1848-attin | atton-cical | ciclo-desid | desig-ferra | ferre-imman | immat-legan | legar-nomin | nomo-plato | plaud-rimov | rimpr-separ | sepol-svinc | sving-vesti | vesto-zulia
grassetto = Testo principale
Poesia grigio = Testo di commento
2005 Ceneri | Le suonan sui polsi le ferree catene.~Ma un lampo di fede
2006 Giove | s’alzaron nell’armi, e al ferreo squillo~Delle trombe guerriere
2007 Voci | VOCI~Arcana interdum fert murmura cerulus aether~Et
2008 Primav | Clio,~Mentre il sacro licor ferve e s’affina~Nell’anfora divina,~
2009 Contra | Tingendo va,~Penso alla fervida ~Fata, che veste~Di fosche
2010 Luna | sei. Ma tal ti sogna~Nelle fervide e commosse~Sue fantasme
2011 Distra | cittadino scherno!~Però, sepolti fervono~L’opra e l’affetto interno, ~
2012 Edmene | Sirmio; e in una sola~Armonia fervorosa, a mille a mille, ~Salir
2013 Lacrym | Francia ed or sotto l’accesa~Ferza canicular son traversate~
2014 Dolor2 | cenci da postribolo, ~Tra fescennine mazze,~Tratta per l’ebbre
2015 Novara | Tra suddito e signore ~Non fesse il nodo acerbo. ~E voi d’
2016 Edmene | Arrigo; e carezzava i figli~Festevolmente, e sulle sue ginocchia~Se
2017 Ellade | far risposta ~Qual tu la festi, I morbidi Fäoni~Coronati
2018 Edmene | Compatir delle colpe?… e se festiva ~Talor si mostra, perché
2019 EFilib | dall’alpe al mare ~Molto fetida è la gora. ~— Maestà! continua
2020 Dolor2 | pazzo intorno~La daga od il fiagel. ~Savi tu cerchi, o misera~
2021 Solit | degli antichi padri,~Stelle fiammanti in procelloso nembo; ~E
2022 Uomo | elmo, l’acciar la maglia ~Fiammeggiano di gloria, ~Il Dio della
2023 EFilib | ritto Emanuele. ~Non si ficca, in certe prove; ~Caschi
2024 EFilib | caso!…~— Va; non farmi il ficcanaso,~Zitto là. C’è ancor nel
2025 Dolor2 | Come la bruna rondine,~Fida del mar veliera,~Drizza
2026 Dolor2 | verità dispiacque.~Meglio fidar le subite ~Ire alle nubi
2027 Versi | cauti, a tanto volo ~ Non fidatevi così:~Qui nell’atrio afflitto
2028 Aspas | Il giovinetto seno ~Che Fidia innamorò.~Le due ridenti
2029 Dolor1 | catene. Se andasse perduta la fiducia nell’Onnipotente, che resterebbe
2030 Giusti | sol.~Sta’meco, Amor. Mi fiede~Vario vulgar sussurro:~Ma
2031 Dolor2 | Israele,~E poi l’aceto e il fiele ~Le versano così!~Fremi,
2032 Rilla | nol capirà petto mortal;~Fier come il sol, come l’oceano
2033 Edmene | occhi smarriti; nulla. A fievol voce ~Chiama Leoni; ma nessun
2034 Pachit | tu devi compir.» ~«Bruna fìglia dei cantabri lidi,~Parla
2035 Giove | villosi petti ~De’ coloni le figlie e de’ pastori~Imparâro il
2036 Manzon | pensieri, ~Non dolerti, o fìgliuol d’Alighieri, ~Che l’Italia
2037 PioIX | ai poli, ~Dove ha pur Dio figliuoli, ~Quel nuovo grido inaugura ~
2038 CAlb | cavalchi intrepido~Per le tue file ardenti, ~Dimmi: l’assalto
2039 Incant | smorza la confusa~Canzon de’ filinguelli,~E sotto i muschi e l’eriche~
2040 Cronac | stil.~Dafni una volta e Fillide~Cantai, del Zappi a modo, ~
2041 Sogno | Salmo si canta;~Giù giù filtrate cascar sull’ossa~Sento le
2042 Rosign | Cantiamo,~Augelletti, cantiam, finchè la scura~Notte chiuda su
2043 Edmene | nel ciel, sulla solinga~Finestretta venia guardando al mare;~
2044 RitFis | suol crear l’affetto, ~Mi fingono sottil, macro e sparuto;~
2045 EFilib | è proprio un vile. —~Non finía questa parola~Che il feroce
2046 Edmene | occhi ~Subitamente; e non finìa la madre~Di carezzarlo.~
2047 Galop | speranze della terra!~Voi finite in un avel. ~ ~
2048 Edmene | pel rifiutato pane,~Non finiva di piangere — e col pianto~
2049 Morte | Come gli sciocchi se l’han finta e i rei; ~Ma quale il mesto
2050 Sogno | a noi d’intorno la neve fiocca~E tu gelata sarai dimani,~
2051 Gelos | Eppur su quel crine non fiocco di neve,~ Non velo di nebbia
2052 Dubbio | Viva, sclamò l’Ibero, ~Il fìor d’Andalusia. ~Nessuna ha
2053 Forest | alcuna~Sul tuo labbro non fiora.~Giaci pallida e muta e
2054 Edmene | recente rosa~Che la gentil fioraia, in trapassando ~Data gli
2055 Voci | del crin nero~Ti vesto a fiordalisi, ~E nel romito speco~Su
2056 TuttoR | mai! —~— Tornano al vaso i fiorellini miei, ~ Tornan le stelle…
2057 Edmene | delle prime stelle~E ai fioretti del margo acconsentendo ~
2058 CAlb | Per assaggiar che pane ~Fioria sul vostro suol.~E l’assaggiaro!
2059 Inide | ebri: e mal dissimulate~Fiorian le corna dalla scabra chioma. ~
2060 Abbadi | Raccoglierai, corone,~Quai non fioriro al libero ~Sol della greca
2061 Solit | in procelloso nembo; ~E fiorisca una volta il forte aprile~
2062 Sogni | mio germoglino:~Sul tuo fioriscan rose.~La gondoletta i placidi~
2063 Simpat | fugge, l’altro s’avanza,~ Fiorisce il duolo come il gioir; ~
2064 Novara | fu selvaggio lido~Che non fiorisse al moto~Di quest’ausonio
