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Girolamo Brusoni
La gondola a tre remi

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
noiar-porta | porte-richi | ricom-scrup | scuot-super | suppl-vibri | vibro-zuffo

     Scorsa
3505 4| proposito, se non temessi di noiare con le mie ciancie questa 3506 5| notizia però mise a campo una noiosissima controversia. Che se ben 3507 4| ghiaccio mesce;~m’è l’incendio noioso, e’l dolor cresce~ che 3508 2| che fino gli proibí il nominarla ne’ suoi componimenti; ne’ 3509 8| segretamente le dame e i cavalieri nominati da lei per intendere se 3510 6| trovar donna di cosí misera nominazione, che non passasse un numero 3511 | nonché 3512 2| avessi avuto relazioni, e notizie incontrastabili da nobili 3513 1| Rossa, bona notte».~«Bona nott’ e bon anno», disse la Rossa, « 3514 2| che il Tasso volesse di nottetempo diventar nocchiere di Leonora, 3515 | nove 3516 2| insegnandomi quel grazioso novellista di Parnaso,~ ~che in val 3517 1| eserciti d’amanti.~Formè novi martiri,~nudrivve cento 3518 3| poiché mirar mi lice~tra nubi di pietà raggi d’amore,~ 3519 5| fiancate, il cacciarono cosí nudo e malconcio fuori di quella 3520 3| bella Clori,~Clori per cui nudria~fiamma d’antichi ardori,~ 3521 4| della disperazion madre e nudrice.~ ~E ne abbiamo pur’ora 3522 3| amanti che le adorino; e pure nudriscono tanti nemici a propria infelicità. 3523 6| che in petto femminile nudrivano spiriti maschi ne rimasero 3524 1| amanti.~Formè novi martiri,~nudrivve cento diavoli in ti occhi,~ 3525 4| effeminar d’un maschio Nume i doni,~ ~e farmi questa 3526 6| Panfilo, che Glisomiro bee numeratamente per onorare il nome della 3527 6| credere, che il suo bere cosí numerato porti seco qualche occulta 3528 1| passeggieri un’apparenza di numerosa armata per lo grande assembramento 3529 1| distrutto eserciti e armate numerosissime de’ maggiori e piú fieri 3530 8| e gentile sollicitata da numeroso stuolo di degni amanti,~ ~ 3531 5| e deposto il pensiero di nuocere insieme a Panfilo, non si 3532 7| mio~quello ardor, che vi nutre il tuo bel volto.~Deh se 3533 4| amore, essendo ella madre e nutrice della disperazione: onde 3534 1| divini; né senza cosí spesse nuvole di malignità si sarebbe 3535 4| disse che in quanto all’obbedire agli ordini del marito non 3536 7| di ruflianesimo: ricusò d’obbedirlo dicendogli, che non tenesse 3537 8| condurlo fuori di quella casa. Obbedirono, e non solamente la borsetta 3538 6| dell’uomo. Regga il marito, obbedisca la moglie: ma non tiranneggi 3539 8| sdegno del re mio fratello. Obbedisci pure a’ suoi comandi, ma 3540 5| di Drusilla, e mi volete obbligare a quello, da che m’avete 3541 1| amici, e ricordevole degli obblighi eterni, che professo ad 3542 1| fedeli a Dio;~di miserie e d’obbrobri ebro e satollo~darà dal 3543 2| pietra,~ma di bei carmi un obelisco adorno.~Quí perpetuo soggiorno~ 3544 2| corpo, in quanto può essere obietto degli occhi; e che le parole 3545 7| vendicar mille offese l’obliga cobenefici? Ma passiamo 3546 7| colpevole di quel disordine, per obligarla a tacerlo: comparsa solamente 3547 6| moglie. Tanto bastò per obligarli, e la giovanetta, che riconosceva 3548 7| buona amica, e piú forse d’obligarsi Glisomiro, non fu lenta 3549 7| contro Laureta; ella, che obligata dalle sue cortesie passava 3550 1| posso corrispondere agli oblighi, che vi professo, fuor che 3551 3| mentre sono disciolta dall’obligo di corrispondervi. Vi stupirete 3552 3| non potendo reggere alla obombrazione de’ suoi spiriti le convenne 3553 6| senza andare al Ponte dell’Oca; dove Salomone appresso 3554 1| trovarvi sola con esso. Che occorrono adunque altre donne a imbrogliare 3555 5| dentro, e veduta di primo occorso Lodovica addormentata sovra 3556 2| orti a Mazorbo, dove fatta occultamente inchiesta de’ servidori 3557 2| considera attentamente i sensi occulti delle sue divine composizioni. 3558 5| perché non potesse il sonno occuparle a suo dispetto le ciglia, 3559 1| barca, restando le bandette occupate da quattro persone incognite, 3560 8| mettervi a sedere, essendo occupati tutti i luoghi. Penserei 3561 4| degl’altri per essere allora occupato in leggere una scrittura 3562 1| prima suis miserum me coepit ocellis.