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Anton Giulio Barrili
Uomini e bestie: racconti d'estate

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


14-assid | assim-chabr | chati-deput | deriv-ferma | fermi-inasp | inaud-manti | manua-parti | parve-radic | radur-satir | satol-spicc | spieg-vada | vagab-zufol

     Racconto,  Capitolo
1 | 14 2 Dumas, I | almeno negli anni fra il 1830 e il 1870, così nello spirito 3 Pre | a Savona il 14 dicembre 1836 e a 22 anni era già collaboratore 4 Dumas, II | rivoluzione francese del 1848, di cui parlò molto quel 5 Dumas, II | divorato tutte le cose sue. Nel 1860 vidi l'uomo, potente di 6 Pre | reggimento fanteria, e il 1866 e '67 volontario con Garibaldi. 7 Pre | Dodèro, L'olmo e l'edera (1868), Santa Cecilia (1869), 8 Pre | edera (1868), Santa Cecilia (1869), Val d'Olivi (1871). Fra 9 Dumas, I | negli anni fra il 1830 e il 1870, così nello spirito avventuroso, 10 Pre | Cecilia (1869), Val d'Olivi (1871). Fra gli altri molti, che 11 Pre | bennata.~Nell'agosto del 1908, a 72 anni, compì serenamente 12 | 22 13 | 67 14 | 72 15 Malan, I | come sai, regnò intorno al 775 dell'êra volgare.~- Gli 16 Pre | lo trova volontario nel reggimento fanteria, e il 17 Malan, V | altro saccone arrivò, fu abbacchiato come il primo, e senza frutto 18 Nembrot, II | abitudini della signora, e abbaiandole ad ogni tanto, come per 19 Nembrot, II | preso tutti il costume di abbaiare alla Luna. Ma invano. Di 20 Nembrot, III| chiamava Parigi. Non so se abbaiasse alla Luna, o se avesse mai 21 Nembrot, II | via via più vicina; ma le abbaiò inutilmente.~- Diavolo! - 22 Nembrot, III| ne va, compiuto l'atto, abbandona il padrone. "Parigi! qua, 23 Malan, IV | vicenda, ridicoli, e ci abbandonammo ad uno sfogo di matta ilarità.~- 24 Ramarr, IV | profondo disgusto che mi fece abbandonare assai presto quel genere 25 Malan, IV | noi? In questi castelli abbandonati, sai pure, c'è sempre la 26 Malan, III | parte del castello, ci aveva abbandonato. L'orologio della sala, 27 Dumas, III | strada mena al distretto d'Abbandono e di Perfidia; ma, seguendo 28 Ramarr, III | terrazzino; ma le cognate erano abbarbicate al posto, dipanando certo 29 Ramarr, IV | volete fare? - diss'ella, abbassando la voce. - È il padrone.~- 30 Gabbia, III | soavi inflessioni.~Caterina abbassava i grandi occhi neri e non 31 Gabbia, IV | prendono al chioccolo e all'abbeveratoio, ma in maggior copia al 32 Ramarr, III | per riconoscere una nuova abbigliatura avevano trovata la vista 33 Gabbia, II | cinque giornali presi in abbonamento, secondo le opinioni dei 34 Gabbia, IV | incominciato di quei giorni, e così abbondante, che da molti anni, anzi 35 Gabbia, III | caccia. Gli uccelli di passo abbondavano; i lucherini calavano a 36 Malan, V | proponemmo di far noi. Dovevamo abbozzare il castello alla macchia, 37 Nembrot, II | perdonategli, poichè egli abbracciava la Luna.~Ma i Casdim erano 38 Nembrot, II | per riconoscerla. Nembrot abbracciò la sua diletta; ma dimenticò, 39 Malan, IV | gridare!~Balzai in piedi, abbrancando la scatola, che questa volta 40 Ossian, III | Bartolo, di Roscellino e di Abelardo, circondate da quelle dei 41 Malan, I | chiuso tra i faggi e gli abeti, in una mora di ghiacciaio 42 Dumas, III | per rialzar noi da questa abiezione di servitù. Comunque sia, - 43 Malan, I | un pianterreno e renderlo abitabile. Per altro, le intelaiature 44 Ramarr, I | dicevano che faceva male a non abitar tutto l'anno lassù. Figurarsi! 45 Ramarr, I | abbastanza lontano dall'abitato, per dare ad essi l'illusione 46 Dumas, II | dimestichezza coi poveri e segregati abitatori dei borghi sabini e volsci, 47 Malan, I | accolsero sotto l'androne; e non abitavano più discendenti di Pier 48 Ossian, I | tunica soldatesca che non gli abiti cascanti del pacifico borghese. 49 Malan, II | affare più serio. Qui, dove abitiamo noi, accanto all'ingresso, 50 Ramarr, I | di operosità, prendiamo abito e colore diverso, mutiamo 51 Malan, III | donna così bella? Colei che abitò qui, nei lieti giorni della 52 Malan, I | sassi, che ricordavano gli abituri degli antichi volghi pelasgici, 53 Ramarr, III | dice che la tortura è stata abolita, nel nostro mondo civile?~ 54 Malan, IV | non aveva quasi più olio. Abominazione della desolazione! E il 55 Dumas, III | proverbio monastico - melius est abundare quam deficere.-~Ci lasciammo, 56 Ramarr, III | gentile pensiero. Non vorremmo abusare della sua grazia; ma se 57 Nembrot, II | allora allora, in Erec, in Accad e in Calne, città più antiche, 58 Nembrot, III| sul pian di Varazze, dove accadde il gran fatto; nei prati, 59 Dumas, I | allegrezza, proprio come ci accade allorquando ricordiamo una 60 Dumas, II | attendevano con gravità accademica a dettare il codice della 61 Malan, IV | Pure, quello che ci ora accaduto quella notte, non si poteva 62 Ramarr, III | liberato. Giungo perfino ad accarezzarli.~- E vi lasciano fare?