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Antonio Ghislanzoni L'arte di far debiti IntraText CT - Lettura del testo |
Ciò che abbiamo stampato fin qui, è opera di Roboamo Puffista, di quel grande e insuperabile piantatore di puff, che ha lasciato nelle più vaste e popolose metropoli di Europa un'orma incancellabile del suo passaggio. - L'esistenza di quest'uomo insigne fu pari a quella di certi serpenti che, a dire dei naturalisti, dappertutto ove strisciano abbruciano l'erbe.
È doloroso che questo filosofo profondo non abbia potuto compiere il suo libro, rapito, com'egli fu, da morte immatura nell'ospedale dei Frati Fate-bene-fratelli.
L'ultime parole ch'egli ebbe a profferire al termine di un'agonia dolce e serena, come suol essere quella degli uomini giusti che hanno impiegato degnamente la loro esistenza o che sono certi di lasciare una indelebile ricordanza alla posterità; furono le due strofe che qui riportiamo:
Che d'ogni impresa mia
Questa è la più difficile,
Con questi versi sul labbro, moriva Roboamo Puffista. Come ognun vede, fino agli ultimi istanti della vita, quest'uomo ammirabile si mantenne fedele alla santa causa del puff!
Egli fu sepolto senza pompa, nel silenzio della notte. I suoi correligionarii non seppero della sua morte che quando non erano più in tempo a prestargli i dovuti onori. Se i fratelli fossero stati avvertiti in tempo debito - noi avremmo veduto quanto vi ha di meglio in Milano, nell'alta aristocrazia del blasone, del commercio, dell'industria, delle scienze, delle lettere e delle arti, accompagnare all'ultima dimora il confratello.....puffista!
Povero Roboamo! che i creditori ti siano leggieri!
FINE.