Canto
1 OraGiov | Polle dei Gaisèri, e il mesto giallo ~Degl’islandici prati;
2 OraGiov | tedesco ~Giù per la china, e mesto era. Ei pensava ~Forse a’
3 OraGiov | nato di virile affanno, ~Mesto crebbe e virile il nostro
4 PrimeSto| Sepolcreti dei padri, un mesto addio ~I fratelli mandarono
5 PrimeSto| tanto eliso ~Orïentale al mesto occhio s’apría, ~Sopra ogni
6 PrimeSto| nomade dipinto, ~Il più mesto le invía de’ suoi saluti; ~
7 MonteCir| la sponda dopo il lungo e mesto ~Remigar de la fuga. Avea
8 MonteCir| i licopodi ~Cresceano il mesto degl’intonsi prati ~Nell’
9 FuochiAp| la lucciola errante, o il mesto verso ~Che il cuculo dai
10 FuochiAp| divota china ~Là dove al mesto dell’adriaco mare ~Sorride
11 LettMar | infaticabile precorro ~Al mesto fine de le mie giornate, ~
12 Raffaell| coro ~Di martiri che il mesto inno levasse ~De’ suoi dolori. ~
13 Raffaell| dicendo un suo rispetto: ~Mesto era il verso, ancorachè
14 Lampo | temperi gli spasimi ~ D’un mesto amore, ~E il lungo desiderio ~
15 Morta | l’altra e la guardò. Dal mesto ~Volto scorgevi de la nova
16 EpicBimb| Bagnâr due stille il tuo mesto sorriso; ~ E mi dicesti: ”
17 3Fanciul| Spazi del cielo; ma col mesto riso ~Del moribondo pio ~
18 7soldati| denso rovereto ~Starsi un mesto, diritto in fra due morti. ~
19 7soldati| che guardi” ~Seguì quel mesto con rotte parole ~Qual di
20 Politico| tombe: e sul mio labbro, al mesto ~Imbrunir d’ogni sera, ~
21 Obolo | parenti venian recando il mesto ~Cenere e le perpetue lucerne, ~
22 Volanti | aurora ~Non presentiano il mesto de la sera. ~ ~ L’età pensosa,
23 Arnalda | celesti piume! ~Ma quel mesto pallor, quel bruno lampo
24 Arnalda | quella unica stilla, ~Che dal mesto del veglio occhio discese ~
25 Arnalda | sol dall’occidente invia ~Mesto un saluto su purpureo raggio ~
26 Arnalda | Esercitata. E s’io ne guardo il mesto~Pallor del volto, e su la
27 Arnalda | nepote dei dogi, 10 ecco, nel mesto ~Porto sì muto d’opere,
28 Nozze | Soglia deposto il peritoso e mesto ~Sentimento che gli orfani
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