1848-attin | atton-cical | ciclo-desid | desig-ferra | ferre-imman | immat-legan | legar-nomin | nomo-plato | plaud-rimov | rimpr-separ | sepol-svinc | sving-vesti | vesto-zulia
grassetto = Testo principale
Poesia grigio = Testo di commento
4507 Edmene | Egli — il cui nome~T’è rimprovero al cor — d’ogni allegrezza~
4508 Armi | Torna il cupo vulcano a rimugghiar ~Principi, a voi. La benedetta
4509 Tasso | Tancredi! oh mio~Valoroso Rinaldo! oh mia Clorinda! ~Oh Elëonora
4510 Dolor2 | raggiante~Dal suo cenere mesto rinasce.~Musa mia, questo afflitto
4511 Edmene | fastidio — d’oblio — di rinascenti ~Gioie — con vano ritornar
4512 Edmene | lieti giorni~Non potran più rinascere… Ed io solo~Fui, che li
4513 Edmene | strinse~E si partìa. Ma la rinata spina~Laceravagli il cor.
4514 CAlb | gloria ~Sopra le sue città.~Rinati i cor, gli spiriti, ~Liberi
4515 Edmene | disegno orrendo~Torna, cede, rincalza, è dileguato! —~ Inneggiate,
4516 Ceneri | stranieri esecrandi,~Che a Dio rincrescete, col dritto de’ brandi~Tenendo
4517 Edmene | ancora i belli occhi morenti~Ringiovanisce, e sulle forti chiome ~Ti
4518 Dolor2 | rose ~Cingerò con le man rinnovate,~Come il crin delle donne
4519 Anton | da chi son nata,~E bada a rinsavir!» ~Di dogi e dogaresse~Voi
4520 Solit | avventurata,~Ove da lunga cecità rinsensa~Questa misera polvere, che
4521 Tasso | Quel tormentato spirito. Rinvenne ~Pur finalmente l’infelice;
4522 EFilib | padre,~Che il mio nome hai rinverdito,~Tu leon fra le tue squadre;~
4523 Poeta | Dunque provato ai triboli,~Rinverginato al pianto,~Come i ruscelli
4524 Edmene | ad ogni passo~Verso la ripa, una gelata mano~Sentia
4525 Oriuol | Rifeci in mente i luoghi, ~Mi ripalpai per tutto. ~Ma sol pilucchi
4526 Edmene | estinta~Son io per lui, senza riparo?… Estinta~Sarò per tutti.» ~
4527 Edmene | inganni!»~ «Oh no.»~ «Quando ripassa,~Guardalo attento!» —~ —
4528 Edmene | tolse. ~ Arrigo il vide ripassar. Fu un punto,~Ch’ei non
4529 Am | stilla ~Verrà di pianto a ripensar qual’era~L’antica speme
4530 Poeta | Lieto nell’alma, e reduce~Ripenso a voi piangendo;~Ma non
4531 Tasso | poche ~Stille ottenute, ripensò l’orrendo ~Spasimo di Colui,
4532 Perdon | la pace al cor mi viene.~Ripercotimi, se credi~Che sia giusto
4533 EFilib | sbuffa ~Pesta il marmo e lo ripesta, ~La criniera gli si arruffa ~
4534 Forest | una cara indovina, ~Che ti ripete il murmure~Delle mie voci,
4535 Morbi | italo fiore.~Candidi amici, ripetiam sovente:~«Malato è l’uomo
4536 Passeg | lieto,~Alle lucciole il ripeto,~Come al gallo mattinier. ~
4537 Maestr | lesina~S’impanca in via Ripetta~E non fa l’arte in fretta~
4538 EFilib | di sasso. ~Sia l’esempio ripetuto ~Dei papaveri di Bruto.~
4539 Giglio | Vergini care. E il nappo oggi ripieno~D’ambrosia, all’alba del
4540 Edmene | sul capo ~D’Edmenegarda ripiombâr gli oltraggi,~In ferite
4541 Tasso | passo per gli aperti campi ~Riportar novamente. Oh!… fûr pietose, ~
4542 Edmene | sognate ombre correa.~Poi riposando a fantasie gentili,~Rammentava,
4543 Armi | morti. ~Che invendicata riposar non vuol.~Armi! V’è chiesta
4544 Edmene | e intorno al collo~Gli ripose le braccia; e figli e sposo ~
4545 Morbi | è la più saggia. ~Di là riposerem; l’Ade ha due regni:~L’Eliso
4546 Edmene | stanche) i verginali capi ~Riposerete alla fiorita landa~Voi,
4547 Borbon | ai popoli,~Questa mia man riprenda!~E al sacramento attenda~
4548 Edmene | appoggia!~Sol l’ignominia d’un ripudio puote ~L’umano aspetto tramutar
4549 Alboin | suo pugnale;~Scoppian le risa, lunghe e feroci ~Stridon
4550 Zulia | intima acuta~Del cor che risaluta~L’età perduta,~ Pensò la
4551 Edmene | della morte.~ Quel riveder, risalutar gli alberghi~Consci di tante
4552 Tasso | Clorinda! ~Oh Elëonora mia! Vi risaluto~Io vostro un tempo, eternamente
4553 Edmene | colpevole!… Che fora,~S’ei risapesse?… Oh mio Leoni!… Un serpe~
4554 Lacrym | Roma di Dardano, per molti ~Rischi di terra e mar, seco ha
4555 EFilib | atra luce in quel momento ~Rischiarossi il buio loco, ~I pilastri,
4556 Passeg | sogno è della mente ~Ogni rischio che passò.~Come pia sarà
4557 Cronac | Livido e reo così.~Poi mi riscossi. E l’anima~Fatta matura
4558 Armi | voi. La benedetta guerra~Riscota l’Alpe e risollevi il mar.~
4559 Edmene | chi ne la desta?~Chi la riscote? — Non è lui. — Lo guarda… ~
4560 EFilib | caval della mia gloria,~Tu risenti i vecchi ardori: ~Certo
4561 Igea | E i liberi bisogni,~Che risentir si fanno, ~Nell’ombra uccideranno~
4562 Edmene | mi schiantano il cor le risentisse~Una fragile donna, ella
4563 Edmene | Fugge la bella forma, e risepolto ~Nelle tenèbre il sognator
4564 EFilib | Questa dunque è la mercede~Riserbata a tanta fede!~Quel mio prode
4565 Dolor2 | amico, ~Cui lieti dì non risero,~Perché non tacque il ver.». —~
