14-assid | assim-chabr | chati-deput | deriv-ferma | fermi-inasp | inaud-manti | manua-parti | parve-radic | radur-satir | satol-spicc | spieg-vada | vagab-zufol
Racconto, Capitolo
2504 Ramarr, IV | crudeltà, un atto di barbarie inaudita.~- Che ci volete fare? -
2505 Ramarr, III | grandezze, sognar fortune inaudite, e dover poi restringere
2506 Dumas, III | tardi, ma con sacrifizi inauditi, di cui avremmo a portare
2507 Malan, IV | lento, stanotte!~- Già! Per inavvertenza, il vecchio orologiaio si
2508 Ramarr, III | guancia.~- Venite a vedere; - incalzai.~- Più tardi; - mormorò
2509 Gabbia, IV | insegnando la strada, ora incalzando da tergo, tanto fece e tanto
2510 Dumas, IV | come oggi si dice, questo incalzare allo studio, alla osservazione
2511 Gabbia, II | cui si cibano, vengono, incalzati dai flutti, alla spiaggia.~
2512 Ramarr, III | Io mi schermii, ma egli incalzò; era proprio risoluto di
2513 Malan, V | uova straordinarie, uova incantate, uova da vincer le liti
2514 Nembrot, II | portar la Luna ad un uomo incapace di prenderla.~Giunse ai
2515 Ramarr, I | giorni; ma chi potrebbe incaricarsene? Chi, sopra tutto, potrebbe
2516 Nembrot, II | Il feroce marito la tiene incatenata lassù con catene d'argento.
2517 Gabbia, III | di acqua diacciata sull'incendio nascente del cuore di Tommaso.
2518 Ossian, II | aranceti di Sorrento e gl'incensi dei pini di Posilipo, davanti
2519 Ramarr, IV | suoi occhi sul foglio? Nell'incertezza e nella speranza del fatto
2520 Malan, I | Egli aveva ragione, ed io m'inchinai umilmente senza risponder
2521 Ramarr, II | che sorrida a quanti le s'inchinano in chiesa, e un giorno dell'
2522 Ramarr, I | complimento finale.~- M'inchino alla autorità presidenziale; -
2523 Malan, II | equazione! Ma la posterità è un'incognita; la pipa è nota; la pipa
2524 Ramarr, II | metri della mia fruttaglia incolta, di là dal terrazzino che
2525 Malan, I | così facilmente ne' luoghi incolti, è detestata dagli armenti,
2526 Nembrot, III| schioppettata; niente; la quaglia è incolume, vola via come le altre.
2527 Malan, IV | Per ammazzare il tempo, incominciai un esame di coscienza in
2528 Ramarr, III | parola. Fatti alcuni passi, incominciammo a vedere i ramarri che stavano
2529 Malan, IV | senza frutto, gli amori incominciati e lasciati a mezzo, o finiti
2530 Ramarr, III | tuttavia una vana speranza. Incominciavo a parlare, e voi mi mozzavate
2531 Nembrot, II | suo signore.~Nembrot ne fu inconsolabile; ben presto morì di crepacuore;
2532 Malan, III | in alto, per riapparire incontanente dal basso.~Cionondimeno,
2533 Nembrot, I | per questa ragione che s'incontra un genovese in ogni angolo
2534 Ossian, II | ci ho avuta l'occasione d'incontrare un amico.-~ ~ ~ ~
2535 Ramarr, I | le varietà di borracina incontrate lungo le prode, o il nome
2536 Malan, I | aprivano robuste feritoie, incorniciate di pietra; ma alcune di
2537 Ramarr, III | rivolgendosi a Madonna.~- Mi pareva incredibile! - rispose ella. - Anzi,
2538 Nembrot, II | memoria e di destrezza minuta, indegni del grado ch'egli occupava
2539 Ramarr, V | ami tanto le bestie, va in India, a farti Giaìna.~- Eh, perchè
2540 Malan, I | ci avevano cortesemente indicata, era cupa, ma bella, e noi
2541 Gabbia, IV | gabbiano che Tommaso le indicava, e, per compiacere il suo
2542 Gabbia, I | cogliere al volo qualche indicazione che potesse servirmi. Era
2543 Malan, V | stendendo il braccio e levando l'indice minaccioso. - E guai a chi
2544 Dumas, III | Leggerezza e d'Oblìo, col lago d'Indifferenza. Una strada mena al distretto
2545 Ossian, II | tiene alta la bandiera dell'indipendenza italiana contro la volontà
2546 Dumas, III | tutto ad un modo, come gl'individui, un giorno potremo anche
2547 Ossian, III | altro misero mortale. È un indizio, un prodromo, le commencement
2548 Malan, IV | meglio. Anche l'amico aveva indossata la giacca, e tutt'e due
2549 Gabbia, I | zero, e lui non aveva mai indossato un corpetto di flanella.
2550 Ramarr, III | e della veste nuova che indossava per quella circostanza la
2551 Ramarr, I | Elisa. - Pare che abbia indosso un mantello di velluto operato.~-
2552 Ramarr, IV | occhi parlano e il cuore indovina. Ma poi, - soggiunse, reclinando
2553 Ramarr, III | inteso. Ella aspettava, forse indovinando l'aggettivo, ma non volendo
2554 Nembrot, II | stato da impazzire, a voler indovinare qual fosse il punto buono.
2555 Malan, IV | noi che non siam buoni a indovinarne i segreti?~- Senti, Cesare! -
2556 Nembrot, II | esprimerli con parole formate. Li indovinava, anche; ma di rado, e solamente
2557 Ramarr, IV | ma dopo un sapientissimo indugio al mio ospite: - "Ho trovati
2558 Ossian, IV | visita. Monsieur Bouillon non indugiò molto a recarci l'aiuto
2559 Malan, III | accogliendo i miei modesti indumenti, si era posata la mano bianca
2560 Nembrot, II | pozzi, ne vennero carestie, inedie, stragi, pestilenze. Si
2561 Gabbia, III | quaglie, dal volo basso e ineguale; nelle forre avevano sentito
2562 Malan, IV | contro il quale mi sento inerme, di andare incontro ad una
2563 Ramarr, I | diverso dal veder Dante che s'inerpica sul masso di Bismantua;
