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Canto
6024 Arnalda | e vergognoso ~Esular di regali orme maturi?... ~ ~ Chi
6025 Tornera | mandare nei giorni solenni in regalo agli amici, dei versi, o
6026 MonteCir | sol di Spagna, egli venía reggendo ~Le brevi membra su baston
6027 OraGiov | Del prigioniero; e tu mi reggerai, ~Fin che s’apra la tomba
6028 Arnalda | pare al rapito navigante ~Reggere il pino dentro un flutto
6029 OraGiov | Ramingo: e l’ardua dignità reggesti ~Del prigioniero; e tu mi
6030 FuochiAp | cieli ~Una procella, e ne reggeva il volo, ~Di negro e di
6031 MonteCir | carme ~Quando assopîr la regia Itaca volpe:~Sparîr le porte
6032 Politico | Ovver Napoleoni; ~O ne le regïoni ~D’un arrogante olimpico
6033 Autob | Si scartabellano gli unti registri del convento, e vi si trova
6034 AmorLuce | Polo si oscura, ~Tetri vi regnano ~Gelo e paura; ~Ove s’illumini ~
6035 Autob | maraviglia inutile; e che certe regole fossero mummie imbalsamate
6036 Politico | Poi tetre famiglie ~Di Regoli affamati, ~Roghi innalzando
6037 Arnalda | Finchè non t’abbia l’Oceán reietta, ~Infedele ad amplessi altri
6038 PrimeSto | arpa di cielo. ~ ~ E il reietto piangeva. Imperversando ~
6039 MonteCir | gorghi profondi e le vaganti~Rëíne de lo spazio interrogavi ~
6040 Morta | pauroso abisso, ~Dove la Reissa, furibonda naiade ~Sbatte
6041 PrimeSto | colpa, la codarda emerse ~Religion dei pallidi terrori; ~Commosso
6042 Arnalda | castella, ~Cui prime fûr religioni, Iddio, ~E la patria, e
6043 Politico | fragore di franti ~Ceppi religïosi e feodali ~Corse a que’
6044 7soldati | bandiere ~Porgevano un saluto ~Religïoso e pio: ~Chè lor pareva in