4566 Edmene | quelle vie senza parola;~Risolcaron quell’acque. ~ Egual rimasta~
4567 Distra | Segnar sulle pareti, ~D’un risolin giocondo ~Mi schernirebbe
4568 Armi | guerra~Riscota l’Alpe e risollevi il mar.~Su le bandiere.
4569 Edmene | quel dubbio ad espïar, risolse~Per qualche dì, con dilicato
4570 Giove | Imparâro il connubio. Indi risolta~Tra i frassini del Pelio
4571 Edmene | raccolse ~Un istante: ha risolto. A terra scese;~La via rifece;
4572 Poeta | Lieto il dolor riceve,~E risonante e lieve, ~Dov’è chiamato
4573 Edmene | Quattro corde sonanti e risonanti~Sotto il ciel che le ascolta
4574 Armi | giorni; e poi,~Come Cristo, è risorta a libertà.~ ~
4575 Firenz | in me l’onda de’ carmi.~E risospiro alla fiorita riva,~Alla
4576 Edmene | guarda… ~Ma non è lui. Si risovvien di tutto.~Quegli un amico
4577 Edmene | dirà! — ma al prezzo~Di risparmiar nuovi peccati — il pane ~
4578 Donna | contristi gli anni ~per risparmiarti un duol?~ Per te, per te
4579 Campag | ammäestrando ~L’umile cencio a rispettar del povero,~ Noi lavoriam
4580 Mab | voi, stelle del ciel, voi risplendete~Sopra le chiome della selva
4581 Edmene | Chiama Leoni; ma nessun risponde.~Era sogno?… Nol sa. Vero?…
4582 Passeg | del corno agli acri suoni~Rispondea con varia legge ~Il tumulto
4583 Dolor2 | Chiusa in tuo vel pudico,~Risponderai, se a chiedere~Ti venga
4584 Campag | dolorosa ma non trista plebe,~Rispondiamo con l’opra e col perdono.~
4585 Tasso | polve; e le mie corde, ~Non risposer le mie corde infelici ~Al
4586 Dolor1 | mio libero pensiero; e mi risposero di tal mercede quei repubblicani
4587 Igea | E il corpo vi compose,~Rispunteran le rose~Sul cespite che
4588 Tasso | Oh nuvoletta, che laggiù rispunti ~Nell’azzurro occidente,
4589 Incant | bacio tuo: per ultimo,~Dei rissosi viventi il pieno oblio. ~
4590 Gelos | affigge in un corpo; fremendo ristà; ~Prorompe Zorama con riso
4591 EFilib | chiasso.~Che? Le piacciono i ristagni,~Gli arzigogoli, i tranelli~
4592 CAlb | si perde e muore, ~Non sa ristarsi il pungolo ~Del generoso
4593 Tasso | vergogna a un tal nome; e si. ristette ~Dal penoso lamento.~ «È
4594 Perdon | L’acqua e il pan che lo ristori! ~Posseduto è da Satano~
4595 Conveg | il dolce nome~Dell’Italia risuonò;~Ma per dir che la bellezza ~
4596 Dolor2 | itali laureti~L’alta del cor risuscita~Ira de’ tuoi profeti,~Fremi,
4597 Gelos | al sol.~ E perchè non ti risvegli,~O degli angeli il più bel?~
4598 EFilib | se fausta è la stagione~Risvegliar si può il leone.~— Zitto
4599 Forest | Potessimo dormire,~Senza più risvegliarci, in questa riva!~L’anima
4600 Manzon | dimesso ~Sul guancial, che risveglio non ha.~Contra l’uso una
4601 Passeg | fresco raggio~Del mattin si risvegliò,~Più non teme abisso o belva,~
4602 Inide | del nume. E dopo indarno ~Ritentata la frasca e corsi in giro~
4603 Versi | riso del Velin,~Sanno i riti del Pangèo,~ Sanno il carme
4604 Perdon | frondi?…~Sciagurato! il piè ritira.~Se dagli uomini t’ascondi,~
4605 TuttoR | Che i morti al mondo non ritornan mai! —~— Tornano al vaso
4606 Conveg | giardin natìo; ~Se due morti ritornano nel mondo,~Così vuol Dio.~
4607 Forest | belva feroce o la gentile~Al ritornante aprile. ~In questa selva
4608 Dubbio | Baciâr le donne liete ~I ritornati amanti. ~Poi con un’ara
4609 Edmene | non volea; dopo un istante~Ritornava a sperar. ~ — Misera! acqueta~
4610 Edmene | april; col riso ~Dell’april ritornavano. Ma il core?~Ah! sui campi
4611 Ombre | arridi, e al piè compri ritorte.~ Piangerà chi la lieve
4612 Edmene | pronta a divorarla, indi ritorti~Avrìa gli occhi la misera.
4613 Perdon | Quante volte ei sospirò,~E ritorto in sé vorrebbe~Quello stral,
4614 Edmene | Spinger ratto la mente e poi ritrarla~Impäurita, e desïar che
4615 Tasso | voi.» — ~ Sommessamente~Si ritrassero gli altri. E il più canuto ~
4616 Voci | pupilla è tarda,~Ma sempre vi ritrova~Nell’aria cilestrina, ~Dove
4617 Edmene | timor. Forse tra’ mille~Ritrovato coi destri occhi amorosi~
4618 Edmene | tel vieta~Qualche dolce ritrovo?» — (e sorridendo~Gli accarezzò
4619 Gelos | irride superba le vinte rivali~ In duri abbandoni dannate
4620 CAlb | Dei lieti e persi luoghi, ~Rivarcheran le teutone ~Schiere torrenti
4621 CAlb | all’ospite,~Che in pace lo rivarchi;~Indi a sperar confortalo,~
4622 Edmene | vento della morte.~ Quel riveder, risalutar gli alberghi~
4623 Lacrym | ascolto il passero solingo, ~E rivedo le vie che i battaglioni~
4624 Novara | Alle care donzelle, ~E vi riveggion elle ~Ahi, di pallor coperti! ~
4625 Donna | quella luce eterna ~Che rivelando il ciel, ~Mi vesta di speranza ~
4626 Parola | ha Dio percosso,~Un mondo rivelandomi,~Ch’io rivelar non posso?~
4627 Zulia | floridi ~Paesi delle Urì~ Per rivelare ai forti~Le pugne e le vittorie,~