~- 63 Gabbia, II | muoversi troppo. Caterina lo accarezzò leggermente e lo adagiò 64 Malan, I | quella corte piena di legna accatastate, di fieno, di paglia e d' 65 Ramarr, III | sole che risplendeva alto, accendendo in lumi di smeraldo, di 66 Malan, IV | perbacco! Salviamone uno; lo accenderemo, quando l'altro ci mancherà.~- 67 Malan, IV | fin d'ora.~- Hai ragione; accendiamo l'altra.-~Ma l'altra, a 68 Ossian, I | inevitabile fascio di carte, e gli accennai di sedere.~- A chi ho l' 69 Malan, III | scricchiola! - interruppi, accennando a un suono secco, che veniva 70 Ramarr, IV | Avete veduto? - gridai, accennandole il muro. - È stata una vera 71 Dumas, III | due dispacci inglesi, che accennano ad una fazione disgraziata 72 Nembrot, II | richiudendola, quasi volesse accennare di prendere qualche cosa 73 Ossian, I | siamo, dissi tra me. Ed accennato allo straniero un uscio 74 Ramarr, III | Ma egli evidentemente accennava ad un ultimo saluto relativo, 75 Ramarr, IV | grazia, come quella che accennavo nello scritto, avrei dovuto 76 Malan, II | salvo le gradazioni e gli accenti, a tutti i popoli montanini, 77 Dumas, III | di primavera.~Si potrebbe accertare anche il giorno, rovistando 78 Malan, II | di ottone a tre becchi, v'accese un lucignolo, e ci condusse 79 Ramarr, IV | fino alla città, ma io non accettai, ricordandogli l'ora del 80 Ramarr, III | volontario? - diss'ella, accettando per un istante battaglia. - 81 Ramarr, III | donnina così bella e ad accettare l'uffizio di suo carceriere, 82 Ossian, III | servizio.~- Nel mio caso, lo accettereste voi?~- Sicuramente.~- Or 83 Malan, V | ne capiva quanto noi. - Accettiamo il parere di Pellegrino, 84 Ramarr, I | posta per una conferenza.~- Accetto; - disse il poeta; - ma 85 Ossian, III | facevano groppo alla gola. Accettò, senza dir altro, i miei 86 Malan, V | nuovo argomento di orrore.~- Acci.... d'Empoli! - esclamò 87 Malan, III | a' piedi del mio letto, accogliendo i miei modesti indumenti, 88 Ramarr, III | ricorderete benissimo l'accoglienza che ha fatta alla mia umilissima 89 Ramarr, IV | ventura. Egli, del resto, mi accolse bene; mi ringraziò molto 90 Malan, I | sudici e scalzi, che ci accolsero sotto l'androne; e non abitavano 91 Malan, I | svolta di un poggio, si accommiatò, dopo averci indicato un 92 Ossian, III | sforzo violento, e partì.~Lo accompagnai fin sulla scala; ebbi un 93 Ossian, I | Le poète; - replicò egli, accompagnando la parola con un benevolo 94 Malan, II | la mamma, come i pulcini accompagnano la chioccia, ci guardavano 95 Ramarr, III | tanto cortese da volermi accompagnare fino alla stazione di Massa. 96 Ramarr, IV | intender nulla di nulla. Voleva accompagnarmi fino alla città, ma io non 97 Malan, II | più?~I bambini che avevano accompagnata la mamma, come i pulcini 98 Ossian, I | chiesa di Sant'Ambrogio, accompagnate, seguite e sbirciate da 99 Malan, V | Due minuti dopo, ritornava accompagnato dalla moglie, da un adolescente 100 Ramarr, I | deputato di centro destro, che accompagnava la signora, ed era il più 101 Ramarr, II | umilissimo servo; ma gli occhi accompagnavano le parole con un mite raggio 102 Ramarr, III | po' di brezza marina vi accompagnerà fino a Pisa. Ah, come vi 103 Ramarr, III | fino a Pisa. Ah, come vi accompagnerei volentieri ancor io!~- Chi 104 Nembrot, II | parve occuparsi della sua acconciatura di notte, poichè Assurbanipal 105 Dumas, IV | condannare quell'altro, ad accoppare, a ridurre al silenzio, 106 Malan, V | il contadino. - È meglio accopparle.~- Accoppate dunque senza 107 Malan, V | È meglio accopparle.~- Accoppate dunque senza misericordia. 108 Ossian, IV | Alla perfine, io non avevo accoppato nessuno, e mi consolai di 109 Ramarr, I | ordini di logge, i colonnini accoppiati, le finestre bifore e trifore, 110 Ossian, IV | che non avreste mancato di accorrere, di volare a me. Venite, 111 Ramarr, II | Alberico. Inutile il dirvi che accorrevo sollecito verso di lei, 112 Malan, I | sostantivo.~Il Bandini, accorto e saggio come tutti i montanari, 113 Malan, II | mettendosi sul grave, - si accosta prima di tutto una pentola 114 Ramarr, III | due amici mi lasciavano accostare sempre più al loro osservatorio, 115 Ramarr, I | più da Vicino..~- Potete accostarvi, signora; non c'è pericolo 116 Ramarr, I | polvere, al cui capo si accosti la fiamma. Rideva il deputato, 117 Malan, I | verbo, anche quando non accozzano l'aggettivo col sostantivo.~ 118 Gabbia, III | il bel non toglie, anzi accresce le voglie". Ci ha poi i 119 Dumas, II | tante altre, e non doveva accrescere di un punto la mia ammirazione 120 Nembrot, I | alle cazzeruole, come altri accudire alla pentola diplomatica. 121 Pre | disuguaglianze, e insieme accurato e corretto".