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Pietro Metastasio La clemenza di Tito IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Atto, Scena
1 2, 3| di partire)~SERV.~E puoi~Abbandonarmi in tal periglio?~ANN.~(Oh 2 2, 7| Stupisce che non sei, che l’abbandoni~In periglio sì grande.~SES.~ 3 | abbian 4 3, 13| cancellati sono:~Me gli scordo, t’abbraccio e ti perdono.~CORO~Che del 5 1, 8| innocenti! Io da quest’ora~Ne abolisco il costume; e, perché sia~ 6 1, 5| nome di regina~Troppo Roma aborrisce. Una sua figlia~Vuol veder 7 1, 5| Quanto imitar mi piace,~Aborrisco emular. Li perde amici~Chi 8 1, 4| destino.~La superba lo sa, ne abusa; ed io~Né pure oso lagnarmi. 9 3, 13| cieco amore~A tuo danno abusai.~TITO~Ma del tuo sdegno~ 10 3, 6| Ah! già che puoi~Tanto abusar di mia pietà...~SES.~Signore...~ 11 1, 13| torno a temer, gelo, m’accendo;~Me stessa in questo stato 12 1, 6| al primo affetto~Questo accento sconsigliato:~Colpa fu del 13 2, 8| i segni, il Campidoglio accese~Per destare un tumulto; 14 2, 4| Publio, che inaspettato~Accidente funesto!~PUB.~Ah, voglia 15 2, 8| venne~Tutto a scoprirmi, acciò da te gl’implori~Perdono 16 1, 1| partì; so come adesso~L’accolse e l’onorò. Chi non lo vede?~ 17 1, 5| seguìto da’ pretoriani, accompagnato da Sesto e da Annio, e circondato 18 1, 10| O lagnati d’Amore,~Che accorda a quei del core~I moti del 19 3, 7| Benché infedele; e, se accusarmi il mondo~Vuol pur di qualche 20 3, 2| sedotto~Lentulo afferma, e l’accusato tace.~Che sperar si può 21 3, 7| pur di qualche errore,~M’accusi di pietà, non di rigore. ( 22 2, 11| Se dico il ver, l’amico accuso).~TITO~E ben?~ANN.~L’ebbi... 23 2, 11| più sventurato? Ogni altro acquista~Amici almen co’ benefici 24 1, 1| VIT.~E pure~Non hai cor d’acquistarmi.~SES.~Io son...~VIT.~Tu 25 2, 4| in calma ancora,~L’armi adatta, i remi appresta,~Di battaglia 26 2, 6| Sesto~ ~VIT.~Chi per pietà m’addita~Sesto dov’è? Misera me! 27 1, 5| regnar. De’ miei presagi~L’adempimento è questo.~SES.~(Annio parla 28 2, 6| Crudel, sarai contenta. Ecco adempito~Il tuo fiero comando.~VIT.~ 29 2, 4| in cento modi~Sa promesse adoprar, minacce e lodi.~Tutto ritrovi 30 1, 10| rispetto i primi omaggi?~Posso adorar quel volto,~Per cui, d’amor 31 2, 5| Servilia sola~ ~SERV.~Dall’adorato oggetto~Vedersi abbandonar; 32 1, 7| sarai~L’ultimo oggetto~Che adorerò.~Quando sincero~Nasce in 33 2, 7| cesaree vesti~Ardirebbe adornarsi? Il sacro alloro,~L’augusto 34 2, 8| OTTAVA~ ~Galleria terrena adornata di statue, corrispondente 35 1, 5| Foro romano, magnificamente adornato d’archi, obelischi e trofei; 36 1, 6| questo il dover. Se a lei che adoro,~Per non esserne privo,~ 37 3, 11| crudele?~Che ingiusta t’adorò? che in faccia a morte~Sì 38 Lic | bella~Se in te, signor, s’aduna,~Come ritrarne alcuna~Che 39 1, 5| luogo già celebre per le adunanze del Senato; indietro, parte 40 3, 2| Esser da lui sedotto~Lentulo afferma, e l’accusato tace.~Che 41 3, 3| troppo ei di sua bocca~Tutto affermò. Coi complici il Senato~ 42 2, 10| principessa,~E la vita e l’impero~Affliggermi non può. Già miei non sono~ 43 1, 13| Mi si affollano in mente! Afflitta e lieta,~Godo, torno a temer, 44 1, 5| Serva quell’oro~Di tanti afflitti a riparar lo scempio.~Questo, 45 2, 7| insidie. Io vo ramingo, afflitto~A pianger fra le selve il 46 1, 13| temer? Quanti pensieri~Mi si affollano in mente! Afflitta e lieta,~ 47 2, 4| impeti regolar! Gli audaci affrena;~I timidi assicura; in cento 48 3, 5| signor.~TITO~Vanne tu stesso;~Affrettalo.~PUB.~Ubbidisco. (nel partire) 49 2, 6| e fugge.~A ritrarlo io m’affretto;~Ma con l’acciaro il sangue~ 50 2, 1| tumulto ho nel cor! Palpito, agghiaccio:~M’incammino, m’arresto: 51 2, 7| e pensoso,~Dubbio così s’aggira~Da un torbido riposo~Chi 52 2, 15| Lieve fiato che lento s’aggiri,~Di’: “Son questi gli estremi 53 1, 3| antica~E tenera amicizia aggiunga il sangue~Un vincolo novello.~ 54 2, 7| Uccidetemi almeno,~Smanie che m’agitate,~Furie che lacerate~Questo 55 | ahi 56 | alcuna 57 1, 2| sempre inganni aspetta,~Alletta ad ingannar. (parte)~ ~ ~ ~ 58 1, 5| non parta;~Ogni altro si allontani. (si ritirano tutti fuori 59 1, 5| nostra età.