~ ~A cui imitazione disse 3563 2| composizioni, ch’egli appellò Inni, Ode e Idilli, la trasportò dalla 3564 6| Odio il suo amore,~che odia la mia onestate; ed amai 3565 4| nondimeno aveva preso a odiar Glisomiro; perché non per 3566 6| incontentabile; non perciò prenda ad odiarlo una ben nata e discreta 3567 6| troppo vero, che nessuno odiasse giammai le proprie carni, 3568 6| Silvia disse a Dafne, che odiava Aminta, perché l’amava, 3569 6| sogliono essere amate e odiose, quella degli amanti e sempre 3570 6| Glisomiro per interrompere cosí odioso ragionamento, e massime 3571 4| quasi animal che adombre odo, e rimiro.~S’apre un riso 3572 2| quei versi~ ~un vive ecco d’odor lá sul gran fiume,~io qui 3573 5| perché non solamente all’odore lasciatovi dal cavaliere, 3574 5| una collanetta di pasta odorifera, che portava su la camicia, 3575 7| non offese. Chi ama non offende, onora mentre l’amore venga 3576 3| non pensava, che doveste offendere Placido con un bacio d’onore: 3577 3| un bacio d’amore in che offendereste Placido? Io certo non per 3578 4| solamente si ristette dall’offenderlo; ma ritiratosi sotto il 3579 7| Lodovica di sedarlo col danaro, offerendogli due scuti. Peggio trovossi 3580 2| cristallo a la mia donna offersi.~ ~e l’altro~ ~A i servigi 3581 4| esso. Perché i cavalieri offesi, che si trattasse in quella 3582 1| Rise Glisomiro di questo officio, e chiesto solamente alla 3583 1| propria innocenza, e i buoni officj di Scipione non l’avessero 3584 1| giudizio di Paolina veniva offuscato in guisa da’ fantasmi d’ 3585 1| essendo tu stato qui tutt’oggi con la tua barca, se vi 3586 | ogn’ 3587 7| alcuno. Ma già che mi trovo ohligato ad altra donna, e l’amicizia 3588 3| Francia, d’Inghilterra e d’Olanda gli diede il modo di fermarsi, 3589 1| Germania; a gli acquisti degli Olandesi, a’ progressi dello Sueco, 3590 6| aquile settentrionali d’Olao Magno, che portano gli elefanti 3591 3| cattolica, Carlo Gostavo e Oliviero Cromuel, né puossi attribuire 3592 3| dolor, fermato il piede,~in olocausto di perpetua fede~tra fiamme 3593 5| onore~non teme di fortuna oltraggio, e scorno;~empie la vela, 3594 5| disperazion femminile, l’oltraggiò vivamente in parte sensibilissima 3595 8| uso appunto, che le dame oltramontane portano i loro piccoli orologi. 3596 6| tempo un principe grande oltramontano, che visitò quella corte 3597 1| mostrar pur l’arco.~ ~Volendo oltreacciò dare ad intendere all’amata 3598 6| parole, e rozza d’ingegno, e oltreaciò, che sia povera, priva di 3599 2| ardimento avvicinati. Ma d’oltrepassarle, come si sono scioccamente 3600 3| non ti mancherà qualche ometto, che non guardi a scrupoli, 3601 1| gli bastasse a trarsi tre oncie di fame al giorno, era fuggito 3602 8| pittura, cosí tutti nell’ondeggiamento de’ propri pensieri tranquillarono 3603 8| consigliare al suo meglio. Ondeggiando in questa confusione la 3604 6| suo amore,~che odia la mia onestate; ed amai lui~mentre ei volse 3605 2| discordante mostrossi l’onestissimo Tasso, la seconda colonna 3606 8| soggiungere, che offeriva cento ongari in dono a chi le avesse 3607 1| parimente il dolcissimo Ongaro mio paesano allora, che 3608 3| che l’antepone a quello d’onnipotente. E fuori ancora di questi 3609 7| offese. Chi ama non offende, onora mentre l’amore venga regolato 3610 2| tutti i secoli amare, ed onorar la memoria di Leonora, mentre 3611 6| Glisomiro bee numeratamente per onorare il nome della sua dama, 3612 3| signori ascoltanti, benché m’onorino d’un cortese silenzio, disentono 3613 2| la sua ruina. E fu, che l’onorò o di dargli, o di lasciarsi 3614 6| se stesso il gran Biante onusto.~Socrate s’imprigiona,~egli 3615 3| attribuire certamente, che ad operazione diabolica cosí fatta unione 3616 5| biasimo, dicendo esser vana l’opinion di quelli, che chiamano 3617 8| terminate le mie querele. M’oppongono ancora le mie avversarie 3618 8| ciancie nessuna potrà mai oppormi che io abbia avuto (trattone 3619 6| festa è apparecchiata».~Fu opposto a Glisomiro, che non si 3620 3| minaccie e alle violenze, oppostoglisi vivamente Panfilo disse, 3621 1| Cristianesimo, o per violenza oppresse dalla tirannide turchesca, 3622 2| liberarlo dalla ingiusta oppressione di quel fiero cordoglio, 3623 3| che della Svezia furono opra e fatica della stessa Germania. 3624 4| ancora insinuataci da un oracolo di Parnaso, che non può 3625 2| altra; e tu me’l giuri~per l’orato tuo strale; ed io tel credo.~ ~ 3626 6| Anacreonte, d’Ennio, e d’Orazio, il diletto di Glisomiro 3627 1| quale intanto che Panfilo ordina insieme con Astolfo e Perino 3628 1| mentre stava il padrone ordinando la mensa per servigio degli 3629 3| disse Celinda, ma dalle cose ordinarie ancora si possano trarre 3630 6| consonanti mute e liquide ordinate con tal magisterio di natura, 3631 7| vedere che non le avesse ordinato di chiudere la porta; aspettato 3632 7| quasi d’ordine del cavaliere ordinatogli d’apparecchiar la gondola 3633 6| stelle funeste, e’l Fato ordisca, e arroti~nel mio seno, 3634 3| il tradimento che aveva ordito col Moro contro Guglielmo, 3635 3| innocente affanni, e mali~non ordivano ancor stelle sdegnate?