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Giovanni Prati
Poesie scelte

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1848-attin | atton-cical | ciclo-desid | desig-ferra | ferre-imman | immat-legan | legar-nomin | nomo-plato | plaud-rimov | rimpr-separ | sepol-svinc | sving-vesti | vesto-zulia

                                                     grassetto = Testo principale
     Poesia                                          grigio = Testo di commento
3507 Ceneri | Forte di Giuda, che Pio si nomò.~Compulse dall’ira d’un 3508 Greco | si cionca~Per la beltà; ~Nonchè i volanti~Felici istanti~ 3509 EFilib | Tutti omai dal bimbo al nonno ~Son rifitti in grembo al 3510 Contra | Canto pur sempre~Suona la nordica~Buia canzon.~Ma quando spasimi, ~ 3511 Novara | Per seppellirle in mar.~Nordiche madri, a voi~Suona il mio 3512 Novara | natura ~L’odio da , ma il nordico ~Furor vel seminò.~Dite 3513 Edmene | luccicar dell’acque~Lietamente notando. Ai vaghi aspetti~Era gelida 3514 Edmene | anche quest’ora~Ella trovi notata. ~ In ampio velo~Chiuse 3515 Cronac | Calandrin.~Ma è sogno da nottambuli~Piacere al mondo. Or odi, ~ 3516 Tasso | gli aperti campi ~Riportar novamente. Oh!… fûr pietose, ~Ingannatrici 3517 | Nove 3518 Primav | vampa ~Sui vasti focolari,~Novellando si va di cose arcane.~Ha 3519 Cronac | liquefece in brodo.~Ma dai novelli troni~I torbidi Platoni~ 3520 Passeg | notturni allegri fochi~Del novembre, in mezzo ai solchi,~Dov’ 3521 Societ | che cerchi, o perfida ~Noverca, ond’io ti piaccia, ~E tu 3522 Dolor2 | arcana a noi~Rivelerà. Col novero~Poco de’ figli suoi,~Dall’ 3523 Lacrym | regnò. L’arido bruco~Nel novilunio suo non altrimenti ~Fatto 3524 Giusti | fide correnti; e meditar.~Novissimo conforto,~De’ tuoi prodigi 3525 Dolor1 | più. Ma certe superlative novità mi conturbano, e non le 3526 Perdon | piuma a piuma ~L’augellin nudando va,~Lentamente lo consuma~ 3527 Edmene | nitenti~Omeri e il collo e le nudate braccia,~Tutto, qual per 3528 Inide | nume~Con recando, in nudità di fiera,~Il Caprigena insigne.~ 3529 Novara | ingiustizia in sen,~Che l’ore ha numerate~Per Fortuna, e Dio3530 Mab | Quaggiù secoli molti ho numerati,~Ma corallo m’è il labbro, 3531 Dolor2 | Qua lasciando uno stuol numerato,~Scudo a noi, d’animosi 3532 Dolor2 | vero,~E poi dall’arco i numeri~Dell’immortal pensiero, ~ 3533 Forest | FORESTA~Numina per sylvam ludunt: vos carpite 3534 Novara | vostre magioni ~Cotesto nuncio suoni; ~Che la prole delira~ 3535 Novara | superbo il teutono ~L’itale nuore in duol.~Ma il patireste, 3536 Simpat | accusate che i miei concenti~ Nuotano in nembo di troppi fior;~ 3537 Solit | agli occhi moribondi~Mi nuoterà la fuggitiva luce,~Della 3538 Edmene | ma sull’alba gli occhi~Vi nuoteran, senza saperlo, in pianto.~ 3539 Sogni | ancora,~La fulminata prora ~Nuoti in balìa del mar.~Addio, 3540 Edmene | rea celia, a ricordar la nuova~Ospite di Leoni. ~ Egli 3541 Dolor1(1)| antico debito d'affetto e per nuovissimo di riverenza.~ 3542 Tedio | rugiada è il vero:~Altro non nutre e pasce ~Che il fior del 3543 Ellade | e fior non nasca ~Che a nutrir le ceraste».~In questa forma. ~ 3544 Giove | grembo di petrose cune,~Nutriti ai fochi dell’Olimpo e ai 3545 Edmene | passionati, e l’indiviso~Nuvol dell’alma le si fa più tetro. ~ 3546 Forest | Eliso,~Azzarelina mia.~O nuvole che andate ~Improvvise per 3547 Tasso | della morte irrigidita.~ Oh nuvoletta, che laggiù rispunti ~Nell’ 3548 Forest | ludunt: vos carpite flores,~Nymphae.~Come è fuor dell’usato~ 3549 Parola | Alimentando va,~L’uom che obbedisce e regna,~Dio che sorride 3550 Rilla | accostò. ~— Con bianca fede m’obbedisti, o Moro,~ Sino a quest’ora. 3551 Edmene | custodir non puote. Egli oggi obblia~Quel che ieri adorava, ed 3552 Uomo | tigri insieme. ~L’uom non obblìa l’antica ~Virtù; ma giace 3553 Edmene | anni ripassò per vie ~Non obbliate! da lontan scoperse~Quella 3554 Dolor2 | dall’umil polvere,~Dove obbliato io sono,~Più il capitan 3555 Tasso | vostre, ~Questi pii desiderii obbligo sacro ~Per me saranno. —~ « 3556 Perdon | disciolta~Quando il Padre l’obbliò!…~Abbracciatevi una volta~ 3557 Distra | cappel, più spesso ~La testa obblìo così,~Che se le tempia rotte~ 3558 Societ | fraterne voci ~Espïeran l’obbrobrio ~Dei roghi e delle croci, ~ 3559 Edmene | vile~Gaudio d’averle e d’oblïarle sempre!~«Duro è l’indugio. 3560 Edmene | Spensierati al gioco~Obliarono tutto i due bambini.~ Edmenegarda 3561 Edmene | che dovrei ~Maledirti, oblïarti, io sento il peso~De’ tuoi 3562 2Dicem | tuo fatal dimani, ~Questa obliata Italia~Dal sangue tuo; quest’ 3563 Edmene | per Arrigo un punto. Era oblïato ~L’orgoglio inglese in quegli 3564 Edmene | mondo,~Pietoso o stanco, l’obliò!