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Pietro Metastasio
La clemenza di Tito

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SCENA NONA

 

Sesto, Tito e Servilia

 

SES.

(Ecco il mio prence. Oh, come

Mi palpita, al mirarlo, il cor smarrito!)

TITO

Sesto, mio caro Sesto, io son tradito!

SES.

(Oh rimembranza!)

TITO

Il crederesti, amico?

Tito è l’odio di Roma. Ah! tu che sai

Tutti i pensieri miei, che senza velo

Hai veduto il mio cor, che fosti sempre

L’oggetto dei mio amor, dimmi se questa

Aspettarmi io dovea crudel mercede!

SES.

(L’anima mi trafigge e non sel crede).

TITO

Dimmi: con qual mio fallo

Tant’odio ho mai contro di me commosso?

SES.

Signor...

TITO

Parla.

SES.

Ah! signor, parlar non posso.

TITO

Tu piangi, amico Sesto: il mio destino

Ti fa pietà. Vieni al mio seno. Oh, quanto

Mi piace, mi consola

Questo tenero segno

Della tua fedeltà!

SES.

(Morir mi sento:

Non posso più. Parmi tradirlo ancora

Col mio tacer. Si disinganni appieno).

 

 

 




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