~ ~ 3636 1| molti luoghi dell’India orientale e del Brasile il suo pestifero 3637 2| fiume,~quando portar da l’oriente il lume~volle, e de’ rai 3638 1| tratto di bizzarria su l’orlo d’una finestra tenendo fuori 3639 6| veduta bellezza, e per le sue orme, quasi per gradi s’innalza 3640 6| leggiadramente vestita, e nobilmente ornata secondo la sua condizione 3641 8| oltramontane portano i loro piccoli orologi. Bizzarria, che essendo 3642 8| sopperire insino a che vi durò l’orrenda puzza del suo cadavere putrefatto. 3643 1| tradimento infame;~e col suo fine orrendo aprí la morte~fiero teatro 3644 1| con la tua propria morte orribile e mostruosa, e con l’esterminio 3645 3| e veste il molle sen d’orrido velo~la bella donna, ond’ 3646 4| intenti,~e sol di cieco orror larve, e spaventi~quasi 3647 6| avi il fasto aspergerò d’orrori,~In carcere dannato~morto 3648 4| a guisa d’Artofilace all’Orse tenga gli occhi sempre fissi 3649 5| nocchier, che poggia, ed orza~ne l’onde d’Adria alterna, 3650 2| a cantare,~ ~E in quelle osai, che fur segnate, e sparse~ 3651 8| caccia alla volpe, che aveva osato d’infamare cosí nobile radunanza 3652 6| pinger solete il suo nativo oscura,~cosí la bella man tempra 3653 3| quel cielo che l’infiammò, oscurato dalla vecchiezza non ha 3654 1| diluvio d’acqua nel seno d’un’oscurissima notte, onde assicurassi 3655 2| sconsolate rive~vi copra oscuro gel, lugubre orrore.~Cigno 3656 1| verrà, che paghi~il crudo Osman di tante colpe il fio;~s’ 3657 1| stelle, ove destina~all’Osmanica gente aspra mina.~Tempo 3658 4| capiva, stette buona pezza osservando per un pertugio fatto con 3659 4| paura, che aveva, ch’egli osservasse in essa qualche cosa che 3660 1| scena altra parte, che d’osservatori e d’ascoltanti. Finalmente 3661 5| Glisomiro per certa sua fatale osservazione in questo viaggio accrescere, 3662 1| cosí grande boscaglia alle osservazioni degl’interessati, e de’ 3663 3| con molto giocondità; non ostante l’afflizione, che tuttavia 3664 3| le quali s’ingegnavano di ostentar la fallacia de’ propri dogmi. 3665 2| compasso di se medesimi, s’ostinano in dire, che degli altri 3666 6| quanto ella abbia duro e ostinato il cervello, e però sia 3667 8| Amurathe. Finalmente veduta la ostinazion dei Bassà in volerlo condurre 3668 7| lui, e rinnegata la sua ostinazione di non maritarsi, non avrebbe 3669 6| parmigiano, e quattro piatti d’ostriche, e di confezioni veneziane, 3670 6| bella man tempra e misura~l’ostro, che tigne il dolce avorio 3671 6| incominciarono a proverbiarne d’otri tedeschi. E veramente ella 3672 8| SCORSA OTTAVA~ ~All’uscir degli sposi 3673 3| sopra l’Inghilterra. Arrigo Ottavo, e i re suoi successori 3674 6| servirla alla mensa. Ma ella ottima conoscitrice del proprio 3675 1| avventi~contro il mostro Ottoman fulminei strali,~vibrò lunga 3676 8| ritratto rinchiuso in un ovato d’argento dorato in sembianza 3677 2| dissolutezze d’Anacreonte, d’Ovidio e d’altri fatti, anzi 3678 8| averei pur sognate: ma l’ozio, la solitudine, e la disperazione 3679 8| aspettare da una giovane donna oziosa, morbida e disperata, che 3680 4| con Ghiandone, e alcuni pacchetti di lettere per lui medesimo. 3681 6| e della riputazione ne’ pacifici torrenti del vino».~Qui 3682 1| drizzò d’Adria le vele~di pacifico mar figlio guerriero,~piegò 3683 2| presenza de’ fratelli, de’ padri, e de’ mariti non hanno 3684 6| visitarci alcuni cavalieri miei paesani, benché si trovasse convalescente, 3685 6| d’Europa, e massime ne’ paesi settentrionali dove~ ~è 3686 2| libere come i pensieri, e non pagano dazio in luogo alcuno; e 3687 1| lasciarsi fuggir l’occasione di pagarle con nuovi servigi qualche 3688 7| scherzar teco. Tu m’hai presto pagata della mia sciocchezza. Io 3689 1| de’ tuoi popoli e stati pagherai le pene di tanta perfidia, 3690 4| amabile Glisomiro, quanto pagherei non avervi mai conosciuto!».~ 3691 4| rispose:~«V’intendo; ma ve ne pagherò certamente».~E votata generosamente 3692 1| verrà, presto verrà, che paghi~il crudo Osman di tante 3693 3| non vogliamo persone, che paghino i benefici di tradimenti. 3694 6| aggradisci,~e ciò che fa per te paiati bello.