1848-attin | atton-cical | ciclo-desid | desig-ferra | ferre-imman | immat-legan | legar-nomin | nomo-plato | plaud-rimov | rimpr-separ | sepol-svinc | sving-vesti | vesto-zulia
grassetto = Testo principale
Poesia grigio = Testo di commento
3006 Novara | vendicar gli acciari, ~Per poi legarli ai pargoli ~In santa eredità.~
3007 Ceneri | qual patto tra noi può legarsi?~Voi molti, noi pochi; voi
3008 Ceneri | d’infamia locarla tentò.~Legatevi, o Prenci, con santo coraggio, ~
3009 RitFis | non m’han veduto, ~Come leggendo suol crear l’affetto, ~Mi
3010 Giusti | questo mio canto, anzi di leggerlo tu medesimo a Gino Capponi,
3011 Edmene | sente~Rapito all’aria de’ leggiadri aspetti,~Non merta mai bacio
3012 Maestr | fretta~Ma da par suo la fa.~Leggicchia, ad ora brulla,~Il Conte
3013 Edmene | e feste d’amici. Arde il leggiero~Schernitor degli affetti;
3014 Galop | dirupo alla boscaglia~Cento leghe ha divorato.~Finalmente
3015 Edmene | scure~Sull’erma balza il legnaiuol sospende ~Ad or ad or: chè
3016 Conveg | Fosser tratti alla tenzon;~Legò sempre un’armonia~Le due
3017 Borbon | d’Italia il canto: ~E per lenir gli spasimi~Del cupo affanno,
3018 Aspas | non sei più rosa;~Non più, lentato il freno ~Al lin che ti
3019 Cronac | volea lodarmi.~Chi con la lente al naso ~Mi ruppe il segnacaso,~
3020 Dolor2 | non lacrime~Sul funebre lenzuol. ~ ~
3021 Giusti | MORTE DI GIUSEPPE GIUSTI~A LEOPOLDO CEMPINI.~Amico,~A te, ed
3022 Morbi | leggiadre forme?~Oggi però, con lepido sorriso,~I nomi appulcro
3023 Ellade | cercherò piangendo, ~Figlia di Lesbo. Ti diè Giove il canto, ~
3024 Maestr | chiama:~Che con ispago e lesina~S’impanca in via Ripetta~
3025 Anton | parola irata ~Fu troppo lesta a uscir:~«Pensa da chi son
3026 Edmene | belve incivilita plebe!» ~ Lette in infauste pagine, e dai
3027 Vaglie | rose e gigli~Il suo freddo letticciuol;~E dagli astri a te leggiera~
3028 Ramus | pari a mia fortuna,~Un letticiuol di poca aliga bruna;~Grato
3029 Cronac | al mondo. Or odi, ~Savio lettor, la cronaca~Del tuo poeta.
3030 Passeg(3)| spiegherà agevolmente ai lettori quel senso malinconico delle
3031 Edmene | Di Parisina. Alla fatal lettura,~Ecco repente tramortir
3032 Cronac | Conobbe il sasso e i salici~Di Leutra e di Platea; ~Del Simoenta
3033 Dubbio | Al Dio che non ingannasi,~Levan le fronti caste,~E voi che
3034 Ideale | fanciulla, me ne rispondi,~Alto levando la nivea mano~Verso un pianeta
3035 Edmene | Giovinetti rosai dell’Ellesponto~Levano un nembo di celesti odori!~
3036 2Dicem | da Dio sei messo?~Vuoi tu levar l’oppresso?~Farti oppressor
3037 Novara | gran lite il fin.~E voi levate il viso~Nella speranza,
3038 Ceneri | d’acciari ~L’altar, che è levato tra l’alpe e i due mari; ~
3039 Ramus | Sepolcro, a quando a quando~Mi leverò, l’erratico ~Poseïdòn guardando;~
3040 Giusti | vespro insieme ~L’uom pur, levita e principe,~Cade, come corroso
3041 Ceneri | Israel?…~Re, popoli, duci, leviti, guerrieri, ~Posate gli
3042 Lacrym | Lancerà la sua nota.~ Or io mi levo~Sulle alture del Celio,
3043 EFilib(2)| rendono temperate dalle lezioni dei fatti.~
3044 Edmene | Ah, se stridea la fiamma ~Lí pronta a divorarla, indi
3045 Luna | raggio inerte scorre~Sovra il Libano e il Taborre, ~Dove i cedri
3046 Edmene | unica gioia, onde si mostra~Liberale alle stanche ossa la terra!» ~
3047 Novara | barbare ~Tende ghignando alzò.~Liberamente morti~Ostie del reo destino, ~
3048 Contra | Dai tetri fascini~Per liberarmi~Stendo alla docile~Arte
3049 Tasso | Della vostra pietà!… Mi liberaste ~Da terribili aspetti, ond’
3050 Foscol | E tu, caldo di gloria e libertade,~Ahi! d’Albïon sotto le
3051 Uomo | poche piume aperte ~Come si libra il vol? ~ «Qual è virtù,
3052 Cronac | Su pel dirceo cammin.~La libreria dell’avolo~Là nella mia
3053 Distra | Sfallir la giubba, i cheti ~Libri scompor, la cabala~Segnar
3054 Edmene | e il luccicar dell’acque~Lietamente notando. Ai vaghi aspetti~
3055 Cronac | fransi,~Pan tossicato al lievito,~Gittai per terra e piansi;~
3056 Abbadi | in don.~Ella vagì tra i liguri~Fior, sotto l’ombre care~
3057 Oriuol | cortese;~Coll’altra, i ferri lima~Del mio gentil paese.~E
3058 Edmene | mendico — le mancò. Soccorsi~Limosinar dal mondo? Oh! pria di farlo~
3059 Aspas | più, lentato il freno ~Al lin che ti circonda, ~Or viene