…~ — Che importa,~Se precipita 3565 Edmene | angelica canzone~Che di tepido oblìo l’anima incanta,~Tu crederai 3566 Edmene | guardi?» —~ Tutto in quell’occhiata~Edmenegarda intese; e la 3567 Giusti | suonino~Minaci aurore al pigro occidental. ~Poi la fulminea possa,~ 3568 Parola | ombra al raggio,~Che d’un’occidua stella ~Mi ferma agli splendori,~ 3569 Giusti | Il tuo PRATI.~ ~Come un occiduo sole~Del tuo gentil paese,~ 3570 Incant | vermena~M’ha tôcco in sull’occipite~Ed io mi veggio appena in 3571 Gelos | S’interna fra l’ombre d’occulti sentier, ~Che all’opere 3572 Edmene | Ispido verno~(Né sarà tardi) occuperà le vostre~Vedovili giornate, 3573 Edmene | goccia ~Colmo alle ripe l’Oceàn travolve.~ Per quelle sale 3574 PioIX | le diè,~Quando sui vasti oceani~Fe’ navigar le prore,~E 3575 Novara | torrenti, ~Le selve e gli oceàni ~Per designar la schietta ~ 3576 Pachit | Non tolta ai campi ma all’oceàno.»~Ed ei di perle straniere 3577 Gelos | fiamma del sen. ~La bella Odalisca fra tutte le belle,~ Zorama 3578 Edmene | Sol, dalle gioconde~Belle odalische, voluttà promessa~Del paradiso; 3579 Versi | celebrar, ~Or negli attici odeoni~ D’Afrodite il bianco altar.~ 3580 Sogni | amori~Gemer, pensando a te?~Odilo: ei canta. Un esule~Dal 3581 Mab | mondo,~E lunge il furibondo~Odoacre l’enorme asta agitar.~Quel 3582 Borbon | Come sparvier famelico~Odora il pasto umano,~Su cui dall’ 3583 Dolor2 | perpetui soli,~Dove l’abisso odorano ~Scherzando i cavrioli,~ 3584 Vendet | l’uman sangue, il sente ~Odorar nelle mani eternamente ~ 3585 Mab | che su morbido guanciale~D’odorate giunchiglie io giacerò;~ 3586 Primav | alba: alla siepe un fil d’odore:~A qualche gelso un canto~ 3587 Incant | Sarà mia dolce amica~Nell’odoroso e picciolo~Nido che il sol 3588 Tasso | mesti occhi mortali ~Non offenda così! Però che al mondo ~ 3589 Dolor2 | confin;~Con chi li lascia offendere ~Sia l’offensor feroce,~ 3590 Perdon | Lentamente lo consuma~E d’offenderlo non sa.~ Soffri sempre, 3591 Edmene | amarezza insino al fondo;~E, offenditrice, il pan del pentimento ~ 3592 Dolor2 | lascia offendere ~Sia l’offensor feroce,~E al neghittoso 3593 Edmene | e del tuo lungo~Patir l’offerta, festeggiando, accetta.~ 3594 Borbon | Forse lo attendi? A Dalila~Offri, o Sanson, la chioma.~Il 3595 Maestr | ridon gli occhi. È il caso~D’offrirlo ad un pittor.~Corta ha la 3596 Primav | Per l’immensa campagna.~Ohimè! dagli occhi miei ~Per clivo 3597 | oimè 3598 Primav | tutto questo è dono~Dell’olimpica Figlia,~Che va pellegrinando~ 3599 Lacrym | interrogar la spoglia~Dell’olimpico Lazio, il pianto vostro~ 3600 Cronac | posteri,~Non su macerie olir!~E voi smettete il mugolo, ~ 3601 Edmene | E trovar tra i memori oliveti~Già gli parea la giovenil 3602 Igea | clivo, ~O pota il sacro olivo~Sotto clementi stelle:~A 3603 Cronac | artefice~Il vaso illustre e l’olla;~E incido anch’io, poeta, ~ 3604 Dolor1 | fece italianamente suo l’oltraggio a me fatto. Gli uomini che 3605 Dolor1 | penisola, e ne parlai con quell’omaggio che inspira la grandezza 3606 Incant | foresta~Venir nei verdi ombracoli,~Di bianchi fior la testa 3607 Giusti | coronato!~E sul tuo volto, ombrato ~Di speme ancor, fu visto, ~ 3608 Poeta | d’erba al sol.~ Sotto l’ombrìa dei platani~Molli del novo 3609 Distra | raminghi ~Su per la frana ombrosa ~Colà scontrando i balsami ~ 3610 Luna | antica,~E di Latmo i mirti ombrosi~Van parlando ancor di te, ~ 3611 Edmene | aspetto di colui m’apparve,~ ombroso un gesto, un moto io mai 3612 Dolor2 | aggreva~Molto fallir sugli ómeri ~Dolenti di quest’Eva;~Troppo, 3613 Ceneri | sentirsi all’elmetto ~Le palle omicide, fischiando, fuggir,~Poi, 3614 Edmene | in alto la bruna aquila ondeggia, ~E il fulmineo serrando 3615 Edmene | canto procedea superba, ~L’ondeggiar delle vele e il varïato~ 3616 Dolor2 | notturne la fame.~Oh speranza!… Ondeggiavano i negri ~Battaglioni, fremevan 3617 Giusti | sull’ossa,~E repente ondeggino~Fiere selve di brandi. Altro 3618 Edmene | e fiori~Sparsi, confusi, ondoleggianti… e un molle~Aere indistinto, 3619 Edmene | ricchezze dal felice amante. ~ E ondosi drappi e gonne agili e bianche,~ 3620 Dolor1 | sdegnosi che parlano per onestà. Con audacie dolorose si 3621 Maestr | col Re d’Italia:~So che da onesto artefice ~La tassa egli 3622 Dolor1 | perduta la fiducia nell’Onnipotente, che resterebbe oggi agli 3623 Edmene | orgoglio,~Che le insegna onorar la più gentile~Delle create 3624 Societ | questa vita io vivo, ~Per onorarti scrivo, ~Altro operar non 3625 Giusti | e se visiti quel caro e onorato sepolcro, deponivi anche 3626 Cronac | allori,~Le antiche glorie onori, ~Pensi all’Italia, e vigili~ 3627 Poeta | inchinarti al re.