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Alfabetica [« »] eppure 23 equilibrio 4 equipaggio 1 era 380 eran 1 erano 56 eravamo 1 | Frequenza [« »] 505 l' 421 è 402 della 380 era 353 ma 352 del 345 con | Neera Una passione IntraText - Concordanze era |
Capitolo
1 Neera| donna.~Morì in silenzio come era vissuta, senza scomodare 2 I | gente invadeva la Galleria. Era l'ora degli appuntamenti 3 I | quello dei due signori che era straniero e che veniva a 4 I | voi, di quel velo che non era sdegnato neppure dalla gran 5 I | sempre dei milanesi.~La frase era un po' vaga, ma l'intenzione 6 I | de' suoi occhiali d'oro. Era un uomo di statura media 7 I | fornito di studi discreti, si era fatto la sua strada da sè 8 I | di prima. L'aria stessa era più pura, così che i due 9 I | allo straniero che la donna era giovine e bella. Egli lo 10 I | affatto intellettuali non si era mai trovato il posto per 11 I | diremo così, extra lege. Era un briccone di un ingegno 12 I | giardini. La solitudine era completa. Da una parte e 13 II | ostentate e senza sciatterie. Era una di quelle porte del 14 II | da sola sopra un divano. Era vestita di velluto nero 15 II | occhi, dal suo sorriso.~Era una creatura di sogno; aveva 16 II | passava a quella del fiore, era perchè la fragile esilità 17 II | ai Portoni, e Norina non era allora così bella... Ne 18 II | tremolante e tutt'insieme non gli era mai parso un rivale pericoloso; 19 II | quale tipo di bellezza, era pure un magnifico campione 20 II | Ma quell'americano non era andato in America?~- Quale 21 II | posto sullo sgabello che era rimasto vuoto perchè i visitatori 22 II | andavano. Ma chi non si muoveva era il signor Wilss. Allora, 23 II | in un momento in cui si era impegnata una discussione 24 II | meritare tanto interessamento?~Era Wilss che moveva la domanda 25 II | Tutto intorno, pensate, era silenzio e solitudine!... 26 II | bel volto della signora si era straordinariamente animato 27 II | del signor Wilss, quella era amara da inghiottire. Sentendosi 28 II | Il crocchio intanto si era diradato. Rimanevano appena 29 II | amica un astuccio che si era levato di tasca.~- Che cos' 30 II | alla fiamma di una lucerna.~Era, in piedi, meravigliosa. 31 II | Wilss - che lì accanto vi era la mostra della Birmania 32 II | giornalista non rispose perchè era ritornato presso alla signora, 33 II | frase, forse ad intenzione, era stata pronunciata con voce 34 III | cielo azzurro senza nubi, ma era molto lontano e si vedeva 35 III | occhio potesse abbracciare era dovunque una quiete di giornata 36 III | orizzonte, perchè nessun punto era nuovo per lui; nè affrettava 37 III | suo viaggio in quel giorno era un caseggiato largo e basso, 38 III | tavola sulla quale la lettera era caduta trovavasi nel mezzo 39 III | sufficiente spiegazione. Era una femminuccia sui cinquanta, 40 III | la sua attenzione; e non era certamente di quelle che 41 III | nell'altra stanza, la quale era un tinello molto modesto 42 III | attaccapanni. La mensa, già pronta, era coperta solo per metà da 43 III | mentre già la famiglia si era rallegrata del maschio poderoso 44 III | del maschio poderoso e ne era paga, lui esile e meschino 45 III | che prendeva dalla madre era un furto fatto all'altro; 46 III | segreto istinto tanto care) si era mai levata più libera nell' 47 III | non aveva fatto nulla. Non era diventato nessuno. Il fiore 48 III | negli anni il suo umore si era fatto iracondo sospettoso 49 III | de' suoi accessi di bile era naturalmente il fratello 50 III | sacerdozio e l'insegnamento; si era deciso per quest'ultimo, 51 III | mai la sua coscienza si era offuscata di dubbi tormentosi; 52 III | diatribe di ogni giorno era sempre Romolo che parlava. 