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Ferdinando Petruccelli della Gattina
La rivoluzione di Napoli nel 1848

IntraText - Concordanze

re

    Paragrafo
1 5 | posa che un’immagine, il re. E questa immagine egli 2 7 | neppure i grandi vizii dei re. La vita di quest’uomo, 3 8 | popolo, ma il tribuno dei re; prevedevano che un non 4 9 | ministro ed il confessore del re chiamavansi contenti, che 5 9 | differenti. La volontà del re era la sola legge nella 6 9 | segreto tra il ministro e il re. La consulta di Stato, corpo 7 9 | comprendere ciò che piacesse al re di sottomettere alla loro 8 9 | guadagni partecipava il re, a cui il ministro delle 9 9 | devolute a benefizio del re, il quale ne toccava il 10 11| soldati, in mezzo ai quali re Ferdinando aveva vissuto 11 13| lunghi passi la camera, il re accolse il ministro con 12 14| gioia, la corte di lutto. Re Ferdinando, educato in tutta 13 14| universale. Il governo, ossia il re, si stancava in atti insensati 14 14| facilmente calpestare: il re avea scoperto che, per diciotto 15 15| Costituzione fosse stata subita dal re, e fecero a gara uomini 16 15| donne per festeggiarla! Il re, spaventato dal corruccio 17 15| obbedire al comando del re: colla sua sciabola scostò 18 15| magnificando la bontà del re, calmava l’irritazione, 19 15| puntualmente avrebbe riferito al re i desiderii dei suoi fedeli 20 15| renderli soddisfatti: che il re aveva animo inclinato a 21 15| palazzo, dipinse foscamente al re la situazione minacciosa 22 15| inclinava per la pace. Il re, maggiormente sconcertato 23 15| molta energia diceva, il re domandò respirare, riflettere 24 15| consiglio di Stato si riunì. Il re udì tutti, pesò tutto, accolse 25 15| novellamente desiderato dal re.~ ~* *~ ~ 26 16| dilacerato dalla rabbia. Il re non gli aveva rivolta neppur 27 16| di salute; o vendere il re al popolo, distruggendolo, 28 16| una città. Il messo del re lo rassicurò. Non pertanto 29 16| arrivato alle sale domandò del re. Gli fu risposto, sedere 30 16| E sì che il suo padrone, re Ferdinando, può vantarsi 31 16| consiglio familiare del re fu protratto fino alle ore 32 16| Celestino Cocle, confessore di re Ferdinando. Una lettera 33 16| era stata presentata al re. Questi due ribaldi si intendevano 34 16| aveva dovuto fuggire. E re Ferdinando li perdonava 35 17| commissione recatasi dal re era stata ben ricevuta, 36 17| chi non conosce come i re osservino la fede data, 37 17| chiamato da applausi fragorosi, re Ferdinando trepidava perfino 38 17| usurpazione. I capelli del re, un mese innanzi, una settimana 39 18| Carta, che credeva ancora il re un essere correggibile e 40 19| trovò faccia a faccia col re, egli che il giorno prima, 41 19| quale aveva costretto il re ad accettare i patti del 42 19| antecedentemente concertata col re, seppe farla passare. - 43 19| maggio si patteggiava. Il re non aveva perduto un bruscolo 44 20| comprendeva. Francesco, padre del re attuale, nel discorso tenuto 45 20| in Palermo, in nome del re suo padre aveva parlato 46 20| novella, dicevasi: avere il re replicate volte dichiarato 47 20| l’inglese. Ed in effetti re Ferdinando I la sanzionava, 48 20| Vienna riconosceva Ferdinando re del regno delle Due Sicilie. 49 20| caloroso perorare presso il re, furono consenzienti: un 50 20| armata sicula, senza che il re potesse spedirvi mai soldati 51 20| spinti da un principio, re Ferdinando non avrebbe macchinata 52 21| Pubblicatosi lo statuto, re Ferdinando e gli alti funzionarii 53 21| a ravvivarlo”. Oibò! il re inviava le commissioni a 54 21| Speravano nell’accorgimento del re Volpe e del suo abile e 55 21| in sopra sceglievansi dal re, uomini parte avversi, parte 56 22| lato ed il ministero ed il re dall’altro: quindi grandi 57 22| che i capi nominati dal re le davano, ed essa vi soggiaceva 58 22| cacciava via. La tristizia del re e della corte era irrefragabilmente 59 22| emendarsi o uscire. Infatti re Ferdinando teneva pronti 60 22| le rimostranze severe. Il re appoggiavasi con tutta la 61 22| e sincera del nuovo. Il re si era spaventato di lui 62 22| la pubblica coscienza. Il re fu inesorabile. E tanto 63 22| i voti del paese. Ma il re rispose che avrebbe innanzi 64 22| si era sotto le armi. Il re però fu prudente e domandò 65 22| miserevole burla di uno Statuto. Re Ferdinando, non osando respingere 66 22| che lasciava in eredità al re, la piaga che delegava alla 67 23| dovesse governare, regnare il re, e che tutte le attribuzioni 68 23| dovesse essere quello pel re, o il suo consiglio aulico, 69 24| fede e disinteresse. Ma re Carlo Alberto si era inebbriato. 