~Se pur talvolta errasse 3695 2| diporti ed agi~mense, loggie e palagi,~ove or fui nobil servo, 3696 2| non che ad un amico, ma palesare senza alcun pregiudicio 3697 7| ho mai avuto ardimento di palesarlo, me ne sono trovata con 3698 2| ingegni, che modestamente palesarono al mondo in dolcissimi componimenti 3699 3| non posso di manco di non palesarvi cosa, che penso vi riuscirà 3700 1| queste donne, che non palesino il mio trascorso anche a 3701 1| e interrotti accenti mi palesò il suo desiderio d’uscire 3702 2| col pianto, non che con le pallidezze i sinistri accidenti di 3703 8| portare uno scagnetto di mezzo palmo sotto le scarpe, non lasciavano 3704 2| Non saltiamo, disse, di palo in frasca. Lasciate che 3705 4| s’erano cacciati in certi paludi, dove stati nascosti buona 3706 1| te portarò un cocale de palúo».~ ~Ridevano gli altri, 3707 2| l’Adriaca Dori.~Eco fatta palustre~cangiò Cirra nell’onde, 3708 1| mettere il piede su l’amorosa pania?».~«Benissimo, disse Vittorio, 3709 2| di donna, per un corpo di pantera vanno ordinariamente a terminare 3710 2| quest’ordine, è uno di quei paradossi, che provoca il riso anche 3711 2| che meriti d’esser loro paragonata, non che anteposta».~Pervenuta 3712 5| Bianca, che vennero da essa paragonate ad Alberta, e ad Eufemia, 3713 3| delle sue glorie trovò pochi paragoni fra le dame del suo tempo. 3714 1| Petrarca:~ ~Tempo non mi parea di far riparo~contro i colpi 3715 1| inghiottito un buon sorso; e parendogli molto salata, mentre il 3716 5| di lei, niente si mosse parendole di star troppo bene con 3717 1| cura a chi se la vuole, parendomi una bella cosa il vivere 3718 6| portarono Adamo ed Eva, che pareremo una bella cosa. Si dolgono 3719 4| qualche disordine; o che paresse almeno, ch’eglino approvassero 3720 7| grande e bella, dove allora parevi una lucertola; cosí eri 3721 3| applauso, o di scherno. Io parlai dunque, o con queste, o 3722 4| e da animali veggenti e parlanti. Si può ben credere, che 3723 2| crederebbono; dove se volete parlarne a caso pensato, nessuno 3724 7| fortuna di vedervi, e di parlarvi qualche volta. Ma essendovi 3725 7| parte ancora, e finalmente parlatogli, il persuase di montare 3726 7| Certo, disse, che io non ne parlerei con persona vivente; e se 3727 6| buon pezzo di formaggio parmigiano, e quattro piatti d’ostriche, 3728 2| occhi del mondo qualche parosismo, per celarsi all’altrui 3729 6| tanto infelice». «Non mi parrebbe, disse Giustina, anzi mel 3730 5| questo debito, non ci è parso bene d’accettare una cortesia, 3731 2| nella propria casa, ma se ne parta per vivere a sua discrezione 3732 5| Facciamo cosí. Lasciate che partano tutti gli altri, e restate 3733 4| potendo di manco di non partecipare a Lelio dove si trattenessero 3734 5| Cate veracemente divulgata. Partecipato però anche a Celinda quello, 3735 1| Filiberto, senza la cui partecipazione e consenso non si doveva 3736 3| della mia servitú. Che voi partiate di qui non mi piace; perché 3737 5| corrispondenza. Or mentre participa ad Ariperto questa occorrenza 3738 2| de’ medesimi cavalieri a participar loro la notizia di questi 3739 8| Agnesina, in braccio, voleva participargli l’asprissima cagione del 3740 8| levarle i sospetti dall’animo participarle il segreto di quella maschera. 3741 8| gli sposi, ch’essi ancora participassero degli effetti della sua 3742 5| perché avendo Glisomiro participata questa sua risoluzione a 3743 7| perché avendo Lodovica participati a questa giovane i suoi 3744 7| sera a casa Glisomiro, e participato insieme con Ariperto ad 3745 3| partirò con la mia; se voi partirete con la vostra io resterò 3746 3| con la vostra compagnia io partirò con la mia; se voi partirete 3747 5| dal cavaliere prima che ne partisse. E trovate ancora le finestre 3748 3| lascio».~E taciuto, non però partiva ma guardava tuttavia fisso 3749 3| la terra, e’l ciel,~e pur parto, e non moro;~o mio destin 3750 2| la sua delizia, che gli partorí una figlia bella, e virtuosa 3751 5| del suo defonto marito, e parutole, che gli riuscisse dentro 3752 4| questo», rispose Alberta. «E parvi, ch’egli abbia viso da negromante, 3753 6| savia e virtuosa, e tanto parziale del suo sesso?».~«Perché, 3754 1| favellassi a caso o a passione di parzialità, e non con ingenua sincerità 3755 2| viso dell’amata Laura egli pasceva il suo spirito; e massime 3756 2| esclamava,~ ~Di lagrime mi pasco, e giorno, e notte~mentre 3757 4| altro piú volentieri non si pascono che de’ tormenti, delle 3758 1| Piazza di San Marco, avendo i passaggieri sentito da Malamocco qualche 3759 4| d’incantar le porte per passarle senza che nessuno se ne 3760 1| levarmela quella notte, e passarmene per questa medesima strada 3761 7| Lisa, Diomede e Guglielmo, passarono tutti insieme a casa del 3762 4| sorpresi e castigati, ma passassero verso Venezia per cercare 3763 8| altro Carnevale per nostro passatempo qualche racconto.