2564 Gabbia, II | suo fucile da caccia e s'inerpicava pei monti. Un giorno, tornando
2565 Dumas, III | vorresti dar peso a queste inezie? Uomo di lettere, faresti
2566 Nembrot, II | dato solamente un occhio infallibile. Iddio aveva fatto meglio;
2567 Dumas, II | rosee, infantili, com'era infantile il sorriso delle labbra
2568 Dumas, II | affusolate, le unghie rosee, infantili, com'era infantile il sorriso
2569 Ramarr, II | erudito di seconda mano la infarinatura necessaria.~L'ospite non
2570 Ramarr, II | suonava anche per me. Quante infedeltà gli ho fatte, a quella povera
2571 Dumas, IV | po' in uggia per due frasi infelici. Il genio di Vittor Hugo
2572 Ossian, II | camin....~ ~Ed egli tosto, infiammato, a riprendere, con voce
2573 Gabbia, IV | IV.~ ~Mancando l'infido Ciurillo, mancava l'occasione
2574 Malan, I | prevedo non sarà luculliana.-~Infilammo il ponte levatoio, dopo
2575 Gabbia, III | Attraversò la via maestra, infilò un vicolo e andò ad appostarsi
2576 Gabbia, III | e la notte appresso,~/* Infin che il novo sol nel mondo
2577 Ramarr, V | mondo è vasto e lo spazio infinito. Volete, signora mia, una
2578 Gabbia, V | argomento. E il Carli non si era infinto con lui, non aveva mentito
2579 Ossian, IV | errori di ortografia ond'era infiorata:~"Signore,~"Io son la moglie
2580 Ramarr, IV | ma io mi feci forza, m'inflissi il ritardo di qualche giorno,
2581 Dumas, I | segnando i gradi del benefico influsso che esercitò sugli scrittori
2582 Nembrot, I | Alessandro Dumas. - Le vostre informazioni mi serviranno per un'altra
2583 Nembrot, II | coperta di vecchie legna infracidite, in mezzo a cui Assurbanipal
2584 Dumas, I | abbiamo veduto il Dumas, amico inframmettente, ma caldo e sincero, della
2585 Pre | profuse tesori di fantasia e infuse una vena di quell'idealismo
2586 Gabbia, V | tardi, perchè aveva avuto da ingabbiare tutto un battaglione di
2587 Malan, III | avrebbe tenuto, se non s'ingannavano i difensori con larghi patti
2588 Ramarr, V | loro corso di speranze, d'inganni, di ebbrezze. Così è degli
2589 Ramarr, V | briciole di pane, non v'ingannino le manate di mosche; fuggite,
2590 Nembrot, I | bene, negozianti, artisti, ingegneri, avvocati, parecchi scribi,
2591 Ramarr, I | ripetuta in molti quadri senza ingenerar sazietà, sarebbe come sostenere
2592 Nembrot, I | scoperte di là dall'Atlantico, ingenuamente rispose: - "di non averci
2593 Malan, II | o della spagnoletta, che ingiallisce le dita. Infine, che vi
2594 Gabbia, II | di paura.~Tommaso era là, inginocchiato sulla polvere. Alla soddisfazione
2595 Dumas, III | parere; ma non saremo mai ingiusti, nè dimentichi.-~Ho raccontato
2596 Malan, III | maraviglioso, e sarebbe ingiustizia rovesciarne la colpa sulla
2597 Dumas, IV | a dismisura, tornerà ad ingombro, e che agli stessi capilavori,
2598 Gabbia, IV | distrazioni peccaminose, e ingrassano come frati in convento.
2599 Gabbia, IV | la facilità che hanno d'ingrassare (che non è solo dei poeti
2600 Ramarr, III | davvero! La società era ingrata e sconoscente con lui; non
2601 Dumas, III | giorno potremo anche essere ingrati, o parere; ma non saremo
2602 Dumas, IV | debbo parlare, usava altri ingredienti. Ed anche il Balzac, che
2603 Ramarr, III | alzato quella mattina meno ingrognato del solito. Egli fu tanto
2604 Gabbia, I | aveva tenerezze di donna innamorata per colui che gli paresse
2605 Ramarr, II | uno al fianco dell'altro, innamorati e felici. Uno di voi sicuramente
2606 Ramarr, III | li aveva veduti, ed era innegabile che stessero là tranquilli,
2607 Ramarr, III | Cloe non capisce i vostri inni.~- Lo credete? - diss'io,
2608 Malan, III | noctium phantasmata di un Inno della Chiesa.~- Hai ragione; -
2609 Malan, V | bisce (che sono animali innocenti, che favoriscono anzi che
2610 Malan, IV | Mostravano il candore dell'innocenza, i due perfidi! Ma andate
2611 Ramarr, I | venga incontro. È un rettile innocuo, ed anzi utilissimo alla
2612 Ramarr, III | chiacchierando, ci eravamo abbastanza inoltrati. Madonna si volse indietro
2613 Ramarr, I | uva, che sono ad autunno inoltrato quasi l'unico cibo degli
2614 Ramarr, III | solito nella fruttaglia insalvatichita. Era giusto che quella piccola
2615 Malan, III | pianticelle da giardino, ma insalvatichite oramai. E quello è il giardino
2616 Ramarr, II | neanche più un orto. Incolto, insalvatichito, poggiava sopra un grosso
2617 Malan, I | Castelnuovo nei Monti e l'insegna ospitale del Cannon d'oro.
2618 Dumas, IV | le idee da esprimere, gl'insegnamenti da dare, nella forma più
2619 Gabbia, IV | dello stormo pauroso, ora insegnando la strada, ora incalzando
2620 Malan, I | a Graiana, dove si fanno insegnare la strada. Chi lingua ha,
2621 Ramarr, I | bruno, dagli occhi vivi, che insegnava sempre il maneggio del fucile
2622 Malan, V | e dar di sproni, sempre inseguiti dalle serpi derubate, pregando
2623 Ramarr, III | mise il piede nel campo inselvatichito.~- Avete ragione; - mi disse; -
2624 Ramarr, II | s'intendono? Ma le noie inseparabili da quei lieti momenti, le
2625 Ramarr, III | Quei graziosi animaletti insettivori, diventavano frugivori ed
