1848-attin | atton-cical | ciclo-desid | desig-ferra | ferre-imman | immat-legan | legar-nomin | nomo-plato | plaud-rimov | rimpr-separ | sepol-svinc | sving-vesti | vesto-zulia
grassetto = Testo principale
Poesia grigio = Testo di commento
2506 Poeta | col mondo fisico ~e coll’immateriale, va alla sua meta.~ ~ Per
2507 Borbon | fur visti,~Del lungo ceppo immemori~D’ebra letizia ardenti; ~
2508 Primav | canto abbonda ~Per l’acque immense e per gl’immensi cieli,~
2509 Luna | placida misuri~La celeste immensità.~Tu che varchi i mari aperti,~
2510 Edmene | balzando, ~Un tremito contenne, immobil stette.~E la guardò. ~ La
2511 Rilla | Così vela la fronte, e immobilmente~ Aspetta il colpo che le
2512 Uomo | braccia ~L’uom verso l’alto immote; ~Gli scende sulla faccia ~
2513 Poeta | ultimi~Tetti lo sguardo immoto; ~Poi nel trovar non cognite~
2514 Lacrym | l’astro e il fior passano immuni~Da colpa e da castigo, e
2515 Dolor1 | il volto e la coscienza immutabili. E tu sta più solo che puoi.
2516 Delat | tua colpa trovar perdono;~Impäuriti de’ tuoi tranelli,~Più sulla
2517 RitFis | folto.~Sotto i mustacchi impallida o s’accende ~Il labbro;
2518 Ellade | freccia e di superba morte ~Impallidì. Son queste Itaca e Pilo, ~
2519 Cronac | titanie folgori~M’han fatto impallidir.~Poi sulla terra apparvero ~
2520 Edmene | foglio~Le si reca; lo guarda, impallidisce;~La man d’Arrigo lo vergò;
2521 Dubbio | Tutti la nostra bella ~Ad impalmar si vada. ~Poi qui, fra un
2522 Maestr | Che con ispago e lesina~S’impanca in via Ripetta~E non fa
2523 Giove | le figlie e de’ pastori~Imparâro il connubio. Indi risolta~
2524 Distra | ostel;~E a sentir meglio imparo ~L’ore felici e corte,~Gli
2525 Luna | firmamento,~Tu m’allegri, e m’impauri~Di tua gelida beltà.~Colle
2526 EFilib | non a torto ~N’è la scolta impaurita;~Leva il capo… e vede il
2527 Ellade | Ha pochi ~La umana sede impavidi e gentili ~Che allo sfregio
2528 Edmene | Arrigo.~ «E che?… Vorresti~Impedirgli la via?» —~ Si ricambiaro~
2529 Edmene | nappo.~Chi ve la turba… impenitente spiri!~ ~ — Ben t’avvenga,
2530 EFilib | rumor della tempesta; ~Ecco impennasi; e dall’alto ~Sta per dare
2531 Solit | Tanaro sonante,~Patria d’imperadori e di poeti,~Molli prega
2532 Poeta | Chiedo i ritorni a Dio;~Ma un imperante spirito~Su’ passi miei cammina, ~
2533 Dolor1 | il più impudico sgherro imperiale. Ma l’uom fa le ingiurie
2534 Vaglie | Quando al lume della luna ~Imperlando il ciel si va,~Tu vedrai
2535 Edmene | Edmenegarda intese; e la sostenne~Imperterrita.~ — «Ascoltami!… Un atroce~
2536 Ellade | diverte dall’ambrosia luce ~Le imperterrite ciglia e abbrevia il passo. ~«
2537 Conveg | ascoltava la bufera~Per le selve imperversar.~Sulla punta delle rupi~
2538 Malinc | IV.~E se anco eterne imperversasser l’ire~Della sorte, che in
2539 Dolor1 | Come son fatto, tu il sai: impetuoso, malinconico, bizzarro;
2540 Am | E il sor nell’occidente impietosito.~ ~
2541 Lacrym | Dove il biondo cherusco e l’implacato~Cartaginese?~ Io per le
2542 EFilib | branco di pitocchi,~Che implebeiano il governo,~Esser principi
2543 Contra | Se una, com’edera,~A me s’implica,~Sull’altra un nuvolo~Veggio
2544 Dolor1 | sangue dei martiri valse a impor loro, non dirò il debito
2545 Maestr | la pianta:~A sera gli s’imporpora~Il peperon del naso,~Gli
2546 CAlb | d’ostil rugiada ~Italia a imporporar.~Spaventa i consapevoli~
2547 Dolor1 | Io mi onoro di esservi importunissimo. Non repubblicano in Venezia
2548 Calunn | dolor dei miseri, ~Perchè lo impose il Dio ~Che visse in mansuetudine, ~
2549 Tedio | Lo spirito infinito~E le impotenti braccia. ~E son nocchier
2550 Igea | brevemente vivo!~Progenie impoverita,~Che cerchi un ben lontano,~
2551 Borbon | insegue; il vento~Parla e t’impreca; il gemino~Mondo t’acclama
2552 Cronac | Gittai per terra e piansi;~E imprecai quasi al nume~Che mi vestìa
2553 Calunn | abbomino, ~Te veramente impreco: ~E Dio perdoni al cantico ~
2554 Edmene | stringe~Dolorosa di voi, che imprenderete ~La dura via tra poco. Una
2555 Edmene | e pensosa il cammin novo imprendi,~Come chi parta da dilette
2556 Giove | noi l’ultima luce~Spunta imprevisa; non lasciar che il nembo,~
2557 Rosign | neghereste~All’uom che v’imprigiona.~O forse a voi natura~Più
2558 Contra | Più che di fior?~E perchè, improvido, ~Non dare ascolto~Ai fieri
2559 Edmene | che nessun vede, ~Ma che improvvisa ad or ad or balena~Da un
2560 Forest | mia.~O nuvole che andate ~Improvvise per l’aria,~La bella solitaria~
2561 Edmene | come di lungo affetto~Che improvviso si rompa. E il suo fanciullo~
2562 Ceneri | Sperar v’è negato la donna impudica, ~Che ad uno si giura, che
2563 Conveg | di disperato addio;~Ei s’inabissa giù nel suolo aperto,~Ella
2564 Uomo | foreste ~Fiero la tenda inalza; ~Cinge l’orribil veste ~
