14-assid | assim-chabr | chati-deput | deriv-ferma | fermi-inasp | inaud-manti | manua-parti | parve-radic | radur-satir | satol-spicc | spieg-vada | vagab-zufol
Racconto, Capitolo
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2 Dumas, I | almeno negli anni fra il 1830 e il 1870, così nello spirito
3 Pre | a Savona il 14 dicembre 1836 e a 22 anni era già collaboratore
4 Dumas, II | rivoluzione francese del 1848, di cui parlò molto quel
5 Dumas, II | divorato tutte le cose sue. Nel 1860 vidi l'uomo, potente di
6 Pre | reggimento fanteria, e il 1866 e '67 volontario con Garibaldi.
7 Pre | Dodèro, L'olmo e l'edera (1868), Santa Cecilia (1869),
8 Pre | edera (1868), Santa Cecilia (1869), Val d'Olivi (1871). Fra
9 Dumas, I | negli anni fra il 1830 e il 1870, così nello spirito avventuroso,
10 Pre | Cecilia (1869), Val d'Olivi (1871). Fra gli altri molti, che
11 Pre | bennata.~Nell'agosto del 1908, a 72 anni, compì serenamente
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15 Malan, I | come sai, regnò intorno al 775 dell'êra volgare.~- Gli
16 Pre | lo trova volontario nel 7° reggimento fanteria, e il
17 Malan, V | altro saccone arrivò, fu abbacchiato come il primo, e senza frutto
18 Nembrot, II | abitudini della signora, e abbaiandole ad ogni tanto, come per
19 Nembrot, II | preso tutti il costume di abbaiare alla Luna. Ma invano. Di
20 Nembrot, III| chiamava Parigi. Non so se abbaiasse alla Luna, o se avesse mai
21 Nembrot, II | via via più vicina; ma le abbaiò inutilmente.~- Diavolo! -
22 Nembrot, III| ne va, compiuto l'atto, abbandona il padrone. "Parigi! qua,
23 Malan, IV | vicenda, ridicoli, e ci abbandonammo ad uno sfogo di matta ilarità.~-
24 Ramarr, IV | profondo disgusto che mi fece abbandonare assai presto quel genere
25 Malan, IV | noi? In questi castelli abbandonati, sai pure, c'è sempre la
26 Malan, III | parte del castello, ci aveva abbandonato. L'orologio della sala,
27 Dumas, III | strada mena al distretto d'Abbandono e di Perfidia; ma, seguendo
28 Ramarr, III | terrazzino; ma le cognate erano abbarbicate al posto, dipanando certo
29 Ramarr, IV | volete fare? - diss'ella, abbassando la voce. - È il padrone.~-
30 Gabbia, III | soavi inflessioni.~Caterina abbassava i grandi occhi neri e non
31 Gabbia, IV | prendono al chioccolo e all'abbeveratoio, ma in maggior copia al
32 Ramarr, III | per riconoscere una nuova abbigliatura avevano trovata la vista
33 Gabbia, II | cinque giornali presi in abbonamento, secondo le opinioni dei
34 Gabbia, IV | incominciato di quei giorni, e così abbondante, che da molti anni, anzi
35 Gabbia, III | caccia. Gli uccelli di passo abbondavano; i lucherini calavano a
36 Malan, V | proponemmo di far noi. Dovevamo abbozzare il castello alla macchia,
37 Nembrot, II | perdonategli, poichè egli abbracciava la Luna.~Ma i Casdim erano
38 Nembrot, II | per riconoscerla. Nembrot abbracciò la sua diletta; ma dimenticò,
39 Malan, IV | gridare!~Balzai in piedi, abbrancando la scatola, che questa volta
40 Ossian, III | Bartolo, di Roscellino e di Abelardo, circondate da quelle dei
41 Malan, I | chiuso tra i faggi e gli abeti, in una mora di ghiacciaio
42 Dumas, III | per rialzar noi da questa abiezione di servitù. Comunque sia, -
43 Malan, I | un pianterreno e renderlo abitabile. Per altro, le intelaiature
44 Ramarr, I | dicevano che faceva male a non abitar tutto l'anno lassù. Figurarsi!
45 Ramarr, I | abbastanza lontano dall'abitato, per dare ad essi l'illusione
46 Dumas, II | dimestichezza coi poveri e segregati abitatori dei borghi sabini e volsci,
47 Malan, I | accolsero sotto l'androne; e non abitavano più discendenti di Pier
48 Ossian, I | tunica soldatesca che non gli abiti cascanti del pacifico borghese.
49 Malan, II | affare più serio. Qui, dove abitiamo noi, accanto all'ingresso,
50 Ramarr, I | di operosità, prendiamo abito e colore diverso, mutiamo
51 Malan, III | donna così bella? Colei che abitò qui, nei lieti giorni della
52 Malan, I | sassi, che ricordavano gli abituri degli antichi volghi pelasgici,
53 Ramarr, III | dice che la tortura è stata abolita, nel nostro mondo civile?~
54 Malan, IV | non aveva quasi più olio. Abominazione della desolazione! E il
55 Dumas, III | proverbio monastico - melius est abundare quam deficere.-~Ci lasciammo,
56 Ramarr, III | gentile pensiero. Non vorremmo abusare della sua grazia; ma se
57 Nembrot, II | allora allora, in Erec, in Accad e in Calne, città più antiche,
58 Nembrot, III| sul pian di Varazze, dove accadde il gran fatto; nei prati,
59 Dumas, I | allegrezza, proprio come ci accade allorquando ricordiamo una
60 Dumas, II | attendevano con gravità accademica a dettare il codice della
61 Malan, IV | Pure, quello che ci ora accaduto quella notte, non si poteva
62 Ramarr, III | liberato. Giungo perfino ad accarezzarli.~- E vi lasciano fare?~-