4628 Conveg | tenebre,~L’aure ed i fior;~Voi rivelatemi, ~Vergini fate,~Questa recondita~
4629 Dolor2 | Iside ~Bella ed arcana a noi~Rivelerà. Col novero~Poco de’ figli
4630 Poeta | Forse nei rovi ascosa,~Riveleran la rosa,~Che nel dolor fiorì.~ ~
4631 Morbi | mi dà chi compila e chi rivende ~La farina ghermita all’
4632 Edmene | si sciolgono; van ratte;~Rivengono più ratte entro la mente~
4633 Edmene | dardo in piaga viva,~Ei riveniva. ~ Disperata pianse,~Meditò,
4634 Parola | qualche raggio io sento ~Riverberar da lunge,~Ma troppo tenue
4635 Malinc | mio pur sempre, e in me riverberato~Dal vario lacrimar dell’
4636 Edmene | Fulgoreggiando. Traboccò riversa~Edmenegarda, e una schiumosa
4637 Gelos | Ma un corpo sul calle riverso piombò.~Non chieder se amasti,
4638 Sogni | Che di dolenti musiche~Rivesto il pensier mio.~La ingrata
4639 Zulia | fantasie d’amor.~Ben la rivide il giovine~Sir di Turchia.
4640 Zulia | dato il cor:~Mesta Zulìa rivisita~I noti calli, e va soletta
4641 Cronac | nostri!». ~Sclamava una rivista:~«Canta materia mista!».~
4642 Edmene | Preci, e torbide gioie, e rivocati~Proponimenti, e divorar
4643 Campag | e di speranza.~Volando e rivolando s’affatica ~Il suo nido
4644 Edmene | le tremava il core;~Le rivolgea qualche romito accento; ~
4645 Cronac | dolor. ~Chiuso nei polsi un rivolo~Del sangue d’Alighiero,~
4646 Luna | quell’ora irati e folti ~Si rizzarono i sepolti,~E dei vivi il
4647 Dolor2 | E forse all’alba spera~Rizzarsi alla tenzon! ~E l’armi nostre,
4648 Alboin | Che tu sei buona, frate Roberto~L’ha predicato. Che tu sei
4649 Ceneri | cento si dà.~Salite alle rôcche, spandetevi al piano,~Dal
4650 Primav | al nido:~Con suo mugolo roco~S’aggomitola al foco~Il
4651 Contra | torbida~Malinconia ~Mi sento rodere~L’intimo sen;~E allora il
4652 Tedio | del pensiero i lutti~Lo rodono e lo sfanno,~Come la nave
4653 Societ | Espïeran l’obbrobrio ~Dei roghi e delle croci, ~Quando di
4654 Cronac | pedagogo~Gittommi il Dante al rogo,~Tonando dal suo tripode:~
4655 Gioco | mio balcon, chiassando, ~I romani monelli a pila e croce:~
4656 Cronac | famiglia,~E l’antro de’ romantici~Muggì di maraviglia. ~Ma
4657 Luna | Ecco; in faccia al mar che romba.,~Il Vesèvo urlando va; ~
4658 Dolor2 | polso degli egri,~Era un rombo di campi e di ville,~Dardeggiavan
4659 Edmene | miseri ormai del tempestoso ~Romoreggiar del mondo! ~ E un agil cocchio,~
4660 Conveg | intanto giù nel basso a un romorìo ~Di foglie e delle stelle
4661 Edmene | affetto~Che improvviso si rompa. E il suo fanciullo~Riguardò
4662 Ellade | giurâr gli Atrìdi, ~Mentre rompea l’infame Elena i flutti, ~
4663 Dolor2 | Non può ferir nemici.~Così rompendo il Teutono ~Nelle pollute
4664 Distra | pino a mezzogiorno ~Per rompere alle belve ~L’audace corsa,
4665 Mab | agitar.~Quel dì non più nelle romulee cene ~D’allegra spuma il
4666 Anton | Radon canali e ponti~Le rondinelle a vol.~Sfiora il battel
4667 Edmene | Anime solitarie, come due~Rondini amanti che fuggir dal falco,~
4668 Sogni | ginocchi,~Rasciutto avrei le roride~Stille dei tuo sudore, ~
4669 Lacrym | native terre~Qualche santo rosario od amuleto, ~Ma per chinarvi
4670 Zulia | fiorellino! oh rondine~Cara! oh rosata nuvola fuggente! ~Fate un
4671 Dolor2 | in baciar le mie labbra rosate,~Sentirai come pregne di
4672 Dolor2 | inebrïati ~Gli splendidi e rosati~Tramonti del tuo ciel.~Nè
4673 Zulia | lucente e lieto~Fior del roseto:~ Ma un triste grido il
4674 Alboin | bella e gioconda,~Sedea Rosmonda.~Gli orli spumanti di vino
4675 Giusti | aurora~Di secoli nefandi~Rosseggerà sui maceri~Frusti di un
4676 Gelos | fatali~ Vestigia di sangue rosseggiano ancor.~ ~
4677 Edmene | delle immortali ~Melodie di Rossini in bocca a questo~Angelo
4678 Lacrym | va più veloce~Che non la rota della sua fortuna~Senza
4679 Edmene | terra,~Quand’io vi veggo rotear ne’ balli,~Di rose e gigli
4680 Dolor2 | Spreca lamento e stil.~Oh che rovente lamina ~È questo reo compianto,~
4681 Novara | tronco e chiome~La fulminata rovere ~Sulla vostr’alpe sta.~Pel
4682 2Dicem | vindice~Pugnal senza perdono~Rovescerà dal trono ~Il parricida
4683 Dolor2 | combusto dall’orride fasce~Del roveto, più bello e raggiante~Dal
4684 Poeta | sorvolanti effluvi, ~Forse nei rovi ascosa,~Riveleran la rosa,~
4685 Morbi | scampa da rossor; bravo a chi ruba ~E scampa da bargello; e
4686 Edmene | meritava~D’aversi a moglie una rubesta donna ~Delle carniche rupi,
4687 Gelos | di fata hai l’orma lieve,~Rubi il canto all’usignuol;~Il
4688 Incant | erba. ~Minuscola formica~O ruchetta d’argento~Sarà mia dolce
4689 Cronac | vergogna;~E sugli iliaci ruderi~Sta il corvo e la cicogna. ~
4690 Voci | rispondo: O venti!~Melodiosi o rudi,~I vostri suoni ascolto~
4691 Aspas | calendas.~Quando la prima ruga~Ti manda il riso in fuga, ~