~ Vieni. Onoriam di lagrime~L’umanità che 3628 Giusti | vostro concittadino, il quale onorò in brevi anni la propria 3629 Societ | il debito ~Del pane all’operaio ~Che ti racconcia i sandali, ~ 3630 Societ | onorarti scrivo, ~Altro operar non so.~ Cruda! tu senti 3631 Igea | questi Igea dispensa~Giocondi operatori,~I candidi tesori~Del sonno 3632 Dolor1(1)| dagli amici, vendicato dalla opinione pubblica e dalla stampa, 3633 Edmene | forza a forza ~Apertamente oppose.~ — «Hai ben ragione,~Leoni 3634 Contra | a me.~Così quest’anime~D’opposte tempre~Di gaudio o collera~ 3635 Alboin | di queste belle contrade~Oppresse e vinte dalle lor spade;~ 3636 Edmene | Con maligna pietà dalle opulente ~Peccatrici, che menano 3637 Edmene | resto è lampo,~Che vien coll’oragano a illuminarne~Gli schianti 3638 Tasso | martiri, o codardi!» — ~ Orava il frate perchè requie avesse ~ 3639 Mab | grande~Dromedario le armate orde seguir.~In margine all’Egeo 3640 Dolor2 | esecrando~Per quel grido mi ordì la catena,~Poi le tetre 3641 Edmene | piazza, e sotto il doppio ~Ordin degli archi in allegria 3642 Solit | Chi vide uscir dai ben orditi accenti~L’opre disformi, 3643 Oriuol | forte nodo~Avessi a Erina ordito! ~Che in miserevol modo ~ 3644 Dolor2 | il vertice~Del portentoso Orebbe,~Che sigillati scorrono ~ 3645 Voci | Dicono i venti: «Schiudi~L’orecchio: o non ci senti?» ~Ed io 3646 Cronac | maraviglia. ~Ma i Pindari e gli Orfei~De’ logori Atenei~Colle 3647 CAlb | soldati,~Fragor di trombe e d’organi,~Sacra armonia di vati:~ 3648 Sogno | quest’ora vicino a te.~L’organo echeggia: s’alzan gli spenti:~ 3649 Alboin | ancelle!~E al vil susurro dell’orgia rea ~Rosmunda bella forse 3650 Edmene | Non più lieti convegni, orgie notturne,~Riso e feste d’ 3651 Uomo | avversi spiriti ~Suon d’oricalchi preme; ~Santa è la pace! 3652 Gelos | GELOSIA ORIENTALE~Coperto la fronte di mirti 3653 Borbon | Crimée puledre incita,~Poi d’Oriente ai zefiri~Cauto le briglie 3654 Morbi | zampillo dell’acque, o in orïente~La rosea luce, spiriti benigni~ 3655 Ramus | infinita.~Onda, del tutto origine,~Madre ed amante ignota, ~ 3656 Tasso | Nereggiando scendea sull’origliero ~Dalla man della Morte irrigidita.~ ~ 3657 Sogno | moto, ~Cammina e batte nell’orïuol;~Batte la marcia verso l’ 3658 Oriuol | AL MIO PICCOLO ORIUOLO~Macchinetta gentile,~Che 3659 Oriuol | Già ti credei , mio vago ~Orivolin leggiadro. ~Reminiscenza 3660 Edmene | oblia! ~ Sceso era già dall’orizzonte il sole~E in grembo alle 3661 Dolor2 | in mille, ~Di qua lunge, orizzonti si speglia,~Per recar nelle 3662 EFilib | foco. ~Tempestando il novo Orlando ~Spacca in due l’antico 3663 Alboin | gioconda,~Sedea Rosmonda.~Gli orli spumanti di vino eletto,~ 3664 Novara | miglior.~Deh, con che senso ornai ~Riguarderete i mesti ~Puledri, 3665 Edmene | ella si tenne ~Quel diletto ornamento! ed or tra l’erbe~Miste 3666 Giove | aria le gioconde stelle,~Ornano a’ fior le giovinette il 3667 Edmene | perse, e nastri e gemme,~A ornar le trecce d’ebano e i nitenti~ 3668 Vaglie | Nasceran di primavera,~Tu ornerai di rose e gigli~Il suo freddo 3669 Ceneri | vendicar.~La croce Sabauda, che ornò sette troni, ~Davanti alla 3670 Rilla | foco; ma un fatal mistero~ Orrendamente le disfiora il sen.~Sovra 3671 Uomo | la tenda inalza; ~Cinge l’orribil veste ~Dei pardo e del lïon; ~ 3672 Edmene | convulsa e strascinata~Da un’orribile idea. ~ Vide una striscia~ 3673 Edmene | accento~Per consolarti! Orribili pensieri~Ti si volgono in 3674 Mab | Gemini, Urano, Espero e l’Orse ~E la gran Lira: e forse~ 3675 Patria | Che plauso allora, che osanna al grande~Fratello e amico 3676 Armi | fughe, man ladre, anime oscene~Veggio, orrendi fantasimi. 3677 Edmene | Sguardando, le parea dalla oscillante~Parete lampeggiar l’ombra 3678 Giove | GIOVE~… sunt laeva Tonantis~Oscula.~ ~Frammento antico~ ~Corcossi 3679 Tasso | materna ~Casa!… Oh felice oscurità degli anni ~Senza gloria 3680 Borbon | incresci a Dio: dell’Isola.~Che osò gridar: «FERNANDO ~NON È 3681 Pachit | Corte~Per quella notte non ospitò,~E dopo un mese, cangiando 3682 Borbon | abbraccia e lacrima, ~Grato all’ospizio offerto;~L’altro d’Arrigo 3683 Dolor2 | burroni.~E coperta di barbaro ossame~Splenda Italia, e a quel 3684 Pachit | lodò, ~E il caballero, d’ossequio in segno, ~Curvo un ginocchio, 3685 Galop | picciol punto~Si avvicini?… Osserva ancor.~Ah!… non vedi quella 3686 Morbi | morde talvolta insino all’osso ~È non poter scordar quest’ 3687 Armi | spade~Chiuda la spaventata oste infedel. ~E l’orbe madri 3688 Novara | vincitor restò.~Voi ne’ paterni ostelli~Spersi reddiste e domi ~ 3689 2Dicem | sofi e màrtiri~Glorificato ostello.~Tutti, dall’alpe a Cadice, ~ 3690 Dolor1 | mi parve più debito che ostentazione, parlai senza paura; quando 3691 Novara | alzò.