2065 Aspas | Pireo~Ti può ricompensar.~Fioristi rugiadosa,~Ed or non sei
2066 Forest | rugiada~Spira l’ambrosia, son fioriti i dumi: ~Questa è l’ora
2067 Borbon | Non Dio che insiem le unì.~Fisa le illustri vittime~Tu,
2068 Edmene | giuoco?… A chi riguardi~Sì fisamente?… Di’; conosceresti ~Quel
2069 Cronac | in bassi ed alti scanni~Fisando i tuoi tiranni,~Ogni giustizia
2070 Galop | perfido riso?~Non senti che fischi d’orrendo flagel? ~L’odor
2071 Ceneri | elmetto ~Le palle omicide, fischiando, fuggir,~Poi, vista, l’austero,
2072 Contra | piè;~Dell’altra il lugubre~Fischio dei venti,~Le selve e i
2073 Edmene | Null’altro?…»~ «E perchè fiso~Così mi guardi?» —~ Tutto
2074 Cronac | assunto al tabernacolo,~Fissai la trinità.~Ed ella, austera
2075 Edmene | terra~D’Italia nostra un dì fisse gli ardenti~Lampi degli
2076 Novara | afflitte, ~Mentre le torme fitte ~Dei vincitor nefandi ~Rupper
2077 Edmene | Continuatamente iva tessendo~Più fitto sempre.~ Ma sorrider lieta~
2078 Edmene | Luccicava tra l’erbe un fiumicello.~E, a compir quella pace,
2079 Edmene | il vento,~Eternamente le flagella il mare,~A ricordar che
2080 Dolor2 | Fuor si vomita, e ruota il flagello~Sulla inerme, che sotto
2081 Giusti | germoglia, ~Fin sulla tomba, ai flamini ~Trafitti a’ piè del suo
2082 Rosign | universo.~Oh rosignol, divino ~Flauto de’ boschi, avessi~I tuoi
2083 Giove | Urla Encelado sempre, e Flegra tutta~De’ combusti cadaveri
2084 Edmene | Delle mistiche palme, e i flessüosi ~Giovinetti rosai dell’Ellesponto~
2085 Forest | sylvam ludunt: vos carpite flores,~Nymphae.~Come è fuor dell’
2086 Calunn | gelati in don,~Non a mirar la florida ~Beltà de’ campi, e il velo ~
2087 Aspas | Aspasia, a quante or sono ~Sul florido Cefiso ~Schiave d’amor leggiadre.~
2088 Edmene | le fuggenti trecce,~E il fluttüar degli scomposti veli~Ei
2089 Patria | Sovra ogni torre, sovra ogni foce.~Di sè rendendo l’aere giocondo,~
2090 Incant | Ancor son curvi; ancora~Il focherel di Venere~Malinconico infiora
2091 Voci | gaio,~Com’acqua a le sue foci.~N’è vero, Azzarelina?~Dicon
2092 Primav | luce la vampa ~Sui vasti focolari,~Novellando si va di cose
2093 Dubbio | saliti in tergo~Dei corridor focosi;~Tutti al nativo albergo~
2094 Dolor2 | carceri m’aprir.~Mastri in foggiar repubbliche,~Non certo a
2095 Ceneri | patto d’amor più tenace, ~Foggiatevi l’arme nel dì della pace, ~
2096 Cronac | Povero pazzo! i memori~Fogli sigilla e taci.~Fatti allo
2097 Edmene | scherzano i silfi entro al fogliame~Delle mistiche palme, e
2098 Forest | A noi che andiam, come fogliette al vento,~Nella cupida fossa.~
2099 Luna | e non pudica~Ti sognò la fola antica,~E di Latmo i mirti
2100 Dolor2 | brindisi ~Manda ghignando ai folli.~Poi sul guancial men timida~
2101 Edmene | Del sospetto discendere?… Follia!~Ma inumano è lo strazio.
2102 Manzon | Si scolora e che tutto è follía;~So che il giusto non cerca
2103 Edmene | pianura~Limpidi canti, e nella folta siepe~Il rosignol che piange!
2104 Sogno | cara; prendi il tuo loco, ~Folte son l’ombre; ma non temer:~
2105 Distra | par demenza all’anime ~Da fondaco e da curia; ~E ai glorïosi
2106 Edmene | a cui lambe la luce ~Le fondamenta brune, e, digradando~Via
2107 EFilib | abbandoni. ~Maladetto il fonditore~Che gli ha fatto anche gli
2108 Tedio | sguardo.~Qual cervo alla fontana,~S’abbevera d’amore~Tutta
2109 Edmene | Miseranda colpevole!… Che fora,~S’ei risapesse?… Oh mio
2110 Cronac | al sol.~Greche e romane forbici~Fûr su quell’ale in guerra. ~
2111 Morbi | se stésso: un bindolo da forca~Che fa gran cose. È ver
2112 Uomo | guerra; ~Per mezzo alle foreste ~Fiero la tenda inalza; ~
2113 Armi | cicalio volgar.~Tra l’aule e i fôri, tra i sepolcri e l’are ~
2114 Inide | giovinetta e di giunchiglie ~Le formaron la fossa.~ Il detestato~
2115 Byron | lande,~Bello apparisti e formidabil tanto,~Che spesso i lauri
2116 Igea | spalle~E i validi toraci~Io formo a questi audaci~Del monte
2117 Luna | allaga;~E tu scherzi, o fortunata,~Co’ tuoi raggi in mezzo
2118 Rosign | che pensa e geme,~Rosignol fortunato,~Vorrebbe al par di te,
2119 Foscol | cade,~Teco traesti l’ultime fortune. ~E hai dovuto varcar l’
2120 Edmene | spina ~Più sanguinosa. ~ Il forvïato tralcio~Trova un olmo, e
2121 Edmene | delle tremanti bocche~Alla forzata ilarità del volto ~Non rispose
2122 Contra | fervida ~Fata, che veste~Di fosche porpore~La sua beltà.~D’
2123 Versi | lontan,~Van dal cielo ai foschi averni~ E van sempre e sempre
2124 Foscol | A UGO FOSCOLO ~
2125 | fossimo
2126 Distra | Ma neppur l’ansie e il fracido ~Riso, e il cader di noia,~
2127 Lacrym | LACRYMAE RERUM~Saltem si, rebus fractis, mihi nomina restant!~ A