63 Gabbia, II | muoversi troppo. Caterina lo accarezzò leggermente e lo adagiò
64 Malan, I | quella corte piena di legna accatastate, di fieno, di paglia e d'
65 Ramarr, III | sole che risplendeva alto, accendendo in lumi di smeraldo, di
66 Malan, IV | perbacco! Salviamone uno; lo accenderemo, quando l'altro ci mancherà.~-
67 Malan, IV | fin d'ora.~- Hai ragione; accendiamo l'altra.-~Ma l'altra, a
68 Ossian, I | inevitabile fascio di carte, e gli accennai di sedere.~- A chi ho l'
69 Malan, III | scricchiola! - interruppi, accennando a un suono secco, che veniva
70 Ramarr, IV | Avete veduto? - gridai, accennandole il muro. - È stata una vera
71 Dumas, III | due dispacci inglesi, che accennano ad una fazione disgraziata
72 Nembrot, II | richiudendola, quasi volesse accennare di prendere qualche cosa
73 Ossian, I | siamo, dissi tra me. Ed accennato allo straniero un uscio
74 Ramarr, III | Ma egli evidentemente accennava ad un ultimo saluto relativo,
75 Ramarr, IV | grazia, come quella che accennavo nello scritto, avrei dovuto
76 Malan, II | salvo le gradazioni e gli accenti, a tutti i popoli montanini,
77 Dumas, III | di primavera.~Si potrebbe accertare anche il giorno, rovistando
78 Malan, II | di ottone a tre becchi, v'accese un lucignolo, e ci condusse
79 Ramarr, IV | fino alla città, ma io non accettai, ricordandogli l'ora del
80 Ramarr, III | volontario? - diss'ella, accettando per un istante battaglia. -
81 Ramarr, III | donnina così bella e ad accettare l'uffizio di suo carceriere,
82 Ossian, III | servizio.~- Nel mio caso, lo accettereste voi?~- Sicuramente.~- Or
83 Malan, V | ne capiva quanto noi. - Accettiamo il parere di Pellegrino,
84 Ramarr, I | posta per una conferenza.~- Accetto; - disse il poeta; - ma
85 Ossian, III | facevano groppo alla gola. Accettò, senza dir altro, i miei
86 Malan, V | nuovo argomento di orrore.~- Acci.... d'Empoli! - esclamò
87 Malan, III | a' piedi del mio letto, accogliendo i miei modesti indumenti,
88 Ramarr, III | ricorderete benissimo l'accoglienza che ha fatta alla mia umilissima
89 Ramarr, IV | ventura. Egli, del resto, mi accolse bene; mi ringraziò molto
90 Malan, I | sudici e scalzi, che ci accolsero sotto l'androne; e non abitavano
91 Malan, I | svolta di un poggio, si accommiatò, dopo averci indicato un
92 Ossian, III | sforzo violento, e partì.~Lo accompagnai fin sulla scala; ebbi un
93 Ossian, I | Le poète; - replicò egli, accompagnando la parola con un benevolo
94 Malan, II | la mamma, come i pulcini accompagnano la chioccia, ci guardavano
95 Ramarr, III | tanto cortese da volermi accompagnare fino alla stazione di Massa.
96 Ramarr, IV | intender nulla di nulla. Voleva accompagnarmi fino alla città, ma io non
97 Malan, II | più?~I bambini che avevano accompagnata la mamma, come i pulcini
98 Ossian, I | chiesa di Sant'Ambrogio, accompagnate, seguite e sbirciate da
99 Malan, V | Due minuti dopo, ritornava accompagnato dalla moglie, da un adolescente
100 Ramarr, I | deputato di centro destro, che accompagnava la signora, ed era il più
101 Ramarr, II | umilissimo servo; ma gli occhi accompagnavano le parole con un mite raggio
102 Ramarr, III | po' di brezza marina vi accompagnerà fino a Pisa. Ah, come vi
103 Ramarr, III | fino a Pisa. Ah, come vi accompagnerei volentieri ancor io!~- Chi
104 Nembrot, II | parve occuparsi della sua acconciatura di notte, poichè Assurbanipal
105 Dumas, IV | condannare quell'altro, ad accoppare, a ridurre al silenzio,
106 Malan, V | il contadino. - È meglio accopparle.~- Accoppate dunque senza
107 Malan, V | È meglio accopparle.~- Accoppate dunque senza misericordia.
108 Ossian, IV | Alla perfine, io non avevo accoppato nessuno, e mi consolai di
109 Ramarr, I | ordini di logge, i colonnini accoppiati, le finestre bifore e trifore,
110 Ossian, IV | che non avreste mancato di accorrere, di volare a me. Venite,
111 Ramarr, II | Alberico. Inutile il dirvi che accorrevo sollecito verso di lei,
112 Malan, I | sostantivo.~Il Bandini, accorto e saggio come tutti i montanari,
113 Malan, II | mettendosi sul grave, - si accosta prima di tutto una pentola
114 Ramarr, III | due amici mi lasciavano accostare sempre più al loro osservatorio,
115 Ramarr, I | più da Vicino..~- Potete accostarvi, signora; non c'è pericolo
116 Ramarr, I | polvere, al cui capo si accosti la fiamma. Rideva il deputato,
117 Malan, I | verbo, anche quando non accozzano l'aggettivo col sostantivo.~
118 Gabbia, III | il bel non toglie, anzi accresce le voglie". Ci ha poi i
119 Dumas, II | tante altre, e non doveva accrescere di un punto la mia ammirazione
120 Nembrot, I | alle cazzeruole, come altri accudire alla pentola diplomatica.
121 Pre | disuguaglianze, e insieme accurato e corretto".~Insegnò lettere
122 Malan, IV | invisibile, e senza poter accusare la magia bianca dei fratelli