2626 Malan, III | della morte, graziosissimo insetto che mangia il legno con
2627 Malan, IV | di andare incontro ad una insidia soprannaturale, dove non
2628 Dumas, IV | vi si lascia soli, non insidiati nella vostra fortezza. Un
2629 Dumas, I | il vecchio romanziere, insigne campione della moderna letteratura
2630 Nembrot, I | ministro di Stato, visir, insignito del gran cordone del Sole
2631 Ramarr, I | veduto un usciere.~- Pure, - insistè quell'altro, - c'è il proverbio,
2632 Dumas, IV | migliaia d'esemplari dall'insistente apostolato degli associatori
2633 Gabbia, III | messo alle strette dalle sue insistenti domande. - Il giorno che
2634 Dumas, III | è una virtù, perchè non insisterci, anche a rischio di esagerare? -
2635 Gabbia, III | Tommaso si sentì scendere una insolita dolcezza nel cuore. Tanto
2636 Malan, IV | brontolò il mio compagno d'insonnia.~ ~ ~ ~
2637 Pre | molti, che seguirono con instancabile vena, piacque specialmente
2638 Malan, II | più pulito del sigaro, che insudicia le labbra, o della spagnoletta,
2639 Dumas, IV | romanzo? Io protesto; je m'insurge, avrebbe detto il Dumas.
2640 Ossian, II | poc'anzi un canto sulla insurrezione dolla Polonia, che avevo
2641 Malan, III | anche contro quello stipo intagliato, che vedevo là, appoggiato
2642 Malan, I | abitabile. Per altro, le intelaiature cadenti, e i vetri rotti,
2643 Dumas, I | per colpa della educazione intellettuale che ebbe da lui. A buon
2644 Pre | amorose, e uomini arditi, intelligenti e simpatici. Il suo stile
2645 Ramarr, III | mia. I ramarri son bestie intelligentissime; studiano poco, è vero,
2646 Malan, III | non fa male; - risposi, intendendo subito "il velen dell'argomento". -
2647 Ramarr, IV | seguitava a guardarmi, e a non intender nulla di nulla. Voleva accompagnarmi
2648 Ramarr, IV | anche su questo bisognerà intenderci; - replicai. - C'è torbido
2649 Malan, II | Comunque, senza pipa, non si intenderebbe più il mio amico Pascarella.
2650 Ramarr, IV | ed egli non giungeva ad intenderlo.~- Resta con la voglia! -
2651 Gabbia, IV | rispose Tommaso; - ma come la intendete voi, dicendo che non c'è
2652 Nembrot, II | sgabello da saltimbanchi. E intendeva tutti i desideri del suo
2653 Ossian, III | animo di un avversario; ma intendiamoci, di un avversario come voi,
2654 Ramarr, II | avviene tra due anime che s'intendono? Ma le noie inseparabili
2655 Ramarr, IV | salottino. Madonna era là, intenta al suo ricamo, e tutta sola
2656 Ramarr, III | di sospettare delle mie intenzioni, ed io mi sentii felice
2657 Ramarr, III | vedere.~- Dev'essere una cosa interessante; - diss'ella. - Verremo.~-
2658 Malan, IV | non parliamo di questi interessanti emitteri, decorati del nome
2659 Ramarr, II | i discorsi erano tali da interessarci tutti; altrimenti li lasciava
2660 Gabbia, I | vissuto molti anni, negli intermezzi delle sue peregrinazioni
2661 Ramarr, IV | viale d'entrata, prima d'internarsi in una piccola selva d'aranci.
2662 Ramarr, II | ordini di loggiati nell'interno, è veramente maraviglioso,
2663 Nembrot, I | egli si lasciava perfino interrogare su argomenti di letteratura.
2664 Nembrot, II | signor suo, in atto di muta interrogazione.~- Tu mi guardi, Assur,
2665 Ossian, IV | Quaranta! - gridai, interrompendo la lettera. - Erano ottanta,
2666 Ramarr, III | Madonna avrebbe potuto interrompere i sonni al padrone di casa
2667 Malan, III | senti come scricchiola! - interruppi, accennando a un suono secco,
2668 Nembrot, II | E se non portò la Luna intiera al suo innamorato padrone,
2669 Malan, II | tetto è da rifare quasi intieramente, e topi e scorpioni, e civette
2670 Ramarr, II | sentirmi rispondere frasi intiere e un pochettino più vive.
2671 Nembrot, II | alla caccia. Stava i giorni intieri e le notti col naso in aria
2672 Ramarr, II | Certo essi scaturiscono dall'intima vena del cuore; ma chi ci
2673 Dumas, I | studiata più minutamente, più intimamente, che io non posso far qui.
2674 Gabbia, I | brevi, ma altresì delle più intime; attori principali: lui,
2675 Ramarr, IV | de' miei sentimenti più intimi.~- Or bene, per questi sentimenti
2676 Ramarr, II | viavai, consentito dalla intimità delle abitudini e ristretto
2677 Gabbia, IV | Ciurillo!-~Il gabbiano intimorito spiccò il volo, ma non si
2678 Nembrot, II | piaceva la lepre anche senza intingoli, mangiata sul posto; forse
2679 Dumas, II | facilmente la vivanda per l'intingolo, e pensai senza volerlo
2680 Ossian, IV | Veramente, era una cosa intollerabile.~- Infine, - risposi imbizzito, -
2681 Ramarr, IV | pietra e pietra erano turati, intonacati di calce; e giù giù, era
2682 Ramarr, IV | giù, era bianco, turato, intonacato a quel modo. Più in là,
2683 Ramarr, IV | rabbia, e l'ironia prendeva intonazioni feroci. Mi spiccai finalmente
2684 Malan, V | le membra! Ancora mezzo intorpiditi, aggrovigliati, raggomitolati,
2685 Ramarr, II | volte non mi è avvenuto d'intrattenerla con ragionamenti di economia
2686 Ramarr, I | luminose, in mezzo a cui s'intravvedono belle figure di donne amanti,
2687 Nembrot, I | vedete voi, come io mi sono intravveduto per un momento, istoriografo