~ ~IL FINE~ ~ ~ 3764 3| ortolano con una barca di passeggeri, svegliò tutta la casa, 3765 8| maschera di quella qualità, che passeggiando con la moglie non si guardava 3766 8| le dame a’ luoghi loro, passeggiarono secondo l’uso della patria 3767 4| loro complimenti a coperto) passeggiava la fondamenta: senza cercar 3768 1| riconosciuto anche esso il passeggiere, voleva rispondere alla 3769 1| riverenza di moglie. Drusilla passerà con titolo di mia dama, 3770 7| lasciandolo di nuovo addormentato passeremo a trovare Alberta. La quale 3771 5| cavaliere, per una collanetta di pasta odorifera, che portava su 3772 6| purissimo vino per ogni pasto. E come che io per diversi 3773 4| propria volontà dalla casa paterna, potete celebrare quando 3774 7| sembianti. Accarezzato pertanto paternamente il cavaliere, disse:~«Insomma 3775 1| cristiano non abbia mai piú patito tante calamità, e cosí universali 3776 2| insieme liberamente: ma ben pativano una grande opposizione Domitilla 3777 2| tomba t’innalza in su le patrie arene?~No, no; drizza Ippocrene~ 3778 1| e l’ancore sciogliea dal patrio lito~ogni cosa mortal lasciata 3779 3| offeriva per se medesimo patti d’accordo per ritornarsene 3780 7| cuore, e non senza le solite paure non sapeva che si fare nella 3781 5| tocco della sua mano, e paurosa scoprendosi di sdegnar la 3782 2| appena conte.~Ma chi dee paventare in alta impresa~se avvien, 3783 4| ardore.~Né in petto giovinil paventi amore,~né ceda nel suo regno 3784 8| da Vittorio gli raccontò pazzamente quello che aveva inteso, 3785 6| è passato il tempo delle pazzie».~«Non potevate parlar meglio, 3786 6| bicchiere in mano le piú care pazziette del mondo; ed io perché 3787 2| prestamente disse: «Signora, chi pecca per ignoranza, merita scusa. 3788 1| questo flagello a’ nostri peccati; i politici ne incolpano 3789 2| Signora, i lupi mangiano le pecore, e io vorrei esser mangiato 3790 2| fama ~Illustrissimo.~ ~Di Pegaso e di Pindo~mesti cristalli 3791 1| poeta, che il mondo~ ~Tanto peggiora piú, quanto piú invetera,~ ~ 3792 | pel 3793 3| scrupoli, e ti scuota il pelliccione a tua posta. E se m’ascolti 3794 1| perché la volpe muta bene il pelo, ma non cangia vezzo; ed 3795 1| legano, e le dannano al penace fuoco d’amore».~« che 3796 1| fianchi nella finestra, mentre penando a sbrigarsene si fa troppa 3797 3| per formar un bisticcio penano tre settimane in accozzar 3798 4| amante:~ ~M’è piú dolce il penar per Amarilli,~che’l gioir 3799 8| innamorata, portava quella sera pendente in fascia di zendado incarnato 3800 2| morto Apollo.~Sfortunate pendici,~chi sia che piú vi calchi, 3801 8| non tocca d’entrare ne’ penetrali dell’animo: sapendo bene 3802 2| dolore~scorrendo il seno, e penetrando al core~l’anima amante infievolisce, 3803 5| sofferire un colpo cosí penetrante e grave, altro non disse, 3804 7| medesimo, non lasciò che gli penetrasse nel cuore la fiamma degli 3805 4| una maritata. Ma Glisomiro penetrata simile controversia per 3806 4| soffitto della casa, ma si penetrava ancora in una stanza sotterranea, 3807 5| dassimo ancora una parte di penitenza in fargliela sposare. Che 3808 1| da me sospiri, e pianti~penosa compagnia di sciocchi amanti.~ 3809 4| lacci al core.~Vibri strale penoso~l’occhio tremante, e tardo,~ 3810 7| dispetto e della gelosia, senza pensar piú avanti, montò subitamente 3811 4| ancora mi fermassi, che pensareste di fare? Ricordatevi, che 3812 1| che fa orrore solamente a pensarvi, abbassamento de’ grandi 3813 6| Voleva meravigliarmi, che non pensaste a qualche precipizio. Ricordatevi 3814 3| del numero di costoro, pensatel voi, che io non vel credo. 3815 1| insidiatore della sua onestà, pensatelo per voi stesso, caro Vittorio. 3816 1| della sua Laura:~ ~ che i pensati inganni alfine spiega~in 3817 8| signore, schernite chi v’ama? Pensavate adunque di celarvi alla 3818 3| Guglielmo e di Giustina. Pensavi, che sarà ben fatto».