53 III | sempre Romolo che parlava. Era sempre lui che nella febbre 54 III | pazienza, di docilità; ed era egli stesso così paziente 55 III | contrarietà, una contrarietà che era piuttosto malinconia, apparve 56 III | pedagogo che si pose, come era sua abitudine in tali frangenti, 57 III | sospettosa, garrì:~- Non era buona la minestra?~- Eccellente, 58 IV | tutta la stampa lombarda si era occupata, Ippolito Brembo, 59 IV | occupata, Ippolito Brembo, era un orfano nella numerosa 60 IV | Martino e di Val Cava. Si era deciso tardi, fra incertezze 61 IV | di finire organista. Non era una vocazione molto spiegata 62 IV | altre vocazioni, o piuttosto era corso dietro successivamente 63 IV | giungere dove egli stesso non era giunto, sembrandogli un 64 IV | capiva che la pazienza in lui era una cambiale a scadenza 65 IV | persone vicino a sè. Gli era però facile di trovare un 66 IV | piroettare a suo talento.~Anzi era tra le servette che Ippolito 67 IV | caricare per far l'olio, era una delle più grandi gioie 68 IV | nulla perchè il giorno dopo era a letto colla febbre.~Fu 69 IV | sottostante, ma nella quale era prigioniero e dove la servetta 70 IV | mania di Romolo, il quale si era piccato un tempo di sorpassare 71 IV | medesima ora, e che poi se ne era stancato e veniva oramai 72 IV | immancabile aquila; e vi era la pendola della prima metà 73 IV | Sopratutto di notte l'impressione era fantastica. Ogni pendola 74 IV | sua voce particolare: c'era quella che faceva tec tec 75 IV | il momento della voga non era molto puntuale nelle registrazioni, 76 IV | varietà nei concerti. Talvolta era un coro completo con alti 77 IV | con alti e bassi; talvolta era un terzetto o un duetto, 78 IV | oscura, mentre tutta la casa era immersa nel silenzio, egli 79 IV | interpellata in proposito, era d'opinione che prete o soldati 80 IV | delle ginnastiche. Egli era infatti verso i quindici 81 IV | novembre. Tutta la famiglia era riunita intorno al gran 82 IV | attesa recitava il rosario. Era quello un momento solenne 83 IV | pensiero che la ingrandiva. Non era ogni cosa morta per lei? 84 IV | Un'ora d'amore, se pure era stato amore, e poi più nulla. 85 IV | secca negli abiti vedovili era la perfetta immagine della 86 IV | nessuno l'amava. Ma non era essa anche una grande infelice? 87 IV | dividerlo da tutto ciò che era stato il suo passato.~Non 88 IV | accalorasse troppo. Tutto era dunque in sospeso, quando 89 IV | sembrava di sognare. La verità era che tra le sorprese non 90 IV | gli sorrideva più, poi che era riuscito a comprendere di 91 IV | quasi ad un amplesso; ed era così luminosa, nella cornice 92 IV | raggio dell'arte. L'impeto era violento, la percezione 93 IV | dita. Il dio occulto non era nato ancora.~~ ~ ~ ~ 94 V | V.~ ~LA LETTERA.~ ~Era stata veramente una imprudenza 95 V | sorridere ricordando l'uso a cui era destinata; cioè di sciogliere 96 V | regolarmente nei vetri quando era il caso di aprirli o di 97 V | chiuderli, La pertichetta era stata un'idea di Rosalba.~- 98 V | Fuori dell'uscio Remo, che era salito ad accompagnarlo, 99 V | ricaduta!~Tutto ciò non era allegro. Ippolito comprese 100 V | riconoscendo la scrittura. Il sesto era simpatico, la carta filogranata 101 V | lettera come quella non gli era giunta mai, ne era sicuro.~ 102 V | non gli era giunta mai, ne era sicuro.~Per un senso inesplicabile 103 V | esitava ad aprirla. L'ora era troppo mesta perchè quella 104 V | Sul tavolino da notte c'era un piccolo cucchiaio; lo 105 V | generoso. La firma sopratutto era caratteristica per l'altezza 106 V | profumato di un fiore. - Lilia!