~Liberamente morti~Ostie del reo destino, ~ sul 3692 Edmene | la cosa che a tira~Le ostinate pupille e inganna il lungo~ 3693 Edmene | un’onda di pensieri~Lunghi ostinati gli muggìa d’intorno.~Immenso 3694 Edmene | tra quelli, un occulto, un ostinato ~Presentimento… ma di tal 3695 Morbi | Gioco di spettri: e ci ostiniam la colpa ~A versar non su 3696 Tasso | per quelle poche ~Stille ottenute, ripensò l’orrendo ~Spasimo 3697 Pachit | senza fallo ~Le mie nozze otterrai, se il cavallo ~E la spiga 3698 Forest | Al Re degli immortali;~ ottien poi sempre chi ha corona 3699 Delat | Da me un’ascosa lagrima ottiene~Sin l’omicida stretto in 3700 Edmene | serici drappi ~E lucenti ottomane, e sulla terra~Morbide pelli 3701 Societ | Espïeran gli stolidi ~Ozi e la boria vile, ~E l’arroganza 3702 Donna | su molli strati, ~Sotto ozïose tende, ~I giorni inonorati ~ 3703 Mab | due novi astri al notturno~Padiglion dell’Olimpo: ed in beltà~ 3704 Cronac | april. ~Scesi alla dotta Padova~Col fardellin dei carmi,~ 3705 Zulia | giunge a vol dai floridi ~Paesi delle Urì~ Per rivelare 3706 Uomo | Nella virtù feconda, ~Dei päurosi lampi ~Nell’infiammato vol, ~ 3707 Gelos | col piè. ~E ancor non è paga. Gelosa, furente~ Ne interroga 3708 Alboin | schiatta.~— Prenci e baroni, paggi e scudieri,~Ecco il più 3709 Mab | cavalli, e coll’ardor d’un paggio~Mordi del roseo pollice 3710 Maestr | dederit!~Alfin trovato ho un paio~Di scarpe così prode,~Che 3711 Primav | e gli alberi alla luna~Paiono bianchi spetri~Per l’immensa 3712 Edmene | cocchio,~Tratto in balìa di palafreni ardenti,~Per le città, tra 3713 Edmene | lo potessi~Sotto i vecchi palagi, com’io ‘l vidi,~Passeggiar 3714 Lacrym | qualche ermo cespuglio~Del Palatin la capinera al vento ~Lancerà 3715 Borbon | suggetti, non avesse~Mosso Palermo a gridar: Mora! Mora.~ DANTE, 3716 Perdon | incise il core,~Perdonando si palesa~D’esser figli del Signore!~ 3717 Inide | il portamento e il viso~Palesavan reina.~ «Ecco il soave,~ 3718 Ceneri | tutti nel brando d’un Re.~Palestra pugnata dai vecchi giganti, ~ 3719 Maestr | tibi dat crepìdam, mihi Pallas condere versus~Si dederit!~ 3720 Ceneri | sentirsi all’elmetto ~Le palle omicide, fischiando, fuggir,~ 3721 Ellade | città maligne, ~Seguirò pallidombra insin che spenta ~ 3722 Edmene | Nel giardin si recò. ~ Pallidamente~In grembo alle argentate 3723 Edmene | Arrigo si coperse~Di mortal pallidezza! i polsi un tratto~Gli si 3724 PioIX | ti nomasti. E il memore ~Pallio regal s’è messa ~La eterna 3725 Zulia | Dell’incantato Bosforo~Ai palmeti tornò la rosellana.~Ma non 3726 Ideale | chiuse l’ossa~In pochi palmi d’aiuola verde,~Tu qualche 3727 CAlb | bandiera ancor.~Di conculcato palmite~Resa mirabil pianta, ~Braccio 3728 Dolor2 | chiederem gli oroscopi~Di questo palmo d’erba,~Che nomiam terra, 3729 Tasso | occhio immobile. Non batte ~Palpebra; e in vaghe visïon rapito ~ 3730 Sogno | veder.~Povera amica, le tue palpèbre~Come l’orrendo sonno affatica! ~ 3731 EFilib | Filiberto si riscosse; ~Palpitò la nota scolta,~Ma dimande 3732 EFilib | ha messo ~Nelle ungariche paludi? ~Merta ben pel sommo uffizio ~ 3733 Patria | la tua spada, il tuo palvese~Protegge i varchi del mio 3734 Mab | nascose, ~Le verdi terre, i pampini fiorenti~E il sibilo de’ 3735 ChiAmi | Poi venne un duca, e nel panier mi pose ~ Un braccialetto 3736 Maestr | rapa,~Non so se sta col Papa ~Oppur col Re d’Italia:~ 3737 EFilib | l’esempio ripetuto ~Dei papaveri di Bruto.~Con memorie dolorose~ 3738 EFilib | mio fallo ~Lo cantai da pappagallo; ~Però qui sull’onor mio ~ 3739 Anton | andrete~Del gran fanciullo al par.~ già per nascimenti,~Per 3740 Dubbio | Qual de’ femminei volti ~Al paragon le viene? ~Cinzia una volta 3741 Dubbio | inno alle Dee finì. —~Dai paragoni offeso ~Ciascun nella sua 3742 Ceneri | oppressi, ~Terribili ammende parata a compir.~Sementa, se cade 3743 Ceneri | dell’Alpi, la nova fortuna.~Paratevi in pace pel certo avvenir.~ 3744 Primav | dio~Che aggioga al carro i pardi: ~E fiamme dagli sguardi~ 3745 Uomo | Cinge l’orribil veste ~Dei pardo e del lïon; ~Sui geli della 3746 Edmene | limpide voci; e cielo e terra~Pareano intesi a quel sublime accento:~« 3747 Primav | thalamosque tuetur,~Magna parens.~Primavera non vien fuor 3748 Dolor2 | Che raccoglie il mio dolce parente,~Lacrimai colla mesta natura!~ 3749 Edmene | abbandonar necessità crudele~Fe’ parer l’abbandono, un motto appena~ 3750 Distra | la cabala~Segnar sulle pareti, ~D’un risolin giocondo ~ 3751 Edmene | i raggi~Mesti del ciel, pareva un decaduto ~Spirito che 3752 Solit | tempre~Chiama sugli occhi ai pargoletti il sonno,~Amo quell’altra 3753 Donna | !