4692 Tedio | rotte~Riposa il ladro, e rugge ~Il vento della notte.~La
4693 Galop | infedel?..~Laggiù la tempesta ruggendo s’avanza;~Galoppa galoppa
4694 Dolor2 | Battaglioni, fremevan le squille,~Ruggìa l’ira nel polso degli egri,~
4695 PioIX | la casa incardini ~Dove ruggiano i flutti, ~Nave del mondo
4696 CAlb | Dai femori alemanni, ~La ruggine degli anni ~Il fil ne consumò.~
4697 Uomo | la giovin terra; ~Ode i ruggiti, e indomito ~Sfida le belve
4698 Cronac | ad amor gl’inchiostri!»~Ruggiva un periodico; ~«Vendica
4699 Forest | degli abeti,~O sotto le rugose~Felci che il lume della
4700 Tedio | arcane tempre?…~Ah! voi di là ruotate~Sull’uom che sogna sempre!…~ ~
4701 Edmene | non è ver! — Qual fede io ruppi? ~Su quale altare io lo
4702 Dolor2 | di sette popoli,~Re de’ sabaudi e mio, ~Chi ti contrista,
4703 Dolor2 | licor di demenza.~Poi da’ sabbati l’ebbra falange~Fuor si
4704 Morbi | farina ghermita all’altrui sacco ~E con ciò si fa dotto:
4705 Inide | a contemplar le bianche~Sacerdotesse in quell’amabil rito.~Quanto
4706 Armi | convengano i vecchi e i sacerdoti ~I drappelli furenti a benedir,~
4707 Societ | il ver la suscita, ~T’è sacerdozio e scola;~In questa fiamma
4708 Borbon | Questa mia man riprenda!~E al sacramento attenda~Custode il mondo
4709 Dolor1 | inspira la grandezza de’ sacrificii, parecchi dottori pubblicani
4710 Edmene | Non possedea più nulla: in sacrificio~Lieto le offerse, a liberar
4711 Donna | luce adorni, ~Che vinca il sacrifizio ~Degli umili tuoi giorni? ~
4712 Dolor2 | Contaminar non può.~Io ti cantai. Sacrileghe~Mani scagliâr la pietra~
4713 Societ | de’ tristi il regno ~Per säettar le folgori ~Del concitato
4714 Morbi | quest’ultima, parmi, è la più saggia. ~Di là riposerem; l’Ade
4715 Mab | il dì canta con me:~Egli sal sul mio cocchio, e andiam
4716 Greco | del mar. ~Baia divina~Di Salamina,~Quand’io son teco~L’aura
4717 Dolor1 | preoccupazione è cotesta. Credo saldamente in Dio; adoro la verità;
4718 Novara | posta. I bravi ~Petti stan saldi, come ~Salda di tronco e
4719 Ceneri | novo, sventura! sventura!~Salendo alle nozze, rimorso e paura ~
4720 Morbi | Ed anco all’intelletto~Salgon del corpo i mali. Alcun
4721 Morbi | li spenda;~Se più su non salii, son franco almeno ~Dal
4722 Dolor2 | aura un effluvio sottile~Salirà: poi fia rotta repente ~
4723 Edmene | mi mancasse il pane,~Non saliranno i miei lamenti a Dio;~Me
4724 Mab | E là dopo la morte~Noi salirem per non lasciarci più.~Anzi
4725 Dolor2 | al vindice ~Mio Dio non salirò.~Vieni e partiam. Con vincoli~
4726 EFilib | prendi,~Ch’ella è fatta a saliscendi;~Guarda i cor, non i sorrisi:~
4727 Edmene | Mal nata polve, e voi saliste in ira~E m’avete percossa…~
4728 Manzon | T’accompagnan nell’ardua salita! ~Sacre larve che un giorno
4729 Ceneri | giura, che a cento si dà.~Salite alle rôcche, spandetevi
4730 Dubbio | spavento al cor.~Quindi saliti in tergo~Dei corridor focosi;~
4731 Sogno | fossa~Sento che il negro Salmo si canta;~Giù giù filtrate
4732 Edmene | bianca soglia; ode un soave~Salmodïar di voci; un infinito~Scoramento
4733 Mab | Della candida Natura!~Quando saltan gli scoiattoli~Delle stelle
4734 Lacrym | LACRYMAE RERUM~Saltem si, rebus fractis, mihi
4735 EFilib | alto ~Sta per dare il primo salto. ~E la scolta, poveretta, ~
4736 Tasso | rive della mia Sorrento… ~Salutate quell’aure. Indi cogliete, ~
4737 RitFis | Ma in viso il fior della salute io mostro. ~Che importa
4738 Donna | un tenero ~Suono del tuo saluto? ~Qual è dovizia d’oro ~
4739 Mab | mi canta; e nel vïaggio~Salvami da procella o masnadier’;~
4740 Morbi | sull’anelante petto ~Il salvanello: anch’io tenni per sacro ~
4741 EFilib | dissi e tanto feci, ~Per salvar la mia contrada.~Or, parliamoci
4742 Edmene | E le man dilicate, onde salvarla ~Dalle subite vampe.~ Oh!
4743 Edmene | Forte sul petto, come per salvarli~Da quell’amplesso.~ — «Sono
4744 Vendet | questa!.. Io non vorrei salvarmi ~Se andasse in salvamento
4745 Igea | amare veglie e i sogni.~Salvate, oimè! le membra~Dal tarlo
4746 Gioco | voto nefando.~In duro ozio salvatico cresciuti, ~Che saran questi
4747 Greco | altar; ~D’Antella in vetta,~Salve, o diletta~Lacena prole,~
4748 Perdon | una volta~In colui che vi salvò! ~ Abbracciatevi! — S’oscura~
4749 Dolor2 | Dopo la bieca aurora! ~Più Samuel non vigila~Di Solima alle
4750 | sane
4751 Novara | Sulla vostr’alpe sta.~Pel sanguigno lavacro ~D’ogni vostra ferita ~
4752 Borbon | attendi? A Dalila~Offri, o Sanson, la chioma.~Il boreal pontefice~
4753 CAlb | tu sai, magnanimo, ~Alla sant’opra accinto, ~Quali abbia
4754 PioIX | ALLA SANTITÀ DI PIO IX~Guardia dei santi
4755 Ideale | sonora colle procelle;~Nel santüario, prosteso all’ara,~Sempre
4756 Edmene | occhi~Vi nuoteran, senza saperlo, in pianto.~Deh, se più