~Insegnò lettere 122 Malan, IV | invisibile, e senza poter accusare la magia bianca dei fratelli 123 Dumas, IV | attorno i suoi alessandrini acerbetti e il suo dolore byroniano; 124 Dumas, IV | spirito luminoso e fecondo. È acida, per sua natura, la critica; 125 Dumas, IV | la critica; ma v'hanno acidi che disgregano, ed altri 126 Malan, V | vittime consuete delle serpi acquaiuole, pratensi ed arboree. Io, 127 Gabbia, I | ragliante, anzi che di uno acquatico e muto? Ignoro le ragioni, 128 Nembrot, II | notte, filtrando un nuovo acquazzone tra le commessure dei mattoni ( 129 Ramarr, III | d'uomini la debbono avere acquistata.~I miei due amici mi lasciavano 130 Malan, I | ruzzolati fino al verde piano acquitrinoso dei Lagadelli, donde, girato 131 Gabbia, II | sbattendo le lunghe ali acuminate nella polvere della strada.~ 132 Ramarr, I | faggi. Accanto ad esse si adagiarono i cavalieri sull'erba.~- 133 Gabbia, II | accarezzò leggermente e lo adagiò nella sua cuccia presso 134 Malan, V | guisa che i morti figli di Adamo dovrebbero cercare i loro 135 Ramarr, III | caso di vederne, e ci si adatta male ad un cibo che non 136 Malan, V | nei letti. Qual covo più adatto e più caldo di quei sacconi 137 Malan, II | attaccare le uova. Io avevo già addentato una fetta di polenda, e 138 Nembrot, II | spiccò un salto prodigioso, e addentò la bella alla guancia.~- 139 Nembrot, II | generazioni che nei tempi addietro erano escite dall'arca. 140 Ramarr, III | soggiunse la signora. - Egli ha addimesticato due ramarri.~- Che stravaganza!~- 141 Ramarr, III | creduto che si potessero addomesticare i ramarri.~- La cosa è rara, 142 Ramarr, III | giorni, erano pienamente addomesticati; prendevano grilli, mosche 143 Ramarr, IV | Massa. Poveri artifizi, per addormentare la vigilanza sospettosa 144 Malan, IV | cerebrali, ed io già stavo per addormentarmi, quando mi parve che il 145 Ramarr, IV | che mi sembrava non desse adito a girare il discorso, 146 Nembrot, II | bassini.-~Si guardò intorno, adocchiò un monte più alto, e vi 147 Ramarr, I | ramarro, e magari facendogli adombrare il cavallo. A questo modo 148 Nembrot, I | aveva acquistato il diritto, adoperandosi come fece, in momenti gravissimi, 149 Dumas, I | inoltre, io posso oggi ancora adorarlo con sicura coscienza. Questo 150 Gabbia, II | Tommaso erano gabbiani già adulti, e direi quasi in possesso 151 Ramarr, I | poeta, volgendo intorno sull'adunanza uno sguardo trasognato.~- 152 Nembrot, II | stragi, pestilenze. Si adunarono i Casdim, disputarono, e 153 Nembrot, II | non si era mai vista. Si adunò tosto il collegio dei Casdim, 154 Ramarr, I | malinconico viandante all'aer bruno, profilato in massa 155 Dumas, III | schietta, non peribit in aeternum.~Per ritornare all'uomo 156 Malan, IV | tragicamente il mio compagno, affacciandosi al verone. - In sanguinoso 157 Ramarr, V | quante nuove esistenze si affacciano ogni giorno alla luce allegra 158 Malan, III | appartamento, ci eravamo anche affacciati a guardare di fuori. Il 159 Ossian, III | vero; - notai, mentre mi si affacciavano allo spirito le immagini 160 Malan, II | il marito, - questo è un affare più serio. Qui, dove abitiamo 161 Nembrot, I | James. - Per provvedere agli affari di Persia, mezz'ora è anche 162 Ramarr, I | signori! La vita nuova ci afferra, ci stringe, ci trasforma 163 Ramarr, III | risposi, facendomi coraggio e afferrando la sua mano.~Madonna si 164 Dumas, III | per un'idea. Egli aveva afferrata l'immagino e tosto formata 165 Gabbia, II | rientrò subito nel magazzino; afferrò i primi pannilini che le 166 Nembrot, II | prosegui, versa la piena degli affetti nel seno del fedele tuo 167 Ramarr, IV | godeva di aver sepolto un affetto in due cuori? Non saprei 168 Malan, IV | Che vuoi? La necessità affina l'intelletto. Ed eccoti 169 Ossian, I | Parecchi pensieri mi si affollarono nella mente. Si fa, col 170 Ramarr, III | ospite, ed io stesso mi ero affrettato a darne una spiegazione 171 Malan, IV | coraggio temerario e vano, di affrontare un pericolo invisibile, 172 Malan, II | apparve dal vano di un uscio affumicato. Capì che eravamo due viaggiatori 173 Dumas, II | bianche e grassocce, le dita affusolate, le unghie rosee, infantili, 174 Ossian, III | Francia? Ricorrere agli agenti dell'Impero?~- No, davvero! - 175 Ramarr, IV | sospettosa del Cerbero, e agevolare una visita, che poteva esser 176 Dumas, IV | persuaderne lo studio e agevolarne la intelligenza ai profani. 177 Ramarr, IV | e trovate voi gli altri aggettivi che occorrono.~- Non lo 178 Gabbia, IV | chiamare i compagni, che si aggiravano timidi, anch'essi stridendo, 179 Gabbia, II | pronunzierete Loeu alla francese e aggiungerete un'a); ovo si dice oeuvo. 180 Ramarr, II | senso di precoce esperienza aggiungeva: - "Non andare più in , 181 Ramarr, V | onesta coscienza di non avere aggiunto nessuna legge nuova, alle 182 Ramarr, V | pugno; spiegano il volo, aggiustano la mira, scoccano la freccia, 183 Malan, V | nostro ospite. - Or ora le aggiustiamo noi.~- Che odore! - esclamai, 184 Ramarr, IV | conservare la nostra vita, perchè aggravarlo ancora con nuovi tumulti? 