Poesia
1 EFilib| Che cos’è che le dà noia, ~Maestà? — gridò la scolta: ~E il
2 EFilib| sbrendoli di ghetto. ~— Maestà, parli un po’ basso, ~Altrimenti
3 EFilib| strozzi, nel Signore! ~— Maestà! chiamo il Questore. —~—
4 EFilib| Del paese ov’io regnai. ~— Maestà, se non si frena ~Do l’allarme
5 EFilib| vorrei porr’io la brace ~— Maestà! tace o non tace?~— Son
6 EFilib| Molto fetida è la gora. ~— Maestà! continua ancora?~Ma non
7 EFilib| Supplicando al suol si getta.~— Maestà! mio buon Signore,~Per pietà
8 EFilib| fatto anche gli sproni! ~Maestà! già lei non brama ~Ch’io
9 EFilib| dunque: il Bollettino?… ~— Maestà!… pur troppo è vero. ~—
10 EFilib| campi il re soldato! ~— Maestà; non vane offese; ~Lei fu
11 EFilib| giusta è la tua pena.~— Maestà! pur troppo io sento~La
12 EFilib| fui porpora d’impero.~— Maestà, ma ier degli Avi~Re Vittorio
13 EFilib| foraggio al suo cavallo.~— Maestà, lei parla saggio,~Però
14 EFilib| Torneranno i giorni lieti.~— Maestà! lei mi consola,~Maestà!
15 EFilib| Maestà! lei mi consola,~Maestà! c’é dunque caso!…~— Va;
16 EFilib| silenzio attendi l’ora,~— Maestà! lei mi conforta ~A parlar
17 EFilib| camerati…. ~Lasci fare, Maestà! ~— Vivaddio, poveri troni ~
18 EFilib| cannon la bocca ha chiuso.~— Maestà! ma se Dio vuole, ~Quel
19 EFilib| trista un sol ricordo!~— Maestà! Siamo d’accordo.~ ~
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