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Girolamo Brusoni
La gondola a tre remi

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
arric-celat | celeb-croat | crucc-esegu | esemp-ideal | idill-latin | latra-nodi | noiar-porta | porte-richi | ricom-scrup | scuot-super | suppl-vibri | vibro-zuffo

     Scorsa
502 4| essersi alcuni verseggiatori arricchiti delle spoglie del Tasso, 503 3| Dio sopra l’Inghilterra. Arrigo Ottavo, e i re suoi successori 504 1| tanta infelicità d’avere arrischiata la vita, l’onestà e la riputazione; 505 4| pensiero dove non poteva arrivar Celinda, s’avvide benissimo, 506 2| poetica lira, se non sono arrivati alle colonne del merito 507 4| de’ loro componimenti non arriveranno giammai a mettere insieme 508 2| incanto delle parole, non arriverebbe giammai ad altro, che a 509 4| cessarono insieme le danze) dall’arrivo della barca, e d’un cameriere 510 4| E però non furono punto arroganti gli Stoici, i quali procurarono 511 4| pretesero con incredibile arroganza d’emulare in terra lo stato 512 7| né Celinda, né Alberta s’arrogavano tanto sovra di lui. Andata 513 6| quaternario, ma io non m’arrogo tanta licenza, e contento 514 6| assai pena,~che la facci arrossir senza por lisci.~ ~Né peraltro ( 515 5| il fecero un cotal poco arrossire, perché essendo cavaliere 516 7| La cameriera modestamente arrossita di questa dimanda, e mossasene 517 1| Astolfo allora, preso animo ed arrossitosi ad un tratto disse:~«Signore, 518 6| funeste, e’l Fato ordisca, e arroti~nel mio seno, al mio piè 519 6| prigione e morte.~Dell’arsa Patria il miserabil busto~ 520 2| medesima Laura,~ ~se a lui, ch’arse per lei la state e’l verno~ 521 1| ch’arde in voi mi tenete~arso in tormento di perpetua 522 5| ansietà che l’opprimeva articolar le voci) del suo errore, 523 8| soprafatta dal pianto non potè articolare pure un minimo accento. 524 7| lasciate guadagnare da’ suoi artifíci in vece d’una gentil donzella, 525 3| cordoglio, o qualche amoroso artifício che la rendesse immobile 526 6| amorose».~Qui Placido lodata artificiosamente la difesa di Lisa, soggiunse: « 527 4| de’ piú dotti, e de’ piú artificiosi, soggiunse Glisomiro; e 528 4| questa canzonetta dell’Amore artificioso, scritta già da Glisomiro, 529 1| la sua possanza e i suoi artificj ministeri, rende l’uom cieco~ ~ 530 4| mentr’egli dorme, e a guisa d’Artofilace all’Orse tenga gli occhi 531 5| ed entrare in letto per asciugargli i panni; trovossi il piú 532 4| generosamente la tazza, le convenne asciugarsi le lagrime, che le espresse 533 7| poche lagrimette, le quali asciugatesi sospirando, si chiuse il 534 4| intanto ch’ella attentamente ascolta il cameriere, e legge questa 535 1| con altre dame sue amiche ascoltando alcune fanciulle cantatrici, 536 1| diventar giovanetta, e d’ascoltar Glisomiro allora giovinetto 537 8| ch’era una seccaggine l’ascoltarla. Pareva appunto, che ella 538 1| al cavaliere ferito ad ascoltarli; perché avendo chiesto nuovamente 539 6| mariti, ch’alle mogli che l’ascoltarono; alcune delle quali non 540 6| e di generosità, e se ne ascoltassero di cosí graziosi discorsi.~« 541 1| Cosí tornata da loro, e ascoltate alcune canzonette, che allora 542 3| pelliccione a tua posta. E se m’ascolti Ghiandone farebbe molto 543 7| il tuo bel nome risonare ascolto~tempra nel petto mio~quello 544 2| è ragion, che le faville asconda~senza parlar, ne tu’l consenti 545 2| tale, che se gli poteva ascrivere a gran fortuna, che non 546 6| vanno lavando la bocca con aspergere di vituperi il nome di quelle 547 6| fallita~degli avi il fasto aspergerò d’orrori,~In carcere dannato~ 548 6| poi disse:~«Chi la fa l’aspetta. Ma, signora mia, è passato 549 5| discese su la fondamenta, aspettando per poco Domitilla, Panfilo 550 1| maniera il seguente mattino ad aspettarli in terra ferma. Cosí mancato 551 3| ne portò le gioie dov’era aspettata da’ giovini, co’ quali andossene 552 4| accompagnato o dolore o aspettazion di dolore, è impossibile 553 5| senza prima darvene parte. Aspetteremo adunque qualche vostro avviso 554 8| gran ne coglie, a un altro aspira.~Io famelico amante~di ninfe 555 5| femmina plebea, che non può aspirare all’onore di vostra moglie. 556 7| dettele da Laureta, che ella aspirasse al maritaggio di Glisomiro, 557 8| mille rai disciolto~solo aspiro al piacer del tuo bel volto.