3060 Poeta | stelle e l’etere,~Grandi linguaggi ha il core:~Pensoso accetta
3061 Solit | spensierato e lieve. ~Son rose i lini del suo picciol letto,~Rose
3062 Mab | vocor atque iocor: nigris me linquere corvis~Gaudeo; subque dio
3063 Tedio | caverna chiusa,~Dove il lion s’aggira,~O dove, occulta
3064 Uomo | orribil veste ~Dei pardo e del lïon; ~Sui geli della balza ~
3065 PioIX | di Dio fu vinto.~Di quel Lione eletto ~Tanto fra noi s’
3066 Edmene | dei dogi inclita sposa,~Lïonessa terribile dei mari!~Eri
3067 Morbi | riva al mare, ~Vagabondo lipomane; e ne’ sogni ~Mi si corcò
3068 Cronac | molle ovil dei Titiri~Si liquefece in brodo.~Ma dai novelli
3069 Parola | mesti:~Date, o gioconde lire, ~Bando all’inutil verso;~
3070 Rilla | giù sul cinto in doppia lista vien; ~Sguardo ha di foco;
3071 Giusti | cavalle,~Nè il reo fragor de’ litui,~Nè delle picche maledette
3072 Tedio | Perché, perché mi stride~La livida tempesta~Sul capo e non
3073 Edmene | valse:~E, sovra il gel delle livide labbra~Non baciato baciandola,
3074 Edmene | scherno, ~E lo dispera col livor dei morsi,~E nell’ora del
3075 Dolor1(1)| celebrati Domenico Guerrazzi di Livorno, e Giuseppe Montanelli di
3076 Edmene | in vulgar persona~Io non locai l’affetto. Intender tanto~
3077 Ceneri | Che in pietra d’infamia locarla tentò.~Legatevi, o Prenci,
3078 Borbon | tuo. Dall’arbitra~Sorte locato in trono,~Per esser giusto
3079 Cronac | cercando; e rigido~Nessun volea lodarmi.~Chi con la lente al naso ~
3080 Malinc | Talchè il mio nome non andrà lodato~Per la dolcezza del leggiadro
3081 Pachit | ingegno ~Ella del ladro molto lodò, ~E il caballero, d’ossequio
3082 Dolor2 | petrosa vetta,~Coll’erma lodoletta~Dal canto mattinier.~Parte
3083 Cronac | Pindari e gli Orfei~De’ logori Atenei~Colle titanie folgori~
3084 Borbon | la Pace~Velasi e muor. Longanime~L’odio resiste e tace; ~
3085 Alboin | sguardo~Parea dicesse: — Re longobardo,~Se la vendetta qui non
3086 Armi | la verga; l’esilio; e le lontane~Carceri; e il palco, per
3087 Sogno | pieno di luminose visioni.~ (LOPEZ DE VEGA)~Mentr’io degli
3088 Incant | animusque favent et Dî portenta loquuntur.~La maga entro la rena~Girò,
3089 Ceneri | clivi dell’Arno, figliuol di Lorena, ~Se rose perpetue t’han
3090 CAlb | illustre vergine~Del sangue lorenese~Con umil gioia al talamo ~
3091 Ceneri | nella strage sovr’elmi e loriche, ~Scaldar colle nari le
3092 Tedio | invasa,~Vinta a nefande lotte,~È come selva rasa,~Sulle
3093 Edmene | varïato~Gioco de’ raggi e il luccicar dell’acque~Lietamente notando.
3094 Passeg | carme il core ho lieto,~Alle lucciole il ripeto,~Come al gallo
3095 Rosign | al fiore,~Alla notturna luccioletta e al vento,~Vita gentil,
3096 Edmene | argentate acque del lago ~Lucea la luna. Era diffuso il
3097 Versi | gaio stuol,~O la pallida lucerta~ Cerca i sassi a’ rai del
3098 Giove | apparia su quelle fronti, ~Non luceva in quegli occhi orma di
3099 Edmene | Alfin la prece~Le uscì lucida e calda. Era pei figli~E
3100 Edmene | il Sole,~Vedesti mai le lucide sembianze~D’un’angelica
3101 Distra | vagheggiato arcano, ~E i lucidi fantasimi ~Sorgono a mano
3102 EFilib | Dell’Arcangelo Michele,~E il Lucifero secondo,~Che avvelena il
3103 Novara | senta, o veda, ~Quasi a ludibrio e preda, ~Seguir superbo
3104 Forest | FORESTA~Numina per sylvam ludunt: vos carpite flores,~Nymphae.~
3105 EFilib | Che il vedremo in fin di luglio. — ~E la scolta al frizzo
3106 Dolor2 | teco ancor. ~Mi bacerai de’ lùgubri~Ceri notturni al raggio,~
3107 2Dicem | IL 2 DICEMBRE~A LUIGI NAPOLEONE~Hai vinto. Or
3108 Abbadi | A LUIGIA ABBADIA~Cara e gentil penisola~
3109 Sogno | del sepolcro è pieno di luminose visioni.~ (LOPEZ DE VEGA)~
3110 Rilla | sabbie del deserto~ Tre lunghissime notti… e sempre invan! ~
3111 Edmene | sogno qual di cosa morta ~Da lunghissimo tempo, a cui tornando,~L’
3112 Giove | e nelle tetre fauci~La lupa e il tigre ne’ fulminei
3113 Morbi | schermi: fra l’agnello e il lupo~Non c’è patto qual sia:
3114 Passeg | canto,~E cantando il cor lusingo.~Ride il volgo. Ed io frattanto ~
3115 2Dicem | Ungaro, il Belga, l’Italo,~Il Lusitan, l’Ibero,~L’Anglo, e del
3116 Inide | Gli uscìa la barba; gli lustravan gli occhi,~Com’usa agli
3117 Ceneri | sudor.~Per ospiti climi, per lustre selvagge,~Ci ha sparsi l’
3118 Am | A M….~
3119 Edmene | vostra Italia. Ei non sapria macchiarsi~Di gelose menzogne. Egli,