2688 Malan, IV | penetrò nella mia camera; intravvidi il prezioso argomento delle
2689 Dumas, IV | aggruppate in un misero intreccio, e condotte lemme lemme
2690 Malan, V | cavano gli occhi, se ne fa un intriso col miele, e si pesta nel
2691 Gabbia, V | amico, le cui ciglia si inumidirono più volte; quando egli mi
2692 Gabbia, II | e, dopo pochi secondi d'inutili sforzi, cadde a piombo,
2693 Dumas, III | cedendo alla moda. Ora è invalso il costume di chiedere,
2694 Dumas, II | politica; ne era, anzi, tanto invasato, da lasciar credere ad osservatori
2695 Ramarr, IV | Che volete? Ormai sono invecchiato la parte mia, e ancora non
2696 Gabbia, I | richiamarsi alla memoria la invelatura di quel legno, e un'altra
2697 Gabbia, II | E tanto bastò perchè s'inventasse la storia d'un convento
2698 Ramarr, I | esperienza; non lo avranno mica inventato!~- Eh, perché no? - disse
2699 Dumas, I | sue maravigliose facoltà inventive, rispondendo ad un bisogno
2700 Dumas, IV | miracolo, non è neanco d'invenzione moderna. Nella pittura e
2701 Malan, V | rappresi per tutta la stagiono invernale, e li faceva muovere, inarcare,
2702 Malan, V | Il primo raggio del sole, investendo quei viluppi di carne, scioglieva
2703 Dumas, III | feracissima fantasia, che s'investiva in ogni cosa del pro e del
2704 Ramarr, II | mantenetevi saldi in questa invidiabile condizione di ramarri. Essa
2705 Ramarr, I | cavaliere Lorenzo si lasciava invidiare, e sorrideva con la sua
2706 Ramarr, I | amici suoi, per esempio, invidiavano a Lorenzo Brunelli quello
2707 Dumas, III | credereste forse le nostre armi invincibili?~- Eh, quasi. Ad ogni modo,
2708 Malan, III | grazioso che mi venne fatto la invitai ad entrare. Ma ella non
2709 Gabbia, III | pendice in pendice, come invitando i cacciatori ai colpi difficili.
2710 Nembrot, III| provare il suo cane. Noi fummo invitati alla strage; come testimoni,
2711 Dumas, IV | Poveri voi! Come nell'invitatorio dei diavoli?~- Per l'appunto;
2712 Ramarr, I | gran macchia di cerri, che invitava alle passeggiate. Di là
2713 Dumas, IV | anche il Balzac, che pure s'invoca a maestro dai novatori.
2714 Malan, V | serbando ancora la forma dell'invoglio in cui era rimasta pigiata.~
2715 Dumas, I | avrete già per una piccola ipocrisia, quasi che io volessi prepararmi
2716 Nembrot, II | nel forno, di leoni e d'ippopotami, dei quali sono eccellenti
2717 Ramarr, II | di spoglie e di speranze, iridati d'amore, sciogliete il gran
2718 Dumas, IV | rifletterlo che trasformato nell'iride del suo grande occhio bianco
2719 Gabbia, II | i suoi occhietti, dalle iridi dorate, guardavano il cacciatore
2720 Ramarr, I | fuorchè per l'Inghilterra e l'Irlanda, dove non è bestia di casa; -
2721 Ossian, III | allo spirito le immagini d'Irnerio e di Bartolo, di Roscellino
2722 Ramarr, IV | Schiattavo dalla rabbia, e l'ironia prendeva intonazioni feroci.
2723 Ossian, IV | sempre feroce coll'Impero?~- Irreconciliabile! Lasciateci entrare in Roma,
2724 Ossian, III | reliquie de' miei vent'anni, irremeabile tempus!~ ~ ~ ~
2725 Ossian, I | uomo egizio antico, o di un irrequieto mortale dei tempi nostri,
2726 Malan, IV | lectularius; e neanche del pulex irritans, di cui si narra che faccia
2727 Malan, III | offuscata la vista, e la irritazione delle pupille mi faceva
2728 Nembrot, I | francese è venuto dianzi in iscena. C'è ancora, o vi racconterà
2729 Malan, I | rame, tra l'altre, con la iscrizione dell'imperatore Costantino
2730 Ramarr, I | scena coreografica, con isfoggio di colori, sotto il barbaglio
2731 Malan, IV | balzando in piedi, per isgranchirmi le membra. - Ecco il mattino!~-
2732 Nembrot, I | celesti, poichè egli, come Islamita moderno e come discendente
2733 Ramarr, I | il tuo gran poema arabo Ismaele e Mirìam, che non giunse
2734 Gabbia, III | primavera; passa quindi alle isole del Tirreno, ed anche alle
2735 Ramarr, IV | viticoltura e di orticoltura in ispecie; ma con mio comodo, perché
2736 Ramarr, I | guerra, uomo cogitabondo, e l'ispettor generale delle gabelle,
2737 Dumas, III | simpatia che l'uomo facilmente ispirava. Mi tornò sempre, quante
2738 Ossian, III | felice di avere seguita l'ispirazione mia, anzi quella di mia
2739 Nembrot, II | al capo, il diamante di Istar, altrimenti chiamato la
2740 Nembrot, I | collega coronato! Io non istavo alle mosse. Presi quel giorno
2741 Ramarr, I | quasi per atto di obbedienza istintiva alla teorica degli ambienti.
2742 Ossian, III | Eccola; è una triste istoria, che io stringerò in poche
2743 Nembrot, I | intravveduto per un momento, istoriografo di Persia, come Firdusi,
2744 Ossian, III | la necessità di chiedere istruzioni. Poi verrà un dispaccio
2745 Gabbia, I | brevemente che i moderni hanno italianizzato il nome del paesello, in
2746 Malan, I | noie rumorose della vita italica, i silenzi pensati delle
2747 | Ivi
2748 Ossian, II | presto.~- Pourvu que le Jupiter de la Seine.... - m'arrisicai
2749 Dumas, III | niente di meno! Ero calidus juventa, allora, quantunque non
2750 Nembrot, I | Nassir-Eddin, figlio di Moammed Kan, e nipote di quel virtuosissimo