2565 Contra | Fra noi si piange~Nella inamabile~Ora del ver! ~Ma non ti
2566 Zulia | i flutti, ~Fuggendo alle inamabili ~Cortine e ai minareti~Lieti —
2567 Galop | sue chiome ~Ricomincia a inanellar.~«Madre mia! sì forte l’
2568 Edmene | veste,~Biondi i capelli, inanellati e lieve ~Per l’omero scorrenti,
2569 Edmene | si cacciò sull’orlo;~V’inarcò la persona… e già il mortale ~
2570 Zulia | mar proferse, ~Ma sempre inascoltate. ~E un bruno e mesto viso, ~
2571 Edmene | solcando~Pregustava nel cor la inaspettata ~Voluttà dei ritorni. ~
2572 Uomo | angiol di pietà: ~— Tesori inaspettati, ~La tua miseria avrà!~ ~
2573 PioIX | figliuoli, ~Quel nuovo grido inaugura ~Più benedetti dì.~Pio,
2574 Voci | villose, al raggio ~Del sole inavvertite:~E il mandrïan non falla;~
2575 Edmene | venne; ~E, nel partirsi, inavvertito, a terra~Spinse Adolfetto
2576 Edmene | Gli odii, gli amori, e l’incalzarsi eterno~Delle memorie, e
2577 Voci | lor, la maga~Natura, che incammina ~Quest’errabonda e vaga~
2578 Edmene | di tepido oblìo l’anima incanta,~Tu crederai di seppellir
2579 Incant | ov’io m’ascondo,~So ch’è incantata anch’ella;~Nè vampa o furibondo~
2580 Incant | INCANTESIMO~Magnis parva sonant; resonant
2581 Passeg | Sul destrier dei dolci incanti~Ei s’assise; e il negro
2582 Edmene | Parlarle~Uopo è una volta. Oh incanutir le chiome~Mi possano oggi!
2583 Edmene | mente, e a quando a quando~Incapace ti senti a soggiogarli: ~
2584 PioIX | in cor. ~Pio, che la casa incardini ~Dove ruggiano i flutti, ~
2585 Oriuol | laccio allentasi, ~Gli amici incatenar.~Così più forte nodo~Avessi
2586 Tasso | affetti, ~Che l’odio umano incatenò. Fra tanti ~Angeli al limitar
2587 Anton | un celeste fior; ~Ma dall’incauta Annina~Troppo spregiato
2588 Edmene | quando ascolti ~Altre misere incaute approssimarsi,~Alzati e
2589 Novara | Pregate sì che illesi~Gl’incauti a voi sien resi; ~Ma se
2590 Dolor2 | caduca età. ~Meglio morir che incedere~Su maladetta arena,~Dietro
2591 Uomo | pensa e muore?… ~Come s’incende l’aëre, ~Come si pinge il
2592 Mab | sentîr pietà.~E fu misto l’incendio alle battaglie,~E dalla
2593 Sogno | spenti:~Portan le faci con gl’incensieri:~Candide insegne s’aprono
2594 Edmene | persona~Di qua, di là gittarsi incertamente,~Curva, carponi, e con le
2595 Voci | rispondo: O rose! ~Comunque incerte e lievi,~Quando più l’ora
2596 Edmene | farfalletta,~In una zolla incespicò.~ Vi narro~Comuni istorie:
2597 2Dicem | semina, ~Miete furor. Chi incesta~Colla viltate, in triboli~
2598 Giove | nereggia.~Questo fruttò dalle incestate nozze~E dai baci di Giove.
2599 Malinc | interrogar ti puote;~E tu le inchieste di responso vuote~Non lasciar,
2600 Edmene | vigilate ai venti — ed una sera~Inchinarsi e morire, ecco la sorte ~
2601 Poeta | Per misere speranze~Non inchinarti al re.~ Vieni. Onoriam di
2602 PioIX | suona;~L’ode ogni lingua; inchinasi ~Ogni europea corona; ~Dall’
2603 Parola | Bando all’inutil verso;~Inchinati a morire,~O benedetto sol;~
2604 Edmene | romito, il sol morente~E inchinevoli l’alme alla tristezza.~E’
2605 Ceneri | scontri sul lido straniero~La inchini, sclamando: «Qual altra
2606 Edmene | il giudicio vostro~Io m’inchino, o Signor. Contro vi venni, ~
2607 Edmene | lieve delle labbra appare.~Inchiodato così stette un istante~Indi
2608 Distra | sedil mi sdrucciola, ~O mi s’inchiostra il naso, ~O aspetto il sol
2609 Cronac | effemeride:~«Volgi ad amor gl’inchiostri!»~Ruggiva un periodico; ~«
2610 Cronac | vaso illustre e l’olla;~E incido anch’io, poeta, ~Nel marmo
2611 Borbon | indomite ~Crimée puledre incita,~Poi d’Oriente ai zefiri~
2612 Dolor2 | l’acciar che il trono;~Se incito i forti a sperdere~Degli
2613 Edmene | scaduta ~Questa di belve incivilita plebe!» ~ Lette in infauste
2614 Contra | Forse il mio demone,~Forza inclemente, ~Vuol ch’io precipiti~D’
2615 Abbadi | mondo~Desterà Dio. Dell’inclite~Acque eridanie in fondo~
2616 Edmene | gente~Fate ricca la terra! Incliti amori ~E pietose virtuti
2617 Sogni | Rodolfo.~ ~Poiché le stelle, o incognita~Amica, lor più bella,~A
2618 Edmene | una tinta~Lieve di rosa s’incolora il lungo~Pallor del volto.
2619 Am | sentimenti, ~Vedea tutte le cose incolorarsi ~D’un soave color di paradiso!~
2620 Poeta | pur la vita all’alighe~E incolorò gli steli;~Tutto, dal serpe
2621 Edmene | gioie, è stolto~Chi ne la incolpa. E l’uom misero ardisce~
2622 Calunn | orto ascendi, ~E accenni; l’incolpabile ~Sangue d’un giusto vendi. ~
2623 RitFis | Pronti i gesti; talor l’abito incolto; ~Ecco il visibil che di
2624 Donna | ogni tuo concetto ~Un’onta incomberà!.… ~ No, povera! Non piangere; ~
2625 Luna | tua sfera! ~Sulle nozze, inconscia luna,~Sui feretri egual
2626 Edmene | uscendo, ~Su’ lor passi incontrava.~ — «Oh l’importuno!~Che