123 Dumas, IV | attorno i suoi alessandrini acerbetti e il suo dolore byroniano;
124 Dumas, IV | spirito luminoso e fecondo. È acida, per sua natura, la critica;
125 Dumas, IV | la critica; ma v'hanno acidi che disgregano, ed altri
126 Malan, V | vittime consuete delle serpi acquaiuole, pratensi ed arboree. Io,
127 Gabbia, I | ragliante, anzi che di uno acquatico e muto? Ignoro le ragioni,
128 Nembrot, II | notte, filtrando un nuovo acquazzone tra le commessure dei mattoni (
129 Ramarr, III | d'uomini la debbono avere acquistata.~I miei due amici mi lasciavano
130 Malan, I | ruzzolati fino al verde piano acquitrinoso dei Lagadelli, donde, girato
131 Gabbia, II | sbattendo le lunghe ali acuminate nella polvere della strada.~
132 Ramarr, I | faggi. Accanto ad esse si adagiarono i cavalieri sull'erba.~-
133 Gabbia, II | accarezzò leggermente e lo adagiò nella sua cuccia presso
134 Malan, V | guisa che i morti figli di Adamo dovrebbero cercare i loro
135 Ramarr, III | caso di vederne, e ci si adatta male ad un cibo che non
136 Malan, V | nei letti. Qual covo più adatto e più caldo di quei sacconi
137 Malan, II | attaccare le uova. Io avevo già addentato una fetta di polenda, e
138 Nembrot, II | spiccò un salto prodigioso, e addentò la bella alla guancia.~-
139 Nembrot, II | generazioni che nei tempi addietro erano escite dall'arca.
140 Ramarr, III | soggiunse la signora. - Egli ha addimesticato due ramarri.~- Che stravaganza!~-
141 Ramarr, III | creduto che si potessero addomesticare i ramarri.~- La cosa è rara,
142 Ramarr, III | giorni, erano pienamente addomesticati; prendevano grilli, mosche
143 Ramarr, IV | Massa. Poveri artifizi, per addormentare la vigilanza sospettosa
144 Malan, IV | cerebrali, ed io già stavo per addormentarmi, quando mi parve che il
145 Ramarr, IV | che mi sembrava non desse adito a girare il discorso, nè
146 Nembrot, II | bassini.-~Si guardò intorno, adocchiò un monte più alto, e vi
147 Ramarr, I | ramarro, e magari facendogli adombrare il cavallo. A questo modo
148 Nembrot, I | aveva acquistato il diritto, adoperandosi come fece, in momenti gravissimi,
149 Dumas, I | inoltre, io posso oggi ancora adorarlo con sicura coscienza. Questo
150 Gabbia, II | Tommaso erano gabbiani già adulti, e direi quasi in possesso
151 Ramarr, I | poeta, volgendo intorno sull'adunanza uno sguardo trasognato.~-
152 Nembrot, II | stragi, pestilenze. Si adunarono i Casdim, disputarono, e
153 Nembrot, II | non si era mai vista. Si adunò tosto il collegio dei Casdim,
154 Ramarr, I | malinconico viandante all'aer bruno, profilato in massa
155 Dumas, III | schietta, non peribit in aeternum.~Per ritornare all'uomo
156 Malan, IV | tragicamente il mio compagno, affacciandosi al verone. - In sanguinoso
157 Ramarr, V | quante nuove esistenze si affacciano ogni giorno alla luce allegra
158 Malan, III | appartamento, ci eravamo anche affacciati a guardare di fuori. Il
159 Ossian, III | vero; - notai, mentre mi si affacciavano allo spirito le immagini
160 Malan, II | il marito, - questo è un affare più serio. Qui, dove abitiamo
161 Nembrot, I | James. - Per provvedere agli affari di Persia, mezz'ora è anche
162 Ramarr, I | signori! La vita nuova ci afferra, ci stringe, ci trasforma
163 Ramarr, III | risposi, facendomi coraggio e afferrando la sua mano.~Madonna si
164 Dumas, III | per un'idea. Egli aveva afferrata l'immagino e tosto formata
165 Gabbia, II | rientrò subito nel magazzino; afferrò i primi pannilini che le
166 Nembrot, II | prosegui, versa la piena degli affetti nel seno del fedele tuo
167 Ramarr, IV | godeva di aver sepolto un affetto in due cuori? Non saprei
168 Malan, IV | Che vuoi? La necessità affina l'intelletto. Ed eccoti
169 Ossian, I | Parecchi pensieri mi si affollarono nella mente. Si fa, col
170 Ramarr, III | ospite, ed io stesso mi ero affrettato a darne una spiegazione
171 Malan, IV | coraggio temerario e vano, di affrontare un pericolo invisibile,
172 Malan, II | apparve dal vano di un uscio affumicato. Capì che eravamo due viaggiatori
173 Dumas, II | bianche e grassocce, le dita affusolate, le unghie rosee, infantili,
174 Ossian, III | Francia? Ricorrere agli agenti dell'Impero?~- No, davvero! -
175 Ramarr, IV | sospettosa del Cerbero, e agevolare una visita, che poteva esser
176 Dumas, IV | persuaderne lo studio e agevolarne la intelligenza ai profani.
177 Ramarr, IV | e trovate voi gli altri aggettivi che occorrono.~- Non lo
178 Gabbia, IV | chiamare i compagni, che si aggiravano timidi, anch'essi stridendo,
179 Gabbia, II | pronunzierete Loeu alla francese e aggiungerete un'a); ovo si dice oeuvo.
180 Ramarr, II | senso di precoce esperienza aggiungeva: - "Non andare più in là,
181 Ramarr, V | onesta coscienza di non avere aggiunto nessuna legge nuova, alle
182 Ramarr, V | pugno; spiegano il volo, aggiustano la mira, scoccano la freccia,
