Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giovanni Prati
Poesie scelte

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1848-attin | atton-cical | ciclo-desid | desig-ferra | ferre-imman | immat-legan | legar-nomin | nomo-plato | plaud-rimov | rimpr-separ | sepol-svinc | sving-vesti | vesto-zulia

                                                     grassetto = Testo principale
     Poesia                                          grigio = Testo di commento
5507 Gelos | La serra alla gola,~ Si svinghia Seida, s’afferrano ancor;~ 5508 Contra | carmi,~Dai patri margini~Mi svio lontan.~E il mio fulmineo~ 5509 Forest | FORESTA~Numina per sylvam ludunt: vos carpite flores,~ 5510 Maestr | Quaranta, ~Ei fiuta il suo tabacco;~Ama l’altar di Bacco ~E 5511 Perdon | Tutti salgono ai tremendi~Tabernacoli del Ciel.~ Spezza l’arme, 5512 Cronac | il Grossi,~E assunto al tabernacolo,~Fissai la trinità.~Ed ella, 5513 Luna | scorre~Sovra il Libano e il Taborre, ~Dove i cedri al fiero 5514 Dolor1 | corrono agli onesti che tacciono per sdegno, e agli sdegnosi 5515 Conveg | E invece di venir sulla tacente~Ora a scambiarsi il tormentoso 5516 CAlb | nostra forza è già!» ~E voi taceste. E despota~Sin dalla trista 5517 Dolor2 | fallita,~Che lo dovea, fra tacite ~Armi, di qua snidar!~Gli 5518 Tasso | senno alla mortal cortina ~Taciturno rimase.~ Alzò Torquato~La 5519 Dolor1 | consigliato da sdegnoso pudore, tacqui senza viltà. Questo bel 5520 | tale 5521 Forest | la sognatrice.~È maligno talento ~Invidïar la breve ora felice~ 5522 EFilib | all’Alpe ~Veri popoli e non talpe,~Con Vittorio e co’ suoi 5523 | taluno 5524 Pachit | pilastro deposto il sonoro~Tamburino, e le bende sue d’oro~Alla 5525 Solit | infante. ~Cara città del Tanaro sonante,~Patria d’imperadori 5526 Tasso | tu cantasti. —~ «Oh mio Tancredi! oh mio~Valoroso Rinaldo! 5527 EFilib | Mormorava il buon soldato ~Un tantin scandolezzato.~— Dimmi dunque: 5528 Edmene | immobile, apparve. ~ La tapina~Nol vide già: chè le cadea 5529 Malinc | ove tu sei;~E non molto tardar, se alcuna ascosa~Simpatia 5530 Greco | della pira~La lesbia lira~Mi tarderà. ~Sento alla chioma~L’aura 5531 Edmene | bastava~Quella bilancia, e non tardò la sorte~A gittarvela su. ~ 5532 Cronac | politica,~Rosa da tigne e tarpe,~A chi la vende e compera, ~ 5533 Maestr | che da onesto artefice ~La tassa egli non nega, ~E spunta 5534 Cronac | fama il giorno?~Petrarchi e Tassi frusti, ~Caproni e bellimbusti~ 5535 Giove | querce, e il minaccioso~Tauro in possanza, e nelle tetre 5536 Inide | Regno d’Olimpo si facea la tazza~Colmar d’ambrosia; e al 5537 Alboin | di vino eletto,~Volan le tazze per il banchetto; ~Fumosa 5538 Ellade | battaglia ~Di Mantinèa quando il Teban dal petto ~Trasse la freccia 5539 Giusti | accanto ~Dorme il flagel tebano, ~Che la tua ferrea mano ~ 5540 Ellade | vincitori e il garzoncel di Tebe ~Che col libero alato inno 5541 Passeg(3)| anima, quando il presente la tedia, torna al passato: il quale 5542 Edmene | ch’ei cela nel cor! Gli tedian forse ~Queste rive del Garda?… 5543 Edmene | avvenir celato, ~E i durissimi tedii, e il faticoso~Dibattersi 5544 Abbadi | il gelido~Marmo, la pinta tela; ~Questo color, quest’impeto,~ 5545 Ellade | Pilo, ~Argo e Micene. Il telamonio Aiace ~Qui fulminò. Da quelle 5546 Edmene | non ti colga~Scoramentotema! ~ In lontananza~S’apre 5547 Novara | Alle rive lombarde;~Al Po temente; ai presi ~Moschetti; ai 5548 Ceneri | vi si gridi), ~Temuti o tementi, codardi o mal fidi, ~Tornate 5549 Edmene | Va’ tu».~ «Sola?»~ «Che temi?»~ «È tristo il mondo~Ed 5550 Ellade | avvenga i vesperi soavi ~Di Tempe e il Sunnio radïoso; Oh! 5551 Parola | cerca il mio pensiero,~E, a temperar la sete~Che il cor mi consumò,~ 5552 EFilib(2)| gridare, ma poi si rendono temperate dalle lezioni dei fatti.~ 5553 EFilib | il bronzo era di foco. ~Tempestando il novo Orlando ~Spacca 5554 Edmene | che gli fu madre.~ Al cupo~Tempestar della mente e agli odii 5555 Edmene | annodan l’avvenir.~ Sorgiunse~Tempestiva la madre e il vispolino~ 5556 Edmene | luce; e dentro a quella~Tempestosa meteora — spïando —~Stava 5557 CAlb | dei mali in fondo, ~Farà temuta al mondo ~La sua bandiera 5558 CAlb | Due leggi all’uom non fe’.~Tenacemente memori~Dei lieti e persi 5559 Incant | Naturalmente guada~Alle tenarie rive:~Ma chi è prigion nel 5560 Edmene | tempo col desío divori?