2627 Edmene | Per un lungo viaggio. ~ Incontrerai~Sterpi e tenebre e gel;
2628 Giove | Sente d’amaro; e tu ce lo incorona~Di molle ambrosia: a noi
2629 Incant | Di bianchi fior la testa incoronata. ~E dormirem congiunti~Sotto
2630 Edmene | ne’ balli,~Di rose e gigli incoronate il crine, ~Quand’io v’ascolto
2631 PioIX | dei credenti affida, ~Nell’incorrotto e mistico ~Tempio, che è
2632 Edmene | ridenti nozze,~Deh non v’incresca, o giovinette, il vostro~
2633 Manzon | dai vincoli d’Eva, ~Non increscan le pompe del rito, ~Non
2634 Igea | misura,~Alla gran madre incresce.~Destrier che l’ira invade, ~
2635 Borbon | strapperia dal crin.~Va’, incresci a Dio: dell’Isola.~Che osò
2636 Edmene | persona, ~Le disperate mani incrocia al petto~E piega il capo
2637 Edmene | color che le dipinga. ~S’incrociano; si sciolgono; van ratte;~
2638 Edmene | strozzarlo. Ma, serrati i denti~E incrociate le braccia, ei si contenne.~
2639 Edmene | räuna~Ogni sua forza, quell’incubo orrendo~Per debellar. Nè
2640 Igea | maglio ~Sulla fiammante incude;~A questi Igea dispensa~
2641 Edmene | Il perdono del Padre! ~ Inculte rose,~Pochi e pallidi gigli
2642 Distra | i canti~Da quella strana incuria, ~Che par demenza all’anime ~
2643 Edmene | Langue il lavoro, sovra cui s’incurva~La debil vita a guadagnarsi
2644 Uomo | A lui d’accanto sta… ~— Incurvati, o vittoria, ~Tolto lo scettro
2645 Edmene | cor d’un subito ribrezzo,~Incurvò le ginocchia, e, giunte
2646 Inide | Le fuggì dalle labbra, incustodita,~La magich'erba. Un gemito
2647 Morbi | Cabale, ubbie, malurie e un indefesso ~Gioco di spettri: e ci
2648 Edmene | nebbie,~In quelle vaporose indefinite~Lontananze del mar si disperdea.~
2649 EFilib | Sclameran che è un’opra indegna ~Tradir l’arma e la consegna. ~
2650 CAlb | regno; ~E il vecchio giogo indegno ~Su noi gementi sta.~CARLO,
2651 Oriuol | immago ~Di lieti dì, che l’indice ~Tuo numerò per me.~Quando
2652 Armi | vostro passo, o paürosi, indietra~Dai sacri campi che li Signor
2653 Inide | ti velò coll’ali,~Perché indignarlo? e ai talami divini~Esser
2654 Tedio | perché non giaci?~Taci, indignata musa:~China la testa e taci.~
2655 EFilib | uno sgherro.~— Maledetta indipendenza, ~Buffonesca libertà!~Perso
2656 Edmene | ondoleggianti… e un molle~Aere indistinto, una fragranza intorno,~
2657 Abbadi | la gemma ascosa, ~Che all’indolente sposa~Più glorïosi talami~
2658 Tasso | accese una potenza ~Glorïosa, indomabile, divina.~Sognai campi e
2659 Edmene | d’amor, di pentimenti,~E indomato un desio di sovvenirsi, ~
2660 Edmene | cieco son fatto!~Questa indomita febbre è la mia parte~D’
2661 Borbon | moscovita,~Che verso noi le indomite ~Crimée puledre incita,~
2662 Edmene | parola~Di tremendi dolori, indossar lutto~Di persona vivente!!~
2663 Mab | sponde~Venni alla vita, indovinar non so.~Nè lo sanno quest’
2664 Zulia | core e un intelletto, ~Che indovinasse i subiti ~Misterii delle
2665 Patria | lande~Possa la sorte farmi indovino!~Che plauso allora, che
2666 Edmene | create cose. ~ Il desir novo~Indovinò Leoni; e benedette~Fur le
2667 Dolor2 | livido~Poter, che in me s’indraga, ~Freme dei pigri farmachi,~
2668 Ceneri | quando nell’urna de’ solchi s’induce,~Fermenta, si rompe, germoglia,
2669 Dubbio | Vengano all’ardua prova. ~Chi indugia o non si trova ~Nota d’infame
2670 Inide | pena~Disacerbar». ~ «Non indugiarmi, prego,~Madre, l’aita». ~ «
2671 Edmene | oblïarle sempre!~«Duro è l’indugio. E ancor non vien!» ~ Si
2672 Calunn | al fallir fu guida, ~E un’indulgente lacrima ~Forse dal cor,
2673 Tasso | mi posso ~Del mio trionfo inebriar!… Quel lauro ~Datemi!… È
2674 Edmene | Furon parole~Rotte, confuse, inebrïate, amare;~Furon moti e singulti. ~
2675 Dolor2 | o attendere~Cogli occhi inebrïati ~Gli splendidi e rosati~
2676 Edmene | rivederti. Il cielo~E il mar t’inebrii di sue forti gioie; ~Poi
2677 Abbadi | raggiando, uscì. ~Così questa ineffabile~Forza, che sente e crea,~
2678 Edmene | pochi istanti;~Ma tremendi, ineffabili, nascosi~A umana idea. Traverso
2679 Edmene | Quel pallido fantasma; ad ineguali~Passi arrivò sulla tradita
2680 Edmene | duran sulla terra affetti.~O inesorata li spegne la morte,~O li
2681 Ellade | piaga ~Ch’oggi all’Orco inestinta ahi m’accompagna ~Sentirò
2682 Borbon | il torbido~Rumor di plebi inette:~Mai co’ larvati Spartachi~
2683 EFilib | Io l’adopro e me ne inf...~Vivaddio! qual hai tu
2684 Madre | Ma non farti disertor.~ Infamato al patrio lito~Non recar
2685 Solit | sogno i dì quand’io sorrisi infante. ~Cara città del Tanaro
2686 Edmene | donde nasce~Quel tormentoso infastidir di tutto?…~Quei rotti sonni?…
2687 CAlb | rifan sentieri; ~Chè un’acre infaticabile ~Speranza li conduce, ~Sin
2688 | Infatti
2689 Malinc | seppellire~Meco i miei carmi, (infausta sepoltura!) ~Veramente la