3120 Pachit | due soli; ma dalle spesse ~Macchie sol uno vede spuntar.~Quest’
3121 Edmene | nel cor, con le pupille~Macchinalmente immobili sull’acque?~Ahi!
3122 Oriuol | AL MIO PICCOLO ORIUOLO~Macchinetta gentile,~Che la vita e la
3123 Giusti | secoli nefandi~Rosseggerà sui maceri~Frusti di un mondo che di
3124 Cronac | atrio ai posteri,~Non su macerie olir!~E voi smettete il
3125 Cronac | Addio, febei mirmidoni,~Macre spennate piche, ~Addio,
3126 RitFis | affetto, ~Mi fingono sottil, macro e sparuto;~Ma in viso il
3127 Calunn | e l’aere ~Non s’abbia a macular.~Senti! Se pena in carcere ~
3128 Dubbio | E tradimenti altrui ~Son maculati i nodi, ~In che felice io
3129 Dolor2 | egli è ver, di Gerico~S’è maculato il fiore,~Ma la tua man,
3130 Anton | chiostri amò;~E ne le sue Madonne ~Soltanto a voi pensò.~ ~
3131 Maestr | questo fabbro esperto~Che Maëstron si chiama:~Che con ispago
3132 Maestr | AL MIO CALZOLAIO MAESTRONE~Ut tibi dat crepìdam, mihi
3133 Calunn | nacque, ~Come colei che in Magdalo ~Troppo fu bella e piacque; ~
3134 Incant | defunti in cima al colle. ~I magi d’Asia han detto~Che quanto
3135 Inide | labbra, incustodita,~La magich'erba. Un gemito ella mise,~
3136 Incant | puoi far continovi~Nel tuo magico regno i miei dì brevi. ~
3137 Borbon | pescator mendìco~Spesso le maglie inutili~Getta sul mar nemico,~
3138 Igea | travaglio,~Picchia il paterno maglio ~Sulla fiammante incude;~
3139 Primav | cunas thalamosque tuetur,~Magna parens.~Primavera non vien
3140 Tasso | pompe e giostre ~E baldanze magnanime, e superbe ~Glorie di giovinezza.
3141 Incant | INCANTESIMO~Magnis parva sonant; resonant et
3142 Borbon | A FERDINANDO BORBONE~Se mala signoria, che sempre accuora~
3143 Dolor2 | Meglio morir che incedere~Su maladetta arena,~Dietro recando il
3144 Conveg | riviere~Nei lunghi dì quando malata giacque;~Ei la vegliò per
3145 Tasso | io giacqui tant’anni; e i maledetti ~Ferri, e le turpi vesti
3146 Novara | arme infelici, e il giorno ~Malediceste, e l’ultima ~Ora che il
3147 Tasso | sacrosanto~Dono di Dio non maledite in queste~Ore, o Torquato.
3148 Tedio | perché non sciormi~Dalle malíe fallaci? ~Pensier, perché
3149 Edmene | e fu divelto a brani~Con maligna pietà dalle opulente ~Peccatrici,
3150 Ellade | Nave o corsier per le città maligne, ~Seguirò pallid’ombra insin
3151 Conveg | tremule ~Volte stellate~Più malinconica~La luna errò,~E il lieve
3152 Dolor2 | de’ figli suoi,~Dall’ombre malinconiche~Esce la dea talora, ~E parla
3153 Lacrym | sacro o l’Aventino ~L’alte malinconie del dì che fugge.~ ~
3154 Edmene | cigno, e argentei veli~E malinesi e batavi trapunti,~E lane
3155 Morbi | poi vita ~Cabale, ubbie, malurie e un indefesso ~Gioco di
3156 Cronac | non dimanda, ~Perché di malve e d’alighe~Non vuoi fregiarsi
3157 Contra | sabbie inospiti~Cieco e malvivo,~Lunga mi stempera~Sete
3158 EFilib | Queste redini di bronzo;~E in mancanza di quel brando ~Che ho spezzato
3159 Edmene | disperata~Io non cadrò. Se mi mancasse il pane,~Non saliranno i
3160 CAlb | facile ~Varco è al desio mancato, ~Saprà domani il fato ~
3161 2Dicem | Perduto sei. La gloria~Ti mancherà de’ prodi,~E un’ignea palla,
3162 Maestr | ora brulla,~Il Conte della Mancia,~Guerino, I Re di Francia,~
3163 Edmene | manca~Al più mendico — le mancò. Soccorsi~Limosinar dal
3164 Sogno | dei figli debbon dormir.~Mandan le rute colle verbene~Pallida
3165 Giusti | regni ~La concitabil musa~Mandar tremasti, e pallida~Vederla
3166 Uomo | tua luce adorno ~Non mi. mandasti, o Dio? ~Dell’universo un
3167 2Dicem | all’opera~Per cui t’ha Dio mandato!~O infame o grande. Il tacito~
3168 Rosign | intorno~E il pastor colla mandra, a cui non badi;~Chè te
3169 Incant | amanti e spose,~I gnomi e le mandragore~Coi gigli e con le rose
3170 Lacrym | E ancor la squilla~Delle mandre disperse alla boscaglia~
3171 Forest | alla ridente aurora,~Dei mandrïani il cantico~S’udrà per la
3172 Ideale | neve~Sovra il tugurio del mandrïano:~Non spunta giorno, sereno
3173 Ceneri | doppia corona d’Arrigo e Manfredi? ~Disarma due genti. Ritorna
3174 Morbi | il ventre in doglie?~Non mangerò. M’assalgono i ribrezzi ~
3175 Delat | Sei delatore!~Ma, quando mangi pan guadagnato~Con l’abbiettezza
3176 Am | Già delirando in misera maniera,~ I’ pur sempre correa (