2128 Edmene | ancor novi fantasmi. E il fragoroso~Suonar d’un cocchio; e nell’
2129 Edmene | molle~Aere indistinto, una fragranza intorno,~Un’armonia da rinnovar
2130 Uomo | poter dell’angelo, ~Nella fralezza d’Eva! ~E non tremò. Nei
2131 Edmene | crudi, che a voi povere e frali~Insegnaron la colpa, e poi
2132 Distra | liberi, e raminghi ~Su per la frana ombrosa ~Colà scontrando
2133 EFilib | Quella scolta un po’ più franca ~Si rimise in positura, ~
2134 Ceneri | gioia d’un vinto disegno:~«Francata è l’Italia, mio padre e
2135 Morbi | Se più su non salii, son franco almeno ~Dal capogiro: l’
2136 Edmene | aere, quel sole~Che non si franga dalle pietre in fiamma;~
2137 Giusti | pianse?… ~De’ giorni tuoi si franse ~Quasi non visto il nodo. ~
2138 Edmene | la canna~Dal turbine già franta, e sotto ai morsi~Del livido
2139 Edmene | Passa a staccar qualche frantume il vento,~Mentre in alto
2140 Incant | selvetta bruna~Le mille frasche armoniche~Si vanno ad una
2141 Mab | dell’aria, i tersi fonti,~Il frassino de’ monti~E il bianco silfo
2142 Uomo | il tuo nome, ~Che di un fraterno riso ~Consola il tuo cammin,~
2143 Inide | che sospese a tergo~Le frecce d’oro, il portamento e il
2144 Tedio | Mente delira, e crede~A una fredd’ombra e vana,~Ombra che
2145 Solit | pieno,~Riso che sfiora i freddi labbri appena,~E dentro
2146 Luna | antiche ossa de’ prodi,~Che fregiâr d’un mondo infranto~Col
2147 Cronac | malve e d’alighe~Non vuoi fregiarsi il crin.~Canta; e cantando
2148 Calunn | la bufera e il turbine ~Fremano intorno a te.~E i fiori
2149 2Dicem | Udrai levarsi un grido~Di fremebondi al ciel.~Bada. Chi ingiuria
2150 Dolor2 | Ondeggiavano i negri ~Battaglioni, fremevan le squille,~Ruggìa l’ira
2151 Rilla | guardi affisse…~E in un riso frenetico scoppiò.~— T’ho trovato,
2152 Edmene | Mettendo un soffio di sottil frescura, ~Luccicava tra l’erbe un
2153 Maestr | Ripetta~E non fa l’arte in fretta~Ma da par suo la fa.~Leggicchia,
2154 Inide | glorïoso intanto~Apolline di Frigia era nel vivo~Pensier della
2155 Ellade | selve ~Calar le travi per le frigie antenne ~Che trassero l’
2156 Edmene | pensieri. ~ A voi più volte,~O frïulane valli, inebrïato~Tornava
2157 EFilib | luglio. — ~E la scolta al frizzo orrendo ~Il fucil spianò
2158 Dubbio | parlò:~— Rea non son io. Da frodi ~E tradimenti altrui ~Son
2159 Oriuol | male voci; e il vedovo ~Frugai nicchietto invan.~Dagli
2160 Edmene | carponi, e con le mani bianche~Frugando in mezzo all’erbe e per
2161 Cronac | Le ree stupidità.~Sino frugâr nel tumulo~Dove tu dormi,
2162 Versi | ruscel,~O coi silfi nei frutteti ~ Quando Cinzia arride in
2163 Conveg | fiori ell’ebbe, i più bei frutti; ~L’amò sui monti, l’adorò
2164 Giove | cadaveri nereggia.~Questo fruttò dalle incestate nozze~E
2165 Passeg(3)| con essa son più sicuri e fruttuosi.~Torino 20 aprile 1849~
2166 Dolor1(1)| e Giuseppe Montanelli di Fucecchio, esiliato dalla Toscana,
2167 EFilib | minaccia ~Colla bocca del fucile, ~E persin… M’hai detto
2168 Distra | da feretro~E un senso da fucina,~Lo schietto ardir selvaggio ~
2169 Perdon | oscura~Della terra il dì fugace,~Si guadagna il dì che dura~
2170 Oriuol | Coi rigidi bisogni ~Delle fuggevoli ore~Non urteranno; e al
2171 Inide | destinata: e da costui tu fuggi ~Vanamente, o fanciulla.
2172 Edmene | quella stanza~Maledetta fuggìa. Ma un’ampia landa ~Le si
2173 Poeta | non però del candido~Riso fuggiam la luce,~Che a solitari
2174 Tasso | ciel questi pianeti ~Non fuggiranno, che la illustre chioma ~
2175 Conveg | messa…~Ed ei non volle.~Fuggiro un dì dopo contrasti e guerre;~
2176 Edmene | prora apresi il mare. ~Così fuggisser le memorie infami~Che lasciasti
2177 Sogni | prorompenti baci~Sarian fuggite invan. ~Terribil Dio, rispondimi;~
2178 Edmene | come, ~Come, adesso, ai fuggiti anni ella pensa!~Quante
2179 Edmene | appressarsi~Di quell’ora di Dio fuggon dall’alma~I corrucci e le
2180 Greco | terram~Tundite nunc, pueri: fugiunt super aequora Persae.~D’
2181 Dolor2 | iene del deserto~Che il fulgid’òr d’Alberto~I canti miei
2182 Poeta | lasciò;~ Tolto così da un fulgido ~Sentier di sogni, anch’
2183 Edmene | Uscir quelle parole~Fulgoreggiando. Traboccò riversa~Edmenegarda,
2184 Edmene | selvagge ire dal petto~Fulmina Otello, e solitario cade~
2185 Giove | e cominciò la pugna~Dei fulminati. E Prometèo sull’Ida ~La
2186 Lacrym | ritorni. ~ Virïate, il prode~Fulminator dai cantabri dirupi,~Come
2187 Giusti | pigro occidental. ~Poi la fulminea possa,~Che un dì fu tua,
2188 Edmene | infranto.~E colpevoli fremiti e fulminee~Voci dai labbri d’un fantasma
2189 Ceneri | Potrete poi sempre le fulve pupille, ~Nell’ora del sonno,
2190 Greco | Sotto la spuma~Si torce e fuma~Nel mio bicchier; ~Col sole