6045 Arnalda(5) | hostibus vile mancipium relinquam? tu, jam jamque amplexu
6046 Arnalda | delirio, ~Supplice in ceppi un remador le palme ~Tendere ad essa,
6047 MonteCir(1) | del mondo. Onde Ovidio nel Remedia amoris le volgea quel verso:~«
6048 Arnalda | Addio. — Sollecita il remeggio, ~Adrïatica prua: te dei
6049 MonteCir | canto ~Allegrato non fu del remigante, ~Malinconicamente circonfuso ~
6050 LettMar | calde terre: ~Per tutto il remigato aere colonna ~Milïaria non
6051 LettMar | non può; ma sento un’acre ~Reminiscenza del versato pianto. ~ ~
6052 LettMar | grande occhio di foco ~In remota schiudea valle boema, ~Sui
6053 OraGiov | età, per duri casi ormai ~Remotissima. Ed era il dolce tempo ~
6054 FuochiAp | giorno a noi per cento anni remoto, ~La sublime imprudenza,
6055 Roma | china e perde ~Ne’ lucenti renai d’una riviera ~Sta la concava
6056 Arnalda | d’aver, e più benigno ~Lo rende agli altrui mali. E quella
6057 Arnalda(10) | lodi e preci profondendosi rendè l’anima invitta a Dio immortale,
6058 CittaIta | Perocchè su la terra itala Dio ~Rendere allor dovea ~Una grande
6059 Autob | servigi spontanei che si rendevano al tedesco. Mi parea strano
6060 Roma | si nomina Roma; e tu la rendi ~Ai nipoti de gli avi. In
6061 Politico | che entro là cadeste ~Non renitenti ai morsi ~De le tigri e
6062 PrimeSto | seminava i mesti ~Licheni al renne, e citiso a le cerve; ~O
6063 MonteCir | quando ~A quando i figli replicar d’Arminio ~Con le severe
6064 Raffaell | gentile.” ~ ~ “Chïunque siate, replicò la franca ~Verginella, o
6065 OraGiov | lëonina del trïonfo; ~E con repressa bramosia guardava, ~Come
6066 PrimeSto | Alambre ~E l’Italia scegliea repubblicana, ~A le battaglie esperta
6067 Comunism | quella Repubblica senza repubblicani. Per raddolcirmi l’anima
6068 OraGiov | danza pirrica su metro ~Repubblicano. E poi che vide il niveo ~
6069 Arnalda | perchè mentre il mio canto repugna, ~Ammalïata dal terror mi
6070 PrimeSto | quelle selvaggie turme ~Di repugnanti, e süaderle a forti ~Cittadinanze,
6071 BiancaRe | sciogliea. Poi ch’era tanta ~La repugnanza per le elisie lande, ~Ancora
6072 FuochiAp | quel lido, ove impaluda e requia ~La famiglia dei rivoli
6073 Roma | altissimo volo. E quando oscure ~Requian le cose, e al raggio de
6074 OraGiov(10) | PADRE DOLENTE VI PREGA~D’UN REQUIEM.~ ~Corse fama che vi fosse
6075 Elegie | Ossa quieta, precor, tuta requirescere in urna,~ Et sit humus cineri
6076 Arnalda(9) | quelle acque da procellose si resero piacevoli e navigabili. ~
6077 Comunism | poesia. Sicchè non ò potuto resistere alla tentazione di scrivere
6078 7soldati(17)| noi, dal buon Dio ti sia reso più tardi: gli innocenti
6079 CittaIta | dolorosa: ~E come ilota fu respinta fuore ~Dal gran convito
6080 GiocoPal | iterato ~Suon di battute e di respinte palle ~Con pronto magistero ~
6081 Arnalda | Non fidente che in Dio, respira ancora~La vergine di Roca. —
6082 Raffaell | tutto canta; l’aura ~Che tu respiri, ondeggia ai trilli novi ~
6083 PrimeSto | il lacero carme, onde i responsi ~Ululando rendea da le sue
6084 Arnalda | l’ampia valle una codarda rèssa ~D’anelosi fuggenti. E su
6085 CittaIta | una prudente ~Legge che resse la marina gente; 10 ~E porgeva
6086 BiancaRe | ai cieli, e i cieli ~Muti restâr. Tra l’avvenire e il guardo ~
6087 PrimeSto | che niuna ~Del loco orma restasse, i miserandi ~Servi svenâro.
6088 BiancaRe | ultimo in vetta ~D’una rupe restassi esterrefatto ~Testimone
6089 CittaIta | e poi che niuna ~Più ne restava, sin la lor memoria ~Sommersero
6090 Tornera | giardini, i rari ~Che ti restavan grandi cittadini. ~E ad
6091 Arnalda | una lancia ~E un’anima ci resti; ed oggi pure ~N’è promessa
6092 CittaIta(18)| Inghilterra che ricevette e non restituì da oltre un milione di fiorini
6093 Politico | assassino; ~Tal che di Pier la rete ~Vôlta è nel limo a pesca
6094 7soldati | nevicati vertici remoti ~Le retiche camozze; e sull’aperto ~
6095 Autob | reciterò anch’io l’orazione del reverendo Sterne, del povero Yorick:
6096 Morta | ed incurvando in atto ~Di reverenza il capo, Il tenebroso ~Aër
6097 FuochiAp | vilmente ~Aperte chiuse de la rezia rupe ~Al flagellato da procelle
6098 3Fanciul | Digli, che scende da le rezie rupi ~Da troppo lunga etade ~
6099 Arnalda(7) | pentissero dappoi della colpa, riacquistarono il senso del pudore. ~Trog.
6100 Arnalda | curva ampia prepara ~Del suo Rialto luminarie in festa…. ~E
6101 MonteCir | Mortificato dal flagel dei venti ~Rïalzando, le candide ninfee ~Tornan
6102 Arnalda | E nell’affaticata alma rïandi~De le cene il tumulto, e
6103 CittaIta | risorgeranno; ~E così fu. Rïanimato ergeva ~Dal lungo e infame
6104 PrimeSto | chiostre, ~L’ala feconda riàperse Amore, ~Così che in breve
6105 LettMar | versato pianto. ~ ~ Poi rïaperto il vol esco dai mondi ~Ove
6106 Arnalda | così la tua parola?” ~Ma rïapparsa ne la debol mente ~La ricordanza
6107 PrimeSto | mortali le virtù maligne ~Rïapparvero intere, e v’ebber figli ~
6108 Volanti | stanche ~Io chiuderò, per rïaprirle in Dio. ~ ~L’AURORA BOREALE~
6109 PrimeSto | umane ~Stirpi di novo, e riapriro il triste ~Libro interrotto
6110 FuochiAp | desir di Libertade ~Sento rïarder ne le vene. Oh fosse ~Pari
6111 Arnalda | quand’ella nacque; ~Chè rïarsa dal sole era la palma. ~
6112 OraGiov | sue frange d’argento. Avea riarse ~L’ultime poe sulle pendici
6113 7soldati | Bei cavalieri dove più rïarse La titanica guerra. In
6114 Roma | a quell’acuta ~Gioia del rïaverlo: a quel selvaggio ~Brancolar
6115 3fiumi | d’itala spene, ~Onde poi ribadite ~Fûr le vecchie catene, ~
6116 Politico | Ove attorta, sui ponti, la ribalda ~Vipera al sol si scalda. ~
6117 Politico | germogliate in causa delle recenti ribalderie del governo pontificio,
6118 Politico | carcere, fra i ceppi, ~Come un ribaldo. In pianto ~Soletto errò
6119 OraGiov | E qua e là battendo e ribattendo, ~Ruinò dall’altezza e giacque
6120 ValleMor | con l’audacia di canzon ribella ~ Le battaglie predissi,
6121 Arnalda | immeritate; e l’odio, ~Che ribolle al fallir de la vendetta, ~
6122 OraGiov | su i nostri ~Regni pareva ricader solcata ~Da i tetri lampi
6123 EpicBimb | la sedia, in festa; ~Poi ricadeva dal dolor confitto? ~ ~
6124 7soldati | Ella di speme l’avvenir ricama; ~E per l’amor d’un pane ~
6125 Roma | deposte ~Sopra la sabbia ricamate valve ~D’una conchiglia,
6126 7soldati | con dïuturna insidia ~A ricambiarsi accenti ~D’odio e d’invidia,
6127 Arnalda(1) | Rapita al rapitore da Riccardo d’Inghilterra pel ragionevole
6128 OraGiov | la vegliata soglia. ~Avea riccia la chioma e colorata ~Come
6129 Autob | velo candido con que’ bei ricciolini che ne scappavan fuori.
6130 Arnalda | avido volge, ~La sua diletta ricercando; ed ella ~Gli stava in atto
6131 PrimeSto | Brancolarono al buio a ricercarla, ~E brancolano ancor. Però
6132 Obolo | condannato o assolto, ~L’obolo ricevea perchè potesse ~Oltre passare
6133 Autob | scrolla la testa, e rifiuta di riceverlo. Qui nasce un battibecco,
6134 CittaIta(18)| Arrigo VI d’Inghilterra che ricevette e non restituì da oltre
6135 7soldati | croato. Anime prave ~Che ricevono al fonte un odïoso ~Battesimo
6136 GiocoPal(1) | meriterebbe rimanervi: è un richiamo a' giuochi giovanili. È
6137 Arnalda | a Dio, ~Quasi il perchè richiegga irriverente ~De le sventure
6138 Arnalda | proscritto, ~Ed infelice, e mi richiese amore. ~Io non l’ò amato,
6139 Obolo | lucerne, ~E deponevan l’obolo richiesto ~Dal battelliere de le ripe
6140 7soldati(19)| I Carpati a mezzodì la ricingono d’una muraglia gigantesca.