~Tendi gli orecchi. Non ti fêre 5561 Edmene | vario e vorticoso nembo ~Di tenèbra e di luce; e dentro a quella~ 5562 Poeta | meta.~ ~ Per la tua bassa ténebra~Non move un’aura blanda;~ 5563 Edmene | venìa frequente~Quell’amor tenebroso a conturbarla,~E pensava 5564 Parola | insegna al suo figliuol~Di tener vôlto il viso~ dove nasce 5565 Malinc | manifesti,~Dritto ti parve non tenerlo a vile,~Provvedi, amica ( 5566 Mab | corvis~Gaudeo; subque dio teneros insector amores.~Mentre 5567 Dubbio | ai tre si volse:~— Così teneste il giuro? — ~E l’Anglo il 5568 Morbi | Il salvanello: anch’io tenni per sacro ~Quanto mi disse, 5569 Giove | uscîr col giovinetto piede~Tentando i passi, trepidâr d’intorno~ 5570 Edmene | per quanto ella di pregar tentasse,~Più pregar non sapeva. 5571 Edmene | Ed ella veramente era tentata~Di finir quegli spasimi. 5572 Aspas | suon di tibia o lira, ~E tentatrice intorno ~L’altrui canzon 5573 EFilib | Hai giurato ad una Carta;~Tentennar non ti conviene;~Ma temprando 5574 RitMor | simulato mai. Credo al ben; tento~Di farlo; amo chi il fa; 5575 Mab | richiudono~Nelle siepi i tenui fior;~E fan tresca in cima 5576 Ceneri | Distinse i suoi figli, pur tepidi e tardi,~Da’ suoi Saturnini 5577 Greco | tenace pater, nunc adsis: ter pede terram~Tundite nunc, 5578 Foscol | L’anima di Ricciarda e di Teresa, ~E tua madre con lor». 5579 Gelos | chiome: ~ Nel vel di Seida si terge la man~Cospersa di sangue; 5580 Edmene | urto!… un urto ancora… e a terminarla~Sarìa bastato. ~ Ma il Signor 5581 Greco | pater, nunc adsis: ter pede terram~Tundite nunc, pueri: fugiunt 5582 Borbon | legge e il brando.~Ma sul terren di Procida~Sangue di Francia 5583 Perdon | terra~È disceso anch’ei terreno, ~A combattere una guerra~ 5584 Igea | vendette a Giove. ~In voi, terrestri, mesce~Vario vigor Natura;~ 5585 Edmene | affaticando.~ Non lontano da lei terribilmente~Batteva un core a rimirar 5586 EFilib | Nel silenzio della morte.~Tersa allor la faccia bianca~Dal 5587 Edmene | Vide una striscia~D’acque terse e lucenti. Era il canale;~ 5588 Igea | accesa?…~Corda che troppo è tesa~Spezza stessa e l’arco. ~ 5589 Giove | fulminei sdegni.~Quindi tesero gli archi; e il primo sangue ~ 5590 Borbon | stolto~Dall’arca d’Israel.~Tesi gli orecchi e pallido~Sulla 5591 Greco | vinto~Mar di Corinto;~E Tespi e l’onda~D’Imetto bionda~ 5592 EFilib | vendicarla.~Zitto ! si tessa queti;~Guai se strepita 5593 Ellade | azzurra ~Palla cecropia il tèssalo macigno ~E la funerea Maratonia 5594 Edmene | affetto~Continuatamente iva tessendo~Più fitto sempre.~ Ma sorrider 5595 Oriuol | e scesi~Teco a rifar la tessera.~Del tempo che volò.~Pensai 5596 Edmene | non oblïar. La terra~Mi tesserà dolori, avvilimenti;~Io 5597 Edmene | Petto serrando le soavi teste~De’ suoi fanciulli giocondar 5598 CAlb | luoghi, ~Rivarcheran le teutone ~Schiere torrenti e gioghi; ~ 5599 Primav | PRIMAVERA~Isis, vere novo, cunas thalamosque tuetur,~Magna parens.~Primavera 5600 Rilla | fossa apparecchiata a me! ~Tholmàr, la mia sorella ha chioma 5601 Mab | battaglie,~E dalla verde tiberina valle~Le barbare cavalle ~ 5602 | tibi 5603 Inide | inopinate forme ~Su due tibie di becco: irta dal mento,~ 5604 2Dicem | Non ebbe il mondo. E il tieni~Oggi in tua man. Far pieni ~ 5605 Dolor2 | così!~Fremi, o Signor. La tiepida~Famiglia de’ tuoi fidi~Ben 5606 Dolor1 | in asilo più sicuro dalle tiepidezze e dai mutamenti umani. Non 5607 Cronac | una vil politica,~Rosa da tigne e tarpe,~A chi la vende 5608 Zulia | vittorie,~E sulle aperte e timide~Palme spïar le sorti,~E 5609 Anton | Forse placato avreste~Col timido pudor~I fochi e le tempeste~ 5610 Versi | carmi~ Dice un terzo al timonier;~Canta un quarto amori ed 5611 Contra | celeste~Di fiamme il vespero~Tingendo va,~Penso alla fervida ~ 5612 Tedio | alfine ~Che il suo pensier tiranno.~E voi, nelle divine~Aure 5613 EFilib | fave in ceci ~Non valea tirar la spada. ~Tanto dissi e 5614 EFilib | Parli meglio… o ch’io le tiro.~— Tira pur non mi confondo.~ 5615 Lacrym | in vetta alle nevose~Mie tirolesi balze ebbi la cuna ~Come 5616 Patria | Adige.~Sin che al mio verde Tirolo è tolto~Veder l’arrivo delle 5617 Foscol | che avesti~Di Pindaro e Tirteo l’anima e il canto. ~E pur 5618 Abbadi | fremea sugli attici~Campi a Tirtèo nel sen.~Italia mia, di 5619 Cronac | De’ logori Atenei~Colle titanie folgori~M’han fatto impallidir.~ 5620 Maestr | calle umano ~E scarpe da Titano ~Tu fabbricasti a me.~ ~ 5621 Cronac | modo, ~E il molle ovil dei Titiri~Si liquefece in brodo.