4757 Pachit | o pentito del vanto, ~Nè sapesse a che termine uscir,~Gìa
4758 Edmene | quanto mutato! Oh s’io sapessi~Quel ch’ei cela nel cor!
4759 TuttoR | per quella via? —~— Ah se sapeste! Quando la fu morta~ L’han
4760 Campag | CAMPAGNUOLI SAPIENTI~Lavoriam, lavoriam, dolci
4761 PioIX | annodi i prenci ai sudditi, ~Sappi che in questa terra, ~Nella
4762 Giusti | povero Beppe, onde almen sappia anche quest’altro insigne
4763 Conveg | rugiade il fior che nol sappiate, ~Ditemi voi di quell’ignoto
4764 CAlb | Varco è al desio mancato, ~Saprà domani il fato ~Un altro
4765 Edmene | Proteggeteli sempre. E se una volta~Sapran di me, che li lasciai nel
4766 Edmene | La vostra Italia. Ei non sapria macchiarsi~Di gelose menzogne.
4767 Armi | Neghittosi e ignavi! ~Non han saputo esser concordi un dì. ~Ponghiam
4768 Ceneri | Sentite, o gementi dal Sarca all’Oreto, ~Sentite quest’
4769 Ramus | virgineo ballo,~Non mi daran sarcofago~Di perla o di corallo, ~
4770 Mab | non lasciarci più.~Anzi sarem due novi astri al notturno~
4771 | saremo
4772 Edmene | urto ancora… e a terminarla~Sarìa bastato. ~ Ma il Signor
4773 Sogni | facea nascer meco!~Stati sarien partecipi,~In quelle verdi
4774 Edmene | guerreggiata con orrenda gioia~Da Satàna e dall’uom; questi misteri ~
4775 Perdon | ristori! ~Posseduto è da Satano~Chi coll’ira al desco vien;~
4776 Tedio | questa buia chiostra~Dove ha Satàno il regno,~Deh, se il mio
4777 Calunn | al cor.~Giuda! Co’ tuoi satelliti ~Tu al fatal orto ascendi, ~
4778 Incant | calamo di veccia~Qua un satirin germoglia,~Da un pruno,
4779 Conveg | Pace vivendo, volea far satolle~Dei miseri le fami, in penitenza…~
4780 Ellade | arcana Ilio ai promessi ~Saturni campi onde fu Roma».~Oh!
4781 Morbi | sorriso,~I nomi appulcro alla saturnia prole~E fo spallucce e più
4782 Ceneri | tepidi e tardi,~Da’ suoi Saturnini feroci e codardi.~Le orrende
4783 Mab | Forse a noi cederan Sirio e Saturno,~I due Gemini, Urano, Espero
4784 Rosign | aiuoletta avara,~Che dalle savie lingue ha poca lode.~ ~
4785 Dolor2 | Ch’ebra o demente voce~La savoiarda croce ~Contaminar non può.~
4786 Edmene | alla solinga~Magion de’ Savorgnani ode un feroce~Ballo di morte,
4787 Edmene | appresso? Ei sfoglia un libro~Sbadatamente e legge. Osa mostrargli ~
4788 Ellade | acque~Mira lo scoglio, ma sbadato il varca. ~Sul vecchio mondo
4789 EFilib | onora Atene;~E se alcun ti sbarra il passo,~Man di ferro e
4790 Edmene | ossa gli divampan tutte.~Ma sbarrata e di vetro è la pupilla;~
4791 EFilib | sonno.~Ma se Italia non si sbenda~Fra dieci anni i pigri lumi, ~
4792 Edmene | Paghi d’un bacio che a sbramar li venga,~Questi tutti son
4793 Luna | lingue e coi pugnali ~Qua si sbranano i mortali,~E tu placida
4794 EFilib | Parlamento e gabinetto~Son due sbrendoli di ghetto. ~— Maestà, parli
4795 Edmene | cercava.~Avrìa gemuto ogni più scabro petto ~A contemplar quella
4796 Calunn | bella immagine~Così di Dio scaduto, ~Tra i più codardi spiriti ~
4797 Dolor2 | mortali, e l’un verme si scaglia~Sovra l’altro a rapirsi
4798 Dolor2 | Verghe, ceffate e spasimi~Scagliano i figli in lei; ~Gettan
4799 Dolor2 | cantai. Sacrileghe~Mani scagliâr la pietra~Sulla raminga
4800 Edmene | amor mio! Su quel feroce~Si scagliarono tutti. E se anco l’ira~Ti
4801 EFilib | che irato in faccia ~Mi scagliasti una minaccia ~Colla bocca
4802 Dolor2 | che un nembo di strali~Fu scagliato per aura sì pura,~A ferir
4803 Edmene | quei baci un ghigno~Che le scagliava senza posa il mondo. ~E
4804 Ceneri | strage sovr’elmi e loriche, ~Scaldar colle nari le terga nemiche, ~
4805 Sogno | molle soffio della mia bocca~Scalderò il gelo delle tue mani.~
4806 Novara | spaldi ~L’antico ardor vi scaldi ~Dei guerrieri concenti, ~
4807 Giove | fuor dalla portata preda~Scaldò del fiero cacciator le spalle;~
4808 Ellade | D’italo carme e d’italo scalpello, ~È poi, Lesbia divina,
4809 CAlb | senti? ~E il breve suol che scalpiti, ~L’aura natal che spiri, ~
4810 Edmene | vario veder, quell’agitato ~Scalpitio de’ cavalli e quel de’ campi~
4811 Conveg | venir sulla tacente~Ora a scambiarsi il tormentoso addio,~Vivrebbero
4812 Versi | I MIEI VERSI~Scandit et, instar avis, cantat
4813 EFilib | buon soldato ~Un tantin scandolezzato.~— Dimmi dunque: il Bollettino?… ~—
4814 Cronac | ciarpe;~E, in bassi ed alti scanni~Fisando i tuoi tiranni,~
4815 Incant | Nuotar sopra dïafane~Ale di scarabei per l’aura vaga. ~O fili
4816 EFilib | grand’elmo e la corazza~Scaraventa per la piazza.~— Ahi sventura!
4817 CAlb | Brennero~Che qua tant’odii ha scarchi,~Grave intimando all’ospite,~
4818 Rosign | l’affatica e il duol la scarna,~E ’l tempo immane e morte
4819 Edmene | volta ella mi veda~Così scarnato e misero per lei!» ~ In
