1848-attin | atton-cical | ciclo-desid | desig-ferra | ferre-imman | immat-legan | legar-nomin | nomo-plato | plaud-rimov | rimpr-separ | sepol-svinc | sving-vesti | vesto-zulia
grassetto = Testo principale
Poesia grigio = Testo di commento
1003 Igea | le braccia ignude,~Nel ciclopeo travaglio,~Picchia il paterno
1004 Cronac | ruderi~Sta il corvo e la cicogna. ~O musa, i fior, che a
1005 Dolor2 | peccato~Solcherà con le cifre dell’ira,~E il dolor ci
1006 Dubbio | futura sposa. ~L’occhio cilestre ha simile ~All’onda de’
1007 Voci | sempre vi ritrova~Nell’aria cilestrina, ~Dove nuotar vi giova,~
1008 Ceneri | Posate gli scettri, chinate i cimieri, ~Stendete le destre sull’
1009 Alboin | Ond’ella, tratto l’aspro cimiero:~Dal suo guerriero:~— Questa
1010 Tedio | e pasce ~Che il fior del cimitero.~Beato è chi non nasce,~
1011 Mab | spuma il calice fiorì,~E di Cinara e Cloe, dolci sirene,~Bagnâr
1012 Edmene | orrido deserto ~Par che la cinga… e il cor le si discioglie,~
1013 Cronac | Del birichino al canto~Le cingallegre, i taciti~Venti e il fiorito
1014 Uomo | Fiero la tenda inalza; ~Cinge l’orribil veste ~Dei pardo
1015 Tasso | Forse… —~ «Il mio crin non cingerà. Lo sento ~Che al mio letto
1016 Dolor2 | deporrai sul feretro,~Lo cingerai di fior.~Quindi sull’erma
1017 Dolor2 | te di ligustri e di rose ~Cingerò con le man rinnovate,~Come
1018 Donna | Sempre sederti appresso, ~Cingerti al crin ghirlande, ~Pianger,
1019 Cronac | pappagalli~Sul trivio ancor cinguettano ~Le ree stupidità.~Sino
1020 Gelos | tripudio di compre beltà, ~Cinquanta odorose stagioni di fiori ~
1021 Uomo | I genii del connubio ~Si cinsero di rose, ~L’uom tra le monde
1022 Novara | vincitor nefandi ~Rupper le cinte e i valli, ~E dei negri
1023 Greco | mano~La sacra conca~Dove si cionca~Per la beltà; ~Nonchè i
1024 Maestr | calzolaio.~Fango pestando e ciottoli~Di queste vie romane,~Or
1025 Dubbio | Argía per man guidò.~E con cipiglio oscuro ~Nearco ai tre si
1026 Cronac | orto germina~L’arancio e la cipolla,~Stampa uno stesso artefice~
1027 Giove | bella Afrodite,~Fior di Cipro e di Milo, i dì son brevi: ~
1028 Sogno | punto~Sul mio quadrante di circolar; ~Corcati, o cara, chè il
1029 Incant | rive:~Ma chi è prigion nel circolo,~Che la tua man descrive,
1030 Donna | Come di bianchi gigli ~Circondasi un altare, ~Tu d’innocenti
1031 Dolor1(1)| vigilato da un Carabiniere, circondato dagli amici, vendicato dalla
1032 Luna | gran delitto~Di terror ti circondò.~Forse è ver. Da quel momento~
1033 Cronac | la croce al calle,~E il cireneo del Golgota~Per me non apparì. ~
1034 Borbon | i palpiti~Di Mario e di Cirillo~Sotto quei polsi, o despota,~
1035 Mab | udii nitrir~Il cavallo di Ciro, e a tardi passi ~Mirai
1036 Ellade | quel giorno ~Mostrerai di Citèra e d’Amatunta ~I giocondi
1037 Rosign | destino.~Chi per selva, o cittade~Disamar mi potría? chi somigliarmi? ~
1038 Plana | illustre alma pietosa, ~Che cittadina delle vie celesti, ~Cerchi
1039 Distra | Come di fuor son degno ~Del cittadino scherno!~Però, sepolti fervono~
1040 Morbi | all’altro in seno ~Cade la ciurma che dal fango è nata. ~Ma
1041 EFilib | che m’ha scosso), ~Nel suo civico pastrano ~Un po’ tinto in
1042 Alboin | molti:~Ma ai nostri tempi, civili e colti,~Spose e mariti,
1043 Dolor2 | lei; ~Gettan sull’aurea clamide~Le sorti i farisei;~Fremi,
1044 Patria | giorno sin ch’io non vedo~Clamor di feste non so che sia.~
1045 Ellade | ELLADE~Et mare fatigerum et claras veneremur Athenas;~Nata
1046 Igea | pota il sacro olivo~Sotto clementi stelle:~A chi, le braccia
1047 Donna | chi sul trono sta: ~Porta clemenza e pace ~Tal come Dio la
1048 2Dicem | Sali. E l’antica porpora~Di Clodoveo ti prendi.~Ma la Fortuna,
1049 Mab | calice fiorì,~E di Cinara e Cloe, dolci sirene,~Bagnâr la
1050 Tasso | Valoroso Rinaldo! oh mia Clorinda! ~Oh Elëonora mia! Vi risaluto~
1051 Novara | calabresi ~Cappelli; alle coccarde; ~Ai vecchi duci, al biondo ~
1052 Distra | il petulante strepito ~Di cocchi e di cavalli, ~Noi per deserta
1053 Morbi | rari uccide:~Ma come il coccodrillo a compensarli ~Quindi li
1054 Tasso | penoso lamento.~ «È ver!… Codarda~Debolezza mi vince. Oh!
1055 Borbon | Cadria domato? Il libero~Per codardie non muta;~La libertà saluta,~
1056 Morbi | Quindi li piange. Non vi par codesta~Gentil mercede? All’asino
1057 Campag | verno alla sua cella,~Nel codice di Dio l’opra è comando.~
1058 EFilib | basta. ~— Alto là! saria codino ~Il guerrier di San Quintino?~—
1059 Manzon | XII.~Verecondo tu fosti cogl’imi, ~Fosti degno coi Grandi
1060 Poeta | immoto; ~Poi nel trovar non cognite~Siepi e solingo piano,~Torna
1061 Edmene | non venne. E tu la miri~Colaggiù, solitaria, in lontananza,~
1062 Edmene | stille~Dagli occhi morti gli colar sul petto.~Stette ancora