183 Malan, V | nostro ospite. - Or ora le aggiustiamo noi.~- Che odore! - esclamai,
184 Ramarr, IV | conservare la nostra vita, perchè aggravarlo ancora con nuovi tumulti?
185 Ramarr, II | stupenda: alta e di forme aggraziate, bianca rosata di carnagione,
186 Nembrot, II | Dico bene! - esclamò il re, aggrottando le ciglia. - Perchè sulla
187 Malan, V | Ancora mezzo intorpiditi, aggrovigliati, raggomitolati, confusi,
188 Dumas, IV | spesso eccezioni nella vita, aggruppate in un misero intreccio,
189 Ramarr, II | lane, sulla finezza degli aghi e su altre cose di eguale
190 Gabbia, II | Le famiglie, anco le più agiate del paese, passano le loro
191 Ossian, II | feu dans les prunelles,~Agile et marchant à grands pas,~
192 Ramarr, II | e discussioni di Comizio agrario! Ero almeno sicuro di non
193 Ramarr, IV | che la Biblioteca dell'Agricoltore pratico. Ecco qua la raccolta:
194 Ramarr, IV | bisogno dell'ospite; scelsi l'Agricoltura teorica e pratica del Lechartier,
195 Malan, V | tutti sparpagliati sull'aia.~- Avevano ragione, lor
196 Nembrot, I | connais les hommes, et plus j'aime les chiens. Il mio amico
197 Ramarr, II | per contenere due belle aiuole di fiori; inoltre, è così
198 Ramarr, I | Meo?... E quell'altro.... aiutami a dire.... quell'altro,
199 Malan, V | ospite, seguito dai tre aiutanti, entrava nella mia camera,
200 Ramarr, III | piantarono accanto a lei, per aiutarla nel suo lavoro. Io stetti
201 Malan, III | Come ti pare; ed io, per aiutarti, ne bevo un altro bicchiere.-~
202 Malan, IV | gomitata con cui ci eravamo aiutati per calare a terra. Mostravano
203 Ramarr, I | perderemo mai d'occhio, ci aiuteremo, anzi ci faremo coraggio
204 Ossian, II | conti, non dimenticavo gli aiuti poderosi del 1859 ed ero
205 Nembrot, I | italiano del Cinquecento; l'aiutò gagliardamente nei consigli;
206 Gabbia, I | dietro le tre colline d'Albaro. Il curvo lido sembrò ai
207 Gabbia, III | lungi, verso la spiaggia di Albenga; ma non fu più visto ritornare.~
208 Nembrot, I | Svizzera, per raccogliere dagli albergatori tutte le leggende del vicinato." - "
209 Ossian, III | alloggio al Piccolo Torino. Un alberguccio, come vi dice il nome, ma
210 Ramarr, IV | dire la coltivazione degli alberi e quella dei legumi, anche
211 Dumas, IV | condurvi attorno i suoi alessandrini acerbetti e il suo dolore
212 Malan, III | altra, tutte le lettere dell'alfabeto. Quanto a me, ti giuro che
213 Malan, IV | quantunque tu guasti i versi dell'Alfieri.-~A farvela breve, tornata
214 Dumas, IV | sua Légende des siècles; Alfredo de Musset condurvi attorno
215 Gabbia, IV | andata a fare il suo nido d'alghe tra gli scogli di Sardegna,
216 Ramarr, I | Capitolina. Del resto, senti: l'Alighieri è ritratto come il necessario
217 Nembrot, I | principe Abbas-Mirza, che Allà ed Oromaze festeggino a
218 Malan, V | depressa, quasi ovale, che s'allarga un pochino dietro gli occhi,
219 Malan, I | usi di guerra, erano state allargate in forma di finestroni,
220 Malan, V | non lo so; - risposi. - Allarghiamo la paglia.-~E vidi allora,
221 Dumas, III | seta, di color gridellino, allattare il suo bambolo nel giardino
222 Dumas, I | di luce, di colore e di allegrezza, proprio come ci accade
223 Ossian, II | miei! come dovevano ballare allegri sugli scaffali, al degno
224 Gabbia, I | assalto del palazzo in cui era alloggiato il governatore Des Geneys,
225 Ramarr, I | ma poi, a mano a mano, allontanandosi ognuno nella molteplicità
226 Ramarr, IV | momento che egli aveva dovuto allontanarsi per far prendere la mia
227 Nembrot, II | Assurbanipal, che dormiva sugli allori, ci restò sotto, e non ci
228 | allorquando
229 Malan, III | sensi, e, scambio di un allucinato, ce ne sarebbero due.~-
230 Malan, IV | carattere contagioso di certe allucinazioni. Ma anche questi dotti pensieri
231 Malan, III | di civiltà! - esclamai, allungandomi sul seggiolone di cuoio,
232 Malan, II | nondimeno, e si faceva presto ad allungare il collo ad una gallina.
233 Nembrot, II | accostandosi, ed egli si allungava inutilmente. Fu un momento
234 Malan, II | aveva udito al pari di me, allungò la mano, come per dare uno
235 Ramarr, IV | anche risposto alla mia allusione, così calda e diretta, che
236 Gabbia, II | ministri e sindaci, e si almanaccava sulle combinazioni diplomatiche
237 Malan, I | bruzzico, per salire sull'Alpe del Mal Passo. Di là, penetrati
238 Gabbia, III | stola, ritto davanti all'altar maggiore della chiesa parrocchiale.
239 Ramarr, I | Cavolaccio. Il Verbascum, alterazione di Barbascum, dalla villosità
240 Ramarr, II | dilatavano e si stringevano alternamente, secondando il respiro.~
241 Dumas, IV | o a me non conviene di alternare benedizioni e maledizioni,
242 Nembrot, I | permesso di chiedere a Vostra Altezza, - risposi, - in che cosa
243 Dumas, I | imperatore non era punto altezzosa, come a certe ore quelle
244 | altr'
