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Girolamo Brusoni
La gondola a tre remi

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
celeb-croat | crucc-esegu | esemp-ideal | idill-latin | latra-nodi | noiar-porta | porte-richi | ricom-scrup | scuot-super | suppl-vibri | vibro-zuffo

     Scorsa
1002 4| imbizzarito della setta stoica, e celebra quei pazzi filosofi, che 1003 6| punto schifo, anzi ebbe a celebrarlo con un leggiadrissimo sonetto».~« 1004 6| Pintia pitagorica eroina celebratissima fra gli antichi filosofanti 1005 2| Tempio d’Amore, verso le celebratissime loro dame Laura, e Leonora? 1006 6| allo stesso ternario tanto celebrato dagli scrittori debbia essere 1007 2| eccellentissimo ingegno, che tanto celebrò la sua Laura dalla quale 1008 3| colpo. Mai non per ciò mi celerei alla mia propria coscienza, 1009 4| al core.~Severità di gelo~celi d’Amor la face,~de la menzogna 1010 7| conchiuso, cascò una pietra nel cembalo, che quasi il rovinò: perché 1011 5| a che non avesse almeno cenato con essi; il cavaliere per 1012 2| Finalmente Glisomiro disse:~«Ceniamo prima, e poi ci parleremo 1013 4| da Drusilla, e da qualche cenno fattole dal cavaliere, stava 1014 6| bevuto, ci tornammo a casa, e cenò con la sua solita sobrietà 1015 8| in portamento di femmina. Cenossi adunque domesticamente; 1016 1| patria; un contadino da Censone, che tornava anch’esso da 1017 6| in qualche anticaglia per censurar le donne. È passato il tempo 1018 2| finissimo giudicio aveva censurati per duri i suoi versi.~ ~ 1019 6| che da mio marito, alle censure e alle lascivie degli occhi 1020 1| barbara ferità sotto il ceppo apprestatogli da’ propri 1021 2| pronte~a volo alzò le sue cerate piume:~e cosí va chi di 1022 7| se medesimo, non vuole né cercaguarda che quello che 1023 4| Deserto e Sant’Erasmo per cercarvi qualche ricovero, s’erano 1024 1| lontananza, chiese di lei. Cercata e ricercata, e per casa 1025 4| trovar le gioie loro involate cercati invano Burano, Mazorbo, 1026 1| eccellente Strazzosa.~ ~Cerché donne d’aver laghi de pianti,~ 1027 3| valle di miserie, a che cerchiamo la felicità dove non può 1028 6| travaglio in testa, chiamate a cerchio le dame e i cavalieri, graziosamente 1029 2| giorni sono invitata a certa cerimonia in un seminario di donzelle, 1030 6| correvano in somiglianti cerimonie, che riscaldano gli spiriti 1031 6| dove Salomone appresso il Certaldese mandò quel pover uomo provveduto 1032 | certe 1033 4| il turchino celeste dal ceruleo marittimo, essendo con tanto 1034 8| capricciosi non meno de’ loro cervelli; mentre Eufemia, che il 1035 2| letto, e sentito che andasse cessando il diluvio della pioggia, 1036 7| sposato Ermanno, le sarebbono cessati questi umoretti: e quando 1037 7| qui, e partendo Ariperto, cesseranno ancora i riguardi dell’amicizia, 1038 2| al tocco sol d’armoniosa cetra~erse mural corona a Tebe 1039 2| il mio dolor vi spande.~Cetre, trombe e ghirlande~misero 1040 2| in sorte,~altre mercé non cheggio, occhi fatali,~che di sguardi 1041 1| Panfilo. L’aveva il cavaliere chesta in moglie al padre suo, 1042 5| Ghiandone gli comandò d’andargli chetamente ad aprire la porta della 1043 5| bel, dolce, tranquillo e cheto mare~con alghe di smeraldo, 1044 1| caglia di sapere per ora, chiamandoci con piú validi incentivi 1045 5| divisa di color di mare, chiamandolo colore riprovato nelle scuole 1046 4| nostri nemici, tanto potrà chiamarci qui, quanto in altro luogo 1047 2| Petrarca e del Tasso, e di chiamarli due colonne del Tempio, 1048 8| Eufemia, e altre dame il chiamarono ad altri pensieri, che di 1049 1| meglio che si potè senza chiamarvi cirugico (non essendo le 1050 6| benché il lirico Venusino chiamasse rotondo l’uomo savio e dabbene, 1051 1| riserrar la finestra, perché chiamassi la donna per accompagnarla. 1052 4| trovatasi col cavaliere, e chiamatasegli obbligata per la ricuperazione 1053 7| un cavaliere suo amico, chiamatolo per nome, montò d’un salto 1054 2| subito Alberta. Aurelia (cosí chiamavano Drusilla) è vostra moglie, 1055 1| colpe negli uomini, che chiameranno dal cielo somiglianti castighi. 1056 6| delle mie carni; e però chiamerassi Viragine (o come si potrebbe 1057 7| tante carezze, che io mi chiamerei beata della metà?».~La fanciulla 1058 1| Drusilla in particolare chiamossene molto contenta; e cosí appunto 1059 7| fiammanti del cavaliere.