~Era un nome affatto sconosciuto, 107 V | diversi modi. La signorina non era libera; oppure non voleva 108 V | apparente disinvoltura vi era un ritegno pudibondo di 109 V | ambiente provinciale in cui era cresciuto Ippolito favoriva 110 V | Una pura fanciulla! Non era questa la forma più concreta 111 V | fuori della realtà, non era ancora una bianca fanciulla 112 V | dell'arazzo antico?~Egli era giovine, egli era giovine. 113 V | Egli era giovine, egli era giovine. Il succo meraviglioso 114 V | attraverso il Mar Rosso? Non vi era alcun nesso logico fra le 115 V | febbricitanti di Ippolito. Era Rosalba la quale dormendo 116 V | tempo dell'insonnia non era stato sprecato poichè la 117 V | sprecato poichè la risposta era pronta. Firmerebbe semplicemente 118 V | No non conveniva. Meglio era Ippolito Brembo tutto intero. 119 V | finalmente quando il sole era già alto e dormì parecchie 120 V | Ha la febbre...~- Non c'era da aspettarsi altro dalla 121 V | letto per oltre un mese c'era anche la buona misura. Vuol 122 V | che grande e grosso com'era oscurava tratto tratto o 123 V | in linguaggio figurato, era la scuola.~- Punto e a capo - 124 V | guadagnar tempo. Già non era questione che di poche parole. 125 V | fiume di latte. Che parola era?~Tornò a bagnare la penna; 126 V | diceva nè troppo nè poco, che era gentile e dignitosa insieme. 127 V | dignitosa insieme. Dove era fuggita? In quale angolo 128 VI | in quale giardino ideale era stato colto? Oh! ella non 129 VI | tratto una protezione che m'era parsa il più bel dono della 130 VII | Staccarsene non poteva. Era stata una idea geniale, 131 VII | ripetere a sè stesso che non era un sogno. Lo confrontava 132 VII | essere di Byron, non ne era sicuro, ma li ripeteva perchè 133 VII | educazione austera cui non era bastato a far sbocciare 134 VII | della incognita che gli era divenuto inseparabile compagno 135 VII | al pensiero il dubbio non era più possibile. Pure le sue 136 VII | ancora e poi Milano!~Ippolito era troppo provinciale, troppo 137 VII | curiosità, poichè infine era la città dove Ella abitava, 138 VII | suono della sua voce... Ce n'era d'avanzo per metterlo in 139 VII | magnifiche, pavonazze; e l'aria era lucente, il cielo sereno, 140 VII | cicaleccio di cingallegre. Una era bruttina, l'altra così così; 141 VII | essere bello, non se ne era mai curato, eppure lo era 142 VII | era mai curato, eppure lo era al punto che molte donne 143 VII | girando sullo sterzo si era fermata rasente a una di 144 VIII | giugno, ore 3.20. Mi dica se era Lei, or ora, in via Palestro, 145 VIII | Ippolito.~ ~9 giugno, ore 3. Era Lei, un momento fa, sulla 146 1 | ridere.~Il teatro dell'azione era il salotto di Lilia; i due 147 1 | deliziosissima. In verità non era mai accaduto a Lilia di 148 1 | qualche parola che non era quella che volevano dire, 149 1 | centellinarli adagio adagio. Era già un incantamento così 150 1 | nuovi; e tutto ciò che vi era in lei di buono, di nobile, 151 1 | tre - chi lo conosce? C'era un cardinale di questo nome 152 1 | crede?~Ippolito, a cui non era sfuggita la corrente di 153 1 | per prendere un bagno. C'era lassù uno stabilimento impiantato 154 1 | dire don Peppino cui non era sfuggita la rapidissima 155 X | parrocchiale del villaggio, si era chiuso in casa, a rivedere 156 X | le mani il buon maestro era tutto allegro perchè gli 157 X | mirava con compiacenza. C'era, è vero, quel Battistino 158 X | star fuori la notte non era nemmeno da pensarci per 159 X | prepararsi alla partaccia che gli era stato affibbiata. Che un 160 X | natura ne lo consiglia, non era in se stessa cosa peccaminosa. « 161 X | sgarbugliarla. In quale brutto passo era mai caduto!