4820 Edmene | e orribilmente~Vi farà scarni, vipera dell’alma,~La rimembranza.
4821 Maestr | Meglio ascoltar puoi tu.~Di scarpa angusta e fina ~Tu non m’
4822 Ceneri | della notte,~Che furon sì scarse le zolle che ha rotte,~Pentito
4823 Alboin | sai tutto.~Pingui di cibo, scarsi di guerre,~Starem molt’anni
4824 EFilib | potea la stolta guerra ~Che scavar nefandi abissi ~Alla povera
4825 EFilib | Di cotesto don Pirlone, ~Scaverei con la mia mano ~Una mina
4826 Passeg | pia sarà la mano~Che mi scavi il nido oscuro,~Fuor degli
4827 Edmene | Con demente rigor, la scellerata~Nominanza di colpa! ~ Ed
4828 Ceneri | l’odio, o l’affetto. La scelta è per te.~Se un tempo ti
4829 Morbi | scordar quest’alfabeto ~Che mi scema il piacer d’essere un’erba ~
4830 PioIX | offesa; ~Pace del lungo scempio, ~Pace ella chiede al tempio. ~
4831 Edmene | uscite. ~Poi mutò quella scena. E patimenti~Lunghi intravide,
4832 Armi | adora,~Chi una patria desia, scenda a pugnar.~Mandi ogni monte
4833 Tasso | illustre chioma. ~Nereggiando scendea sull’origliero ~Dalla man
4834 Edmene | perdea tra l’ombre.~ Un dì, scendendo a visitar nell’orto~Quella
4835 Conveg | chiesetta, a piè del colle~Scender volea per ascoltar la messa…~
4836 CAlb | Alto terror disfatti, ~Ei scenderanno a chiederti ~La pia ragion
4837 Edmene | Ogni vivente~Ch’oggi stolto scendesse a contristarti,~Senza misura
4838 Donna | che sull’ali d’angelo ~Scendi alla nostra vita, ~E dentro
4839 Voci | veloci,~Misterïose voci~Mi scendono nel core;~E sotto il vecchio
4840 Donna | senti! ~Fa che un indizio io scerna ~Nella gentil sembianza ~
4841 Giusti | nido tuo. Che il tocchi ~Scerni tu cosa?… Impera ~Querulo
4842 PioIX | offesa, ~Qual nova forza è scesa?…~Dal Tebro insuperabile ~
4843 Societ | ai popoli ~Quest’armonia scettrata,~Che coll’Italia nata ~Dal
4844 Distra | D’un risolin giocondo ~Mi schernirebbe in ver.~Distratto, a un
4845 Edmene | d’amici. Arde il leggiero~Schernitor degli affetti; arde. La
4846 Dolor2 | Dove l’abisso odorano ~Scherzando i cavrioli,~Dove alla rara
4847 Edmene | stambùl risponda,~Mentre scherzano i silfi entro al fogliame~
4848 Luna | sangue il mondo allaga;~E tu scherzi, o fortunata,~Co’ tuoi raggi
4849 Igea | Io, ch’ogni ben discerno,~Scherzo col riso eterno~Degli árbori
4850 Edmene | fanciulletti!…» —~ A questo~Scherzoso favellar termine pose ~Un’
4851 Edmene | le atroci ambasce,~Che mi schiantano il cor le risentisse~Una
4852 Edmene | oragano a illuminarne~Gli schianti e la ruina. ~ O Edmenegarda,~
4853 Cronac | terra!~Dalle laringi dotte~Schiattâr pustéme e gotte;~Diede itterizie
4854 Aspas | sono ~Sul florido Cefiso ~Schiave d’amor leggiadre.~Tu sai
4855 CAlb | Rivarcheran le teutone ~Schiere torrenti e gioghi; ~Pur
4856 Novara | oceàni ~Per designar la schietta ~Parte che a ognun s’aspetta; ~
4857 Conveg | si può!~I color vivaci e schietti~Si tramutano alle fronde, ~
4858 Edmene | al marinaio in braccio.~Schifosa e breve durería la colpa! ~
4859 Gelos | terror,~. . . . . . .~Si schiude la porta; del sire lo sguardo~
4860 Uomo | Si spinse del mistero; ~Schiuder le porte ai cieli, ~Tentar
4861 Tasso | loco, ~Donde forse io potea schiudere al. mondo ~Più gran tesori
4862 Voci | Azzarelina?~Dicono i venti: «Schiudi~L’orecchio: o non ci senti?» ~
4863 Uomo | Misterïosi segni ~Gli schiudono il cammin;~Ei rompe le tenèbre, ~
4864 Edmene | riversa~Edmenegarda, e una schiumosa riga ~Mista di sangue sui
4865 Zulia | freme ~Cieco, e l’orrenda sciabola ~Sfonda de’ suoi giannizzeri ~
4866 Incant | Ascolta, Azzarelina:~La scïenza è dolore,~La speranza è
4867 Armi | in arme, dal Cenisio a Scilla!~Non lasciam la seconda
4868 Armi | Danubio furibondi i flutti,~Scintillano per voi l’Adige e il Po; ~
4869 Edmene | agitarsi, e in rapimento~Scintillar mille sguardi, a cui dinanzi~
4870 Edmene | occidente, e qualche stella~Scintillava nel ciel, sulla solinga~
4871 Cronac | bei fantasimi~Il cor mi scintillò.~Addio, febei mirmidoni,~
4872 Morte | spavento e d’ira, ~Come gli sciocchi se l’han finta e i rei; ~
4873 Calunn | non son.~Giuda! che non a sciogliere ~Detti giocondi o mesti, ~
4874 Edmene | dipinga. ~S’incrociano; si sciolgono; van ratte;~Rivengono più
4875 Dubbio | E l’Anglo il labbro sciolse:~— Splendea di Kent sui
4876 Edmene | la prora; già la corda è sciolta; ~Ei volse il capo… e fu
4877 Tedio | or voi?~Mente, perché non sciormi~Dalle malíe fallaci? ~Pensier,
4878 2Dicem | rinnovar puoi tutto.~Col cor di Scipio e Cesare~Manda sull’orbe
4879 Passeg | Che versarli ad una plebe~Scissa d’opre e di pensier, ~Che,
4880 Edmene | gondolette, una sull’altra ~Scivolanti alla corsa, e un muover
4881 2Dicem | che dormono ~Là tra le scizie nevi,~Per chi tu ’l sai,
4882 Cronac | Vendica i dritti nostri!». ~Sclamava una rivista:~«Canta materia
