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Girolamo Brusoni
La gondola a tre remi

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   Scorsa
1 1| qualcosa dalla Fossetta».~« sí», disse Betto, «te portarò 2 1| qualcosa dalla Fossetta».~«Sí », disse Betto, «te portarò 3 1| se l’avevano portato via: che non apparendo in luogo 4 1| fanciulletta in braccio? che sei tu quella: che gli 5 1| penace fuoco d’amore».~« che con la vostra autorità, 6 1| stesso della sua Laura:~ ~ che i pensati inganni alfine 7 1| condotto con una dama, e con strane circostanze a quella 8 1| era in termine di ricevere fatta visita. Stimai però 9 1| fidarci di queste donne, che non palesino il mio 10 1| l’andarvi solo, che con fatta compagnia di scandalo 11 2| trattarlo come meritava».~« che è pur vero, disse Panfilo, 12 2| Amore,~piangan le Muse a funesto crollo,~che s’è 13 2| asse~ei volò in Ciel con sublime volo,~che noi puote 14 2| Anacreonte, d’Ovidio e d’altri fatti, anzi che di Virgilio 15 2| avesse veduto alcuna di loro, che Domitilla cresciuta 16 2| flagellassero quella casa, con terribili scosse, che pareva 17 2| sguardi che con le parole».~«, disse sorridendo Vittorio; 18 2| diporto.~ ~Foss’io nocchier di leggiadro legno~allor che’ 19 2| petto~il nobil vostro fu unito, e stretto,~che non 20 2| stesso al mondo d’avere ben ardentemente, ma insieme 21 2| appellata Francesca?».~«Questa , interruppe qui Placido, 22 2| anno, che l’amò in vita con mirabil fede, che egli medesimo 23 2| Torcello, avendo trovato un valoroso campione per mia 24 2| facesse parlare».~«Anzi , rispose Glisomiro, che 25 2| cagionasse al fine un precipizio grande, che, oltre all’avervi 26 2| voi parlo, in cui fanno~ concorde armonia~onestà, 27 2| verso una Principessa di alta fortuna. Ma essendo 28 2| alcuno accidente sinistro; che per ricevere i favori 29 2| ardimento, che non mostrasse con vivi contrassegni d’affetto 30 2| spirar d’aura d’errore,~ grande è già, ch’in lui 31 3| le pietre, contaminarono fattamente il cuore d’Alberta 32 4| si mise a maltrattarlo fieramente, che l’averebbe 33 4| contro i furti, che in luoghi fatti vengono agevolmente 34 4| cavaliere, diede un guizzo forte, che quasi svegliò 35 4| Io?», disse Alberta.~«, tu», replicò Celinda.~« 36 4| incantesimo per ritrovarle?».~«, sí, disse Alberta: abbiamo 37 4| incantesimo per ritrovarle?».~«Sí, , disse Alberta: abbiamo 38 4| nome, che tel perdono».~« ch’egli deve essere un negromante», 39 4| dieci anni di piú di me, che quando ella sarà vecchia, 40 4| mezzo che possa tenerlo , che non mi salti di braccio 41 4| pena a difendersi le gambe, che nol morda per invidia 42 4| nastro di canape e di seta, che la mala qualità del 43 4| piú colori indistinti».~« che, disse Celinda, Glisomiro 44 4| O feminil perfidia a te rechi~la cagion pur d’ogni 45 4| compagna della ragione. che egli a guisa de’ fabbricatori 46 4| lui sien lievi pene~per bella cagion pianti, e sospiri,~ 47 4| amò senza gelosia ma non tosto per le maligne invenzioni 48 4| altri in festa mi menaro~ lungo spazio fra tormenti 49 4| immortale in me discese,~ soave alcun tempo il cor 50 4| noioso, e’l dolor cresce~ che io ne pero, ahi lasso. 51 5| degli umani appetiti. Quindi come i venti, che sconvolgono 52 5| animi nobili e generosi come non s’innamorano, che 53 5| costanza in amore, perché come il mare con infallibile 54 5| consolazione della sua vita. E come il mare non s’altera, 55 5| e perpetuo amore. Perché come dopo le procelle seguita 56 5| giovinetta) d’esservi sicuro; perché non si coprisse dove 57 5| coprisse dove fossimo fuggiti, perché sapeva, che Laureta 58 5| sapesse amare in luoghi bassi, pure avendo cara 59 5| pensasse punto di rinovare fatti scherzi, deluse piacevolmente 60 5| meco come le piacerà».~«, disse Laureta, se volete 61 5| colpo cosí penetrante e grave, altro non disse, 62 6| cosí graziosi discorsi.~«, disse Vincenzo, se in ogni 63 6| quelle indiscrezioni, che spesso si sentono praticarsi 64 6| ferrato la gola alle cicale; che potremo finir di cenare 65 6| spirito, bevendo naturalmente poco, che per mio consiglio 66 6| a cena con la sua dama: perché il vino è ottimo 67 6| contro le passioni amorose; perché non ci è miglior 68 6| proposito, disse Glisomiro; perché tocca agli amanti 69 6| oblio le proprie sciagure; perché non si tratta alla 70 6| da essa affatto bandite; perché troppo costano; sí 71 6| sí perché troppo costano; perché sono indicio di superbia. 72 6| patrimonio delle famiglie».~« di grazia, disse graziosamente 73 6| casa con la dote».~«Ora che l’avete indovinata, 74 6| moderno poeta a una donna fatta~ ~Quanto ti splende 75 6| due duplicato fa quattro; che ciascuno di loro è due, 76 7| saprei darvi ad intendere fatto incontro. Panfilo 77 7| vostra madre appresso di voi; che non occorrerà far’altri 78 7| medico, che sei guarita bene, che ne sei divenuta 79 7| medicina della disperazione».~« che, disse Glisomiro, tu 80 7| sia nata senza giudicio; che non sappia dire quattro 81 7| dove sono venuta stanotte! , che sono donzella».~«E 82 7| peccato, che in un corpo bello abiti un’anima cosí 83 7| queste cose prendessero fatta piega, nuovi disturbi 84 8| in camera la giovanetta; per non pubblicare i segreti 85 8| i segreti di Glisomiro, per prendersi giuoco del 86 8| di quel trattenimento con fatti disordini; mentre 87 8| funestare con un sangue vile l’allegrezza di questo 88 8| compassione di tanta miseria di gran principe, incominciò 89 8| avete voluto autenticare con precipitosa risoluzione 90 8| Beatrice, non potè ritenersi, che non gli dasse qualche 91 8| corrispondono alle parole».~«Mai , disse Glisomiro; che se


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