245 | altresì
246 | altrettanti
247 | altrettanto
248 Ramarr, III | uno che era stato sulle alture, ricomparivo troppo a tempo
249 Ossian, III | bella e graziosa polacca, alunna di Tersicore.~- Ah, sì,
250 Malan, IV | Cesare! - ripigliai, alzando ancora la voce d'un tono. -
251 Ossian, I | dit, monsieur, - replicai, alzandomi da sedere e inarcando le
252 Ramarr, III | Finalmente, le due cognate si alzarono. Era tempo che smontasse
253 Ramarr, IV | avvenuto, per suggerirmi quella alzata d'ingegno, ed egli non giungeva
254 Ramarr, II | Infatti, la verde costiera si alzava proprio alle spalle del
255 Ossian, I | fino a tarda notte e mi alzavo da letto a più tardo mattino,
256 Ramarr, IV | contemplavo frattanto l'amabil rossore che le tingeva le
257 Ramarr, III | saluto era corretta dall'amabilità del sorriso, e soffocata
258 Nembrot, I | quel libro; - rispondeva amabilmente il Dumas. - Io non ho fatto
259 Malan, IV | avevamo tutt'e due la bocca amara, e non finimmo neanche quel
260 Ramarr, III | nella civiltà moderna, tra amarci e morderci a perfetta vicenda,
261 Gabbia, III | ne parlava senza un po'd'amarezza.~- Vedete che ingrato! -
262 Ramarr, III | apprezzeremmo volentieri. Amarini, per esempio; ed anche cantucci
263 Dumas, IV | Egli aveva il diritto di amarla a quel modo, la sua Francia
264 Ramarr, II | considerazione. È anche bello questo amarvi che fate. Ah, ramarri miei
265 Nembrot, I | più la compagnia, che non amasse la cena; ma è un fatto che
266 Gabbia, II | giornale amico da qualche ambasciatore in disponibilità.~Giovane
267 | ambedue
268 Ramarr, I | istintiva alla teorica degli ambienti. Il professore di storia
269 Ossian, I | dalla vicina chiesa di Sant'Ambrogio, accompagnate, seguite e
270 Nembrot, III| placidamente sir James.~- Amen! - si rispose tutti in coro.~
271 Nembrot, II | capitolo della tavola.-~Voi ora amerete sapere il segreto di tanta
272 Gabbia, V | è vero?~- Ah sì, amico, amicone! - gridò il mio pevere Tommaso,
273 Dumas, III | àncora d'oro. Grazioso petit amirail; che andò in veste d'aspirante
274 Malan, IV | giuoco e le conseguenti ammaccature.~Ma quell'altro non mi rispose
275 Malan, V | assai più che non fossero ammammolati dal sonno.~Io non sapevo
276 Malan, IV | verone. - In sanguinoso ammanto oggi non sorge il sole.
277 Malan, V | contemplavamo que' due ammassi di carne, ognuno de' quali
278 Malan, IV | Qui certamente hanno ammazzato qualcuno.~- Anche tu hai
279 Gabbia, V | sorriso.~- Purchè non l'ammazzino questa volta davvero! -
280 Ramarr, IV | mi rispose. - Ma infine, ammazzo il tempo, e questo è l'essenziale.
281 Ramarr, V | perplesso. Del resto, anche ammessa l'utilità di certe esperienze,
282 Malan, IV | i giorni è costretta ad ammettere, a registrare cose nuove
283 Nembrot, I | altri che mi dice:~- Sì, lo ammettiamo, fu un uomo. E la bestia,
284 Gabbia, IV | davanti. Sarà un'altra, lo ammetto, anzi ne sono certo, perchè
285 Ossian, I | si nasce ecclettici, si ammettono volentieri tutti i generi,
286 Ramarr, II | sopra. Due occhietti vivi ammiccavano da una pietra sporgente.
287 Ramarr, I | arte, nella scienza, nell'amministrazione, e perfino nella politica,
288 Ossian, III | me, divotissimo scolaro e ammiratore fervente.~- Eccola; è una
289 Ramarr, I | beatitudine padronale agli ammiratori della sua piccola reggia,
290 Nembrot, II | dell'altro; e frattanto ammirava la sua bella faccia bianca,
291 Dumas, IV | piuttosto lo vide, e non amò rifletterlo che trasformato
292 Ramarr, III | voglia dar segno di cura amorevole, se non di pieno assentimento,
293 Ossian, III | venisse da quelle parole amorevoli di un tant'uomo.~- Amico! -
294 Ramarr, IV | mi si accostò e mi pose amorevolmente la sua mano sul braccio.~-
295 Gabbia, V | facendogli vedere a sua volta un amorino di ragazzo, il primo di
296 Pre | bellissime e dolcissime, oneste e amorose, e uomini arditi, intelligenti
297 Ossian, II | ripigliai:~ ~- Qui ne prend ses amours que dans la populace,~Qui
298 Dumas, II | scompiglio di foresta vergine; ampio ed aperto sul petto il famoso
299 Gabbia, IV | che non è solo dei poeti anacreontici, ma anche dei lirici maggiori,
300 Gabbia, IV | Quest'uccello è un poetino anacreontico, un Vittorelli, un Savioli
301 Ramarr, III | sarei quasi per dire l'anacronismo) aveva provato il rovello
302 Gabbia, IV | Eh! - fece Caterina, ancennando del capo. - Spiegata in
303 | anco
304 Dumas, III | capo di una berretta con l'àncora d'oro. Grazioso petit amirail;
305 Gabbia, I | occhio queste pagine, di non andargliele a leggere. La signora Caterina
306 Nembrot, I | cani. Ma questa, bisogna andarla a cercare fra i Turchi.
307 Ramarr, III | Marchesi di Massa. Non vorrei andarmene senza avere ottenuto il
308 Malan, III | paura, e diedi volta, per andarmi a rifugiare nella mia camera.
309 Malan, V | ritti, pareva, dico, che andassero cercando i loro corpi, districandoli
310 Gabbia, III | sorrideva o rispondeva: "Andateci voi; quanto a me, ho rinunziato
311 Malan, IV | trovare i fiammiferi, e andavo brancolando sul pavimento