1063 Edmene | tenebre e gel; ma non ti colga~Scoramento né tema! ~ In
1064 Cronac | gotte;~Diede itterizie e coliche ~Di quel bruchetto il vol.~
1065 Uomo | più arcani ~Tremando il collocò, ~E a quell’ignoto altare ~
1066 Passeg(3)| perché sa che in quell’ora i colloqui con essa son più sicuri
1067 Inide | Olimpo si facea la tazza~Colmar d’ambrosia; e al bevitor
1068 Giove | e sui villosi petti ~De’ coloni le figlie e de’ pastori~
1069 Dolor2 | canto, per la tenebra~Ignea colonna a me,~Mai più rifar non
1070 Primav | imbionda la spica~Al povero colono:~Sotto i cocenti lampi ~
1071 RitFis | petto~Fuor manda sangue a colorar l’inchiostro!~ ~
1072 Dolor2 | purpureo, di verde e di bianco~Colorata era l’aria d’intorno,~Luccicava
1073 Edmene | quelle sale~Vede traverso i colorati vetri~Passar rossi fantasimi,
1074 Rosign | Perder la libertà: dal colorato~Carcere alzar la voce, e
1075 Uomo | Redimeranno i vati ~Le non colpabili ossa; ~E l’onta, che i passati ~
1076 Edmene | a questa sua ~Miseranda colpevole!… Che fora,~S’ei risapesse?…
1077 Morbi | Canta sui fumaioli, ha da colpirci ~Qualche infortunio. E a
1078 Ceneri | tutte le vide di stranio coltello ~De’ suoi parricidi conobbe
1079 CAlb | fato ~Un altro varco aprir.~Côlti così due profughi~Per boschi
1080 Inide | lor si piega?~Tu l’hai già côlto. Addio». ~ Così disparve~
1081 Tasso | dubbia lampa; ~Una povera coltre, e pochi intorno~Pii fratelli
1082 Gelos | foco~La invita alle sue coltrici~Il bello e infido Sir. ~—
1083 Edmene | sotto ai morsi~Del livido colùbro il fiorellino~Si sperdeva
1084 Calunn | visse in mansuetudine, ~E comandò l’amor.~Ma te ribaldo e
1085 Pachit | E una gran pugna fra sé combatte:~Vado?… non vado?… Ma poi…
1086 Dolor1 | una cagione di scandalo. Combattei l’una e l’altra, come valsi,
1087 Perdon | disceso anch’ei terreno, ~A combattere una guerra~Senza esempio —
1088 Abbadi | molta speme.~Ma nel tuo sen combattono ~Avverse forze insieme.~
1089 Edmene | l’onde e spira;~Così la combattuta Edmenegarda~Col suo dolce
1090 Giove | sempre, e Flegra tutta~De’ combusti cadaveri nereggia.~Questo
1091 Dolor2 | della mistica pira.~Poi, combusto dall’orride fasce~Del roveto,
1092 Versi | dai rami arcani canti~ Si cominciano a sentir.~E poi van per
1093 Solit | bella,~E sul cammin de’ cominciati affanni~Per man la presi,
1094 Cronac | che s’infosca il vespero,~Comincio ad insavir. ~Ma intanto
1095 Oriuol | le corde, e presi ~Per te commento all’ora ~Meridiana, e scesi~
1096 Morbi | il suo nemico affoga ~E commisera in porto il suo nemico. ~
1097 Voci | Azzarelina?~Ed or ch’io ti commisi~Il mio fedel pensiero,~Le
1098 Edmene | terrori e speranze, eran commiste~Quasi in un vario e vorticoso
1099 Aspas | Nec demum potoris famulae committere cynthum ~Purpureum et debitas
1100 Manzon | L’hai veduto: e dall’alma commossa, ~Divin vecchio, t’usci
1101 Forest | aria,~La bella solitaria~Vi commova a pietà. Deh! non turbate,~
1102 Tasso | aspetto. ~Indi, siccome il commovesse un alto ~Rapimento di gioia,
1103 Conveg | sotto di quel tiglio verde~Compajon le due anime affannate,~
1104 Edmene | provvidente~Terror di Dio nel comparirgli innanzi~Così com’era; e
1105 Ceneri | croce, ~La stella dell’Alpi comparve… e passò.~Ahi mesto tumulto
1106 Dubbio | splende. ~Tre da un vïal comparvero, ~Ma scompagnati e in duolo;~
1107 Edmene | pensieri e quel profondo~Compatir delle colpe?… e se festiva ~
1108 EFilib(2)| Camere Democratiche. Bisogna compatire se egli vedeva le cose cogli
1109 Morbi | Ma come il coccodrillo a compensarli ~Quindi li piange. Non vi
1110 Edmene | mille~Sospettose paure esser compenso.~Ma quando acuta i visceri
1111 Cronac | tarpe,~A chi la vende e compera, ~Come l’ebreo le ciarpe;~
1112 Dolor2 | non ha gemme ed ori~Per comperarle un re!~Che se dall’umil
1113 Edmene | rimorsi~A lui che vola a comperati amplessi, ~E svergogna cosí
1114 Edmene | demone con molte ~Fatiche ha comperato la sua preda;~Per anni molti
1115 Byron | quanto.~Ma chi t’intese, ti compianse, o grande~E giovin re del
1116 Cronac | Dove tu dormi, Elisa,~E ti compianser vittima~Da’ miei tormenti
1117 Dolor2 | Signore.~Tu frattanto dêi compier la veglia~Al defunto, che
1118 Morbi | innocente stizza, ~Che mi dà chi compila e chi rivende ~La farina
1119 Tasso | benedico il cielo,~Che qui compio la mia. Qualche momento, ~
1120 Edmene | tua tremenda ~Volontà sia compiuta!» - Era la canna~Dal turbine
1121 Pachit | istante vola,~Io le tre prove compiute ho già;~Don Pedro è in ceppi:
1122 Novara | del mondo, e i baci, ~E i complessi tenaci ~D’ogni persona amata ~
1123 Edmene | Anco in angusto asilo~Amor compone il paradiso!… Io tanto ~
1124 Uomo | Nati il vestir festivo ~Componi, o madre, e intrecciane ~