~Voi gi’immortali allori~Su la cesarea chioma,~Voi 60 | altre 61 2, 8| E pur non giunsi~A farmi amar; pur v’è chi m’odia e tenta~ 62 3, 13| Sperar potrò che la memoria amara~De’ falli miei...~TITO~Sesto, 63 1, 11| piacevi, e quasi~Cominciavo ad amarti. Agli occhi miei~Involati 64 1, 11| Ti senti d’un illustre~Ambizion capace? Eccoti aperta~Una 65 1, 11| ti muove~Desio di gloria, ambizione, amore;~Se tolleri un rivale,~ 66 2, 11| crudel, tradir mi vuoi~D’amistà col finto velo;~Io mi celo 67 2, 7| sacro alloro,~L’augusto ammanto...~ANN.~Ogni argomento è 68 Arg | contento d’averli paternamente ammoniti, concesse loro ed a’ loro 69 1, 7| temer; non sarà vero.~ ~Amo te solo;~Te solo amai:~Tu 70 3, 10| pietà. Quell’infelice~T’amò più di se stesso; avea fra’ 71 1, 1| fole. Io so gli antichi amori;~So le lagrime sparse allor 72 3, 9| Deggio a Cesare appresso~Andar...~VIT.~Dove?~PUB.~(come 73 2, 10| voglio al suo piè... (vuol andare a Tito)~VIT. (s’inoltra 74 2, 7| mi fido.~Vuoi ch’io vada? anderò... Ma Tito, oh numi!~Mi 75 1, 12| derisa.~PUB.~Deriderti! Se andò Cesare istesso~A chiederne 76 3, 11| Non ignota a te stessa, andrai tranquilla~Al talamo d’Augusto? 77 3, 1| differir sì bel contento.~TITO~Andremo,~Publio, fra poco. Io non 78 3, 12| magnifico, che introduce a vasto anfiteatro, di cui per diversi archi 79 3, 6| volto~Da gelido sudore;~L’angoscia del morir non è maggiore).~ 80 1, 9| lui. Genio e costume~Unì l’anime nostre. Io non mi sento~ 81 3, 10| lasciarlo~Nel più bel fior degli anni~Perir così. Sai che fin 82 2, 8| l’omero destro il manto annoda:~Osservalo e ti guarda.~ 83 1, 3| anch’io~Son che alla nostra antica~E tenera amicizia aggiunga 84 1, 1| Codeste fole. Io so gli antichi amori;~So le lagrime sparse 85 Arg | ARGOMENTO~ ~Non ha conosciuto l’antichità né migliore né più amato 86 | Anzi 87 1, 11| Ambizion capace? Eccoti aperta~Una strada all’impero. I 88 3, 6| questo diffidar. Pensaci. Appaga~Il mio giusto desio. (con 89 1, 5| veder sul mio soglio;~E appagarla convien. Giacché l’amore~ 90 3, 2| la sorte; e quel che vero appare,~Sempre vero non è. Tu ne 91 1, 1| a vista del Tevere negli appartamenti di Vitellia.~ ~Vitellia 92 1, 5| il padre» (a Tito)~Oggi appella il Senato; e mai più giusto~ 93 | appena 94 1, 1| nastro al destro braccio appeso,~Per conoscersi insieme. 95 2, 6| Non volermi accusar. Dove apprendesti~A secondar le furie~D’un’ 96 | appresso 97 2, 4| ancora,~L’armi adatta, i remi appresta,~Di battaglia o di tempesta~ 98 3, 7| almen sicuro~Sarò ch’altri m’approvi? Ah! non si lasci~Il solito 99 3, 6| sovrano~Non è presente. Apri il tuo core a Tito,~Confidati 100 1, 1| Vitellia, ascolta:~Ecco, io t’apro il mio cor. Quando mi trovo~ 101 1, 4| A poco a poco io perdo~L’arbitrio di me stesso. Altro non 102 2, 6| più grande. E chi ti fece~Arbitro de’ suoi giorni?~Di’: qual 103 1, 9| Io deggio~Palesarti un arcan.~TITO~Publio, ti scosta,~ 104 3, 6| Alla tua fede i più gelosi arcani;~Merito ben che Sesto~Mi 105 2, 1| vorrà. Stelle, che miro!~Arde già il Campidoglio! Aimè! 106 1, 5| usato~Terribile il Vesevo ardenti fiumi~Dalle fauci eruttò; 107 1, 11| Vitellia, il tuo furore. Arder vedrai~Fra poco il Campidoglio; 108 1, 1| Questa vicenda eterna~D’ardire e di viltà?~SES.~Vitellia, 109 2, 7| mai~Delle cesaree vesti~Ardirebbe adornarsi? Il sacro alloro,~ 110 1, 8| v’è, signor, chi lacerare ardisce~Anche il tuo nome.~TITO~ 111 1, 11| innanzi? e con qual merto ardisci~Di chiamarmi tua vita?~SES.~ 112 2, 4| non v’è, che nol ritrovi armato.~ ~Sia lontano ogni cimento,~ 113 2, 2| amico...~Oh dèi! non m’arrestar. (vuol partire)~ANN.~Ma 114 2, 1| agghiaccio:~M’incammino, m’arresto: ogni aura, ogni ombra~Mi 115 1, 5| confini suoi,~Che debbano arrossirne e Tito e voi.~Più tenero, 116 2, 8| sul Nilo, or su l’Istro arsi e gelai!~Io, che ad altro, 117 3, 1| ignora~Quanto Sesto m’è caro. Arte comune~Questa è de’ rei. 118 3, 4| intanto esce una guardia) (S’ascolti,~E poi vada al supplizio). 119 2, 11| fulmine del ciel.~TITO~T’ascondi in vano:~Già quel nastro 120 2, 6| senza veder Vitellia) Ove m’ascondo!~Dove fuggo, infelice!~VIT.~ 121 2, 6| sangue~N’esce, il manto m’asperge, e Tito, oh Dio!