Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | ||
Alfabetica [« »] epitaffio 1 equivoche 1 equivochi 1 era 151 eracliti 1 eran 1 erano 25 | Frequenza [« »] 153 ne 153 né 152 mio 151 era 146 aveva 144 altro 143 dama | Girolamo Brusoni La gondola a tre remi IntraText - Concordanze era |
Scorsa
1 1| SCORSA PRIMA~ ~Era capitato a casa di Glisomiro 2 1| in quella Università, s’era incamminato di ritorno alla 3 1| d’uno scolare suo ospite, era stata raccolta da Guglielmo, 4 1| oncie di fame al giorno, era fuggito pur dianzi dallo 5 1| suo luogo in barca.~Ma s’era spiccata appena la gondola 6 1| salsa il vino di Friuli.~Era già sonata l’Ave Maria, 7 1| Mazorbo per tornare là donde era pur dianzi partito. Onde 8 1| Mio pensiero veramente non era che di starmi apresso Domitilla 9 1| accademie; Domitilla altresí era stata nobilmente nudrita, 10 1| bellissima afferma, che non era possibile, che chiunque 11 1| questa maniera di presa non era insieme colpo e ligamento?».~« 12 1| fresco e ritondo, che non era nel piú bel fiore della 13 1| Io veduto, che non vi era altro filo, che quello della 14 1| canto di quella stanza, dov’era una picciola finestra nel 15 1| ultimi spiriti della vita non era in termine di ricevere sí 16 1| facilità le contò quello che n’era di questa pratica. Di che 17 2| proprio marito, dal quale s’era per qualche disgusto allontanata, 18 2| ortolani ad aspettarlo. Non era però stata inutile affatto 19 2| bisogno. Quella casa non era certamente capace d’alloggiarli, 20 2| quelle degli uomini non era luogo per le donne; e da 21 2| complimenti cavallereschi. Era egli veramente amico di 22 2| Per li cavalieri non c’era difficoltà nessuna: perché 23 2| inosservabile; e Drusilla era in guisa cangiata dalla 24 2| nel cui pellegrino ingegno era per avventura nato il medesimo 25 2| poeti. Ma Alberta, che non era donna da lasciarsi far paura 26 2| se ne vantò dove non gli era lecito di mentire, favellando 27 2| bella, e virtuosa e ch’egli era obbligato d’amare come parte 28 2| medesimo Duca Alfonso. Tanta era nondimeno la opinione, che 29 2| fortuna, con cui egli s’era unito in legame strettissimo 30 2| somigliante proposito non era il piú taciturno cavaliere 31 2| Mentre Glisomiro favellava era tornata da cenare in quella 32 3| degli anni suoi. Allora era tutto celeste, ora mi sembra 33 3| riconosciutala per quella che era, e trasportata dall’empito 34 3| passare in terra ferma, era cosa certa, che Leonello 35 3| della mensa da Astolfo. Ella era stata Cate, che gliene aveva 36 3| del Moro e di Dietisalvi s’era tutto conturbato nell’animo; 37 3| che la fortuna dello Sueco era una illusione, e che l’alienazione 38 3| partito de’ suoi nemici, era un inganno: voi imbevuto 39 3| qualche vittoria; perché c’era qualche peccato nella Polonia, 40 3| accordo per ritornarsene donde era venuto. Ma la lega di Francia, 41 3| dove le piacque. Ma non c’era per questo mezzo come partire: 42 3| toccar con le mani (perché era allo scuro) alcuni danari, 43 3| se ne portò le gioie dov’era aspettata da’ giovini, co’ 44 3| da voi un bacio d’amore».~Era una confusione questa parlata; 45 3| sovra i loro andamenti, ed era forse piú di loro accesa 46 3| a’ suoi disegni. Drusilla era già sua preda, e tardi o 47 3| peggior di quello che non era; trovato il cavaliere soletto 48 3| e virtú veste e onore,~ ~era loro permesso di~ ~sedersi 49 3| soggiogare il mondo, ed era cosí misero, che piangeva 50 3| collocava in una botte, ed era cosí infelice, che non passava 51 4| Drusilla se non in quanto era parente di Celinda, e di 52 4| Perché il cavaliere, che era la stessa modestia e cortesia 53 4| una stravagante novità. Era egli da Burano ripassato 54 4| scalini della riva in acqua. Era corso (ma piú tardi degl’ 55 4| camera di Ferrante (che era quella appunto dove avevano 56 4| luogo destinato, che non era per quelle giravolte spazio 57 4| non sono cosí bella, com’era già dieci anni, saprò nondimeno 58 4| Mazorbo, o Burano. Donde non era ancora comparso, benché 59 4| Alberta della sua fortuna. Non era già di questo pensiero Drusilla, 60 4| vedutavi Alberta come vi s’era colcata la sera semivestita, 61 4| porte chiuse. Alberta, che era un’amore giocondissimo di 62 4| dame, che Alberta (già ch’era svanito il disegno di fuggirsi 63 4| cooperatrice a’ propri falli, dov’era essa caduta, Celinda; le 64 4| Quando seppi che Ferrante era venuto qui per condurre 65 4| È passato il tempo (anzi era venuto) che Celinda mi faccia 66 4| agli ordini del marito non era cosa da mettere in consulta 67 4| incantamento d’affetto non era piú in se stessa: onde sospirando 68 4| pene.~E’l dolce riso ov’era il mio refugio,~quando l’ 69 4| di voler morire, perché era precipitato nella disperazione 70 5| soma di bastonate, che le era convenuto farsi portare 71 5| sua febbre, e quella casa era troppo angusta per tanta 72 5| torcersi dicendo quello che n’era il vero, che fosse stata 73 5| è soverchia forza».