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Pietro Metastasio La clemenza di Tito IntraText CT - Lettura del testo |
Sesto, Tito e Servilia
SES.
(Ecco il mio prence. Oh, come
Mi palpita, al mirarlo, il cor smarrito!)
TITO
Sesto, mio caro Sesto, io son tradito!
SES.
(Oh rimembranza!)
TITO
Il crederesti, amico?
Tito è l’odio di Roma. Ah! tu che sai
Tutti i pensieri miei, che senza velo
Hai veduto il mio cor, che fosti sempre
L’oggetto dei mio amor, dimmi se questa
Aspettarmi io dovea crudel mercede!
SES.
(L’anima mi trafigge e non sel crede).
TITO
Dimmi: con qual mio fallo
Tant’odio ho mai contro di me commosso?
SES.
Signor...
TITO
Parla.
SES.
Ah! signor, parlar non posso.
TITO
Tu piangi, amico Sesto: il mio destino
Ti fa pietà. Vieni al mio seno. Oh, quanto
Mi piace, mi consola
Questo tenero segno
Della tua fedeltà!
SES.
(Morir mi sento:
Non posso più. Parmi tradirlo ancora
Col mio tacer. Si disinganni appieno).