3177 Patria | Sorsero i figli de’ miei manieri;~E ai patrî greppi gentil
3178 Malinc | stella,~Il tuo povero cor fa manifesto~A me, che per me t’amo,
3179 Cronac | camminai. Sul viso ~De’ manigoldi ho riso,~E di più bei fantasimi~
3180 Edmene | lacerato il nodo~D’anime mansuete… e la materna ~Felicità
3181 Edmene | amator sì umano~E caldo e mansueto or lo veggendo ~Così diverso! ~
3182 Calunn | impose il Dio ~Che visse in mansuetudine, ~E comandò l’amor.~Ma te
3183 Calunn | tenebrosi studi, ~Che nel mantel di Satana ~Le brutte membra
3184 Delat | Ti ravviluppa nel tuo mantello,~E se un istante sul cor
3185 Ellade | la gentil battaglia ~Di Mantinèa quando il Teban dal petto ~
3186 Ellade | tèssalo macigno ~E la funerea Maratonia proda:~Sentirò di Talìa
3187 Perdon | fronte ti divora~Come il marchio del misfatto.~Questo mostro
3188 Sogno | batte nell’orïuol;~Batte la marcia verso l’Ignoto~Dal sole
3189 Sogno | l’anno.~Marciam, soldati, marciamo a squadre~La nostra bruna
3190 EFilib | non t’ascolti~Il caduco Maresciallo,~Or che trae dai nostri
3191 Donna | un occulto amor;~ Eva e Maria nel vincolo ~Del fallo e
3192 Edmene | sensi,~Che ti gittasse al marinaio in braccio.~Schifosa e breve
3193 Borbon | non senti i palpiti~Di Mario e di Cirillo~Sotto quei
3194 Igea | fiorenti~Al fresco olmo marita,~E i casalinghi dèi ~Bene
3195 Edmene | Edmenegarda~Gioì superba i maritali amplessi,~E sulla fronte
3196 Alboin | convito,~Dormiva solo l’ebro marito.~Aprì una notte l’erma sua
3197 Edmene | e sfolgorante in quelle~Marmoree maraviglie, onde ai futuri~
3198 EFilib | effetti! ~Ecco il re di Marocchetti,~Che alza il braccio, i
3199 Campag | nostra, ~Il piccone e la marra il nostro scettro.~Qui si
3200 Cronac | marmo o nella creta~Febo con Marsia, e Cesare~Da lato a Calandrin.~
3201 Morbi | mia ~Casa di creta. Se al martel degli anni ~Or la casa comincia
3202 Dolor1 | contro chi vi è spina e martello! L’uomo schietto tra voi
3203 Versi | Dice all’ombra il suo martir.~Sulla barca i patrii carmi~
3204 Donna | sulle vesti! — ~Tu placane i martíri; ~Soffri per essi, e prega! ~
3205 2Dicem | È bello~Questo da sofi e màrtiri~Glorificato ostello.~Tutti,
3206 Borbon | insepolcri i martiri,~Ma il lor martirio è teco;~Però che là puoi
3207 Incant | volpe?~Nè il truculento martoro~Mi succhiella le polpe a
3208 Mab | vïaggio~Salvami da procella o masnadier’;~Sferza i cavalli, e coll’
3209 Mab | scoiattoli alla luna,~E i mastini intorno latrano~Nello stabbio
3210 2Dicem | Vaticinar non so.~Sol, pei materni visceri,~Ti prego a giunte
3211 Rosign | Tu sulla verde~Tua frasca mattineggi;~E non vedi che ’l ciel,
3212 Manzon | VI.~Lo aspettavi: e un mattino i Lombardi ~Dier lo sfratto
3213 Voci | libere canzoni~Nell’ora mattutina,~Quando su’ tuoi burroni~
3214 Dolor1 | passare. Troppo gravi cose maturano nelle convulsioni del mondo,
3215 EFilib | uffizio ~Il cordon di San Maurizio… ~Che lo strozzi, nel Signore! ~—
3216 Incant | parva sonant; resonant et maxuma parvis:~Mensque animusque
3217 Novara | di Caïn sepolta ~Non è la mazza infame. ~Ma scoppiano furenti ~
3218 Dolor2 | postribolo, ~Tra fescennine mazze,~Tratta per l’ebbre piazze~
3219 | medesimo
3220 Morbi | Ricacciami, o fantesca, ~Il medico alla porta; udir non voglio ~
3221 Tasso | lustri ~Piansi; due lustri meditai; la mente ~Per due lustri
3222 Giusti | Delle fide correnti; e meditar.~Novissimo conforto,~De’
3223 Edmene | un urtar nelle prue con meditata~Frode leggiadra, e poi tutte
3224 Calunn | sen;~Io chino il capo e medito ~Che donna ella pur nacque, ~
3225 EFilib | la regia idea? ~Che diran Mellana e Reta ~Di me ciuco all’
3226 Voci | Ed io rispondo: O venti!~Melodiosi o rudi,~I vostri suoni ascolto~
3227 EFilib | certo calle ~Diman notte, un meministi ~Lasciar voglio sulle spalle ~
3228 Edmene | tempo, ~Ai nostri cuori memorabil troppo.~Non dirò nulla;
3229 Edmene | o Venezia, e lungamente ~Memorabile e cara alle pietose~Fantasie
3230 Primav | E coi corimbi in testa ~Menan le madri sul Pangèo la festa.~
3231 Edmene | opulente ~Peccatrici, che menano a trionfo~La tolleranza
3232 Edmene | nostro.» ~ E, proferendo~Le mendaci parole, un’aria assunse~
3233 Edmene | soffio mio!… Tradirmi ella, mendìca~E allo splendor delle mie
3234 Armi | entro al pensier.~Come a mendichi mal sofferti, il pane~Ci
