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Carolina Invernizio
I misteri delle soffitte

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II.

 

La storia di Giulietta, detta la Bionda, era un romanzetto semplice, ma triste.

Figlia di un antico militare decorato, passò l'infanzia e l'adolescenza in convento, protetta da alcune pie dame alla morte della mamma. Tornata a casa a quindici anni, essendo il padre vecchio, acciaccato, ella divenne il suo conforto, la sua guida.

Siccome la meschina pensione del pover uomo non bastava a sopperire a tutte le spese, Giulietta si mise a ricamare per un negoziante, cui la madre superiora del convento l'aveva raccomandata.

Scorsero due anni d'una vita abbastanza tranquilla.

Giulietta ora buona quanto bella,

Ebbe proposte di matrimonio, ma essa rispose che non si sarebbe accasata finchè vivesse suo padre.

Un giorno, mentre lavorava, cantando allegramente, vennero ad avvertirla che il povero vecchio era stato colto da una sincope sulla via e l'avevano trasportato all'ospedale. Giulietta non doveva rivederlo che morto.

La povera fanciulla pianse molto, ma a poco a poco il suo dolore si calmò ed ella potè riflettere alla sua situazione,

La pensione del padre cessava. Giulietta doveva ormai vivere col suo lavoro.

Fin da quel momento la sua vita fu ancora più modesta e più laboriosa.

Usciva soltanto la domenica, recandosi al Valentino.

Per certo, non le mancavano i corteggiatori, ma la bella bionda passava indifferente in mezzo a tutte le seduzioni.

Tuttavia un giornonotò che Giulietta era stata accompagnata fino sulla porta di casa da un bel giovane sui venticinque anni, dall'aria seria e distinta.

D'allora in poi, quando essa usciva, il bel giovane era ad attenderla. A chi le domandò chi fosse costui, rispose:

- È il mio fidanzato, un bravissimo giovane impiegato in una banca. Ci sposeremo presto. -

Ai coniugi Pavin, suoi vicini più intimi, lo presentò perfino.

Scorsero tre mesi: era d'inverno.

Una sera, Lorenzo Pavin, tornando a casa, trovò la moglie Teresa molto inquieta.

- Che hai? - le chiese stupito.

- Sono due giorni che non vedo Giulietta, e ciò mi turba. Non è mai stata tanto senza venire da noi.

- Perchè non vai da lei?

- Ho bussato poco fa al suo uscio, non ha aperto. -

L'operaio si grattò la testa.

- Tu mi metti una pulce negli orecchi; vado io stesso a vedere. -

Uscì nel corridoio e si recò a bussare all'uscio della Bionda. Nessuno rispose.

L'operaio non pose tempo in mezzo.

Corse a prendere un ferro e con quello diè di leva all'uscio della soffitta di Giulietta. Si slanciò nella stanza, seguito da Teresa.

La giovane era stesa sul letto e gemeva: aveva ingoiato del laudano; voleva morire.

La moglie del falegname preparò subito un caffè carico, mentre il marito correva a chiamare un medico,

Due ore dopo, Giulietta ora fuori di pericolo e raccontava piangendo:

- Sono stata disgraziata o colpevole. Mi sono fidata di un uomo che mi ha ingannata. Lo amavo, e siccome mi giurava di sposarmi, mi lasciai trattare come se fossi già sua moglie. Ero felice, e non scorgevo l'abisso.

«Quattro giorni fa, egli non venne all'ora solita; lo attesi inutilmente tutta la sera.

«La mattina mi venne un pensiero: che fosse ammalato?

«Risolvetti di andare a chiedere sue notizie nella casa dove abitava.

«Non ero mai andata a casa sua, perchè mi diceva che stava in pensione da una vecchia signora, amica della sua famiglia, la quale si sarebbe scandalizzata se fossi andata a trovarlo.

«Ma sapevo il nome della via e il numero della casa.

«Vi giunsi in pochi minuti.

«Entrai dal portinaio e chiesi:

«- È in casa il signor Fabio Ribera?

«- Non lo conosco; - mi rispose - non abita qui. -

«Uscii di con le gambe tremanti.

«Eppure non pensavo ancora ad un tradimento.

«Corsi subito in un piccolo quartiere che Fabio aveva affittato e ammobiliato per il nostro matrimonio.

«Salii difilato al secondo piano, sonai alla porta di quel quartiere.

«Comparve un giovinetto che io non conoscevo.

«- Il signor Fabio Ribera? - chiesi.

«- Vi siete sbagliata, bella ragazza: non abita qui.

«- Ma come? Fabio è il padrone di quest'appartamento. -

«Il giovinotto si mise a ridere.

«- Lo sarà stato la settimana passata! - esclamò. - Adesso il proprietario sono io.... e mi dispiace che ho una visita, altrimenti sarei lietissimo di farvelo visitare. Ma se voleste venire domani.... -

«Non volli sentir altro: fuggii col cuore stretto da un'orribile angoscia.

«Quando fui nel vestibolo entrai in portineria.

«Vi era una donna, e ciò mi diede coraggio.

«- Scusate, - le dissi con voce ancora un po' alterata - il quartierino al secondo piano, primo uscio a destra, non era stato preso ed ammobiliato dal signor Fabio Ribera?- -

«La portinaia mi guardava così fissamente, che sentii le guance avvamparmi.

«- Il signor Fabio Ribera non è il giovane che venne più volte in questa casa con voi? - domandò,

«Feci un cenno affermativo.

«- Ebbene, - soggiunse la portinaia - se vi ha detto che il quartierino era suo, vi ha ingannata. Quel quartierino lo tiene in affitto una certa Clorinda, che lo cede a giorni, a settimane, a mesi, per galanti ritrovi. -

«Se non caddi di piombo a terra fu un miracolo. Ero stordita. Nonostante volli tentare un ultimo colpo,

«Stamani, dopo altri due giorni d'inutile attesa, mi sono recata alla banca dove Fabio mi aveva detto di essere impiegato.

«Ma neppur sanno chi sia Fabio Ribera.

«Perciò, oppressa, disperata, quasi pazza, volevo morire.

- Per fortuna, - esclamò Lorenzo - siamo stati in tempo a salvarvi!

- Quel birbante, - soggiunse Teresa - non merita davvero il sacrifizio della vostra vita! Dimenticatelo, è forse meglio per voi: costui non si farà più vedere. -

La moglie del falegname ebbe ragione.

Giulietta passò molti giorni di angoscia, poi sembrò rassegnata e riprese a lavorare in compagnia dei suoi buoni vicini.

Un giorno si accòrse di essere incinta.

Ella non si disperò.

- Invece di morire, - disse - vivrò per la mia creatura: se non ho potuto divenire una buona moglie, sarò una buona madre. -

Infatti, dato che ebbe alla luce la sua bimba, cui pose nome Gina, la giovane volle allattarla da , e da allora in poi si dedicò interamente a sua figlia.

Ed ora quella madre così giovane, bella, onesta, veniva barbaramente assassinata!

 

 

 




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