~Ma 5622 PioIX | Le cui frementi lacrime ~Toccan d’affanno il mondo; ~Porta 5623 CAlb | e soma; ~Digli che a lui toccarono ~Le gioie, ad essa i lutti; ~ 5624 Borbon | genti~Non ti vedesti al piè?~Toccate allor le pagine~Dell’Uno 5625 Giapo | varcato.~Di mia strada or tocco al fin;~Qui tra ’l verde 5626 Incant | Con frasca di vermena~M’ha tôcco in sull’occipite~Ed io mi 5627 Edmene | genti era già il lido…~Se togli un uom, che si tenea per 5628 Edmene | sulle sue ginocchia~Se li togliea, facendoli amorosi~Messaggieri 5629 Tasso | l’amico a cui si volle ~Toglier persino l’intelletto, il 5630 Uomo | duole, ~Egli s’avventa a togliere ~Una favilla al sole!~Entra 5631 Dolor2 | gridi; ~Ma non si lancia a toglierle~Dal sanguinoso crine~Il 5632 Tasso | Via quegli sgherri! Oh mi togliete ~Dal piè questa catena! 5633 Ramus | funereo altare ~Troverò sulla tolda o in fondo al mare.~Se in 5634 CAlb | destrieri ai campi, ~L’altro le tolde al mar:~A ogni romor che 5635 Poeta | piangendo;~Ma non così ch’io tolgavi ~In quelle dolci feste~Un 5636 Edmene | che menano a trionfo~La tolleranza del codardo sposo.~ E se 5637 Zulia | de’ caduti il vincitor:~ Tolti alla morte e liberi~Anzi 5638 Ceneri | innocenti, ~Vel chiedon le tombe dei vecchi parenti,~Vel 5639 Cronac | homo, ~E, pubblicando un tomo,~Spiegai, bruchetto incognito,~ 5640 Cronac | Gittommi il Dante al rogo,~Tonando dal suo tripode:~Pane il 5641 Giove | BACIO DI GIOVE~… sunt laeva Tonantis~Oscula.~ ~Frammento antico~ ~ 5642 Morbi | Berrò tepido tiglio. Ho le tonsille ~Chiuse? Datemi ghiaccio. 5643 Igea | poderose spalle~E i validi toraci~Io formo a questi audaci~ 5644 Alboin | storia non cangia mai.~Nel torbid’evo, quando l’Italia ~Fu 5645 Greco | sprillando,~Sotto la spuma~Si torce e fuma~Nel mio bicchier; ~ 5646 Edmene | i fremiti, e in disparte~Torceva il capo. E que’ suoi due 5647 Edmene | Misera! acqueta~La tormentata anima tua; da lui,~Se ti 5648 Dolor1 | uomini di partito; anime tormentate dalla diffidenza, dalla 5649 Edmene | sempre nel profondo petto~La tormentava, la scotea dall’ebro~Assopimento: 5650 Dolor2 | Dio spezzò!~Con sì fiero tormento io t’amai; ~E negli occhi 5651 Edmene | Edmenegarda con rotti sospiri~E tormentosa avidità cercava.~Avrìa gemuto 5652 TuttoR | vaso i fiorellini miei, ~ Tornan le stelletornerà anche 5653 Edmene | lunghissimo tempo, a cui tornando,~L’anima tenta di rifarne 5654 TuttoR | mondo non ritornan mai! —~— Tornano al vaso i fiorellini miei, ~ 5655 TuttoR | han detto che di debbe tornare,~ E son qui da quattr’anni 5656 Edmene | vinta era la pugna. ~«Tornarmen’io?… Pormi in agguato?… 5657 Edmene | così amaro~Non credea mi tornasse il ricordarlo!)~Quel giorno 5658 Edmene | Dio le perdonasse. ~ Indi, tornata alle deserte case,~Trovò 5659 Edmene | rasciugava gli occhi,~Che tornavan per forza a inumidirsi,~ 5660 Edmene | è loco da pregar. Dimani~Torneremo a Venezia. Avrete cento~ 5661 Dolor2 | Plaghe, mi punse il cor;~Tornerò dunque a premervi,~Piagge 5662 Zulia | incantato Bosforo~Ai palmeti tornò la rosellana.~Ma non più 5663 Edmene | pensando: ~«I figli miei non vi torranno, o meste~Urne, l’unica gioia, 5664 Ceneri | cielo e quel corso. ~Non tôrre al cavallo cella morso. ~ 5665 EFilib | Ode un cricchio… e non a torto ~N’è la scolta impaurita;~ 5666 Edmene | Stava l’inglese all’infernal tortura~Ogni piè, che sonasse alle 5667 Edmene | bastasse!» ~ E in furïosi e torvi~Pensamenti quel suo spirito 5668 Dolor2 | costui? Domestico~Sangue toscan non è. ~O perché dunque, 5669 Dolor1(1)| Fucecchio, esiliato dalla Toscana, ammalato per getti di sangue, 5670 Giusti | ed a voi tutti, gentili Toscani, che mi avete dimostrato 5671 Morbi | cui certo nasce~Foglia di tosco. per esser mite~Scorda 5672 Morbi | al letto mio. M’urge la tosse? ~Berrò tepido tiglio. Ho 5673 Dolor2 | Da scellerate affrangere~Tossi mi sento il petto,~L’ore 5674 Calunn | e l’immenso cielo;~Ma a tossicar le vergini ~Gioie, che tue 5675 Cronac | E il pan che fransi,~Pan tossicato al lievito,~Gittai per terra 5676 Contra | Questi egri ; ~Perchè col tossico~Di rei diletti~La mente 5677 Edmene | d’Arrigo; ma turbata~Le traballa l’imagine alla mente;~Tenta 5678 Edmene | sempre. Uno spavento~Fea trabalzar sulle agitate piume~La sognatrice; 5679 Edmene | Certo Leoni?