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Pietro Metastasio La clemenza di Tito IntraText CT - Lettura del testo |
Sesto, Vitellia, Tito e Servilia
(Ah! Sesto è qui. Non mi scoprisse almeno).
SES.
Sì, sì, voglio al suo piè... (vuol andare a Tito)
VIT. (s’inoltra e l’interrompe)
SES.
Vitellia ancor).
Al passato tuo rischio, ancor pavento.
(Per pietà, non parlar!) (piano a Sesto)
SES.
(Questo è tormento!)
Il perder, principessa,
Affliggermi non può. Già miei non sono
Che per usarne a benefizio altrui.
So che tutto è di tutti, e che né pure
Di nascer meritò chi d’esser nato
Crede solo per sé. Ma, quando a Roma
Perché insidiarmi? Ho ricusato mai
Di versarlo per lei? Non sa l’ingrata
Che son romano anch’io, che Tito io sono?
Perché rapir quel che offerisco in dono?