70 24| Carroccio messo fuori dal re sabaudo. Napoli stessa aveva 71 24| sperare e nulla fare. Ed il re di Napoli promise che avrebbe 72 25| totalmente di nomina del re. Queste violenze alla natura 73 25| solamente ne scegliesse il re, sul resto pronunziasse 74 25| sopra altri principii.~Il re vedendo che l’opera rivoluzionaria 75 25| avanzo di tempo quindi che il re lasciava loro, era divorato 76 25| speculatori d’impieghi al re: e questi, lamentevolmente 77 26| spirito a sé. Non pertanto il re ostinossi a mettere in vita 78 27| rosicchiavano la penisola. E papi e re erano un impaccio alla libertà, 79 27| al guinzaglio dai frati, re Ferdinando è di carattere 80 27| autorità del prete e del re, imagini di Dio. Dicevano 81 27| obbedienza esclusiva e cieca al re, che li pagava, li amava 82 27| ordini tranne quelli del re, solo padrone: resistere 83 27| abusando della buona fede del re, gli avevano strappata di 84 27| Madonna del Carmine ed il re, da quegli atei dei liberali, 85 28| intendo sempre la corte ed il re, volle scandagliarne l’indole. 86 28| in modo supremo inviso al re. Fece il suo rapporto. Le 87 28| chiesa, onde in presenza del re, dello stato maggiore, dei 88 28| alla fede cattolica, al re ed allo Statuto del 10 febbraio. 89 28| condisceso a tali desiderii del re: ed una commissione andò 90 28| corte, a sua volta, dal re e dai pari fu rigettata. 91 28| accusò i rei disegni del re. La giovane Camera, naturalmente 92 28| rappresentanti compromettendo. Il re teneva al giuramento ed 93 28| mandò una commissione al re perché facesse rientrare 94 28| pari, una commissione al re perché avesse scelto. I 95 28| strade o ai balconi. Il re ordinò che la truppa rientrasse 96 29| Manna, il quale, in nome del re, notificava che il giuramento 97 29| Nell’aulico consiglio di un re, che si confessa e si comunica 98 30| Reggia e si dibatteva col re, e fiere parole e severi 99 30| andava a scongiurare il re di cedere alle domande dell’ 100 30| altro cammino! Giunto dal re riferì: le barricate essere 101 30| fuoco! al sacco! viva il re! a morte i liberali! abbasso 102 31| Avevan creduto che per un re, alla vigilia della ruina, 103 31| costituzionale svanirono.~Il re fu messo al bando della 104 31| sovranità legittima. Popolo e re si trovarono di fronte in 105 31| un aiutante di campo del re era andato a raffermare 106 31| dichiarazione di guerra contro del re: non potersi rendere mediatore, 107 31| corte per significare al re di far cessare l’eccidio. 108 31| popolo fosse salva e il re arrestato nel meglio della 109 31| essere presentata ad un re. Levraud la modificò, ma 110 31| passeggiare in carrozza col re; il 5 giugno gli dava una 111 31| lui, ma direttamente dal re, egli nulla sapeva, nulla 112 31| potuto penetrare fino al re per domandargli conto dell’ 113 31| ministero ne partecipò il re scongiurandolo ancora una 114 31| faccia ad un nemico! Un altro re avrebbe detto: l’avete meritato, 115 32| Europa contro l’attentato di re Ferdinando. Si promise riunirsi 116 32| brutalmente disse: “in nome del re, che vi fa salva la vita, 117 32| perseguitati dai gridi di viva il re, abbasso la costituzione, 118 32| ritornello, lei avere sposato un re assoluto, non il fantoccio 119 33| 33. Perciò egli, re Ferdinando, dovette cominciare 120 33| solito grido di viva il re, e morte ai liberali, e 121 33| pietosa era lontano. Il re la mattina aveva percorso 122 33| contemporaneamente da Baudin e dal re di Napoli, denunziato per 123 34| 34. Il re ed il suo governo, che per 124 34| commissario con gli ordini del re fu inviato a Bologna. Io 125 34| al suono