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Ferdinando Petruccelli della Gattina
La rivoluzione di Napoli nel 1848

IntraText - Concordanze

città

   Paragrafo
1 1 | malinconia, ieri sorgeva una città. Il passato si solleva d’ 2 2 | isfuggire lo strazio - la città. Per lui la città, prodotto 3 2 | strazio - la città. Per lui la città, prodotto sociale, è un’ 4 2 | Inoltre egli abomina la città. Per lui la città è il creditore 5 2 | abomina la città. Per lui la città è il creditore che lo rode, 6 2 | la moglie e la figlia. La città è il prete che gli predica 7 2 | incatena e lo tortura. Nella città egli sente l’odio per chi 8 2 | strada e la lordura. La città gli fa male. Egli vi è stimolato 9 2 | arrossisce di nulla. Nella città tutte le sproporzioni sociali 10 3 | signore. Non vi è piccola città, non vi è piccolo contado 11 13| fantastica la variopinta città che stende, come Ero, le 12 13| un attimo i balconi della città si ricoprivano di gente. 13 13| fuggendo da varii punti della città, ad un’ora stessa, senza 14 14| punti più culminanti della città: proclamar la Costituzione: 15 15| dal corruccio di tutta una città che si risveglia e si leva, 16 15| castelli di bombardare la città. L’artiglieria schierata 17 15| del paese. Disse che la città intera era concorde in domandare 18 16| dare addosso a tutta una città. Il messo del re lo rassicurò. 19 17| i partiti e per l’intera città. È vero che una commissione 20 17| Su tutti i canti della città leggevasi un decreto che 21 17| ovazione frenetica percorse la città. Ma tornato al castello, 22 18| del governo. E pure in una città padrona di sé, libera, in 23 19| uomo dimandava ragione alla città di una ferita quivi riportata 24 22| nuovo intrometterla nella città di notte tempo e diversamente 25 28| riunirsi nel palazzo della città per discuterlo. In esso 26 28| si propagò per tutta la città, e tosto una convulsione 27 28| strada Toledo quanto la città aveva di virile e di nobile 28 28| svizzeri da un punto della città, ed uno o più squadroni 29 28| vendette udivansi per tutto. La città era tuttaquanta o sulle 30 29| improvvidi e di poltroni. La città si proclamava in preda ai 31 29| acquartierati nelle vicinanze della città, tenersi pronti sotto le 32 29| Sant’Eramo che domina la città, con ordine di non aprirlo, 33 30| riunirsi nel palazzo della città. Il loro aspetto era conturbato, 34 30| ordini di bombardare la città. Castelnuovo obbedì: Castel 35 30| fu di poi destituito. La città così fulminata, i cittadini 36 31| guardie nazionali delle città prossime a Napoli si dettero; 37 31| facendo mestieri percorrere la città, quasi interamente occupata 38 31| discordia e la posizione della città. Baudin sapeva già tutto, 39 31| prigionieri si fucilino in massa: città e cittadini a discrezione 40 32| guardie nazionali della città circostanti non giungessero 41 32| promise riunirsi in altra città del regno, se si scampasse 42 32| indefinibile infine di una città fulminata dall’ira dell’ 43 33| creata: il disarmamento della città imposto: gran numero di 44 33| potettero in parte uscire dalla città e ritornare in provincia: 45 35| guardie nazionali della città e del contado chiamate sotto 46 35| mano di truppa occupava la città, la quale, alle porte di 47 35| cacciatori, che era nella città, fraternizzava col popolo. 48 35| le masse armate che nella città agglomeravansi. Un grido 49 35| truppa marciava già sulla città per prenderli nella trappola. 50 35| bestemmia fu scagliata sulla città perfida, che per la sua 51 37| calabresi, a poca distanza dalla città, speravano omai sentire 52 37| serrato si ricoverarono nella città. I calabresi ritornarono 53 37| terrore si sparse nella città: da un lato e dall’altro 54 37| poteva ritornare in una città, che si attendeva da un 55 37| siciliani uscirono dalla città e si accamparono fuori per 56 38| intera. In Napoli, nella città del dolore, le cose andavano 57 38| le chiese erano vuote: la città tutta spopolata. Dopo l’ 58 41| aveva reclutato quanto la città produceva di più immondo 59 41| imposto di percorrere la città gridando: abbasso la costituzione! 60 41| calpestato più il suolo della città. È paura, è rimorso, è disdegno? 61 42| centomila e più combattenti! Le città e le strade erano state 62 42| genio di guerra, l’infelice città fu avviluppata in un cerchio 63 42| non fossero fuggiti dalla città, che minacciava crollare 64 42| del soldato di Napoli. La città ardeva in tutti i punti. 65 42| distruggere affatto una città vuota di difensori. Dopo 66 42| perché non tutte le altre città di Sicilia erano al pari 67 42| un vapore inglese; che la città domandava a capitolare; 68 43| ritornano indietro. La misera città fu vinta dopo uno strazio 69 43| misere sorti dell’imperiale città, quando un incendio più 70 46| per vomitar bombe sulla città. Non si aspettava che un 71 49| il supplizio dell’eterna città. Atterrita dal fantasma 72 50| entrare da trionfatore nella città eterna, giusto un paio di 73 50| indomani Garibaldi trovò la città vuota, ed il nemico già 74 51| uomini hanno espiato verso la città delle lagune il torto dell’ 75 52| calpestare le vie della città che ha insanguinata. Avete


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