Scorsa

 1 1|           tempo non è, tempo è di riso.~Tuono ferisca il ciel di
 2 1|           e pieni~d’un ingannevol riso,~volge sovente in biechi,
 3 1|          pianto e duol ma gioia e riso.~ ~Dopo questa canzonetta,
 4 2|         paradossi, che provoca il riso anche negli Eracliti. E
 5 2|           che i sereni occhi, e’l riso~m’infiammin di piacer celeste
 6 2|          di Celinda, e provocò il riso di tutti i convivanti; perché
 7 2| controversia, cessato in parte il riso degli altri, prese egli
 8 3|     libertà, mossa la bocca in un riso infingevole e messo, ed
 9 3|        propria accortezza, con un riso amarissimo, disse:~«Orsú,
10 4|       notte, gli diede materia di riso e di disgusto. Di riso per
11 4|         di riso e di disgusto. Di riso per l’inganno, che prendeva
12 4|          odo, e rimiro.~S’apre un riso costei, s’in dolce giro~
13 4|        tormenti e pene.~E’l dolce riso ov’era il mio refugio,~quando
14 6|        disoluta, e a provocare il riso degli uomini sensati; i
15 8|           e Aselida se ne mosse a riso, e fingendo di parlare con
16 8|    informato, gliele raccontò con riso de’ circostanti, e confusione