2690 Dolor1 | Non son poverissimo, nè infelicissimo, perché ho modesti desiderî
2691 Tasso | battaglie, armi ed amori; ~Le infernali falangi e le celesti ~Mi
2692 Galop | criniera,~Va più sempre inferocito.~Animata è l’ombra nera~
2693 Tasso | son io. (Proruppe~Il poeta infiammandosi.) Due lustri ~Piansi; due
2694 Rilla | indi abbassò ~Gli occhi infiammati: fieramente morse~ Le dure
2695 Uomo | Dei päurosi lampi ~Nell’infiammato vol, ~Nel fremito dell’onda, ~
2696 Dolor2 | mie sedi,~Non curando la infida ventura,~Ai pensosi silenzii
2697 Voci | fonte!~Pur io, pur io t’infioro ~Di libere canzoni~Nell’
2698 Edmene | lacera carta ella traendo,~V’infisse i lumi; la baciò; la strinse~
2699 Edmene | dubitar.~ Né sì profondo infitta~Gli restò come pria dentro
2700 Dolor1 | astiosi e superbi; quanti mali infliggete alla patria, e quante piccole
2701 Patria | porta il tuo raggio;~Ella s’informa del tuo costume,~Pensa e
2702 Tedio | vuoi?~Segni d’inchiostro informi,~Perché vivete or voi?~Mente,
2703 Giusti | tanta serie dei pubblici infortunii dovessero porre il cumulo
2704 Cronac | ridea l’aurora;~Or che s’infosca il vespero,~Comincio ad
2705 | infra
2706 Dolor2 | guerra, ~Scettri e catene infrangersi,~Ebra balzar la terra,~E
2707 Edmene | Oh speranze della vita infrante!» ~ E profondo gemea. Ma
2708 Passeg | del mattin,~Su una sponda infrequentata, ~Fuor del volgo, che mi
2709 Edmene | mostrargli ~Qualche rancor? S’infuria; e le fa pieni~Gli occhi
2710 Firenz | misterïose, aure serene, ~Che infuser gloria alle pitture e ai
2711 Edmene | vïolento~Suon di dolcezza… e d’ingannarmi ei crede.~Mio Dio! quanto
2712 Dubbio | accusarvi tutti,~Al Dio che non ingannasi,~Levan le fronti caste,~
2713 Edmene | Laceravagli il cor. S’era ingannato?… ~O quella notte Edmenegarda
2714 Tasso | novamente. Oh!… fûr pietose, ~Ingannatrici fantasie. Che intensa ~Febbre
2715 Ideale | IDEALE ~Ingenii custos, si vis tu nata Deorum,~
2716 Edmene | miei figli. Alla natale~Inghilterra io mi reco a seppellirvi ~
2717 Luna | urlando va; ~Due città la lava inghiotte:~Tu ne illumini la notte,~
2718 Dubbio | la mano, ~E il mar se la inghiottì. —~E anch’ei con un sogghigno ~
2719 Edmene | sua voce! Oh le tempeste~Inghiottir mi potessero!… L’Eterno~
2720 Morbi | foco entro il cervello~E ingiallii di corruccio. Il mal del
2721 Rilla | sen.~Sovra una culla or s’inginocchia e geme,~ Or esce il mar
2722 PioIX | quei che piangono, ~Io m’inginocchio a te.~V’è tra te genti un’
2723 Tedio | come fiera, ~E la sua preda ingoia.~Oh, allegra primavera,~
2724 Dolor1 | buon senso e una colpa d’ingratitudine: larva di democrazia era
2725 Edmene | i fior, l’aria pesante, ingrato,~Dispettoso il tumulto,
2726 Poeta | tribolati ingegni,~Vinci gl’iniqui sdegni ~Col doloroso amor.~
2727 Edmene | ciel che le ascolta e s’innamora?~Qual core è mai che non
2728 Plana | M’odi, signor. Quand’io m’innamorai ~Di te, come per fama avvenir
2729 Edmene | pasce,~E cielo e terra, innamorando, crea.~E del merlato Spilimbergo
2730 Ideale | raggio del tuo sembiante~Innamorarmi non mi vergogno;~Coi crin
2731 Mab | crin: ~E di me senza posa innamorati~Sono i falchi dell’aria,
2732 Ramus | sorgi ai palpiti ~Di Febo innamorato,~E al cardellino e all’aquila~
2733 Aspas | giovinetto seno ~Che Fidia innamorò.~Le due ridenti stelle, ~
2734 Uomo | lido; ~Angelica coorte, ~Inneggia e ti prosterna; ~Sulle celesti
2735 Edmene | rincalza, è dileguato! —~ Inneggiate, o celesti! Ella è nel tempio~
2736 CAlb | due splendide ~Gemme tu innesti al trono: ~Dio degli eventi
2737 Sogno | cara, nè tu lo puoi:~Voglio inondato sentirmi il viso~Dalle tue
2738 Novara | meste solitudini~Di morte inonderà.~ ~
2739 Donna | ozïose tende, ~I giorni inonorati ~Non io consumerò… ~Ben
2740 Borbon | mar nemico,~E la nefanda Inopia ~L’ali sue negre stende~
2741 Inide | viluppo~Reggea di strane inopinate forme ~Su due tibie di becco:
2742 Edmene | estinse~Desdemona infelice, inorridito~Pianse l’inglese e ricercò
2743 PioIX | prore,~E all’orba Terra inospita ~Rese la mente e il core, ~
2744 Dolor2 | Verginalmente il ver.~Là sulle balze inospite,~Campo a perpetui soli,~
2745 Dolor2 | infelici;~Chè chi la madre insanguina,~Non può ferir nemici.~Così
2746 Vendet | Prendi questa e quest’altra… Insanguinate ~M’ho le man del tuo sangue;
2747 Novara | Superstiti guerrieri~Dei campi insanguinati?… ~E ciò pur fosse; io pieno ~
2748 Contra | Rotta la briglia,~Le membra insanguino~Sul duro suol; ~Ma il bieco
2749 Borbon | se puoi, nell’impeto~Dell’insanir feroce, ~Questa sabauda
2750 Cronac | il vespero,~Comincio ad insavir. ~Ma intanto accuse e strepiti~
2751 Mab | Gaudeo; subque dio teneros insector amores.~Mentre ai gelidi
