perciò rassegnato al più 278 VII | immagine nostra.~La sala era già piena quando il Priore 279 VII | persuasero ai compagni che quello era giorno di alta diplomazia 280 VII | intendere la ragione; che era, come i lettori avranno 281 VII | occupata delle altre, che era in fondo alla sala. Il refettorio 282 VII | sala. Il refettorio non era già messo in quell'ordine 283 VII | dalla sua mente e l'uomo non era stato in azione davanti 284 VII | davanti al pittore. -~Ariberti era tutt'orecchi a quella infilzata 285 VII | mattamente di prima. Si era alle frutte, e l'allegria, 286 VII | quella posizione intermedia.~Era diffatti un chiasso indemoniato, 287 VII | pettegolezzi, e chi non ci era avvezzo, aveva a restarne 288 VII | questa sorte di vita non era la sua. Tristano era un 289 VII | non era la sua. Tristano era un uomo; ha vissuto.~E via 290 VII | che fino a quel giorno gli era sembrato più saldo, gli 291 VII | sabbia traditora, e tanta era la curiosità dell'ignoto 292 VIII | suo battesimo di fuoco.~ ~Era nevicato tutta notte e il 293 VIII | tutta notte e il mattino era freddo, il cielo coperto, 294 VIII | che, durando il mal tempo, era abbastanza sopportabile; 295 VIII | raggranellare. E la festa s'era fatta; e le dame erano state 296 VIII | bollate del Regno.~L'allegria era stata molta, anzi fin troppa; 297 VIII | il giovane Ariberti si era risciacquato per bene il 298 VIII | di garofano. Anche questo era un rimedio del Priore, che 299 VIII | rimedio del Priore, che non si era certamente formato alla 300 VIII | di costa all'edilizio si era spalancato pur dianzi, e 301 VIII | che il padrone di casa si era affrettato a mettere in 302 VIII | che il luogo dello scontro era stato scelto da Tristano 303 VIII | fatto crosta alle suole. Era un coso alto e nero, con 304 VIII | e quello sbarbatello, ch'era senz'altro il suo avversario, 305 VIII | abbastanza con garbo; ma era irrequieto, e, come disse 306 VIII | osservazioni in petto.~C'era appunto allora da vedere 307 VIII | rispose il compagno che era quel della tuba sulle ventitrè 308 VIII | tardi che col Priore non c'era da far nulla, e rimase lì 309 VIII | Tristano, come si vede, era poco arrendevole, e nelle 310 VIII | esperimento nelle canne, era tornato fuori assai nero. 311 VIII | fuori assai nero. Il Priore era un uomo sofistico e la guardava 312 VIII | cinquantina di volte. Ma non c'era rimedio: per poterle sorteggiare, 313 VIII | evidenza del fatto.~Tutto era in ordine e non c'era più 314 VIII | Tutto era in ordine e non c'era più altro che da recarsi 315 VIII | gli disse. - Il furfante era venuto per ricattarla e 316 VIII | da uno che è vecchio, Lei era ancora un ragazzo; oggi 317 VIII | sentono in gambe. -~Ariberti era giovine e nuovo a quei cimenti, 318 VIII | chinò gli occhi a guardarlo. Era un cerchietto di argento 319 VIII | ignota per lui. Che cos'era? arabo? ebraico? copto o 320 VIII | molesti esami di coscienza, era passato. Restava l'uomo 321 VIII | aggiustar la mira; ma egli era troppo novellino a quel 322 VIII | segno che l'operazione era finita.~Gli avversarii allungarono 323 VIII | Tristano guardò Ariberti. Era in piedi, duro stecchito 324 VIII | astanti che quel sollievo era capitato in buon punto.~- 325 VIII | intendere come fosse avvenuta. Era sogno, o realtà? Ed era 326 VIII | Era sogno, o realtà? Ed era lui, tiratore mal destro, 327 VIII | scricciolo nella siepe, era lui che, impugnando la prima 328 VIII | impacciato, confuso com'era, imbroccava alla prima. 329 VIII | Ariberti, che ancora non era rinvenuto dal suo stupore.~- 330 VIII | lacerando le carni, ed era andata a piantarsi nella 331 VIII | enfiagione repentina che si era notata poc'anzi. L'estrazione 332 VIII | poc'anzi. L'estrazione non era da tentarsi lì per lì; occorreva 333 VIII | pareva che ce ne fosse; era dunque una quistione di 334 VIII | proseguiva intanto il Priore che era bene avviato. - Ma, domando 335 VIII | Priore.