~ 558 2| altri monti, e per selve aspre trovo~qualche riposo. Ogni 559 5| che non bisognava punto aspreggiarlo o sforzarlo; perché sarebbe 560 6| buon mutamento, non con l’asprezza del ferro e del fuoco de’ 561 8| voleva participargli l’asprissima cagione del suo grave cordoglio; 562 1| dalle facezie di Guglielmo, assaggiarono ancora qualche cosetta; 563 4| aveva appena Glisomiro assaggiata una vivanda, che chiesto 564 4| vecchio di molti anni: onde assaggiatolo, come quella che solea bere 565 3| e dormiva Ariperto. Qui assalito a spada franca Glisomiro, 566 1| mai comportato d’essere assassinata nell’onore in quella guisa. 567 2| disgrazia delle donne d’essere assassinate, sotto il nome d’amore, 568 1| piú tosto di ladri, o d’assassini, che o per rubar la casa 569 1| imposture di quello infame assassino; se la sua propria innocenza, 570 2| memoria acerba.~Sovra poetic’asse~ei volò in Ciel con sublime 571 8| ti tiene in questa guisa assediato per dominare nel tuo Imperio 572 1| perire, le dissi, che m’assegnasse adunque l’ora, e la maniera, 573 7| propria abitazione. Dove assegnata al trattenimento di Ariperto 574 7| stava a letto nella camera assegnatale da Cillia discesero nel 575 1| numerosa armata per lo grande assembramento di barche d’ogni sorte, 576 5| abbandonarla in quella guisa, assicurandoli insieme, che il disgusto 577 7| rasserenarono l’animo suo assicurandolo della verità de’ suoi racconti; 578 2| dovesse con la presta partenza assicurar da una seconda querela. 579 1| che ci resta da fare è d’assicurarci della fede di questi ortolani 580 1| serviva ad altro che a volersi assicurare, non della mia persona, 581 4| stavano appoggiati per meglio assicurarla. Saltarono a questo strepito 582 1| villano; mi misi in pensiero d’assicurarmi con entrare in questa casa, 583 3| vogarle a mezzo, non poteva assicurarsi d’altro, essendo tuttavia 584 1| un’oscurissima notte, onde assicurassi Glisomiro di portar la testa 585 4| però quando il Tasso fu assicurato, che la sua eccellente Leonora 586 6| mondo è patria. Resta, che m’assicuri del vostro amore, e che 587 1| Amore, come in suo Regno assiso~ ~nel seren di due luci 588 8| che vuol dire soggetto assistente alla persona del Re nel 589 2| trovarsi l’un l’altro senza l’assistenza d’alcuno infino al letto. 590 7| Beatrice la figlia d’Ariperto assistita da una sua serva; nella 591 8| adunque trattosi avanti assistito da Ariperto e da Guglielmo 592 3| e pace, imporre tributi, assoldar genti, fabbricare armate, 593 3| con la sua industria all’assoluto comando di tre regni, onde 594 1| bianco al giorno e al cielo s’assomiglia,~come il nero alla notte 595 3| vastissima pretensione d’assorbire non solamente la Polonia, 596 6| testiera il collo e le mani assorbiscano l’intiero patrimonio delle 597 5| in una dolce maraviglia assorti i convivanti col contrastar 598 6| consigliava le madri di famiglia d’astenersi dal celebrar le feste di 599 1| la memoria d’Isabella ad astenervi da una conversazione tanto 600 1| amorosamente con Isabella, Astiliana, Arezia, Celinda, e altre 601 1| un alto silenzio, quasi astratti nella contemplazione delle 602 6| mia vita? E voi tiranni~astri, che al nascer mio pregni 603 2| stelle, volesse insegnar l’astrologia a Laura, né ch’ella impallidisse 604 5| primo fiore degli anni piú astuta della madre; e basta dire 605 7| mise appresso, e serrate astutamente le porte, tornossene piena 606 8| principe del mondo) l’uomo astuto, non pazzo, come veniva 607 3| acconsentirvi, prevedendo con astuzia villanesca, che cosí fatte 608 3| età, quasi inesperta delle astuzie femminili pareva che le 609 1| infedeli, traditori, scelerati, ateisti».~Quí Glisomiro:~«Usciamo 610 1| misterj di Berecintia con Atide. Astolfo giovine di pari 611 6| raggirate al fin? S’incurvi Atlante,~e caschi a danno mio l’ 612 3| che non passava pur un atomo della sua vita senza perpetue 613 4| avessero tolto di mano per attaccare una piú fiera quistione 614 3| di guardarti, perché egli attende a’ fatti suoi; e queste 615 6| giorni di lavoro quando attendono alle bisogne della casa 616 6| Sollevò gl’ingegni e l’attenzione de’ convitati il parlar 617 2| paura da un Glisomiro, non attese le parole del marito, voltossi 618 4| tutta quella notte sarebbono attesi al varco, e sorpresi; avevano 619 1| precipitare».