4883 EFilib | me ciuco all’Assemblea? ~Sclameran che è un’opra indegna ~Tradir
4884 Dubbio | al guado, ~L’anno fatal scoccò.~Là di Lutezia antica ~Sul
4885 Maestr | Grazie, o maestro. Un’orrida ~Scogliera è il calle umano ~E scarpe
4886 Societ | suscita, ~T’è sacerdozio e scola;~In questa fiamma io m’agito, ~
4887 Cronac | Poi sulla terra apparvero ~Scole, congressi, asili,~Metodi
4888 Manzon | a fil d’erba la fama ~Si scolora e che tutto è follía;~So
4889 Luna | Là nel ciel della Giudea~Scolorasti, il dì che asperso~D’atro
4890 Edmene | della voce e sì frequente~Lo scolorir del volto? onde quel vago~
4891 Pachit | vede di marmo bianco ~Come scolpito fosse in Corinto ~Nè certo
4892 Dubbio | un vïal comparvero, ~Ma scompagnati e in duolo;~Tranne Nearco
4893 Dubbio | spinse in orlo al sasso,~E scompari. — Qui pallido ~Si fece
4894 Edmene | percossi flutti,~Una ad una, scomparvero, a misura~Che il ciel più
4895 Primav | come o quando, ~Dolcemente scompiglia~I piccioletti germi e li
4896 Distra | la giubba, i cheti ~Libri scompor, la cabala~Segnar sulle
4897 Edmene | ogni forza, ogni senso gli scompose,~Dell’aere diffuso al refrigerio,~
4898 Forest | riguardar l’opra sua rara.~Scomposta abbruna l’erba~La tua treccia
4899 Dubbio | volta, in mare, ~L’empia, a scomposte chiome, ~Tremò sognando,
4900 Edmene | trecce,~E il fluttüar degli scomposti veli~Ei divorava!~ — «Quanta
4901 Edmene | perdonargli~I patiti dolori ei vi scongiura;~E così solo e povero… veleggia~
4902 Edmene | rimanesse~Tremava; eppur lo scongiurò di starsi; ~E gioì del rifiuto;
4903 Morbi | piacer d’essere un’erba ~Sconosciuta, fra tanto italo fiore.~
4904 Alboin | hai perso gli occhi! ~Oh sconsacrato figliuol di Roma,~Dove hai
4905 RitMor | Che val s’io batterò via sconsolata? ~Son più del ver che di
4906 Edmene | spirto allontanar da queste~Sconsolate memorie. Odi la brezza~Che
4907 Poeta | pensier, dell’opera ~Si scontino i rimorsi.~Spandi così tra
4908 Gelos | all’amplesso~ Ritorna; si scontra nel velo fatal;~Seida, Seida!
4909 Gelos | Ella pur or calcò.~Noi ci scontrammo: — «Amabile, ~Bella Zorama,
4910 Distra | per la frana ombrosa ~Colà scontrando i balsami ~Della montana
4911 Am | qualche ben lontano, ~S’io ti scontrassi un’altra volta mai,~ Sarò
4912 Ceneri | impero,~Che ognun che la scontri sul lido straniero~La inchini,
4913 Edmene | gentil d’Edmenegarda ~Un dì scontrossi e ne tremò. Del suo~Turbamento
4914 Edmene | di rossor morirne? ~Avria sconvolto le sue leggi eterne~La natura
4915 Ideale | Geme col vento la voce mia,~Scoppia sonora colle procelle;~Nel
4916 Alboin | la punta del suo pugnale;~Scoppian le risa, lunghe e feroci ~
4917 Novara | Non è la mazza infame. ~Ma scoppiano furenti ~Sul parricida i
4918 Contra | stempera~Sete crudel.~Deh! scopri il murmure ~D’un picciol
4919 Donna | amato spirito, ~Tra gli scorati e i mesti; ~E i labbri lor
4920 Ceneri | terra d’oppressi e traditi, ~Scordate le veglie, le danze, i conviti, ~
4921 Rilla | Questa notte in un amplesso, ~Scorderemo ogni dolor.~Che fai tu che
4922 Armi | bandiere. Chi un’Italia brama~Scordi il dissidio delle sue città. ~
4923 Gelos | idea. ~Ogni mia fibra, a scorgerla, ~Furiosamente ardea. ~M’
4924 Voci | Ma la villana offesa~È scorpio che s’uccide.~Di là dal
4925 Edmene | da gran tempo, uopo è che scorra.~Così bastasse!» ~ E in
4926 Edmene | inanellati e lieve ~Per l’omero scorrenti, era Adolfetto~Un angelico
4927 Malinc | gote~Sentirai, figlia mia, scorrerti il pianto. ~Se un curïoso,
4928 Dolor2 | portentoso Orebbe,~Che sigillati scorrono ~Qua sotto i tuoi lavacri,~
4929 Edmene | è già nella sua man. Vi scôrse~Le sembianze d’Arrigo. A
4930 Edmene | sì che lo conosco~Quello scortese. Un dì, male avviato,~D’
4931 Uomo | de’ brandi un carme. ~Si scossero i gagliardi, ~Come rumor
4932 EFilib | Ch’io vi narro, e che m’ha scosso), ~Nel suo civico pastrano ~
4933 Edmene | petto~La tormentava, la scotea dall’ebro~Assopimento: le
4934 Novara | seno ~Cadrò dell’urna; a scotermi~Quando che sia, verrà~Certo
4935 Morbi | anni ~Or la casa comincia a screpolarsi, ~Che far ci posso? ~ Ed
4936 Cronac | simili.~E allor perdei la scrima~Del verso e della rima, ~
4937 Armi | vessilli caramente noti~Scrivan le donne: Vincere o morir!~
4938 Edmene | ci vedremo in pochi dì. Scrivetemi,~Edmenegarda!» ~ «Arrigo
4939 EFilib | Che a pescar mignatte e scudi, ~Per tant’anni il grugno
4940 Mab | so quel che pensi, o mio Scudier.~Tu pensi che su morbido
4941 Alboin | Prenci e baroni, paggi e scudieri,~Ecco il più bello de’ miei
4942 Gelos | la chiama per nome, ~ La scuote alla vita con scherno inuman.~—
4943 Rosign | Augelletti, cantiam, finchè la scura~Notte chiuda su noi l’ultima
4944 Giusti | del cosacco Re.~Forse di scuri e brandi ~Vedrem connubio