~Luciano Valerga non era là per offendersi. C'era 336 VIII | era là per offendersi. C'era in quella vece Ariberti 337 IX | vecchia zia, della quale si era ricordato in buon punto, 338 IX | sull'uscio, perchè il pranzo era riuscito stupendo, ricco 339 IX | di suo cugino, il quale era stato ad un pelo di ucciderle 340 IX | aveva altro pel capo. S'era proposto di non lasciarsi 341 IX | che torna a dire che, se era innamorato sempre della 342 IX | marchesa di San Ginesio, era anche pronto ad intenerirsi 343 IX | bisogno, come seppero che n'era uscito ad onor suo, e buscandosi 344 IX | corona di conte. Ma il saluto era così pieno di alterezza, 345 IX | volendo star sulla sua, si era anche ritirato dal giornale 346 IX | faceva di notte giorno, era pur naturale che facesse 347 IX | dimenticare tutto ciò che era stato fatto, e lì, senza 348 IX | vera poesia, la vera arte, era là, in quel contatto immediato, 349 IX | intende. A dimenticare ciò che era stato fatto prima, non durò 350 IX | perchè alla sua età non c'era pericolo che si fosse troppo 351 IX | stranezze.~La tragedia non era punto rappresentabile. Ci 352 IX | ingegno nascente, non ce n'era uno in tutta Torino, uno 353 IX | la scuola» a sue spese. Era un bel lavoro, non ci cascava 354 IX | troppo alto, e il pubblico era orbo. A questo pubblico 355 IX | almanacco, perchè no? Si era ancora in aprile; ma per 356 IX | l'almanacco per l'appunto era una forma di pubblicazione 357 IX | Filippo Bertone. Filippo era un amico vecchio, che egli 358 IX | occasione come quella, non ci era che lui per dargli un consiglio. 359 IX | consiglio. Aveva buon gusto; era sincero; se la tragedia 360 IX | sul principio, ma a cui si era in breve cosiffattamente 361 IX | squallore della prima volta che era stato lassù, ma s'ingannava 362 IX | più quello d'una volta; era anzi mutato, trasfigurato 363 IX | principe. Filippo Bertone era vestito con molta semplicità, 364 IX | da due anni, se non più, era avvezzo a considerare come 365 IX | degli antichissimi tempi. Era appiccato ad una gruccia 366 IX | Infatti, ad una gruccia vicina era appeso un pastrano, la cui 367 IX | sessantasei quando l'anno era bisestile?~Non sapendo come 368 IX | Ariberto chiese all'amico se era sempre alla Dora per correggere 369 IX | ma in tutto l'altro non c'era male, ed io non ci avevo 370 IX | giovine discreto ch'egli era; ma noi sappiamo già come 371 IX | doversene passare, perchè era proprio lui che aveva fatto 372 IX | dei frammenti (il poeta si era astenuto dal dirgli donde 373 IX | mo' di conclusione.~Ma c'era un altro guaio. I frammenti 374 IX | tragedia in un almanacco! Non era possibile; e quand'anche 375 IX | giornale La Dora. Tanto, egli era in cammino, e un foglio 376 IX | fiutato il ragazzo e che non era un'arpia, rimandò nel contratto 377 IX | spropositi da cavallo. Ma ohimè, era quella la gloria aspettata?~ 378 IX | mandato loro il volume. Si era pentito, ma tardi; il male 379 IX | pentito, ma tardi; il male era fatto. Intanto, ogni due 380 IX | avuto a male; intanto, si era affrettato a regalar volumi 381 IX | che, per lodarlo, non c'era mestieri di leggerlo.~- 382 IX | giornalisti. - .~La cosa era innegabile, ma non poteva 383 IX | Regio.~Il povero Ariberti era cosiffattamente avvilito, 384 IX | musica stupenda. L'essenziale era di noverar le chiamate agli 385 IX | Frondi sparse, che tempo era il suo! Ma in fin dei conti, 386 IX | conti, quel giornalista era stato l'unico che gli avesse 387 IX | dato una parola cortese; era stato l'unico che avesse 388 IX | soliti, e che il pensiero era nuovo abbastanza. Magro 389 IX | poeta! Ma quel ritratto era andato in mano alla marchesa 390 IX | amatore.