~ Donna! non cerchi il pargolo ~D’una sua madre invano; ~ 3754 Edmene | occhi sui dolenti casi~Di Parisina. Alla fatal lettura,~Ecco 3755 EFilib | somier di prima falda. ~Parlamento e gabinetto~Son due sbrendoli 3756 Forest | belle~Favellano alle stelle,~Parlan le stelle all’etere,~E l’ 3757 Conveg | due vite oscure e sole;~Parlâr basso…; e fur parole~Che 3758 Sogni | d’amor sorriderci,~D’amor parlarci tutto,~La luna errante, 3759 Edmene | tristezza che l’occupa!… Parlarle~Uopo è una volta. Oh incanutir 3760 Ceneri | nei sette segnacoli suoi. ~Parlatevi ancora. L’Italia è con voi.~ 3761 Edmene | languissero… prometti~Che parlerai, prometti! — E a te piangente ~ 3762 Armi | schiavi!» ~T’allegra, Italia. Parleran così.~Deh! non sia ver che 3763 Lacrym | tristezza arcana,~Quando parliam col limpido pianeta~E colle 3764 EFilib | salvar la mia contrada.~Or, parliamoci a quattr’occhi, ~Per un 3765 Ramus | Poseïdòn guardando;~E mi parrà la vita~Sentir nella sonante 3766 Ceneri | stranio coltello ~De’ suoi parricidi conobbe il drappello, ~Che 3767 Edmene | novo imprendi,~Come chi parta da dilette cose~Per un lungo 3768 Sogni | nascer meco!~Stati sarien partecipi,~In quelle verdi chiostre,~ 3769 Pachit | profondo ~Il caballero se ne partì.~D’amor frattanto Pachita 3770 Edmene | sen tutti li strinse~E si partìa. Ma la rinata spina~Laceravagli 3771 Dolor2 | Dio non salirò.~Vieni e partiam. Con vincoli~Di fede e di 3772 Dolor1(1)| canto tre giorni prima di partire da Firenze alla volta del 3773 Edmene | dimandar qua venne; ~E, nel partirsi, inavvertito, a terra~Spinse 3774 Solit | il quart’anno, s’è da noi partita,~Tramutando le rose della 3775 Edmene | Non sono~D’altri che miei! Partitevi: alle vostre ~Gioie fate 3776 Edmene | la terra. Eguale il mar. Partiti~Eran col riso dell’april; 3777 Dolor1 | Ciò spiacque ad uomini di partito; anime tormentate dalla 3778 Giove | amplesso,~Ella fu pregna e partorì la schiatta ~Dei futuri 3779 2Dicem | a selve i brandi~Il suol partorirà.~Cinto è di sdegni il solio,~ 3780 Madre | incauto piè:~Figlio mio, t’ho partorito ~Per la patria e non per 3781 Incant | INCANTESIMO~Magnis parva sonant; resonant et maxuma 3782 Inide | bocca e va sognando~Nove parvenze, in verità le mira~Come 3783 Edmene | nascenti rose?~E non ti parver quelle anime amiche~Irradïate 3784 Contra | Ora del ver! ~Ma non ti parvero,~Con rossor molto,~Di ferro 3785 Incant | sonant; resonant et maxuma parvis:~Mensque animusque favent 3786 Abbadi | ver.~Con tutti allora il parvolo~Suo cor tremò diviso.~Ebbe 3787 Gelos | Mirò sulla terra Braimo pascià. ~Eppur su quel crine non 3788 Versi | saper quel che dirà; ~O se a Pasqua gioca al Verde ~ Una bella 3789 Mab | amores.~Mentre ai gelidi passaggi~Del crepuscolo s’abbruna~ 3790 Voci | stalla:~E questo è il lor passaggio. ~N’è vero, Azzarelina?~ 3791 Dolor1 | come l’ombra. Lasciamoli passare. Troppo gravi cose maturano 3792 Edmene | tremante delle viste cose~Ne passaron mill’altre; un gel la strinse;~ 3793 Edmene | pochi istanti~Ore ed ore passarono. Arrossiva~Già di sé l’infelice… 3794 Parola | svelar nol può. ~ Dunque passate, o candidi~Visi, o leggiadre 3795 Edmene | fanciulletto che di per caso~Passava. Urtollo; e il poverino 3796 Luna | attrista e ci trastulla,~E passeggi sulla terra ~Senza sdegno 3797 Sogni | mare immenso e il ciel.~Noi passeggiando il pelago~Lunghesso i fior 3798 Edmene | palagi, com’io ‘l vidi,~Passeggiar sorridendo! Egli divora~ 3799 Passeg | LA PASSEGGIATA3~Lungo i platani, in cui 3800 Zulia | Sull’incantato Bosforo, ~Passeggiava Zulìa, la rosellana, ~Rapita 3801 Passeg | mio destin. ~Così ognor passeggio e canto,~E cantando il cor 3802 Poeta | per l’alto un zefiro,~Si passerà dal mondo,~Ma lasceremo 3803 Calunn | All’innocente in viso, ~Che passeran dall’intimo ~Sangue mortali 3804 Dolor1 | queste due nobilissime città passeranno come l’ombra. Lasciamoli 3805 Lacrym | alpestri~Gemere ascolto il passero solingo, ~E rivedo le vie 3806 Edmene | io solo, io senza amore~Passerò dalla terra!» ~ E nei convulsi~ 3807 Edmene | l’amor, fiori di tempra~Passionata e gentil, che cercan sempre ~ 3808 Edmene | pria, quei caldi~Impeti passionati, e l’indiviso~Nuvol dell’ 3809 Edmene | per caso; e sopra~La man passovvi; e vide… e non s’illuse…~ 3810 EFilib | babbeo. ~Io son re d’un’altra pasta; ~V’ho annasati, e tanto 3811 Ceneri | mai non provò.~Badate; il pastore le ciglia frementi ~Girò 3812 EFilib | scosso), ~Nel suo civico pastrano ~Un po’ tinto in color rosso, ~ 3813 Ellade | erba dove morto giaci ~Sia pastura di corvi e fior non nasca ~ 3814 Novara | obblio ~In sua ragion non pate,~Che anch’egli ha brandi 3815 Greco | BRINDISI GRECO~Tuque, tenace pater, nunc adsis: ter pede terram~ 3816 Igea | ciclopeo travaglio,~Picchia il paterno maglio ~Sulla fiammante 3817 Novara | itale nuore in duol.