2752 Edmene | che a voi povere e frali~Insegnaron la colpa, e poi non sanno~
2753 Edmene | e calda. Era pei figli~E insegnata dal core: ~ «O santa Madre~
2754 Sogno | con gl’incensieri:~Candide insegne s’aprono ai venti, ~Ci fan
2755 Tasso | svolto affissate: Egli v’insegni ~Il calice a votar dei patimenti ~
2756 Giusti | possa,~Che un dì fu tua, m’insegua,~Onde de’ morti io vegna~
2757 Borbon | tuo dì; la lugubre~Notte t’insegue; il vento~Parla e t’impreca;
2758 Tasso | orgoglio, e in ardimenti ~Insensati ella ruppe. Il tuo cammino ~
2759 Edmene | solitaria e paurosa notte~L’insensato dolor. Fûr pochi istanti;~
2760 Rosign | vite. E indifferente ~Le insepolcra l’obblio.~E la speme e l’
2761 Borbon | castelli, o cieco,~Ben tu insepolcri i martiri,~Ma il lor martirio
2762 Edmene | caldo la punse~Di visitar le insigni opre dell’Arte~In compagnia
2763 Edmene | fatale ~Malinconia nel core insinüarsi~Tu senti già. Meglio per
2764 Dolor1 | convulsioni del mondo, per insistere sui ricordi d’un proprio
2765 Edmene | amor, che, quando fugge, insolca~Profondamente l’anima di
2766 Sogni | del lito,~Ebri di gioie insolite~Avremmo sempre udito ~Tutto
2767 Conveg | zefiri~Ecco venir;~Ecco un insolito~Rumor di voci,~Poi queste
2768 Anton | sovverrà.~Perchè un fuggiasco insonne~L’ombra de’ chiostri amò;~
2769 Oriuol | m’avresti udito ~Lungo le insonni tenebre, ~Frequente sospirar.~
2770 Edmene | quell’ombre un cupo~Gemito insorge, e in una febbre ardente ~
2771 Dolor1 | parlai con quell’omaggio che inspira la grandezza de’ sacrificii,
2772 Luna | Quante tele e quanti carmi~Tu inspirasti, e bronzi e marmi, ~Senza
2773 Versi | I MIEI VERSI~Scandit et, instar avis, cantat super ilice
2774 Cronac | dietro al dâlli! dâlli! ~Gl’insulsi pappagalli~Sul trivio ancor
2775 CAlb | antica ingiuria ~Senti gl’insulti nuovi,~Se quel desio, che
2776 Dolor2 | Crescon le rose indarno,~Oh insuperabil Arno, ~Sulle cui rive un
2777 Parola | nasce il sol. ~ Oh! nell’intatta tenebra~Saprò trovarti allora,~
2778 Uomo | favilla al sole!~Entra d’intatti regni ~Nell’intime latèbre, ~
2779 Malinc | agevolmente impara~La mesta intelligenza della vita. ~ ~
2780 Tasso | confessa, ~O Artefice dell’alte intelligenze, ~Dio, signor della gloria
2781 EFilib | giornalisti;~Non so ben se lei m’intenda,~Per finir questa faccenda.~—
2782 Edmene | Io non locai l’affetto. Intender tanto~Non credea dal tuo
2783 CAlb | tua via,~L’avide orecchie intendono ~Per ascoltar che sia:~«
2784 Edmene | Nostra natura, e dentro v’intenèbri~La scintilla di Dio. ~ Velo
2785 Malinc | vivo,~Gli anderà mesto e intenerito il cuore, ~Fia che rammenti,
2786 Delat | IL DELATORE~Le orecchie intente, gli sguardi bassi,~Tu come
2787 | interdum
2788 Distra | ben ci allegra e pasce ~L’interïor mistero, ~E in quella sacra,
2789 Tasso | gigantesche ombre cadenti ~Sotto l’interminato arco dei cieli ~Dormon tutte
2790 Gelos | sere che lenta Zorama~ S’interna fra l’ombre d’occulti sentier, ~
2791 Primav | Di fuor la buffa; e nelle interne soglie,~Mentre luce la vampa ~
2792 Distra | fervono~L’opra e l’affetto interno, ~E nella mente io regno ~
2793 Ideale | Dolce, segreto, libero, intero~S’apre il tuo mondo nel
2794 Edmene | Le pesâr quelle vesti, e interrogarne~Il perchè non ardiva. ~
2795 Ceneri | le porte, ~Che ai deschi interrotti ritorna a seder!~E ai campi
2796 Edmene | e cielo e terra~Pareano intesi a quel sublime accento:~«
2797 Anton | è ver; ~A voi ghirlande intesse~Di Candia ogni guerrier.~
2798 Ceneri | libertà.~Sentir fu creduta la intíma di Dio:~«Cacciate l’estranio
2799 CAlb | tant’odii ha scarchi,~Grave intimando all’ospite,~Che in pace
2800 Uomo | Entra d’intatti regni ~Nell’intime latèbre, ~Misterïosi segni ~
2801 Edmene | scena. E patimenti~Lunghi intravide, e care cortesie,~E ritorni
2802 Uomo | Consola il tuo cammin,~Che intreccia alle tue chiome ~Le rose
2803 Pachit | bende sue d’oro~Alla chioma intrecciando, sentì ~La leggiadra Pachita
2804 Uomo | festivo ~Componi, o madre, e intrecciane ~Il biondo crin d’ulivo! ~
2805 Mab | mandorlo fedel,~O sui rivi intrecciar magica danza, ~O sulle fosse
2806 CAlb | Italia e re;~Quando cavalchi intrepido~Per le tue file ardenti, ~
2807 Pachit | celia stupia, ~Pur sull’intrigo del caballero~Le galoppava
2808 Gelos | scuote alla vita con scherno inuman.~— Tu di fata hai l’orma
2809 Edmene | discendere?… Follia!~Ma inumano è lo strazio. E in un dì
2810 Edmene | Che tornavan per forza a inumidirsi,~E divorava i fremiti, e
2811 Edmene | feste gli fece. Alle carezze~Inusitate da gran tempo, e al gaio~
2812 Igea | incresce.~Destrier che l’ira invade, ~Fatto demente al corso,~
2813 Armi | una legion di morti. ~Che invendicata riposar non vuol.~Armi!
2814 Cronac | despota~Monello a maledir.~Uno inventò le favole,~Un altro le diffuse; ~