185 Ramarr, II | stupenda: alta e di forme aggraziate, bianca rosata di carnagione, 186 Nembrot, II | Dico bene! - esclamò il re, aggrottando le ciglia. - Perchè sulla 187 Malan, V | Ancora mezzo intorpiditi, aggrovigliati, raggomitolati, confusi, 188 Dumas, IV | spesso eccezioni nella vita, aggruppate in un misero intreccio, 189 Ramarr, II | lane, sulla finezza degli aghi e su altre cose di eguale 190 Gabbia, II | Le famiglie, anco le più agiate del paese, passano le loro 191 Ossian, II | feu dans les prunelles,~Agile et marchant à grands pas,~ 192 Ramarr, II | e discussioni di Comizio agrario! Ero almeno sicuro di non 193 Ramarr, IV | che la Biblioteca dell'Agricoltore pratico. Ecco qua la raccolta: 194 Ramarr, IV | bisogno dell'ospite; scelsi l'Agricoltura teorica e pratica del Lechartier, 195 Malan, V | tutti sparpagliati sull'aia.~- Avevano ragione, lor 196 Nembrot, I | connais les hommes, et plus j'aime les chiens. Il mio amico 197 Ramarr, II | per contenere due belle aiuole di fiori; inoltre, è così 198 Ramarr, I | Meo?... E quell'altro.... aiutami a dire.... quell'altro, 199 Malan, V | ospite, seguito dai tre aiutanti, entrava nella mia camera, 200 Ramarr, III | piantarono accanto a lei, per aiutarla nel suo lavoro. Io stetti 201 Malan, III | Come ti pare; ed io, per aiutarti, ne bevo un altro bicchiere.-~ 202 Malan, IV | gomitata con cui ci eravamo aiutati per calare a terra. Mostravano 203 Ramarr, I | perderemo mai d'occhio, ci aiuteremo, anzi ci faremo coraggio 204 Ossian, II | conti, non dimenticavo gli aiuti poderosi del 1859 ed ero 205 Nembrot, I | italiano del Cinquecento; l'aiutò gagliardamente nei consigli; 206 Gabbia, I | dietro le tre colline d'Albaro. Il curvo lido sembrò ai 207 Gabbia, III | lungi, verso la spiaggia di Albenga; ma non fu più visto ritornare.~ 208 Nembrot, I | Svizzera, per raccogliere dagli albergatori tutte le leggende del vicinato." - " 209 Ossian, III | alloggio al Piccolo Torino. Un alberguccio, come vi dice il nome, ma 210 Ramarr, IV | dire la coltivazione degli alberi e quella dei legumi, anche 211 Dumas, IV | condurvi attorno i suoi alessandrini acerbetti e il suo dolore 212 Malan, III | altra, tutte le lettere dell'alfabeto. Quanto a me, ti giuro che 213 Malan, IV | quantunque tu guasti i versi dell'Alfieri.-~A farvela breve, tornata 214 Dumas, IV | sua Légende des siècles; Alfredo de Musset condurvi attorno 215 Gabbia, IV | andata a fare il suo nido d'alghe tra gli scogli di Sardegna, 216 Ramarr, I | Capitolina. Del resto, senti: l'Alighieri è ritratto come il necessario 217 Nembrot, I | principe Abbas-Mirza, che Allà ed Oromaze festeggino a 218 Malan, V | depressa, quasi ovale, che s'allarga un pochino dietro gli occhi, 219 Malan, I | usi di guerra, erano state allargate in forma di finestroni, 220 Malan, V | non lo so; - risposi. - Allarghiamo la paglia.-~E vidi allora, 221 Dumas, III | seta, di color gridellino, allattare il suo bambolo nel giardino 222 Dumas, I | di luce, di colore e di allegrezza, proprio come ci accade 223 Ossian, II | miei! come dovevano ballare allegri sugli scaffali, al degno 224 Gabbia, I | assalto del palazzo in cui era alloggiato il governatore Des Geneys, 225 Ramarr, I | ma poi, a mano a mano, allontanandosi ognuno nella molteplicità 226 Ramarr, IV | momento che egli aveva dovuto allontanarsi per far prendere la mia 227 Nembrot, II | Assurbanipal, che dormiva sugli allori, ci restò sotto, e non ci 228 | allorquando 229 Malan, III | sensi, e, scambio di un allucinato, ce ne sarebbero due.~- 230 Malan, IV | carattere contagioso di certe allucinazioni. Ma anche questi dotti pensieri 231 Malan, III | di civiltà! - esclamai, allungandomi sul seggiolone di cuoio, 232 Malan, II | nondimeno, e si faceva presto ad allungare il collo ad una gallina. 233 Nembrot, II | accostandosi, ed egli si allungava inutilmente. Fu un momento 234 Malan, II | aveva udito al pari di me, allungò la mano, come per dare uno 235 Ramarr, IV | anche risposto alla mia allusione, così calda e diretta, che 236 Gabbia, II | ministri e sindaci, e si almanaccava sulle combinazioni diplomatiche 237 Malan, I | bruzzico, per salire sull'Alpe del Mal Passo. Di , penetrati 238 Gabbia, III | stola, ritto davanti all'altar maggiore della chiesa parrocchiale. 239 Ramarr, I | Cavolaccio. Il Verbascum, alterazione di Barbascum, dalla villosità 240 Ramarr, II | dilatavano e si stringevano alternamente, secondando il respiro.~ 241 Dumas, IV | o a me non conviene di alternare benedizioni e maledizioni, 242 Nembrot, I | permesso di chiedere a Vostra Altezza, - risposi, - in che cosa 243 Dumas, I | imperatore non era punto altezzosa, come a certe ore quelle 244 | altr' 245 | altresì 246 | altrettanti 247 | altrettanto 248 Ramarr, III | uno che era stato sulle alture, ricomparivo troppo a tempo 249 Ossian, III | bella e graziosa polacca, alunna di Tersicore.