Capitolo

 1 I   |  giovinezza. Sarebbe un dotto lavoro; ma già, fatica erudita,
 2 IV  |       faceva qualche volta il lavoro suo e quello degli altri.
 3 IV  |      famiglia che campava col lavoro quotidiano e che ci aveva
 4 IV  |        ad sum qui feci, se il lavoro piace, o a sconfessarlo,
 5 IV  |    corna dell'autore, se quel lavoro è riuscito e giudicato un
 6 IV  |      restare. Hai da offrirmi lavoro? Lo accetto, qualunque esso
 7 V   |     altrimenti con tutto quel lavoro di binocoli) era interrotta
 8 V   |       ella guadagnava col suo lavoro di tutta la settimana. Ora,
 9 VII |       Già, con quel maledetto lavoro di lama, c'è da sudar troppo,
10 VIII|     quell'altro l'utilità del lavoro.~- Benissimo; - rispose
11 IX  |       a sue spese. Era un bel lavoro, non ci cascava dubbio,
12 IX  |       cascava dubbio, anzi un lavoro sublime. Ma l'autore poggiava
13 X   |  dramma di Shakespeare; ma il lavoro era troppo serio, oh sì,
14 X   |     così belle! Infine era un lavoro da stampare; oh sì, da stamparsi
15 XII |       padronanza d'animo e di lavoro a freddo.~Appena il nostro
16 XIV |      la cagione di tutto quel lavoro muliebre era lui, persona
17 XVI |       necessarii a tutto quel lavoro mentale che ho detto.~E
18 XVI |    Dora aveva detto corna del lavoro, e con parole di superbo
19 XVII|    più chiuso, più intento al lavoro, che non fosse dapprima,
20 XVII|     cui si domanda il massimo lavoro, ma a cui per compenso non
21 XIX |   nelle sue sette giornate di lavoro. Egli che, sia detto senza
22 XIX | lontananze, vo' dire con quel lavoro d'occhi e da lunge; fosse