~Manca, 122 3, 7| rigore: (s’alza) eccoci aspersi~Di cittadino sangue, e s’ 123 2, 9| mio amor, dimmi se questa~Aspettarmi io dovea crudel mercede!~ 124 3, 12| Speme ei non ha: quanto aspettato meno,~Più caro esser gli 125 1, 11| oltraggi? Un altro cenno~Aspetti ancor? Ma ch’io ti creda 126 1, 11| che sei.~SES.~Quante vie d’assalirmi!~Basta, basta, non più! 127 2, 4| battaglia o di tempesta~Qualche assalto a sostener. (parte)~ ~ ~ ~ 128 3, 8| regni miei~Con l’amor non assicuro,~D’una fede io non mi curo~ 129 1, 4| Sesto solo.~ ~SESTO~Numi, assistenza! A poco a poco io perdo~ 130 3, 13| anima fedel? Congiuran gli astri,~Cred’io, per obbligarmi, 131 2, 11| Sesto)~SES. (s’alza)~(Che atroce caso è il mio!)~TITO~Annio 132 2, 4| plebe~Gl’impeti regolar! Gli audaci affrena;~I timidi assicura; 133 2, 8| corse, ingannato~Dalle auguste divise,~E, per uccider te, 134 2, 1| incammino, m’arresto: ogni aura, ogni ombra~Mi fa tremare. 135 Arg | generoso perdono. (SVETONIO, AURELIO VITTORE, DIONE, ZONARA ecc.).~ ~ ~ ~ 136 3, 3| nol diss’io? Sesto è l’autore~Della trama crudel.~TITO~ 137 1, 8| se son frequenti,~Minore autorità. Si fan le pene~Familiari 138 3, 6| maestà)~Non odi?~SES. (s’avanza due passi e si ferma)~(Oh 139 1, 5| opprime~Quei che al fuoco avanzar. Serva quell’oro~Di tanti 140 | averli 141 | avermi 142 | averne 143 2, 6| inumano!~Punisti in lui? L’averti amato? È vero:~Questo è 144 | aveste 145 | avesti 146 3, 6| delitto riduce, una sfrenata~Avidità d’impero! E che sperasti~ 147 | avrebbe 148 | avrò 149 2, 11| ANN.~Io traditor!~SES.~(Che avvenne!)~TITO~E sparger vuoi~Tu 150 1, 9| verità. Pur si ritrova~Chi s’avventuri a dispiacer col vero.~Servilia, 151 2, 11| Sesto~ ~ANN.~(Potessi~Sesto avvertir. M’intenderà). Signore, ( 152 2, 7| A temer di tua fé, potrò avvertirti:~Fuggir potrai. Dubbio è ’ 153 1, 5| voti altrui~Comincia ad avvezzarti. Eccelso tempio~Ti destina 154 3, 6| diversi ecco a cimento).~TITO~Avvicinati. (a Sesto con maestà)~SES.~( 155 1, 5| o Quiriti.~Sesto a me s’avvicini; Annio non parta;~Ogni altro 156 2, 7| io piangea.~ANN.~Cauto l’avvolgi,~Nascondilo, e t’affretta.~ 157 3, 6| saranno uscite)~SES.~Il bacio estremo~Su quella invitta 158 3, 6| Mi trema il piè; sento bagnarmi il volto~Da gelido sudore;~ 159 3, 4| si niega~Ciò che a’ più bassi è dato. In mezzo al bosco~ 160 2, 11| Di tanta infedeltà non è bastato~A farti inorridir?~SES.~( 161 3, 11| costanza. Avrai~Valor che basti a rimirare esangue~Il tuo 162 1, 9| dovrei~Turbar fiamme sì belle? Ah! non produce~Sentimenti 163 1, 5| Dell’impero e di te? Virtù, bellezza,~Tutto è in Servilia. Io 164 3, 6| prence, il tuo padre,~Il tuo benefattor? Se Tito Augusto~Hai potuto 165 1, 5| Ma che! se mi negate~Che benefico io sia, che mi lasciate?~ ~ 166 2, 10| non sono~Che per usarne a benefizio altrui.~So che tutto è di 167 1, 2| ANN.~Eh! si conobbe~Che bisognava a Tito~Tutto l’eroe per 168 3, 4| bassi è dato. In mezzo al bosco~Quel villanel mendico, a 169 1, 1| Vermiglio nastro al destro braccio appeso,~Per conoscersi insieme. 170 3, 6| frutti io ne raccolgo;~E bramalo, se puoi.~SES.~No, questa 171 3, 13| Ah! sorgi:~Che fai? che brami?~VIT.~Io ti conduco innanzi~ 172 | breve 173 1, 2| VIT.~Ah! non perdete~Questi brevi momenti. A Berenice~Tito 174 1, 8| pubblicar quanto sian pochi i buoni.~PUBLIO~Ma v’è, signor, 175 1, 8| delusa,~Nelle pene de’ rei cada chi accusa.~PUB.~Giustizia 176 2, 6| oh Dio!~Manca, vacilla e cade.~VIT.~Ah! ch’io mi sento~ 177 2, 7| inganni:~Io stesso lo mirai cader trafitto~Da scellerato acciaro.~ 178 2, 6| Innocente potrei. Per tua cagione~Son rea, perdo l’impero,~ 179 2, 4| nocchier.~Anche in pace, in calma ancora,~L’armi adatta, i 180 2, 7| quel manto: eccoti il mio. (cambia il manto)~Corri: non più 181 1, 5| tesori~Non ricuso però: cambiarne solo~L’uso pretendo. Udite. 182 3, 2| Ma tenero per me. Tanto cambiarsi~Un’alma non potrebbe. Annio, 183 3, 2| Da lui~Sai che seppesi il cambio. A Sesto in faccia,~Esser 184 3, 1| SCENA PRIMA~ ~Camera chiusa, con porte, sedia 185 3, 7| non si lasci~Il solito cammin. Viva l’amico, (lacera il 186 2, 5| Amor vi tiene,~E insolito cammino~Questo per voi non è. (parte)~ ~ ~ ~ 187 1, 5| rupi,~Riempié di ruine~I campi intorno e le città vicine.