~Essendosi fermato 162 X | Bergamo, vedere se Ippolito c'era e lasciarsi guidare dall' 163 X | Pensi un po' quando non c'era la funicolare! Ma quale 164 X | uno scrupolo. O se non c'era nulla di nulla perchè sollevare 165 X | e l'aspro compito che si era assunto. - «C'è un guaio» - 166 X | attitudine del suo volto era pietosa a segno che Ippolito 167 X | non si farà. Ti basta?~- C'era però?~- C'era, ma non c' 168 X | basta?~- C'era però?~- C'era, ma non c'è più. Uno sciocco 169 X | che rimaneva a decifrarsi era ancor più scabroso. Si diede 170 X | una specie di pentimento. Era chiaro che non c'era nulla 171 X | pentimento. Era chiaro che non c'era nulla di male. Si trattava 172 X | eccezionale, e poichè la signora era onesta, così nobile, così 173 X | terminasse: ad ogni modo non era disposto a dare maggiori 174 X | andava tratto tratto a Milano era per fare quattro passi in 175 XI | un sentimento che non gli era ancora riuscito di confessare 176 XI | confessare a se stesso. Ma era anche singolare che Remo 177 XI | verso se stesso. La benda era caduta, vedeva chiaro oramai 178 XI | la splendida creatura gli era apparsa con tutti i fascini 179 XI | gran fiamma della passione era divampata subitamente. Vedeva 180 XI | Che cosa sperava? Non se l'era mai chiesto, ma avrebbe 181 XI | fulgidamente bella come Lilia, non era di sola bellezza che si 182 XI | suo gesto, ogni suo motto, era il gran segreto delle passioni 183 XI | Ippolito al desiderio non era giunto ancora, chiuso nella 184 XI | trovare durante il giorno. Non era che dopo le lezioni, col 185 XI | dichiarazione di amore!... Sì, era deciso a questo. Languiva, 186 XI | suo coraggio sfumava. C'era l'oasi del balcone, è vero, 187 XI | loro due. Ma la lettera era riuscita troppo violenta; 188 XI | stereotipati. Il peggio era che nelle ore febbrili dell' 189 XI | Un amante di più? No, non era questo che Lilia voleva. 190 XI | nemmeno, perchè Lilia non era sentimentale; ma capiva 191 XI | delizioso di un amore quale le era apparso lontanamente nei 192 XI | Ippolito, poichè non gli era più possibile distaccarsi 193 XI | fra gli alberi, ma forse era il desiderio di lui irrompente, 194 XI | pensavano nè l'uno nè l'altra. Era sceso su di essi il velo 195 XI | perfezione.~Una domenica era capitato improvvisamente 196 XI | levandosi in piedi di scatto. Era vestita di una sottilissima 197 XI | tante volte immaginate, era pure una delizia sovrumana 198 XI | Mai in tutta la vita si era sentito tanto felice. Era 199 XI | era sentito tanto felice. Era un delirio pazzo, sfrenato. 200 XI | nel mondo simili gioie? Era dunque l'amore, era l'amore!~ 201 XI | gioie? Era dunque l'amore, era l'amore!~Il passato, l'avvenire, 202 XI | tumultuare nelle sue vene? Era vero, era vero ch'ella lo 203 XI | nelle sue vene? Era vero, era vero ch'ella lo amava?~Contro 204 XI | stretta al cuore. Che cosa era egli per quella donna? Quale 205 XI | gioia cadde d'un colpo. Era dunque niente altro che 206 XI | attitudine di amico. Gli era venuta una frenesia di abbracciarla, 207 XI | corse a Milano. Lilia non c'era. La portinaia non sapeva 208 XI | Iddio crudele; l'aculeo gli era penetrato fino in fondo 209 XI | fondo al suo pensiero non c'era che Lei. Una sola era la 210 XI | c'era che Lei. Una sola era la ispirazione: Lei! Sempre 211 XII | il Cantico dei cantici; era questa almeno l'opinione 212 XII | calmo.~Zio Remo, che si era portato a Bergamo apposta 213 XII | ti aiuterà».~Il buon uomo era andato egli stesso, calmo 214 XII | figlio o nipote, che non era ancora un eroe. Man mano 215 XII | incenso?»~Ippolito non si era mosso. Le sue mani scorrenti 216 XII | che sale dal deserto» non era più una domanda nelle sue 217 XII | Austro!» Tutta la sala ne era scossa. I mantici dell'organo 218 XII | sospende i battiti del cuore, era l'impressione che provavano 219 XII | primi palpiti d'orgoglio.