312 Ossian, I | sconosciuto mi seguì nell'andito, che metteva ad una cameretta,
313 Ossian, III | accetterò il vostro sacrifizio. Andrà come potrà.~- No, voi ora
314 Nembrot, I | ogni cacciator genovese, andrebbero in capo al mondo. Forse
315 Malan, I | Cioè?...~- Cioè, dico che andrei quest'oggi pari pari a Rocca
316 Malan, III | par ora conveniente, ce n'andremo a dormire.-~Avevamo, come
317 Ossian, IV | posso più.... Ma voi non andrete mica in collera, mon pauvre,
318 Malan, I | che ci accolsero sotto l'androne; e non abitavano più discendenti
319 Gabbia, I | era ricco di storie e di aneddoti, perchè aveva molto viaggiato.
320 Ramarr, IV | vedere attraverso le linee l'angelico profilo di Madonna. Si erano
321 Ramarr, I | tempo degli amori degli angioli: /* Sul mattin della vita
322 Dumas, III | Qu'est-ce que ça fait? Anglais ou autres, c'est une défaite.~-
323 Ossian, II | seconda l'indole sua; e Angusto Barbier non poteva mica
324 Ramarr, III | bella signora.~Quei graziosi animaletti insettivori, diventavano
325 Ramarr, IV | scrivere? - riprese ella, animandosi un istante. - Gli occhi
326 Ossian, III | continuava il discorso.~- Animato dalle sue esortazioni vengo
327 Nembrot, II | quaglie, pernici, colombi, anitre, beccacce, nella grande
328 Malan, III | fantasmi dei romanzi di Anna Radcliffe. E quando si pensa
329 Gabbia, V | rispose il giovinotto, annaspando. - Non era poi caccia di
330 Malan, II | Cesare, vedendo certe tele annerite, che pendevano alla parete. -
331 Ramarr, II | vestibolo, con la cucina, i suoi annessi e connessi, e finalmente
332 Gabbia, III | con un fazzoletto di seta annodato sotto il mento. Ma quella
333 Malan, III | e fumando!~- Sicuro, per annoiarci mortalmente, in capo a due
334 Malan, I | pittoresco come ce lo aveva annunciato il nostro amico Bandini.
335 Ramarr, IV | medico.~- Quella che v'ho annunziata. Dovevo passare di qua,
336 Ramarr, IV | disse; - fin da quando fu annunziato il vostro prossimo arrivo.
337 Ossian, IV | potete anche sapere il meno. Annunziavo il fallimento dell'editore
338 Ramarr, II | fissamente, muovendo la bocca ed ansando alla guisa dei cagnolini.~
339 Nembrot, II | quando venne il povero cane, ansante, trafelato, e depose ai
340 Malan, V | rigirando a staffe, ad anse, ad anelli, i dorsi neri
341 Ossian, IV | Venite, signore, vi aspetto ansiosamente...."~Seguiva la firma, che
342 Nembrot, II | Assurbanipal, nel vecchio idioma, anteriore alla confusione delie lingue,
343 Nembrot, II | muso appoggiato sulle zampe anteriori e gli occhi fissi nel volto
344 Malan, I | certa. Che per altro sia antichissima, entrerebbero a farne fede
345 Dumas, III | linea, gli fanno la sentenza anticipata dell'oblìo. Per me, voglio
346 Ossian, III | condizione.~- Accettata anticipatamente, dopo quella di restituirvi
347 Malan, IV | E il mio orologio, che anticipava di cinque minuti sull'orologio
348 Gabbia, IV | questa notte al gazzo di Antioco, che è il posto migliore.~-
349 Malan, II | ripetersi frequente, rende così antipatici alle galline i cacciatori
350 Nembrot, I | miei primi drammi; sapeva Antony a memoria, e questo fatto,
351 Ramarr, III | volta a volta filantropi ed antropofagi, e che perciò una savia
352 Malan, V | visitarlo, i marinai mi apersero il boccaporto immane, vi
353 Malan, IV | scricchiolare il seggiolone. Apersi gli occhi e vidi un barlume
354 Malan, V | vidi allora, quando ebbi aperta la buca sugli orli, vidi
355 Malan, V | saccone ignudo, con le due aperture nel mezzo, donde appariva
356 Nembrot, I | non era un Lucullo, nè un Apicio; amava assai più la compagnia,
357 Dumas, IV | esemplari dall'insistente apostolato degli associatori di libri
358 Ramarr, II | passi discosto; ed essi, appaiati in tranquilla postura sul
359 Malan, II | montanini, dalle vette dell'Appannino alla riva destra del Po.
360 Malan, V | quei letti, che ci avete apparecchiati iersera! Oramai non vi domanderemo
361 Malan, IV | Ma andate a fidarvi dell'apparenza!~- Che diavolo sarà stato? -
362 Ramarr, II | disgraziato di me, sotto le apparenze della fortuna? Vengo a mia
363 Ossian, I | siamo giovani, vorremmo apparir maturi; e quando siamo maturi,
364 Dumas, IV | maledizioni, non avendo altro, per apparirvi un profeta, che l'umile
365 Ramarr, I | più vasta e meglio ornata apparisce povera e fredda; il palcoscenico
366 Ramarr, III | chiamando Cloe la bestiuola più appariscente, facevo prova di galanteria,
367 Ramarr, IV | frequenti. Lungo la traccia apparivano anche talune strisce di
368 Ramarr, II | sotto altro aspetto gli apparivo io; sotto l'aspetto di filosofo,
369 Malan, III | famiglia, in una casa che era appartenuta ai Fieschi. Dopo il pranzo,
370 Ossian, II | A la voix rude, aux durs appas,~Qui du brun sur la peau,
371 Pre | Cominciò a pubblicare, in appendice al Movimento, il Capitan
372 Malan, I | quelle vette e convalli dell'Appennino, dove si dimenticano così
373 Nembrot, II | un angolo e il turcasso appeso alla parete. Non indovinò,
374 Ramarr, V | subito a pranzo; con molto appetito, se debbo giudicarvi tutti