~ 188 3, 13| mai. Dal cor di Tito~Già cancellati sono:~Me gli scordo, t’abbraccio 189 1, 9| agli altri inspira~Il tuo candor. Di pubblicar procura~Che 190 3, 12| fiere.~ ~Nel tempo che si canta il coro, esce Tito, preceduto 191 1, 5| scende dal Campidoglio, cantasi il seguente~ ~CORO~Serbate, 192 1, 1| inesperta ei dona,~Chi alla canuta età. Risparmia in uno~L’ 193 1, 1| ire mie.~SES.~Pensaci, o cara,~Pensaci meglio. Ah! non 194 2, 14| cui ti piacqui, ah! per le care~Dolci speranze tue, fuggi, 195 2, 1| Ei t’innalzò per farti~Il carnefice suo. M’inghiotta il suolo~ 196 1, 8| punisce.~PUBLIO~Hanno i castighi...~TITO~Hanno, se son frequenti,~ 197 2, 7| per Tito io piangea.~ANN.~Cauto l’avvolgi,~Nascondilo, e 198 2, 11| a Tito)~Già l’incendio cedé; ma non è vero~Che il caso 199 1, 11| di me.~SES.~Fermati! io cedo;~Io già volo a servirti.~ 200 3, 6| amicizia lo chiedo. Io non celai~Alla tua fede i più gelosi 201 2, 3| que’ detti! A quale oggetto~Celarlo a me? Quel pallido sembiante,~ 202 2, 16| scoprir l’errore:~Né di celarmi ho core,~Né core ho di parlar. ( 203 1, 5| Giove Statore, luogo già celebre per le adunanze del Senato; 204 2, 11| testimonio io chiamo~Tutti i numi celesti.~TITO~Da chi dunque l’avesti?~ 205 2, 11| amistà col finto velo;~Io mi celo agli occhi tuoi~Per pietà 206 1, 2| sospendi~D’eseguire i miei cenni. Il colpo ancora~Non è maturo.~ 207 | cento 208 1, 11| a liberar. Frangi i suoi ceppi;~La tua memoria onora;~Abbia 209 2, 4| corro intanto~Di Vitellia a cercar. Tito m’impone~D’aver cura 210 3, 6| delitto~Di’ la prima cagion. Cerchiamo insieme~Una via di scusarti. 211 2, 3| detti~Più mi fanno tremar. Cerchisi...) (in atto di partire)~ 212 | Certo 213 1, 5| gi’immortali allori~Su la cesarea chioma,~Voi custodite a 214 2, 7| Altri? E chi mai~Delle cesaree vesti~Ardirebbe adornarsi? 215 1, 8| con temerari accenti~De’ Cesari già spenti~La memoria oltraggiar.~ 216 Arg | a tutti sì caro, che fu chiamato «la delizia del genere umano». 217 2, 7| ANN.~Ferma! che dici?~Tito chiede vederti. Al fianco suo~Stupisce 218 3, 12| Signor, pietà!~TITO~Se a chiederla venite~Per Sesto, è tardi. 219 1, 12| Se andò Cesare istesso~A chiederne il tuo assenso.~VIT.~E Servilia?~ 220 1, 8| foglio?~PUBLIO~I nomi ei chiude~De’ rei che osar con temerari 221 3, 1| SCENA PRIMA~ ~Camera chiusa, con porte, sedia e tavolino, 222 | ciascheduno 223 | Ciascun 224 1, 2| questo~Molesto dubitar.~Chi ciecamente crede,~Impegna a serbar 225 3, 13| Io ti sedussi; io del suo cieco amore~A tuo danno abusai.~ 226 2, 8| le istesse vesti,~Ch’ei cinse per tradirti,~Fur tua difesa 227 2, 8| un tumulto; e già correa,~Cinto del manto augusto,~A sorprender 228 | Ciò 229 3, 4| villanel mendico, a cui circonda~Ruvida lana il rozzo fianco, 230 3, 2| danno~Può il caso unir le circostanze istesse,~O somiglianti a 231 1, 5| ruine~I campi intorno e le città vicine.~Le desolate genti~ 232 1, 9| farlo felice; e n’abbia poi~Cittadini la patria eguali a voi.~ 233 Lic | tu stesso~Quegli affetti clementi,~Che in sen Tito sentiva, 234 1, 1| VIT.~Narra a’ fanciulli~Codeste fole. Io so gli antichi 235 | Coi 236 3, 1| il trascurarli. È tutto~Colà, d’intorno alla festiva 237 | colle 238 2, 11| v’è che dubitar. Forma, colore,~Tutto, tutto è concorde.~ 239 3, 6| ho su gli occhi,~Tutte le colpe mie; tutti rammento~I benefizi 240 1, 2| superar l’amante.~Vinse, ma combatté. Non era oppresso,~Ma tranquillo 241 1, 11| già mi piacevi, e quasi~Cominciavo ad amarti. Agli occhi miei~ 242 2, 9| odio ho mai contro di me commosso?~SES.~Signor...~TITO~Parla.~ 243 3, 1| forse~Cerca al fallo un compagno,~Per averlo al perdono. 244 3, 5| I tuoi littori~Veggonsi comparir: Sesto dovrebbe~Non molto 245 1, 1| illustre; il basso stato~Compatisce nell’altro. Inutil chiama,~ 246 2, 8| che, a me crudele,~Per compiacere a lei,~Sveno gli affetti 247 1, 8| nol curo;~Se follia, lo compiango;~Se ragion, gli son grato; 248 2, 1| impresa esser malvagio.~Ma compirla convien. Già per mio cenno~ 249 2, 14| cor. Tanto facesti:~L’opra compisci. Il più gran dono è questo~ 250 3, 5| non l’amico. (siede e si compone in atto di maestà)~ ~ ~ ~ 251 1, 9| rapì. L’amai che ancora~Non comprendea d’amarlo, e non amai~Altri 252 2, 6| d’amor nel mio trasporto~Compreso non avrebbe? Ah! tu nascesti~ 253 3, 6| invitta man...