~Ed era a Lei che Ippolito dedicava 220 XII | vibrare che tutto il pubblico era già in piedi, inebriato, 221 XII | intanto il cuore del pubblico era stato ricercato e scosso 222 XII | richiamò Ippolito che si era dileguato rapidamente. Dopo 223 XII | parola; ma la sua anima era altrove. Facendosi strada 224 XII | quale lo trovò in preda era troppo naturale perchè potesse 225 XII | destargli alcun sospetto. Non era egli stesso tutto tremante 226 XII | nipote, Ippolito, quale era poco prima, seduto all'organo 227 XII | dare nell'occhio, ma questo era più difficile.~La mezz'ora 228 XII | difficile.~La mezz'ora intanto era trascorsa. Remo pagò la 229 XII | la strada da percorrere era lunga!~Per essere più pronto 230 XII | carriera! al suo avvenire!~Come era possibile rifiutare? Remo 231 XII | caffè che più di un'ora era trascorsa, il brav'uomo 232 XII | stazione Ippolito non c'era; non c'era nell'atrio; non 233 XII | Ippolito non c'era; non c'era nell'atrio; non nelle sale 234 XII | sotto la tettoia. Non c'era, insomma.~Remo, cui i due 235 XII | possa occupare.~Appunto era partito da poco il diretto 236 XII | perplesso di prima.~O dove era allora Ippolito?~A capo 237 XII | a' suoi scolaretti non vi era anche quella che Dio permette 238 XII | che per il momento non c'era proprio altro a fare tranne 239 XII | ovile. Ciò che fece subito.~Era però un caso singolarissimo. 240 XII | singolarissimo. Già tutta la giornata era stata singolare: il saggio 241 XII | che aveva scritto non c'era da inquietarsi. Ma che cosa 242 XII | avrebbe detto a Romolo? Questo era il punto difficile. Per 243 XII | proprio no, ma quasi. Egli era davanti a me e si fermò 244 XII | garrì subito Rosalba - Chi era?~- Questo non so. Una signora 245 XII | Non l'avete ancora capita? Era Lei!~Ma non contenta di 246 XIII | braccio nel suo braccio, era una stretta più forte e 247 XIII | passione ricambiata. Per Lilia era il rinnovamento più fresco 248 XIII | altri amori; ma per Ippolito era il primo amore, il fiore 249 XIII | estate senza nubi. Ed egli era felice della felicità immensa 250 XIII | conosceva Lilia, che ne era da lungo tempo tacito ed 251 XIII | pensiero, sentendo che non era il momento di dir tutto 252 XIII | momento di dir tutto e che era inutile parlare fuori di 253 XIII | coi suoi genitori, quand'era bambina, e fu sorpresa di 254 XIII | che per la circostanza si era messo i suoi abiti migliori, 255 XIII | distanza fra di loro. Non era più l'aspetto gaio e civettuolo 256 XIII | lontani dall'abitato. Quando c'era la povera contessa faceva 257 XIII | perchè l'ordine del padrone era di lasciare a loro la scelta.~- 258 XIII | Eccone una assai carina.~Era un sentimento delicato che 259 XIII | amorini, ma tuttavia disse che era stupendo. E siccome si trovavano 260 XIII | buone.~La sala da pranzo era molto gaia, coi mobili laccati 261 XIII | battello, e poichè Mansa si era allontanata, lasciandoli 262 XIII | si chetava; ma per poco. Era dentro di lui un vulcano 263 XIII | sentiero che vi conduceva era così intricato che Ippolito 264 XIII | sulla ferita e tutto ciò che era senso di realtà sparve dai 265 XIV | oblio assoluto di quanto era stato la sua esistenza fino 266 XIV | sensazioni. A' suoi occhi nulla era isolato di ciò che palpita 267 XIV | cosa. La passione che si era destata in lui e che tutto 268 XIV | quella di Ippolito. Fin dove era possibile arrivare coll' 269 XIV | facoltà di assimilazione era tale che in certi momenti 270 XIV | rovi; e quando il sentiero era troppo malagevole egli la 271 XIV | ricordava. L'amante dal quale si era staccata e che la inseguiva 272 XIV | fiutando il rivale, non si era fatto scrupolo di denigrarlo 273 XIV | giornale da lui diretto. Non era forse giunto a stampare 274 XIV | occhi; e la verità palese era così sfolgorante che la 275 XIV | della morte naturale che era per me la mancanza del tuo 276 XIV | materialmente? Già Lilia si era punta nel boschetto delle 277 XIV | coricarsi dietro le montagne, ed era come se uscissero da una 278 XIV | misero branco di umani cui era sconosciuta l'ebbrezza della 279 XIV | solitudine e dal silenzio.