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Antonio Ghislanzoni
L'arte di far debiti

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ATTO SECONDO.

 

SCENA I.

 

Appartamento sotterraneo in Parigi. - Nessuna porta visibile. - Scala a chiocciola che comunica coll'appartamento superiore. - A destra, sovra un rialzo, un tavolo con tappeto verde e grande seggiola a bracciuoli. - In faccia al tavolo, più basso, doppia fila di sedie. - Sulla parete di fondo, un cartello colla iscrizione; ALTA SCUOLA DI COMMERCIO E DI INDUSTRIA. - Ai due lati, piccoli cartelli colle epigrafi: Emancipazione dal lavoro! - Guerra al capitale... altrui!...

 

Roberto indi Frontino.

 

ROB. (guardando verso la soffitta) Ecco il segnale! (va in fondo alla scena, preme un bottone di ferro che sporge dalla parete; la soffitta si apre dal lato che comunica colla sala) Esattissimo, questo Frontino!

FRONT. (che sará sceso dalla scala dopo aver rinchiusa la porticella) Eccomi! (tirando l'orologio dal taschino del gilet) Le quattro e due minuti.

ROB. - Come andò la giornata?

FRONT. - A meraviglia!... (mostrando l'orologio) Non ti sei accorto del nuovo acquisto?...

ROB. (osservando l'orologio) Stupendo! E l'hai avuto?...

FRONT. - Dalla mia destrezza....

ROB. - Il tempo non è denaro, ma questo misuratore del tempo può valere da trecento a quattrocento lire... Te ne faccio dono.

FRONT. - Tante grazie!...

ROB. - È venuta gente alla Agenzia?...

FRONT. - troppa poca. Fra gli altri, un giovanetto della provincia per chiedere l'indirizzo della baronessa De-Cristen, al mondo Deianira.

ROB. - L'hai riconosciuto?

FRONT. - Il viso non mi era nuovo....

ROB. - Ebbene: senza averlo veduto, io ti dirò chi è. Quello era il figlio dell'albergatore di Çette, dove abbiamo operato lo scorso mese....

FRONT. - Verissimo... Ora mi sovvengo...! proprio lui in persona....

ROB. - E gli hai dato l'indirizzo di... madama la baronessa?

FRONT. - Dopo averlo fatto tornare quattro volte, e dietro una tassa di lire quaranta.

ROB. - Deianira saprà cavargli ben altro - A proposito: il sarto?

FRONT. - Il sarto ha portato il magnifico abito da monsignore che gli hai ordinato... Il temerario ha avuto l'ardire di domandarmi un a conto....

ROB. - Era il caso di saldare.

FRONT. - È ciò che ho fatto. Ho riflettuto che quel ladro, partendo a mani vuote, avrebbe potuto adombrarsi... della ordinazione bizzarra che gli abbiamo fatta... e tirarne delle conseguenze poco omogenee.

ROB. - Riflessione giustissima. - Del resto, non temete, Frontino!. - La casa che noi abbiamo scelta a teatro delle nostre grandi strategie commerciali, non potrebb'essere più acconcia e più sicura. Chi l'ha fatta costruire dev'esser stato uno strategico di prima forza. L'Agenzia e l'Ufficio di indizii del piano terreno sono più che sufficienti a tutelare l'Alta Scuola di Commercio stabilita nel grembo della gran madre. Tutte le religioni delle umanità han sempre dovuto, al loro nascere, rifugiarsi nelle catacombe. - Ciò che importa è di star sul chi vive, onde l'occhio della vigile non oltrepassi mai quella barriera (addita la porticella attigua alla scala).

FRONT. (rabbrividisce).

ROB. - Ancora delle paure?...

FRONT. - È da molto che non consulti.... l'amico?

ROB. - Il codice?... Oramai lo so a mente.

FRONT. - Hai tu mai riflettuto che la nostra ultima tratta di Çette, unitamente a quella che andremo a stendere fra un'ora, ci verrebbe scontata alla banca delle Assise in quattordici anni di lavori forzati...?

ROB. - Ragione per cui bisogna assolutamente che i nostri titoli si scontino altrove.

FRONT. - Eppure: la è una brutta prospettiva, quattordici anni di lavori forzati!

ROB. - Converrai meco che quella dei lavori forzati a vita è una prospettiva assai meno lusinghiera...

FRONT. - Ne convengo...

ROB. - Orbene: ad eccezione dei pochissimi a cui le ladrerie del bisavolo o del padre han procacciato una rendita sufficiente a campare la vita, tutti gli individui della famiglia umana non rappresentano che altrettanti condannati al lavoro perpetuo. Frontino: vuoi tu smettere di fare il ladro? Entra nella galera degli uomini onesti: lavora dieci ore al giorno, e crepa inosservato e disprezzato sotto il tuo abito da fatica.

PRONT. - Anche disprezzato...! e tu credi?...

ROB. - La società non accorda la sua stima al lavoratore, se non il giorno in cui questi coll'opera sua abbia adunato tal patrimonio da poter dire: io non ho più bisogno di lavorare per vivere. - Orbene: credi tu che questa stima non sia comunemente accordata anche a quelli che, dopo aver guizzato parecchi anni fra gli uscieri ed i birri, ed aver scroccate ai procuratori delle assolutorie molto equivoche, si adagiano trionfalmente sovra un bel trono di banconote, guardando di alto in basso quelle milliaja di imbecilli che sudano per morire di fame? - Non vi è per la società che una sola classe di uomini disprezzabili - quelli che non hanno denaro. Il giorno in cui tu, mio povero Frontino, uscissi nella strada cogli abiti logori e le scarpe corrose per muovere al ricupero della tua patente di uomo onesto, i ricchi ed i poveri, i superbi e i cortesi, quanti infine ti occorreranno per via, si tireranno in disparte, lanciandoti una occhiata di disprezzo e quasi di abbonimento. - Alla miseria non v'è alcuno che perdoni. Però ti consoli il pensiero, che allorquando ti avverrà di dover attraversare una piazza sovra un sudicio carretto, colle mani legate, in mezzo a due rappresentanti della tirannide; tutti gli onesti esclameranno una parola di compassione pel povero catturato, e qualcuno ti getterà una moneta mormorando: peccato! lasciarsi prendere!...

FRONT. (abbracciando Roberto) Mi fai piangere di tenerezza....

ROB. (cavandogli l'orologio dai taschini del gilet) Rasciuga gli occhi... e andiamo a pranzo! - questa notte il tuo genio ed il mio saranno messi ad una gran prova....

FRONT. - Mi farò onore, te lo prometto!

ROB. - Sai dirmi che ora abbiamo?

FRONT. (si tocca e non trova, l'orologio) Diamine!

ROB. (riconsegnandogli l'orologio) Prendi...! A tutto rigore di diritto, sarebbe mio - ma voglio incoraggiarti - te lo dono una seconda volta!

FRONT. (con entusiasmo, prendendo l'orologio) Ammirabile!

(salgono insieme per la scaletta).

 

 

 




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