~TITO (nol concede)~Parti.~SES.~Fia questo~ 254 Arg | averli paternamente ammoniti, concesse loro ed a’ loro complici 255 2, 11| colore,~Tutto, tutto è concorde.~SERV. (ad Annio)~Ah, traditore!~ 256 3, 3| il Senato~Alle fiere il condanna. Ecco il decreto~Terribile, 257 3, 12| sì tranquillo in viso~Lo condanni a morir?~SERV.~Di Tito il 258 3, 10| Il caro amico...~SERV.~È condotto a morir.~ANN.~Fra poco, 259 3, 12| si dia, custodi, innanzi~Conducetemi il reo. (Più di perdono~ 260 3, 13| fai? che brami?~VIT.~Io ti conduco innanzi~L’autor dell’empia 261 2, 15| non poss’io~Differir di condurti.~SES.~Ingrata, addio!~ ~ 262 3, 10| a Tito~Dovea svelarmi e confessar l’errore.~Sempre in bocca 263 3, 6| Apri il tuo core a Tito,~Confidati all’amico; io ti prometto~ 264 1, 5| vostro amor non passi~Tanto i confini suoi,~Che debbano arrossirne 265 1, 12| momento.~PUB.~Vado. (Oh, come confonde un gran contento!) (parte)~ ~ ~ ~ 266 2, 11| mia presenza istessa~Più confonder lo fa. Custodi, a voi~Annio 267 3, 2| non rispondi,~Palpiti, ti confondi... A tutti vera~Non parea 268 2, 6| l’impero,~Non spero più conforto;~E Tito, ah, scellerato! 269 1, 11| strada all’impero. I miei congiunti,~Gli amici miei, le mie 270 3, 13| giusti numi!~Un’anima fedel? Congiuran gli astri,~Cred’io, per 271 2, 6| appunto~Che un traditor del congiurato stuolo~Da tergo lo feria. ‘ 272 1, 2| lusingarsi.~ANN.~Eh! si conobbe~Che bisognava a Tito~Tutto 273 1, 5| Tutto è in Servilia. Io le conobbi in volto~Ch’era nata a regnar. 274 3, 10| scoperse: a Publio istesso~Si conosce sul volto. Ei non fu mai~ 275 Lic | Cesare, è mia colpa~La conoscenza altrui?~È colpa mia che 276 1, 1| destro braccio appeso,~Per conoscersi insieme. Io tutto questo~ 277 1, 9| scegliesti,~Né forse mi conosci. Io, che, tacendo,~Crederei 278 Arg | ARGOMENTO~ ~Non ha conosciuto l’antichità né migliore 279 2, 8| scellerato segno onde fra loro~Si conoscono i rei. Porta ciascuno~Pari 280 1, 5| annui tributi,~All’opra consacriam. Tito non sdegni~Questi 281 2, 11| fa. Custodi, a voi~Annio consegno. Esamini il Senato~Il disegno, 282 2, 14| Non perdiamo così. Fuggi e conserva~La tua vita e la mia.~SES.~ 283 1, 5| miei~Sempre dirà ch’io lo conservo a lei.~Il nome di regina~ 284 2, 7| mente, amico,~Per distinguer consigli. A te mi fido.~Vuoi ch’io 285 2, 9| Oh, quanto~Mi piace, mi consola~Questo tenero segno~Della 286 3, 2| di’, si svelò? Che dice?~Consolami.~ANN.~Ah! signor, pietà 287 3, 6| infelice! (Sesto si leva) (Il contenersi è pena~A quel tenero pianto). 288 3, 6| colpa~Non ha difesa.~TITO~In contraccambio almeno~D’amicizia lo chiedo. 289 1, 11| rivale,~Che usurpò, che contrasta,~Che involar ti potrà gli 290 3, 7| E dove mai s’intese~Più contumace infedeltà! Poteva~Il più 291 1, 4| vostro impero.~ ~Opprimete i contumaci;~Son gli sdegni allor permessi:~ 292 2, 8| terrena adornata di statue, corrispondente a’ giardini.~ ~Tito e Servilia~ ~ 293 2, 8| empio,~Fra i sedotti da lui, corse, ingannato~Dalle auguste 294 Arg | quali era suo favorito, cospirarono contro di lui. Scoperta 295 1, 9| Stringer nodo sì degno. Il Ciel cospiri~Meco a farlo felice; e n’ 296 3, 13| mia virtù. Vediamo~Se più costante sia~L’altrui perfidia o 297 1, 2| suo caro~Men che a lei non costava il colpo amaro.~VIT.~Ognun 298 | costei 299 3, 7| lode una vendetta, ove non costi~Più che il volerla. Il torre 300 2, 11| ti nacque in seno~Furor cotanto ingiusto?~SES.~(Più resister 301 3, 13| fedel? Congiuran gli astri,~Cred’io, per obbligarmi, a mio 302 1, 11| Aspetti ancor? Ma ch’io ti creda amante,~Dimmi, come pretendi,~ 303 3, 1| nunzio felice.~TITO~E puoi~Creder Sesto infedele? Io dal mio 304 3, 13| insidie al viver mio?~VIT.~Nol crederai.~TITO~Perché?~VIT.~Perché 305 1, 9| conosci. Io, che, tacendo,~Crederei d’ingannarti,~Tutta l’anima 306 2, 9| Oh rimembranza!)~TITO~Il crederesti, amico?~Tito è l’odio di 307 Lic | LICENZA~ ~Non crederlo, signor; te non pretesi~ 308 1, 8| lieve?~Noi stessi esaminiam. Credimi: è raro~Un giudice innocente~ 309 2, 7| Annio~ ~SES.