2815 Ombre | custode alle sue porte. ~Oh! inver beato il pellegrin, che
2816 Gelos | chiama il suo diletto. —~— La invereconda accennami; ~Parla, Zorama,
2817 Poeta | lasceremo un cantico~Non vil né inverecondo:~E i sorvolanti effluvi, ~
2818 Forest | divin banchetto ~Ciò che invermiglia il calice~Al Re degli immortali;~
2819 Pachit | Sul terzo vespro Pachita invero ~Della bizzarra celia stupia, ~
2820 Distra | ceffata accocco,~Or dell’inverso zigaro~La viva brace imbocco, ~
2821 EFilib | quando penso~A quel Giuda invetriato,~Che al buon prete ardea
2822 Edmene | sa quante~Donne quei baci invidiâr tremando!~Ella era lieta
2823 Forest | sognatrice.~È maligno talento ~Invidïar la breve ora felice~A noi
2824 Edmene | polve,~Già li rapisce; e invidiata splende~La bellissima donna.
2825 Edmene | indagar, tu la vedesti~La invidïata crëatura amante~O nel rumor
2826 Giusti | tempi oscuri, consacro ed invio. questo canto, come debito
2827 Edmene | Ghermisce il collo, e la invisibil goccia ~Colmo alle ripe
2828 Gelos | Indocile ~Per inusato foco~La invita alle sue coltrici~Il bello
2829 Edmene | Allegra accolse~E timida l’invito. Eran più giorni~Che nol
2830 Igea | E i casalinghi dèi ~Bene invocando, al sole~Mette gagliarda
2831 Novara | tenta il demone ~Trionfi ad invocar;~(Deh perdonate all’ira)~
2832 Edmene | prego,~Ma renitenti alle invocate gioie~Non rispondon le corde,
2833 Forest | ninfe nelle conscie grotte~Invocheran la Notte. ~Sui talami muscosi~
2834 Contra | Coll’altra amica,~La prima involasi~Dal mio pensier.~Io così
2835 Dolor2 | Son le spoglie alla morte involate. ~E tu allor nel tuo candido
2836 Abbadi | alme. Immemore~Di chi l’invôlga, onoro ~L’arte del canto
2837 Mab | MAB~Mab vocor atque iocor: nigris me linquere corvis~
2838 Giusti | ignote un grido, ~E agl’iperborei vertici~Balena l’ombra del
2839 Cronac | e cara;~E del compianto ipocrita~Possa arrossir chi ‘l fa.~
2840 Ramus | una pietra celtica, ~A un ipogeo latino,~O sotto un dorio
2841 | ipsa
2842 Edmene | sembianze~D’un’angelica forma ir diffondendo ~Fascini arcani,
2843 Oriuol | nicchietto invan.~Dagli iracondi sfoghi~Pur non traendo frutto, ~
2844 Anton | potente cor.~Ma la parola irata ~Fu troppo lesta a uscir:~«
2845 EFilib | torrenti, ~E so ancor che irato in faccia ~Mi scagliasti
2846 Rilla | con lor.~L’altra mia suora Ircana ha capel nero,~ Che giù
2847 Edmene | i nomi ~Del Vecellio e d’Irene, ambo immortali.~E là trovar
2848 Cronac | bruchetto incognito,~L’ali iridate al sol.~Greche e romane
2849 Ceneri | securi chinar?… —~Badate; un iroso nasconde ogni tetto.~Da
2850 Edmene | parver quelle anime amiche~Irradïate da un medesmo affetto ~Quattro
2851 Edmene | giorni~Che triste o lieto, irremutabil sempre,~Numera il Sol. Ma
2852 Gelos | labbra stillanti d’amor. ~E irride superba le vinte rivali~
2853 Giusti | battaglie e i feretri~La irridente natura orna di fior.~Via
2854 Novara | contrade, ~Multar le messi, e irridere~Fra i nappi e la beltà.~
2855 Edmene | contristarti,~Senza misura irriterìa l’Eterno. —~ E là, dinanzi
2856 Distra | anca delle belle, ~O pesto irriverente ~D’un senator sul pié.~Con
2857 Forest | astri il raggio~Molle ne irrora i cespiti, ~Pur quando gela
2858 Edmene | fresca ~Ala di vento che lo irrori, a terra~Debbe un giorno
2859 Voci | Azzarelina?~Dice la fonte: «Irroro~Io le tue labbra al monte».~
2860 Edmene | Col suo dolce compagno irsene altera,~E preceduta da due
2861 Inide | Su due tibie di becco: irta dal mento,~Quasi fastel
2862 Sogno | feste del mio villaggio,~L’irte mie balze, le mie riviere ~
2863 Cronac | bisbigliar di Pindo; ~Ma l’irto pedagogo~Gittommi il Dante
2864 Luna | i cedri al fiero canto~D’Isaia si conturbar;~Non udisti
2865 Primav | PRIMAVERA~Isis, vere novo, cunas thalamosque
2866 Edmene | esilara il cor, l’ultima Islanda~Io ben dirò che gli fu madre.~
2867 Contra | rivo~A questo esanime~Novo Ismael.~Signor, le nebule~Da me
2868 Greco | super aequora Persae.~D’Ismara quando~L’oro, sprillando,~
2869 Maestr | Maëstron si chiama:~Che con ispago e lesina~S’impanca in via
2870 Edmene | sogno, ~Che sì celere passa. Ispido verno~(Né sarà tardi) occuperà
2871 Ceneri | musa romita col dio che la ispira, ~Per l’aure funébri d’Italia
2872 Abbadi | è vittoria e regno ~Dell’ispirato ingegno~Quella parola artefice,~
2873 Dolor2 | turbar, mia tenera,~Mia dolce ispiratrice! ~Che l’ansio cor ti palpita~
2874 Dolor2 | Signor! la chiamano~Regina d’Israele,~E poi l’aceto e il fiele ~
2875 Edmene | cose,~E due spiriti soli issero erranti~Sulle vaste ruine…
2876 Alboin | Fanciulle e spose;~Sien dunque istrutti d’ogni tuo merto. ~Che tu
2877 Alboin | Poi di due cose rendimi istrutto, ~Tu che sai tutto.~Pingui
2878 | Ita
2879 Ellade | morte ~Impallidì. Son queste Itaca e Pilo, ~Argo e Micene.