~ ~Chiare amorose luci~tramontana 1060 6| facea mestiere di molte chiarezze, che non si potevano in 1061 1| dava contrasegni pur troppo chiari di condizione non ordinaria, 1062 5| Onde venutole capriccio di chiarirsi della verità de’ suoi sospetti ( 1063 3| spiritelli amorosi, che davano chiarissimi contrassegni, che le parole 1064 5| Celinda; restando pur troppo chiarita, che Eufemia l’avesse prevenuta 1065 5| apprensione di sua persona. Poi chiarito dalle parole stesse d’Eufemia ( 1066 1| dame, mi diede Paolina una chiave dicendomi, che uscito da 1067 1| mezza notte, tenendo esso le chiavi della casa d’un cavalier 1068 1| abissati da tant’acqua, chiedemmo per nostra disgrazia l’alloggio 1069 4| alla porta della cavana, chiedendole se volesse starsi con esso 1070 4| potesse metterlo in parole per chiedergli con soverchia semplicità, 1071 1| senza pur dirmi a Diochiedermi la mercede del loro servigio, 1072 4| Qui Drusilla:~«Se voi chiedevate a me dapprincipio se Glisomiro 1073 2| qual san, qual fui, che chiedo, ove mi trovo.~Chi mi guidò, 1074 4| rivestir Cate, alla quale chieste le gioie, che aveva involate 1075 6| donne, ma alle sfingi e alle chimere è necessario il belletto» 1076 2| prender licenza di partire~ ~chinando a terra il bel guardo gentile~ ~ 1077 1| svegliassero dal lungo sonno, che chiude loro gli orecchi agl’inviti 1078 7| addormentossi. Ma non potè già chiuder occhio Beatrice; la quale 1079 4| parlare a mio pregiudicio, le chiuderete la bocca facendo con essa 1080 1| alle nostre miserie, che si chiudessero i passi».~E Glisomiro:~« 1081 7| d’altro che di scherzi. Chiusala pertanto in forma di lettera 1082 3| Rambaldo, e Guglielmo, le chiusero le parole in bocca. Avendo 1083 4| attempata. Ma queste sono ciance. Fermatevi qui stanotte, 1084 8| stanza, dove si stavano cianciando alcune dame, le quali non 1085 8| quella novità, lasciato il cianciar delle dame che’l trattenevano, 1086 8| che non fanno? Se io ho cianciato, ed esse han fatto. E che 1087 5| Cillia, entrò Glisomiro in ciancio con le dame fino all’ora 1088 2| uomini, i quali trattando da ciarliere le femmine, non sanno essi 1089 | ciascheduno 1090 6| una volta la gola a questa cicala, che vuole intronarci le 1091 6| ha ferrato la gola alle cicale; che potremo finir di 1092 2| che degl’ingrati, e de’ cicaloni».~Fu piccante il motto di 1093 3| vita coniugale, e Quinto Cicerone si stimava felice in un 1094 6| stempra in bevanda aspra cicuta.~Socrate prigíonier di Dio 1095 6| sfortunate dame, che mettono ciecamente non meno che vilmente in 1096 6| quelle infelici dame, che da’ ciechi appetiti si lasciano scapestratamente 1097 8| di Cloride ancora il vago ciglio~la bella bocca, e’l biondo 1098 8| buona voglia l’invito, con cignersi solamente sotto la falda 1099 1| potete far di manco non cimentate la fede di femmine vulgari 1100 8| altre volte a pericolosi cimenti, e moriva di voglia di dirle 1101 1| tutt’altri il salvatico Cimone diventato ad una sola vista 1102 6| delle mie amiche tinte di cinabro quando m’occorrerà di baciarle».~ 1103 2| volle, e de’ rai del sol cinger la fronte.~E l’altro in 1104 1| dell’acqua, incominciò a cinguettare fra i denti, che fosse assai 1105 1| quel leggiadro concetto~ ~Cinthia prima suis miserum me coepit 1106 4| fronte una tazza di vin di Cipri vecchio di molti anni: onde 1107 8| lontane cariche e governi, circondò la persona del novello gran 1108 4| Burano, Mazorbo, e i luoghi circonvicini, s’erano ritornati inviando 1109 1| insomma i mali son come le ciriegie, uno ne tira cento. Or se 1110 2| Eco fatta palustre~cangiò Cirra nell’onde, e’l mar fatt’ 1111 1| si potè senza chiamarvi cirugico (non essendo le sue piaghe 1112 1| apparenza di sposa, non di citella, prendete (e sel trasse 1113 1| pertanto un abito di dama cittadina, e mi coprirò da capo a 1114 1| bianco all’uso pur delle dame cittadine, quando escono di casa velate. 1115 3| delle disgrazie, dove la clemenza non sa portare a chi l’adopera 1116 3| carnefice e scacciato il clero e la nobiltà dal Parlamento 1117 2| gaudj tuoi.~La dolorosa Clio,~quella, che dal sepolcro 1118 2| che noi puote arrestar Cloto superba.~Già gode il Mondo, 1119 1| disse Betto, «te portarò un cocale de palúo».~ ~Ridevano gli 1120 2| ordinariamente a terminare in una coda di lucertola, o di scorpione. 1121 1| Cinthia prima suis miserum me coepit ocellis.~ ~A cui imitazione 1122 1| che gli rende fratelli, e coeredi d’un Regno eterno, potrebbono 1123 2| gravissimi, e suoi amici e coetanei potessi ritrarre mille argomenti 1124 8| tira,~e mentre un gran ne coglie, a un altro aspira.