~Era l'ora della conversazione 280 XIV | entrambi intelligenti. Ed era allora che Ippolito sentiva 281 XIV | più grandi conquiste si era data a lui, povero e sconosciuto, 282 XIV | destra, le chiese, tanto era bella, se fosse una gemma 283 XIV | rasente la riva dove l'ombra era più fitta per il riflesso 284 XIV | ininterrotte e la luna che era sorta per intero ne rischiarava 285 XIV | mormorò Lilia.~Ma non era il freddo che la faceva 286 XV | sedile, ad ogni cespuglio era stato affidato il ricordo 287 XV | sul serio, dicendole che era troppo elegante, che gli 288 XV | baci di Lilia.~Splendida era la campagna nelle prime 289 XV | sposa davanti, colle donne, era bellina e, caso raro ormai, 290 XV | alzò le spalle. Davvero era troppo ingenuo.~- Ti ho 291 XV | due.~Nel pomeriggio, Lilia era stanca e non volle uscire 292 XV | di ricordo nativo. L'orto era ampio, diviso da un lungo 293 XV | Come mai Ippolito non si era accorto prima di questa 294 XV | posi i suoi dolci morsi. Era nell'aria una quiete altissima. 295 XV | opinione sullo straniero non era ancora formata, o forse 296 XV | Ni? La porta del giardino era chiusa nei giorni passati.~- 297 XV | scoccandogli baci sonori; ed era tutt'insieme, tra quadro 298 XV | all'ombra dei limoni.~Ni era un bambino curiosissimo. 299 XV | premi da un concorso; ma era impossibile vederlo senza 300 XV | tutti da miniatura, non era in lui nessuna apparenza 301 XV | apparenza di gracilità; era, al contrario, agile e forte, 302 XV | di stanchezza. E stanco era il movimento della sua bella 303 XV | dolore che egli ignorava? Era veramente sua quella donna? 304 XV | La possedeva tutta? O non era la straniera incontrata 305 XV | piccino dispiacesse a Lilia. - Era forse gelosa? - Ne ebbe 306 XV | braccia, e di una bimba che le era morta consunta, e ancora... 307 XV | pura e dalla loro unione era nato il piccolo prodigio 308 XV | quell'amore di bimbo. Non era gelosa, no, ma rifletteva 309 XV | sia l'amore! Per questo Ni era tanto felice.~Oltre alla 310 XV | rassegnazione veniva subito.~Ni era acrobata. Non vi era nell' 311 XV | Ni era acrobata. Non vi era nell'orto monticello o rilievo 312 XV | tornava all'assalto. Ni era esploratore. Si avventurava 313 XV | per qualche istante.~Ni era sopratutto mago. Avvicinandosi 314 XV | attitudine di rigidezza. Non era ancora l'ostacolo, ma l' 315 XVI | ninnolo d'argento su cui era impressa la prima sillaba 316 XVI | volume che hai in mano?~Non era questo che Ippolito voleva 317 XVI | arrivò ieri per la signora era una lettera d'America.~- 318 XVI | lunga passeggiata. Lilia era allegra, vivace. Ippolito 319 XVI | Ma anche allora Ippolito era perseguitato da una ignota 320 XVI | finestra.~- In questa stagione era intorno al camino di cucina 321 XVI | finestra, il silenzio fuori era profondo, il piccolo cerchio 322 XVI | luna, perchè in casa sua c'era l'abitudine di andare a 323 XVI | vestina che io ricordo invece era di pizzo di Malines con 324 XVI | trasparente di seta rosa.~- Era dunque molto ricco tuo padre?~- 325 XVI | istante a pigliar fiato.