~Ma il patireste, o nati~Dal cor dell’alpe? 3818 Contra | profugo,~Cantando carmi,~Dai patri margini~Mi svio lontan.~ 3819 Patria | figli de’ miei manieri;~E ai patrî greppi gentil lavacro~Diedero 3820 Manzon | IX.~Sarà lieto?… O fedel patriarca, ~Tu che guardi dall’alto 3821 Edmene | giovine Leoni. ~ Era di casa~Patrizia nato. Tra follie consunse~ 3822 Alboin | soldato~Il regicidio fu patteggiato…~Ed ecco all’alba sommessamente~ 3823 Armi | ,~Se il vostro passo, o paürosi, indietra~Dai sacri campi 3824 Edmene | fin regna ~In solitaria e paurosa notte~L’insensato dolor. 3825 Edmene | garrì. Ma in quelle strette~Paurose dell’anima, non vide~Che 3826 Edmene | incerti,~Rapidi, intensi, paventosi, amari;~E, tra quelli, un 3827 Poeta | a me. ~ Detti superbi o pavidi~Tu sul mio labbro attuta;~ 3828 Edmene | maligna pietà dalle opulente ~Peccatrici, che menano a trionfo~La 3829 Primav | rondinella: senza vol rimane~Il pecchietto alle siepi, e senza grido ~ 3830 Cronac | torbidi Platoni~Sentenzïâr che pecora ~Nacqui e dovrei morir.~ 3831 EFilib | Pinelli? ~Bando bando ai pecoroni ~Delle mitre e dei blasoni! ~ 3832 Cronac | bisbigliar di Pindo; ~Ma l’irto pedagogo~Gittommi il Dante al rogo,~ 3833 Greco | tenace pater, nunc adsis: ter pede terram~Tundite nunc, pueri: 3834 Incant | chiamo; ~O Azzarelina! in pegno~Dell’amor mio, ricevi~Questo 3835 Giove | risolta~Tra i frassini del Pelio e dell’Olimpo~Fu la perfidia, 3836 Maestr | snelle, ~Ma i muscoli e la pelle ~Eran più freschi assai:~ 3837 Versi | rai del sol;~Questi miei pellegrinanti~ Fanno gli alberi stormir, ~ 3838 Edmene | ottomane, e sulla terra~Morbide pelli a render muto il passo;~ 3839 Luna | varchi i mari aperti,~Tu che pendi sui deserti, ~Tu che assisti 3840 Lacrym | tremoli fochi o il sottoposto~Pendio stellato di silvestri gigli~ 3841 Dolor2 | cavrioli,~Dove alla rara e pendula~Ombra di qualche pianta~ 3842 Edmene | lascivi occhi d’Armida;~E pendule dall’alto a mezzaluna~Lampade 3843 Edmene | beato Adige in riva,~E tra i penduli salci, ove s’estinse~L’armonia 3844 Rilla | pietosa~ Che le vostre venìa pene a blandir, ~Oggi al sepolcro 3845 Edmene | Ma quando acuta i visceri penètra~La vipera del dubbio, ella 3846 Edmene | reca~E ne sparge di rose i penetrali; ~Ma se il cupo dolor veglia 3847 Edmene | braccia~Tremò, chi tenta penetrar gli abissi~Dell’anima sviata?… 3848 Dolor2 | questo reo compianto,~Che penetrò le viscere~Della città servil! —~ 3849 Edmene | Iddio già non vorrà che io peni ~Più lungamente». —~ Spensierati 3850 Perdon | perdono.~Questa voce sulle penne ~Dell’amore a Dio s’alzò,~ 3851 Manzon | san Giorgio e san Marco i pennoni, ~Del Carroccio le ardite 3852 Edmene | dissipar potrei.~Tanto è ch’io peno! E in un sol la vita ~ 3853 Tasso | nome; e si. ristette ~Dal penoso lamento.~ «È ver!… Codarda~ 3854 Edmene | E in furïosi e torvi~Pensamenti quel suo spirito errava ~ 3855 Edmene | cara.~Prendi cura di te, pensami e scrivi.~Addio, fanciulli!» —~ 3856 Edmene | un decaduto ~Spirito che pensasse al paradiso,~Quando più 3857 Borbon | Croce~Senza spavento in cor!~Pensavi tu che il fremito~Dell’anime 3858 Forest | Notte e questa ai tanti~Suoi pensierosi amanti.~Nell’alto verde 3859 Edmene | una mesta~Giovinetta vagar pensosamente,~Al mite raggio delle prime 3860 Dolor2 | Dardeggiavan di guerra sin’anco~Le pensose virginee pupille; ~Di purpureo, 3861 Ceneri | e sospira, ricorda e si pente.~Ma brando e vessillo deposti 3862 Incant | mattutino? ~Sono un granel di pepe~Non visto: ecco il mistero.~ 3863 Maestr | sera gli s’imporpora~Il peperon del naso,~Gli ridon gli 3864 Greco | Epiro~Piacciono a me. ~Nei pepli chiuse,~Salvete, o muse;~ 3865 PioIX | abortiti; ~E ier piangea peranco ~Stesa sull’egro fianco, ~ 3866 | Perciò 3867 Parola | polvere,~Dunque m’ha Dio percosso,~Un mondo rivelandomi,~Ch’ 3868 Edmene | stolta ira del mondo~Mi percota. Che importa?… Non è campo~ 3869 Edmene | Che cercavi di mescere, percoti ~Alla parete; ché dei tanti 3870 Dolor2 | delle spine~Per darlo ai percussor.~E se talun fra il sibilo, ~ 3871 Tasso | lamento, ecco i feroci ~Percussori del mio misero spirto! ~ 3872 EFilib | lei non brama ~Ch’io qua perda onore o fama; ~La ci pensi, 3873 Cronac | Buffonerie simili.~E allor perdei la scrima~Del verso e della 3874 Rosign | Augelletti dell’aria, ~Perder la libertà: dal colorato~ 3875 Donna | se del casto soglio ~Tu perderai l’altezza! ~Cara, ogni tuo 3876 Edmene | Riguardò corrucciata.~ — «Oh tu perdesti,~Mamma, il tuo vezzo!» ~ « 3877 Oriuol | la bella~Tua libertà tu perdi ~Nella stagion novella;~ 3878 Perdon | Crudelmente incise il core,~Perdonando si palesa~D’esser figli 3879 Societ | tu mi possa stendere ~Le perdonanti braccia? ~Vuoi ch’io mi 3880 Edmene | Per mia bocca un addio. Di perdonargli~I patiti dolori ei vi scongiura;~ 3881 Edmene | Le agonie della morte… e perdonarti!».