6141 PrimeSto | rivi dell’Alfeo lambiti, ~Ricinte di conifero la negra ù~Chioma,
6142 7soldati | Giacea soletta un’altra man ricisa, ~E forse era la sua. — “
6143 7soldati | speranze! quanti fior di vita ~Ricisi da le spade! ~Che amor,
6144 CittaIta | O il cortice del cinnamo riciso ~Ne’ laureti del Gange; ~
6145 Politico | caddero, giacquero, e risorti~Ricominciâr. E i vasti cimiteri, ~Ove
6146 Arnalda | tumulto, e i Buoni e i canti, ~Ricomponendo nel pensier le molli~Forme,
6147 Roma | Tu le sparte ~Sue membra ricomponi. Ivi nel mezzo ~Fra le cento
6148 PrimeSto | Quelle funebri valli, e a ricomporsi ~Invan le inaridite ossa
6149 Roma | Che perpetuo il seguisse a ricondurlo ~Ne la turpe Sant’Anna.
6150 Patrii | Me al guardïan straniero ~Ricondurrebbe e ai tetri ~Crepuscoli,
6151 Autob | nissun lo conosce, non riconosce nissuno. Allora lo si conduce
6152 7soldati(17)| si trovò fra i cadaveri riconosciuti: il suo nome non apparve
6153 MonteCir(5) | Italia di sedici anni a riconquistare lo splendido retaggio della
6154 OraGiov | capo ~Stellato di Maria fu ricoperto ~Di scherno; e le giannizzere
6155 OraGiov | e le terre, e l’aquilon ricopre ~Di neve alta ogni cosa,
6156 Politico | Dio me ne à tolti tanti!), ricordano e data e versi. I quali
6157 Arnalda | che, per te lontano, ~Fia ricordarle amaramente caro. ~ ~ E sì
6158 Autob | dopo molto pensare, col ricordarsi d’avere un tempo, quando
6159 FuochiAp | a memoria di viaggio. Vi ricordate, mie care, que’ tanti voti
6160 EpicBimb | dicesti con un fil di voce: ~«Ricordati di me, che t’amai tanto.» ~
6161 Arnalda | alcuna ~Menda vêr lei si ricordava il core, ~Quella, che parve
6162 7soldati | nemico generoso io parlo, ~Ricorditi di lor, te ne scongiuro, ~
6163 Volanti | Splende da raggi lividi ricorsa, ~Languono incerti sotto
6164 3Fanciul | Gli cinsero una spada, ~E ricoverto d’una bianca assisa ~L’àn
6165 PrimeSto | da una gente atroce, ~Si ricovraron le reliquie afflitte ~Dei
6166 LettMar | brucerà per la campagna, ~Ricovreremo all’odorosa tenda ~Di mite
6167 OraGiov | olimpia ~Febbre dei carmi; e ricusâr la veste ~Che non fosse
6168 Lampo | Venere, ~O inesorabile ~ Ricusi amore, ~Sereno, gelido ~
6169 3Fanciul | Accese nuvolette di corallo ~Rideano ancor per gli ampi ~Spazi
6170 ValleMor | le magiche valli, ond’è ridente, ~ V’è una picciola valle
6171 Politico | tiepido perdono ~Che gli ridesse il trono; ~Il successor
6172 LettMar | Con quella sua carezza a ridestarmi ~Soavemente, si che amore
6173 Politico | infame scoglio ~Di Gaeta ridesti, ~Quando vedesti ripiombar
6174 Arnalda | Un suon da la vicina eco ridetto, ~Triste, come il sospir
6175 LettMar | giorno di festa il di che ridi; ~E se tu piangi, contemplando
6176 MonteCir | errabonda prua ~Dell’Itaco a ridirne i fortunosi ~Veleggiamenti,
6177 FuochiAp | amabili imprudenti, ~A cui già ridon su la testa bionda ~Il primo
6178 Inondaz | Vergine Maria, ~D’una gente ridotta all’agonia~ ~Coro finale. ~ ~
6179 Volanti | vermiglie ~Sotto un serto di rie spine servili. ~ ~ Ma ormai
6180 Arnalda | abbracciarmi. Allor che mi riebbi, ~E blanda al cor mi rifluì
6181 Badia | fallace, ~Sentía nel core rieder l’affanno, ~Morivan gli
6182 Badia | il mar. ~II. ~ ~ Quando riedeva quel dì dell’anno, ~Che
6183 Politico | patria e di catene. ~E al tuo riedevi insanguinato soglio ~Schiavo
6184 MonteCir | cornamusa. ~Ahi! ma non riedon tutti; e v’à chi siede ~
6185 GiocoPal | fiori ~I volubili altari, ~Rïempi d’allegrezza ~Matricida
6186 Comunism | lo inviò a te, acciò ne riempia le moltissime pagine rimaste
6187 Arnalda(10) | l’offerse; poi la pelle riempiuta di fieno, ed a guisa di
6188 Arnalda | Pure a le tue contrade ove rïesca,~Derelitta Nicósia, il peregrino ~
6189 Roma | offesa ~Anima sventurata a Te riesce ~Più cara d’una stella,
6190 3Fanciul | io sappia il vero: ~Poi, rifacendo il calle, ~L’ingiocondo
6191 GiocoPal(1) | li trovando più, doverli rifare, o gittar il lavoro. Nullameno
6192 VersiCur | lo consente Iddio, ~Noi rifaremo il memore vïaggio. Or,
6193 Raffaell | Urbino.” ~ ~ La fanciulla ~Si rifece di porpora, e si tacque. ~ ~
6194 Arnalda(7) | secondo quello ne vien riferito dagli storici, mandavano
6195 Tornera | dei popoli son lente ~A rifiorir. Ma eterno ~E implacabile
6196 PrimeSto | che mel dice, Ausonia mia ~Rifiorirai di generosa e forte ~Vita.
6197 Autob | barbagianni, scrolla la testa, e rifiuta di riceverlo. Qui nasce
6198 MonteCir(7) | che l’anima di Tiberio, rifiutata perfino dallo Stige, s’era
6199 7soldati | riposa la spumante Aluta, ~Si riflettea con le pareti bianche ~La