~Io famelico 1125 8| e di desideri senza mai cogliere frutto alcuno di questo 1126 5| precipitare, perché altri si cogliesse quello, che ora non può 1127 8| angelletto il volo errante~ferma colà dove bell’esca il tira,~ 1128 5| voluto svegliarla, e meno colcarsene appresso, collocata sul 1129 5| femmina disperata andò a colcarsi nel proprio suo letto. E’ 1130 4| franco, e veramente amoroso colcossi a’ piedi del cavaliere, 1131 8| cosa il vedere che altri si colga il frutto delle proprie 1132 1| la Francia tiene qualche collegazione coPrincipi e popoli protestanti; 1133 1| principi cattolici, che si colleghino con gli eretici, e coTurchi, 1134 5| gli antichi favoleggianti collocarono sovra i lidi del mare biancheggianti 1135 3| fosse piú d’uno. Diogene la collocava in una botte, ed era cosí 1136 3| di quella beltà, che nel colmo delle sue glorie trovò pochi 1137 4| incarnato, il cangiante dal colombino, il turchino celeste dal 1138 2| disse Vittorio, avendo il Colombo con disprezzar quei confini, 1139 2| onestissimo Tasso, la seconda colonna delle amorose scuole, quando 1140 6| vesti trasparenti, varie, colorate e di seta; poiché in questa 1141 4| solea bere piú tosto acqua colorita, che vino, tutta si riscosse 1142 5| troncava il pretesto, col quale coloriva Glisomiro il suo viaggio 1143 1| prima di legare, e poi di colpire. E che hanno che fare i 1144 1| tempo legato dal fascino, e colpito dalla saetta d’Amore; e 1145 4| cuore la gelosia».~«M’avete colta, ma non abbattuta, disse 1146 2| le volpi vecchie vengono colte sovente alla tagliuola. 1147 3| sentiva trafitta l’anima dal coltello della gelosia d’Alberta, 1148 8| ingoiano vengono sovente colti alla rete di qualche disgrazia: 1149 6| reggere la famiglia, e coltivar la pietà e la religione; 1150 7| che tu non fai lenzuola, coltre, matterazzi, e lettiere; 1151 6| pensiero.~In quanto alla coltura del corpo approvo quella 1152 1| placata la giustizia divina comanda all’Angelo percussore di 1153 7| averete sempre occasione di comandarmi ne’ termini dell’onestà 1154 8| servidori di bassa lega comandarono loro di levargli d’addosso 1155 1| innanimita da tante vittorie, e comandata da un Generale avido di 1156 8| Obbedisci pure a’ suoi comandi, ma ben ti prego insieme 1157 1| con noi milita il Ciel, combatte il vento;~e se fu sovra 1158 1| aura del vostro favore; e combattete con la protezione e con 1159 1| reziarj cosí chiamati perché combattevano con una rete; e un di costoro 1160 1| donnette della contrada cominciavano a portare attorno del fuoco; 1161 6| onorata dama il piú pericoloso commercio di quello di Bacco. E però 1162 7| e perdonò loro i falli commessi, e dichiarassi risoluto 1163 4| concetto di sua donna. Questa commissione conturbò oltremodo Celinda 1164 4| che portò sue lettere, e commissioni ad Alberta. E intanto ch’ 1165 4| cavaliere veduta la dama commossa, proseguí dicendo:~«O quanto 1166 8| quelle dame. Questa veduta commosse a tanto sdegno quella nobile 1167 4| per generosità; o se pur commosso da qualche passione, da 1168 1| addosso, sentissi tutta commuovere il sangue dell’antico affetto 1169 1| far’ anche il cuoco~come comoda bestia da piú selle.~ ~Trovatosi 1170 3| concorrano a felicitarlo ancora i comodi della fortuna, la pubblica 1171 5| loro satisfazione a nostro comodo; ma né questa esibizione 1172 5| negli amorosi poeti le vaghe comparazioni tratte da cosí nobile elemento, 1173 7| non tenevano fronte per comparirle nuovamente davanti. Oltre 1174 1| la porta, poco stette a comparirvi anche Paolina con una bellissima 1175 2| conversare insieme, che Domitilla comparisse nella maniera già concertata, 1176 6| questi invitati adunque comparvero Vincenzo e Alvisetta, Paolo 1177 1| parte ridendo, e parte compassionando la sua disgrazia si misero 1178 2| misurando forse gli altri col compasso di se medesimi, s’ostinano 1179 6| deformi, imparino ad amarsi e compatirsi n’ loro difetti. E se la 1180 1| Isabella lasciatemi in pace, e compatitemi; perché v’assicuro, che 1181 2| grandissima che l’avesse compatito del suo ardimento, che non 1182 7| sarebbono mancati avventori, che comperassero ben cara la loro mercatanzia. 