2751 Ramarr, I | Tasso Barbasso, ed anche Labbri d'asino. Il Vaccinium Myrtillus,
2752 Pre | compì serenamente la sua laboriosa giornata.~E. F.~
2753 Ramarr, I | confondono, povere carni lacerate, poveri spiriti abbattuti;
2754 Ramarr, I | serpente, è un ramarro, lacerta viridis.~- Sì, bravo, dàcci
2755 Ossian, III | eccola qua, terribile nel suo laconismo: "Dentu a fait faillite."~-
2756 Ramarr, I | argento nei baffi e molta lacuna alle tempia, che fiotto
2757 Malan, I | verde piano acquitrinoso dei Lagadelli, donde, girato il fianco
2758 Malan, V | ragione, lor signori, a lagnarsi! - ci disse il nostro ospite,
2759 Dumas, III | tanto cattivo. Di che ti lagni? Ti ha chiamato per giunta
2760 Ossian, III | occhi, per non veder quelle lagrime.~- Maestro, - gli dissi,
2761 Malan, V | seguitando, via via con la lama, faceva saltare per tutta
2762 Nembrot, II | domandi altro che di poter lambire la ferita del mio cuore.
2763 Nembrot, II | tristezza ineffabile. Mise un lamento quasi umano, mosse la coda
2764 Malan, III | di larve, di lèmuri, di lamie, di lupi mannari, di spiriti
2765 Malan, V | triangolare; la cervice coperta di laminette squamose, disposte con una
2766 Malan, III | gran sala ci vorrebbe un lampadario, con trenta torchietti almeno;
2767 Ramarr, III | dorso, l'intelligenza che lampeggiava dai loro occhietti neri.
2768 Ramarr, III | dipanando certo matasse di lana così arruffate, che erano
2769 Ramarr, II | del refe, sul color delle lane, sulla finezza degli aghi
2770 Ossian, II | terzo il Musset, poeta di languori intellettuali e di voluttà
2771 Dumas, IV | che per il suo Nicolò de' Lapi tanto appartiene a Firenze,
2772 Ossian, II | populace,~Qui ne prête son large flane~Qu'à des gens forts
2773 Dumas, IV | solo si chiarisce erronea. Largesse, messeigneurs, mostriamoci
2774 Malan, V | padrone ha fatto aprire quelle larghe finestre, coi terrazzini
2775 Malan, III | ingannavano i difensori con larghi patti di resa. Ma questo
2776 Dumas, I | superbamente le spalle: Dites à Larmartine, que, si je suis l'empereur
2777 Nembrot, I | profonda, veramente degna di un Larochefoucauld: Plus je connais les hommes,
2778 Ramarr, IV | diss'io.~- Ah! E così, ci lascerete presto?~- Domani; - replicai.~-
2779 Ramarr, IV | immaginatelo voi. Scesi a Massa, lasciai alla stazione la mia valigia
2780 Dumas, III | abundare quam deficere.-~Ci lasciammo, dopo pochi altri discorsi
2781 Gabbia, IV | ha cantato da par suo. Ma lasciamo da banda i paragoni letterarii,
2782 Ramarr, I | anche in Italia.~- Allora, lasciamola lì! - disse la signora ridendo. -
2783 Dumas, III | fermata di Villafranca, e lasciando a voi Francesi di pensare
2784 Gabbia, III | mi avevi già spaventato, lasciandomi credere che tu fossi innamorato.
2785 Ramarr, IV | ritardo di qualche giorno, per lasciargli argomento di credere che
2786 Nembrot, II | quella era dura, doveva egli lasciarla andare? e se gli si sfaldava
2787 Malan, V | E non sarebbe meglio lasciarle andare per i fatti loro? -
2788 Ramarr, III | Io avrei dunque potuto lasciarlo parlare a sua posta della
2789 Ramarr, III | essi fu tanto cortese da lasciarsi accarezzare, facendomi provare
2790 Malan, V | larga stiva graticolata, per lasciarvi entrar dentro l'acqua del
2791 Nembrot, II | quel giorno il suo padrone lasciasse l'arco in un angolo e il
2792 Ossian, IV | condurmi con sè. Mi ha dunque lasciata qui all'albergo: dicendomi
2793 Ossian, IV | Impero?~- Irreconciliabile! Lasciateci entrare in Roma, e si potrà
2794 Ramarr, I | uno sguardo trasognato.~- Lasciatelo parlare; - disse il medico. -
2795 Ossian, II | rispose Augusto Barbier. - Lasciatemi soggiungere, e con tutto
2796 Nembrot, I | critico da un soldo. Già, lasciatevelo dire, l'idrofobia è un mito,
2797 Ramarr, III | acquistata.~I miei due amici mi lasciavano accostare sempre più al
2798 Malan, IV | vedute fuggire. Ma ora, lascino fare a me; ci metteremo
2799 Gabbia, I | insieme con la parete, la lastra di uno specchio di Venezia.
2800 Ramarr, II | contrastava il rustico dei lati e l'interrotto delle logge,
2801 Dumas, II | venne a parlare di lingua latina. E ci attaccammo subito,
2802 Dumas, III | piccolo ammiraglio, bianco latteo di carnagione, dagli occhi
2803 Ramarr, I | compagnie di amici sinceri, e lauri e palme di gloria sempiterna. - "
2804 Ramarr, IV | desiderato e così poco sperato.~- Lavorate sempre! - le dissi, avvicinandomi.~-
2805 Ramarr, I | trifore, il pozzo di marmo lavorato stupendamente da un artista
2806 Nembrot, II | principio di rovina. Si lavorava a rimediare; ma c'erano
2807 Ramarr, IV | restate qui ai vostri lavori.~- Mi duole che non li abbiate
2808 Malan, III | fianchi. L'amico Cesare lavorò anch'egli un pochino di
2809 Ramarr, IV | Agricoltura teorica e pratica del Lechartier, la Fisiologia vegetale
2810 Malan, IV | decorati del nome di cimex lectularius; e neanche del pulex irritans,
2811 Ramarr, I | per la sua strada: questi legale, quegli medico, quell'altro
2812 Ramarr, III | di Pisa e de' miei studi legali. Io li avevo finiti, e già
2813 Dumas, III | perchè?~- Ma sì, matto da legare. E vorresti dar peso a queste