~Grazie, o numi crudeli! Or non mi resta~Più che 310 3, 7| Subito non recide~Saggio cultor, se a risanarlo in vano~ 311 1, 5| Sesto il cor. Fin dalla cuna insieme~Tenero amor ne stringe. 312 3, 7| dunque le leggi? Io lor custode~Le eseguisco così? di Sesto 313 1, 5| Su la cesarea chioma,~Voi custodite a Roma~La sua felicità.~ 314 | dallo 315 2, 7| oh Dio!~Potria...~ANN.~Dammi quel manto: eccoti il mio. ( 316 2, 4| Provvede a tutto; a riparare i danni,~A prevenir le insidie, 317 1, 1| che il Campidoglio acceso~Darà moto a un tumulto, e sarà 318 2, 6| stringerei; leggi alla terra~Darei dal Campidoglio; ancor vantarmi~ 319 3, 7| più vil della terra: il darla è solo~De’ numi e de’ regnanti. 320 1, 9| Signor, sì gran nome~Non darmi ancora: odimi prima. Io 321 3, 8| togliete a me l’impero,~O a me date un altro cor.~Se la fé de’ 322 3, 4| niega~Ciò che a’ più bassi è dato. In mezzo al bosco~Quel 323 1, 5| Tanto i confini suoi,~Che debbano arrossirne e Tito e voi.~ 324 3, 6| TITO~Dunque che fu?~SES.~La debolezza mia,~La mia fatalità.~TITO~ 325 1, 5| più giusto~Non fu ne’ suoi decreti, o invitto Augusto.~ANN.~ 326 3, 3| fiere il condanna. Ecco il decreto~Terribile, ma giusto; (dà 327 1, 11| Sesto~ ~VIT.~Questo soffrir degg’io~Vergognoso disprezzo? 328 | Degl’ 329 1, 9| alloro~Me, fra tante più degne,~Generoso monarca, inviti 330 1, 5| consiglio~Da lui prender non déi. Come potresti~Sposa elegger 331 2, 7| destò talor;~Che desto ancor delira~Fra le sognate forme,~Che 332 2, 6| Qual anima insensata~Un delirio d’amor nel mio trasporto~ 333 3, 13| TITO~Sesto, de’ tuoi delitti~Tu sai la serie, e sai~Qual 334 1, 8| SCENA OTTAVA~ ~Ritiro delizioso nel soggiorno imperiale 335 | Dello 336 1, 8| avvenir la frode altrui delusa,~Nelle pene de’ rei cada 337 1, 12| Publio, d’esser derisa.~PUB.~Deriderti! Se andò Cesare istesso~ 338 1, 12| sopporto,~Publio, d’esser derisa.~PUB.~Deriderti! Se andò 339 1, 8| rigor, sarebbe presto~Un deserto la terra. Ove si trova~Chi 340 1, 5| intorno e le città vicine.~Le desolate genti~Fuggendo van; ma la 341 2, 8| il Campidoglio accese~Per destare un tumulto; e già correa,~ 342 1, 9| a parte,~È dono tal, che desteria tumulto~Nel più stupido 343 1, 5| avvezzarti. Eccelso tempio~Ti destina il Senato; e là si vuole~ 344 1, 5| delle province soggette, destinati a presentare al Senato gli 345 3, 13| Che t’adori la terra e che destini~Tempii il Tebro al tuo nume? 346 3, 10| in bocca d’un reo, che la detesta,~Scema d’orror la colpa. 347 2, 12| D’un perfido cor.~Ricuso, detesto~Il nodo funesto,~Le nozze, 348 2, 2| SCENA SECONDA~ ~Annio e detto.~ ~ANN.~Sesto, dove t’affretti?~ 349 2, 3| a Sesto. Abbandonar nol deve~Un amico fedel. Sieguasi. ( 350 2, 1| Principe della terra, a cui tu devi~Quanto puoi, quanto sei. 351 3, 12| principio a’ lieti~Spettacoli si dia, custodi, innanzi~Conducetemi 352 2, 11| ormai~Tutto è forza ch’io dica). (piano a Vitellia, incaminandosi 353 1, 2| non era; ed in quel volto,~Dicasi per sua gloria,~Si vedea 354 3, 9| lungamente.~VIT.~E sai~Quel ch’ei dicesse?~PUB.~No. Solo con lui~Restar 355 3, 2| Parvi infedele, egli mi diè. Da lui~Sai che seppesi 356 3, 10| pompe festive il cenno ei diede.~VIT.~(Dunque Sesto ha taciuto! 357 2, 14| tutti i numi il giuro,~Io lo difenderò.~SES.~Ma che ti giova~La 358 2, 1| tardi~Sono i rimorsi miei.~Difendetemi Tito, eterni dèi! (vuol 359 2, 7| sempre.~Ricordati di me. Tito difendi~Da nuove insidie. Io vo 360 2, 4| lui: ci vedi insieme~Il difensor di Roma,~Il terror delle 361 2, 1| non credea che fosse~Sì difficile impresa esser malvagio.~ 362 3, 6| amicizia oltraggi~Con questo diffidar. Pensaci. Appaga~Il mio 363 1, 12| Publio, corri... raggiungi...~Digli... No. Va più tosto... ( 364 2, 6| cerco in vano;~Già da me dileguossi. Ah! principessa,~Che fia 365 1, 5| mortale~Giacché altrui ti dimostri, a’ voti altrui~Comincia 366 | dinanzi 367 Arg | SVETONIO, AURELIO VITTORE, DIONE, ZONARA ecc.).~ ~ ~ ~ 368 1, 5| gli affetti miei~Sempre dirà ch’io lo conservo a lei.~ 369 3, 7| sangue d’un amico. Or che diranno~I posteri di noi? Diran 370 3, 6| sofferse?~SES. (prorompe in un dirottissimo pianto e se gli getta a’ 371 2, 7| Perché?~SES.~Non posso~Dirti di più.~ANN.~Sesto è infedele!