~Detto 3819 2| in confermazione del mio pensere; non per tanto per non allungarmi 3820 3| signori, allora che ci pensiamo farneticando d’essere felici 3821 2| con queste parole:~ ~Basso pensiere e vile~non scorgerete in 3822 8| dagli uomini; benché non pensino punto di mancare a se stesse, 3823 5| E’l primo suono, che le percotesse gli orecchi (tanto s’era 3824 6| Dio ribello~chi s’induce a percuotere la faccia~di bella donna, 3825 1| divina comanda all’Angelo percussore di rimettere nel fodero 3826 2| ultrici~cagion, che l’Adria perda, e’l del riceva~chi fu mentre 3827 8| Domitilla. Il geloso, che perdea gli occhi dietro la moglie, 3828 5| venire in quella parte; perdendo in questa guisa l’occasione 3829 6| altro di questi spropositi, perderete tutto il credito che vi 3830 6| anche un dormiglioso, e perdergli l’affetto».~Sorrisero gli 3831 3| conservarla o nel timore di perderla. Vi sono molte ancora di 3832 3| gelosia, e del timore di perderlo non trovano giorno e notte 3833 1| mio destino m’ha portato a perdermi nell’amor della figlia contro 3834 4| acqua gli aveva portati a perdersi in certo secco lungo le 3835 3| siete stato cagione col perdervi nell’amore di Minetta, con 3836 7| trovossene cosí lontana, che perdette la speranza d’uscire da 3837 8| domesticamente; e Laureta, che non perdeva di vista l’amato cavaliere, 3838 4| umanità! Cosí è pur vero, che perdi sovente in un momento d’ 3839 8| che per troppo volere non perdiate ogni cosa ad un tratto».~ 3840 1| Turchi sdegnati di tante perdite armano già potentemente 3841 7| Domitilla. E voi ricuserete di perdonare a un vostro genero, d’abbracciare 3842 4| cangiami nome, che tel perdono».~« ch’egli deve essere 3843 7| accarezzata Drusilla e Vittorio, e perdonò loro i falli commessi, e 3844 2| lasciato parte del cervello, e perdutavi la libertà, vi lasciò quasi 3845 2| e leggi (oimè) d’umanità perdute.~ ~Arrivò insomma a poco 3846 3| caducità; che noi siamo peregrini sovra la terra. E qual fu 3847 6| amano, e son veri amanti, e perfetti; e s’ingannano di gran lunga 3848 2| sperando pure, ch’egli dovesse perfezionarlo con isposarla. Ma disperata 3849 3| che vengono dalla felicità perfezionate. Ma tutte le nostre azioni, 3850 6| in se medesimo tutte le perfezioni dell’Unità, e della Trinità?».~ 3851 1| di lui~falsi consorti e perfidi seguaci,~che portaste ingannando 3852 1| ma non desolati? Va pure perfido Ibraino, rompi la fede solennemente 3853 7| d’un sol baleno il core~pericolante nell’Egeo d’Amore.~Dolce 3854 1| miei deliri, e de’ miei pericoli. So che siete prudente e 3855 3| venne a metter in campo una pericolosissima controversia. Perché riconosciuta 3856 1| risoluzione di non lasciarla perire, le dissi, che m’assegnasse 3857 5| e luci d’oro~e bianche perle ha questa nobil riva,~e 3858 3| protettore un’autorità non mai permessa a’ regi, di far guerra e 3859 4| qualche incantesimo; onde permessole di passare fra le altre 3860 4| di rispetto, che non gli permette d’attendere alle sue carezze? 3861 5| propria casa; ma non volendo permetterglielo Laureta infino a che non 3862 1| vostra persona, non vi deono permettermi di trattarmi da nemica».~ 3863 3| meco, e con mia figlia, non permetterò, che mi facciate questo 3864 8| il mio proprio genio mi permettesse. E poi, molte cose si dicono 3865 3| in quanto alla fortuna, permettetemi pure, che io creda che non 3866 7| andare alla guerra, né gli permetteva la convenienza d’aggravare 3867 1| suono de’ ragionanti non permettevano che si raccogliessero tutte 3868 6| venire a quest’atto senza la permissione de’ superiori ecclesiastici 3869 4| dolor cresce~ che io ne pero, ahi lasso. Or con qual’ 3870 8| per uomo stolido, voluto perpetuar se stesso nel supremo comando, 3871 3| atomo della sua vita senza perpetue calamità portategli dalle 3872 3| amabile, mentre sviscerate da’ perpetui rancori della gelosia, e 3873 2| meglio assicurarlo della perpetuità del suo amore, il favorí 3874 3| portava a Glisomiro la tenesse perplessa nelle sue inclinazioni. 3875 4| Dove parimente vedutisi perseguitati dalla medesima barca insospettita 3876 4| il padre di Domitilla la perseguitava insieme con la figlia come 3877 8| che andasse alla guerra di Persia: gravemente disse: «Conservi 3878 2| benché io agevolmente mi persuada, che gli scrivesse piú tosto 3879 2| gentil vedovetta. E vorremo persuaderci, che il Petrarca uomo d’ 3880 7| Laureta, e presentemente persuaso da Alberta e da Placido 3881 4| pezza osservando per un pertugio fatto con uno stilo in quelle 3882 4| seno cosí pestifera cura perturbatrice de’ nostri riposi, e contaminatrice 3883 6| di peggio, so vivere da pertutto».