1183 8| manco; perché Glisomiro non comperava femmine al mercato; e mentre 1184 6| per diversi riguardi mi compiaccia della conversazione de’ 1185 8| bene io ancora mi fossi compiacciuta, come fanno tutte le femmine, 1186 5| lontano dal ritenersene, che compiacciutosene, come se la trattasse ella 1187 8| di quel termine, e voluto compiacer Glisomiro divenuto l’anima 1188 2| servire all’occasione, o per compiacere agli amici gli caddero dalla 1189 3| accademiche diverse poesie, vi compiacerete di replicarci ancora la 1190 2| che avesse pur pensato di compiacerlo di se medesima si sarebbe 1191 6| Alberta, se ve ne ricordate, compiacetemi di farcene parte, che non 1192 2| fiorir gl’incolti lidi, e si compiacque~Febo di traspiantar Pindo 1193 3| Se volete farci il favor compito, usandosi di recitare nel 1194 4| essere bene intese e digerite complessioni robuste d’uomini consumati 1195 1| uscito fuori del felze, complí brevemente con esso invitandolo 1196 4| insieme, ch’essendosi fatto complice del suo fallo con addossarsi 1197 4| un sol colore indistinto, componendo di due sette una sola, e 1198 2| scrivere oltre a diversi componenti d’ogni sorte, quei due bellissimi 1199 1| gridando, che non averebbe mai comportato d’essere assassinata nell’ 1200 4| passò la cena per quello che comportavano il tempo e le contingenze 1201 2| tante delle opere, ch’egli compose nelle favelle toscana e 1202 1| tutti fuor a chi l’aveva composta, recitò Domitilla alcuni 1203 6| Tre, e l’Uno, egli viene a comprendere in se medesimo tutte le 1204 2| d’una conversazione, che comprereste a qualunque prezzo volessi 1205 6| metterebbe mille volte la vita in compromesso per conservazione della 1206 3| e allontanato dal vivere comunale; chi è quello di voi signori, 1207 7| buono e bello, in quanto è comunicabile, e che l’intendono quelle 1208 7| nell’animo del cavaliere. Comunicati adunque seco nel seguente 1209 1| governo (con la quale aveva comunicato questo affare) ed essa con 1210 7| Fatto questo pensiero, e comunicatolo prima d’ogni altro con Alberta 1211 4| parte poco lontano dalla comunione delle bestie. Ma se in cosí 1212 5| chiedete a Glisomiro, che vi conceda la compagnia di Drusilla; 1213 3| pregando il cavaliere di concederle con la barca Astolfo, che 1214 2| e che non si sarebbero conceduti al primo Principe di Cristianità, 1215 4| sentita la marina quietissima, concepí subitamente un pensiero 1216 5| satisfazione averebbe potuto concepir sospetto, che a questa cagione 1217 3| mia custodia non possano concepire i loro mariti sospetto alcuno; 1218 7| cavaliere, e tutti gli sdegni concepiti contro la sua persona per 1219 2| comparisse nella maniera già concertata, come sposa di Panfilo, 1220 5| gli piacque, e che avesse concertato con Celinda e con Alberta 1221 5| replicar cosa alcuna contro i concerti di quella bella bocca, nella 1222 4| divine».~«Questo però non conchiude affatto contro Drusilla, 1223 4| questa nobile conversazione. Conchiuderò per tanto con la sola sua 1224 5| molto detto fra di loro, conchiusero finalmente di rimettersi 1225 4| per tanto con la sola sua conchiusione la seccaggine del mio ragionamento, 1226 1| Ma ella con risolute e concise parole mi diede ad intendere, 1227 2| voi parlo, in cui fanno~ concorde armonia~onestà, senno, onor, 1228 3| sovra la terra, mentre non concorrano a felicitarlo ancora i comodi 1229 4| da essere disprezzata in concorrenza d’Alberta, tuttavolta non 1230 7| Alberta e da Placido vi concorse di buona voglia; ma non 1231 3| sovrana potestà dei re ha conculcata affatto ogni ombra di religione 1232 1| Di che però non saprei condannarlo, perché trattandosi della 1233 7| Ermanno, chi non l’averebbe condannata di sciocchezza, d’indignità, 1234 8| Lelio, Panfilo e Vittorio si condolsero col cavaliere perché non 1235 7| quella casa se non gli avesse condotti seco alla propria abitazione. 1236 8| ignudi, ed alloggiato col suo condottiere in casa d’una povera donna 1237 1| poi si chiami la donna». Condottomi adunque in un canto di quella 1238 3| nostre azioni, perché ne conducano a questa felicità, fa mestiere, 1239 5| Friuli; perché disegnava di condur me ancora in quella parte. 1240 5| gli aveva comandato di condurgli insieme con la governante 1241 7| cameriera di Celinda per condurle a casa di quella dama: ma 1242 8| d’addosso il furto, e di condurlo fuori di quella casa. Obbedirono, 1243 1| pensando varie maniere per condurmi incognita da Filiberto: 1244 5| sua casa, e di poi mi condurrete insieme con Lodovica (senza 1245 3| saputo di privato cavaliere condursi con la sua industria all’ 1246 3| forma. Orsú mi contento di condurti in terraferma; ma ti licenzio 1247 4| porticella a suo luogo, condusse la dama alla porta della 1248 1| non alla mia casa, ma la condussi a quella d’una cortigiana 1249 8| uccidermi con un cibo, che non conferisce alla mia complessione? E 1250 2| invida veste.