~- Ah, sì, 250 Malan, IV | Cesare! - ripigliai, alzando ancora la voce d'un tono. - 251 Ossian, I | dit, monsieur, - replicai, alzandomi da sedere e inarcando le 252 Ramarr, III | Finalmente, le due cognate si alzarono. Era tempo che smontasse 253 Ramarr, IV | avvenuto, per suggerirmi quella alzata d'ingegno, ed egli non giungeva 254 Ramarr, II | Infatti, la verde costiera si alzava proprio alle spalle del 255 Ossian, I | fino a tarda notte e mi alzavo da letto a più tardo mattino, 256 Ramarr, IV | contemplavo frattanto l'amabil rossore che le tingeva le 257 Ramarr, III | saluto era corretta dall'amabilità del sorriso, e soffocata 258 Nembrot, I | quel libro; - rispondeva amabilmente il Dumas. - Io non ho fatto 259 Malan, IV | avevamo tutt'e due la bocca amara, e non finimmo neanche quel 260 Ramarr, III | nella civiltà moderna, tra amarci e morderci a perfetta vicenda, 261 Gabbia, III | ne parlava senza un po'd'amarezza.~- Vedete che ingrato! - 262 Ramarr, III | apprezzeremmo volentieri. Amarini, per esempio; ed anche cantucci 263 Dumas, IV | Egli aveva il diritto di amarla a quel modo, la sua Francia 264 Ramarr, II | considerazione. È anche bello questo amarvi che fate. Ah, ramarri miei 265 Nembrot, I | più la compagnia, che non amasse la cena; ma è un fatto che 266 Gabbia, II | giornale amico da qualche ambasciatore in disponibilità.~Giovane 267 | ambedue 268 Ramarr, I | istintiva alla teorica degli ambienti. Il professore di storia 269 Ossian, I | dalla vicina chiesa di Sant'Ambrogio, accompagnate, seguite e 270 Nembrot, III| placidamente sir James.~- Amen! - si rispose tutti in coro.~ 271 Nembrot, II | capitolo della tavola.-~Voi ora amerete sapere il segreto di tanta 272 Gabbia, V | è vero?~- Ah sì, amico, amicone! - gridò il mio pevere Tommaso, 273 Dumas, III | àncora d'oro. Grazioso petit amirail; che andò in veste d'aspirante 274 Malan, IV | giuoco e le conseguenti ammaccature.~Ma quell'altro non mi rispose 275 Malan, V | assai più che non fossero ammammolati dal sonno.~Io non sapevo 276 Malan, IV | verone. - In sanguinoso ammanto oggi non sorge il sole. 277 Malan, V | contemplavamo que' due ammassi di carne, ognuno de' quali 278 Malan, IV | Qui certamente hanno ammazzato qualcuno.~- Anche tu hai 279 Gabbia, V | sorriso.~- Purchè non l'ammazzino questa volta davvero! - 280 Ramarr, IV | mi rispose. - Ma infine, ammazzo il tempo, e questo è l'essenziale. 281 Ramarr, V | perplesso. Del resto, anche ammessa l'utilità di certe esperienze, 282 Malan, IV | i giorni è costretta ad ammettere, a registrare cose nuove 283 Nembrot, I | altri che mi dice:~- Sì, lo ammettiamo, fu un uomo. E la bestia, 284 Gabbia, IV | davanti. Sarà un'altra, lo ammetto, anzi ne sono certo, perchè 285 Ossian, I | si nasce ecclettici, si ammettono volentieri tutti i generi, 286 Ramarr, II | sopra. Due occhietti vivi ammiccavano da una pietra sporgente. 287 Ramarr, I | arte, nella scienza, nell'amministrazione, e perfino nella politica, 288 Ossian, III | me, divotissimo scolaro e ammiratore fervente.~- Eccola; è una 289 Ramarr, I | beatitudine padronale agli ammiratori della sua piccola reggia, 290 Nembrot, II | dell'altro; e frattanto ammirava la sua bella faccia bianca, 291 Dumas, IV | piuttosto lo vide, e non amò rifletterlo che trasformato 292 Ramarr, III | voglia dar segno di cura amorevole, se non di pieno assentimento, 293 Ossian, III | venisse da quelle parole amorevoli di un tant'uomo.~- Amico! - 294 Ramarr, IV | mi si accostò e mi pose amorevolmente la sua mano sul braccio.~- 295 Gabbia, V | facendogli vedere a sua volta un amorino di ragazzo, il primo di 296 Pre | bellissime e dolcissime, oneste e amorose, e uomini arditi, intelligenti 297 Ossian, II | ripigliai:~ ~- Qui ne prend ses amours que dans la populace,~Qui 298 Dumas, II | scompiglio di foresta vergine; ampio ed aperto sul petto il famoso 299 Gabbia, IV | che non è solo dei poeti anacreontici, ma anche dei lirici maggiori, 300 Gabbia, IV | Quest'uccello è un poetino anacreontico, un Vittorelli, un Savioli 301 Ramarr, III | sarei quasi per dire l'anacronismo) aveva provato il rovello 302 Gabbia, IV | Eh! - fece Caterina, ancennando del capo. - Spiegata in 303 | anco 304 Dumas, III | capo di una berretta con l'àncora d'oro. Grazioso petit amirail; 305 Gabbia, I | occhio queste pagine, di non andargliele a leggere. La signora Caterina 306 Nembrot, I | cani. Ma questa, bisogna andarla a cercare fra i Turchi. 307 Ramarr, III | Marchesi di Massa. Non vorrei andarmene senza avere ottenuto il 308 Malan, III | paura, e diedi volta, per andarmi a rifugiare nella mia camera. 309 Malan, V | ritti, pareva, dico, che andassero cercando i loro corpi, districandoli 310 Gabbia, III | sorrideva o rispondeva: "Andateci voi; quanto a me, ho rinunziato 311 Malan, IV | trovare i fiammiferi, e andavo brancolando sul pavimento 312 Ossian, I | sconosciuto mi seguì nell'andito, che metteva ad una cameretta, 313 Ossian, III | accetterò il vostro sacrifizio. Andrà come potrà.~- No, voi ora 314 Nembrot, I | ogni cacciator genovese, andrebbero in capo al mondo. Forse 315 Malan, I | Cioè?...