~E il suo libro? Era andato il suo libro nelle 391 IX | Candioli.~Attillato com'era e cinto ancora da quell' 392 IX | d'une bonne fortune, non era il caso di salire sui tetti 393 IX | dimenticando che poc'anzi gli era parso strano.~- Oh pour 394 IX | uomo un animale imitatore, era parsa bella e desiderabile 395 IX | Ariberti, dal canto suo, non si era innamorato per una ragione 396 IX | tre giravolte nell'atrio, era tornato al suo posto in 397 IX | rivelazioni del contino Candioli. Era là, nel suo palchetto, tranquilla, 398 IX | rimpannucciato d'improvviso! Era perfino diventato bello. 399 IX | Lui, Filippo Bertone! C'era da crepar dalla rabbia. 400 IX | bisbigliato al Priore, con cui era entrato in molta dimestichezza 401 IX | Per quella volta non c'era più dubbio; Ariberti voleva 402 IX | vecchio diavolo ch'egli era, intese benissimo anche 403 IX | ragguardevoli e potenti, che non c'era guadagno a toccarle, e che 404 IX | mostrasse dimentico.~L'uomo era in tutta la pienezza della 405 IX | peggio vorrete.~Ariberti era giovine, e in questo basso 406 IX | sbandeggiò dal teatro, che era del resto agli sgoccioli, 407 X | nodi vengono al pettine.~ ~Era una splendida giornata della 408 X | bella giornata; l'animo suo era sordo alle liete voci della 409 X | una frase audacissima, si era infronzolita per lui. Il 410 X | nascevano in casa Ariberti, c'era piuttosto da tenersene, 411 X | ripesco amoroso. Suo figlio era un bel giovinetto; che diamine! 412 X | piaceva alle donne, non c'era mica da condannare... le 413 X | suo paesello natale, dov'era conosciuto lui, dove era 414 X | era conosciuto lui, dove era conosciuta la famiglia, 415 X | la materia d'un dramma. Era il secondo che perpetrava; 416 X | ma stavolta il delitto era in prosa, e d'indole acconcia 417 X | Ma a chi mandarlo? Questo era il busilli. Per fortuna 418 X | capocomico Tizio (è qui c'era il nome scritto a mezzo, 419 X | Shakespeare; ma il lavoro era troppo serio, oh sì, troppo 420 X | domandava di ridere. Inoltre era un po' lungo. Va bene, che 421 X | Scene così belle! Infine era un lavoro da stampare; oh 422 X | dozzina di eccetera.~Che c'era di vero in tutte quelle 423 X | manoscritto. Oh rabbia! Era rivolto ancora nella sua 424 X | novellino, e che dopo tutto c'era sempre modo di mandare a 425 X | copie che sapete non si era più spacciata una delle 426 X | del molesto messaggio. Ed era naturale: il tipografo abitava 427 X | sbirciata a quel foglio. Era una carta bollata. L'aperse 428 X | astio e con Filippo Bertone era senz'altro alle rotte?~Fu 429 X | dramma da far recitare? E non era quella la strada per trovare 430 XI | con una bella ungherese.~ ~Era andato una sera a teatro, 431 XI | allestimento scenico, lo spettacolo era poco attraente; ma il Regio 432 XI | poco attraente; ma il Regio era ancora chiuso, e, per un 433 XI | di mezza stagione, ce n'era anche di avanzo. Così almeno 434 XI | pochissimi nei palchi.~Che cos'era andato egli a fare là dentro? 435 XI | scena, il nostro Ariberti era molto distratto; e poichè 436 XI | delle palme. La vecchia era vecchia, e non fa mestieri 437 XI | dirne altro. La giovine era assai bella, di fattezze 438 XI | fino alla radice del collo.~Era lei che aveva applaudito 439 XI | chiassone. Evidentemente costei era una forastiera; che, quanto 440 XI | rappresentazione.~Il cavaliere era in piedi vicino a lei, e 441 XI | veduto dalla vecchia, se era una suocera, e dal cavaliere, 442 XI | suocera, e dal cavaliere, se era un marito, o un aspirante. 443 XI | cambiamento di posto, si era accorta che tutta quella 444 XI | fugacità di quell'ora?