3235 Borbon | ampia Napoli~Il pescator mendìco~Spesso le maglie inutili~
3236 Mab | vidi i sassi~Di Ninive e di Menfi, e udii nitrir~Il cavallo
3237 Zulia | fratelli di Zulìa: ma festa~Non menò de’ caduti il vincitor:~
3238 Morbi | corpora: morbus et ipsa Mens est.~«Malato è l’uomo di
3239 Incant | resonant et maxuma parvis:~Mensque animusque favent et Dî portenta
3240 Giove | raccolti son essi; e se non mènte~La parola de’ tempi, al
3241 Inide | tibie di becco: irta dal mento,~Quasi fastel d’acuminati
3242 Dubbio | uscía.~Era Nearco iniquo,~O menzognera Argía?~Come due fredde immagini,~
3243 | mercé
3244 Dubbio | cadergli estinta ~Era miglior mercè.~Quel di Polonia allora ~
3245 Oriuol | Per te commento all’ora ~Meridiana, e scesi~Teco a rifar la
3246 Solit | perduti orti giocondi~Nessun merito mio mi riconduce. ~Pure
3247 Edmene | innamorando, crea.~E del merlato Spilimbergo intorno~Udìa
3248 Societ | serbar la lira, ~Ch’ella non mesca gli aliti ~Santi ove l’odio
3249 Edmene | tempesta~Da molti giorni si mescea frattanto~Nell’anima d’Arrigo.~
3250 Edmene | l’aspre alle dolenti~Cose mescendo, rasciugava gli occhi,~Che
3251 Edmene | Il nappo,~Che cercavi di mescere, percoti ~Alla parete; ché
3252 Edmene | confusa ~Col rossor di meschiar l’urna materna~Alla prima
3253 Perdon | Maledetta è quella mano~Che vi mescola il velen.~ Siam fratelli
3254 Inide | E sarà ver ch’io deggia~Mescolarmi a costui?» ~ «Giove lo ha
3255 Edmene | Allegrezza di verde, alle rugiade~Mescon dell’alba i solitari amplessi;~
3256 Donna | coronar le chiome! ~Celeste messaggiera ~Di chi nel fango giace,~
3257 Edmene | togliea, facendoli amorosi~Messaggieri di baci alla lor madre. ~
3258 Edmene | fuggente. ~ «Oh tu, pietoso~Messaggio almen, sulla corolla estinta~
3259 EFilib | al vituperio,~(Noti ben messer Viperio)~Il reame subalpino~
3260 Anton | gloria ed il natal?~Egli a mestier villani~Le man fanciulle
3261 Poeta | sorrisi illumina~Le sue mestizie arcane,~Che le allegrezze
3262 Edmene | dentro a quella~Tempestosa meteora — spïando —~Stava l’inglese
3263 Cronac | Scole, congressi, asili,~Metodi ed altre olimpiche~Buffonerie
3264 Incant | Mi piove il raggio e il metro?~E nè cornetta acustica~
3265 Edmene | terso, come argentea zona,~Mettendo un soffio di sottil frescura, ~
3266 Edmene | Armida;~E pendule dall’alto a mezzaluna~Lampade vaghe a illuminar
3267 Manzon | Asil dei Baroni, ~Quel di Micca, Fiorenza cortese, ~Di san
3268 Ellade | queste Itaca e Pilo, ~Argo e Micene. Il telamonio Aiace ~Qui
3269 EFilib | spada bruna ~Dell’Arcangelo Michele,~E il Lucifero secondo,~
3270 Tedio | Io seminai sospiri,~E non mietei che fole, ~Ah, nei suoi
3271 Giusti | morte, che toglie prima i migliori, vi tolse dopo il Bartolini
3272 EFilib | quel desso, ~Che a pescar mignatte e scudi, ~Per tant’anni
3273 Giusti | Grata ti venne intorno, ~Migra nel dio che m’agita,~E in
3274 Manzon | corte al suo re!~Però teco migrar dalla vita ~Non potran queste
3275 Ceneri | incolpato d’Italia e del ciel,~Migrò dalla terra. Rimasegli addietro,~
3276 | mila
3277 Madre | le squadre~Son chiamato a militar;~Tu mi guardi, o dolce madre,~
3278 Edmene | delle viste cose~Ne passaron mill’altre; un gel la strinse;~
3279 Oriuol | fia che spanda rose ~Sulle milliarie lapidi ~Del suo mortal sentier.» ~
3280 EFilib | Scaverei con la mia mano ~Una mina al Carignano, ~Vi vorrei
3281 EFilib | faccia ~Mi scagliasti una minaccia ~Colla bocca del fucile, ~
3282 Giove | Superaron le querce, e il minaccioso~Tauro in possanza, e nelle
3283 Giusti | lito,~E le quaranta suonino~Minaci aurore al pigro occidental. ~
3284 Zulia | inamabili ~Cortine e ai minareti~Lieti — di luce e fior,~
3285 Manzon | Ceniso, ~E i bei giorni del Mincio e l’eliso ~Rifiorito fra
3286 EFilib(2)| Emanuele Filiberto amava poco i ministeri e le Camere Democratiche.
3287 Edmene | e madri~A quel tremendo ministerio eccelso~Dio vi destina,
3288 Incant | di covo, o fili d’erba. ~Minuscola formica~O ruchetta d’argento~
3289 CAlb | conculcato palmite~Resa mirabil pianta, ~Braccio de’ suoi
3290 Tasso | carmi, e d’opere gentili~Più mirabile esempio.» ~ — Ecco, Torquato.~(
3291 Mab | di Ciro, e a tardi passi ~Mirai per le stellate arabe lande~
3292 Rilla | i fior?…~Su, venitelo a mirare ~Come è splendido d’amor!~. . . . . . .~. . . . . . .~. . . . . . .~. . . . . . .~