1125 Campag | s’affatica ~Il suo nido a compor la rondinella;~Sugge l’ape
1126 Edmene | ballo avvilupparsi,~O star composta ad una sacra pompa, ~O lungo
1127 Perdon | serto di splendor…~E si compra la corona ~Dello spregio
1128 EFilib | terra. ~Bell’onor che s’è comprato ~Sovra i campi il re soldato! ~—
1129 Gelos | l’arme e il tripudio di compre beltà, ~Cinquanta odorose
1130 Am | solitudine i suoi giorni, ~ Comprenda allor come una volta uscita ~
1131 Rosign | della terra; e forse ~Nulla comprendi, o sai.~Quanta del nostro
1132 Dolor1 | mi conturbano, e non le comprendo. Ciò vuol dire che la mia
1133 Edmene | giardino, la colpevol donna, ~Compreso il cor d’un subito ribrezzo,~
1134 Ceneri | potenti, ~Non serva alle plebi compresse o vincenti,~Straniera ai
1135 Ceneri | arcano balena un moschetto. ~Compressi gli sdegni, ma spenti non
1136 Ombre | Vergini arridi, e al piè compri ritorte.~ Piangerà chi la
1137 Perdon | dal nuovo regno, ~Per me compro, il tuo perdono!» —~Questa
1138 Dolor2 | òr d’Alberto~I canti miei comprò!~Vili! dannate il perfido ~
1139 EFilib | distesamente ~Contro il re compromettente.~ ~
1140 Ceneri | Giuda, che Pio si nomò.~Compulse dall’ira d’un volgo feroce, ~
1141 Edmene | zolla incespicò.~ Vi narro~Comuni istorie: ma son questi i
1142 Parola | Cose infinite all’alma~Comunicando vien;~Ma la fatal parola~
1143 Passeg(3)| natura assumono una strana e comunicativa eloquenza. Una riva solitaria,
1144 Tasso | Supplicarvi. Se mai vi si conceda~Di veder l’Eridàno, e la
1145 Perdon | e salutar:~Solamente mi concedi ~D’amar sempre e perdonar.~
1146 Tasso | pianga ~Però che sa che il conceduto alloro…~Forse… —~ «Il mio
1147 Societ | gl’impeti ~Soltanto a lei concessi, ~E i suoi potenti amplessi ~
1148 Edmene | alabastro e d’oro~Splendide conche, e bei volumi e fiori~Sparsi,
1149 Morbi | guarir.» Per consolarmi~Io conchiudo cosi: Tre son le Parche:~
1150 Cronac | monosillabo,~Chi pronto lo conchiuse,~E dietro al dâlli! dâlli! ~
1151 Dolor1 | esperienze che quasi sempre si conchiusero per me con un segnalato
1152 Cronac | e della rima, ~E in quel concilio d’aquile~Nessun mi numerò.~
1153 EFilib | salda; ~Ma son tutti un concistoro ~Di somier di prima falda. ~
1154 Giusti | ingrati volghi e regni ~La concitabil musa~Mandar tremasti, e
1155 Ceneri | forza d’un dio non ignoto; ~Conclaman d’Italia le querce ed i
1156 Dolor1 | Questo bel regno della concorde Italia era la mia fede e
1157 CAlb | La sua bandiera ancor.~Di conculcato palmite~Resa mirabil pianta, ~
1158 Novara | venti ~Urlando la terribile ~Condanna del Signor.~Meglio a voi
1159 Dolor1 | sempre italiana virtù il condannarli. Quando la parola del coraggio
1160 Maestr | dat crepìdam, mihi Pallas condere versus~Si dederit!~Alfin
1161 EFilib | berretto e l’agnusdei,~Han condotto al vituperio,~(Noti ben
1162 Arcano | mondi ~Starà pensosa per condurli al sole;~Sinchè l’anima
1163 Lacrym | membra e misto il crine, ~Me condusser le Parche alla fatale~Città
1164 PioIX | inni, le leggi e l’armi ~Confederata ed arbitra ~D’una legion
1165 Ceneri | perdona, Signor dei credenti. ~Conferma che a Cristo tu sai somigliar.~
1166 Tasso | Spirito che ti sente e ti confessa, ~O Artefice dell’alte intelligenze, ~
1167 Vendet | Mandami almeno un prete a confessarmi! ~— Prendi anche questa!..
1168 Uomo | Per te venuta i posteri ~Confesseran l’aurora; ~Redimeranno i
1169 PioIX | Del tuo perpetuo altar;~Confesso il Dio che predichi ~Dal
1170 Tasso | mondi~Non conosciuti… e confidai che un giorno ~Qui sulla
1171 Edmene | e fu sì casto e pieno ~E confidente, che potea di mille~Sospettose
1172 Tasso | il poeta; e con ardente ~Confidenza pregò:~ «Re dei dolori,~
1173 Ideale | oscure:~Le tue speranze tu mi confidi,~Io ti confido le mie paure;~
1174 Ideale | speranze tu mi confidi,~Io ti confido le mie paure;~L’ora del
1175 Dolor2 | pargoli,~Il campo ed il confin;~Con chi li lascia offendere ~
1176 Primav | proprio diletto~D’amar senza confine.~Primavere divine, ~Io vi
1177 Perdon | rifarsi nel Signor.~ «M’han confitto a questo legno,~Padre mio!…
1178 Ceneri | torrenti,~E anch’ei, nel conflitto, coi guardi pugnò.~Nel cor
1179 Conveg | piacque;~E i suoi voleri confondea co’ baci… ~Ed ella tacque!~
1180 Morbi | E a quei della natura ~Confondiam di sovente i mali nostri: ~
1181 EFilib | tiro.~— Tira pur non mi confondo.~In su questo piedestallo~
1182 CAlb | rivarchi;~Indi a sperar confortalo,~Che Dio, cui toglie un
1183 Novara | Vinto che sia, non ode ~Conforti umani. Il feretro~È carità
1184 EFilib | movo, ~E che faccio i miei confronti~Tra i dì vecchi e il tempo
1185 Edmene | pregò. ~ Furon parole~Rotte, confuse, inebrïate, amare;~Furon