~- Cioè, dico che andrei quest'oggi pari pari a Rocca 316 Malan, III | par ora conveniente, ce n'andremo a dormire.-~Avevamo, come 317 Ossian, IV | posso più.... Ma voi non andrete mica in collera, mon pauvre, 318 Malan, I | che ci accolsero sotto l'androne; e non abitavano più discendenti 319 Gabbia, I | era ricco di storie e di aneddoti, perchè aveva molto viaggiato. 320 Ramarr, IV | vedere attraverso le linee l'angelico profilo di Madonna. Si erano 321 Ramarr, I | tempo degli amori degli angioli: /* Sul mattin della vita 322 Dumas, III | Qu'est-ce que ça fait? Anglais ou autres, c'est une défaite.~- 323 Ossian, II | seconda l'indole sua; e Angusto Barbier non poteva mica 324 Ramarr, III | bella signora.~Quei graziosi animaletti insettivori, diventavano 325 Ramarr, IV | scrivere? - riprese ella, animandosi un istante. - Gli occhi 326 Ossian, III | continuava il discorso.~- Animato dalle sue esortazioni vengo 327 Nembrot, II | quaglie, pernici, colombi, anitre, beccacce, nella grande 328 Malan, III | fantasmi dei romanzi di Anna Radcliffe. E quando si pensa 329 Gabbia, V | rispose il giovinotto, annaspando. - Non era poi caccia di 330 Malan, II | Cesare, vedendo certe tele annerite, che pendevano alla parete. - 331 Ramarr, II | vestibolo, con la cucina, i suoi annessi e connessi, e finalmente 332 Gabbia, III | con un fazzoletto di seta annodato sotto il mento. Ma quella 333 Malan, III | e fumando!~- Sicuro, per annoiarci mortalmente, in capo a due 334 Malan, I | pittoresco come ce lo aveva annunciato il nostro amico Bandini. 335 Ramarr, IV | medico.~- Quella che v'ho annunziata. Dovevo passare di qua, 336 Ramarr, IV | disse; - fin da quando fu annunziato il vostro prossimo arrivo. 337 Ossian, IV | potete anche sapere il meno. Annunziavo il fallimento dell'editore 338 Ramarr, II | fissamente, muovendo la bocca ed ansando alla guisa dei cagnolini.~ 339 Nembrot, II | quando venne il povero cane, ansante, trafelato, e depose ai 340 Malan, V | rigirando a staffe, ad anse, ad anelli, i dorsi neri 341 Ossian, IV | Venite, signore, vi aspetto ansiosamente...."~Seguiva la firma, che 342 Nembrot, II | Assurbanipal, nel vecchio idioma, anteriore alla confusione delie lingue, 343 Nembrot, II | muso appoggiato sulle zampe anteriori e gli occhi fissi nel volto 344 Malan, I | certa. Che per altro sia antichissima, entrerebbero a farne fede 345 Dumas, III | linea, gli fanno la sentenza anticipata dell'oblìo. Per me, voglio 346 Ossian, III | condizione.~- Accettata anticipatamente, dopo quella di restituirvi 347 Malan, IV | E il mio orologio, che anticipava di cinque minuti sull'orologio 348 Gabbia, IV | questa notte al gazzo di Antioco, che è il posto migliore.~- 349 Malan, II | ripetersi frequente, rende così antipatici alle galline i cacciatori 350 Nembrot, I | miei primi drammi; sapeva Antony a memoria, e questo fatto, 351 Ramarr, III | volta a volta filantropi ed antropofagi, e che perciò una savia 352 Malan, V | visitarlo, i marinai mi apersero il boccaporto immane, vi 353 Malan, IV | scricchiolare il seggiolone. Apersi gli occhi e vidi un barlume 354 Malan, V | vidi allora, quando ebbi aperta la buca sugli orli, vidi 355 Malan, V | saccone ignudo, con le due aperture nel mezzo, donde appariva 356 Nembrot, I | non era un Lucullo, un Apicio; amava assai più la compagnia, 357 Dumas, IV | esemplari dall'insistente apostolato degli associatori di libri 358 Ramarr, II | passi discosto; ed essi, appaiati in tranquilla postura sul 359 Malan, II | montanini, dalle vette dell'Appannino alla riva destra del Po. 360 Malan, V | quei letti, che ci avete apparecchiati iersera! Oramai non vi domanderemo 361 Malan, IV | Ma andate a fidarvi dell'apparenza!~- Che diavolo sarà stato? - 362 Ramarr, II | disgraziato di me, sotto le apparenze della fortuna? Vengo a mia 363 Ossian, I | siamo giovani, vorremmo apparir maturi; e quando siamo maturi, 364 Dumas, IV | maledizioni, non avendo altro, per apparirvi un profeta, che l'umile 365 Ramarr, I | più vasta e meglio ornata apparisce povera e fredda; il palcoscenico 366 Ramarr, III | chiamando Cloe la bestiuola più appariscente, facevo prova di galanteria, 367 Ramarr, IV | frequenti. Lungo la traccia apparivano anche talune strisce di 368 Ramarr, II | sotto altro aspetto gli apparivo io; sotto l'aspetto di filosofo, 369 Malan, III | famiglia, in una casa che era appartenuta ai Fieschi. Dopo il pranzo, 370 Ossian, II | A la voix rude, aux durs appas,~Qui du brun sur la peau, 371 Pre | Cominciò a pubblicare, in appendice al Movimento, il Capitan 372 Malan, I | quelle vette e convalli dell'Appennino, dove si dimenticano così 373 Nembrot, II | un angolo e il turcasso appeso alla parete. Non indovinò, 374 Ramarr, V | subito a pranzo; con molto appetito, se debbo giudicarvi tutti 375 Malan, V | le martore escono, gli s'appioppa una legnata tra capo e collo.