…» —~ Un gelido trabalzo~Urtolle il core, ma passò 5680 Edmene | eterno!» ~ Lieve una piuma a traboccar bastava~Quella bilancia, 5681 Edmene | quelle parole~Fulgoreggiando. Traboccò riversa~Edmenegarda, e una 5682 Dolor2 | suo desco si frange, ~Si tracanna licor di demenza.~Poi da’ 5683 Edmene | donna indizio. E se una traccia~Lontan, lontano al tuo pensier 5684 PioIX | Dio che predichi ~Dal duro Trace al Moro,~Credo alle sue 5685 EFilib | incenso, ~E che poi l’ha tracollato, ~Vergognar mi debbo assai ~ 5686 Novara | al perfido ~Destin che vi tradì.~Pensate ai rigidi avi~Della 5687 Delat | peccato,~La bieca larva del tradimento~Non ti sta presso? non n’ 5688 Campag | il nostro scettro.~Qui si tradisce; s’affila il brando;~ 5689 EFilib | riscosse, o sonnolenta,~Tu il tradisti accusatrice,~Trista Italia: 5690 Ellade | inno li eterna. ~Me Clio traëndo pel diverso lido, ~«Qui, 5691 Edmene | diletta al core;~I bambini traendosi per mano,~Edmenegarda scese. ~ 5692 Foscol | solpigro cade,~Teco traesti l’ultime fortune. ~E hai 5693 Mab | Ed ora il guscio d’ebano traete, ~Piccoli corvi, al nostro 5694 Edmene | piangi!…~Merto ben io che mi trafigga il dardo~De’ tuoi dolori!!» — ~ 5695 Novara | ingiurie codarde~Non vi trafiggan l’alma, ~Voi, che attendeste 5696 Edmene | sanguinosa. ~ Il forvïato tralcio~Trova un olmo, e s’appoggia. 5697 Edmene | Talor si mostra, perché mai traluce~Dalle note e dai gesti un 5698 Edmene | Lontananze del mar si disperdea.~ Trambasciata, sudante, ella si scosse.~ 5699 Dolor2 | soave e placido ~Laggiù tramonta il sol?~Sorella mia, con 5700 Dolor2 | Gli splendidi e rosati~Tramonti del tuo ciel.~ mi vedrai. 5701 Solit | anno, s’è da noi partita,~Tramutando le rose della vita~Negli 5702 Edmene | confusa; e, in geli e vampe~Tramutandosi, assalgono gli abissi~Miserandi 5703 Conveg | color vivaci e schietti~Si tramutano alle fronde, ~Si tramuta 5704 Edmene | ripudio puote ~L’umano aspetto tramutar cotanto.~Invan tu cerchi 5705 Edmene | Edmenegarda in una calda fiamma~Si tramutâro.~ «Ascoltami, Leoni!~Tu 5706 Edmene | tormenta il misero a vedermi~Tramutata così!» ~ Può far portenti~ 5707 Calunn | astri e i placidi ~Rivi tramutin tempre ~E come trombe squillino ~ 5708 Edmene | Malvagia barca, tutti tranghiottendo~Questi innocenti — a dissipar 5709 Edmene | e in una febbre ardente ~Trangoscia un core che morir non puote.~ 5710 Edmene | dell’uom, torbidi i giorni,~Trangosciate le notti… e il suo compagno~ 5711 Edmene | potea la vita, ella ne volle~Trangugiar l’amarezza insino al fondo;~ 5712 Borbon | il tuo brando hai tolto,~Transfuga iniquo e stolto~Dall’arca 5713 Calunn | native glebe~Reca l’infamia e transita ~Fra la ghignante plebe ~ 5714 Edmene | Che la gentil fioraia, in trapassando ~Data gli avea. Dal doloroso 5715 Edmene | ombra… un uomo…~Vede Leoni trapassar! ~ Le fibre,~Le vene, l’ 5716 Alboin | Del serto mio.~Vuoi tu trapunta d’oro ogni veste?~Trecento 5717 Edmene | veli~E malinesi e batavi trapunti,~E lane arabe e perse, e 5718 Edmene | entrambi. Edmenegarda tenta~Trar dalla gola un solo accento; 5719 Edmene | Oh così fosse!…~Perchè trarmi dal core anche il rimorso?»~«— 5720 Tasso | giudicio, come suol, dall’urne ~Trarre i sepolti!… Perocchè Torquato, ~ 5721 Pachit | tremendo e cortese;~Noi trarremo Don Pedro al tuo piè».~« 5722 Gelos | E via la trascina sin presso alle soglie ~ 5723 Edmene | Poi chiuse. ~ Annichiliti,~Trascolorati, come fredde pietre ~Restäro 5724 Am | il pensier. Ma se romita~Trascorre in solitudine i suoi giorni, ~ 5725 Edmene | brume ~Del Boristene. Chi trascorrer lascia~Le gentili tue donne 5726 Gelos | ~O vide, o le parve, trascorrere un velo~ Che lungo tra gli 5727 Edmene | ode urto di remo.~L’ora è trascorsa; ancor silenzio. Addoppia~ 5728 Lacrym | farfalla. Un’intima possanza~Trasfigura le cose, e dalla morte~Nasce 5729 Primav | colla Morte, un saranno~Trasfigurate in una~Primavera senz’ombra 5730 Anton | quelle scabre mani ~Un dio trasfigurò.~E un mondo a lui sfavilla,~ 5731 Tedio | Della sua mano i serti~Trasformano in altari ~I funebri deserti.~ 5732 Rosign | noi l’ultima porta, ~E Dio trasformi questa poca e morta~In immortal 5733 Edmene | d’amore. ~ O Amor! come trasmodi~Nostra natura, e dentro 5734 Ellade | per le frigie antenne ~Che trassero l’arcana Ilio ai promessi ~ 5735 Luna | nulla,~Che ci attrista e ci trastulla,~E passeggi sulla terra ~ 5736 Edmene | Il troverem. Ma voi vi trastullate~ su quell’erbe. Cercherollo 5737 Edmene | quelle sale con aerei passi~Trasvolando Leoni, non s’avvide~Del 5738 Dolor2 | Tra fescennine mazze,~Tratta per l’ebbre piazze~La casta 5739 Ceneri | tien campo distinto. ~Fur tratte le spade. La razza del vinto ~ 5740 Conveg | mortali avari e stolti ~Fosser tratti alla tenzon;~Legò sempre 5741 Tasso | aspetti, ond’ebbi l’alma ~Sì travagliata!