6200 Autob | in diamante, e farglieli riflettere; trasformarli in emozioni,
6201 CittaIta | Prigioniere verran di Palestina ~A riflettersi mille arabe lune ~Dentro
6202 Arnalda | riebbi, ~E blanda al cor mi rifluì la vita, ~Posava sotto un
6203 3fiumi | a me nel core ~Da quella rifluían valle di grazie, ~Quando
6204 Tornera | sopita: ~Par che le torni a rifluire al core ~L’antichissimo
6205 LettMar | Una virtù che dal gioir rifugge? ~Onde avvien mai, che ai
6206 PrimeSto | Del tuo cantore povertà rifuggi ~E l’iroso abbandono? Oh!
6207 MonteCir(7) | perfino dallo Stige, s’era rifugiata nelle inique viscere di
6208 CittaIta | Eburnee: ivano ai balli, ~E rifulgean de lo stranier le sale ~
6209 Arnalda(10) | crudeltà, fu vivo scorticato. Rifulse incredibilmente in mezzo
6210 BiancaRe | le navi ~Venturose, che rigano di fumo ~Italico le avite
6211 BiancaRe | tenèbre a lunghi ~Solchi rigar di foco, e per la eterea ~
6212 CittaIta | elli di rossa ~Stroscia rigaron la romana fossa;~Così che
6213 7soldati | affannato vagando lambiva ~Su le rigate pietre ~Il sangue di colui
6214 Autob | vasta pianura coi campi rigati di solchi divisi a quadretti,
6215 Morta | strisciavano e le chiome ~Rigide, urtando con l’incerto volo. ~
6216 Volanti | sento ~Già farsi i giorni rigidetti e brevi ~E approssimarsi
6217 FuochiAp | Ancor che acuto ~Fosse il rigor del moribondo autunno, ~
6218 Politico | levato sui ferrati scudi ~Riguadagnava il serto. ~Anch’essa Italia
6219 PrimeSto | collina ~Stettero immoti riguardando a lungo ~Salir il fumo da
6220 Morta | orecchio: ~“Affretta il piè, nè riguardar, Francesca, ~Quella crudel
6221 Volanti | pianeti, ~In quello istante riguardò la terra, ~Dovea parerle
6222 Autob | una carta; la lesse, la rilesse; sbirciandolo, mi parve
6223 Comunism | della Economia Politica, rilessi le opere di Federico Bastiat,
6224 Arnalda | vïali ~Odorosi di fior le riluttanti ~Selvatiche puledre; a cui
6225 GiocoPal(1) | secondo serve a battuta o a rimando. Con esso si lanciano palle
6226 7soldati | tendea la man che sola ~Gli rimanea già tinta ~Di sepolcral
6227 Autob | essere un pezzo d’ara romana, rimanendo in silenzio, non tanto per
6228 GiocoPal(1) | inedito, e forse meriterebbe rimanervi: è un richiamo a' giuochi
6229 Morta | so quanti ~Minuti od anni rimanesse assisa ~E diserta così;
6230 Politico | vulcan la cara ~Penisola rimanga, ~Prima che un’altra volta ~
6231 LettMar | capo ~L’ultima gleba, e mi rimango in una ~Solitudine buia
6232 Elegie | l’immortal volume; ~Quali rimangon d’un augello splendido ~
6233 CittaIta | E di tanta fortuna ~Solo rimaser la speranza e Dio!…. ~E
6234 Volanti | soavi odori ~Qualche stilla rimasta per incanto, ~Badate, o
6235 Comunism | riempia le moltissime pagine rimaste bianche; e allarghi e svolga,
6236 BiancaRe | amorosa, intorno ai cari ~Rimasti aleggerai segretamente ~
6237 Arnalda | tele; ~Chi il secreto desío rimeditava ~E i guardi, e le furtive
6238 FuochiAp | prega, e in via ~Poscia rimette al suon d’una bestemmia ~
6239 LettMar | abbracciati poserem nel sonno, ~Rimettendo la stanca anima a Dio, ~
6240 Politico | D’Indipendenza i popoli rimorse, ~Traendoli a spiegar con
6241 Raffaell | afferrarla, sfugge, ~Nè per rimpianti più torna. Quaggiuso ~Or
6242 Autob | compendio d’un monologo rimuginato lungamente nel suo segreto?
6243 MonteCir | mandrïano un giorno ~Non rinascano eroi? E la. vicenda ~De
6244 FuochiAp | era la stella ~D’Italia rinascente. ~ ~VII.~ ~ Oh inver stupenda ~
6245 BiancaRe | Predestinata forse in altri mondi: ~Rinascerai sotto il flagel di prove ~
6246 PrimeSto | nova. ~ ~ All’olezzar de le rinate selve, ~Lungo le vaste correntíe
6247 Arnalda | remiganti ~Navi, e la sfida dei rinati prodi; ~E lampeggiando ne
6248 Tornera | donavano i suoi clienti. Io, rinfrescando la bella e smessa usanza,
6249 GiocoPal(1) | giovanili. È tanto salutare rinfrescarsi di quando in quando l’anima
6250 Roma | servo popolo che indarno ~Ringhia di sotto il piè che lo calpesta; ~
6251 Arnalda | volpe per le macchie irte ringhiosa, ~E, plaudito, domar lungo
6252 PrimeSto | allor che dopo lunghe ~Calme ringhiose, o sonnolente paci, ~Spinte
6253 LettMar | supreme sfide ~Dei popoli ringhiosi? Onde cotanto ~Fáscino all’
6254 CittaIta | l’itala vergine apparía ~Ringiovanita per la terza volta: 3 ~Patrizia
6255 Roma | santa ~D’un’ombra laureata a ringraziarli. ~E allor che scendon taciti,
6256 PrimeSto | faticose ~Malinconíe. Se rinnegasti un giorno ~La sonnolenta
6257 Arnalda | e le paure ~Più profonde rinnova e la tenèbra. ~ ~ Vide la
6258 Politico | antico rettile d’Asburgo ~Rinnovando il martíre Dell’inviso
6259 PrimeSto | i campi ~De le battaglie rinnovare il lutto ~De la morte d’
6260 Nozze | accompagna, ~Vedrai per te rinnovellarsi, o cara, ~I blandi gaudi
6261 Raffaell | spunti ~Il fiore eterno de la rinomanza. ~La terra avrà l’opere
6262 MonteCir(7) | Agrippina, per rinascere rinsudiciata dentro alle forme di Nerone. ~
6263 7soldati | XI.~ ~ » E il tradimento rinverdì la pianta ~Selvaggia del
6264 Tornera | Però che la. Natura ~Si rinvergina sempre, e mai non dorme. ~ ~
6265 PrimeSto | ciel perennità di vita ~Rinverginata con fedel vicenda; ~Ma come
6266 3fiumi | stai poeta? ~È quello il rïottoso Fiume de’ padri tuoi, ~
6267 Tornera | avari ~Nuovi germogli a ripararne il danno. ~ ~VI.~ ~ Ahi
6268 7soldati(4) | dietro la linea del quale si ripararon sulle prime i sollevati