2814 Dumas, IV | vertice della piramide la sua Légende des siècles; Alfredo de
2815 Dumas, I | monumentali, mercè una leggera esagerazione di rilievi
2816 Dumas, III | più oltre sono i casali di Leggerezza e d'Oblìo, col lago d'Indifferenza.
2817 Dumas, IV | Fielding, con tutte le sue leggerezze? Perchè dura, nobile, vario
2818 Ramarr, IV | avrete letto questo foglio, leggerò anch'io nei vostri occhi
2819 Ramarr, IV | occhi bassi, e non ci si leggeva affatto.~- Ho recitata bene
2820 Dumas, III | vivo.~Pochi giorni dopo, leggevo in un giornale una lettera
2821 Gabbia, I | se fosse il naso di una leggiadra donnina. Fu bello fino a
2822 Dumas, II | principio); ragazzo, avevo leggiucchiato; adolescente, avevo divorato
2823 Malan, V | saltar fuori dalla paglia una legione di diavoli, con le corna,
2824 Gabbia, III | cingallegre venivano a stormi, a legioni; i palombi volavano alti,
2825 Malan, IV | obbedendo ad un sentimento di legittima prudenza, misi la scatola
2826 Malan, V | escono, gli s'appioppa una legnata tra capo e collo.~- S'avventano,
2827 Malan, V | varii punti, una grandine di legnate. Ma nessun grido si udì,
2828 Ramarr, IV | degli alberi e quella dei legumi, anche senza venire a quell'
2829 Malan, III | immaginazioni morbose, di larve, di lèmuri, di lamie, di lupi mannari,
2830 Ramarr, IV | un gran medico, e che può lenire molti dolori.~- Felice voi
2831 Malan, IV | signor me sollevato con lenta progressione dal letto.~
2832 Ramarr, IV | figure bianche si muovevano lente lungo il muro di sostegno,
2833 Gabbia, II | Tommaso, colla medesima lentezza dei volatori, che parevano
2834 Malan, I | che venne a Reggio con Lentulo; ma non è cosa da tenersi
2835 Gabbia, IV | solitario ci rammenta il Leopardi, che del resto lo ha cantato
2836 Dumas, IV | potente, ma garbato e fine, il Lesage? Perchè non è morto il Richardson,
2837 Ramarr, II | decorate di consuetudini, letificate di sbadigli. Giovani e belli,
2838 Ramarr, IV | lettera.~- Che non avete letta, badate!~- C'è bisogno di
2839 Malan, I | maggiori delle diverse chiese letterarie, che tutte si arrogano di
2840 Nembrot, I | Alessandro Dumas non era un letterato, non era uno scrittore,
2841 Malan, III | all'evidenza. - Tutte le letterature del mondo hanno questo elemento
2842 Malan, II | torcano il viso, le graziose lettrici. Oltre che questi contorcimenti
2843 Ossian, I | l'uso assiduo giustifica. Levai da una sedia l'inevitabile
2844 Malan, II | gli anelli si seguono, si levano mollemente, danzano, si
2845 Gabbia, I | capitan Dodèro era nato a levante di Genova, nelle vicinanze
2846 Malan, IV | buona levata.~- Dite una levataccia. Abbiamo dormito su questi
2847 Nembrot, I | hero, an uncommon want, ma levate l'eroe e mettete: government.
2848 Malan, I | luculliana.-~Infilammo il ponte levatoio, dopo aver salutato lo stemma
2849 Malan, III | cos'è venuta a fare costei? Levatomi sul fianco, allungai un
2850 Malan, IV | nella sala da pranzo; ci leveremo da questa anticamera dell'
2851 Ramarr, V | disse l'uomo politico. - Leviamo la seduta, e andiamo subito
2852 Ramarr, I | proverbio, che lo dice: le lézard est l'ami de l'homme.~-
2853 Ossian, II | Speriamo di veder Roma libera, e presto.~- Pourvu que
2854 Gabbia, I | assistito ai primi rivolgimenti liberali italiani e partecipato anche,
2855 Nembrot, II | e non ci fu più mezzo di liberarlo dalle macerie. È vivo? è
2856 Ramarr, III | ma me ne sono facilmente liberato. Giungo perfino ad accarezzarli.~-
2857 Malan, III | miei ospiti mi portarono un libercolo manoscritto, che ebbero
2858 Nembrot, I | Costantinopoli! Laggiù i cani son liberi, senza museruola, senza
2859 Ossian, II | versi:~ ~ ~- C'est que la libertè n'est pas une comtesse~Du
2860 Ossian, II | la conquête de toutes les libertés. Le cose incominciano ad
2861 Malan, V | contorcevano, scappavano fuori, si libravano lenti nel vuoto e ricadevano
2862 Ramarr, II | che il suo modesto e dotto libriccino sulle chiese di Massa sia
2863 Malan, V | naturale che ho imparato al Liceo, le vipere si distinguono
2864 Gabbia, IV | preso il volo per altri lidi, ed è andata a fare il suo
2865 Gabbia, I | colline d'Albaro. Il curvo lido sembrò ai nostri padri antichi
2866 Ramarr, II | città di puri contorni, lieta di profumi, di colori e
2867 Ramarr, I | figure di donne amanti, liete compagnie di amici sinceri,
2868 Ramarr, IV | salottino; - vi auguro fresco e lieto l'autunno. Se posso esservi
2869 Nembrot, II | si doleva punto di quel lieve difetto. Egli sapeva benissimo
2870 Ramarr, IV | fatto altre volte, e per più lievi cagioni. Nel passarle daccanto,
2871 Ossian, III | quelquefois des natures hors ligne. Son proprio felice di avere
2872 Ramarr, II | vita per me? Non sente che limbo è per lei? Tranquilla, serena,
2873 Ramarr, IV | il puro necessario, nei limiti di ciò che mi avete indicato
2874 Ramarr, II | piantata d'aranci, o di limoni, che corresse di qua fino
2875 Pre | simpatici. Il suo stile è limpido e scorrevole, senza stento,
2876 Ramarr, III | avevano trovata la vista delle linci. Già, non è da fidarsi troppo
