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Antonio Ghislanzoni L'arte di far debiti IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA IX
Deianira, Giacinto, Armellina e detti.
FRONT. - Ma eccola!... ecco la Dea dell'oro e della bellezza!... (Tutti si inchinano. - Deianira si avanza a braccio di Giacinto vestito in costume alla Luigi XIII).
DEIAN. - Signore... signori... perdonate se mi sono fatta aspettare... Ho l'onore di presentarvi il barone Alonso Del-Cid, mio cugino, venuto espressamente da Bruxelles per prender parte alla mia piccola festa (tutti si inchinano a Giacinto).
- Ho l'onore...
- Ho il piacere...
UN SIGNORE (al vicino sottovoce) Questi cugini!...
L'ALTRO (sottovoce) Questi baroni!...
GIAC. (ai molti che gli si fanno d'attorno) Cugino... barone... Del-Cid... da Bruxelles... troppe grazie!...
DEIAN. (con disinvoltura) Ed ora, smettiamo il sussiego!... Frontino... monsieur Frontin... impareggiabile organizzatore e direttore delle feste - mi pare che la società sia completa... Noi attendiamo un vostro segno per slanciarci nei vortici del ballo o per immergerci voluttuosamente in un bagno di melodie....
FRONT. - Prima di tutto, un po' di musica... non è vero?... Se il signor Gallinini vuol mettersi al pianoforte....
GALLININI - Eccomi!... Non mi farò pregare... Ardo dal desiderio di offrire a queste darne e a questi signori una primizia - voglio dire una breve romanza senza parole che io improvvisai la scorsa notte in riva della Senna... al pallido chiarore della luna... fra il gorgoglio delle acque... e lo stormire delle fronde....
PRONT. (interrompendolo) Da bravo!... la si metta al pianoforte, signor Gallinini...!
DEIAN. - E noi, mettiamoci a sedere... ed ascoltiamo... Il signor Gallinini non può darci che della musica di paradiso.
UN SIGNORE - Gallinini!... ai cognome dev'essere italiano... (Gallinini preludia sul pianoforte) Deliziosa!... Alle prime battute si vedono le stelle, la luna, le fronde, le acque della Senna...
UN SIGNORE (al vicino accennando a Giacinto) Mi pare che quel barone debba avere del positivo... nel portafogli... Se lo invitassimo a giuocare!
ALTRO - Ci pensava anch'io... (a Giacinto). Se il signor barone Del-Cid, col buon permesso della amabilissima signora baronessa, volesse fare quattro colpi al l'ecarté....
DEIAN. (sottovoce a Giacinto) Non permetto...!
GIAC. (al signore che l'ha invitato a giuocare) la signora baronessa non permette....
DEIAN. (ai signori). Un cugino che non rivedo da otto anni...! Signori!... comprenderete....
SIGNORE - Naturalissimo...! Mille perdoni, baronessa (sottovoce al compare allontanandosi) Fra tanta gente troveremo il nostro merlo anche stassera!
DEIAN. (a Giacinto) No! non voglio che tu giuochi... Quei signori ti spiumerebbero... Ed io ti voglio tutto per me, mio bel piccione!
GIAC.- Piccione...! Ne avete, voi altre parigine, delle parole per muovere il sangue...!
(Giacinto e Deianira si allontanano a braccio - la musica finisce - grandi applausi).