~ Di man le cadde il foglio; 3882 Edmene | pianto~Dimandava che Dio le perdonasse. ~ Indi, tornata alle deserte 3883 EFilib | Siam f.….i come va.~— Perdonategli, o Signore, ~È un momento 3884 Edmene | lanciatela voi, che tante volte~Perdonati cadeste! e nella polve,~ 3885 Tasso | questo il Dio misericorde ~Perdonerà l’anima tua. Fu grande, ~ 3886 Calunn | veramente impreco: ~E Dio perdoni al cantico ~Che nel dolor 3887 Edmene | Melodie, che morir su le perdute~Soglie del paradiso, e a 3888 Solit | I.~Che mi giovò peregrinar per tante~Terre, temprando 3889 Novara | foste vinti, ahi lassi! ~Dai peregrini acciari: ~Spietatamente 3890 Uomo | pagina, ~Che debba star perenne; ~A lacerarti il seno ~Gli 3891 Edmene | la vita, accompagnato~Da perenni vergogne, egli l’amava…~ 3892 Incant | degli spiriti~Gli raggia più perfetto e più sereno. ~Infatti, 3893 Giove | Pelio e dell’Olimpo~Fu la perfidia, e cominciò la pugna~Dei 3894 Dubbio | attesta, ~Ch’ei sul mattin perì.~Poscia, una volta, in mare, ~ 3895 Dolor1 | a quel gioco nei del pericolo: e per il profondo amore 3896 Igea | della valle.~ men chi si periglia ~Coi flutti e le tempeste~ 3897 Giapo | lanciato in zuffe orrende ~Perigliai la mano e il cor. ~Vil, 3898 Cronac | gl’inchiostri!»~Ruggiva un periodico; ~«Vendica i dritti nostri!». ~ 3899 Ellade | Non la bellezza: e tu perivi. Ha pochi ~La umana sede 3900 Maestr | Salgono molti in fama~Con men perizia e merto~Di questo fabbro 3901 Tasso | urne ~Trarre i sepolti!… Perocchè Torquato, ~In quell’ora 3902 Greco | pueri: fugiunt super aequora Persae.~D’Ismara quando~L’oro, 3903 Edmene | trapunti,~E lane arabe e perse, e nastri e gemme,~A ornar 3904 Edmene | pria dentro al pensiero~Una persecutrice ombra, che sempre,~Con la 3905 Dolor1 | voto veramente degni della persecuzione d’uomini nati in Italia! 3906 Edmene | Come larva notturna, che persegue ~L’agitato pensier del viandante~ 3907 Passeg | moschetto,~Gìa le lepri a perseguir.~Era il meglio un nome occulto~ 3908 Edmene | affetti; arde. La cerca,~La perseguita ovunque, e se per caso~Un 3909 Parola | arcano ~Rapido il verbo gira,~Perseguitato invano~Dal cupido pensier,~ 3910 EFilib | Colla bocca del fucile, ~E persin… M’hai detto vile.~— Sono 3911 Dolor1 | benedico ed amo Venezia che persiste, generosa Termopili, contro 3912 | pertanto 3913 Lacrym | di silvestri gigli~E di pervinche!~ In verità, si piange~Dunque 3914 Edmene | primi padri~Già non fur le pesanti onde marine~Prima stanza 3915 Edmene | durò; chè come piombo ~Le pesâr quelle vesti, e interrogarne~ 3916 Novara | perduti fratelli; ~E vi pesaro intorno~L’arme infelici, 3917 Gelos | Gran pianto!… E qui pesavami ~Sempre un’orrenda idea. ~ 3918 EFilib | saria quel desso, ~Che a pescar mignatte e scudi, ~Per tant’ 3919 Borbon | Mentre dell’ampia Napoli~Il pescator mendìco~Spesso le maglie 3920 Edmene | A questo pigro~Nido di pesci abbandoniam le stolte ~Anime 3921 Malinc | vuote~Non lasciar, ti pesi il suo compianto. ~Ei tutto 3922 Am | quanto alla deserta vita ~Pesino questi inutili soggiorni.~ 3923 Maestr | neghi al calzolaio.~Fango pestando e ciottoli~Di queste vie 3924 Edmene | Un lampo uscì dalle non peste zolle, ~Il vezzo è già nella 3925 Distra | All’anca delle belle, ~O pesto irriverente ~D’un senator 3926 Cronac | Della mia fama il giorno?~Petrarchi e Tassi frusti, ~Caproni 3927 Dolor2 | parlerà coll’aquila~Della petrosa vetta,~Coll’erma lodoletta~ 3928 Giove | dapprima~Pargoli in grembo di petrose cune,~Nutriti ai fochi dell’ 3929 Distra | aurqa de’ balli, ~ il petulante strepito ~Di cocchi e di 3930 Distra | D’un senator sul pié.~Con petulanza rea~Non bado a chi mi bada, ~ 3931 Societ | perfida ~Noverca, ond’io ti piaccia, ~E tu mi possa stendere ~ 3932 Morbi | arte dell’arte e al volgo piace. ~Qualche malinconia che 3933 Cronac | Ma è sogno da nottambuli~Piacere al mondo. Or odi, ~Savio 3934 Malinc | affanno~Canterà i carmi che le piacquer tanto. ~E gli uccelletti 3935 Perdon | rancor le ree catene; ~Fui piagato, offesi e piansi;~Or la 3936 Solit | preparata. ~Vieni meco alla piaggia avventurata,~Ove da lunga 3937 Novara | Lamagna~Geman con voi; non piagna ~Italo cor quei danni. ~ 3938 PioIX | talami abortiti; ~E ier piangea peranco ~Stesa sull’egro 3939 Edmene | parlerai, prometti! — E a te piangente ~Parve strano quel dir; 3940 Donna | Cingerti al crin ghirlande, ~Pianger, chinar l’oppresso ~Mio 3941 Ombre | al piè compri ritorte.~ Piangerà chi la lieve anima pose ~ 3942 Tasso | coperto ~Venni. Vedrete; e piangerete, io spero, ~Ricordando l’ 3943 Edmene | troppo.~Non dirò nulla; piangerò. Che importa,~Se quel mio 3944 Edmene | avidamente e cerca…~Chi?