~Glisomiro atteso poco quello che gli dicesse 620 8| diventa in quella casa in un attimo il maggior principe del 621 4| avesse permesso. Rimase attonita la dama di somigliante proposta: 622 5| e piú quella che questa, attonite, non che fulminate. Ma Giustina 623 5| sua mano il mio Signore attorto.~E scopro i due lucenti 624 | attraverso 625 3| Oliviero Cromuel, né puossi attribuire certamente, che ad operazione 626 2| da’ Principi Visconti, gli attribuisca anche un figlio, che in 627 2| amanti. La qual cosa io non l’attribuisco tanto alla leggerezza del 628 4| sciocchezza, non che una vanità, l’attristarsi di quelle cose che non hanno 629 3| signora, che siete nell’auge della beltà e della gloria 630 5| e casto poeta, s’andava augurando~ ~almen tra le Sirene~sia 631 6| bevve in sanità della sposa augurandole un felicissimo maritaggio. 632 2| di suo gusto, beatificò l’aure notturne, ma contaminò il 633 1| vome dall’empio sen, già l’aurea Creta~allo strazio mortal 634 3| tronchi ha del crin gli aurei tesori,~e veste il molle 635 8| propria vita? M’avete voluto autenticare con precipitosa risoluzione 636 2| Glisomiro, poiché avete autenticata la vostra opinione della 637 1| arco atroce sorte~all’empio autor del tradimento infame;~e 638 6| meriti d’essere dannato come autore di divisione e di discordia; 639 6| nondimeno appresso di buoni autori piú lodato il satirico d’ 640 2| poveri e vili; e la stagione autunnale umida e fredda non pareva 641 7| lucertola?».~E voluto dir d’avantaggio, si vergognò, e fermossi.~« 642 5| vive la ragione, e l’arte avanza,~tal ch’io già prendo il 643 1| progressi dello Sueco, a gli avanzamenti del Moscovita, e alla dilatazione 644 8| risentimento femminile, s’avanzarono con destra maniera per metterlo 645 1| molte barche usuali, nell’avanzarsi alla imboccatura del canalaccio 646 5| moglie; e Leonello uomo avarissimo inteso che avessero la moglie 647 1| Friuli.~Era già sonata l’Ave Maria, e le donnette della 648 | avea 649 | avendole 650 | avendoli 651 | avendosi 652 | averci 653 5| questi danari, dicendo, che averemmo poi dato loro satisfazione 654 | avergli 655 | averlo 656 4| amata: ma essere ormai tanto avezzo alle lontananze e alle disgrazie, 657 6| in povertà fallita~degli avi il fasto aspergerò d’orrori,~ 658 7| questa lettera con quella avidità, che farebbe un febbricitante 659 6| ostro, che tigne il dolce avorio schietto.~Né quello, ond’ 660 3| si dichiararono, che non avrebbono giammai permesso a Glisomiro 661 2| fuor d’ogni controversia avvantaggiato ogni altro scrittore del 662 1| inchiodata, che né poteva piú avvanzarsi, né meno tornare indietro. 663 1| la servitú, perché già s’avvanzava oltremodo la notte, parve 664 3| senza che persona se ne avveda. Tu vedi se ti basta l’animo 665 2| penso, che dopo che si sarà avveduto di seminar nell’arena, imparerà, 666 1| voi una dama velata». Io avvedutomi, che somigliante pretesto 667 4| senza che nessuno se ne avvegga».~«Questo non farò io, disse 668 6| arco delle ciglia infocate avvelenate saette di sdegno, che un 669 6| veleni in faccia, non tenga avvelenato il cuore da sentimenti lascivi».~« 670 8| parlando il primo con molta avvenenza disse:~«Signore, vi prego 671 4| sposare prima che altro avvenga solennemente Domitilla: 672 8| Ma quello che dopo cena avvenisse tra Glisomiro e Laureta, 673 5| ammirabile fra le donne, e le avvenne per inopinato beneficio 674 6| punge,~dolce braccio le avventa e dolce e pieno~di piacer, 675 1| questo il primo , che avventi~contro il mostro Ottoman 676 7| giovani non sarebbono mancati avventori, che comperassero ben cara 677 2| non fu, ch’egli cadesse, avverando il suo proprio concetto,~ ~ 678 1| intelligenza di cucina, forse per avverare in se medesimo il concetto 679 1| la sua rete in capo all’avversario, il fa prigione, e l’uccide. 680 6| signor Glisomiro abbia tanta avversione al belletto delle donne; 681 7| signora, che i cavalieri avvezzi a girare il mondo e far 682 1| suo languir la meta.