1186 Pachit | Curvo un ginocchio, si congedò.~Dopo tre giorni facea gran
1187 Borbon | Sulle codarde piume,~Tu congioisti al lume~Di quel nefando
1188 Poeta | Forte e modesta amica~Dio ti congiunse a me. ~ Detti superbi o
1189 Cronac | terra apparvero ~Scole, congressi, asili,~Metodi ed altre
1190 Pachit | uno vede spuntar.~Quest’un conosce che incerto e lasso ~Alla
1191 Edmene | riguardi~Sì fisamente?… Di’; conosceresti ~Quel signor bruno?…» ~ «
1192 Am | L’anima mia, che tu non conoscesti.~ Credei che il mondo non
1193 Edmene | passò qual lampo.~— «Lo conoscete? »~ «Arrigo mio, perdona~
1194 Dolor2 | Come l’ora in ch’io t’ho conosciuta!~Dolce amica, alle pallide
1195 Dolor1(1)| volta del Piemonte, a cui lo consacra per antico debito d'affetto
1196 Giusti | affezione in tempi oscuri, consacro ed invio. questo canto,
1197 Dolor1 | giustizia; parlo con la consapevole natura; e penso e vivo poetando.
1198 Edmene | risalutar gli alberghi~Consci di tante voluttà segrete, ~
1199 Forest | foresta:~E numi e ninfe nelle conscie grotte~Invocheran la Notte. ~
1200 Dolor1 | voce misteriosa mi dice di consegnarti questa pagina, come si consegna
1201 Dolor2 | Ride dall’empio fondo:~E consegnato ai turbini~Quell’esecrabil
1202 Maestr | sdegno;~Se un calcio altrui consegno ~So che ci lascio l’orma. ~
1203 Borbon | quella Fede~Che Dio gli consegnò.~Speravi tu nel cupido~Furor
1204 Pachit | poco or mi resta ~Per ch’io consegua la vostra mano, ~Ecco la
1205 Manzon | uso una scabra vittoria ~Conseguisti nel mondo Tu solo…. ~Ma
1206 Oriuol | sole ore, ti supplico, ~Consentimi gioir.~Dammi, coll’ora prima, ~
1207 Novara | Di quest’alpe custodi, ~E consentite al riso ~Delle bocche amorose, ~
1208 Ceneri | miglior.~Piangendo le indarno conserte bandiere, ~I ponti varcati,
1209 Perdon | Ciel.~ Spezza l’arme, e nei consigli ~Della mente ti riposa!~
1210 Novara | lari nativi,~Come onor vi consiglia;~E all’intenta famiglia~
1211 Dolor1 | quando il silenzio mi fu consigliato da sdegnoso pudore, tacqui
1212 Edmene | più giorni~Che nol vedeva, consigliero a entrambi ~Il prudente
1213 Rosign | a chi vi pasce,~Il tedio consolar del dì che fugge.~Allor
1214 Novara | D’ogni persona amata ~Vi consolaro. Il prode, ~Vinto che sia,
1215 Edmene | Pietà non ha più accento~Per consolarti! Orribili pensieri~Ti si
1216 CAlb | ancora.~Ma ognun di voi consolasi ~Almen, tenendo un regno; ~
1217 Tasso | Labbra del moribondo, e consolato ~Veggendolo così per quelle
1218 Giusti | quei rari uomini, i quali consolavano almeno il lutto della nazione
1219 Edmene | udir che la chiami e la consoli!~Povera infortunata!… Io,
1220 Rosign | In ciel qualche pianeta~Consumando si va. Simili a foglie~Cadon
1221 Edmene | dolorosi salici, a rilento~Si consumano i dì. Ma un fresco e nuovo~
1222 Dolor1 | quante piccole atrocità consumate contro chi vi è spina e
1223 Solit | dentro un infelice ingegno~Consumato da sè nel più bel fiore.~
1224 Donna | giorni inonorati ~Non io consumerò… ~Ben altra fiamma accende ~
1225 Sogno | Qui vi depongo, qui vi consumo. ~Addio, di gloria stupendo
1226 Edmene | Patrizia nato. Tra follie consunse~L’età ridente. Nelle bische,
1227 2Dicem | Che a te le braccia leva~Consunte di dolor.~Mille de’ suoi,
1228 Dolor1 | Con audacie dolorose si contamina tutto. Si grida fede, libertà,
1229 Dolor2 | voce~La savoiarda croce ~Contaminar non può.~Io ti cantai. Sacrileghe~
1230 Luna | estinto viso ~I tuoi rai contaminò;~E a Getsemani movendo,~
1231 Ceneri | Serbando di prode l’altero contegno, ~Dirai colla gioia d’un
1232 Edmene | orto~Restava, ore con ore, contemplando~Una vïola del pensier, diletto ~
1233 Inide | mise,~Gemito orrendo, a contemplarsi avvinta~Col mostrüoso Iddio.
1234 Parola | LA PAROLA~La contemplazione dell’universo insegna~All’
1235 Tasso | Come rapido ascesi!… Io vi contemplo, ~Divine onde del Tebro!…
1236 2Dicem | gloria e libertà. ~Fiero contendi ai despoti~Le mal rapite
1237 EFilib | accusatrice,~Trista Italia: or sei contenta?~Là sull’Arno e al Campidoglio~
1238 Morbi | pugno~L’emulo atterra e son contenti i Numi.~Ed io, ciuco! mirando
1239 Dolor1 | dei posteri. Se ciò gli è conteso, canti e si spenga come
1240 EFilib | tace?~— Son molt’anni se li conti,~Che sto zitto e non mi
1241 Incant | ingegno,~Tu che puoi far continovi~Nel tuo magico regno i miei
1242 Edmene | oblio, che il novo affetto~Continuatamente iva tessendo~Più fitto sempre.~
1243 Sogni | Addio, fanciulla. In tramiti~Contrari il ciel ne pose. ~Spine
1244 Ideale | giunchi sfiora~E al pellegrino contrasta il calle:~Al pellegrino
1245 Edmene | scese. ~ Onde del mare,~Contrastatele il varco! Aure del cielo,~
1246 Conveg | volle.~Fuggiro un dì dopo contrasti e guerre;~E la madre di
1247 Contra | CONTRASTO~(Canto di Rodolfo)~Io di