… Quel gentil conforto ~ 5742 Igea | braccia ignude,~Nel ciclopeo travaglio,~Picchia il paterno maglio ~ 5743 Ceneri | sangue, che esala dal solco, ~Travasa una rabbia, che mai non 5744 Dolor2 | Drizza pur sempre al cognito ~Trave l’affetto, e il vol;~Io 5745 Lacrym | accesa~Ferza canicular son traversate~Dal fulmineo ramarro.~ Agile 5746 Ellade | quelle auguri selve ~Calar le travi per le frigie antenne ~Che 5747 Edmene | se la turba~Dall’impeto è travolta, allor dell’ali~Fatti un 5748 Dolor1 | sole un momento, e poi son travolte dai cavalloni del turbine. 5749 Edmene | Colmo alle ripe l’Oceàn travolve.~ Per quelle sale con aerei 5750 Forest | Scomposta abbruna l’erba~La tua treccia superba;~Due rugiadosi gigli~ 5751 Alboin | trapunta d’oro ogni veste?~Trecento all’anno banchetti e feste?~ 5752 ChiAmi | M’offerse lo splendor:~ Tremai superba del gran dono offerto!~ 5753 Edmene | e in piè balzando, ~Un tremito contenne, immobil stette.~ 5754 Tedio | loco~Dond’io la guardo e tremo,~Divino è il tempo e poco. ~ 5755 Lacrym | il ciel mirando~Pien di tremoli fochi o il sottoposto~Pendio 5756 Conveg | Lassù con Dio. —~Via per le tremule ~Volte stellate~Più malinconica~ 5757 Patria | All’ardue Chiuse di da Trento.~L’han pur veduta la festa 5758 Dolor2 | il vol;~Io vi drizzai la trepida~Piuma del cor leggiera,~ 5759 Edmene | la madre e il vispolino~Trepidando garrì. Ma in quelle strette~ 5760 Foscol | terra, e con che accesa~Trepidanza gentil vincono il calle~ 5761 Giove | piede~Tentando i passi, trepidâr d’intorno~A quelli strani 5762 Anton | disse a lui: «Son qui. ~I trepidi ginocchi~Perchè non reclinar, ~ 5763 Edmene | suo bimbo, seguendo~Con trepido desío per quella costa~Il 5764 Maestr | uccelletto al vento ~O più che triglia al mar.~Un giorno anch’io 5765 Ramus | candido~Ramo tu resta e trilla; ~Nella consunta lampada~ 5766 Ramus | augellin che dondola~Su te, trillando carmi; ~Su te, che spargi 5767 Versi | bella ed un garzon,~Essi trillano a chi perde~ Dal mirteto 5768 Societ | Profondi l’oro, e al limpido ~Trillo d’un’agil gola; ~Stolti! 5769 Cronac | al tabernacolo,~Fissai la trinità.~Ed ella, austera e candida ~ 5770 Borbon | allor le pagine~Dell’Uno e Trino Iddio,~Giuravi tu: «La folgore ~ 5771 Tasso | colli, ~Cui si curvò la trïonfata terra, ~Come sette giganti 5772 Novara | te.~E invece i fortunati ~Trionfator che sono? ~D’una larva di 5773 Novara | Ma se vi tenta il demone ~Trionfi ad invocar;~(Deh perdonate 5774 Uomo | Dalla sua tomba uscì! ~ Tripudia, o forte! — Al sonito ~Della 5775 Edmene | misera donna, a te daranno~Di tristissimo il nome; altri, cui l’uso ~ 5776 Rilla | Aspetta il colpo che le tronchi i … ~Ma il foco in vece 5777 | Troppa 5778 | troppi 5779 EFilib | fuggir come fan tutti.~Di trottar verso Gaeta~Ha lei pur la 5780 Edmene | Volò.~ — «Guardate!… Io lo trovai!… Guardate~Aman tutti, — 5781 Cronac | gli uccelletti cantano ~E trovan pane anch’essi, ~Io mi diceva; 5782 Conveg | dell’amor profondo,~Posson trovarsi nel giardin natìo; ~Se due 5783 Parola | nell’intatta tenebra~Saprò trovarti allora,~Misterïosa fiaccola,~ 5784 Edmene | se al tuo cor non pari~Trovassi il mio… se di tristezza 5785 Edmene | più s’attrista.~Or, l’hai trovata?…~ Quel crollar del capo,~ 5786 Simpat | Ricchezza occulta del trovatore~ È un fior rapito da un 5787 Edmene | gioie; ~Poi riedi a me. Mi troverai, tel giuro,~Sposo recente!»~ « 5788 Edmene | Non turbarti, o caro:~Il troverem. Ma voi vi trastullate~ 5789 Ramus | E se il funereo altare ~Troverò sulla tolda o in fondo al 5790 Mab | guerrieri~Spâurir colle truci aquile il mondo,~E lunge 5791 Incant | Latra la iniqua volpe?~ il truculento martoro~Mi succhiella le 5792 Ellade | mirteti io senta ~Il sommesso tubar delle colombe ~E baci in 5793 CAlb | volta spinsero ~Fra suon di tube e lampi ~Uno i destrieri 5794 Primav | novo, cunas thalamosque tuetur,~Magna parens.~Primavera 5795 EFilib | Anche il vecchio Filiberto. ~Tufferò nel vinto Isonzo ~Queste 5796 Ideale | falde casca la neve~Sovra il tugurio del mandrïano:~Non spunta 5797 Poeta | Del cor che abbraccia i tumuli,~Che vagola coi rivi, ~Che 5798 Edmene | onde. Cresce, nel sonante~Tumultuar, la vita. A questo pigro~ 5799 Greco | nunc adsis: ter pede terram~Tundite nunc, pueri: fugiunt super 5800 Armi | destrier della battaglia. Irati~Tuonano i venti. La vittoria è qui.