6269 Raffaell | Quando stanco~Al seno tuo riparerà dall’aspre ~Lotte del genio,
6270 Arnalda | insepolto ~Capo del padre ripensava, e un altro ~Caro morente
6271 Ate | tutti in fiamme, pur che la ripensi, ~Mi pon la mente e i sensi. ~ ~
6272 FuochiAp | Di qua, di là, dall’eco ripercossi. ~Non altrimenti in questa
6273 OraGiov | selvaggia ~Eco indefessa ripetea la Chiusa ~L’armonia dei
6274 PrimeSto | antica, ~Che i figli assenna ripetendo, come ~Sovra i padri passò
6275 Roma | avventarsi sui nimici il verso ~Ripeterà del libero poeta. ~ ~IX. ~ ~
6276 PrimeSto | Lontananza di giorni ài ripetuto.~Schiere di stelle, che
6277 LettMar | mano, e da sè stessa ~Si ripiega la vela. Ivi è fatale ~Che
6278 Raffaell | chi siete?” ~Inanimita ripigliò la bella, ~Osando alzar
6279 Politico | ridesti, ~Quando vedesti ripiombar un nembo ~D’armi su la tua
6280 Arnalda | Ognor che il reo pensiero ~Ripiombava su quelle anime affrante, ~
6281 GiocoPal | ora Regina dei dolori, ~Ripiomberà da la toccata altezza; ~
6282 Arnalda | nostro ~Grande passato, e mi riporta l’eco ~De le antiche battaglie
6283 Arnalda | Carica di sventura, io la riporto.” ~ ~ “Porgila ch’ io la
6284 Arnalda | Apportatori d’un’eterna idea, ~Qui riposando sul veron dell’orto ~L’iri
6285 Politico | stessa croce ~Tinti di sangue riposâr quei morti, ~Or con amara
6286 Arnalda | il padre ~Tuo m’invïava i riposati servi ~Qui a ragunar.” ~ ~ “
6287 LettMar | Credilo a me, da un serafin riposte ~Ne la corona che t’aspetta
6288 Politico | civil dolore, ~L’onesta arpa riprendo: ~Del mio nativo ostello ~
6289 3fiumi | sitibonda.»~ ~III.~ ~ E ripreso il bordon del pellegrino, ~
6290 PrimeSto | e non tenea sembianza~Di riprovato. Un’iride sorrise;~Ed ei
6291 3fiumi | da molte cittadine mura ~Ripullulò l’amaro ~Albero de le forche,
6292 CittaIta(5) | Tradizione rirortata dal Sabellico. — Istor.
6293 PrimeSto | pel fiume ~De la Storia risalgo, invan dell’estro ~Mando
6294 PrimeSto | piegârsi ~Invalide a tentar la risalita, ~E la creta beò di abbracciamenti ~
6295 PrimeSto(8) | nelle onde, poi lento lento risaliva, finchè allo spuntar dell’
6296 Autob | mettere le ombre che danno risalto, o il colore che le fa spiccar
6297 Arnalda | Qui mi ti posa, e mi riscalda il petto. ~Toglimi, cara,
6298 PrimeSto | a nembi ~Accorreranno a rischiararti il corso ~De le armoniche
6299 Arnalda | una donna, ~Da mille faci rischiarata, un teschio ~Sanguinoso
6300 Comunism | tramezzo alle fucilate, a rischio di farmi ammazzare senza
6301 Arnalda | Acerbo de la fuga. A la riscossa ~Nello, il Signore di Saïdo,
6302 Arnalda | fragor de la rivolta ~Le riscosse: e balzâr per la tenèbra ~
6303 OraGiov | Che nel cor reverente anco risenta ~La melodia de la paterna
6304 Morta | una forzata ~Serenità che risentía del chiostro: ~Ma sotto
6305 LettMar | calma ~D’uno che prega: e risentii presente, ~Tra mezzo i solchi
6306 Arnalda(1) | infiammatasi di generoso risentimento, accese la monitione che
6307 CittaIta | stragi dei nomadi assassini ~Riser di mèssi i piani eridanini: ~
6308 Politico | culto inginocchiati, ~O risoluta, addio. Sali all’Immensa ~
6309 Arnalda | lëonesse. Usciro ~Rapide, risolute…. a che?... non sanno. ~
6310 7soldati(11)| novizia, che si battea colla risolutezza indomabile dei veterani.
6311 Politico | le boscaglie ~Dell’Alpi risonarono e del Jura ~De le trombe
6312 OraGiov | E il vasto ~Anfitëatro risonò di lunghi ~Plausi iterati
6313 CittaIta | imperadrice entro la bara, ~Risorse marinara, ~Che splendida
6314 LettMar | reina o poetessa andrai ~Rispettata dai fulmini le chiome: ~
6315 Raffaell | Ella venia dicendo un suo rispetto: ~Mesto era il verso, ancorachè
6316 LettMar | Mi scosterò tacendo, e in rispettosa ~Lontananza sul campo inginocchiato ~
6317 MonteCir | aurora boreale i lampi, ~E risplendere d’Orse e di coruschi ~Arturi,
6318 7soldati(17)| prigione; due begli occhi risplenderebbero nella mia tenebra. ~» Che
6319 Raffaell | atto söave: ~Ma a’ tuoi risponderà vezzi di foco ~Apparenze
6320 Arnalda | Maria: da lunge un’altra ~Risponderle parea; quasi un’austera ~
6321 EpicBimb | Sperando ancor che tu mi rispondessi ~Con quell’amor che avevi
6322 PrimeSto | il pedale al nuovo anno rispunti,~Pei fior sinistri che àn
6323 OraGiov | stagni ~La rana intanto si ristà dal metro: ~Poi torna al
6324 PrimeSto | In Orïente ~Nato, adulto ristè su le latine ~E le celtiche
6325 OraGiov | una povera uccisa. 10 Ivi ristetti ~Pregando come se tacitamente ~
6326 Roma | pensi a gli infiniti ~Soli ristretti in un argenteo punto ~Di
6327 OraGiov | Passa una poana ~Su pel ristretto ciel: per la declive ~Acqua
6328 Raffaell | parve, ~Che la sua mente ristringesse il volo, ~Pari a colomba
6329 CittaIta | Mista d’allegro favellío risuona, ~Senza tregua nè posa, ~
6330 Volanti | francese ~Dalla tomba d’Arquà risuscitasse ~E la cetra a novelli inni
6331 OraGiov | io spezzerò la pietra, ~Risuscitato dall’amor, volgendo ~Postumo
6332 EpicBimb | stanza, ove la pia scendea ~A risvegliarmi con l’amplesso usato, ~L’
6333 Arnalda | di mille secoli traesti ~Risvegliatrice di paure arcane? ~Forse
6334 Arnalda | tradito popolo le grida ~Risveglieranno, pria che l’Ottomano ~S’
6335 LettMar | sacerdote, l’ora ~Che mi risveglio in Dio? — Forse non basta ~
6336 BiancaRe | oro temprata ~Valsero a ritardar la dipartita. ~Ma forse
6337 Tornera | aure novelle: ~Però che Dio ritempera il creato ~Con immortal
6338 Raffaell | La fuggitiva tua beltà ritempra, ~Sì che tu n’esci qual
6339 FuochiAp | fame ~Dei figli spinse a ritentar le irose ~Onde del verno,
6340 EpicBimb | passati, ~E ne la mente ritessea le storie ~Del mio mattino