2191 Morbi | turbiam: se il gufo ~Canta sui fumaioli, ha da colpirci ~Qualche
2192 Giove | fiero cacciator le spalle;~Fumâr nelle caverne e sulle rupi,~
2193 Alboin | tazze per il banchetto; ~Fumosa ai capi l’ebrezza ascende;~
2194 Novara | pietà del cielo ~Che nel funèbre velo~Li ravvolgea, nè seppero ~
2195 Tedio | Trasformano in altari ~I funebri deserti.~Ella gli spasmi
2196 Ceneri | che la ispira, ~Per l’aure funébri d’Italia s’aggira, ~Piangendo
2197 Ellade | il fegato immortale ~La funesta gli rode aquila ancora.~
2198 Edmene | Ahi! la viola del pensier, funesto~Vaticinio è di mali. ~ Una
2199 Edmene | servitù condanni ~Questo fuoco d’amor, che da lui parte~
2200 Tasso | immenso ~Aër nulla s’udia, fuorchè il sonante ~Precipitar del
2201 Gelos | ancor non è paga. Gelosa, furente~ Ne interroga il core, lo
2202 Armi | è qui.~Volve il Danubio furibondi i flutti,~Scintillano per
2203 Gelos | mia fibra, a scorgerla, ~Furiosamente ardea. ~M’ascolta; i tuoi
2204 Edmene | Otello ~Con le sue mani furïose estinse~Desdemona infelice,
2205 Edmene | Così bastasse!» ~ E in furïosi e torvi~Pensamenti quel
2206 Ellade | virgineo gemito placati ~Fûro della nembosa Aulide i venti. ~
2207 Armi | Notte rea di spavento e di furore…~Questo, questo mi varca
2208 Manzon | Che ritorni alle colpe, ai furori! ~La mia voce non sorga
2209 Ceneri | rivestir,~Servendo una razza di furti pasciuta,~Che un giorno
2210 Edmene | terror, giù nella folla~Furtivamente il suo Leoni affisa,~Che,
2211 Dubbio | ogni donna al mondo ~La mia futura sposa. ~L’occhio cilestre
2212 Plana | A G. PLANA~ M’odi, signor. Quand’
2213 Morbi | in fe’ di galantuomo,~Il gabbamondo; e mi restò l’inganno~Come
2214 Lacrym | un povero augelletto~In gabbia d’ôr? Dai perfidi spiragli~
2215 EFilib | prima falda. ~Parlamento e gabinetto~Son due sbrendoli di ghetto. ~—
2216 EFilib | tutti.~Di trottar verso Gaeta~Ha lei pur la regia idea? ~
2217 Igea | Ma può levarsi pieno~Di gagliardía divina,~S’ei la sua testa
2218 Uomo | dorso il porterà!» ~ E già gagliardo e nomade ~Corre la giovin
2219 Morbi | Quanto mi disse, in fe’ di galantuomo,~Il gabbamondo; e mi restò
2220 EFilib | merto ~Perch’io sfoggi il galateo? ~Non mi chiamo Carlo Alberto, ~
2221 Pachit | intrigo del caballero~Le galoppava la fantasia,~Nulla aspettando.
2222 Edmene | pensier… curvata~Sul tenue gambo e pallida la vide ~Presso
2223 Ramus | cui tripudio il mistico~Gange e il divino Eurota~E l’ilice
2224 EFilib | ei non si move, ~Non gli garba andare a zonzo; ~È un re
2225 Maestr | forza ei cuce, ~Ma con che garbo ei mette ~Le stringhe e
2226 Edmene | Tutt’Europa ai canti~Della Garcìa sospira.» — ~ Allegra accolse~
2227 Edmene | il vispolino~Trepidando garrì. Ma in quelle strette~Paurose
2228 Lacrym | Ma perpetuo il falco~Garrisce al monte, ma s’abbraccia
2229 Versi | Verde ~ Una bella ed un garzon,~Essi trillano a chi perde~
2230 Ellade | quadrighe ~E i vincitori e il garzoncel di Tebe ~Che col libero
2231 Rilla | E non un’ora ai lieti~ Garzoni aperse il verecondo cor. ~
2232 Mab | nigris me linquere corvis~Gaudeo; subque dio teneros insector
2233 Gelos | tutte le belle,~ Zorama di Gaza, con tacito piè ~Al pallido
2234 2Dicem | Suoi traditor la plebe.~Tu Gedeon sul Tempio ~Alza di Dio
2235 Edmene | istante~Indi sorrise; e due gelate stille~Dagli occhi morti
2236 Calunn | avesti i perfidi ~Occhi gelati in don,~Non a mirar la florida ~
2237 Gelos | all’amor mio. — ~Parti, gelato è l’aere. — ~— Gelo non
2238 Edmene | nel felice stato.~Ma il geloso Avversario d’ogni bene ~
2239 Primav | un fil d’odore:~A qualche gelso un canto~Di solingo augelletto: ~
2240 Luna | tranquilli,~Meco in grembo al gelsomin?~Schiava ad altri, a me
2241 Edmene | Popolosa città. ~ Ma il gelsomino~Sotto i vampi del sol, senza
2242 Novara | affanni~I bardi di Lamagna~Geman con voi; non piagna ~Italo
2243 Lacrym | e dalle chiese alpestri~Gemere ascolto il passero solingo, ~
2244 Sogni | Non ti direi che t’amo.~Ma gemerei d’amor.~Fossi una rosa,
2245 Edmene | propositi la mente,~S’anco gemesse la ragion del cuore. ~ A
2246 Edmene | la strinse~Tra le palme e gemette. ~ «Io ben rammento~Che,
2247 Edmene | quel terribil pianto.~ Ne gemettero gli angeli. Percossa~Quell’
2248 Mab | cederan Sirio e Saturno,~I due Gemini, Urano, Espero e l’Orse ~
2249 Borbon | vento~Parla e t’impreca; il gemino~Mondo t’acclama infido; ~
2250 ChiAmi | Poi venne un re; del suo gemmato serto~ M’offerse lo splendor:~
2251 Edmene | precipita un’alma e senza madre ~Gemon due figli e pesa il vitupero~
2252 Edmene | tormentosa avidità cercava.~Avrìa gemuto ogni più scabro petto ~A
2253 Contra | ore del riso, ~L’altra mi genera~Quelle del duol.~Quando
2254 EFilib | salì le scale ~Del Comando Generale… ~E parlò distesamente ~