~- C'era corte bandita in casa mia. 326 XVI | povero, così meschino; ma era quella l'idealità dell'amore 327 XVI | a suggerirgli che tutto era illusione e delirio dei 328 XVI | Come soffriva! Perchè non era morto la prima notte che 329 XVI | lago, quando la morte gli era apparsa così vicina e così 330 XVI | viaggerà mai a quest'ora?~Era sempre Lilia che parlava. 331 XVII | ninfa.~L'equilibrio che era la dote spiccatissima della 332 XVII | per lei; tutto ciò che non era armonico la urtava come 333 XVII | amico non l'aveva sorpresa; era anzi venuta in aiuto alle 334 XVII | la finestra e gli alberi. Era Mansa che attraversava il 335 XVII | lo chiamava: Ni! Ni!~Come era soavemente malinconico quel 336 XVII | e intanto la lettera che era scivolata dietro la poltrona 337 XVII | non lo comprendeva.~Questa era la tristezza maggiore. In 338 XVII | occhi? Come dirgli che tutto era stato un sogno? Ciò che 339 XVII | un sogno? Ciò che in lei era tristezza non diventerebbe 340 XVII | lui disperazione? Tanto era giovane! Tanto inesperto! 341 XVII | domandò scherzando se c'era qualche nuovo incendio da 342 XVII | al merito civile che gli era stata decretata ma che non 343 XVII | stata decretata ma che non era giunta ancora.~- E che ne 344 XVII | fretta dalla tasca dove era rimasta tutto quel tempo 345 XVII | e squilli di vittoria; c'era tutta la sua passione schietta, 346 XVII | dalle prime parole Lilia si era fatta pallida.~All'ultimo 347 XVII | davvero? E perchè soffriva? Se era lei stessa che domandava 348 XVII | Forse che nel suo animo non era già compiuto? Sul collo 349 XVII | poco spazio occupava! Come era indifesa! Come erano piccoli 350 XVII | Ecco perchè ella taceva. Ed era così immobile, dopo avere 351 XVII | che stava per morire. Ma era pur lei la donna adorata, 352 XVII | bambino a' suoi piedi s'era svegliato uomo con mille 353 XVII | eppure insoddisfatti, e s'era creduto felice mentre tanta 354 XVII | mio spiri in un tuo bacio!~Era caduto di nuovo ai ginocchi 355 XVII | schianto dei loro cuori.~Tutto era così calmo intorno ad essi! 356 XVIII| lo coronino ancora.»~Non era così del loro amore? Colla 357 XVIII| rimorsi. Così egli amava! Era cecità? Era pazzia? Ebbene, 358 XVIII| egli amava! Era cecità? Era pazzia? Ebbene, senza cecità 359 XVIII| disse colla violenza che era entrata oramai in quasi 360 XVIII| saper altro se non che lei era giovane e bella e aveva 361 XVIII| fondo al cuore di Ippolito c'era un bisogno di purezza e 362 XVIII| sinceramente, senza ipocrisie. Era venuta, lei, a offrirgli 363 XVIII| della fantasia; per lui si era eclissata dalla sua aureola 364 XVIII| dal suo trono dominatore; era venuta con lui a dividere 365 XVIII| obbligo, quale fede? Lilia era stata franca, spontanea, 366 XVIII| delle gioie avute.~Ma com'era possibile ciò se egli l' 367 XVIII| egli comprese che la fine era giunta.~Quante lagrime nel 368 XVIII| nuovo sulla soglia dove era prima. Vinto, dalla forza, 369 XVIII| piedi della scala. Anch'ella era uscita e rientrava allora. 370 XVIII| quel che si dicesse, ma non era preparato ancora a trovarsi 371 XVIII| superiori.~Anche per lei c'era stata lotta; certo meno 372 XVIII| prime d'onde venisse, tanto era inusitato. Poi le parve 373 XVIII| Ippolito!~Il caro nome le era sfuggito dalle labbra mentre 374 XVIII| un'eco. L'improvvisazione era viva, calda; vi scorreva 375 XVIII| muggiti della disperazione. Era ben quella l'anima di Ippolito 376 XVIII| cespugli. La rievocazione era così nitida che Lilia credette 377 XVIII| tue opere future e ciò che era destinato a perire vivrà 378 XVIII| Ippolito sentiva che ella era nella verità. Uccidendo 379 XVIII| putrefazione. Ella amava meno, ma era perciò la più forte. L'opera 380 XVIII| L'oscurità della notte era scesa completa. Dalla camera