1248 Giusti | aver dato i l mondo,~Per contristar col mobile~Ghigno que’ petti,
1249 Edmene | Ch’oggi stolto scendesse a contristarti,~Senza misura irriterìa
1250 Edmene | dimandasse dello averla~Contristata così.~ Sul core afflitto~
1251 Edmene | sì lungo pondo ~Di dolor contristati! ~ Io così prego,~Ma renitenti
1252 Dolor1 | certe superlative novità mi conturbano, e non le comprendo. Ciò
1253 Luna | al fiero canto~D’Isaia si conturbar;~Non udisti almen le grida~
1254 Edmene | frequente~Quell’amor tenebroso a conturbarla,~E pensava al lontano —
1255 Edmene | amore. Ricomposti alquanto~I conturbati spiriti, s’accorse ~Edmenegarda
1256 Edmene | passeggia; ~Non più lieti convegni, orgie notturne,~Riso e
1257 Armi | chioma del funereo vel.~Qua convengano i vecchi e i sacerdoti ~
1258 Manzon | vivo non sorge quel dì;~Converrà che tu polve diventi, ~Che
1259 Uomo | contro alle feroci ~Idre converse in te ~Vigileran leoni~Delle
1260 Edmene | il varco! Aure del cielo,~Convertitevi in turbine! Non possa~La
1261 Ceneri | Scordate le veglie, le danze, i conviti, ~Promise a sè stessa la
1262 Edmene | Non aspettare il solito conviva,~Ei non verrà!~ La bella
1263 Donna | genio desta, ~La gioia del convivio ~L’applauso della festa; ~
1264 Dolor1 | gravi cose maturano nelle convulsioni del mondo, per insistere
1265 Edmene | e le parea Leoni)~Gittar convulso l’ultima moneta ~Sopra una
1266 Uomo | dall’immenso lido; ~Angelica coorte, ~Inneggia e ti prosterna; ~
1267 EFilib | Umberto, ~Volerà tra le coorti ~Anche il vecchio Filiberto. ~
1268 Edmene | è quello!» —~ «Arrigo si coperse~Di mortal pallidezza! i
1269 Edmene | si vide; e allor l’acerba~Coppa sentì d’aver vuotato intera.~
1270 Edmene | biondi figli,~Qual da una coppia di nascenti rose?~E non
1271 Edmene | ricchezza, un misero sepolcro ~Copra i miei figli… ma non sia
1272 Giusti | Questa tua dolce Italia~Coprirà della morte?… Alma gentil,~
1273 Simpat | sul mar.~Rose e ligustri copron la culla,~ Rose e ligustri
1274 Abbadi | Voleri accesi e lenti,~Coraggi e pentimenti,~Pie le parole,
1275 Edmene | alla fiorita landa~Voi, coraggiose martiri, venute~La frale
1276 Rilla | Occhio di stella e bocca di coral, ~E qual d’un rivo sigillato
1277 EFilib | brando, ~E il grand’elmo e la corazza~Scaraventa per la piazza.~—
1278 Sogno | lauro, l’ultimo fior!~Però corcarmi da te diviso ~Non posso,
1279 Lacrym | smarrito il suo signor, corcarsi ~Malinconico in terra? O
1280 Morbi | lipomane; e ne’ sogni ~Mi si corcò sull’anelante petto ~Il
1281 Dubbio | Splendea di Kent sui margini ~Cordelia, e mia divenne;~Ma la sua
1282 Giusti | mi avete dimostrato tanta cordiale affezione in tempi oscuri,
1283 Dubbio | polonese Ermano, ~E Pedro il cordovano ~Fean brindisi all’Amor.~
1284 Versi | miei, ~ Bruna figlia di Corfù;~Belli no, come tu sei;~
1285 Primav | Nell’anfora divina,~E coi corimbi in testa ~Menan le madri
1286 Inide | mal dissimulate~Fiorian le corna dalla scabra chioma. ~Pria,
1287 Dolor2 | alla collina,~L’eco de’ corni e il fervido ~Moto de’ veltri
1288 Edmene | pietoso~Messaggio almen, sulla corolla estinta~Recherai loro questi
1289 Donna | Dopo la pugna esultino~In coronar le chiome! ~Celeste messaggiera ~
1290 Dolor2 | Oggi a dolor si vesta;~E coronata a festa~Sia la caduca età. ~
1291 Giove | nelle caverne e sulle rupi,~Coronate di falchi e di bufere,~Le
1292 Ellade | la festi, I morbidi Fäoni~Coronati di fior cercan ridendo ~
1293 Tasso | La Sventura. E con lei, coronatrice ~Degli afflitti, la Morte.~
1294 Uomo | Sangue del sangue mio! ~Noi coronò di talami ~Casti e felici
1295 Contra | neve~Porta sull’agile~Suo corpicel. ~Ma quando un subito~Baglior
1296 Morbi | MORBI~Agrescunt animi, vel corpora: morbus et ipsa Mens est.~«
1297 Edmene | compagni.~E quella sera le correan a forza~La mente e gli occhi
1298 Giglio | ne’ chiusi orti vi miro ~Correr gioconde con un giglio in
1299 Donna | crederò! men torbida ~Mi correrà la vita ~Confusa co’ tuoi
1300 Rilla | Cosvello, della guerra~Più non correre al fragor ~Vivi e morti
1301 EFilib | son, se tel rammenti, ~Ti corresse per le membra ~La repubblica
1302 Dubbio | Quindi saliti in tergo~Dei corridor focosi;~Tutti al nativo
1303 Galop | alto sbalza~Sotto i piè del corridore, ~Egli ha libera la groppa,~
1304 Edmene | venturosa, il verme arcano~A corroderla sempre. Uno spavento~Fea
1305 Dolor1 | Emilio mio, amari giorni corrono agli onesti che tacciono
1306 Giusti | levita e principe,~Cade, come corroso embrice, al suol.~Ma quell’
1307 Novara | Dio che gioir li fa.~Turba corrotta. E i pochi~Tra lor più generosi ~
1308 Edmene | di Dio fuggon dall’alma~I corrucci e le offese, e bisognosi~
1309 Edmene | il suo fanciullo~Riguardò corrucciata.~ — «Oh tu perdesti,~Mamma,