~Già s’avvicina il , che’l Ciel dimostro~ 683 5| prudentemente operato in non avvicinarsele in quello stato col testimonio 684 1| al suo padrone, Domitilla avvicinatasi a una spinetta, volle farla 685 2| almeno con felice ardimento avvicinati. Ma d’oltrepassarle, come 686 1| dovesse andare a terra, avvicinatosi a una finestra chiese che 687 7| addormentasse, ritornò che già si avvicinava l’aurora a svegliare il 688 6| marito, d’altrettanti s’avvicinerà al precipizio della vita, 689 2| tutti gli altri da mensa; avvicinossi al fuoco acceso nella medesima 690 3| comparve già Cate, ma ben s’avvidero prestamente del furto fatto 691 2| paventare in alta impresa~se avvien, ch’amor l’affidi? E che 692 6| giudicio. E perché rare volte avviene, che gli atti della virtú 693 8| bellezza, tuttavolta per non avvilirmi nel concetto degli amanti 694 2| di Filli, parve che se le avvilupasse la lingua, e incominciasse 695 5| viluppi de’ suoi amici, e l’avviluppamento di qualche accidente, che 696 3| Ma la fortuna, che voleva avviluppare un nodo di stravaganti avventure 697 2| incerta questa verità, con avvilupparla nella controversia di tre 698 8| cavalieri e delle maschere s’avviò con essa verso le stanze 699 4| lasciarlo; pregandolo insieme d’avvisar Panfilo del suo pericolo, 700 6| entrargli in camera, e d’avvisarlo di questa occorrenza, penso, 701 2| accortezza, mandato Astolfo ad avvisarne Laurina, seppe condurre 702 7| vendetta. Io non sapendo come avvisarvi a quest’ora del pericolo 703 1| cinque, o sei persone, s’avvisò, che non fosse altramente 704 6| non vogliamo costei per avvocata, non che per principale 705 1| egli s’ha trovato un buon avvocato Glisomiro stanotte. Ma io, 706 1| e senza fede.~Machine di Babel, folli Giganti~il fulmine 707 3| sentii una volta un gran baccalare, che abbagliato dal fumo 708 3| tali. Felice è colui, disse Bacchilide, al quale concesse Dio parte 709 6| Glisomiro questo favore, andò a baciargliele in presenza di tutta quella 710 6| cinabro quando m’occorrerà di baciarle».~Rise Alvisetta, e arrossí 711 3| fianchi, né avuto ardire di baciarlo, gli ripiegò la bella faccia 712 5| non m’ha fatto altro che baciarmi, mentre era seco in barca 713 3| avessi avuto l’onore di baciarvi».~«V’intendo, v’intendo, 714 7| poi m’accarezzaste, e mi baciaste donandomi un anelletto, 715 5| contristarsi, presale una mano, e baciatagliela dolcemente disse:~«Mia signora; 716 1| regni.~Morosini, Grimani. e Badoeri,~e Bembi, e Mocenighi, e 717 1| parte da se stessa del suo bagaglio prendendosi la mercede della 718 3| lei l’avesse avuto in sua balia avrebbe potuto promettersene 719 6| e mezzo e qualche altro balletto; nel quale avendo Vittorio 720 8| fanciulla a tener tanto in ballo con sua pena e fastidio 721 3| femminile. Questa veduta fece balzar di letto Celinda ancora, 722 1| della barca, restando le bandette occupate da quattro persone 723 3| che militino con le sue bandiere. Il re Casimiro travagliato 724 6| gemme sieno da essa affatto bandite; perché troppo costano; 725 2| Rambaldo; egli se ne va bandito per suoi capricci, ed io 726 1| cosa mortal lasciata in bando;~sciolse da’ labbri, e piú 727 2| corrispondere di leale affetto a chi barbaramente le tradisce».~«E pure, soggiunse 728 1| Ditel dell’Asia, o voi, barbare genti,~quai provaste da 729 1| che quella di Spagna, sono barbari, infedeli, traditori, scelerati, 730 8| suoi schiavi il supercilio barbarico, cosoli giardinieri s’ 731 4| far sudar la fronte a quei barbassori, che avendo il giudicio 732 7| di Betto (che all’uso de’ barcaioli si faceva valere con la 733 1| fuori ingombrata da diversi barconi carichi di legname e di 734 8| contadino del distretto di Vrana baronaggio d’Aliberi sangiacco di Licca, 735 1| sempre trattenendo su le barzellette; e moriva di voglia di contar 736 6| grazietta da incantare i basilischi recitò:~ ~La beltà vostro 737 2| Celinda mi facciano qualche bassetta».~Sorrise Glisomiro, e disse: « 738 5| inclinata e abituata nelle bassezze: poiché gli animi nobili 739 5| sapesse amare in luoghi bassi, pure avendo cara per altro 740 6| complessione calda e umida è bastante cosí fatta bevanda, che 741 1| pur tanto pane, che gli bastasse a trarsi tre oncie di fame 742 6| tanto vino, che sarebbe bastato a molte famiglie di quel 743 1| rispose Panfilo, ma ora ti basti di sapere che qui tengo 744 2| prezzo volessi darvela. Bastivi di sapere, che son qui tre 745 6| sangue che diluviano dalle battaglie, han fatto naufragio della 746 4| gli ortolani tenere i loro battelli, e altre stoviglie; e come 747 4| crescente dell’acqua con quei batticuori, che si poteva presumere 748 3| nella Germania, trovossi battuto e stretto da poche genti 749 4| comodità d’accendere il fuoco, battutolo prestamente, e fatto con 750 1| comandò di trarre da un suo bauletto, una picciola granata di 751 6| cognizione del suo beato e beante Creatore: né di quella cognizione 752 4| allor, ne piú s’intese~che beassero altrui pene e martiri.