~ ~E per meglio confermare il mio pensiero, quel vago 1251 8| Glisomiro, che voleva almeno confermarsi incognito agli altri, già 1252 1| quanto piú invetera,~ ~e confermasse quel moderno~ ~Il mondo 1253 7| trattare da donna attempata, e confermatasi nell’opinione, che Glisomiro 1254 6| edificate. Glisomiro altresí confermatosi nella buona opinione, che 1255 7| caro viso ad altra parte, confermò col suo tenero disdegno 1256 4| brevissimo componimento confessa di non finire ancora di 1257 2| scorticar vive prima di confessarli. E beato quel cavaliere, 1258 3| paese; è venuta insieme a confessarmi, che quando vi piacesse 1259 1| quello che non volle mai confessarvi Isabella, ch’ella ancora 1260 4| quella eruditissima penna. Confessassero almeno la propria ignoranza, 1261 6| non vorrei, perché se vi confessassi, che gli amanti sieno nemici 1262 4| lui di perfetto amore, mi confessava di tremar tutta quando il 1263 1| non è però, che non mi confessi altamente obbligato alla 1264 2| egli dedicò alla posterità; confessò egli stesso al mondo d’avere 1265 3| pregiudiciale a’ suoi interessi; confidando per l’altra, che se prima 1266 2| gli facesse mestiere di confidare ad altri che a se medesimo 1267 8| indegna d’amore, mi sarei confidata nella vostra gentilezza, 1268 3| tutta la sua compagnia. Anzi confidato nella propria autorità, 1269 4| entrargli in camera per confidente che sia, ch’egli nol senta, 1270 5| cresciuto il male la tenesse confinata in quella parte. Conosceva 1271 2| sospir, pianti e sospir confonda~Adria col pianto, e’l sospirar 1272 8| vivere a mio modo, e non conformarsi all’usanza di quelle, che 1273 7| coresino una passione piú conforme all’età, senza però conoscere 1274 6| se le sue parole fossero conformi a’ suoi pensieri, le interpretarono 1275 3| troppo con lusingarle per confortarla il volto, e darle un bacio 1276 4| tanti affanni miei dolce conforto,~arda pur sempre, o mora,~ 1277 3| essersi dilungati, entrarono confusamente in barca, e avendo rinforzata 1278 3| accozzati in cosí favorevole congiontura? E’l bacio della preterita 1279 6| mi prenderei piacere di congiugnere il numero quaternario della 1280 6| il nodo, ond’ei lega, e congiunge.~ ~E’l divinissimo Tasso:~ ~ 1281 6| nella formazione del quattro congiungendosi il due, non può essere che 1282 2| di questi, che piú grato~congiunse a lesbia lira itala destra,~ 1283 2| vanno sempre di pari passo congiunte la maestà e la leggiadria. 1284 4| invano per addolorarlo congiurano contro di lui il cielo, 1285 3| volle condurre tutti e tre i congiurati seco; mentre stassi sornacchiando 1286 6| sua fortuna, essendomi io congratulato seco di questo onore; egli 1287 8| tranquillità di spirito le congratulazioni di Alberta, di Lisa, d’Eugenia, 1288 3| felicità de’ mortali la vita coniugale, e Quinto Cicerone si stimava 1289 2| cavalieri, che non solamente conobbero di presenza il Tasso, ma 1290 4| Fermatevi qui stanotte, e conoscerete qual di voi stimi piú bella».~ 1291 1| soggiunse:~«Non ti curare pur di conoscerla».~Astolfo allora, preso 1292 8| del geloso, rispose di non conoscerlo, ma poter giudicar dal portamento, 1293 8| vorrei già, che prima di conoscermi mi trattaste peggio che 1294 5| vecchia imbellettata?».~«La conosci male, disse Glisomiro. Celinda 1295 3| Sono quindici anni, che ci conosciamo, e voi siete venuta iersera; 1296 8| orecchio. Voglio che mi conosciate alla prova. Voglio che sia 1297 6| alla mensa. Ma ella ottima conoscitrice del proprio merito, voluto 1298 8| la riprovò nel suo cuore, conosciutala alla procacità degli sguardi 1299 2| trapassare felicemente alla conquista della eternità della gloria».~« 1300 7| fede~tra fiamme eterne ti consacra il core,~idolo ingrato al 1301 1| Germania, desiderava di consacrare quei pochi giorni che gli 1302 3| fede~tra fiamme eterne vi consacro il core.~ ~Questi versi 1303 5| giunti a casa gli si facciano consegnare i danari dovutigli per la 1304 5| fuggire, quasi che pensasse di consegnarlo, venuto il giorno, alla 1305 7| dirvi, che Ferrante m’ha consegnato cento ducati per quel che 1306 1| subito giunti a casa vi consegnerò alla sua donna di governo, 1307 4| e senza lagrime; e per conseguente sia vero Stoico».~«Non ha 1308 4| sia perfetto stoico, né in conseguenza vero amante senza dolore 1309 3| d’alcuni grandi del Regno conseguí dapprincipio qualche vittoria; 1310 7| avesse potuto sperare di conseguir Glisomiro per suo consorte. 1311 6| Scienza agevolissima da conseguirsi da ogni persona ben nata, 1312 5| desiderare le cose, che si conseguiscono con fatica e rischio, e 1313 3| veracemente affermar d’aver conseguita questa felicità, nel mondo? 1314 7| professo ad Ariperto non mi consente di tenervi in altra guisa, 1315 2| asconda~senza parlar, ne tu’l consenti Amore.