2255 Tedio | Beato è chi non nasce,~O generato appena,~Muor nelle bianche
2256 RitMor | fa; spregio la ingrata ~Genìa de’ vili; ardite cose io
2257 Uomo | Patti la Fè compose, ~I genii del connubio ~Si cinsero
2258 Anton | L’occulto amor svelò,~Pia gentilezza almeno~Tacer non v’insegnò? ~
2259 EFilib | Che una Camera si pone ~Genuflessa a dire il Credo ~Di cotesto
2260 Cronac | fatua Solima~Le pietre in Geremia,~E la dardania prole~Rise
2261 Dolor2 | Troppo, egli è ver, di Gerico~S’è maculato il fiore,~Ma
2262 Primav | scompiglia~I piccioletti germi e li conduce~Fuor nella
2263 Cronac | uscio.~ Prov.~Uno stess’orto germina~L’arancio e la cipolla,~
2264 Sogni | ne pose. ~Spine sul mio germoglino:~Sul tuo fioriscan rose.~
2265 Tasso | chiome che m’ardono! La mia ~Gerusalem rendetemi!… Non voglio ~
2266 Tasso | cantor della tua santa ~Gerusalemme. —~ «Si! son io. (Proruppe~
2267 Distra | Distratto, a un dio di gesso~Or la ceffata accocco,~Or
2268 Novara | reddiste e domi ~A dir le gesta e i nomi ~Dei perduti fratelli; ~
2269 Anton | sacerdote~La spoglia di Gesù;~La più segreta parte ~Lasciò
2270 Luna | tuoi rai contaminò;~E a Getsemani movendo,~Ti fu ignoto il
2271 Dolor2 | Scagliano i figli in lei; ~Gettan sull’aurea clamide~Le sorti
2272 Edmene | poi?… No, no. Sull’onde ~Getterò la mia vita. Io più non
2273 Sogno | La nostra bruna fossa a ghermir.~Dove son chiuse l’ossa
2274 Edmene | laccio tra la siepe al falco~Ghermisce il collo, e la invisibil
2275 Morbi | e chi rivende ~La farina ghermita all’altrui sacco ~E con
2276 EFilib | gabinetto~Son due sbrendoli di ghetto. ~— Maestà, parli un po’
2277 Edmene | di partir. Leoni~La man ghiacciata le serrò. ~ «Congiunti,~
2278 Galop | febbre e del sudore;~Polve e ghiaia in alto sbalza~Sotto i piè
2279 Cronac | musa mia, la cenere ~Del Ghibellin baciasti;~Tu solitaria visiti~
2280 Calunn | infamia e transita ~Fra la ghignante plebe ~Che la fa rea del
2281 Dolor1 | farisei del mondo politico, mi ghignarono intorno; nè il lutto delle
2282 EFilib | l’Europa e il mondo?~— Ghignerà, come si suole~D’un gran
2283 Dolor2 | qualche pianta~Sibila il ghiro, e canta~Sui vespri il mandrïan; ~
2284 | Giacché
2285 Oriuol | sai da quale~Tristezza io giaccia oppresso ~Quando ti guardo,
2286 Mab | D’odorate giunchiglie io giacerò;~E tu, acceso, qual sei,
2287 Giusti | Meglio così! Di rose~Ti fè giaciglio al fianco~Ella; e sul capo
2288 Tasso | il carcere nefando~Ov’io giacqui tant’anni; e i maledetti ~
2289 Primav | sul Pangèo la festa.~Poi gialliscon le foglie~E cadono; s’accampa~
2290 Lacrym | a quando a quando,~Sul Gianicolo sacro o l’Aventino ~L’alte
2291 Zulia | sciabola ~Sfonda de’ suoi giannizzeri ~Nel petto; e quasi l’angelo ~
2292 Edmene | un segreto calle~Di quel giardino, la colpevol donna, ~Compreso
2293 Tasso | siepe il verme. ~E con le gigantesche ombre cadenti ~Sotto l’interminato
2294 Edmene | misurarla~Vedea quell’uomo a giganteschi passi,~E lunge lunge, oltre
2295 Ideale | vermiglia sulla montagna,~E alla ginestra rileva il blando~Capo e
2296 Giusti | di leggerlo tu medesimo a Gino Capponi, che fu quasi fratello
2297 Pachit | ossequio in segno, ~Curvo un ginocchio, si congedò.~Dopo tre giorni
2298 Pachit | Pedro quando la dà». ~Qui ginocchiossi. l’aria dei viso, ~Degli
2299 EFilib | dei Buoncompagni, ~Dei Gioberti e dei Pinelli? ~Bando bando
2300 Versi | che dirà; ~O se a Pasqua gioca al Verde ~ Una bella ed
2301 Dolor1 | Fieramente assetato di libertà, giocai a quel gioco nei dì del
2302 Alboin | re briaco, così dicendo, ~Giocherellava col teschio orrendo;~E a
2303 2Dicem | o Principe, ~Ha infami giochi. E bada~Che può fallir la
2304 Edmene | teste~De’ suoi fanciulli giocondar la fiera~Alma d’Arrigo! ~ — «
2305 Am | memorie dell’età fiorita!~E gioisca ella, se altro amor le adorni~
2306 Edmene | che ti feci io mai?… Forse gioisci~Di vedermi tremar?… Dillo
2307 Gelos | coltri abbandona sì lungo gioite~ Ancor colle labbra stillanti
2308 EFilib | sulle spalle ~Di parecchi giornalisti;~Non so ben se lei m’intenda,~
2309 Igea | affrettar l’arrivo~Della giornata negra? ~Ne’ baci miei t’
2310 Tasso | destrieri nitrito, e pompe e giostre ~E baldanze magnanime, e
2311 Giove | madre Terra,~Che di bellezza giovanil vestita,~Dormia sommersa
2312 Edmene | gagliarda Utino, l’opre~Del tuo Giovanni, che attingea dai labbri ~
2313 Byron | dell’Egèo sull’acque.~Non vi giovi indagar com’è vissuto;~Pensate
2314 Zulia | Passi cantando, ~ E miri un giovincel, che l’orme affretta ~Sull’
2315 ChiAmi | cor.~Alfine un pensieroso giovincello~ Venne, e mi chiese amor; ~
2316 Solit | I.~Che mi giovò peregrinar per tante~Terre,