3293 Edmene | aspetti~Era gelida adesso e di mirarli~Rifuggìa quasi. Nel leggiadro
3294 Ceneri | aurora~Dell’alto suo corso, miratelo ancora ~Fantasma ravvolto
3295 Uomo | ei viene: ~«Di nati avrà miriadi, ~Come astri e come arene! ~
3296 Cronac | scintillò.~Addio, febei mirmidoni,~Macre spennate piche, ~
3297 Rilla | beate ~ Coste, ricche di mirra e belgiuin.~Addio bei soli!
3298 Ellade | Cea ~L’aura d’Omero e nei mirteti io senta ~Il sommesso tubar
3299 Versi | trillano a chi perde~ Dal mirteto una canzon.~Se le lepri
3300 Edmene | etade, ~Ormai per te sì miserabil fatta,~Che la stessa Pietà
3301 Plana | suole ~D’uom, che da queste miserande aiuole, ~Batte l’ale all’
3302 Edmene | Tramutandosi, assalgono gli abissi~Miserandi dell’alma, ove al fin regna ~
3303 Zulia | Nessun vede, cogli occhi, il miserando ~Stral che ti piaga, quando ~
3304 Edmene | pudica anima ai casi~Sospirò miserata, ebbe il dileggio;~E fin
3305 Oriuol | a Erina ordito! ~Che in miserevol modo ~Tu non m’avresti udito ~
3306 Dolor2 | la catena,~Poi le tetre miserie del bando.~Ti ringrazio,
3307 Dolor2 | sempre dal petto fremente~Misi un grido sul molto e nefando ~
3308 Zulia | Che indovinasse i subiti ~Misterii delle lacrime ~E i lampi
3309 Dolor1 | non so perchè, ma una voce misteriosa mi dice di consegnarti questa
3310 Uomo | regni ~Nell’intime latèbre, ~Misterïosi segni ~Gli schiudono il
3311 Edmene | nube fuggevole, quel moto~Misterioso, che la fea per forza,~Tornar
3312 Uomo | Gli scende sulla faccia ~Misterïoso un vel… ~È nato il sacerdote, ~
3313 Dolor2 | pasce ~Negli odor della mistica pira.~Poi, combusto dall’
3314 Edmene | entro al fogliame~Delle mistiche palme, e i flessüosi ~Giovinetti
3315 Edmene | ed istanti~Con pari vol misurano. Nessuno~Quei dell’altro
3316 Edmene | Non è campo~Tra noi per misurarci. Ahi! la perduta~Giovinezza
3317 Edmene | landa ~Le si pose davanti; e misurarla~Vedea quell’uomo a giganteschi
3318 Primav | le callaie~Stridono: e, misurato alle promesse,~Ne’ portici
3319 Dolor2 | Teutono ~Nelle pollute stanze,~Misurerà le danze~De’ nostri ceppi
3320 Edmene | intensa~Girò lo sguardo; misurò quell’acque;~Doppiò le forze;
3321 EFilib | bando ai pecoroni ~Delle mitre e dei blasoni! ~Non ci vuol
3322 Incant | germoglia,~Da un pruno, a mo’ di freccia,~Là sbalza un’
3323 Giglio | stelo, ~Su un nero crin modestamente odori, ~O in fra le pieghe
3324 Dolor1 | infelicissimo, perché ho modesti desiderî e coscienza pura.
3325 Rosign | Ti crebbe al mite april. Modesto e solo~Nella selvetta canti,~
3326 Edmene | giammai.~Co’ suoi gelidi modi ei ti contrista,~Gentil
3327 Novara | Qualche eccelsa armonia ~Non modulata pria, ~Le meste solitudini~
3328 Societ | tu mi nieghi ascolto: ~Io modulo i tuoi gemiti, ~E tu mi
3329 Edmene | Ben meritava~D’aversi a moglie una rubesta donna ~Delle
3330 Dolor2 | velarti, una nube d’incensi~Mollemente verrà dalla valle ~In quell’
3331 Morbi | ribrezzi ~Della quartana? Ebben moltiplicate ~Sovra il povero mio corpo
3332 Tasso | Tebro!… Oh! che diffusa ~Moltitudine intorno! È del mio nome ~
3333 Mab | sulla gran Città.~E poi monaci e re chiusi nell’armi~Sorsero,
3334 Tasso | Ecco, Torquato.~(Il monaco proruppe.) Ecco l’eccelso ~
3335 Edmene | e le rïapra il seno,~E monda dalle lacrime la chiami~
3336 Armi | Carceri; e il palco, per mondar l’ovil.~E dirà il mondo: «
3337 Uomo | cinsero di rose, ~L’uom tra le monde mani ~Tolse l’occulto lare, ~
3338 Gioco | balcon, chiassando, ~I romani monelli a pila e croce:~Nè già mite
3339 Cronac | Fêr sinagoga il despota~Monello a maledir.~Uno inventò le
3340 Edmene | Gittar convulso l’ultima moneta ~Sopra una carta; e stringere
3341 Cronac | diffuse; ~Chi sporse il monosillabo,~Chi pronto lo conchiuse,~
3342 Novara | Pose fra genti e genti ~Le montagne, i torrenti, ~Le selve e
3343 Distra | scontrando i balsami ~Della montana rosa,~O agli atrii casalinghi ~
3344 Dolor1(1)| Guerrazzi di Livorno, e Giuseppe Montanelli di Fucecchio, esiliato dalla
3345 Contra | re.~Oh caccie! oh vertici~Montani! oh clivi!~Oh ingenuo vivere ~
3346 RitMor | RITRATTO MORALE~Or che pinto è il di fuor,
3347 Voci | E nel romito speco~Su morbida cortina,~M’è dolce il sognar
3348 Ellade | risposta ~Qual tu la festi, I morbidi Fäoni~Coronati di fior cercan
3349 Morbi | dispero.~Fors’è pur questo un morbo: e non di manco~Ne so la
3350 Morbi | Agrescunt animi, vel corpora: morbus et ipsa Mens est.~«Malato
3351 Patria | madre sei,~Che il cor ti morda, pensando a lei.~Ella il
3352 Tasso | del Tevere divino.~ Dai mordaci dolori e dalle colpe~Han
3353 Morbi | l’unica rancura ~Che mi morde talvolta insino all’osso ~
3354 Edmene | era~La gioia sua?… ~ Ma la mordente fame~Vinse i fieri proposti;
3355 Edmene | il lungo~Mio desiderio! Mordere le possa~I bei diti una
3356 Mab | e coll’ardor d’un paggio~Mordi del roseo pollice il liuto;~
3357 Inide | sì mal le piacque,~Vestì, morendo, di purpureo lume ~La nivea
3358 Novara | l’ultima ~Ora che il sol morì~Sugli spezzati brandi~Sulle
3359 Conveg | mar.~Sia che l’arso o la moria~Disertasse e case e colti,~
3360 Ideale | nata Deorum,~Si vis, non moriar.~Io con te parlo, tu il
3361 Rilla | suoi roseti,~ E consumata morirà con lor.~L’altra mia suora
3362 Edmene | parte~D’aria e di sole. Io morirei senz’essa. ~Credi, non sente