~Mentre era lì ritto a piuoli, cogli 445 XI | l'Euterpe se ne andò com'era venuto, senza avvedersi 446 XI | palchetto.~La sconosciuta era sempre al suo posto. E sempre 447 XI | in teatro. Evidentemente era una viaggiatrice, ed aveva 448 XI | La signora in discorso era l'altra sera a teatro quando 449 XI | amabilissimo nella sua timidezza. Era tutto quello che si potea 450 XI | stati in due soli. Ma c'era per buona sorte il vecchio 451 XI | debito suo, animato come era da quella benevola attenzione 452 XI | cavaliere, obbligata com'era a parlar sempre con impresarii, 453 XI | veduto con lei a teatro era uno di quelli; ma non gli 454 XI | semplicità, se pure non era furberia di tre cotte. Del 455 XI | di tre cotte. Del resto, era colta e di belle maniere, 456 XI | veduta colla diva in teatro. Era la madre, donna grave e 457 XI | in un francese da cani. Era il poco che la vecchia signora 458 XI | solo colla sua dama, com'era prima, e continuò allegramente 459 XI | bene che quel salotto non era il pensatoio d'una gran 460 XI | Nemmeno la signora Giselda era una duchessa, od altro di 461 XI | altro di somigliante; ma era bella, elegante e colta, 462 XI | nostro eroe novellino non era così esperto da badare a 463 XI | mògano usuale dei mobili non era legno di rosa, che la sargia 464 XI | colorata della tappezzeria non era damasco, e che quel grazioso 465 XI | divoto sull'ara del nume, era di lacca bensì, ma moderna 466 XI | e la prima di esse, che era eziandio la più giovane, 467 XI | signora Szeleny. Giselda si era alzata dal sofà per muovere 468 XI | che non gli piacque punto. Era bella molto, ma d'una bellezza 469 XI | del suo abbigliamento, che era grigio con mostreggiature 470 XI | occhi della fantasia? Egli era diventato di pessimo umore, 471 XI | venuta si chiamava Mary, che era nata a Nizza, che doveva 472 XI | prese commiato.~Giselda si era avveduta (e di che non si 473 XI | ringhiera... Infatti, ce n'era bisogno; quel breve dialogo 474 XII | il giorno addietro egli era andato per la sua presentazione 475 XII | tardi per una visita a cui era stato impegnato con tanta 476 XII | introdusse nel salotto. Il tempio era deserto.~- È già uscita 477 XII | una scenetta cinese che era tratteggiata in oro sulla 478 XII | oro. Lo aperse e vide che era un albo, pieno zeppo di 479 XII | discorso, che del resto era un episodio di poco rilievo 480 XII | effetto?~Il primo di essi era un giornalista politico; 481 XII | per andare in visibilio.~Era quello il mondo della diva, 482 XII | troppo. -~La reticenza non era meditata, come il lettore 483 XII | immaginarsi. Ariberti non era per anco uomo da somiglianti 484 XII | incominciare; l'occasione gli si era profferta ed egli l'aveva 485 XII | fuori il suo perchè, gli era parso di aver preso il lancio 486 XII | ma oramai, che farci? si era spiccato dalla riva e non 487 XII | spiccato dalla riva e non c'era più scampo; bisognava spingersi 488 XII | Ariberti, novellino com'era, potè credere che Giselda 489 XII | Voglio vedere...~Questa sì era una reticenza meditata, 490 XII | Erano le quattro. Egli era dunque stato cinque ore 491 XII | bene; e lui dunque non ci era stato più del bisogno? Sicuro; 492 XII | in fin de' conti, lui... era lui.~Con questa conclusione 493 XII | facevano un bel numero. C'era, per esempio, quella faccenda 494 XII | quella sera al Gerbino; ma era svogliato, stizzito, pieno 495 XII | superba Giunone che non si era degnata di volger gli occhi 496 XIII | Valerga si alzò barcollando. Era una finzione, perchè il 497 XIII | i tre cavalieri di Malta era la moda di parer brilli 498 XIII | notate che il pastore non era andato a cercarla, sicuro 499 XIII | andato a cercarla, sicuro com'era che gliel'avrebbe ricondotta 500 XIII | della brigata. Ariberti, che era giunto così rannuvolato