~Comparve in questo mentre 3884 1| e con piú felice corso pervenimmo a casa di Filiberto; ma 3885 5| posso credere, che per sola perversità di genio, e per vendicarti 3886 3| belli ingegni, che vanno a pesca di bisticci e d’equivochi, 3887 3| Rebuelta de rio ganança de pescador. Tutte le donne, benché 3888 5| sia venuto egli ancora a pescare nel mar d’Amore, ma dovrebbe 3889 1| allora, che mise in bocca del pescator Glicone quelle belle parole, 3890 3| parte, vi dimorava egli di pessima voglia. Or mentre Dietisalvi 3891 6| conosciuto cavalieri di pessimi costumi ridotti a bonissimo 3892 6| fiero Tiran di rabbia carco~pesta il corpo senil, gode Anassarco.~ 3893 1| a questi giorni. Guerre, pesti, carestie, e quello che 3894 4| discacciare dal suo seno cosí pestifera cura perturbatrice de’ nostri 3895 1| orientale e del Brasile il suo pestifero veleno la infame setta di 3896 1| ancora delle guerre, delle pestilenze, delle carestie, e delle 3897 2| temperata con la dolcezza petrarchesca e con la propria e inimitabile 3898 8| trovarono ancora alcuni pezzetti d’argento e diversi ornamenti 3899 8| averebbe fatto gittare in pezzi a cani. La qualità del premio 3900 3| alla meta della felicità, e piacciavi insieme di credere con esso 3901 3| ha dati Glisomiro, che mi piacciono perché l’intendo anche io, 3902 5| essere inteso, che non gli piacendo questa musica di sborsare 3903 2| amore, e però se a voi non piacerebbe, che altra donna vi togliesse 3904 7| questo solo desiderio di piacergli, e di compiacersi di lui, 3905 3| confessarmi, che quando vi piacesse di trovare qualche invenzione 3906 7| punto la persona, se non piacevano i costumi della giovanetta.~ 3907 4| una sola, e tempera con la piacevolezza accademica la stoica severità, 3908 2| entrato subitamente nelle piacevolezze e negli scherzi, il richiese 3909 6| sopporti in pace, e con i piacevoli rimedi della mansuetudine, 3910 5| Era Glisomiro cavaliere di piacevolissimo genio, e cosí inclinato 3911 1| sopra questa morte, che mi piacquero in estremo, benché poco 3912 1| cirugico (non essendo le sue piaghe punto pericolose) si tornarono 3913 2| ghirlande~misero piango, e piagno~studi, diporti ed agi~mense, 3914 2| Spezzi il bell’arco Amore,~piangan le Muse a funesto crollo,~ 3915 5| che se bene dogliosetta, e piangente, e con la faccia semicoperta, 3916 3| scarmigliate, e alcune di loro piangenti. Fu la prima Alberta, che 3917 4| vero amante che pianga, piangerà certamente per altro, che 3918 7| dimostrazioni che v’ha fatte; voi piangete, e siete felice. Fate animo, 3919 3| ed era cosí misero, che piangeva in sentire che ve ne fosse 3920 2| trombe e ghirlande~misero piango, e piagno~studi, diporti 3921 1| legni~naufraghi di Turchia piangono i regni.~Morosini, Grimani. 3922 1| incostante amore.~se fedel pianse ad un sol volto il core.~ 3923 3| pochissime di questa mente piantano le colonne della loro felicità 3924 1| Veneto Leon quí l’armi giuste~piantar di fede, e di valore un 3925 4| Assicurata la barca con piantare il remo nell’acque, ne tolse 3926 3| tormenti~fermò col cor le piante,~e disse: occhi beati~occhi 3927 6| formaggio parmigiano, e quattro piatti d’ostriche, e di confezioni 3928 5| e maltrattandolo tutto a piattonate, e fiancate, il cacciarono 3929 2| ingrati, e de’ cicaloni».~Fu piccante il motto di Celinda, e provocò 3930 2| gli altri; onde Celinda piccatasi di quello scherzo, tutta 3931 2| verso gli altri».~Rimasero piccate le dame di queste parole 3932 5| incominciava a cangiarsi in aurora, picchiò per esservi ricevuto secondo 3933 1| un’immortal memoria.~Se picciol’ urna il nobil corpo serra~ 3934 1| insopportabili anche quelle picciole disgrazie, che danno da 3935 5| naturale di donna, la bocca piccioletta, vermigliuzza, e vezzosa. 3936 5| lasciato mangiar quest’ala di piccione ne l’averei io detto ancora, 3937 1| che con poca gente e con piccole armate hanno sconfitto e 3938 8| desiderava, d’esser amata, picevolmente disse:~ ~Perché a varie 3939 6| arroti~nel mio seno, al mio piè catene e strali:~turbine 3940 7| cose prendessero fatta piega, nuovi disturbi ruppero 3941 7| pensò che Glisomiro non piegasse l’animo che a qualche affetto 3942 2| ella non averebbe giammai piegata l’altezza dell’animo suo 3943 5| vantare di avere avuto Celinda pieghevole a’ tuoi capricci?».~E qui 3944 5| Glisomiro nel disfacimento d’un piego non conteneva, che queste 3945 1| pacifico mar figlio guerriero,~piegò l’orgoglio suo l’Egeo crudele,~ 3946 2| a’ suoi pensieri amorosi, piegossi a contentarlo, e scesa co’ 3947 3| parete di legno, e tutto pien di fissure, per le quali 3948 7| medesimo cavaliere informossi pienamente da Cillia di questi andamenti. 