della voce del re come un cane a quella del 126 34| A costoro, in nome del re, larghe promesse facevansi 127 34| fascinazione di quest’altre: il re lo vuole: cedettero perché 128 35| dichiarare la decadenza di re Ferdinando. La risposta 129 35| favorite le collere del re. Mancavano le munizioni 130 36| Bozzelli, il quale in nome del re prometteva l’inviolabilità 131 36| gli altri funzionarii del re spionavano le sue operazioni 132 37| capo mandato in dono al pio re. Per lo che Mauro, che non 133 38| esito del 15 maggio, il re e l’aulico consiglio avrebbero 134 38| una colonna d’infamia a re Ferdinando: l’Austria costrinse 135 38| inviolabile. Non bastava a re Ferdinando essere pinzocchero 136 38| programma del 5 aprile dal re sanzionato: si mutila la 137 39| alla gola dei pretoriani di re Ferdinando. Ed il Poerio 138 39| general Nunziante, caro al re ed alla truppa, onde rendere 139 39| del suo ministero, che il re appellava ministero da tagliagole. 140 40| energia di distruzione del re di Napoli, l’ipocrisia del 141 41| le file dell’armata, il re aveva vuotato le prigioni 142 41| abbasso la camera! viva il re! Credeva gittare così il 143 41| spargere sul capo del santo re e dei fedeli suoi sudditi, 144 41| sbirro, del prete e del re. Il rimanente è tenebre 145 41| polizia racimolò gli amici del re e li pagò. Essi percorrevano 146 41| accopparli, a gridare viva il re! abbasso i deputati e la 147 41| minaccia e gridò viva il re! nessuno pure corse alla 148 41| effervescenza di amore pel re schifosa cospirazione della 149 41| di tenerezza della plebe, re Ferdinando, tre giorni dopo, 150 41| Piedigrotta non fu celebrata dal re. Malgrado l’affetto e la 151 41| felicissimo e fedelissimo popolo, re Ferdinando, dal 16 maggio 152 42| Che poteva più rattenere re Ferdinando? Vedeva la stella 153 42| attenuate le schiere del re, avrebbero insieme potuto 154 42| ne pensi, di battersi pel re. Non potendo quindi combattere 155 42| osservare che il comando del re era preciso. Questi dubitava 156 42| uffiziali: lasciateli fare! Il re aveva rotta la disciplina, 157 42| collo a discrezione del re! aver domandata l’indipendenza, 158 43| filacce per i feriti; il re tagliava nastri per insignire 159 44| ed aver vassalli popolo e re. Quindi prese origine lo 160 44| erano diseredati come il re Lear, e gli avevano abbandonata 161 45| qualche tempo, sino a che re Ferdinando non ne ebbe novella. 162 45| principi si era ristabilita. Il re conveniva aver avuto torto 163 45| processioni, omelie; e sempre il re nel glorioso ufficio di 164 46| volevano uccidere il santo re, rovesciare la religione, 165 46| ecatombe, sapendoli devoti al re ed alla Madonna del Carmine. 166 47| accusa formolò una domanda al re in cui, enumerando energicamente 167 48| annullato resta nei castelli di re Ferdinando come un paralitico 168 48| democrazia italiana, quasi il re Sabaudo cadendo avesse gittato 169 50| 50. Re Ferdinando aveva lavorato 170 50| prediletti ed i più carezzati dal re guerriero erano stati quelli 171 50| piacere nei balli teatrali. Re Ferdinando bruciava dalla 172 50| da smoccolar le candele. Re Ferdinando ne vide l’occasione 173 50| attacca. Non ci volle altro. Re Ferdinando salta sul primo 174 50| più leggera a seguire il re, principia a scappargli 175 50| speranzoso di catturare il re, metter fine alla guerra 176 50| seppe la fuga oscena del re e dei suoi pretoriani, la 177 50| celò. Questo inferocì il re guerriero. Il nome di Carlomagno 178 51| veneziani e gl’impegni presi. Re Ferdinando, come la scabbia, 179 52| e sopra tutto quella di re Ferdinando. La legge, l’ 180 52| della impotenza della forza! Re Ferdinando si tolse affatto 181 52| avete incarcerato; ma il re neppur esso è libero, egli 182 53| 53. Re Ferdinando!~Io mi do la 183 53| oltranza. E ricordatevi bene, o re, che la mia voce è la voce 184 53| nell’avvenire. Un anno, o re, un anno ha compendiati 185 53| che l’avvenire non è dei re; e se volete conservare 186 53| qualificare i vostri assassinii, o re, e quelli dei vostri collaboratori


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