375 Malan, V | le martore escono, gli s'appioppa una legnata tra capo e collo.~-
376 Nembrot, III| leggenda, e non mi farò applaudire dall'udienza. Ma sarò breve,
377 Nembrot, III| leggenda era finita. Ebbe applausi, come potete pensare; ma
378 Gabbia, II | dare un po' di pece, che applicò in forma di cerotto al gabbiano,
379 Ossian, IV | fermandosi a mezza scala ed appoggiandosi alla ringhiera. - Ah, mon
380 Gabbia, II | non potendo far altro, di appoggiarlo in un angolo, tra il muro
381 Ramarr, I | andava innanzi saltellando, appoggiata al suo lungo bastone ferrato,
382 Malan, IV | rimasti lì, sulla soglia, appoggiati agli stipiti dell'uscio
383 Ramarr, I | gli amici.-~Il poeta si appoggiò ad un masso, che pareva
384 Malan, IV | altra.-~Ma l'altra, a farlo apposta, non aveva quasi più olio.
385 Gabbia, III | infilò un vicolo e andò ad appostarsi dietro il muro di un orto,
386 Gabbia, I | Genova, dove da ragazzo aveva appresi gli elementi della nautica,
387 Ramarr, II | fuggono così rapidamente all'appressarsi dell'uomo? Voi dunque avete
388 | appresso
389 Gabbia, IV | menando la ridda.~Tommaso si appressò al magazzino e bussò all'
390 Malan, III | della pipa, e, mentre si apprestava a ricaricarla, esclamò:~-
391 Ossian, IV | io non ho mai debitamente apprezzate le bionde. Chi ne sa più
392 Ramarr, III | qualche cosa di dolce, lo apprezzeremmo volentieri. Amarini, per
393 Ramarr, III | lungo le rive del campo. Approfittai della loro assenza, per
394 Ramarr, IV | Dovevo passare di qua, e approfittavo dell'occasione per consegnarvi
395 Ramarr, I | voto?~- Senti!... la mia approvazione, sì, ma il voto è un'altra
396 Nembrot, I | fatto che sapeva cuocere appuntino il risotto, ed io ve ne
397 Ramarr, I | creato; Belli di nova luce apriano gli astri Le festanti carole.... */ -
398 Malan, IV | notte, non si poteva negare. Aprimmo l'uscio, l'uscio tremendo
399 Ramarr, I | di te il tuo gran poema arabo Ismaele e Mirìam, che non
400 Ossian, I | uno" come si direbbe in araldica: Auguste Barbier, poète.
401 Ossian, II | testimone e qualche volta arbitra delle nostre tenzoni politiche.
402 Malan, V | acquaiuole, pratensi ed arboree. Io, frattanto, non ho potuto
403 Ramarr, I | anche quando non si ami l'archeologia. Si parlava inoltre d'una
404 Ramarr, III | questo campo una scoperta archeologica?~- No; - risposi fremendo; -
405 Nembrot, II | rimediare; ma c'erano troppi architetti, e fu una confusione di
406 Ramarr, II | proprietario e nei disegni dell'architetto dovevano correrle intorno.
407 Malan, V | giocolieri, occorreva saltare in arcione e dar di sproni, sempre
408 Ramarr, III | giovane, piena di vita, ardente di desiderii, e chi più
409 Ramarr, IV | ricordava di certo le mie ardenti parole; ricordandole allora,
410 Nembrot, I | nelle nostre faccende, io ardirò rispondere che n'aveva acquistato
411 Nembrot, II | morire, comanderà che nessuno ardisca di seppellirlo nella tomba
412 Malan, V | lingue dardeggiavano più ardite. Parecchi còlubri, tirandosi
413 Pre | oneste e amorose, e uomini arditi, intelligenti e simpatici.
414 Ramarr, II | rado, quando al sospiro ardivo sostituire una frase nulla
415 Malan, III | gentile fantasma tutto l'ardore della mia riconoscenza.
416 Gabbia, II | della marina, davanti all'arenile, dove son tirate in secco
417 Malan, IV | fiammifero contro lo scabro dorso arenoso della scatola. Un raggio
418 Gabbia, IV | mentre era là a contar gli argani e i pali della spiaggia,
419 Ossian, II | Nabucodonosor. Ha infatti il piede d'argilla. A voi di scagliare il sassolino
420 Ossian, IV | vorrebbe spiegarne la chiusa, argomentando che io non ho mai debitamente
421 Ossian, I | guarda, infatti, lascia argomentare che egli non sia troppo
422 Nembrot, I | lasciava perfino interrogare su argomenti di letteratura. Per esempio,
423 Dumas, III | un misto di passione e d'arguzia; e finì col chiedermi le
424 Malan, V | frugandovi dentro come Aristodemo col pugnale nel grembo della
425 Ramarr, IV | l'ultima! Finalmente, mi armai di coraggio e partii.~Nessun
426 Ramarr, II | privilegiate di ragione, armate di leggi, decorate di consuetudini,
427 Malan, I | argento, avevo riconosciuto l'arme dei Rossi, conti di San
428 Nembrot, II | monti. Erano i monti di Armenia, figuratevi! Da lontano
429 Malan, I | incolti, è detestata dagli armenti, e si vede inutilmente rigogliosa
430 Ramarr, I | discorsi e le risate, si armonizzavano alla vita del bosco, quasi
431 Malan, I | di fieno, di paglia e d'arnesi rustici, buttati là alla
432 Ramarr, III | abitanti della riva destra dell'Arno. Io avrei dunque potuto
433 Malan, V | feritoie, avevano l'uso di arrampicarsi per quell'edera nei fondi
434 Ramarr, III | sulle noie che la famiglia arreca ad un uomo, vissuto libero
435 Gabbia, II | presa a pigione in parecchi, arredata alla svelta, con una tavola
436 Malan, II | anch'esse modestissimamente arredate, col puro e semplice necessario,
437 Malan, III | Hai ragione; - risposi, arrendendomi all'evidenza. - Tutte le
438 Nembrot, III| Fiuta una quaglia e si arresta: l'amico dà il cenno, e