4945 Borbon | qualch’intimo~Gentil pudor si sdegna.~Dove Fernando regna,~Regno
4946 Giusti | suo difeso altar!~Ma non sdegnarti, altera~Ombra, di ciò. Tien
4947 Cronac | Sorgi dall’erma bara,~Ombra sdegnata e cara;~E del compianto
4948 Dolor2 | Brucio di febbre ancor;~Ma sdegnerei di crescervi,~O tribolati
4949 Edmene | paradiso?» ~ E anch’ei si pose~Sdegnosamente a ricercar. Né appena~L’
4950 Dolor1 | tacciono per sdegno, e agli sdegnosi che parlano per onestà.
4951 Dolor1 | silenzio mi fu consigliato da sdegnoso pudore, tacqui senza viltà.
4952 Distra | caso. ~Quindi il sedil mi sdrucciola, ~O mi s’inchiostra il naso, ~
4953 Edmene | non possa! Urti piuttosto,~Sdruccioli, cada il remator nell’acque…~
4954 Borbon | dolor che arrivano~Là dai sebezii climi,~E dalla man degli
4955 Maestr | pittor.~Corta ha la chioma: è secco ~Di Lomellina il figlio:~
4956 Edmene | Pietosamente assursero in Arrigo~I secondi pensieri.~ «Ella tradirmi!…~
4957 Societ | pur, divisa, un nobile, ~Secreto amor nutrica. ~E la respinta
4958 Borbon | che il fremito~Dell’anime secure,~Sotto l’orrenda immagine ~
4959 Dubbio | Verso il nativo impero;~Securo ognun di vincere ~In quel
4960 Arcano | sogni o pianga, ~D’un’alta securtà mi riconsolo, ~Che a vivere
4961 Ellade | perivi. Ha pochi ~La umana sede impavidi e gentili ~Che
4962 Donna | posseduto accento, ~Sempre sederti appresso, ~Cingerti al crin
4963 Dolor2 | Solitario nell’erme mie sedi,~Non curando la infida ventura,~
4964 Distra | muro è un caso. ~Quindi il sedil mi sdrucciola, ~O mi s’inchiostra
4965 Dolor2 | ora profonda e ridente,~Là seduta nel tuo paradiso,~Ti vedran
4966 Contra | groppa~Sempre il mio demone ~Seduto sta.~Talor negl’impeti,~
4967 Cronac | lente al naso ~Mi ruppe il segnacaso,~Chi mi gualcì l’epiteto,~
4968 Dolor1 | conchiusero per me con un segnalato dolore. Non mi lagno però:
4969 Distra | Libri scompor, la cabala~Segnar sulle pareti, ~D’un risolin
4970 Tasso | Torquato~La mano a stento, e si segnò. Poi chiuso ~Come in lungo
4971 Ideale | assai;~Chè chi dell’oggi segue le larve~Raro sospira su
4972 Pachit | frattanto Pachita accesa ~Nei dì seguenti non ha più pace:~«Ahimè
4973 Edmene | qualche romito accento; ~La seguìa sospirando; insin che il
4974 Dubbio | nell’ombre ascosi;~Dietro seguiali Satana ~Per valli e per
4975 Tasso | coraggio e di dolcezza ~Io seguitar non valsi; e al cor ne sento ~
4976 Edmene | isolette, in seno all’acque, ~E seguitarle de’ nocchieri il canto.~
4977 Gelos | Zorama, addio.~— Che fai Seìda? — Io vigilo, ~E penso all’
4978 Dubbio | Balziam, compagni, in sella. ~Corta è d’Amor la strada. ~
4979 Dubbio | oscura, ~L’Arcangelo maligno ~Sembrando alla figura. ~Allor con
4980 Galop | Ma la pesta di Ruello~M’è sembrato di sentir.~Guarda, o madre,
4981 Sogno | dama,~Letto di fiori mi sembrerà. ~Se a noi d’intorno la
4982 Ceneri | ammende parata a compir.~Sementa, se cade sovr’ispide lande,~
4983 Tedio | Sulle innocenti aiuole~Io seminai sospiri,~E non mietei che
4984 Passeg(3)| La semplice data di questo canto spiegherà
4985 Distra | pesto irriverente ~D’un senator sul pié.~Con petulanza rea~
4986 Sogni | La gondoletta i placidi~Seni attraversi ancora,~La fulminata
4987 Solit | aprile~Dai fiori eterni; e sentano le madri~Con gioia il peso
4988 Edmene | che su quel cener pesa~La sentenza di Dio. Ma l’uom superbo ~
4989 Cronac | troni~I torbidi Platoni~Sentenzïâr che pecora ~Nacqui e dovrei
4990 Edmene | tumulti del core impäurito~Sentí stillarsi quel terribil
4991 Dubbio | Quegli altri due rimasi,~Sentian de’ proprii casi~Dubbio
4992 Galop | orribilmente ~Fulminato sul sentiero;~E il cavallo, che non sente~
4993 Am | Poi desto della vita ai sentimenti, ~Vedea tutte le cose incolorarsi ~
4994 Mab | zagaglie~Vennero: e i numi non sentîr pietà.~E fu misto l’incendio
4995 Edmene | che sì. ~ — Quanta pietade~Sentirà dell’afflitta anima il mondo! —~
4996 Sogno | l’amorosa Morte non è; ~Sentire il cielo mai non mi parve~
4997 Ramus | ingrate nevi e il cumulo ~Non sentirei degli anni,~Ma ognun la
4998 Sogno | lo puoi:~Voglio inondato sentirmi il viso~Dalle tue chiome,
4999 Ceneri | Spronar sotto i bronzi, sentirsi all’elmetto ~Le palle omicide,
5000 Foscol | appena ebb’egli presa,~Che sentissi gridar dietro le spalle:~«
5001 Manzon | Re gli hai veduti! ~Poi sentisti d’Arminio i cavalli ~Sovra
5002 Tedio | strana,~Ch’io non ho mai sentita. ~E forse ancor l’insana~
5003 Edmene | di quella ebbrezza, avria sentito~Tremar sotto gli amplessi
5004 Borbon | dal facil odio,~Come lo senton gl’imi, ~Ma dai dolor che
5005 EFilib(2)| calde, che gridano perché sentono gridare, ma poi si rendono
5006 Dolor2 | il paradiso~S’avventa a separar.~De’ miei fratelli o fêretri,~
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