6341 MonteCir | aquila; il volto macero, ritinto ~Dal sol di Spagna, egli
6342 Arnalda | solo ~Che bestemmiando si ritira, e scaglia ~Il dardo che
6343 OraGiov | misurati sul veloce o lento ~Ritmo del core eruppero i solinghi ~
6344 7soldati | volto de la morta creatura, ~Ritoccato così da la sventura! ~Un
6345 Roma | o barbari, dall’Alpe ~A ritorvi quel pianto. — E tu, Signore, ~
6346 Volanti | canto, ~Perchè avesse a ritrar non so qual pianto, ~Che
6347 Raffaell | dal cielo ~Sol per farsi ritrarre: egli è da Urbino ~E col
6348 7soldati | nitido di bosso, ~Donde ei ritrasse in vita ~Pane e sorrisi,
6349 7soldati | offende ~L’aspra beltà de la ritrosa Buda, ~Ei, lasciate le tende ~
6350 Raffaell | indifferente e chiuso ~In silenzi ritrosi. Oh non crucciarlo! ~Lascialo
6351 7soldati | di Buda ~Veder gli parve ritta in fra le cupe ~Nuvole degl’
6352 OraGiov | Via de la Musa. Fra due ritte, ignude ~Pareti eccelse
6353 3fiumi | Santa Croce, ~Veder mi parve rïuscir da quelle ~Sepolture di
6354 MonteCir(9) | geologia: ma troppo lunga cosa riuscirebbe e noiosa. E forse questi
6355 Autob | pensino nè anche per sogno, riuscirebbero altrettanti Fra Felici,
6356 Autob | Probabilmente non sarei riuscito a nulla; ma sarei stato
6357 Arnalda | fra gli alöe giganti, ~Or rïuscivan più di pria vivaci ~Rasente
6358 EpicBimb | che solo il padre ebbe a rivale; ~La tua fossa fu il mio
6359 Politico | romite ~Ore compagno, teco ~Rivaleggiò nell’arte de le note, ~Oblïato
6360 LettMar | questa dolce ~Securità di riveder mia madre ~Fosse un’amara
6361 Politico | Schiavo tu pur, ma allegro ~Di rivederla schiava. ~Da quel giorno
6362 LettMar | madre mia! veracemente ~Ci rivedremo, e ancor m’arriderai ~Col
6363 OraGiov | mia giovinezza. Oh! ch’io rivegga ~Redivivi i miei cari, i
6364 Arnalda | Quanto, Nello, mutato or ti riveggio ~Da quel gagliardo, che
6365 Arnalda | negra onda diffusa, Non mi rivelan la serena ebrezza ~Dei Serafini.
6366 Volanti | Dentro al tuo cor, per rivelar quel mondo, ~Ch’ivi tu serbi
6367 LettMar | terra itala, e sciôrre ~Rivelator di meraviglie un carme ~
6368 PrimeSto | in solitudine il poema ~Rivelatore. E l’insepolto fusto ~Di
6369 Raffaell | calma de la pura fronte ~Si rivelavan le innocenti idee ~Al par
6370 LettMar | sì, l’avranno. E tu lo rivelavi, ~Divo d’Atene moribondo:
6371 7soldati | Arad le torri, il vallo, il rivellino, ~E lungo il vallo non so
6372 7soldati | vita de le stirpi umano ~Rivendute a le Corti; ~Prima di scender,
6373 TristeDr | propaga in curva di laguna, ~Riverberando i lividi fortini. ~Quivi
6374 BiancaRe | oceano acque e dei laghi ~Riverberarsi con guizzi sanguigni ~De
6375 Politico | il popolo anch’esso e in riverente ~Atto scoperto il capo, ~
6376 Morta | dava il passo, ognun la rivería ~Volgendosi a mirarla! Allor
6377 Roma | pria lascia che umíle~Ti riverisca con la mia canzone, ~Però
6378 GiocoPal | Il grembo de le nuore; ~E riverita come santa cosa ~La vecchierella
6379 PrimeSto | de la natía favella; ~E riverito usciva il facil carme ~Da
6380 OraGiov | giorno, ~S’inalberâr su la riversa croce ~Le verdi insegne
6381 7soldati | Natura ~Che in pompa si riveste ~Per le nozze imminenti; ~
6382 PrimeSto | Amore, ~Così che in breve rivestì l’aspetto ~Di giovinezza
6383 Arnalda | padri, i mari, e i campi ~Rivisitando de le antiche pugne~Dolorosi
6384 Tornera | giorno, ~Poeta mio, di là rivoleranno ~Ai deserti paduli ~Dell’
6385 PrimeSto | Gangetiche fontane, e i rivoletti ~De le valli divine; o tra
6386 Arnalda | fronte. ~La vereconda si rivolge; il noto ~Sembiante scorge,
6387 Morta | molle ~De’ versi miei le rivolgea continuo ~Inni eleganti,
6388 Politico | La bëata sdegnosa; ~Poi rivolgendo un pio ~Malinconico addio ~
6389 PrimeSto | voi ~Avvertito il fedel rivolgimento. 12 ~ ~ Sfidator di paure
6390 Comunism | libero ~Con penosa virtù ~Rivóli ad una patria ~Ch’ei non
6391 Arnalda | irrompean ferocemente ~I rivoltosi. — D’uno sparo il lampo ~
6392 7soldati(17)| figlio.” ~Ma già scoppiava la rivoluzione, e Sandor se ne fece il
6393 Morta | spacchi dei cadenti muri ~Si rizzavan in tetro ordin le strigi ~
6394 OraGiov | vestita ~Di gelsomini, si rizzò sul ponte, ~E mi guardò
6395 Politico | mira ~Roma là giù. Fra i rnderi s’aggira ~Un popolo che
6396 MonteCir(4) | ardiscono scendere dai loro rnonti per guadagnarsi un pane
6397 Autob | romana al povero Leopoldo Robert. C'era su una nidiata barcollante
6398 Politico | udir de la ferale ~Scure di Robespierre. ~ ~IX.~ ~ Ma le scitiche
6399 LettMar | poi tanto cari, ~D’una robinia americana al piede, ~Stranieri
6400 Roma | Scultor sovrano, nudità robuste ~D’immortali figure, che,
6401 PrimeSto(18)| potens in terra, et erat robustus venator. » Genesi, X, 8,
6402 7soldati | erma valle e queste brulle ~Rocce si fanno belle ~D’un lor
6403 LettMar | sovra i balzi permettea le rôcche ~Vïolente, onde emerse il
6404 MonteCir(1) | Il monte Circello, roccia calcare in massima parte,
6405 Arnalda | moribondo, e più commosse e roche ~Gli uscían dal petto le
6406 Arnalda | sguardo. Due raminghi cani ~Rodeano i fianchi d’un corsier caduto;~
6407 7soldati | giostra; ~Quando fûr visti rodersi ne’ passi ~Scorati de la
6408 Arnalda(1) | bottino incenerì. Diè fuoco al rogo dell’estinta patria per
6409 Elegie | Effugiunt avidos carmina sola rogos.» ~OVIDIO, in morte di Tibullo. ~ ~ ~
6410 MonteCir(7) | Antiatum partim in Navalia Romæ subductæ, partim incensæ,
6411 Politico | De lo stranier. L’altero ~Roman patrizio sogna ~Una Roma
6412 7soldati(10)| dell’Ungheria, sulle cui romantiche sponde molto si è combattuto,