2877 Dumas, III | considerandi a un tanto la linea, gli fanno la sentenza anticipata
2878 Ramarr, IV | di vedere attraverso le linee l'angelico profilo di Madonna.
2879 Gabbia, IV | come un larus ridibundus Linnaei possa, senza venir meno
2880 Ossian, I | un gran pastrano di color lionato chiaro, tagliato senza garbo
2881 Gabbia, IV | anacreontici, ma anche dei lirici maggiori, come ad esempio
2882 Gabbia, IV | usignuolo sarebbe il poeta lirico, come a dire il Petrarca,
2883 Dumas, I | tempi nostri borghesi e livellatori, non si può essere, certamente,
2884 Dumas, III | sapersi sollevare da questi livelli, dell'interesse da una parte,
2885 Dumas, III | a Messina, a Napoli, a Livorno, a Genova, aveva in porto
2886 Ramarr, I | riflessi; fors'anche è la livrea d'amore; - rispose il naturalista. -
2887 Ossian, III | francese.~Arrossii, sentendomi lodare a quel modo.~- Voi mi giudicate
2888 Gabbia, II | vernacolo Loeua (pronunzierete Loeu alla francese e aggiungerete
2889 Gabbia, II | Loano si dice in vernacolo Loeua (pronunzierete Loeu alla
2890 Ramarr, II | Cybo, con due ordini di loggiati nell'interno, è veramente
2891 Ramarr, IV | destra. Laggiù, dopo il loggiato, ho messo mano a fabbricare
2892 Malan, IV | cincischiati e le grammatiche logorate senza frutto, gli amori
2893 Ossian, II | l'odeur de la poudre, aux loìntaines volées~Des cloches et des
2894 Dumas, IV | il Manzoni e il Grossi, lombardi, il toscano Guerrazzi, e
2895 Malan, II | ligure, il bolognese e il lombardo, che è comune, salvo le
2896 Malan, V | le rane, le chiocciole, i lombrichi ed altre bestiuole simiglianti,
2897 Nembrot, I | gli altri, di Parigi, di Londra, o di Vienna, dai cani di
2898 Ossian, II | aux sanglantes mêlées,~Au long roulement des tambours,~
2899 Dumas, I | cogliervi aspetti nuovi e lontani, di foggiarne nuovi mondi
2900 Nembrot, I | verso del Don Giovanni di lord Byron: I want a hero, an
2901 Gabbia, III | lungo la salita di Monte Loreto. Caterina Rocca era una
2902 Ossian, II | Ah, l'Italia è una fiera lottatrice! Speriamo di veder Roma
2903 Malan, V | menar botte da orbi sul lubrico sciame, innanzi che il caldo
2904 Malan, V | muovevano più svelti, gli occhi luccicavano più vivi, le lingue dardeggiavano
2905 Ramarr, II | una pietra sporgente. Il luccichio di quelli occhi mi attrasse,
2906 Ossian, III | Ventisette centesimi.-~E due luccioloni gli rigarono le guancie,
2907 Gabbia, III | di passo abbondavano; i lucherini calavano a sciami; i cardellini
2908 Ramarr, I | luoghi soleggiati, dove la lucida sua pelle risplende di bei
2909 Ramarr, I | ammiccando con gli occhietti lucidi; ma appena la signora accennò
2910 Malan, I | cena; che prevedo non sarà luculliana.-~Infilammo il ponte levatoio,
2911 Nembrot, I | particolare. Sir James non era un Lucullo, nè un Apicio; amava assai
2912 Ramarr, III | conosce. Grilli, larve, lumachelle, mosche ed ogni altro genere
2913 Malan, III | risposi. - "E vidi un lumicino che parea spento" come lasciò
2914 Ramarr, IV | città de' miei sogni, alla luminosa valle de' miei desiderii.
2915 Ramarr, IV | piantandomi addosso i due fuochi luminosi de' suoi occhiali d'oro, -
2916 Dumas, IV | Richardson, con tutte le sue lungagnaie, nè il Fielding, con tutte
2917 Malan, III | castello dei Fieschi, un po' lunge di qua, verso ponente; ma
2918 Gabbia, III | Loano. Un'altra mattina andò lungi, verso la spiaggia di Albenga;
2919 Malan, I | vede tutta la gran valle di Lunigiana e un lembo di mare nel fondo,
2920 Ramarr, V | Massa Ducale travestito da lupo! - osservò il naturalista.~-
2921 Ramarr, I | replicò il poeta, niente lusingato da quella evocazione. -
2922 Dumas, IV | rende la fresca idealità del Lys dans la vallée! E l'Eugenia
2923 Ramarr, III | gli gridai, mentre la macchina dava la stratta al convoglio.~-
2924 Malan, V | di ribaltarci dal letto! Macchinalmente allungai il mio bastone
2925 Ramarr, I | di pali telegrafici, di macchine, di raffinerie, e d'altre
2926 Gabbia, III | olivigno carico, spruzzolate di macchioline brune e nerognole.~ ~ ~ ~
2927 Nembrot, II | mezzo di liberarlo dalle macerie. È vivo? è morto? sicuramente
2928 Ramarr, IV | il trattato pratico del Machard. Quanto all'orticoltura,
2929 Ramarr, II | avevano il loro covo nella macìa, e certamente erano stati
2930 Gabbia, III | occhio e fanno pensare alle Madonne dei quadri. Inoltre, vestiva
2931 Gabbia, IV | conoscere, come ad una cara madrina.-~La fanciulla rise di cuore
2932 Gabbia, III | casa. Attraversò la via maestra, infilò un vicolo e andò
2933 Gabbia, II | pianterreno, umiliate col nome di magazzini, forse perchè i loanesi,
2934 Dumas, IV | di rimettere il campo a maggese, per seminarvi dell'altro,
2935 Ramarr, II | una tiepida fragranza di maggio; perciò il discorso non
2936 Malan, IV | senza poter accusare la magia bianca dei fratelli Dawenport,
2937 Dumas, I | come in questo specchio magico del Dumas. Sopra tutto cavalleresca,
2938 Ramarr, I | lui e reso con quella sua magistrale esattezza di osservazione,
2939 Dumas, III | concetto di una Francia magnanima e cavalleresca, cho, raro
2940 Dumas, I | la bontà e l'astuzia, la magnanimità e il delitto, espressi in