~ ~Si era alzato pur dianzi di letto 74 5| curiosità o per gelosia s’era posto a sedere in vicinanza 75 5| guardato Ferrante, che si era tratto piú avanti vezzosamente 76 5| qualcuna di loro. E forse non era senza ragione questa puntura, 77 5| riconosciuta da Glisomiro. Era nel portamento ordinario 78 5| qualche dolce inquietudine. Era insomma tutta a rovescio 79 5| andare? Il nostro disegno era in terraferma a casa di 80 5| perché di tre remiganti s’era ridotta ad un solo; non 81 5| a casa vostra. E questo era l’affare, sopra il quale 82 5| altro che baciarmi, mentre era seco in barca per andare 83 5| consenso determinate. S’era nel medesimo instante alzata 84 5| incognita e della sempliciotta era però nel primo fiore degli 85 5| percotesse gli orecchi (tanto s’era Glisomiro introdotto quietamente 86 5| il riconobbe; ma non ci era piú luogo d’emendarlo; perché 87 5| dubitava di quello, che n’era succeduto) il letto della 88 5| col medesimo cavaliere. Ma era ne’ fati, che Celinda conservasse 89 5| funzione; ma perché non c’era altro mezzo di parlare alla 90 5| d’Eufemia; e appena egli era entrato in camera, che cessarono 91 5| siate».~Strano capriccio era questo di Laureta; ma cosí 92 5| sospirando trascorreva. Era Glisomiro cavaliere di piacevolissimo 93 5| danneggiar se stesso; ma era insieme di spirito cosí 94 5| che questo capriccio non era che effetto di gelosia per 95 5| acconsentiva, né il cavaliere era forse in termine allora 96 5| barca con la quale se n’era in fatal punto allontanato.~ ~ ~ ~~ 97 6| SCORSA SESTA~ ~Grande era veramente il contrasto, 98 6| licenziata la barca su la quale era tornata Alberta a Venezia 99 6| transitava per quei contorni. Vi era giunto assai prima su la 100 6| remi Glisomiro, e perché era fatale, che mai si movesse 101 6| Alberta e Glisomiro) che era stata confermata, o dalla 102 6| e di quelli di Panfilo, era già corsa la querela di 103 6| questo, come quello che era il piú capriccioso cavalier 104 6| mani. E perché egli non era mai piú lieto e capriccioso 105 6| saputo tacere, il colpo era fatto. Egli sa bene, che 106 6| fatto, già che quella cena era divenuta convito di nozze, 107 6| dolcemente di Temistocle: era rovinato se non rovinava.~ 108 6| Beatrice in su le danze, era entrato in speranza di ricevere 109 6| tedeschi. E veramente ella era una cosa giocondissima il 110 6| in un linguaggio, che non era mica di Linguadocca, cosí 111 6| bicchieri di vino in corpo?».~«Era una delizia, rispose Glisomiro, 112 6| Rise Alberta, e disse:~«Era piú tosto termine d’accortezza 113 6| persuadere».~«Il consiglio non era a proposito, disse Glisomiro; 114 6| belletto della dama del Tasso era cosí dolcemente temperato, 115 7| già posseduta, ella non era però la prima, che andasse 116 7| imaginato parte di quello che n’era, gittatasi una zimarra indosso, 117 7| toccasse i venti anni. Ella era stata questa dama negli 118 7| una dama appresso la quale era stata allevata, ed era già 119 7| quale era stata allevata, ed era già qualche anno volata 120 7| nome proprio; perché ella era corrispondenza d’amicizia, 121 7| il peggio di quello che n’era, aveva incominciato a provare 122 7| Ariperto e Guglielmo se n’era andato per la sua strada. 123 7| suoi nemici».~Che scherzo era questo? Lelio in potere 124 7| entrare in quella casa. Ma se era stata grande la turbazione 125 7| a’ piedi della fanciulla. Era questa cameriera giovanetta 126 7| cameriera, e disse:~«Quando era ne’ vostri anni, e prima 127 7| satisfarla; che inganno era questo di lasciarsi obligare 128 7| questa ambasciata. E perché era appunto quel giorno festivo, 129 7| sua cameriera. Ma non c’era piú la cameriera che tenesse 130 7| cameriera a casa di Celinda se n’era andata con essa a cercar 131 7| pensasse punto; perché non era cosí sciocca, che volesse 132 7| insospettito di quello che n’era, girò la barca per ricondur 133 7| quella di Glisomiro, dov’era passata la notte per un’ 134 7| assisteva alla porta. Ella era appena entrata, che ecco 135 8| Allora Glisomiro, che s’era travestito in una maniera 136 8| altri trattenimenti dove era l’anima sua, trattolo seco 137 8| ventura, che Ferrante non era su quella festa) e da Agnesina ( 138 8| cavalier geloso, per cui era stato altre volte a pericolosi 139 8| con tanta affettazione, ch’era una seccaggine l’ascoltarla. 140 8| L’abito della giovanetta era di soldato francese con 141 8| disordine. Agnesina che era un diavoletto di femmina 142 8| risoluta di maltrattarlo, cosí era questa fanciulla bizzaretta 143 8| novità, onde Vittorio, che n’era meglio d’ogni altro informato, 144 8| per questa sua bizzarria era divenuta tutto il suo amore, 145 8| maggior parte de’ mascherati s’era discoperta; tra quali essendo 146 8| di Glisomiro, ma il ladro era per la paura, e per la vergogna 147 8| insopportabile a quella gente, non v’era però chi ardisse d’aprir 148 8| con persona del mondo. Non era ancora stata provveduta 149 8| risoluzione quello che m’era detto di voi, che per trarvi 150 8| di qualche dama; e (che era piú certo) tenesse già a 151 8| anche la gondola a tre remi era tornata nel suo primo essere,