6413 Autob | Quanto a classici e a romantici, ne ò capito sempre poco.
6414 LettMar | Ecco venimmo ~Simili a due romei, per sciorre il santo ~Voto
6415 Politico | Sotto le spoglie di stranier romeo ~Perdersi cauto, come chi
6416 LettMar | mai. ~Vedi lassù nel ciel romitamente ~La luna andar, come una
6417 PrimeSto | mandrïano, ed or tre sassi, ~Romiti, da straniera onda corrosi, ~
6418 Roma | sua famiglia ~L’eredità di Romolo discenda? ~Quella ruina
6419 GiocoPal | piazza di rustica villetta ~Romoreggiando; e ai termini segnati ~Con
6420 Arnalda | Quando ad un tratto un cupo ~Romoreggiare per lo cielo udimmo ~Dietro
6421 Patrii | corridori ~Veltri, nè l’aure rompere del monte ~Più le fulminee
6422 Raffaell | crucciarlo! ~Lascialo far. Tu romperesti fila ~D’idee che ignori;
6423 Politico | lancia che m’industrio di rompergli addosso, fosser cose nate
6424 7soldati(17)| Che se il ferro nimico rompesse il mio petto, ora almeno
6425 Comunism | più. ~ ~VIII. ~ ~ E tu rompesti il fàscino ~Che tante menti
6426 LettMar | sentimento di chi fu bandito, ~Rompo il confine col pensiero,
6427 Arnalda | notturno, a quell’afflitta ~Rompono i sonni. Apre le luci; in
6428 FuochiAp | agitarsi ~Su la pianura di Roncalia udiro ~Un’assemblea d’astuti
6429 Politico | villani passi ~De la tedesca ronda. ~Ora a le logge, a le finestre,
6430 OraGiov | dacch’ell’era nata, ~La rondin venne a compiere le nozze ~
6431 Arnalda | cadente stella, ~Ai giri d’una rondine sul fiume, ~A lo squillar
6432 LettMar | allora ~Io pregava! Una vispa rondinella, ~Lasciate le sue case in
6433 LettMar | ospital mia trave; ~E co’ suoi rondinini io m’addormía. ~Quando pei
6434 7soldati | Pure un momento, ~Quasi ronzío d’insetto vagabondo, ~Mi
6435 PrimeSto | lembi ~De la conchiglia rorida di perle ~Precipitò nei
6436 LettMar | allora ~Scendea nell’Orto rorido di stille, ~L’alba negli
6437 Arnalda | Che trapassa veloce, a la rosata ~Nube, che vola vèr la patria,
6438 GiocoPal | gentil foco! ~O di salute rosëa feconde ~Sudate ore gioconde ~
6439 3Fanciul | pervinche in su la neve;~Due rosette pronostiche di morte, ~Fiorivano
6440 LettMar | di Casimira, ~All’amoroso rosignol contesa. ~E pèra il dì,
6441 OraGiov(11) | I rosignuoli, secondo Paolo Savi nella
6442 CittaIta | cittadi in fiamme, elli di rossa ~Stroscia rigaron la romana
6443 OraGiov | niveo ~Piè nel tripudio rosseggiar di sangue, ~Come rosseggia
6444 PrimeSto | amaranti, ~Spesso di sangue rosseggiò la terra. ~ I trïonfati,
6445 Autob | sussulto; e siamo divenuti rossi tutti e due, come due ciliegie.
6446 LettMar | de le liete stelle, ~Nel rossor dei tramonti meditati, ~
6447 Politico | Santa Alleanza in fra il rossore ~De le nordiche aurore ~
6448 MonteCir(7) | extructum adornari placuit. Rostraque id templum appellatum.» (
6449 MonteCir(7) | subductæ, partim incensæ, rostrisque earum suggestum in Fòro
6450 7soldati | immondo ~Pasto; e, deterso il rostro ne la vesta~Imperïal, mette
6451 Raffaell | arrestar la infaticabil rota ~Del tempo. Mira come la
6452 Autob | tremula dagli sbalzi delle rote per l’inugual carraia, e
6453 PrimeSto | amaro. ~ ~ Veggo la forza rotear la clava ~Sopra i popoli
6454 LettMar | deserti e d’acque ~Vertiginoso rotëar sui poli. ~Ed Ella intanto
6455 Politico | raccolte ~Le avvilite corone ~Rotolate sui campi di battaglia, ~
6456 7soldati | fuggitivi dirigean la furia ~Dei rotolati massi ~Quivi periva. A immagine