~Che s’altri (tua 1316 3| sposato Domitilla senza il consentimento del padre suo. Intanto Glisomiro, 1317 2| stato e in altri pensieri conservando una vera obligazione a Glisomiro. 1318 7| perché so, che Glisomiro sa conservar la fede anche a’ suoi nemici».~ 1319 3| crucciano o negli artifici per conservarla o nel timore di perderla. 1320 6| in una moglie ancora per conservarsi l’amore del suo consorte».~« 1321 8| confidenza, benché abbia conservato diversi per complimento; 1322 8| nelle preghiere a Dio per la conservazion d’Amurathe. Finalmente veduta 1323 2| in tante guise onorata: conservò nondimeno con tanta cautela 1324 4| che per complimento, e considerandola ancora o donzella, o presunta 1325 2| incomparabili e stupende a chi sa considerarle su l’aria degli antichi 1326 3| dalla fortuna. La virtú vien considerata nell’uso, la fortuna negli 1327 4| signora, se abbiate ben considerati gli ultimi versi di questo 1328 6| la fortuna degli altri. Considerino adunque il marito e la moglie 1329 6| messi ad un sorriso i suoi consigli, si trasse una carta da 1330 6| Quinci il nostro Poeta consigliando il suo parente, che voleva 1331 5| del beneficio fattole in consigliarla di ripassare a Venezia per 1332 2| desiderarla. Se bene poi meglio consigliato ricusò di sposarla, sicuro 1333 8| tutte le maschere, e poi consigliatosi con Ariperto prese in questa 1334 5| di qualche disordine; il consigliò, già che si sentiva esso 1335 3| vita umana. Questa vita consiste, e si forma di molte azioni, 1336 4| porta della cavana stassi consolando d’altro che di parole Alberta: 1337 4| gli si mise attorno per consolarlo, ma invano: perché se ben 1338 8| levarsi la maschera per consolarsi un momento nella vista serena 1339 5| disse Glisomiro, si vedrà di consolarti, e se io avessi potuto pensare, 1340 7| egli è tutto cortese, e vi consolerà di quello che desiderate».~ 1341 7| in braccio, sicura che mi consolerebbe d’altro, che di parole».~ 1342 2| Fetonte.~ ~E pur di nuovo consolidandosi con gli esempi d’Icaro e 1343 5| discreto né disperò Celindaconsolò Eufemia e mise in pace ambedue ( 1344 6| lettere, tre vocali e quattro consonanti mute e liquide ordinate 1345 4| e conosciuto che Alberta conspirasse ne’ suoi medesimi sentimenti, 1346 2| non solamente nelle ore consuete dell’udienze e de’ corteggi, 1347 6| mai tanto, o quanto~non si consuma; anzi divien piú vago~qual 1348 1| di tante che affliggono e consumano il genere umano, che meriti 1349 4| complessioni robuste d’uomini consumati in ogni genere di filosofia, 1350 8| spietato cordoglio, che la consumava, toltasi di sala passò accompagnata 1351 1| qualche altra sua dama il consumavano in un fuoco di pari tormentoso, 1352 7| nel seno non vi arda, e vi consumi il cuore e la vita. Ditemi, 1353 7| amore in seno, che tutta mi consumò».~Rise Glisomiro a questa 1354 1| consolazione del Cristianesimo, conta, ha già tanti anni, piú 1355 8| dilicatezza del mio gusto tutta si contamina in solamente vedere il pesce, 1356 1| Paolina, che averebbe potuto o contaminarlo, o sdegnarlo in quell’estremo 1357 3| incantar d’amore le pietre, contaminarono fattamente il cuore d’ 1358 2| eglino stessi hanno loro contaminata: vorrei, che mi dicessero 1359 4| perturbatrice de’ nostri riposi, e contaminatrice de’ nostri diletti, anzi 1360 2| beatificò l’aure notturne, ma contaminò il cuore di Celinda, e di 1361 7| rimostranza, perché se ben contasse piú di trenta anni su le 1362 2| animo cosí temperato, che si contassero di pascersi d’aria».~In 1363 7| stessa ce le insegna».~E qui contate sue favole alla fanciulla 1364 1| Giusto Lipsio. Fra questi si contavano i reziarj cosí chiamati 1365 2| nel ciel per fama appena conte.~Ma chi dee paventare in 1366 7| piú da vicino il lume, e contemplata da capo a’ piedi la bellissima 1367 6| maggior perfezione possieda il contenente, che il contenuto, chi non 1368 4| stilo in quelle tavole la contenenza di Ferrante, e delle dame. 1369 7| cameriera, e non potuto piú contenersi si mise fanciullescamente 1370 3| Vittorio, e Glisomiro si contennero ne’ termini della riverenza; 1371 6| donzelle, che per loro bere si contentano d’acqua: non vi essendo 1372 2| pensieri amorosi, piegossi a contentarlo, e scesa cocavalieri in 1373 5| virtuoso averanno di che contentarsi della fortuna».