~ 372 2, 15| Al mio spirto, dal seno disciolto,~La memoria di tanti martìri~ 373 3, 1| Avrà il Senato ormai~Le sue discolpe udite; avrà scoperto,~Vedrai, 374 2, 9| ancora~Col mio tacer. Si disinganni appieno).~ ~ ~ ~ 375 1, 5| sollevar gli amici,~Nel dispensar tesori~Al merto e alla virtù? ( 376 3, 6| SES.~È vero, è vero!~Vo disperato a morte;~Né perdo già costanza~ 377 3, 6| nascer mio!) (con impeto di disperazione)~TITO~E taci? e non rispondi? 378 1, 9| ritrova~Chi s’avventuri a dispiacer col vero.~Servilia, oh qual 379 3, 6| nuova~Specie di pena! o dispiacere a Tito,~O Vitellia accusar).~ 380 2, 8| Involarti l’impero, unì seguaci,~Dispose i segni, il Campidoglio 381 2, 1| Ma come,~Or che tutto è disposto?... Andiamo, andiamo~Lentulo 382 3, 7| Deggio alla mia negletta~Disprezzata clemenza una vendetta. ( 383 3, 3| detti.~ ~PUB.~Cesare, nol diss’io? Sesto è l’autore~Della 384 1, 5| e non s’avvede~Ch’ogni distanza eguaglia~D’un Cesare il 385 2, 11| Servilia, il segno, che distingue i rei,~Annio non ha sul 386 2, 1| Portici~.~Sesto solo, col distintivo de’ congiurati sul manto.~ ~ 387 2, 1| il suolo~Prima ch’io tal divenga. Ah! non ho core,~Vitellia, 388 1, 3| Se dubbio è il contento,~Diventa in amore~Sicuro tormento~ 389 3, 13| obbligarmi, a mio dispetto,~A diventar crudel. No! non avranno~ 390 3, 6| la tua clemenza istessa~Diventò mio supplizio. Affretta 391 Lic | Benché in diverso petto,~Diversa mai non è.~E ogni virtù 392 2, 3| Fra l’amico e la sposa~Divider mi vorrei). Prendine cura,~ 393 2, 7| questo istante~Io da lui mi divido.~SES.~Oh dèi pietosi!~Oh 394 1, 5| Senato; e là si vuole~Che fra divini onori~Anche il nume di Tito 395 2, 8| ingannato~Dalle auguste divise,~E, per uccider te, Lentulo 396 2, 3| Campidoglio~Vasto incendio divora; e tu frattanto~Puoi star 397 2, 14| piacqui, ah! per le care~Dolci speranze tue, fuggi, assicura~ 398 3, 6| pensar che ha fallito~Più dolga a Sesto, o se il punirlo 399 1, 13| quando mio si fa,~Non sia dolore. (parte)~~ 400 2, 11| lui, signor, perdono~Sesto domanda e lo domando anch’io.~(Morta 401 2, 11| perdono~Sesto domanda e lo domando anch’io.~(Morta mi vuoi?) ( 402 3, 6| SES.~Fia questo~L’ultimo don. Per questo solo istante~ 403 1, 1| ognun. Chi all’inesperta ei dona,~Chi alla canuta età. Risparmia 404 3, 10| A’ tuoi prieghi~Tito lo donerà.~ANN.~Non può negarlo~Alla 405 1, 9| Voglio esser grata, e credo~Doverlo esser così. Tu mi scegliesti,~ 406 1, 9| Ma saria felicità.~Non dovrebbero i regnanti~Tollerar sì grave 407 2, 16| di spavento.~ ~Tremo fra’ dubbi miei;~Pavento i rai dei 408 1, 11| mia. Non basta? Ascolta,~E dubita, se puoi. Sappi che amai~ 409 3, 6| Vitellia accusar).~TITO~Dubiti ancora? (comincia a turbarsi)~ 410 1, 4| severo,~Ma non sia così duro il vostro impero.~ ~Opprimete 411 | ebbe 412 | ecc. 413 | Eccolo 414 1, 5| s’avvede~Ch’ogni distanza eguaglia~D’un Cesare il favor. Ma 415 1, 1| memorie antiche~Trova l’egual, se puoi. Fingiti in mente~ 416 1, 9| poi~Cittadini la patria eguali a voi.~SERV.~O Tito! o Augusto! 417 1, 5| déi. Come potresti~Sposa elegger più degna~Dell’impero e 418 1, 12| nol sai?~Sua consorte ti elesse.~VIT.~Io non sopporto,~Publio, 419 | Ella 420 2, 7| a Tito, e che con mille emendi~Prove di fedeltà l’error 421 3, 13| conduco innanzi~L’autor dell’empia trama.~TITO~Ov’è? chi mai~ 422 1, 5| imitar mi piace,~Aborrisco emular. Li perde amici~Chi li vanta 423 3, 2| amor mio; se poi di tanta~Enorme ingratitudine è capace,~ 424 | entrambe 425 3, 6| Sesto e custodi. Sesto, entrato appena, si ferma.~ ~SES.~( 426 | eran 427 1, 1| poveri a lui~Sembran gli erari sui.~Parlagli di punir: 428 | eri 429 Lic | alle Muse il rammentar gli eroi.~ ~Sempre l’istesso aspetto~ 430 1, 5| ardenti fiumi~Dalle fauci eruttò; scosse le rupi,~Riempié 431 3, 11| il punto, o Vitellia,~D’esaminar la tua costanza. Avrai~Valor 432 2, 11| Custodi, a voi~Annio consegno. Esamini il Senato~Il disegno, l’ 433 1, 8| grande o lieve?~Noi stessi esaminiam. Credimi: è raro~Un giudice 434 3, 11| Valor che basti a rimirare esangue~Il tuo Sesto fedel? Sesto, 435 1, 2| come volentieri udita avrei~Esclamar contro Tito!~ANN.~Anzi giammai~ 436 1, 12| Servilia,~Non so perché, rimane esclusa.