~- 376 Nembrot, III| leggenda, e non mi farò applaudire dall'udienza. Ma sarò breve, 377 Nembrot, III| leggenda era finita. Ebbe applausi, come potete pensare; ma 378 Gabbia, II | dare un po' di pece, che applicò in forma di cerotto al gabbiano, 379 Ossian, IV | fermandosi a mezza scala ed appoggiandosi alla ringhiera. - Ah, mon 380 Gabbia, II | non potendo far altro, di appoggiarlo in un angolo, tra il muro 381 Ramarr, I | andava innanzi saltellando, appoggiata al suo lungo bastone ferrato, 382 Malan, IV | rimasti , sulla soglia, appoggiati agli stipiti dell'uscio 383 Ramarr, I | gli amici.-~Il poeta si appoggiò ad un masso, che pareva 384 Malan, IV | altra.-~Ma l'altra, a farlo apposta, non aveva quasi più olio. 385 Gabbia, III | infilò un vicolo e andò ad appostarsi dietro il muro di un orto, 386 Gabbia, I | Genova, dove da ragazzo aveva appresi gli elementi della nautica, 387 Ramarr, II | fuggono così rapidamente all'appressarsi dell'uomo? Voi dunque avete 388 | appresso 389 Gabbia, IV | menando la ridda.~Tommaso si appressò al magazzino e bussò all' 390 Malan, III | della pipa, e, mentre si apprestava a ricaricarla, esclamò:~- 391 Ossian, IV | io non ho mai debitamente apprezzate le bionde. Chi ne sa più 392 Ramarr, III | qualche cosa di dolce, lo apprezzeremmo volentieri. Amarini, per 393 Ramarr, III | lungo le rive del campo. Approfittai della loro assenza, per 394 Ramarr, IV | Dovevo passare di qua, e approfittavo dell'occasione per consegnarvi 395 Ramarr, I | voto?~- Senti!... la mia approvazione, sì, ma il voto è un'altra 396 Nembrot, I | fatto che sapeva cuocere appuntino il risotto, ed io ve ne 397 Ramarr, I | creato; Belli di nova luce apriano gli astri Le festanti carole.... */ - 398 Malan, IV | notte, non si poteva negare. Aprimmo l'uscio, l'uscio tremendo 399 Ramarr, I | di te il tuo gran poema arabo Ismaele e Mirìam, che non 400 Ossian, I | uno" come si direbbe in araldica: Auguste Barbier, poète. 401 Ossian, II | testimone e qualche volta arbitra delle nostre tenzoni politiche. 402 Malan, V | acquaiuole, pratensi ed arboree. Io, frattanto, non ho potuto 403 Ramarr, I | anche quando non si ami l'archeologia. Si parlava inoltre d'una 404 Ramarr, III | questo campo una scoperta archeologica?~- No; - risposi fremendo; - 405 Nembrot, II | rimediare; ma c'erano troppi architetti, e fu una confusione di 406 Ramarr, II | proprietario e nei disegni dell'architetto dovevano correrle intorno. 407 Malan, V | giocolieri, occorreva saltare in arcione e dar di sproni, sempre 408 Ramarr, III | giovane, piena di vita, ardente di desiderii, e chi più 409 Ramarr, IV | ricordava di certo le mie ardenti parole; ricordandole allora, 410 Nembrot, I | nelle nostre faccende, io ardirò rispondere che n'aveva acquistato 411 Nembrot, II | morire, comanderà che nessuno ardisca di seppellirlo nella tomba 412 Malan, V | lingue dardeggiavano più ardite. Parecchi còlubri, tirandosi 413 Pre | oneste e amorose, e uomini arditi, intelligenti e simpatici. 414 Ramarr, II | rado, quando al sospiro ardivo sostituire una frase nulla 415 Malan, III | gentile fantasma tutto l'ardore della mia riconoscenza. 416 Gabbia, II | della marina, davanti all'arenile, dove son tirate in secco 417 Malan, IV | fiammifero contro lo scabro dorso arenoso della scatola. Un raggio 418 Gabbia, IV | mentre era a contar gli argani e i pali della spiaggia, 419 Ossian, II | Nabucodonosor. Ha infatti il piede d'argilla. A voi di scagliare il sassolino 420 Ossian, IV | vorrebbe spiegarne la chiusa, argomentando che io non ho mai debitamente 421 Ossian, I | guarda, infatti, lascia argomentare che egli non sia troppo 422 Nembrot, I | lasciava perfino interrogare su argomenti di letteratura. Per esempio, 423 Dumas, III | un misto di passione e d'arguzia; e finì col chiedermi le 424 Malan, V | frugandovi dentro come Aristodemo col pugnale nel grembo della 425 Ramarr, IV | l'ultima! Finalmente, mi armai di coraggio e partii.~Nessun 426 Ramarr, II | privilegiate di ragione, armate di leggi, decorate di consuetudini, 427 Malan, I | argento, avevo riconosciuto l'arme dei Rossi, conti di San 428 Nembrot, II | monti. Erano i monti di Armenia, figuratevi! Da lontano 429 Malan, I | incolti, è detestata dagli armenti, e si vede inutilmente rigogliosa 430 Ramarr, I | discorsi e le risate, si armonizzavano alla vita del bosco, quasi 431 Malan, I | di fieno, di paglia e d'arnesi rustici, buttati alla 432 Ramarr, III | abitanti della riva destra dell'Arno. Io avrei dunque potuto 433 Malan, V | feritoie, avevano l'uso di arrampicarsi per quell'edera nei fondi 434 Ramarr, III | sulle noie che la famiglia arreca ad un uomo, vissuto libero 435 Gabbia, II | presa a pigione in parecchi, arredata alla svelta, con una tavola 436 Malan, II | anch'esse modestissimamente arredate, col puro e semplice necessario, 437 Malan, III | Hai ragione; - risposi, arrendendomi all'evidenza. - Tutte le 438 Nembrot, III| Fiuta una quaglia e si arresta: l'amico il cenno, e 439 Malan, III | raccontar la fuga di C. o l'arresto di E.