1310 Edmene | mio, deh! non guardarmi~Sì corrucciato». ~ «Parla, angelo, parla!…»~«
1311 Edmene | Disperata pianse,~Meditò, corrucciossi, e forza a forza ~Apertamente
1312 Edmene | Gulnara~Sulle ginocchia del Corsaro il pianto, ~E il bel crociato
1313 Contra | e città;~Ma dell’inutile~Corsiero in groppa~Sempre il mio
1314 Incant | amadriade:~E in parto ogni corteccia ed ogni foglia. ~Lampane
1315 Luna | veggio~Far le stelle a te corteggio,~E il tuo passo in alto
1316 Edmene | dilicata~E arguta e forte cortesia di donna!~Edmenegarda il
1317 Edmene | Lunghi intravide, e care cortesie,~E ritorni alla vita, e
1318 Zulia | Fuggendo alle inamabili ~Cortine e ai minareti~Lieti — di
1319 Mab | iocor: nigris me linquere corvis~Gaudeo; subque dio teneros
1320 EFilib | Alpe, e poi sospira.~— Che cos’è che le dà noia, ~Maestà? —
1321 Giusti | vertici~Balena l’ombra del cosacco Re.~Forse di scuri e brandi ~
1322 Morbi | consolarmi~Io conchiudo cosi: Tre son le Parche:~Una
1323 Edmene | comperati amplessi, ~E svergogna cosí questo suo dono.~Non meritato
1324 Gelos | di Seida si terge la man~Cospersa di sangue; la chiama per
1325 Edmene | quando ella giunga~Nel tuo cospetto, che coi tanti giorni ~Di
1326 Giusti | che l’alma chiusa~A non cospicui sdegni, ~Tra ingrati volghi
1327 Dolor2 | diviso~Gli ardui giorni, costante e serena;~Ti ringrazio,
1328 Edmene | che una sola~Lieve pena costarti, io mille volte~Vorrei morir!…
1329 Pachit | luna:~E di Pachita per la costiera ~La insofferente pupilla
1330 Edmene | del Garda?… O ch’io gli costo~Qualche grave pensier?…» ~
1331 Gelos | un demone ~Se pianto a te costò. —~— Gran pianto!… E qui
1332 | costoro
1333 Dolor2 | che nefandi calici~Dio mi costrinse a ber!~Le fresche aurore,
1334 Rilla | Mandami in braccio ai mio Cosvel! — ~Così vela la fronte,
1335 Rilla | pietra, e vuol dormir. ~Cosvelto! Arabo mio! Dal cielo aperto,~
1336 Edmene | L’umano aspetto tramutar cotanto.~Invan tu cerchi nella tua
1337 | cotesta
1338 Rosign | A UN ROSIGNOLO~Covato nel materno~Nido, spuntasti
1339 EFilib | Di qual drappo or s’è coverto ~Il pensier di diciott’anni! ~
1340 CAlb | l’itale ~Ire nel cor tu covi, ~Se con l’antica ingiuria ~
1341 Cronac | cose,~Al novo catecumeno~Covò le prime rose.~E, quando
1342 Versi | van per la campagna~ Sui covoni al falciator,~Van seguendo
1343 Dolor2 | Suoneran altri i carmi~Dal Cozio sasso al mar.~Oh, se ritorni
1344 RitFis | veduto, ~Come leggendo suol crear l’affetto, ~Mi fingono sottil,
1345 Sogni | Dio, rispondimi;~Perchè a crearmi questi~Vani fantasmi un
1346 Tedio | dei rimasti i lai,~Nè ogni creata cosa,~Nè il vasto ciel co’
1347 Edmene | Deh, non parlar di queste~Crëature sì fragili e possenti, ~
1348 Manzon | Sacre larve che un giorno creavi ~Per Italia e or fan corte
1349 Patria | cantai di guerra,~Cantar credendo per la mia terra,~Quanta
1350 Tedio | ombra inerme io sono, ~E mi credeste un forte?~Oh, mente mia,
1351 Passeg | canti aprivi al ciel,~Tu credesti il tuo poeta~Cosa sacra
1352 Edmene | di lei, buona già tanto!~Credette pria; poi dubitò; poi disse:~«
1353 Dolor1 | tumulti e rabbie di popolo, credetti sempre italiana virtù il
1354 Zulia | Case dei morti!~ Pur ti credon felice allor che suoni, ~
1355 Ceneri | la sua libertà.~Sentir fu creduta la intíma di Dio:~«Cacciate
1356 Tasso | era un tal dono; e vi ha creduto ~Di possederlo degno. Oh
1357 Maestr | CALZOLAIO MAESTRONE~Ut tibi dat crepìdam, mihi Pallas condere versus~
1358 Tedio | O dove, occulta a tutti,~Crepita ardente pira. ~Ah! del pensiero
1359 Distra | corno, ~Sotto gli acuti crepiti ~Del pino a mezzogiorno ~
1360 Edmene | questa~Prigion dell’onde. Cresce, nel sonante~Tumultuar,
1361 CAlb | boschi incerti e neri ~Dalla crescente tenebra, ~Fanno e rifan
1362 Edmene | cielo~Che d’obblïar, di crescermi vicini~Sempre i miei figli,
1363 Dolor2 | febbre ancor;~Ma sdegnerei di crescervi,~O tribolati e vili,~L’ansie
1364 Dolor2 | sull’orme al profugo~Lauri cresceste e fior.~Come la bruna rondine,~
1365 Dolor2 | Che a questa bella Italia~Crescon le rose indarno,~Oh insuperabil
1366 EFilib | all’Alpe e al mare; ~Dove crescono le rose ~Cerca i lauri alimentare; ~
1367 Dolor2 | quante volte, un arido~Crespo mirando, un fiore, ~Sveglie
1368 EFilib | guardia al monumento.~Ode un cricchio… e non a torto ~N’è la scolta
1369 Borbon | Che verso noi le indomite ~Crimée puledre incita,~Poi d’Oriente
1370 EFilib | Ferma il piè; rabbassa i crini;~Non nitrir; chè i tuoi
1371 Mab | per destrier’,~Sulla fonte cristallina,~Che fra l’eriche susurra,~
1372 Edmene | Corsaro il pianto, ~E il bel crociato che in un roseo nembo~All’
1373 2Dicem | l’altar di lutto.~Tutto è crollante. Ed unico ~Tu rinnovar puoi