3363 Edmene | baci miei, nè di rossor morirne? ~Avria sconvolto le sue
3364 Conveg | per tutti…~Ed ella tacque!~Moriro, e in premio dell’amor profondo,~
3365 Ellade | nocchier ch’oggi fa vela ~Dove moristi, nel cristal dell’acque~
3366 Giapo | Del suo picciolo giardin~ Moriva il sole!~ ~
3367 Edmene | voce~Quasi di pianto il mormorar de’ flutti.~ Anche l’addio
3368 Manzon | al Ticino gli sguardi, ~Mormorasti: «Il Sabaudo verrà?»~L’hai
3369 EFilib | un momento di dolore — ~Mormorava il buon soldato ~Un tantin
3370 Forest | Azzarelina, ~Ti fere un mormorio~Sottil, vago, infinito:~
3371 Societ | me?~ Le tue speranze io mormoro, ~E tu mi nieghi ascolto: ~
3372 Rosign | cantor soave.~Forse diman morrai privo d’affanno, ~E di sgomento.
3373 Incant | o furibondo~Refolo o gel mortifica~Lo smeraldo giocondo in
3374 Novara | Al Po temente; ai presi ~Moschetti; ai calabresi ~Cappelli;
3375 Borbon | tu nel cupido~Furor del moscovita,~Che verso noi le indomite ~
3376 Edmene | soli, sul venir dell’alba, ~Mosser dai campi alle natie lagune.~
3377 Cronac | in seno, ~E a ricercar mi mossi~Manzoni, il Torti, il Grossi,~
3378 Borbon | popoli suggetti, non avesse~Mosso Palermo a gridar: Mora!
3379 Contra | Corsier galoppa, ~Nuove mostrandomi~Ville e città;~Ma dell’inutile~
3380 Edmene | Sbadatamente e legge. Osa mostrargli ~Qualche rancor? S’infuria;
3381 Anton | riso~Di più beato april,~Mostrarvi un paradiso ~Più grande
3382 Ellade | al pellegrin quel giorno ~Mostrerai di Citèra e d’Amatunta ~
3383 Zulia | e agli occhi di Zulìa ~Mostrò d’ori e di gemme ampio tesor,~
3384 Inide | contemplarsi avvinta~Col mostrüoso Iddio. Nelle pupille~Sentì
3385 Poeta | un uccellino io miro,~Che mova mesto in giro~Per rami ignoti
3386 Cronac | accuse e strepiti~Mi si moveano intorno.~Oh! fosse morto,
3387 Tasso | questi solitari chiostri ~Voi moverete a visitar tant’altre ~Città
3388 Donna | e di profumi; ~Bella, se movi l’orma ~Per calli di splendor; ~
3389 EFilib | Che sto zitto e non mi movo, ~E che faccio i miei confronti~
3390 Maestr | Il suo zinnal di becco:~Mozza la turpe gocciola ~Che dalle
3391 Morbi | grullo~Questo si chiama. E mozzerai la mano~Pria di far beneficio:
3392 Cronac | E l’antro de’ romantici~Muggì di maraviglia. ~Ma i Pindari
3393 Edmene | pensieri~Lunghi ostinati gli muggìa d’intorno.~Immenso amor,
3394 Edmene | crepuscoli; alle imposte~Mugolarono i venti; e sembrò voce~Quasi
3395 | multa
3396 Novara | Sovra le altrui contrade, ~Multar le messi, e irridere~Fra
3397 Ceneri | studia nel viso~Dei servi multati la colpa del duol.~Or dunque
3398 Giusti | generosi in Italia, vivano o muoiano, hanno sempre da qualcheduno
3399 Giusti | Quasi non visto il nodo. ~Muoion gli illustri; e il cupido ~
3400 Giglio | presto, o fiorellin, tu muori ~Per poca vampa o lieve
3401 Delat | passi:~Se un lieve accento muovo al compagno,~Ratto ti sento
3402 Voci | VOCI~Arcana interdum fert murmura cerulus aether~Et mare purpureum.~
3403 Distra | tempia rotte~Non vanno al muro è un caso. ~Quindi il sedil
3404 Maestr | lucenti e snelle, ~Ma i muscoli e la pelle ~Eran più freschi
3405 Ceneri | germoglia, produce, ~Poi muscolo e sangue di forti divien.~
3406 Forest | Invocheran la Notte. ~Sui talami muscosi~Quanti sospir' sommessi,~
3407 Sogni | ciel son io,~Che di dolenti musiche~Rivesto il pensier mio.~
3408 Aspas | unguenti all’Asia?~Nè il musico di Teo~Co’ suoi giocondi
3409 RitFis | abbandonato e folto.~Sotto i mustacchi impallida o s’accende ~Il
3410 Dolor1 | sicuro dalle tiepidezze e dai mutamenti umani. Non son poverissimo,
3411 Dolor2 | pronto viso in porpora ~Mutarsi e tramortir!~Oh, quante
3412 Sogni | Nel dì d’un’agil rondine~Mutassi i giorni miei!~Sempre dall’
3413 Edmene | ei crede.~Mio Dio! quanto mutato! Oh s’io sapessi~Quel ch’
3414 Edmene | un fantasma uscite. ~Poi mutò quella scena. E patimenti~
3415 Alboin | Questa corona? ~Ospite bianco mutolo e cieco,~Bacia la rosa ch’
3416 Edmene | sforzo d’oblïar.~ Da quella~Mutua battaglia alfin scosse la
3417 Gelos | Son strette due tigri da mutuo furor.~Ma un gemito acuto
3418 Cronac | Platoni~Sentenzïâr che pecora ~Nacqui e dovrei morir.~Allor destai
3419 Inide | del rivo~Qualche driade o napea, forse in quel punto~Dalle
3420 2Dicem | IL 2 DICEMBRE~A LUIGI NAPOLEONE~Hai vinto. Or ben, qual
3421 Novara | messi, e irridere~Fra i nappi e la beltà.~Alle rive lombarde;~
3422 Sogno | se a fasci~Bruciasse il nardo col belgiuin.~Ve’ come splende
3423 Morbi | del corpo i mali. Alcun ci narra ~Un triste sogno e ci turbiam:
3424 Edmene | giocondi crocchi~Le memori narrarvi ore del chiostro,~O le speranze
3425 Foscol | immortal pianura,~Quand’ei narrò, senza dolor nè sdegno, ~
3426 Ellade | pastura di corvi e fior non nasca ~Che a nutrir le ceraste».~
3427 Tedio | Nè la cadente neve,~Nè la nascente rosa,~Nè l’aura fresca e
3428 Sogni | vita agli angeli~Ti facea nascer meco!~Stati sarien partecipi,~
3429 Vaglie | i fior, giocondi figli ~Nasceran di primavera,~Tu ornerai
3430 Cronac | intorno.~Oh! fosse morto, al nascere,~Della mia fama il giorno?~
3431 Giusti | secolo ingiocondo~Ahi tu nascesti, o prode. ~E spesso incensi
3432 Borbon | Trionfo del Dolor,~Tu re nascevi all’alito~Dei cedri, al
3433 Rosign | al vento,~Vita gentil, tu nasci,~E vai cantando. Vai~Via