… Piangetene, o cieli!~ Consumata,~Consumata 3945 Conveg | baci… ~Ed ella tacque!~Piangeva un con disperato affetto~ 3946 Conveg | travïato;~Ella versò d’amari pianti un rio,~E in ciel fu tolta; 3947 Giusti | fragor de’ litui,~ delle picche maledette il suon. ~Dormi. 3948 Alboin | ecco all’alba sommessamente~Picchiar si sente.~— Sei tu, Almachilde? — 3949 Pachit | Scese ed aperse: «Chè non picchiasti, ~Bel caballero?» «C’era 3950 Dolor1 | infliggete alla patria, e quante piccole atrocità consumate contro 3951 Mab | guscio d’ebano traete, ~Piccoli corvi, al nostro angusto 3952 Oriuol | AL MIO PICCOLO ORIUOLO~Macchinetta gentile,~ 3953 Campag | è la corona nostra, ~Il piccone e la marra il nostro scettro.~ 3954 Cronac | mirmidoni,~Macre spennate piche, ~Addio, volanti retori~ 3955 Distra | irriverente ~D’un senator sul pié.~Con petulanza rea~Non bado 3956 EFilib | mi confondo.~In su questo piedestallo~Per veder come va il mondo ~ 3957 Giglio | modestamente odori, ~O in fra le pieghe d’un virgineo velo;~ Ti 3958 Conveg | forse per lui stato sarebbe~Pieghevol Dio. ~E invece di venir 3959 Edmene | Il durissimo frutto. Oh pienamente~Vendicato son io; ma troppo, 3960 Zulia | viene ~Di che rea febbre piene ~T’ardon le vene.~ Nessun 3961 Edmene | labbri, e sarà incerto~Se sia pietate o scherno, o indifferente~ 3962 Societ | me che aspetti? ~Tranne i pietosi affetti, ~Altro che vuoi 3963 Dolor1 | alcuni uomini somigliano alle pietruzze poste in riva all’Oceano: 3964 Dubbio | Andalusia. ~Nessuna ha il piglio altero ~D’Alma, la vergin 3965 Passeg | Vïator, che sotto al faggio~Pigliò sonno in tetra selva, ~E 3966 Gioco | chiassando, ~I romani monelli a pila e croce:~ già mite è la 3967 Pachit | I~Su un pilastro deposto il sonoro~Tamburino, 3968 Cronac | le cattedre~Di Caifa e di Pilato,~Che far potea? Sugli omeri~ 3969 Ellade | Impallidì. Son queste Itaca e Pilo, ~Argo e Micene. Il telamonio 3970 Mab | Parca;~Lancia lancia, buon pilota,~La tua barca; ~Passa lieve 3971 Oriuol | ripalpai per tutto. ~Ma sol pilucchi e collera ~Strinse la vacua 3972 Cronac | Muggì di maraviglia. ~Ma i Pindari e gli Orfei~De’ logori Atenei~ 3973 Foscol | patria, Ugo, che avesti~Di Pindaro e Tirteo l’anima e il canto. ~ 3974 Cronac | oracoli~A bisbigliar di Pindo; ~Ma l’irto pedagogo~Gittommi 3975 EFilib | Buoncompagni, ~Dei Gioberti e dei Pinelli? ~Bando bando ai pecoroni ~ 3976 Uomo | incende l’aëre, ~Come si pinge il fiore?… ~Perchè senz’ 3977 Igea | capre snelle~Sparge sul pingue clivo, ~O pota il sacro 3978 Alboin | istrutto, ~Tu che sai tutto.~Pingui di cibo, scarsi di guerre,~ 3979 Abbadi | parola il gelido~Marmo, la pinta tela; ~Questo color, quest’ 3980 RitMor | RITRATTO MORALE~Or che pinto è il di fuor, l’intimo sguardo~ 3981 Pachit | gran vento, ~Facea gran pioggia: ma irrigidita ~Senza pur 3982 EFilib | pietra:~Calmo è il ciel; piombato il forte ~Nel silenzio della 3983 Ideale | uomo durano i lai,~Come su pioppo di morta foglia~Canto d’ 3984 Sonett | con l’aria fresca e con la piova, ~Coll’alba azzurra e il 3985 Incant | Com’è che ai sensi tardi~Mi piove il raggio e il metro?~E 3986 Novara | E sulle lance i rai ~Vi pioveran del sole; ~E le usate parole ~ 3987 Rosign | Di bimbi e verginelle ~Vi piovon sopra. Chè l’avara schiatta~ 3988 Borbon | avvampa:~Onde nel cor mi piovono~Rai d’una nova aurora, ~ 3989 Aspas | dotti amori~Il vecchio del Pireo~Ti può ricompensar.~Fioristi 3990 EFilib | il Credo ~Di cotesto don Pirlone, ~Scaverei con la mia mano ~ 3991 Versi | uccelletti~ Che tu senti pispigliar~Sovra i gelsi o in cima 3992 EFilib | occhi, ~Per un branco di pitocchi,~Che implebeiano il governo,~ 3993 Firenz | Che infuser gloria alle pitture e ai marmi.~Vien l’arguzia 3994 Morbi | corpo che trema ~Coltri e piumacci. Assai furono incise ~Le 3995 Edmene | infelice, non possa! Urti piuttosto,~Sdruccioli, cada il remator 3996 Edmene | sull’altar di Dio,~Dove si placa ogni tempesta umana, ~La 3997 Borbon | difenda e t’ami,~Ei non placabil giudice~Di quelle gioie 3998 Calunn | più codardi spiriti ~Che placan l’ire a Pluto, ~Va. Con 3999 Donna | bacio sulle vesti! — ~Tu placane i martíri; ~Soffri per essi, 4000 2Dicem | l sai, fantasimi~Tetri, placar tu devi.~Pensa alla madre, 4001 Ellade | E dal virgineo gemito placati ~Fûro della nembosa Aulide 4002 Anton | Tacer non v’insegnò? ~Forse placato avreste~Col timido pudor~ 4003 Edmene | vedi come azzurro~Il ciel, placide l’acque! Mi lusinga~Un desiderio 4004 Dolor2 | amplesso. Oh! vedi~Come soave e placido ~Laggiù tramonta il sol?~ 4005 Plana | A G. PLANA~ M’odi, signor. Quand’io 4006 Cronac | novelli troni~I torbidi Platoni~Sentenzïâr che pecora ~Nacqui


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