2317 Incant | foglia. ~Lampane grazïose~Giran la verde stanza;~E, strani
2318 Mab | guscio d’ebano, mi piacque~Girar le terre e l’acque,~E dare
2319 Distra | chi mi bada, ~Fo soste, e girigogoli ~Serpeggio per la strada; ~
2320 Tedio | L’errante savoiardo~Sulla gironda suona.~Esce un acuto dardo ~
2321 Pachit | d’argento~Detto questo, girossi nel vento~La Pachita dei
2322 Gelos | soglie ~ Fatali; sul marmo la gitta; e perchè~Ancor di bellezza
2323 Edmene | dolce persona~Di qua, di là gittarsi incertamente,~Curva, carponi,
2324 Edmene | e non tardò la sorte~A gittarvela su. ~ Già il piè d’Arrigo~
2325 Edmene | delirar di sensi,~Che ti gittasse al marinaio in braccio.~
2326 Novara | D’una gran pugna ancora, ~Gittate il guanto al perfido ~Destin
2327 Armi | sofferti, il pane~Ci fia gittato; poi l’insulto vil; ~Poi
2328 Calunn | La rea caldaia accendi.~Gittavi l’erbe, adunale, ~Spremine
2329 Edmene | il fatal vezzo infranto,~Gittollo ai piedi della donna e sparve.~
2330 Cronac | Pindo; ~Ma l’irto pedagogo~Gittommi il Dante al rogo,~Tonando
2331 Dolor2 | dalla valle ~In quell’ora di giubili immensi.~Ma tu intanto ti
2332 Luna | superba dea,~Là nel ciel della Giudea~Scolorasti, il dì che asperso~
2333 Contra | vol.~Pari a quel nomade ~Giudeo fuggente,~Che sol coi secoli~
2334 Dubbio | fronti caste,~E voi che giudicaste~Quel Dio giudicherà. — ~
2335 Dubbio | che giudicaste~Quel Dio giudicherà. — ~Uno sghignazzo obliquo~
2336 Ceneri | dall’elsa di barbare spade, ~Giudicii di pianto su te non voler!~
2337 Edmene | non ha la creta~Verità di giudizio; e agonizzante~Cristo pregò
2338 Abbadi | le istorie ~D’Imelda e di Giulietta.~E, in voluttà fantastiche~
2339 Edmene | merita, o Signor, quando ella giunga~Nel tuo cospetto, che coi
2340 Donna | tocca, ~Se tu mi dai di giungere ~La mia con la tua bocca, ~
2341 Morbi | sette volte ~Bravo a chi sa giuocar dentro a quest’acque ~Con
2342 Edmene | Nella vicenda de’ convulsi giuochi,~Tu crederai di seppellir
2343 Edmene | sospendi,~Adolfetto, il tuo giuoco?… A chi riguardi~Sì fisamente?…
2344 Edmene | Su quale altare io lo giurai? Qual Dio~Presiedette al
2345 Ellade | arcana ~Edipo triste: e qui giurâr gli Atrìdi, ~Mentre rompea
2346 Dubbio | Nota d’infame avrà. — ~Giuraron tutti. E in dorso ~Salito
2347 Ceneri | quest’ara. La fiaccola è qui.~Giurate nei sette segnacoli suoi. ~
2348 EFilib | larve, e cerca i visi.~Hai giurato ad una Carta;~Tentennar
2349 Borbon | Dell’Uno e Trino Iddio,~Giuravi tu: «La folgore ~Piombi
2350 Pachit | nell’onda, ~Pur la spica giuriam di recar».~«Caballero, se
2351 PioIX | Pei crismi e per la fede ~Giustificato erede, ~Poste le man sui
2352 Pachit | insofferente pupilla bruna ~Giva spïando se mai vedesse ~
2353 Voci | Oh! guarda ~Come siam glauche e belle».~Ed io rispondo:
2354 Armi | chieder conto a chi versar gliel fe’.~E guai se indarno e’
2355 2Dicem | Questo da sofi e màrtiri~Glorificato ostello.~Tutti, dall’alpe
2356 Tedio | fresca e lieve,~Nè fama gloriosa, ~Nè dei rimasti i lai,~
2357 Incant | strani amanti e spose,~I gnomi e le mandragore~Coi gigli
2358 Sogno | cascar sull’ossa~Sento le gocce dell’acqua santa. ~Ma tu
2359 Edmene | E dal bruno~Fronte gocciava qualche fredda stilla.~Poi,
2360 Calunn | riso, ~Spruzza le turpi gocciole ~All’innocente in viso, ~
2361 Malinc | mesto dietr’un ben lontano,~Goda di conversar col mio dolore. ~
2362 Edmene | vagolando spira?…~Vieni a goderla.» ~ «Il tuo voler m’è caro,~
2363 Malinc | tuo stile,~Che di soavi godimenti mesti~Fai tremar l’alma
2364 Novara | mio voto orrendo, ~Nè già godrei veggendo ~Madre che plori
2365 Armi | Italia è ancor con te!~Di Goito e Curtaton sacri soldati,~
2366 Zulia | Pensò la mesta al suo golfo lontano.~E sospirò, che
2367 Oriuol | solo,~E che non piè, nè gombito ~Di ladroncel m’urtò.~Dov’
2368 Distra | nelle stelle ~Urto l’incauto gomito ~All’anca delle belle, ~
2369 Aspas | Chieder che giova, Aspasia,~Gomme ed unguenti all’Asia?~Nè
2370 Edmene | strepiti, sempre egual la pace;~Gondole eterne e gondolieri e ciance.~
2371 Edmene | spettacolo a vedersi~Agili gondolette, una sull’altra ~Scivolanti
2372 Edmene | bambini~Ridono anch’essi, il gondolier prosegue~La sua canzone;
2373 Edmene | la pace;~Gondole eterne e gondolieri e ciance.~Mai quell’ampio
2374 Edmene | amante. ~ E ondosi drappi e gonne agili e bianche,~Come piuma
2375 EFilib | mare ~Molto fetida è la gora. ~— Maestà! continua ancora?~
2376 Rosign | alba, nè la luna~Senza i gorgheggi usati.~Ahi! perché v’ami
2377 Primav | primavera anch’io:~E con gorgheggio arcano~Qui nella mente il
2378 Ellade | nefanda rupe, ~Misera!, e il gorgo dell’Egèo ti chiuse.~Or
2379 Cronac | dotte~Schiattâr pustéme e gotte;~Diede itterizie e coliche ~