439 Malan, III | raccontar la fuga di C. o l'arresto di E.~- O il suicidio di
440 Ramarr, I | rimasti indietro nell'arte di arricchire. Sapete pure: ci sono tante
441 Dumas, IV | del mestiere, a cui non arrisero i fati, e che lavorano,
442 Ossian, II | Jupiter de la Seine.... - m'arrisicai a dire, tenendomi anch'io
443 Ramarr, II | Tambura. Io qualche volta mi arrisicavo ad offrirle un mazzetto
444 Gabbia, III | La mattina seguente si arrisicò fino alla spiaggia. Il libeccio
445 Dumas, IV | regno, per vedere i nuovi arrivati. Risplendevate, anche senza
446 Ramarr, III | e statemi sano.~E niente arrivederci! Ma glielo volli dir io,
447 Nembrot, II | per lungo che tu sia, non arriveresti alla Luna. Vedi? Sono andato
448 Malan, V | ignoranza.~L'altro saccone arrivò, fu abbacchiato come il
449 Malan, I | letterarie, che tutte si arrogano di possedere il verbo, anche
450 Ossian, I | gran paio di baffi grigi arroncigliati, un gran pizzo del medesimo
451 Ramarr, II | delle solite, mormorava arrossendo: "Che matto!" Era molto,
452 Ossian, III | della politica francese.~Arrossii, sentendomi lodare a quel
453 Malan, IV | il cui ricordo mi faceva arrossire nell'ombra. Ah, critici
454 Ossian, III | usurpatore. Ma già, il denaro non arrossisce; io poi, vorrei averne duecento
455 Nembrot, II | antilopi, che sono ottime arrostite nel forno, di leoni e d'
456 Ramarr, III | certo matasse di lana così arruffate, che erano una disperazione
457 Dumas, I | Fu un po' egli il suo d'Artagnan e il suo Montecristo. Alfonso
458 Gabbia, III | gabbiano rendeva il suono articolato di Ciurì.~Quando capitava
459 Ramarr, IV | correre a Massa. Poveri artifizi, per addormentare la vigilanza
460 Ramarr, IV | indovinato il mio piccolo artifizio. Ah, un sorriso al mio primo
461 Nembrot, I | gente per bene, negozianti, artisti, ingegneri, avvocati, parecchi
462 Dumas, IV | sociale, tesi filosofica, tesi artistica, sempre e dovunque la tesi.
463 Nembrot, I | gran conoscitore di cose artistiche, e gran cuoco per il risotto
464 Ramarr, II | ma tesori archeologici ed artistici di prim'ordine; il suo palazzo
465 Dumas, I | rilievi e di sottosquadri. Ma Ascanio, Giorgio, Olimpia di Clèves,
466 Nembrot, II | seguitavano senza posa; si asciugarono i pozzi, ne vennero carestie,
467 Ossian, I | egualmente, copriva le membra asciutte, che parevano d'uomo più
468 Malan, IV | Ridevamo, ma d'un riso asciutto e sottile, che non veniva
469 Malan, III | occhio.-~L'amico era stato ad ascoltarmi con molta attenzione, suggendo
470 Ramarr, II | a Madonna; che ella mi ascoltasse pietosa, e mi dicesse pure: "
471 Dumas, III | mi rispose dopo avermi ascoltato attentamente, co' suoi grandi
472 Malan, II | viaggiatori scioperati, ascoltò le nostre domande e le nostre
473 Ramarr, III | solito posto, certamente aspettandomi. Madonna non volle accostarsi
474 Ramarr, III | briciole. Essi erano là ad aspettarmi, ma forse presumendo troppo
475 Malan, V | di là!-~I fanciulli non aspettarono altre parole, nè i fatti
476 Gabbia, V | ora dall'altro, come se aspettasse qualcuno. Di certo aspettava
477 Malan, V | le agguanta più?~- Allora aspettate a me! - disse Pellegrino. -
478 Ramarr, IV | rabbruscato anche lui!~- Vi ho aspettato! - mi diss'egli, fermandosi
479 Ramarr, III | prevedevo l'esclamazione, e l'aspettavo proprio quel punto; ma non
480 Ramarr, I | luccicanti. Se fosse un aspide! una vipera!...~- Professore,
481 Dumas, III | amirail; che andò in veste d'aspirante di marina a Napoli e ne
482 Ramarr, III | intenderete benissimo che l'asprezza del saluto era corretta
483 Ossian, II | allora, tra il ricordo d'Aspromonte e il presagio di Mentana.
484 Dumas, II | le cronache parigine, e assaggiai la famosa omelette soufflée
485 Ramarr, III | avevano incominciato ad assaggiare.~- Ah, bravo! - avevano
486 Malan, I | po' del nostro tabacco, assaggiato in ricambio un pezzetto
487 Malan, V | Pellegrino. - Vo' dargli un assaggio.-~Così dicendo, levò il
488 Malan, IV | Anche a me. Pensi tu che gli assassinati sian due? E non può darsi
489 Ramarr, IV | vivi là dentro! Era lui, l'assassino, il serpente dagli occhiali,
490 Nembrot, I | statistica della natura ha assegnata ad ogni cacciator genovese,
491 Ramarr, I | imitativa; - rispose il poeta, assentendo. - Quell'ultimo verso par
492 Ramarr, III | amorevole, se non di pieno assentimento, al racconto dei piccoli
493 Malan, IV | arco con le spalle sotto le asserelle del letto, tentasse di sollevarmi.
494 Gabbia, IV | egli mettere in dubbio una asserzione di Giuseppe Carli? Avvenne
495 Malan, IV | cosa può dire, che cosa può asseverare la scienza di tutto ciò
496 Ossian, IV | Monsieur Bouillon, voi mi assicurate....~- Vi do la mia parola
497 Gabbia, IV | Giuseppe Carli gli aveva assicurato che Caterina Rocca, per
498 Gabbia, I | astronomico, dimenticando le assicurazioni marittime e i noleggi, che
499 Dumas, III | di Attenzioncelle e di Assiduità; più oltre sono i casali
500 Ossian, I | caro disordine che l'uso assiduo giustifica. Levai da una
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