~Qui Glisomiro: « 1374 1| d’ammaliarla, si sarebbe contentato, che Amor l’avesse solamente 1375 7| ridurre a sposarla, non si contenterebbe già del vostro amore e della 1376 7| Glisomiro, che parole? Io mi contenterei di stargli appresso, e di 1377 2| servirla con sua estrema contentezza tenendole davanti lo specchio, 1378 4| vederli e mesti e lieti, e contenti e addolorati: nell’uomo 1379 6| possieda il contenente, che il contenuto, chi non vede, che nel quarto 1380 2| teneva con Celinda altri conti, che di complimenti cavallereschi. 1381 7| fosse il merito della sua continenza, o la dilicatezza della 1382 4| comportavano il tempo e le contingenze assai lietamente, e con 1383 7| verso la vostra persona, continua nel suo furore contro Domitilla 1384 8| imperio, niente si mosse, continuando nella sua ritrosia e nelle 1385 1| provvedermi di barca per continuare in fretta il mio viaggio. 1386 2| ripreso il proprio luogo, continuò dicendo:~«Nel tornare quaddentro 1387 1| con femminile facilità le contò quello che n’era di questa 1388 1| passi, perché non può far contrabbandi senza pericolo della testa».~« 1389 4| portassero attorno qualche contrabbando s’erano cacciati per quei 1390 6| medesima contrada. E benché vi contradicessero Alberta e Placido, egli 1391 4| forse piú per vaghezza di contradire, che per dirne quello che 1392 5| Panfilo e a Vittorio, e vi contradisse apertamente Drusilla, affermando 1393 3| per altro piú fra di loro contrarie ne’ sentimenti, e ne’ dogmi 1394 6| cavalier del mondo, e fra le contrarietà appunto degli uomini e della 1395 4| operazioni, i platonici per lo contrario la stimarono ministra e 1396 1| acconcitura del capo dava contrasegni pur troppo chiari di condizione 1397 6| corte di principe grande, contrassi stretta amicizia con alcuni 1398 5| assorti i convivanti col contrastar fra di loro. L’occasione 1399 1| ella si sia, e avendo da contrastare per altro che per dame co1400 2| al vostro quesito, e poi contrastate fra di voi quanto vi piace».~ 1401 5| però de’ loro amichevoli contrasti fu quale si poteva aspettare, 1402 5| della quale averebbe dovuto contristarsi, presale una mano, e baciatagliela 1403 3| erano ancora incogniti, e contristato di somigliante disordine, 1404 7| della cordialità di Celinda, contristossi per lo pericolo de’ suoi 1405 1| occhi,~che tenta i cuor contriti.~ ~Sono adunque un inferno 1406 2| voce, e’l duolo intenso~fa contumace alla ragione il senso.~Altri 1407 2| giorno; perché aggravata la contumacia di Panfilo e di Vittorio 1408 1| contagio, che travaglia, e conturba l’Italia. Onde prese a dir 1409 7| ore della notte, passò a conturbar l’allegrezza di cosí gentile 1410 5| delle vane perturbazioni a conturbarla. Risoluta però, in quella 1411 6| confusa donna del mondo».~Si conturbarono tutte le dame a somigliante 1412 6| questo avviso; non che se ne conturbasse, e chiamato Astolfo mandollo 1413 3| afflizione, che tuttavia conturbava Celinda, ed Eufemia per 1414 3| abbandonare pur d’un passo. Contuttociò se vi piace di restare con 1415 6| paesani, benché si trovasse convalescente, avendogli invitati a bere 1416 5| concetto.~ ~Signora. Per convenienti risguardi, che toccano l’ 1417 1| ferma satisferemo a tutte le convenienze della religione e dell’onore. 1418 2| forse averebbe stimato non convenirsi alla purità dell’amore di 1419 1| tengo da lui parola, che la conversa e tratta con riverenza di 1420 3| per altro avendo preso a conversarlo, che per instigazione della 1421 5| le quali domesticamente conversava; lasciossi condurre dove 1422 4| signora, disse Giustina per convincerlo; perché se pur fu vero, 1423 3| che macchinavi; basta per convincerti reo il non avermi subitamente 1424 7| sua saputa e consenso, le convinceva di reità, avendo Glisomiro 1425 5| eloquenza della sua grazia, che convinte dalla spiritosa forza della 1426 4| per interesse di averla cooperatrice a’ propri falli, dov’era 1427 4| prestamente, e fatto con una carta coperchio ad una candeletta, la imbrandí 1428 8| aveva data la mano, ben che coperta dal guanto, che’l riconobbe; 1429 4| cavalieri ne’ loro complimenti a coperto) passeggiava la fondamenta: 1430 8| la mia apprensione da i coppi in su. La natura m’insegna 1431 5| marzoline di Romagna, e alquante coppie di pane bianchissimo, tutte 1432 6| nel Tartaro mi roti,~e copri il nome mio Letea lacuna;~ 1433 1| dall’animo, fatta vestire e coprir Paolina; non alla mia casa, 1434 7| voglia appresso la figlia per coprire con questa lontananza dalla 1435 5| colori e d’argento e d’oro le copriva il seno, e le spalle; su 1436 6| Artemisia; mentre quello passò coraggiosamente fino all’inferno per ricuperare 1437 7| fanciulla tessitrice, e cordelliera».