1374 Edmene | Or, l’hai trovata?…~ Quel crollar del capo,~Quel doloroso
1375 Morbi | non ho valsenti ~Non mi cruccia pensar com’io li spenda;~
1376 Edmene | la fea per forza,~Tornar crucciata sui passati tempi. ~ Indi
1377 Voci | Azzarelina?~Dunque sogniam. Crudeli ~Son gli uomini e le sorti:~
1378 Edmene | vile io non sono!~Questi crudi, che a voi povere e frali~
1379 Edmene | rugiade del dolor. ~ Ma il crudo~Velen della memoria ogni
1380 Giusti | Vedrem connubio ancora;~E la cruenta aurora~Di secoli nefandi~
1381 Tasso | di mortal persona, ~E sui cubiti ergendosi:~ «Vi sento,~Aure
1382 Maestr | onor.~Ma con che forza ei cuce, ~Ma con che garbo ei mette ~
1383 Alboin | Dove hai la chioma?…~Real cugino, lancia smarrita,~Dammi
1384 Ceneri | e d’amor.~Vel chiedon le culle dei bimbi innocenti, ~Vel
1385 Dolor2 | Nazaren tremar.~Là dall’aerio culmine~Questo vedrem. Ma quando~
1386 Manzon | fratello,~Pur di lingua e di culto stranier.~
1387 Primav | PRIMAVERA~Isis, vere novo, cunas thalamosque tuetur,~Magna
1388 Giove | Pargoli in grembo di petrose cune,~Nutriti ai fochi dell’Olimpo
1389 Morbi | egli a’ più destri~Lambe le cuoia e i suoi più rari uccide:~
1390 Am | non avesse eguale ~Al tuo cuor nessun altro; e t’amai come ~
1391 Passeg | avvenga. A questa guerra~Cupa, eterna, il cor mi cade.~
1392 Dolor2 | trovi~Che rotte plebi, e cupide~Rabbie, e tumulti nuovi:~
1393 Edmene | SECONDO~ ~ Sfiora le eccelse cupole, tra gli archi~Vagola e
1394 Dolor2 | nell’erme mie sedi,~Non curando la infida ventura,~Ai pensosi
1395 Edmene | Anime di costor. La non curanza~Con lo spregio si paghi.
1396 Edmene | dispregiar quell’atto,~Da non curarne o vergognar tacendo?~Talor
1397 Edmene | notti… e il suo compagno~Non curarsi e tacer! Questa è la spina ~
1398 Cronac | negra iniquità.~Ma il buon curato, il sindaco,~Lo spezïal
1399 Distra | all’anime ~Da fondaco e da curia; ~E ai glorïosi amanti ~
1400 Armi | Ponghiam le spade; e non curiam gli schiavi!» ~T’allegra,
1401 Malinc | scorrerti il pianto. ~Se un curïoso, che ti passa accanto,~Di
1402 Passeg | vanità! ~Fregi e simboli non curo~Sulla povera mia pietra,~
1403 Edmene | disdegnosa indole piacque.~Ei non curò.~ Ma nella dolce terra~D’
1404 Armi | ancor con te!~Di Goito e Curtaton sacri soldati,~Ricingete
1405 Morbi | Sin che balza superbo alla curule, ~E sa l’arte dell’arte
1406 Ceneri | pugna, fra’ tuoi vincitori,~Curvati i ginocchi d’un feretro
1407 Zulia | grido il venticel rispose,~E curve e dolorose~Pianser le rose.~
1408 Tasso | E i sette colli, ~Cui si curvò la trïonfata terra, ~Come
1409 Malinc | riposa,~Poiché tutto in custodia io mi ti diei;~E dolce parla,
1410 Novara | noi pensosi in petto ~La custodiam. No, stretto ~Non è in sì
1411 Edmene | fonti, e intensi amori~Più custodir non puote. Egli oggi obblia~
1412 Tasso | volle: ma da me non venne ~Custodita abbastanza; e in lampi d’
1413 Edmene | l’anima di sangue!~ Deh, custodite, miseri! il bel sogno, ~
1414 Edmene | vostro aere cortese~Gli custodiva il più soave arcano ~Degli
1415 Ideale | IDEALE ~Ingenii custos, si vis tu nata Deorum,~
1416 Aspas | potoris famulae committere cynthum ~Purpureum et debitas Veneri
1417 Dubbio | sclamò, che al bando ~Lo Czar m’ha condannato,~Geme in
1418 Igea | tarlo del pensiero!~A voi daccanto è il vero ~Più che talor
1419 | Dacché
1420 Dubbio | tacito ~Destin gittò il suo dado;~E, i dì raccolti al guado, ~
1421 Cronac | Chi mi castrò lo stil.~Dafni una volta e Fillide~Cantai,
1422 Borbon | alfin?… ~Forse lo attendi? A Dalila~Offri, o Sanson, la chioma.~
1423 | Dallo
1424 Edmene | mura le dipinte imprese~Di dame e cavalieri; e di Gulnara~
1425 Campag | Se questi ricchi, che ci dan le glebe,~Qualche volta
1426 Dolor2 | profeti,~Fremi, o gran Dio! lo dannano~Alla catena e al bando… ~
1427 Igea | uom che lo chiese altrove~Dannato è sul macigno,~E lo sparvier
1428 Cronac | Quanto superbo scandalo~Fra i Danti di mia terra!~Dalle laringi
1429 Incant | Toglie l’attento astrologo,~E danzano i defunti in cima al colle. ~
1430 Greco | le belle~Driadi sorelle~Danzanti in giro~Pel verde Epiro~
1431 Ellade | erba ~Rugiadosa di Teo le danzatrici ~Candide Grazie. E tu degli
1432 Ceneri | banchetti di giubilo e d’ira ~Danzò, lascivendo. Poi stanca
1433 Campag | là s’affila il brando;~Dappertutto si piange e si fa piangere;~
1434 Gelos | Seida, Seida! L’ha vista dappresso; ~ Tentò, ma non trasse
1435 Giove | Dei futuri giganti. Eran dapprima~Pargoli in grembo di petrose
1436 Ideale | qualche giglio sulla mia fossa~Darai piangendo; se non si perde~
1437 Edmene | Della misera donna, a te daranno~Di tristissimo il nome;
1438 Cronac | pietre in Geremia,~E la dardania prole~Rise le illustri fole,~