2941 Dumas, I | parte sua, non meno pronto a magnificare quella degli altri. Io lo
2942 Dumas, I | grandezza degli atti, alla magnificenza delle forme, è la caratteristica
2943 Ramarr, II | pareva un avanzo di villa del magnifico Cinquecento; ma forse non
2944 Gabbia, IV | uccelli ricercatissimi. Son magri, quando si prendono; ma,
2945 Ramarr, II | padrone di casa, il mio ospite magro e segaligno, coi suoi eterni
2946 Dumas, I | cavalieri di Harmental e di Maison rouge (molti altri potrei
2947 Ramarr, III | in lumi di smeraldo, di malachite e di cromo, i verdi tutti
2948 Ramarr, I | gioie e dolori, fastidi e malanni, grandezze e splendori (
2949 Ramarr, IV | Luigi XIV, che mi diede maledettamente sui nervi.~- Ah! - risposi
2950 Gabbia, V | già troppo. E se ne andò, maledicendo alla caccia, agli ortolani,
2951 Dumas, IV | alternare benedizioni e maledizioni, non avendo altro, per apparirvi
2952 | malgrado
2953 Ramarr, III | al racconto dei piccoli mali di una persona amica.~Uomo
2954 Nembrot, II | passatempo; sputava sul nome del maligno, e se ne ritornava alla
2955 Malan, I | penetrati in val di Tacca, malinconica per le sue boscaglie di
2956 Ossian, II | disse egli, crollando malinconicamente la testa. - E ancora non
2957 Gabbia, IV | cenerognoli, dagli occhi miti e malinconici, che popolano nella buona
2958 Gabbia, V | non parliamo di queste malinconie, "nell'ora all'amicizia
2959 Ramarr, III | ascoltare gli sfoghi di malumore del capo-divisione, che
2960 Ossian, II | forte femme aux puissantes mamelles,~A la voix rude, aux durs
2961 Ramarr, III | dopo aver data un'ultima manata di mosche ai miei cari pupilli.~
2962 Ramarr, V | pane, non v'ingannino le manate di mosche; fuggite, per
2963 Gabbia, IV | IV.~ ~Mancando l'infido Ciurillo, mancava
2964 Ramarr, IV | temevo perfino che mi dovesse mancar l'occasione di trovar Madonna
2965 Gabbia, III | offensiva. Quando fu per mancargli il coraggio, non era più
2966 Gabbia, IV | Mancando l'infido Ciurillo, mancava l'occasione di veder Caterina
2967 Ossian, I | onda dei viandanti, a cui mancavano le mie ragioni per trattenersi,
2968 Malan, III | III.~ ~- Non ci mancherebbe altro che aver paura degli
2969 Malan, IV | rispose l'amico, - ci mancherebbero ancora le legna.~- Eh, per
2970 Dumas, III | queste cose, non già per manco di rispetto ad una nobile
2971 Ossian, IV | Cascai dalle nuvole, e poco mancò non cadessi anche dalle
2972 Malan, V | Pontremoli per la via della Cisa, mandammo una cartolina postale coi
2973 Nembrot, III| Non so chi mi tenga dal mandargli una trombonata nella groppa!"
2974 Nembrot, I | ufficio, quando disegnarono di mandarlo altrove; non potè morirci,
2975 Ramarr, III | partenza! - Non dimenticate di mandarmi i libri.~- Potete dubitarne?
2976 Malan, IV | vigoroso, quello che mi mandava in alto. Lo spirito invisibile
2977 Ramarr, III | riprese egli, - che mi manderete insieme il conticino.~-
2978 Gabbia, V | Giuseppe Carli.~- Che questa mane doveva venire appunto in
2979 Ramarr, I | che insegnava sempre il maneggio del fucile alle mosche?
2980 Ramarr, I | cagione delle sue bacche nere, mangerecce, in forma di chicchi d'uva,
2981 Ramarr, IV | rinunziate al pranzo.~- Mangerò un boccone per via; - replicai.~
2982 Malan, III | graziosissimo insetto che mangia il legno con una voluttà
2983 Malan, II | per le loro faccende. Noi mangiammo religiosamente tutto quello
2984 Nembrot, II | perchè non era sicuro di mangiarla autentica dagli osti di
2985 Gabbia, II | uccelli marini si usava mangiarli, e nella cucina inglese
2986 Nembrot, II | lepre anche senza intingoli, mangiata sul posto; forse perchè
2987 Malan, II | uova, per solito, non le mangiavano loro; le portavano invece
2988 Nembrot, II | virtù. Assurbanipal non ne mangiò neanche un pezzettino. E
2989 Malan, III | che pareva quello d'un manichino da pittori, posò la testa
2990 Nembrot, I | rispettano tutte le leggi, e non manifestano per i monumenti patrii un
2991 Malan, V | bisogno, in verità, per manifestarci la nostra meraviglia, poichè
2992 Dumas, I | passato e nel presente le manifestazioni più singolari della vita,
2993 Nembrot, I | maggiore di quello che si manifesti per tutti gli altri, di
2994 Ramarr, II | venissero i frenatori a girar la maniglia, avevo aperto io lo sportello,
2995 Malan, III | lèmuri, di lamie, di lupi mannari, di spiriti delle caverne,
2996 Ramarr, IV | dare alcuni ordini ai suoi manovali. Lo vidi subito, appena
2997 Gabbia, I | viaggi, l'attrezzatura e la manovra dei vecchi bastimenti che
2998 Malan, V | paladini, doveva essere manovrato da due uomini; e trassero
2999 Ramarr, II | fresco nello stile severo del Mantegna, sorgeva da un lato la cappella;
3000 Ramarr, III | per caso degli orfani da mantenere?-~Io già aveva una voglia
3001 Gabbia, III | fatta ad una donna bisogna mantenerla.~- È giusto; - disse Giuseppe
3002 Ramarr, II | questi nobili sentimenti, mantenetevi saldi in questa invidiabile
3003 Ramarr, II | una ritmica vibrazione di mantici (scusate il particolare
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