6457 Arnalda | tavole roride di pianto ~Si rotolava disperatamente. ~Pur se
6458 7soldati | Dall’arbore sbattuto, ~Rotolò su la terra, e fu venduto. ~
6459 Arnalda | fugaci ~Stride una pioggia di rovente piombo. ~Surse un nuvolo
6460 Arnalda | antichissime selve, e ne’ conserti ~Rovereti percossi eccita un foco~
6461 7soldati | vidi in mezzo ~A un denso rovereto ~Starsi un mesto, diritto
6462 Roma | scompigliato corre, ~E si rovescia e voltola facendo ~I sonagli
6463 PrimeSto | bui sull’infedel Soría ~Si rovesciò quella bufera umana.~Dai
6464 CittaIta(16)| grandi stragi fraterne, che rovinò Pisa, la quale era stata
6465 Arnalda | che fu sua cittade, ~E i rovinosi simulacri, a cui ~Fallîr
6466 Autob | immatura fu chiuso entro una rozza cassa di abete; e addio.
6467 7soldati | Dei crocëi ricami Sui rozzi panni dell’azzurra veste ~
6468 LettMar | Seno d’un masso che le ruba i soli, ~Le rame allunga
6469 Arnalda | che fugge, ~I bei sogni rubando all’infelice ~Mutan la visïone. — ~ ~
6470 BiancaRe | REBIZZO~ ~LETTERA A RAFFAELE RUBATTINO.~ ~ Prediletto agli Dei
6471 Volanti | lutto. Un tenebroso velo ~Rubava il cielo. Se pupilla alcuna ~
6472 Volanti | dolori ~Come mandâr, perpetüe rubelle, ~Prima i lor figli, or
6473 CittaIta | splendore; ~E il nitido rubino, ~Quasi impietrata gocciola
6474 Volanti | UNA FANCIULLA MALATA.~ ~ Rude maestro di gentil sentire ~
6475 Politico | all’aperto; ~Dove talor dai rudi ~Guerrier levato sui ferrati
6476 7soldati(12)| Görgey metteva in mano di Rüdiger generale russo. ~ ~
6477 Arnalda | percotesti! Oh! se nel cielo La rüina n’è scritta, e pur di questa ~
6478 PrimeSto | nuove idee dovean le genti ~Rüinar su le genti, e i figli d’
6479 Arnalda | caprifoglio ~Sopra un delubro rüinato. Un tempo ~Le Amatusie fanciulle
6480 Roma | altezza. — Tra le furie ~Che ruggían per le piazze cittadine, ~
6481 OraGiov | a le porte ~Le Eumenidi ruggiano; e in mezzo a’ lampi~Di
6482 Comunism | la strada, ~E la codarda ruggine ~Che rode la sua spada;~
6483 Politico | cielo ~De le sue vane e ruggini saette, ~Vuol leggere vendette ~
6484 CittaIta | ondeggianti pini ~Volò a ruggir con la rabbia inumana ~Del
6485 Arnalda | città la strage ~Or vicina ruggire, or dileguarsi ~Nelle confuse
6486 Arnalda | per lunga ~Ora seguir ne’ rugiadosi solchi ~Del vespertino radïante
6487 FuochiAp | grembo gli adunati geli ~Che ruinando crepitâr sull’alte ~Querce
6488 ValleMor | testa, ~ Vibra la coda e ruïnando fugge. ~ ~E pure, Elisa,
6489 OraGiov | battendo e ribattendo, ~Ruinò dall’altezza e giacque al
6490 PrimeSto | nove, su le coste scende ~Ruinosa la pioggia; a cento a cento ~
6491 Arnalda(4) | novella prigionia, e riscatto ruinoso.~
6492 7soldati(19)| vivono i Valacchi, gente Rumena originata dalle legioni
6493 7soldati | poeta, è la mia. Io son Rumeno ~De la tua stirpe. Da latina
6494 Volanti | Etna usciano fuori ~ Cupi rumori; ~Bollía di sotto il mar
6495 CittaIta | oscurità profonde ~De le runiche selve, e da le tetre ~Dell’
6496 PrimeSto | adunche pale ~Di volubile ruota; e a lenti colpi ~Al limitar
6497 Politico | fuggitivi che travolti al fondo ~Ruotan sepolti ne la mobil sabbia ~
6498 OraGiov | tornando in su la sera ~Ruotano intorno al loro asil di
6499 PrimeSto | vittima d’un bufalo silvano ~Ruppero il petto dei cognati; e
6500 Volanti | 1862. ~ ~ ~A IDA VEGEZZI RUSCALLA.~ ~I.~ ~ Fior subalpin di
6501 Roma | ridir le molli primavere, ~I ruscelletti queruli, l’argenteo ~Luccicar
6502 Arnalda(2) | Pedeo ingrossato per molti ruscelli delle vicinanze, passato
6503 Arnalda | fin dove un mormorío ~Di ruscello si udía. Come fu presso,~
6504 OraGiov | Contro la vita. Dai pungenti ruschi, ~Che costeggiavan la deserta
6505 OraGiov(8) | sconfitta quella scelta fanteria russa, che l’imperatore, dopo
6506 OraGiov(8) | 5000 Polacchi, e costò ai Russi il meglio dei loro ufficiali
6507 7soldati(17)| ottenuti i soccorsi della Russia. ~“Tiranno maledetto, ei
6508 7soldati(12)| mano di Rüdiger generale russo. ~ ~
6509 GiocoPal | giuoco ~Sulla piazza di rustica villetta ~Romoreggiando;
6510 CittaIta | impietrata gocciola di sangue, ~Rutilando ridea sul crin corvino ~
6511 Autob | nebbie della Scandinavia, e i sabati delle maliarde, e andassero
6512 PrimeSto | via. Per ogni verso ~Del Sabbioso orizzonte agita i passi; ~
6513 LettMar | m’accosto al Sirio ~Che i Sabei d’Orïente affascinava ~Pastor
6514 CittaIta(5) | Tradizione rirortata dal Sabellico. — Istor. Ven. Dec. 1, Lib.
6515 MonteCir(4) | parti è feracissima. I soli Sabini e gli Abruzzesi, sfidandone
6516 Arnalda | e fin che gli altri al sacco ~Si spargono del tempio,
6517 Arnalda | profumati sicomori il Nilo ~Sacerdotale; e un incessante muto ~Incombere
6518 Volanti | Fato. ~ ~ Digli ch’io gli ò sacrato anima e canto ~E ceppi;
6519 Arnalda | impressa ~La maestà, che il sacrificio ispira. ~Ma quel tumulto
6520 PrimeSto(13)| genuerunt, isti sunt potentes a sæculo viri famosi. » ~Genesi,
6521 Arnalda | moschetto, un lampo ~Di säetta che passa, un vagabondo ~
6522 OraGiov | querulo vagisse ~L’inno; ma säettasse. E mi dicevi ~Che mai non
6523 Arnalda | donne, ~Cespo di tuberose säettato Dal sol meridïano, intorno
6524 CittaIta | iraconda ~Ne le cacce del mar säettatrice. Lïonessa dell’onda, ~Lasciò
6525 Morta | in quei vapor d’affanno ~Saettaron le nari all’infedele ~Atrocemente.
6526 Roma | cieli. Ivi dall’alto ~Tu saettasti il Vaticano, e i sacri ~
6527 BiancaRe | poi che il Vero~Freddo saettator nissuna ancora ~Ne uccise. ~
6528 Arnalda | alto del pendio tremendi ~Saettatori fulminare un misto ~D’umane
6529 PrimeSto | chiedi alle nubi ~Quante saëtte a lor maturi il grembo: ~
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