3949 2| per tanti anni goduta una pienissima libertà di conversazione 3950 5| lascivetti. Le guancie dilicate, pienotte, biancuzze, e di vero color 3951 6| difensore delle donne! Orsú pigliate, e tacete (e gli porse ciò 3952 2| seguaci, e imitatori di Pindaro, benché non abbiano mai 3953 6| onde il vezzoso aspetto~pinger solete il suo nativo oscura,~ 3954 6| E però con molta ragione Pintia pitagorica eroina celebratissima 3955 1| saggio e forte e generoso e pio.~Pugnò, vinse, e morí; l’ 3956 3| caduti in ira~nell’Inferno piombar dal Paradiso.~ ~Aveva appena 3957 6| torbido, minacciante~mi pioveste sul crin groppi d’affanni,~ 3958 6| con molta ragione Pintia pitagorica eroina celebratissima fra 3959 4| trasmigrazione dell’anime sognata da Pittagora uomo per altro sapientissimo, 3960 8| spada dorata, e cappello piumato con diversi gallani ad uso 3961 2| alla loro bellezza».~«Dite piutosto, proseguí Rambaldo, che 3962 2| essendo allevato in corte pizzicava del tristo, benché fosse 3963 8| de’ cavalieri s’affatica a placare Agnesina, e un’altra in 3964 2| egualmente facile a sdegnarsi e a placarsi; prese soavemente a dire:~« 3965 7| Vittorio l’ho sdegnata, la placherò dopo che vedrà sposata Drusilla 3966 2| quale veramente di genio placidissimo e dolce entrato subitamente 3967 2| e’l Tasso abbiano amato platonicamente le donne loro; vorrei, che 3968 5| ogni modo è una femmina pleblea, e poco importa, che si 3969 | pochissime 3970 4| compagno a lavorare ne’ suoi poderi il lavorante degli orti. 3971 4| espresse dagli occhi la poderosa virtú di quel preziosissimo 3972 3| divenuto formidabile a’ piú poderosi monarchi d’Europa».~«La 3973 3| appoggiate da un principe cosí poderoso, com’è l’Elettore di Brandemburgo, 3974 6| malvagía gli dava spirito di poetare divinamente».~«Se questo 3975 4| per gli stomachi deboli di poetastri vulgati, o d’accademici 3976 3| Drusilla, che tiene umor di poetessa».~Rise Glisomiro, e soggiunse:~« 3977 2| lui memoria acerba.~Sovra poetic’asse~ei volò in Ciel con 3978 3| favole d’amori platonici e poetici; sapendo bene, che voi ancora 3979 6| mi vestiva il capriccio poetico sopra questi accidenti. 3980 2| come fanno alcuni moderni poetucci e scartabellieri anteporre 3981 5| e sembrava nocchier, che poggia, ed orza~ne l’onde d’Adria 3982 1| con essa ogni fortuna; ma poichè la mia buona sorte mi ha 3983 3| soccombere allo sforzo dell’armi polacche».~«Veramente, disse Ariperto, 3984 3| l’appoggio degli stessi Polacchi, niente potranno nella Polonia; 3985 4| giovane».~«Questa è una politica, disse Glisomiro, da disperato; 3986 2| vive il Michiel sovra il Polo,~quí sempre sia di lui memoria 3987 6| vermiglio, che celano dentro le polveri e i vermi degli impuri pensieri 3988 2| aureo vaso~altri l’aride polvi, e a Re fedele~drizzò trofei 3989 6| Adamo si precipitò per un pomo, e Placido ha precipitata 3990 1| io nol dico spogliossi la pomposa vesta, che le scendea fino 3991 2| costei; ma un duro freno~mi pone ancor d’aspro silenzio.~ ~ 3992 3| il rinunziare allo stesso Ponteficato. Il soldato si reputa felice 3993 3| cattolica e dall’obbedienza del Pontefice Romano, si sono serviti 3994 4| fossi, e ricongiunto con ponti d’un solo trave, o di qualche 3995 3| introducendovi lo stato di repubblica popolare, hanno prodotto un nuovo 3996 1| maraviglie antiche, e del popolo Israelitico, e de’ principi 3997 3| insinuò, che se non sapesse poppeggiare in gondola rubasse un qualche 3998 6| la facci arrossir senza por lisci.~ ~Né peraltro (già 3999 4| ricordasse quando Lucietta me la porgeva al di sopra alla muraglia 4000 8| ben disposto a servire di portalegne nella cucina del gran signore. 4001 1| anno», disse la Rossa, «portame qualcosa dalla Fossetta».~« 4002 1| l’onor di sentirli, e di portarli anche meco nella Germania, 4003 3| trovasse in pericolo di portarne le pene al suo ritorno, 4004 1| », disse Betto, «te portarò un cocale de palúo».~ ~Ridevano 4005 2| autorità de’ medesimi scrittori portarti in esempio da loro abbattere 4006 2| che non è pur degno di portarvi dietro le scope».~Interruppe 4007 4| essere fermati, quasi che portassero attorno qualche contrabbando 4008 1| consorti e perfidi seguaci,~che portaste ingannando a’ regni altrui~ 4009 7| della cameriera, ed essa portatala pianamente in camera di 4010 3| cavaliere delle novelle portateci da Leonello e da Placido 4011 8| morto, che Dio non voglia; portatemi qui il suo cadavere». Gli 4012 7| poscia la novità che le portavano, senza curarsi punto degli


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