~Or 753 7| carezze, che io mi chiamerei beata della metà?».~La fanciulla 754 4| gioiva negli affanni, e si beatificava nelle miserie, nell’abisso 755 2| suonasse un’aria di suo gusto, beatificò l’aure notturne, ma contaminò 756 8| carne d’ogni tipo, il farsi beffe de’ riti della religione, 757 5| Glisomiro. Celinda non porta belletti».~«E pure, disse Lodovica, 758 6| cardellino. Val piú un sol bellicone tedesco, che quattro de’ 759 2| componenti d’ogni sorte, quei due bellissimi sonetti: il primo de’ quali 760 1| Morosini, Grimani. e Badoeri,~e Bembi, e Mocenighi, e Riva, e 761 3| obbedirvi con gli occhi bendati; che se bene sieno passati 762 1| che se ne dice di questo benedetto contagio, che dopo avere 763 3| portare a chi l’adopera che benedizioni anche dagli stessi nemici. 764 5| sarebbe un tradirlo, non un beneficarlo. Tenterò la fortuna, e se 765 1| raccolta da Guglielmo, come benemerita de’ suoi amori, al servigio 766 3| tempo poteva disporne a suo beneplacito: ma se Alberta se ne fosse 767 4| disse Glisomiro, della benigna inclinazione delle donne, 768 6| dove~ ~è sacrilegio il non ber molto, e schietto,~ ~e in 769 1| celebrar con esso i misterj di Berecintia con Atide. Astolfo giovine 770 2| soggiunse Glisomiro) benché Bernardino Corio nelle sue Istorie 771 2| antichi di loro; essendo stato Bernardo Tasso padre del gran Torquato ( 772 6| trarrò la vita;~e’l sangue mi berrà ferro spietato.~Che sarà 773 1| sangue i laghi,~verserà bestemmiando il sangue rio;~se sfamò 774 1| anche il cuoco~come comoda bestia da piú selle.~ ~Trovatosi 775 4| vedere come quella gentil bestioletta mai chiuda occhio mentr’ 776 4| bizzarie di somiglianti bestiolette; poiché essendone sempre 777 2| piú vi calchi, o chi piú beva~del Castalio ruscel l’umor 778 7| abbondanza de’ cibi e delle bevande prese nel passato convito, 779 6| tormento del segreto. Glisomiro beve alla salute di Lisa, perché 780 6| del mondo; ed io perché bevessero alla mia salute, feci asciugare 781 6| pensassi di praticarli. Bevo quattro volte la mattina, 782 5| celeste, e luci d’oro~e bianche perle ha questa nobil riva,~ 783 5| collocarono sovra i lidi del mare biancheggianti d’ossa insepolte le Sirene 784 1| sangue infido,~e d’ossa biancheggiar vedeste il lido.~Dovunque 785 6| di Lisa, perché vedendola bianchissima, pensa che non porti belletto: 786 5| vezzosa. Il collo e’l seno bianchissimi e senza difetto. Le mani 787 5| guancie dilicate, pienotte, biancuzze, e di vero color naturale 788 6| sol di se stesso il gran Biante onusto.~Socrate s’imprigiona,~ 789 1| dir Glisomiro: «Quelli che biasimano il divino Petrarca sono 790 5| essendo caduta Alberta a biasimar Giustina, che portasse una 791 5| ritorse sovra Alberta il suo biasimo, dicendo esser vana l’opinion 792 1| ingannevol riso,~volge sovente in biechi, e pur sott’occhio~quasi 793 5| scorrevano alcune serpi de’ suoi biondissimi capelli. Aveva per donna 794 8| ciglio~la bella bocca, e’l biondo crin m’alletta,~cosí nel 795 1| sua fame.~Corre ognor di Bisanzio in su le porte~spietata 796 2| della sua voce quell’allegro bisbiglio:~«Non so, disse, se si parlasse 797 5| ne hanno mai dovizia) vi bisognavano molte cose per formarmi 798 6| lavoro quando attendono alle bisogne della casa sotto gli occhi 799 3| ingegni, che vanno a pesca di bisticci e d’equivochi, ch’essi chiamano 800 3| spiriti: i quali per formar un bisticcio penano tre settimane in 801 8| cosí era questa fanciulla bizzaretta e risoluta. Ma trattisi 802 5| mani bellissime. L’aria bizzarra, e capricciosa, e’l portamento 803 8| da scherzo, né daddovero; bizzarramente sdegnata di quel termine, 804 6| esempio d’Alatiele appresso il Boccaccio agevolmente cel può persuadere».~« 805 6| Doveva essere lingua boccalesca», disse ridendo Catarino. 806 5| gelosia piú bastonate, che bocconi di pane».~E Glisomiro:~« 807 3| solamente la Polonia, ma la Boemia, d’annichilare ne’ Regni 808 1| bona notte».~«Bona nott’ e bon anno», disse la Rossa, « 809 5| di sempre mantenersi e in bonaccia, e in tempesta un solo leale 810 2| pioggia incominciasse a bonacciare anche il vento; alzatosi, 811 1| Giudecca, corse una gran borasca in mar tranquillo, che diede 812 8| favellar con essa, incominciò a borbottare con gli amici chiedendo 813 1| piú carne da vendere ne’ bordelli d’Italia aveva acconsentito 814 7| quella sorte diventassero bordelliere; ma perché avendo la cameriera, 815 2| maritata ad un Francesco Borsano milanese. La qual Francesca 816 3| Diogene la collocava in una botte, ed era cosí infelice, che 817 7| Romano d’aprire insieme bottega, sicure che essendo due 818 4| perché Fiorino s’alza di botto su le sue zampette, e meglio 819 6| desiderino quel male che bramano a se stessi».