~VIT.~Ed io...~PUB.~Tu sei 437 3, 9| lui~Restar Cesare volle: escluso io fui. (parte)~ ~ ~ ~ 438 1, 1| A me non manca~Più degno esecutor dell’odio mio.~SES.~Sentimi!~ 439 3, 7| leggi? Io lor custode~Le eseguisco così? di Sesto amico~Non 440 1, 13| frattanto~Sesto il cenno eseguisse, il caso mio~Sarebbe il 441 3, 7| Bruto.~Sieguansi i grandi esempi. (siede) Ogni altro affetto~ 442 1, 4| aveste, ah! non prendete esempio~Dalla tiranna mia. Regnate, 443 3, 4| al fianco, ogni momento~Esiger dal mio core~Qualche prova 444 2, 5| a tanti~Rischi corre ad esporsi; in sen per lui~Sentirsi 445 | essergli 446 3, 4| infedeltà! Fingersi amico,~Essermi sempre al fianco, ogni momento~ 447 | esserne 448 | esso 449 1, 5| Sacra; in faccia, aspetto esteriore del Campidoglio, e magnifica 450 1, 5| Ei, di se stesso~Modesto estimator, teme che sembri~Sproporzionato 451 1, 8| Barbara inchiesta,~Che agli estinti non giova e somministra~ 452 2, 7| qualunque sia, che cadde estinto,~Basta a scoprir...~ANN.~ 453 2, 15| aggiri,~Di’: “Son questi gli estremi sospiri~Del mio fido, che 454 1, 1| una barbara, o Sesto,~Un’esule antepormi! una regina!~SES.~ 455 1, 1| te nasce~Questa vicenda eterna~D’ardire e di viltà?~SES.~ 456 1, 5| scempio.~Questo, o Romani, è fabbricarmi il tempio.~ANN.~Oh vero 457 1, 5| vittoria. Il più si fece:~Facciasi il meno.~SES.~E che più 458 | faccio 459 3, 7| Il torre altrui la vita~È facoltà comune~Al più vil della 460 3, 6| sembra,~Se il pensar che ha fallito~Più dolga a Sesto, o se 461 1, 9| grato a me si rende,~Più del falso che piace, il ver che offende.~ ~ 462 1, 8| autorità. Si fan le pene~Familiari a’ malvagi. Il reo s’avvede~ 463 1, 8| frequenti,~Minore autorità. Si fan le pene~Familiari a’ malvagi. 464 1, 1| Volontaria tornò.~VIT.~Narra a’ fanciulli~Codeste fole. Io so gli 465 | far 466 1, 9| trono~Il solito sentiero~Farebbe a mio dispetto il mio pensiero.~ 467 3, 6| spergiuro, ingrato,~Pur ti farei pietà. Tutte ho su gli occhi,~ 468 | farlo 469 | farmi 470 1, 11| disprezzo? Ah, con qual fasto~Già mi guarda costei! Barbaro 471 3, 6| La debolezza mia,~La mia fatalità.~TITO~Più chiaro almeno~ 472 2, 11| figlio, e perché? che t’ho fatt’io?~ANN.~Io spargere il tuo 473 1, 1| il giorno ei dice,~In cui fatto non ha qualcun felice.~VIT.~ 474 1, 5| Vesevo ardenti fiumi~Dalle fauci eruttò; scosse le rupi,~ 475 2, 13| Annio~ ~ANN.~(E Sesto non favella?)~SES.~(Io moro).~VIT.~( 476 1, 10| di Tito?~SERV.~(Che amaro favellar! Per mia vendetta~Si lasci 477 3, 1| Ah! troppo chiaro~Lentulo favellò.~TITO~Lentulo forse~Cerca 478 1, 5| eguaglia~D’un Cesare il favor. Ma tu consiglio~Da lui 479 Arg | patrizi, uno de’ quali era suo favorito, cospirarono contro di lui. 480 2, 6| che facesti!~SES.~No, nol fec’io, ché, dell’error pentito,~ 481 2, 6| congiurato stuolo~Da tergo lo feria. ‘Ferma!’ gridai;~Ma il 482 3, 6| turbarsi)~Ma, Sesto, mi ferisci~Nel più vivo del cor. Vedi 483 2, 6| indegno~Lascia colui nella ferita e fugge.~A ritrarlo io m’ 484 1, 10| quel volto,~Per cui, d’amor ferito,~Ha perduto il riposo il 485 2, 6| il colpo era vibrato. Il ferro indegno~Lascia colui nella 486 3, 1| tutto~Colà, d’intorno alla festiva arena,~Il popolo raccolto, 487 3, 10| me presente,~Per le pompe festive il cenno ei diede.~VIT.~( 488 2, 8| seno~L’unica del mio cor fiamma adorata!~Oh patria! oh sconoscenza! 489 2, 15| spirarti sul volto~Lieve fiato che lento s’aggiri,~Di’: “ 490 2, 4| guerrier non s’assicura,~Non si fida il buon nocchier.~Anche 491 1, 6| chiamarti ognor così.~Mi fidai del mio rispetto,~Che vegliava 492 3, 10| se d’un tardo aiuto~Sesto fidar si dee, Sesto è perduto. ( 493 3, 6| ebbe sempre di te? Di chi fidarmi~In avvenir potrò, se giunse, 494 2, 14| Tacendolo morrò.~VIT.~Mi fiderei,~Se minor tenerezza~Per 495 3, 6| Merito ben che Sesto~Mi fidi un suo segreto.~SES.~(Ecco 496 3, 13| voglio~Sposa che Roma: i figli miei saranno~I popoli soggetti;~ 497 3, 4| tradimento!~Che nera infedeltà! Fingersi amico,~Essermi sempre al 498 1, 1| Trova l’egual, se puoi. Fingiti in mente~Eroe più generoso 499 3, 6| Siegui.~SES.~(Ma quando~Finirò di penar?)~TITO~Parla una 500 2, 11| tradir mi vuoi~D’amistà col finto velo;~Io mi celo agli occhi