2880 Dolor2 | talun fra il sibilo, ~Degli itali laureti~L’alta del cor risuscita~
2881 Dolor1 | ed amo Firenze che fece italianamente suo l’oltraggio a me fatto.
2882 Societ | ostel.~ Così quest’arpe italiche, ~Queste fraterne voci ~
2883 Novara | Lieto il morir sembrò.~Ite ai lari nativi,~Come onor
2884 Cronac | Schiattâr pustéme e gotte;~Diede itterizie e coliche ~Di quel bruchetto
2885 Tasso | convessi~Padiglioni del cielo ivan fuggendo~Le bianche stelle;
2886 | Ivi
2887 Edmene | futuri~Inclito andrà del mio Japelli il nome.~Or su i berici
2888 Ellade | veneremur Athenas;~Nata Jovis.~Ospite all’onde sacre,
2889 Novara | attendeste in calma ~Le alemanne labarde: ~Ma su l’elsa fedele ~Del
2890 Edmene | fan forte l’amore. E senza lacci~Sono i turbini e l’onde.
2891 Greco | vetta,~Salve, o diletta~Lacena prole,~Gloria del sole,~
2892 Edmene | avea.~Lungo era l’atto a lacerarla intera…~Io nol potei!» ~
2893 Edmene | sospira. ~ I canti estremi~Lacerarono Arrigo; e quando Otello ~
2894 Uomo | Che debba star perenne; ~A lacerarti il seno ~Gli stolti. sorgeranno; ~
2895 Edmene | partìa. Ma la rinata spina~Laceravagli il cor. S’era ingannato?… ~
2896 Edmene | fibra per fibra~Tu m’hai lacero il core, e più non posso~
2897 Inide | Dalle labbra villose e dai lacerti~Ita in fuga del nume. E
2898 Inide | Ma breve, ahi quanto e lacrimabil sempre!~Chè, mentr’ella
2899 Dolor2 | raccoglie il mio dolce parente,~Lacrimai colla mesta natura!~Ma pur
2900 Edmene | mondo! ~Guai se una volta lacrimaste i tempi~Non redituri! E
2901 Vaglie | E una notte, sulla cuna~Lacrimata e solitaria,~Quando al lume
2902 Solit | gli occhi~Per tante veglie lacrimate, e sento~Su per l’aspro
2903 Borbon | Elmi splendea giocondo,~E lacrimava al funebre~Altar d’Italia
2904 Giusti | luna,~Sparga pensosa, e lacrimi~Colà, non vista, del tuo
2905 Contra | Veggio cader; ~Se rido e lacrimo~Coll’altra amica,~La prima
2906 Lacrym | LACRYMAE RERUM~Saltem si, rebus fractis,
2907 Foscol | hai dovuto varcar l’atre lacune~Pria di veder le maledette
2908 Armi | v’aprì.~Regie fughe, man ladre, anime oscene~Veggio, orrendi
2909 Oriuol | non piè, nè gombito ~Di ladroncel m’urtò.~Dov’eri or dunque?
2910 Giove | BACIO DI GIOVE~… sunt laeva Tonantis~Oscula.~ ~Frammento
2911 Primav | per entrar, raspa e si lagna, ~Fiori di gel sui vetri~
2912 Dolor1 | segnalato dolore. Non mi lagno però: alcuni uomini somigliano
2913 Edmene | alle argentate acque del lago ~Lucea la luna. Era diffuso
2914 Delat | meretrice; ~Da me un’ascosa lagrima ottiene~Sin l’omicida stretto
2915 Edmene | peccato~Questa superba e lagrimabil creta!~ Tu pregherai, tu
2916 Edmene | caro superstite, che doni~Lagrimando alle fredde ossa una croce!~
2917 Edmene | Non deve~Un bel fanciullo lagrimar. Se taci~Se non parli ad
2918 Edmene | Mosser dai campi alle natie lagune.~Rifecer quelle vie senza
2919 Novara | vostri affanni~I bardi di Lamagna~Geman con voi; non piagna ~
2920 CAlb | che questo il giorno ~Del lamentar non è:~Digli ch’ei tolse
2921 Dolor2 | lamento e stil.~Oh che rovente lamina ~È questo reo compianto,~
2922 Edmene | pendule dall’alto a mezzaluna~Lampade vaghe a illuminar le mense, ~
2923 Cronac | scudo;~Nome al mio nome; e lampana~Sul mio sepolcro alfin. ~ ~
2924 Incant | corteccia ed ogni foglia. ~Lampane grazïose~Giran la verde
2925 Tasso | e nel consunto aspetto ~Lampeggia l’occhio immobile. Non batte ~
2926 Edmene | dalla oscillante~Parete lampeggiar l’ombra del duca.~Popolata
2927 Tasso | falangi e le celesti ~Mi lampeggiâr nel concitato spirto; ~E
2928 Tasso | grande ~Sarà dei prenci.» —~ Lampeggiaron gli occhi ~Del poeta, e
2929 Edmene | Edmenegarda, ai concitati accenti,~Lampeggiò l’allegrezza; e intorno
2930 Novara | e sulle vesti ~E sulle lance i rai ~Vi pioveran del sole; ~
2931 Lacrym | Palatin la capinera al vento ~Lancerà la sua nota.~ Or io mi levo~
2932 Aspas | Polinnia i balli, ~Tu più non lanci, a modo ~Di fresco fior,
2933 Primav | E fiamme dagli sguardi~Lancian Polinnia e Clio,~Mentre
2934 Maestr | due forti sandali ~Posso lanciarmi al ballo ~Senza che un’unghia
2935 Mab | Le barbare cavalle ~Vidi lanciarsi sulla gran Città.~E poi
2936 Edmene | la terribil pietra ~Non lanciatela voi, che tante volte~Perdonati
2937 Giapo | chi saper lo chiede. —~ Ma lanciato in zuffe orrende ~Perigliai
2938 Byron | gli die’ conforto. ~ Allor lanciossi dell’Egèo sull’acque.~Non
2939 Edmene | malinesi e batavi trapunti,~E lane arabe e perse, e nastri
2940 Borbon | che là puoi vincere ~Poche languenti salme,~Non i pensier, non
2941 Edmene | rapì. Poi quando i raggi~Languian nell’occidente, e qualche
2942 Luna | parlando ancor di te, ~Quando, languida sul petto~Dell’ardente giovinetto,~