~«Quasi che, replicò sdegnosamente 1438 2| poeta Pietro Michiele suo cordialissimo amico; sospirò dal profondo 1439 7| si senta assai meglio, e cordialmente vi saluta; e tornata alla 1440 7| trovata con tanti affanni e cordogli, che m’ho creduta piú volte 1441 2| Glisomiro) benché Bernardino Corio nelle sue Istorie Milanesi, 1442 8| amante~di ninfe in lieto coro~lodo ben di Leucippe il 1443 3| giovine, e vogliosa pure di coronare le passate infamie della 1444 8| erano solamente dovute alla coronazione del principe, e alle prosperità 1445 1| superbo)~fa di scettri e corone il Fato acerbo.~Mirate omai 1446 4| Domitilla: con che si verrà a correggere il vostro fallo, perché 1447 7| stravaganza dell’ora, e per li correnti sospetti cortesemente negata. 1448 1| Isabella, ch’ella ancora corresse pericolo di restar trucidata 1449 6| quanto per lo pericolo che correvano in somiglianti cerimonie, 1450 3| disciolta dall’obligo di corrispondervi. Vi stupirete forse di sentirmi 1451 6| luogo donde fu tratta, a lui corrispondesse in amore, riconoscendolo 1452 8| e disse:~«Le opere non corrispondono alle parole».~«Mai , disse 1453 6| quelli di Panfilo, era già corsa la querela di Lelio contro 1454 7| chiamar l’entrata a suo nome, corsero ad incontrarlo Placido e 1455 2| consuete dell’udienze e de’ corteggi, ma in tempo ancora, ch’ 1456 2| desinare, che vi trovò a corteggiar Bettina sua sorella? Non 1457 7| dame e i cavalieri del loro corteggio a principiarla.~ ~ ~ ~~ 1458 2| me rinovo.~Vostri affetti cortesi,~gli anni miei tra voi spesi,~ 1459 1| avete da passare che per una corticella e una strada a quest’ora 1460 1| al portamento pareva una cortigianella da buon partito, non dispiacciutole 1461 2| amorosi de’ Principi e de’ cortigiani ha gli occhi di lince) il 1462 3| apparendo gli sparisce. Il cortigiano si reputa felicissimo se 1463 7| gravi di sonno, e tirate le cortine del letto per dar luogo 1464 3| Moscovita, e dalla ribellion de’ Cosacchi, acconsentiva a partiti 1465 2| mentire fuor di proposito nel cospetto di tutti i secoli) egli 1466 6| bandite; perché troppo costano; perché sono indicio 1467 7| accomodare le proprie famiglie a costo della libertà delle donne. 1468 | cotesti 1469 7| chiarissimo di quel che covasse nel cuore, essendo veramente 1470 8| intanto a morte di soverchia crapula e bere Amurathe, che trattane 1471 8| dagli ospiti a cena. La creanza sforzò Glisomiro ad invitarvi 1472 5| non credo, che tra le cose create se ne trovi alcuna piú somigliante 1473 1| di pari spiritoso e ben creato, e servo per necessità, 1474 6| cognizione del suo beato e beante Creatore: né di quella cognizione 1475 6| stesso misero e miserabile creatura alla cognizione del suo 1476 3| numero de’ felici, o pure si credano e sognino d’esser tali. 1477 2| per suo governo. Chi ama, crede; e anche le volpi vecchie 1478 8| fu portato, e Ibraino non credendo agli occhi propri volle 1479 3| la preda che ne faranno, credendosi che abbia seco un buon valsente 1480 2| vino la verità, tutti vi crederebbono; dove se volete parlarne 1481 4| amanti, ma bisognerebbe crederli incontinenti e intemperanti 1482 4| suo affetto. Ma s’egli poi credesse d’avere occasione d’abbandonarmi, 1483 7| vostra gentilezza. Ma se non credeste alle mie parole informatevi 1484 3| ragioni della pietà cristiana, credetemi, amico, che per agguerrite 1485 5| pensieri, non solamente credette che Drusilla fosse veramente 1486 3| darsi a credere d’esser credute belle: e pure non è questa 1487 7| motivatole ancora da Alberta, e credutone il peggio di quello che 1488 6| Dirò come quel Fiorentino: crepo se non lo dico. E mi dovrà 1489 5| eseguire per elezione; perché crescendo continuamente il numero 1490 4| dove statisi fino alla crescente dell’acqua con quei batticuori, 1491 6| Ariperto e Guglielmo di crescere qualche abbellimento alla 1492 1| presse dolcemente un piede.~Cresceva intanto la pioggia e si 1493 2| di loro, che Domitilla cresciuta da fanciuletta a giovane 1494 8| fuligine, e cocapelli neri, crespi, curti e disordinati, saettatolo 1495 3| avvampo e gelo,~han però i crini e’l sen lacci, e fulgori.~ 1496 8| lodo ben di Leucippe il crino d’oro,~l’occhio ridente, 1497 3| in abito, come sostenta Crisippo; e della fortuna, che secondi 1498 2| Pegaso e di Pindo~mesti cristalli e sconsolate rive~vi copra 1499 2| quali incomincia~ ~Chiaro cristallo a la mia donna offersi.~ ~ 1500 1| tanta confusione tra’ popoli Cristiani, che ricordevoli di quella 1501 8| Ibraino, o non di nazion croato e nato cristiano, ma dalmatino


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