1439 Lacrym | favello:~Questa Roma di Dardano, per molti ~Rischi di terra
1440 Dolor2 | rombo di campi e di ville,~Dardeggiavan di guerra sin’anco~Le pensose
1441 Versi | loro ha nodi al piè,~Nè darebbe la sua veste~ Per la porpora
1442 Edmene | alla tua somigli?~Chi non daria per queste chiome un regno,~
1443 Gelos | Che il duro suo fato più darle non può.~Or dunque, fu donna!…
1444 Dolor2 | Il serto delle spine~Per darlo ai percussor.~E se talun
1445 Edmene | la morte,~Ch’io non so darmi, saria pur pietosa,~Se mi
1446 Greco | Milo ai marmi~Sempre io darò. ~Me il doppio ha vinto~
1447 Anton | e quell’altar?~Chi potea darvi un riso~Di più beato april,~
1448 Cronac | dell’avolo~Là nella mia Dasindo~Mi cominciò gli oracoli~
1449 Maestr | CALZOLAIO MAESTRONE~Ut tibi dat crepìdam, mihi Pallas condere
1450 Societ | amica ~Voi maledir non sa.~ Datele almen che vergine ~Possa
1451 Ceneri | segreto, ~Che soffia il Davidde del novo Israel?…~Re, popoli,
1452 Dolor2 | può. ~Pensa che d’Eli a Davide~Qua la progenie crebbe,~
1453 EFilib | tracollato, ~Vergognar mi debbo assai ~Del paese ov’io regnai. ~—
1454 Sogno | padre, ~Quelle dei figli debbon dormir.~Mandan le rute colle
1455 Edmene | quell’incubo orrendo~Per debellar. Nè vinta era la pugna. ~«
1456 Edmene | sovra cui s’incurva~La debil vita a guadagnarsi il pane.~
1457 Aspas | committere cynthum ~Purpureum et debitas Veneri laudare calendas.~
1458 Tasso | lamento.~ «È ver!… Codarda~Debolezza mi vince. Oh! ma non era ~
1459 Edmene | Mesti del ciel, pareva un decaduto ~Spirito che pensasse al
1460 Ceneri | Sleal meretrice per voi si decise.~Le tempia briache vi cinse
1461 Alboin | Di quelle mense fregio e decoro,~Più dell’usato bella e
1462 Maestr | Pallas condere versus~Si dederit!~Alfin trovato ho un paio~
1463 Inide | Come le sogna. E tu non il deforme~Satiro, ma il desio della
1464 Incant | attento astrologo,~E danzano i defunti in cima al colle. ~I magi
1465 Dolor2 | dêi compier la veglia~Al defunto, che in cento, che in mille, ~
1466 Inide | cintiglio! E sarà ver ch’io deggia~Mescolarmi a costui?» ~ «
1467 Forest | In questa selva bruna~Le deïtà più belle~Favellano alle
1468 Cronac | Tu squarci alla fatidica~Delfo i silenzi ancor.~Deh! non
1469 Edmene | lunge, in altra parte mosse~Delicata e superba. ~ Uscian le turbe~
1470 Solit | mite~Ad un che amò, che delirò cercando~Suo bene in terra,
1471 Luna | sepolti,~E dei vivi il gran delitto~Di terror ti circondò.~Forse
1472 Contra | Con varia vice,~Nelle delizie~Del doppio amor,~Su via,
1473 Ceneri | pugnata dai vecchi giganti, ~Delubro custode del patto de’santi, ~
1474 Edmene | Pregava sempre — e sempre era delusa.~Più sperar non volea; dopo
1475 Zulia | Zulìa, la tenera ~Zulìa deluso ha tutti. ~E quella notte
1476 Dolor1 | non democratico in Firenze democratica, ebbi l’esilio. Quell’idea
1477 EFilib(2)| i ministeri e le Camere Democratiche. Bisogna compatire se egli
1478 Dolor1 | quei repubblicani santi e democratici puri, che ne avrebbe arrossito
1479 Dolor1 | repubblicana, ebbi il carcere; non democratico in Firenze democratica,
1480 Dolor1 | d’ingratitudine: larva di democrazia era in Firenze un assurdo
1481 | demum
1482 Inide | odorosi~Ginepri e fra le dense alghe del rivo~Qualche driade
1483 Edmene | strozzarlo. Ma, serrati i denti~E incrociate le braccia,
1484 Dolor2 | contro noi frattanto:~E a denunciar quest’opera,~Spreca lamento
1485 Ideale | Ingenii custos, si vis tu nata Deorum,~Si vis, non moriar.~Io
1486 Aspas | Due volte a noi non dà. ~Depon’ sull’ara in pace ~La moribonda
1487 Edmene | e della madre in seno~Io deponeva i verecondi arcani~Del mio
1488 Sogno | funeste, rime serene,~Qui vi depongo, qui vi consumo. ~Addio,
1489 Giusti | caro e onorato sepolcro, deponivi anche in mio nome un ramoscello
1490 Zulia | Cerca vïole,~ Per poi deporle dolcemente nelle~Mani odorose
1491 Dolor2 | Ceri notturni al raggio,~Mi deporrai sul feretro,~Lo cingerai
1492 Tasso | Qui sulla fronte mia, qui deporrebbe ~Italia il premio di tant’
1493 Ceneri | pente.~Ma brando e vessillo deposti non ha.~Nell’arduo Superga
1494 Pachit | I~Su un pilastro deposto il sonoro~Tamburino, e le
1495 Tedio | sull’altezza~Il Tempo mi deride ~E a disperar m’avvezza.~
1496 Zulia | Dal calice dei fiori,~E derivar gli oroscopi~Dal raggio
1497 Ceneri | torri e le porte, ~Che ai deschi interrotti ritorna a seder!~
1498 Incant | circolo,~Che la tua man descrive, a ciò non bada. ~ ~
1499 Armi | croce adora,~Chi una patria desia, scenda a pugnar.~Mandi
1500 Abbadi | sposa~Più glorïosi talami~Desiderar farà.~E tu, fanciulla, indocile~
1501 Dolor1 | infelicissimo, perché ho modesti desiderî e coscienza pura. Pellegrinando
1502 Passeg | mezzo il calle,~Di morir desiderò. ~Deh! ciò avvenga. A questa
|