~ 5801 Cronac | Smirna l’angelo~E per l’Egeo tuonar.~Tu, musa mia, la cenere ~ 5802 Armi | parola, o forti, ~Che v’è tuonata dall’ausonio suol,~Perchè 5803 Armi | tra i sepolcri e l’are ~Tuoni un sol grido italico e guerrier; ~« 5804 Greco | BRINDISI GRECO~Tuque, tenace pater, nunc adsis: 5805 Zulia | sogni della povera Zulìa~Turbano adesso, e i drappi assiri 5806 Edmene | abbellir si fece.~Nero il turbante, come neve il collo,~Ceruli 5807 Foscol | maledette spade,~E i rei turbanti e le falcate lune~Dar volta 5808 Giusti | e l’umil tuo sasso ~Non turberà il passo ~Di barbare 5809 Morbi | narra ~Un triste sogno e ci turbiam: se il gufo ~Canta sui fumaioli, 5810 Edmene | senti a soggiogarli: ~Sì turbinosi assalgono. ~ Infelice!~Da 5811 Giusti | ti rapì. Del modo~Chi si turbò? Chi pianse?… ~De’ giorni 5812 Morbi | ond’han poi vita ~Cabale, ubbie, malurie e un indefesso ~ 5813 Maestr | le vie contento ~Più che uccelletto al vento ~O più che triglia 5814 Poeta | Subitamente al profugo~Se un uccellino io miro,~Che mova mesto 5815 Igea | risentir si fanno, ~Nell’ombra uccideranno~Le amare veglie e i sogni.~ 5816 Cronac | vittima~Da’ miei tormenti uccisa; ~Sorgi dall’erma bara,~ 5817 Edmene | Ed io solo~Fui, che li uccisi!… Ed altre vite, ed altri~ 5818 Alboin | Il nudo teschio del padre ucciso:~— Or via, Rosmunda, forte 5819 Edmene | merlato Spilimbergo intorno~Udìa sull’aura reverente i nomi ~ 5820 Passeg | la volta azzurra,~E, in udire il vol del vento,~Fuor del 5821 Edmene | Del suo Leoni mille volte udite,~Tai cose ed altre a sé 5822 Malinc | Non sarà piena; chè gli udran ridire~Da quella, or piccioletta 5823 Novara | auguri carmi ~Vate solingo udrete, ~Solingo qual chi pensa ~ 5824 EFilib | paludi? ~Merta ben pel sommo uffizio ~Il cordon di San Maurizio… ~ 5825 Forest | freno?…~Non ha dolcezze uguali~Fior d’Ibla o fior d’Imetto,~ 5826 Armi | non queta ora di bene:~E, ultimira di Dio, la servitù.~ 5827 Morbi | anch’io per mal d’amore ~E ululai sulle sabbie o in riva al 5828 Passeg | opre e di pensier, ~Che, ululando al par del folle,~Gira il 5829 Poeta | Vieni. Onoriam di lagrime~L’umanità che è mesta. ~Sul nudo suol 5830 EFilib | forti,~Con Fernando e con Umberto, ~Volerà tra le coorti ~ 5831 Tasso | ruppe. Il tuo cammino ~D’umiltà, di coraggio e di dolcezza ~ 5832 Forest | verna:~Perchè fresco un umor, come in noi due,~Stilla 5833 Giglio | la terra i suoi tepenti umori, ~Lo schietto lume e le 5834 Dolor2 | piè vostri,~O fieramente unanimi, ~Se vi bastasse un cor.~ 5835 EFilib | il grugno ha messo ~Nelle ungariche paludi? ~Merta ben pel sommo 5836 Maestr | lanciarmi al ballo ~Senza che un’unghia o un callo ~Mi faccia delirar.~ 5837 Societ | dolore, ~Tutti in un solo uniamoci ~Nodo d’eccelso amore: ~ 5838 Parola | un divin linguaggio,~Che unisce il fior col turbine,~Che 5839 EFilib | Dell’Italia, il gallo e l’uovo.~Ma, per Dio! cacciate in 5840 Dubbio | Atlantico ~La notte e l’uragano;~Io non frenai la mano, ~ 5841 Mab | e Saturno,~I due Gemini, Urano, Espero e l’Orse ~E la gran 5842 Morbi | Favole al letto mio. M’urge la tosse? ~Berrò tepido 5843 Dubbio | chiome, ~Tremò sognando, e urlare ~La udii nell’ombre un nome… ~ 5844 Edmene | dar vario ne’ remi,~E un urtar nelle prue con meditata~ 5845 Oriuol | Delle fuggevoli ore~Non urteranno; e al mobile ~Cocchio de’ 5846 Oriuol | gombito ~Di ladroncel m’urtò.~Dov’eri or dunque? L’ale ~ 5847 Edmene | Un gelido trabalzo~Urtolle il core, ma passò qual lampo.~— « 5848 Edmene | di per caso~Passava. Urtollo; e il poverino a terra ~ 5849 Rosign | la luna~Senza i gorgheggi usati.~Ahi! perché v’ami alcuna~ 5850 Edmene | la sua dolce Edmenegarda uscendo, ~Su’ lor passi incontrava.~ — « 5851 Dubbio | sghignazzo obliquo~Dal bel Nearco uscía.~Era Nearco iniquo,~O menzognera 5852 Edmene | mosse~Delicata e superba. ~ Uscian le turbe~Agli allegri tumulti? — 5853 Oriuol | Colla selvaggia musa ~Uscii romito e solo,~E che non 5854 Forest | teneri amplessi,~Mentre usciran le amabili~Ore danzando! 5855 Edmene | La prece e il pianto t’usciranno in pace.