~Risero tutti 820 8| fiori e venti? Se altro bramate dal mio amore; sapete il 821 3| trassero agevolmente dove bramavano; e tanto piú volentieri, 822 2| chi amo,~che mi brami chi bramo~pur che viva nel petto~del 823 1| Ghiandone, afferratolo con le branche se’l tirò in canale, e con 824 1| dell’India orientale e del Brasile il suo pestifero veleno 825 5| camera, ed entrarvi due bravacci drudi della Rossa e della 826 1| rossori della vergogna, e con brevi e interrotti accenti mi 827 6| frammento; ma v’accennerò brevissimamente alcune poche cose, che per 828 4| interpretazione di questo brevissimo componimento confessa di 829 4| dar quella notte da quei briganti, lasciolli tutti e tre con 830 1| diede molto da ridere alla brigata, e la tenne per mezz’ora 831 1| disgombrarla. Il che fatto tutta brillante di gioia in men di che io 832 4| consolazioni avute con Glisomiro brillava tutta di gioia; voluto prendersi 833 1| il quale negatagliele con brusca maniera, ed amandosi i giovini 834 4| capricci, che gli andavano bullicando nel capo: avevano appena 835 6| amor de’ mariti com’esse burgiardamente s’infingono, si liscierebbono, 836 5| disse Laureta. Ma so che burlate, e che non volete far questo 837 5| figlio dell’ortolano chiamato Busca. I primi adunque a montare 838 8| avere un marito, non mi buscassi (come fanno dell’altre) 839 5| camicia, ma ben carico di busse, si mise a camminare verso 840 7| cosí aggiustatamente questa cabala, che appunto Laureta aveva 841 6| lasciare a gli accademici e ai cabalisti somigliante disputazione, 842 8| porte della sala per dar la caccia alla volpe, che aveva osato 843 7| rispose:~«E se voi mi farete cacciare dal vostro servigio, e io 844 5| piattonate, e fiancate, il cacciarono cosí nudo e malconcio fuori 845 4| rientrare per quella punta, e cacciarsi in quei fossi. Dove smontati 846 4| capace della barca, potè cacciarvela dentro, e smontare da quella 847 1| per vogare) il volto, e cacciatasela indosso, si mise a cercar 848 4| Purché voi, mia signora, non cacciate lei, disse Glisomiro, perché 849 3| sapere; poiché vedo che avete cacciato via Rambaldo e Dietisalvi 850 2| anche nella schiena de’ cadaveri nascono e vivono de’ serpenti».~ 851 6| propri onori,~ma il vostro cade, e si dilegua al pianto.~ 852 3| domestichezza si lasciasse cadergli in seno, dubitatosi di qualche 853 1| altramente l’averebbe atterrata. Cadeva un diluvio d’acqua nel seno 854 7| condotta a debito fine la cena, cadevano le sette ore della notte, 855 3| conferma la nostra mortale caducità; che noi siamo peregrini 856 1| nello stato temporale e caduco un regno di tranquillità 857 3| che anche gli angeli a Dio caduti in ira~nell’Inferno piombar 858 1| aveva ancora fatto riflesso, cadutomi ogni pensiero di sensualità 859 6| onde ogni altra deriva,~Io caggio, e in questa umanità m’immergo~ 860 7| questa infermità, che ti cagionai, perché non potessi risanartene? 861 2| non fu il Petrarca, gli cagionasse al fine un precipizio 862 4| precipitato nella disperazione cagionatagli dalla gelosia. Ma udiamo ( 863 5| cavaliere dato loro parte delle cagioni della sua dimora in quella 864 2| potesse pretendere Torquato, cagionò col tempo la sua ruina. 865 1| questo notturno riposo non ci caglia di sapere per ora, chiamandoci 866 4| propria naturalezza de’ cagnoletti, disse Glisomiro, e non 867 6| piú mansuete e care d’un cagnoletto dalla sola gentilezza e 868 3| propria vita, tanto piú calamitose, quanto piú fedeli; e piú 869 1| secondo delle cose d’Etiopia Calasiride favellando di Roclope donna 870 1| procurata. Ma non avendo chi la calasse in barca, e non vi essendo 871 1| Perché avendola Drusilla calata da una finestra sovra canale, 872 7| questa occorrenza essendo calato a riceverlo; egli e Vittorio 873 8| d’aprire la strada fra la calca de’ cavalieri e delle maschere 874 2| pendici,~chi sia che piú vi calchi, o chi piú beva~del Castalio 875 6| perché alla mia complessione calda e umida è bastante cosí 876 5| le convenne bere questo calice, perché il cavaliere teneva 877 6| vedere il fondo a tanti calici di Falerno, quante sono 878 1| Ciel dimostro~ha nell’alta caligine segreta~de’ libri delle 879 5| travagli succede in amore la calma delle consolazioni ad un’ 880 7| raggira~prenda prenda a calmare,~il venticel d’Amar, che 881 3| provasse cosí fervido il calore degl’incentivi amorosi. 