- LA CLEMENZA DI TITO
- ATTO PRIMO
- SCENA DECIMA Servilia e Vitellia
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Servilia e Vitellia
SERV.
Felice me!
VIT.
Posso alla mia
sovrana
Offirir del mio rispetto i primi
omaggi?
Posso adorar quel volto,
Per cui, d’amor ferito,
Ha perduto il riposo il cor di
Tito?
SERV.
(Che
amaro favellar! Per mia vendetta
Si lasci nell’inganno). Addio. (in atto di partire)
VIT.
Servilia
Sdegna già di mirarmi!
Oh dèi! partir
così! così lasciarmi!
SERV.
Non ti lagnar s’io parto,
O
lagnati d’Amore,
Che accorda a
quei del core
I moti del mio piè.
Al fin non è
portento
Che a te mi
tolga ancora
L’eccesso d’un
contento,
Che mi
rapisce a me. (parte)
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