~— «Vieni, Adolfetto 5856 Conveg | il tempo a mille oggetti~Usi e forme e nomi e tempre;~ 5857 Aspas | Entro la rosea gola, ~D’usignoletto un giorno, ~Langue la voce 5858 Gelos | lieve,~Rubi il canto all’usignuol;~Il tuo volto è come neve,~ 5859 Rosign | selvetta canti,~Fantastico usignuolo, ~Canti all’alba, alla luna, 5860 Anton | villani~Le man fanciulle usò;~Ma quelle scabre mani ~ 5861 Ceneri | era che il patto del vile usuriere,~Che studia l’evento per 5862 Novara | Dopo la infame giostra, ~L’usurpator le barbare ~Tende ghignando 5863 | Ut 5864 Edmene | Rammentava, o gagliarda Utino, l’opre~Del tuo Giovanni, 5865 Oriuol | pilucchi e collera ~Strinse la vacua man.~Pensai che sull’aurora ~ 5866 Dubbio | nostra bella ~Ad impalmar si vada. ~Poi qui, fra un anno, 5867 Solit | luce si ralluma~L’anima vagabonda; e un’infinita~Gioia mi 5868 Incant | bosco; e un transito~D’anime vagabonde il ciel mi pare. ~Da un 5869 Edmene | segrete, ~Ben fu com’aura, che vagasse intorno,~Cercando i fiori 5870 Novara | Dei guerrieri concenti, ~E vagheggiando l’ora ~D’una gran pugna 5871 Solit | infinita~Gioia mi prende in vagheggiar la morte. ~ 5872 Abbadi | te lo reca in don.~Ella vagì tra i liguri~Fior, sotto 5873 Vaglie | DELLA FANCIULLINA~LIDIA VAGLIENTI~ALLA MADRE~La tua bambola 5874 Edmene | brezza~Che via pei flutti vagolando spira?…~Vieni a goderla.» ~ « 5875 Edmene | pompa, ~O lungo il mare vagolar solinga;~Tu la vedesti; 5876 EFilib | consumi; ~La bufera e la valanga ~Su vi passi, e non rimanga ~ 5877 EFilib | cambiar le fave in ceci ~Non valea tirar la spada. ~Tanto dissi 5878 Donna | Qual è dovizia d’oro ~Che valga un solo vezzo ~Composto 5879 PioIX | uscì?…~Sui quattro fiumi ei valica, ~Dai quattro venti suona;~ 5880 Igea | Le poderose spalle~E i validi toraci~Io formo a questi 5881 Tasso | Oh mio Tancredi! oh mio~Valoroso Rinaldo! oh mia Clorinda! ~ 5882 Morbi | nessun conto. Se non ho valsenti ~Non mi cruccia pensar com’ 5883 Edmene | Ma il gelsomino~Sotto i vampi del sol, senza una fresca ~ 5884 Tedio | crede~A una fredd’ombra e vana,~Ombra che vola e riede,~ 5885 Inide | destinata: e da costui tu fuggi ~Vanamente, o fanciulla. Io, che conobbi~ 5886 EFilib | soldato! ~— Maestà; non vane offese; ~Lei fu grande, 5887 Tasso | tende… e mi chiama. Ahi… che vaneggio? ~O fratel, proteggetemi. 5888 Novara | ove il volgo s’addensa ~È vaniloquio, e sogliono ~Gli arditi 5889 Maestr | prestito ~I suoi lucenti vanni, ~Gloria de’ miei verd’anni ~ 5890 Dubbio | nella sua cara, ~L’onor vantonne. E sceso ~Nella seconda 5891 Edmene | entro alle nebbie,~In quelle vaporose indefinite~Lontananze del 5892 Lacrym | Come il camoscio, e le varcai cantando~Fra’ miei vecchi 5893 Foscol | ultime fortune. ~E hai dovuto varcar l’atre lacune~Pria di veder 5894 Madre | piani aperti, ~Madre mia, varcare io so;~Se tu brami ch’io 5895 Galop | dirmi crudel; ~Son molte a varcarsi pianure e deserti,~Galoppa 5896 Ceneri | conserte bandiere, ~I ponti varcati, le trombe guerriere, ~L’ 5897 Edmene | ondeggiar delle vele e il varïato~Gioco de’ raggi e il luccicar 5898 Byron | Varia del viver tuo per varie bande~Suonò la fama, e talor 5899 Dubbio | m’ha condannato,~Geme in Varsavia un angelo~Sotto virgineo 5900 Edmene | fior languiva! Al vedovato~Vasellino lo tolse, in cor pensando~ 5901 Edmene | illuminar le mense, ~E argentei vasi, e d’alabastro e d’oro~Splendide 5902 Solit | dolenti la tenace~Porta onde vassi all’ultime dimore! ~Io quando 5903 2Dicem | regna~Come nessun regnò.~Vasta è la via. Puoi vincere~Il 5904 Edmene | soli issero erranti~Sulle vaste ruinealfin quetossi ~La 5905 Borbon | Apostolo,~Che piange in Vaticano, ~Sospenderia l’unanime~ 5906 Uomo | prostra il popolo ~A lui, che vaticina; ~Ode i proferti oracoli ~ 5907 2Dicem | Altro a chi vince e impera ~Vaticinar non so.~Sol, pei materni 5908 Zulia | Notturni delle vergini,~Vaticinarne i talami~Allo spuntar del 5909 Edmene | viola del pensier, funesto~Vaticinio è di mali. ~ Una pedata~ 5910 Novara | patria cara, ~Voi per la vecchia fede ~Il cor recaste e il 5911 Gioco | veder carcere e corda ~E vecchie madri in disperati affanni!~ ~ 5912 Incant | mi pare. ~Da un calamo di veccia~Qua un satirin germoglia,~ 5913 Rilla | tronchi i … ~Ma il foco in vece d’una bocca ardente~ Sul 5914 Edmene | aura reverente i nomi ~Del Vecellio e d’Irene, ambo immortali.~ 5915 Gelos | vivente ~ Per anco poterla vedere a morir.