882 6| spietato.~Che sarà poi? Calpesta, anima forte~esigilo, povertà, 883 1| Maomettismo, al Luteranesmo, e al Calvinismo di fare i loro avvantaggi 884 3| sveco Luterano, e l’inglese Calvinista, e della piú disperata setta 885 3| disperata setta ancora de’ Calvinisti, benché sia opinione di 886 1| veleno la infame setta di Calvino ormai degenerante in un 887 8| donna, che l’aveva mandato calzato a quella corte, e altri 888 8| scarpe in piedi E di fatto il calzò secondo la sua povertà, 889 2| ad altro, che a guisa di camaleonte, a pascersi d’aria».~«E 890 4| diciassette».~«Signora voi mi cambiate le carte, disse Glisomiro, 891 6| ricorda fin d’allora che camminammo il mondo insieme che non 892 6| ancora l’antica eresia di camminar su i trampoli) e un monte 893 3| che per uno scudo averebbe camminato ducento miglia, e che non 894 8| cosí male in arnese, che camminava copiedi ignudi, ed alloggiato 895 1| tanti anni, piú vittorie che campagne sul mare. Veniva allora 896 2| avendo trovato un valoroso campione per mia difesa. Ma per grazia, 897 1| perfidia, e iniquità. Ma voi campioni gloriosissimi, e della fede, 898 1| si stavano schierate nel canal de’ Marani per la solita 899 4| disseminato diviso da molti canaletti e fossi, e ricongiunto con 900 4| riesca come un nastro di canape e di seta, che la mala 901 4| che la mala qualità del canapo logori la seta, e distrugga 902 1| lettere, e buon carattere cancellaresco, e buona intelligenza di 903 1| dilatando a guisa di mortifera cancrena, senza che vi si trovi scampo 904 4| una carta coperchio ad una candeletta, la imbrandí con la mano 905 3| da lei; perché messo il candeliere sul tavolino venne a scoprirsi 906 1| restando solamente velata la candida vita dal sottilissimo lino; 907 8| che fece la impresa di Canea, trattato da favorito d’ 908 3| nel cuore d’Alberta, e’l cangiamento d’Alberta accompagnato da 909 4| viene Glisomiro a trovarti, cangiami nome, che tel perdono».~« 910 5| non che glielo minuisse, cangiando però l’amore d’amante in 911 4| vermiglio dall’incarnato, il cangiante dal colombino, il turchino 912 3| quella camera ospitale non si cangiasse in campo di guerra. Ma frappostisi 913 3| benché la fortuna abbia cangiate con gli anni le mie fortune, 914 3| fortunato amante,~e repente cangiati~in gioie i suoi tormenti~ 915 8| fatto gittare in pezzi a cani. La qualità del premio e 916 4| un tugurio di tavole e di cannavera, forse per tenervi in tempo 917 1| alla salute delle proprie canne piú d’otto boccali di vin 918 4| ambedue con Cate in quella cannevera, dove sapevano che allora 919 1| Malamocco qualche tiro di cannone, che dava indicio della 920 6| umanità m’immergo~pure a voci canore~talvolta, ed a soave almo 921 2| piú sonoro,~lo strumento canoro,~scosso nel mar con l’armonia 922 2| daste subito in qualche cantafavola con questa dama. Via via, 923 1| ascoltando alcune fanciulle cantatrici, ella trattomi in disparte, 924 3| di Glisomiro, che mentre cantava Domitilla fossero usciti 925 1| alcune canzonette, che allora cantavano, licenziolle nobilmente 926 6| che disdirebbono ad una cantimbanca, non che ad una gentil matrona, 927 6| vorrò trasformarmi in un cantimbanco, prostituendo il mio volto, 928 8| Ibraino, e quasi favellando, e cantucchiando fra se stesso gli dava qualche 929 4| ragionamento, ove dice:~ ~Canzon pria mancherà fiume per 930 1| loro, e ascoltate alcune canzonette, che allora cantavano, licenziolle 931 2| leggieri, che non hanno capacità per conoscere quali sieno 932 5| appresso, collocata sul capezzale la sua sopraveste, gittossi 933 1| e senza tregua~a’ vili capi i piú superbi adegua.