2943 Dolor2 | bruna~Ombra dell’Alpe, il languido~Mio capo adagerò,~Svegliando
2944 Edmene | a sostenerli. In core~Mi languirà la prece, e disperata~Io
2945 Sogni | Lieto del dono immenso~Ti languirei sul cor.~Nel dì d’un’agil
2946 Edmene | memorie, e di pensieri.~Poi languiron le forze della vita;~E sui
2947 Edmene | tristezza e noia~I tuoi giorni languissero… prometti~Che parlerai,
2948 Edmene | Anche quel caro~Memore fior languiva! Al vedovato~Vasellino lo
2949 Igea | volo~Per vie senza ritorni!~Languono i rosei giorni ~Al vagabondo
2950 Forest | conosco,~E in me stilla un languor che sembra morte.~Le tue
2951 Dolor2 | di fior.~Quindi sull’erma lapide, ~Chiusa in tuo vel pudico,~
2952 Oriuol | spanda rose ~Sulle milliarie lapidi ~Del suo mortal sentier.» ~
2953 Uomo | l’oceano aperto; ~Quasi lapillo, il monte ~A’ piedi suoi
2954 Uomo | monde mani ~Tolse l’occulto lare, ~Negli aditi più arcani ~
2955 Edmene | parete ~S’appoggiò; le grondò larga una stilla~Giù pel pallor
2956 Ideale | foglie semina al piano,~O a larghe falde casca la neve~Sovra
2957 Gelos | E i bianchi pilastri di larghi e fatali~ Vestigia di sangue
2958 Novara | il morir sembrò.~Ite ai lari nativi,~Come onor vi consiglia;~
2959 Cronac | Danti di mia terra!~Dalle laringi dotte~Schiattâr pustéme
2960 Am | m’han detto), ~Sempre del Lario alla gentil riviera, ~E
2961 Borbon | di plebi inette:~Mai co’ larvati Spartachi~La musa mia non
2962 Edmene | non fallisca, eternamente~Lascerà l’odio nella sua fattura? ~
2963 Poeta | Si passerà dal mondo,~Ma lasceremo un cantico~Non vil né inverecondo:~
2964 Edmene | volta~Sapran di me, che li lasciai nel mondo ~Sì crudelmente,
2965 Edmene | Non anco,~Edmenegarda!… Lasciali i rimorsi~A lui che vola
2966 Armi | dal Cenisio a Scilla!~Non lasciam la seconda ora svanir.~È
2967 Solit | che gli scorre in petto. ~Lasciamo in grembo al luminoso incanto~
2968 Dolor1 | passeranno come l’ombra. Lasciamoli passare. Troppo gravi cose
2969 Edmene | Che il giudicio dell’uom lasciano a Dio.~ Quando si seppe
2970 Mab | morte~Noi salirem per non lasciarci più.~Anzi sarem due novi
2971 Edmene | Edmenegarda.~ Oh sole,~No, non lasciarla. Anche su lei risplendi;~
2972 Edmene | tolse, in cor pensando~Di lasciarlo cader sull’aspettata ~Navicella
2973 Edmene | non viene! Ei non dovria lasciarmi~Il mio Leoni a questo tetro
2974 Edmene | meritato!… Ma, se mai~Tu… mi lasciassi…»~ «Angiolo mio! Quai fole~
2975 Tedio | luce della culla,~Voi mi lasciaste adulto~Col mio saper che
2976 Edmene | fuggisser le memorie infami~Che lasciasti o Leoni, avvinte al lido!~
2977 Ceneri | estranio Signor.~Oh Prenci (lasciate che il ver vi si gridi), ~
2978 Edmene | fior m’hai tolto,~L’hai lasciato languir — perfido! — rendi~
2979 Edmene | miei dolci colli~Gir mi lasciavi; e della madre in seno~Io
2980 Donna | mesti; ~E i labbri lor ti lascino ~Un bacio sulle vesti! — ~
2981 Ceneri | giubilo e d’ira ~Danzò, lascivendo. Poi stanca e delira~Dormì
2982 Edmene | dei rivi~Bacia i grandi e lascivi occhi d’Armida;~E pendule
2983 Inide | luce, ~E più non vide nè il lascivo amante,~Nè il bel riso de’
2984 Pachit | un conosce che incerto e lasso ~Alla sua porta sosta e
2985 Conveg | abbracciati eternamente~Lassù con Dio. —~Via per le tremule ~
2986 Uomo | intatti regni ~Nell’intime latèbre, ~Misterïosi segni ~Gli
2987 Mab | i misteri~D’Ecate; e nei latini antri l’altar ~D’Ilia bendata;
2988 Luna | sognò la fola antica,~E di Latmo i mirti ombrosi~Van parlando
2989 Incant | anco all’olmo e al pino~Latra la iniqua volpe?~Nè il truculento
2990 Cronac | retori~Per forza di vesciche:~Latrami contro, o grulla~Prosopopea
2991 Mab | luna,~E i mastini intorno latrano~Nello stabbio del pastor’;~
2992 Dolor2 | a sigillo eterno.~Me la latrata ingiuria~Fa sogghignar di
2993 Forest | la foresta!~Non allegro latrato~Di cani o tibia di pastor
2994 Aspas | Purpureum et debitas Veneri laudare calendas.~Quando la prima
2995 Greco | Suona il Velabro,~Suona Laurento,~Suonan le cento~Vestali
2996 Dolor2 | il sibilo, ~Degli itali laureti~L’alta del cor risuscita~
2997 Luna | urlando va; ~Due città la lava inghiotte:~Tu ne illumini
2998 Dolor2 | scorrono ~Qua sotto i tuoi lavacri,~Che qua tra i cedri sacri~
2999 EFilib | sentimi: se un giorno ~Per lavarci il doppio scorno ~Sorgerem
3000 EFilib | ascese,~E chi sa ch’ei non ci lavi~Del rossor di tante offese?~
3001 Edmene | discarnate e stanche~Langue il lavoro, sovra cui s’incurva~La
3002 Borbon | terror per te.~Se i tuoi leali assiepano~Folti la regia
3003 Dolor1 | come si canta la virtù, la lealtà e la sventura. Ciò spiacque
3004 Edmene | misera. Quel giorno~Che legai la mia fede (oh così amaro~
3005 Ceneri | dolori sereno ho discesa, ~Legando a Vittorio la nobile impresa, ~
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