~- O il suicidio di 440 Ramarr, I | rimasti indietro nell'arte di arricchire. Sapete pure: ci sono tante 441 Dumas, IV | del mestiere, a cui non arrisero i fati, e che lavorano, 442 Ossian, II | Jupiter de la Seine.... - m'arrisicai a dire, tenendomi anch'io 443 Ramarr, II | Tambura. Io qualche volta mi arrisicavo ad offrirle un mazzetto 444 Gabbia, III | La mattina seguente si arrisicò fino alla spiaggia. Il libeccio 445 Dumas, IV | regno, per vedere i nuovi arrivati. Risplendevate, anche senza 446 Ramarr, III | e statemi sano.~E niente arrivederci! Ma glielo volli dir io, 447 Nembrot, II | per lungo che tu sia, non arriveresti alla Luna. Vedi? Sono andato 448 Malan, V | ignoranza.~L'altro saccone arrivò, fu abbacchiato come il 449 Malan, I | letterarie, che tutte si arrogano di possedere il verbo, anche 450 Ossian, I | gran paio di baffi grigi arroncigliati, un gran pizzo del medesimo 451 Ramarr, II | delle solite, mormorava arrossendo: "Che matto!" Era molto, 452 Ossian, III | della politica francese.~Arrossii, sentendomi lodare a quel 453 Malan, IV | il cui ricordo mi faceva arrossire nell'ombra. Ah, critici 454 Ossian, III | usurpatore. Ma già, il denaro non arrossisce; io poi, vorrei averne duecento 455 Nembrot, II | antilopi, che sono ottime arrostite nel forno, di leoni e d' 456 Ramarr, III | certo matasse di lana così arruffate, che erano una disperazione 457 Dumas, I | Fu un po' egli il suo d'Artagnan e il suo Montecristo. Alfonso 458 Gabbia, III | gabbiano rendeva il suono articolato di Ciurì.~Quando capitava 459 Ramarr, IV | correre a Massa. Poveri artifizi, per addormentare la vigilanza 460 Ramarr, IV | indovinato il mio piccolo artifizio. Ah, un sorriso al mio primo 461 Nembrot, I | gente per bene, negozianti, artisti, ingegneri, avvocati, parecchi 462 Dumas, IV | sociale, tesi filosofica, tesi artistica, sempre e dovunque la tesi. 463 Nembrot, I | gran conoscitore di cose artistiche, e gran cuoco per il risotto 464 Ramarr, II | ma tesori archeologici ed artistici di prim'ordine; il suo palazzo 465 Dumas, I | rilievi e di sottosquadri. Ma Ascanio, Giorgio, Olimpia di Clèves, 466 Nembrot, II | seguitavano senza posa; si asciugarono i pozzi, ne vennero carestie, 467 Ossian, I | egualmente, copriva le membra asciutte, che parevano d'uomo più 468 Malan, IV | Ridevamo, ma d'un riso asciutto e sottile, che non veniva 469 Malan, III | occhio.-~L'amico era stato ad ascoltarmi con molta attenzione, suggendo 470 Ramarr, II | a Madonna; che ella mi ascoltasse pietosa, e mi dicesse pure: " 471 Dumas, III | mi rispose dopo avermi ascoltato attentamente, co' suoi grandi 472 Malan, II | viaggiatori scioperati, ascoltò le nostre domande e le nostre 473 Ramarr, III | solito posto, certamente aspettandomi. Madonna non volle accostarsi 474 Ramarr, III | briciole. Essi erano ad aspettarmi, ma forse presumendo troppo 475 Malan, V | di !-~I fanciulli non aspettarono altre parole, i fatti 476 Gabbia, V | ora dall'altro, come se aspettasse qualcuno. Di certo aspettava 477 Malan, V | le agguanta più?~- Allora aspettate a me! - disse Pellegrino. - 478 Ramarr, IV | rabbruscato anche lui!~- Vi ho aspettato! - mi diss'egli, fermandosi 479 Ramarr, III | prevedevo l'esclamazione, e l'aspettavo proprio quel punto; ma non 480 Ramarr, I | luccicanti. Se fosse un aspide! una vipera!...~- Professore, 481 Dumas, III | amirail; che andò in veste d'aspirante di marina a Napoli e ne 482 Ramarr, III | intenderete benissimo che l'asprezza del saluto era corretta 483 Ossian, II | allora, tra il ricordo d'Aspromonte e il presagio di Mentana. 484 Dumas, II | le cronache parigine, e assaggiai la famosa omelette soufflée 485 Ramarr, III | avevano incominciato ad assaggiare.~- Ah, bravo! - avevano 486 Malan, I | po' del nostro tabacco, assaggiato in ricambio un pezzetto 487 Malan, V | Pellegrino. - Vo' dargli un assaggio.-~Così dicendo, levò il 488 Malan, IV | Anche a me. Pensi tu che gli assassinati sian due? E non può darsi 489 Ramarr, IV | vivi dentro! Era lui, l'assassino, il serpente dagli occhiali, 490 Nembrot, I | statistica della natura ha assegnata ad ogni cacciator genovese, 491 Ramarr, I | imitativa; - rispose il poeta, assentendo. - Quell'ultimo verso par 492 Ramarr, III | amorevole, se non di pieno assentimento, al racconto dei piccoli 493 Malan, IV | arco con le spalle sotto le asserelle del letto, tentasse di sollevarmi. 494 Gabbia, IV | egli mettere in dubbio una asserzione di Giuseppe Carli? Avvenne 495 Malan, IV | cosa può dire, che cosa può asseverare la scienza di tutto ciò 496 Ossian, IV | Monsieur Bouillon, voi mi assicurate....~- Vi do la mia parola 497 Gabbia, IV | Giuseppe Carli gli aveva assicurato che Caterina Rocca, per 498 Gabbia, I | astronomico, dimenticando le assicurazioni marittime e i noleggi, che 499 Dumas, III | di Attenzioncelle e di Assiduità; più oltre sono i casali 500 Ossian, I | caro disordine che l'uso assiduo giustifica. Levai da una


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