~O 934 8| ancorché fosse per altro nostro capital nemico, infino a che egli 935 6| in guisa, che alcuni gran capitani, e gran principi, che non 936 7| donnetta, dove può essere che capitasse talvolta anche il cavaliere, 937 1| nella quale voleva che io capitassi a servirla. Ed ella racconsolata 938 6| far fede, poiché essendo capitati pochi giorni sono a visitarci 939 4| scaletta, che appena il capiva, stette buona pezza osservando 940 2| questo mezzo qualche suo capriccietto; fattosi dare un picciolo 941 8| anche i mali nelle femmine capricciosi non meno de’ loro cervelli; 942 6| bicchieri di vino, quanti sono caratteri de’ nomi loro; e da’ Greci 943 4| addolorati: nell’uomo però, che caratterizzato nell’anima del lume divino 944 8| miei parenti mi tenevano carcerata, che se avessi incontrata 945 6| fasto aspergerò d’orrori,~In carcere dannato~morto a i raggi 946 6| se fiero Tiran di rabbia carco~pesta il corpo senil, gode 947 6| farebbono vergogna a un cardellino. Val piú un sol bellicone 948 3| di vita per esser fatto cardinale; e vi sono stati di quelli, 949 2| d’ambiziosi marmi;~sian Caria di Parnaso~le spiaggie meste, 950 6| che s’imbellettano, e si caricano d’un mondo di lussi il facessero 951 5| gondoliere, gli comandò di caricar la femmina in premio della 952 5| ben Placido avesse fatto caricare di bastonate la femmina, 953 3| andare a letto l’avevano caricato d’un tesoro femminile. Questa 954 8| corte d’Amurathe in lontane cariche e governi, circondò la persona 955 1| ingombrata da diversi barconi carichi di legname e di pietre, 956 5| trovossi quasi tra Scilla e Cariddi angustiato da una doppia 957 8| avendo presentata la sua carissima bizzarria, ella restò sovrapresa 958 5| d’averle fatta una buona carità, tre volte tanto danaro, 959 3| re decapitato per man di carnefice e scacciato il clero e la 960 1| donde è passato con alcune carrozze, pur di Spagnuoli, entratevi 961 5| per quattro o sei ore non casca il mondo».~Quietossi il 962 5| curarsi poco di quelle, che ci cascano volontariamente in seno; 963 3| apparenza di vaghezza gli cascasse in braccio, le promise tutto 964 6| dame che io conosco non cascherebbe pure con un secchio di ranno 965 6| abbandonarlo. Altramente cascherebbono ambedue nella medesimi ( 966 6| fin? S’incurvi Atlante,~e caschi a danno mio l’eterea sfera~ 967 3| con le sue bandiere. Il re Casimiro travagliato dalla guerra 968 1| buon vecchio del cavalier Casoni, quando lodando gli occhi 969 2| calchi, o chi piú beva~del Castalio ruscel l’umor facondo?~Voi 970 8| opera di misericordia il far castigare un uomo tanto indegno, e 971 2| giustizia d’amore, che vuol castigarle della loro ingratitudine 972 8| affrontarsi con esso, e castigarlo; trattisi al rumore anche 973 2| infedeltà, si vide sforzato a castigarnelo con la spada, e non lasciando 974 5| Tasso, che fu cosí sobrio e casto poeta, s’andava augurando~ ~ 975 3| cortesia, non per merito d’una casualità, dalle dame, riprese Alberta 976 4| inoltrarsi verso quella casuccia, gli disse, che stava piú 977 6| con portare in testa una catasta di teschi di morti, con 978 3| quale avevano posto nome Cateruzza) e già insospettita di sua 979 6| Paolo subito:~«Come si ha cattiva causa per le mani si ricorre 980 3| Moro, che la vera strada di cattivarselo fosse quella del danaro, 981 2| abbia lusingato l’animo, e cattivato l’ingegno piú del divino 982 1| eresia a depressione del Cattolicesmo. E chi pensasse, che io 983 3| disperato affatto il partito cattolico nella Polonia, e nella Germania 984 4| esservi chiamata in queste cause: e quando fosse sollicitata 985 2| conservò nondimeno con tanta cautela la propria onestà, che per 986 6| necessità alla convenienza cavalleresca, allora che fu considerato, 987 2| conti, che di complimenti cavallereschi. Era egli veramente amico 988 6| un dialogo di complimento cavalleresco del Tasso, dal quale (per 989 3| fortuna. So, che voi siete cavallier di grand’animo, e però vi 990 5| dolce di sale, pensò di cavargli le penne maestre con certe 991 4| giovinil paventi amore,~né ceda nel suo regno a poco a poco,~ 992 7| gabinetto del cavaliere, cedendogli la propria stanza Lodovica, 993 7| pensiero a Glisomiro di ceder il suo appartamento ad Ariperto 994 2| discrezione per foglie di cedro».~«E pure è vero, disse 995 2| puoi.~E se alcun pure il cela, insieme i tuoi~piú degni 996 6| bianco e di vermiglio, che celano dentro le polveri e i vermi 997 7| voi ancora, che il voler celar’ il fuoco d’amore nel seno 998 1| Stimai però ben fatto di celargli questo capriccio di Paolina, 999 2| mondo qualche parosismo, per celarsi all’altrui curiosità, fugge 1000 8| ama? Pensavate adunque di celarvi alla cognizione d’Eufemia?».~ 1001 5| compagna, i quali armati di celata, giacco, manopole, stocco


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