2380 Primav | sì breve per noi, chi ti governa~Il virgineo pensier? chi
2381 Dolor1 | me fatto. Gli uomini che governano queste due nobilissime città
2382 EFilib | pitocchi,~Che implebeiano il governo,~Esser principi è uno scherno.~
2383 Dolor2 | furor di Spartaco;~Odio de’ Gracchi il ferro:~Piango al destin
2384 Giusti | famoso.~Ti prego di far gradire questo mio canto, anzi di
2385 Ombre | per questa landa orrida e grama, ~E gli è cibo l’amor, tenda
2386 Edmene | fronti chine~E vestiti a gramaglia. ~ Ahi, che parola~Di tremendi
2387 Zulia | fantastiche ~Riviere di Granata: ~E le fanciulle amanti ~
2388 EFilib | due l’antico brando, ~E il grand’elmo e la corazza~Scaraventa
2389 Edmene | Iddio? Non è già il mondo~Grandemente pietoso. Egli al banchetto~
2390 Mab | che canti ogni ruscel. ~Oh grandezze, o maraviglie~Della candida
2391 Incant | polpe a mattutino? ~Sono un granel di pepe~Non visto: ecco
2392 Greco | dorio nappo~Mi sprema il grappo~La tua di rosa~Man rugiadosa,~
2393 Giusti | E l’aura dei miei carmi ~Grata ti venne intorno, ~Migra
2394 Giusti | come debito e segno di gratitudine. È un tributo povero sì,
2395 Dolor2 | immensi.~Ma tu intanto ti grava le spalle~Della croce del
2396 Dolor1 | Lasciamoli passare. Troppo gravi cose maturano nelle convulsioni
2397 Ellade | mia madre antica ~Ellade grazïosa, Ellade prode. ~Ma te fra
2398 Incant | ed ogni foglia. ~Lampane grazïose~Giran la verde stanza;~E,
2399 Edmene | Eliso. ~ Fra tanti vaghi e graziosi aspetti~Ella felice si credea.
2400 Edmene | bacio d’amante. E quando~Al grazïoso favellar festivo ~Non esilara
2401 Abbadi | fioriro al libero ~Sol della greca età.~ ~
2402 Foscol | il riso tutto quanto~Di Grecia a te fu patria, Ugo, che
2403 Passeg | legge ~Il tumulto delle gregge~E la tibia dei pastor!~Oh!
2404 Patria | miei manieri;~E ai patrî greppi gentil lavacro~Diedero il
2405 Tasso | imi e superbi. ~Sul suo greppo natal l’aquila posa. ~Giace
2406 EFilib(2)| che gridano perché sentono gridare, ma poi si rendono temperate
2407 EFilib | cencio esposto al sole,~Che gridasse al passeggiero:~Io fui porpora
2408 EFilib | di lei, col noto stile,~Grideran che è proprio un vile. —~
2409 Giove | E Prometèo sull’Ida ~La grifagna tormenta, e nel macigno~
2410 Edmene | stringe a’ figli; ma sudor le gronda~La chioma e il volto, e
2411 Edmene | Quante lacrime ancor ti gronderanno!)~ «Edmenegarda! I tuoi
2412 Cronac | mossi~Manzoni, il Torti, il Grossi,~E assunto al tabernacolo,~
2413 Forest | numi e ninfe nelle conscie grotte~Invocheran la Notte. ~Sui
2414 EFilib | scudi, ~Per tant’anni il grugno ha messo ~Nelle ungariche
2415 Cronac | vesciche:~Latrami contro, o grulla~Prosopopea del nulla;~Fuor
2416 Morbi | di corruccio. Il mal del grullo~Questo si chiama. E mozzerai
2417 Incant | Chi vive,~Naturalmente guada~Alle tenarie rive:~Ma chi
2418 Perdon | Della terra il dì fugace,~Si guadagna il dì che dura~Coll’amplesso
2419 Edmene | s’incurva~La debil vita a guadagnarsi il pane.~ O Edmenegarda
2420 Delat | delatore!~Ma, quando mangi pan guadagnato~Con l’abbiettezza del tuo
2421 Dubbio | dado;~E, i dì raccolti al guado, ~L’anno fatal scoccò.~Là
2422 Novara | santa eredità.~Così sulle guaine ~L’antico onor vi brilli, ~
2423 Cronac | ruppe il segnacaso,~Chi mi gualcì l’epiteto,~Chi mi castrò
2424 Edmene | meritato dal Signor!» —~ Le guancie~D’Edmenegarda in una calda
2425 Novara | pugna ancora, ~Gittate il guanto al perfido ~Destin che vi
2426 Edmene | Oh no.»~ «Quando ripassa,~Guardalo attento!» —~ — Ripassò Leoni. —~— «
2427 Gioco | forza ai bruti?~Io non oso guardar di là molt’anni, ~Perché
2428 Edmene | mio Arrigo io non potrò guardarlo?…~Parole acerbe ei mi dirà! —
2429 Edmene | Babbo mio, deh! non guardarmi~Sì corrucciato». ~ «Parla,
2430 Conveg | mal li ha sopraggiunti,~Si guardaro e pianser tanto:~Ma ogni
2431 Dolor1 | superbia e, dall’odio; e mi guardarono con sospetti degni di loro.
2432 Edmene | amanti che fuggir dal falco,~Guardavano il lor nido, allontanate~
2433 Dolor2 | sul veneto ~Mar, che tu re guardavi;~E, premio al canto, i savi~
2434 Novara | ai vostri gagliardi~Che guardino lor terre, ~E in pellegrine
2435 Morbi | parecchio male~Nè poi certo è il guarir.» Per consolarmi~Io conchiudo
2436 RitMor | ier prode, oggi codardo; ~Guato il mondo, al ciel penso
2437 PioIX | Delle memorie, il cielo ~Guatò fremendo e al pallido ~Viso
2438 Rilla | moro sorso~ Dal nudo suol: guatolla: indi abbassò ~Gli occhi
2439 EFilib | Ma l’Italia?… — È un guazzabuglio. ~— Ma la guerra? — È un
2440 Maestr | Il Conte della Mancia,~Guerino, I Re di Francia,~La Voce
2441 Dolor1(1)| ordine dei celebrati Domenico Guerrazzi di Livorno, e Giuseppe Montanelli
