SCENA XII.

Armellina, Signore, Signori e detti.

ARM. (affannata) Baronessa... dame... signori...

DEIAN. - Che è stato?

ARM. - Cose da non credere!... Figuratevi....

FRONT. - Insomma?...

ARM. - Figuratevi che un prete... un monsignore... si è presentato nell'anticamera e domanda di entrare...

TUTTI - Un prete! un monsignore!

DEIAN. - In verità... una tal visita mi parrebbe per lo meno singolare a quest'ora...

UN SIGNORE - Sicuro...! convien sapere il nome.

UN ALTRO - Potreb'essere qualche gabbamondo...

UN ALTRO - Qualche ladro, dico io...

DEIAN. - Io non conosco altri, reverendi fuori del rispettabile e angelico direttore dell'ospizio dei bambini lattanti di Montpellier... quel monsignor Duvaneuil...

ARM. - Monsignor Duvaneuil... per lo appunto... Mi pare che egli abbia profferito un tal nome.

DEIAN. - Possibile! - Signore, signori, col vostro permesso, io vado a ricevere quel santo uomo. (si allontana).

FRONT. - Monsignor Duvaneuil...! (ai circostanti) lo scorso estate... a Monpellier... quel venerabile prelato era il confessore della baronessa...

GIAC. (da sè) Voglio ben sperare che questa sera... prima di confessarsi... basta! non verrei che questo santo guastasse i fatti miei...!