3434 Ceneri | chinar?… —~Badate; un iroso nasconde ogni tetto.~Da ogni angolo
3435 Edmene | Nelle fatali~Soglie si nascondea la preparata~Ira del Nume;
3436 Gelos | gaudii ~D’un altro amor nascondi; ~Che in abbandono e lacrime ~
3437 Mab | se patria o natal mi si nascose, ~Le verdi terre, i pampini
3438 Edmene | Ma tremendi, ineffabili, nascosi~A umana idea. Traverso a
3439 Solit | consuma~In me il vigor della nascosta vita,~Visibil cosa alle
3440 Edmene | E lane arabe e perse, e nastri e gemme,~A ornar le trecce
3441 Ceneri | Cacciate l’estranio dal nido natío,~Stringetevi tutti nel brando
3442 Ellade | Deh! posa in grembo, o naufraga divina:~Non veder, non udir
3443 Dolor1 | rotolo al mare nell’ora del naufragio.~Come son fatto, tu il sai:
3444 Edmene | fronte.~ Simigliante ad un naufrago, che manda~L’ultimo grido,
3445 Edmene | Gli occhi e l’udito; e il navicel non giunge. ~ Ahi! la viola
3446 Giusti | Anima stanca, e giunto ~Il navicello all’isola,~Dietro si guarda
3447 Zulia | ha tutti. ~E quella notte naviga ~Dell’Ellesponto i flutti, ~
3448 PioIX | Quando sui vasti oceani~Fe’ navigar le prore,~E all’orba Terra
3449 Edmene | battiti del core,~Presso il navil d’Edmenegarda un altro~Venía
3450 Dolor2 | La sanguinosa croce ~Del Nazaren tremar.~Là dall’aerio culmine~
3451 Perdon | guerra~Senza esempio — il Nazareno.~Egli nasce, all’uom ridona~
3452 Giusti | consolavano almeno il lutto della nazione coi sacri studii e col nome
3453 Byron | BYRON~ Nato nel grembo di nebbiose lande,~Bello apparisti e
3454 Edmene | sono. ~ Di Leoni è fatto~Nebbioso il cor. Qualche benigno
3455 Contra | Novo Ismael.~Signor, le nebule~Da me disgombra, ~E col
3456 | Nec
3457 Tedio | di tedio invasa,~Vinta a nefande lotte,~È come selva rasa,~
3458 Anton | grande e più gentil?~So ben, negarlo è vano,~Che a voi pur oggi
3459 Delat | delatore!~Il sol la luce dovria negarti;~Mai col tuo nome nessun
3460 Rosign | credo,~Perchè le melodie voi neghereste~All’uom che v’imprigiona.~
3461 Maestr | c’è premio o lode~Ch’io neghi al calzolaio.~Fango pestando
3462 Armi | l’ovil.~E dirà il mondo: «Neghittosi e ignavi! ~Non han saputo
3463 Dolor2 | l’offensor feroce,~E al neghittoso imbianchisi~Nel vituperio
3464 | negl’
3465 Patria | augusto crine:~Ma la mia terra negletta e sola~Geme nell’ombra:
3466 Ellade | gemito placati ~Fûro della nembosa Aulide i venti. ~A questi
3467 Dubbio | dorso al Montebianco~E sui nembosi flutti,~Quell’altre due
3468 Ceneri | Scaldar colle nari le terga nemiche, ~Del Re che lo preme la
3469 | neppur
3470 | neppure
3471 Edmene | poi tutte svagarsi,~Come nere isolette, in seno all’acque, ~
3472 Giove | tutta~De’ combusti cadaveri nereggia.~Questo fruttò dalle incestate
3473 Tasso | quella illustre chioma. ~Nereggiando scendea sull’origliero ~
3474 CAlb | profughi~Per boschi incerti e neri ~Dalla crescente tenebra, ~
3475 Dolor2 | di due trecce il morbido~Nerissimo volume,~E il canto, per
3476 Perdon | PERDONATE~Ignosce illis quia nesciunt quid faciunt.~ ~ Parlo a
3477 Ramus | nascimenti hai dato;~Onda nettunia, è pieno~Di sogni eterni
3478 Lacrym | abbraccia il Sole~Col perpetuo nettuno e col deserto,~Mentre l’
3479 Incant | O fata bianca, come~Un nevicato ramo,~Dagli occhi e dalle
3480 Lacrym | d’Italia, in vetta alle nevose~Mie tirolesi balze ebbi
3481 Edmene | baronal fortuna,~Or son nicchia notturna alle selvagge~Volpi,
3482 Oriuol | voci; e il vedovo ~Frugai nicchietto invan.~Dagli iracondi sfoghi~
3483 Maestr | mutar vesti sogna,~O nel suo nicchio agogna~Di rimaner così. ~
3484 Novara | invase ~L’aquila i nostri nidi, ~Rupper giocondi gridi ~
3485 Societ | speranze io mormoro, ~E tu mi nieghi ascolto: ~Io modulo i tuoi
3486 Mab | MAB~Mab vocor atque iocor: nigris me linquere corvis~Gaudeo;
3487 Mab | dell’Asia, e vidi i sassi~Di Ninive e di Menfi, e udii nitrir~
3488 Edmene | ornar le trecce d’ebano e i nitenti~Omeri e il collo e le nudate
3489 Incant | O su fra gli astri, o in nitide~Case di margherita e di
3490 EFilib | spron nel ventre.~E il caval nitrendo sbuffa ~Pesta il marmo e
3491 Dolor1 | che governano queste due nobilissime città passeranno come l’
3492 Tasso | superbo il vate, ~Ma pien di nobiltà gli occhi e l’aspetto. ~
3493 Ideale | meco d’altri imenei.~Bella nocchiera, su questa barca~La tua
3494 Edmene | acque, ~E seguitarle de’ nocchieri il canto.~ Ma in quella
3495 2Dicem | novo Atlantico~Il liberal nocchiero, ~Tutto è con te, se l’anima~
3496 Maestr | Di Lomellina il figlio:~Nodato ha sul cintiglio ~Il suo
3497 Maestr | Ama l’altar di Bacco ~E di Noè la pianta:~A sera gli s’
3498 EFilib | tinto in color rosso, ~La noiata sentinella ~Col fucil sotto
3499 Edmene | ben ragione,~Leoni mio. Noiosa è questa vita~Di servitù,
3500 Giove | intorno~A quelli strani e nomadi fanciulli~La montagna e
3501 Dolor2 | questo palmo d’erba,~Che nomiam terra, imagine~Sì poca e
3502 Edmene | assunta!~Ella che sempre io nominai coi nomi~Più giocondi e
3503 Galop | sole; e uscì di guerra ~Nominando il suo fedel.~Poveretta!
3504 Edmene | demente rigor, la scellerata~Nominanza di colpa! ~ Ed or che il
3505 Giusti | Quei di sotterra, amico, ~Nomineran beati,~Però che lassi, al
3506 Sogni | mesti.~Altri pur sua ti nomini~«Ne’ tuoi felici giorni,~«
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