2442 Societ | curar sacrilego, ~Che un guerreggiar codardo, ~Non le contristi
2443 Edmene | cimenti, ahi tarda e breve~E guerreggiata con orrenda gioia~Da Satàna
2444 Morbi | sogno e ci turbiam: se il gufo ~Canta sui fumaioli, ha
2445 Dubbio | solo,~Che Argía per man guidò.~E con cipiglio oscuro ~
2446 Edmene | suprema ora nell’alto, ~Guizza il lampo di Dio sulle tenèbre…~
2447 Ceneri | Signor dei credenti, vedesti guizzar.~Siam verghe di creta. Tu
2448 Tedio | questo reo bisogno~Lampa, che guizzi e muti~Gli ermi chiarori
2449 Edmene | Di dame e cavalieri; e di Gulnara~Sulle ginocchia del Corsaro
2450 Cronac | ravviluppato~La veste d’Ecce homo, ~E, pubblicando un tomo,~
2451 Ceneri | ma santi color.~Velata Iaele, si prostra, adorando, ~
2452 Forest | ha dolcezze uguali~Fior d’Ibla o fior d’Imetto,~O nel divin
2453 Dolor2 | maga~Quando potrà quest’ibrida ~Larva sgombrar da qui.~—
2454 Giove | fulminati. E Prometèo sull’Ida ~La grifagna tormenta, e
2455 Greco | dolce rito~Vedrai vestito~D’idalio fior. ~E nell’arcano~Simposio,
2456 Ideale | IDEALE ~Ingenii custos, si vis
2457 Morbi | gloria e senza pace, ~Strane idee senza freno, ond’han poi
2458 Ideale | orti la capinera~Canta l’idillio di primavera.~Io con te
2459 Manzon | tutti t’assiepin la bara, ~Idolatri del dio che fuggì.~
2460 Uomo | E contro alle feroci ~Idre converse in te ~Vigileran
2461 Dolor2 | fèr sinedrio, e dissero~Le iene del deserto~Che il fulgid’
2462 Edmene | Egli oggi obblia~Quel che ieri adorava, ed oggi adora ~
2463 Ellade | ferro ~Qui truce al cor d’Ifìgenìa discese, ~E dal virgineo
2464 Armi | il mondo: «Neghittosi e ignavi! ~Non han saputo esser concordi
2465 Dolor2 | snidar!~Gli saria stata ignobile~Sfregio l’ambigua uscita…~
2466 Edmene | a cui s’appoggia!~Sol l’ignominia d’un ripudio puote ~L’umano
2467 Perdon | Soffri sempre, e l’odio ignora;~Fratricida ei l’uomo ha
2468 Rosign | breve~Loco de’ tuoi riposi~Ignoreran le genti.~Di te chi mai
2469 Perdon | PERDONATE~Ignosce illis quia nesciunt quid
2470 Poeta | mova mesto in giro~Per rami ignoti il vol. ~ Con voi, fanciulle,
2471 Luna | cruda~Tu di sensi affatto ignuda;~Pur la vergine ti manda~
2472 Igea | stelle:~A chi, le braccia ignude,~Nel ciclopeo travaglio,~
2473 Edmene | tremanti bocche~Alla forzata ilarità del volto ~Non rispose quel
2474 Mab | latini antri l’altar ~D’Ilia bendata; e i popoli guerrieri~
2475 Cronac | sassi e di vergogna;~E sugli iliaci ruderi~Sta il corvo e la
2476 Solit | rara~In noi la ricordanza illanguidita~Par talvolta alle genti;
2477 Arcano | nascenti fole;~Non il chiasso illeggiadro o il tempo vano ~Mi darà
2478 Novara | brando, ~Pregate sì che illesi~Gl’incauti a voi sien resi; ~
2479 EFilib | suona male; ~Il pronome è illiberale. ~Il Noi regio andò al disotto. ~—
2480 | illis
2481 Edmene | mezzaluna~Lampade vaghe a illuminar le mense, ~E argentei vasi,
2482 Edmene | Che vien coll’oragano a illuminarne~Gli schianti e la ruina. ~
2483 Edmene | passovvi; e vide… e non s’illuse…~Vide colui, che con pupille
2484 Ceneri | conosciuti,~Purgato è dai sogni l’illuso pensier.~L’avara promessa
2485 Giusti | non affliggendolo l’hanno Illustrato.~Addio; e se visiti quel
2486 Edmene | spande questa~Terribil terra, imagina se gli occhi~Avrò giocondi!
2487 Edmene | dalla triste~Anima il vivo imaginar dilegua.~ Alla fuggente
2488 Sogni | mi desti?~Ah, le gioconde imagini ~Hanno un balen di vita,~
2489 Ceneri | qualche turpe progenie d’imbelli ~Baciar la catena del novo
2490 Forest | Felci che il lume della luna imbianca?~Dalle segrete cose ~Io
2491 Ellade | delle tue forme ~Tu il capo imbianchi e favola sii reso ~Alle
2492 Dolor2 | feroce,~E al neghittoso imbianchisi~Nel vituperio il crin.~Non
2493 Primav | che sembra amore.~Poi s’imbionda la spica~Al povero colono:~
2494 Distra | inverso zigaro~La viva brace imbocco, ~Spesso il cappel, più
2495 Cronac | smettete il mugolo, ~Spadoni imbrattacarte,~Ch’ella con veglie e lacrime~
2496 Pachit | Bel caballero?» «C’era un imbroglio;~Le mani ho avvinte.» «La
2497 Voci | lievi,~Quando più l’ora imbruna~V’ho cêrche a la collina,~
2498 Uomo | L’UOMO~ Terra, dall’ime viscere ~Manda di gioia
2499 Abbadi | fe’ narrar le istorie ~D’Imelda e di Giulietta.~E, in voluttà
2500 EFilib | temprando Atene e Sparta,~Sparta imita, e onora Atene;~E se alcun
2501 Borbon | prence a lato,~Con nodo immaculato,~La sacra libertà.~E non
2502 Morte | core, ~Sempre mi piacque immaginar la morte; ~Amica e madre
2503 Oriuol | leggiadro. ~Reminiscenza e immago ~Di lieti dì, che l’indice ~
2504 Rosign | duol la scarna,~E ’l tempo immane e morte la spaventa,~Però
2505 Ellade | mi dirà, fu Prometèo da immani ~Vincoli attorto e il fegato
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