~Poi tra la luce 5916 Giusti | Mandar tremasti, e pallida~Vederla d’odio, a’ baci tuoi reddir, ~ 5917 Edmene | sul petto. ~Ma pur — senza vederlo — a davanti~Lo sentia, 5918 Edmene | Fu giocondo spettacolo a vedersi~Agili gondolette, una sull’ 5919 Plana | quegli anni io non sperai ~Vederti in viso ed ascoltar parole ~ 5920 Pachit | bruna ~Giva spïando se mai vedesse ~O poca o molta gente arrivar, ~ 5921 Vaglie | cercarne il dolce grido~Nella vedova tua stanza;~Solo in larve 5922 Edmene | Memore fior languiva! Al vedovato~Vasellino lo tolse, in cor 5923 Edmene | tardi) occuperà le vostre~Vedovili giornate, e orribilmente~ 5924 Oriuol | vento ~Le male voci; e il vedovo ~Frugai nicchietto invan.~ 5925 Manzon | Patria il tuo Re gli hai veduti! ~Poi sentisti d’Arminio 5926 Sogno | luminose visioni.~ (LOPEZ DE VEGA)~Mentr’io degli Astri notturno 5927 Igea | Mette gagliarda prole~Da’ vegeti imenei:~A chi le capre snelle~ 5928 Tasso | moribondo, e consolato ~Veggendolo così per quelle poche ~Stille 5929 Ceneri | voi stretti, noi sparsi,~Vegliamci pensosi… Ma patti mai più!~ 5930 Conveg | quando malata giacque;~Ei la vegliò per cento notti intere…~ 5931 Giusti | insegua,~Onde de’ morti io vegna~Ad alitar sull’ossa,~E 5932 Greco | ognun sul labro~Suona il Velabro,~Suona Laurento,~Suonan 5933 Edmene | del futuro le squarciò il velame.~E sotto al raggio d’un 5934 Giusti | Casto ed insigne indarno, ~Velar ti piacque, e in torbida ~ 5935 Dolor2 | di queste non cura.~E, a velarti, una nube d’incensi~Mollemente 5936 Borbon | Tratto è l’acciar, la Pace~Velasi e muor. Longanime~L’odio 5937 Edmene | timida luce si diffonde~Velatamente. ~ Ella è soletta, e il 5938 Dubbio | sulle sfere eterne ~Gemea velato Amor.~ ~ 5939 Edmene | superba, ~L’ondeggiar delle vele e il varïato~Gioco de’ raggi 5940 Edmene | scongiura;~E così solo e poveroveleggia~Verso la Francia!» ~ La 5941 Dolor2 | bruna rondine,~Fida del mar veliera,~Drizza pur sempre al cognito ~ 5942 Versi | Egèo, ~ Sanno il riso del Velin,~Sanno i riti del Pangèo,~ 5943 Inide | Fu il Re de’ Numi, e ti velò coll’ali,~Perché indignarlo? 5944 Distra | agli atrii casalinghi ~Il veltro e il rosignol,~Noi non attrae 5945 Tasso | sacro ~Per me saranno. —~ «E ven ricambi il cielo ~D’ampia 5946 Solit | travaglia, che da mesta vena~Spuntar sempre i miei carmi 5947 Cronac | tigne e tarpe,~A chi la vende e compera, ~Come l’ebreo 5948 Igea | lo sparvier maligno~Fa le vendette a Giove. ~In voi, terrestri, 5949 Calunn | incolpabile ~Sangue d’un giusto vendi. ~Giuda tre volte!… Accelera ~ 5950 EFilib | si ciarla~Non si pensa a vendicarla.~Zitto ! si tessa queti;~ 5951 Dolor2 | tuoi giusti, oh! quando~Vendicherai, Signor!~E frattanto 5952 Cronac | tiranni,~Ogni giustizia vendichi,~Fai sacro ogni dolor. ~ 5953 Byron | steril mondo. Amor gli fu venduto.~L’ebbe senz’oro e non gli 5954 Uomo | Oh! le ti prostra; e venera ~Dio nelle sue sembianze!…~ 5955 Tasso | cerebro! Ho sete!» ~ Il venerando~Vecchio porgendo il refrigerio 5956 Ellade | mare fatigerum et claras veneremur Athenas;~Nata Jovis.~Ospite 5957 Aspas | cynthum ~Purpureum et debitas Veneri laudare calendas.~Quando 5958 Edmene | sua dolce compagna~E le venete spiagge; anche a rapirsi~ 5959 Dolor2 | incoronato!~ ti cantai sul veneto ~Mar, che tu re guardavi;~ 5960 | Vengano 5961 | vengono 5962 Edmene | navil d’Edmenegarda un altro~Venía solcando; e la medesimonda, ~ 5963 | venisse 5964 | veniste 5965 | venite 5966 Rilla | tu, che baci i fior?…~Su, venitelo a mirare ~Come è splendido 5967 Perdon | labbro dello stolto~Che venivalo a tradir~Rese il bacio… 5968 | Vennero 5969 Edmene | in quella vita,~Che parea venturosa, il verme arcano~A corroderla 5970 | venuta 5971 | venute 5972 Rosign | lutto della terra nostra? ~Veracemente? Io ’l credo,~Perchè le 5973 Ceneri | all’Isonzo, dall’Adda al Verbano; ~Nei dolci presidii tornate 5974 Sogno | dormir.~Mandan le rute colle verbene~Pallida vampa, pallido fumo.~ 5975 Maestr | vanni, ~Gloria de’ miei verdanni ~Che non mi tenta più.~ 5976 Anton | Ma del pittor sul crin~Verdeggia un lauro altero,~Che non 5977 Tasso | afflitti, la Morte.~ Ahi! verdeggiava~Un bel ramo di lauro in 5978 Passeg | occhi ai colli adorni~Di verdura, e vo sclamando:~Dove siete, 5979 Primav | PRIMAVERA~Isis, vere novo, cunas thalamosque 5980 Edmene | TERZO~ ~ O giovinette, gioia vereconda~Delle case materne, a cui 5981 Rilla | onda,~ Move la voce lenta e verginal.~Bella è pur tanto! E non 5982 Edmene | ahi poche e stanche) i verginali capi ~Riposerete alla fiorita 5983 Dolor2 | E parla a chi l’adora,~Verginalmente il ver.~ sulle balze inospite,~ 5984 Uomo | de’ figli miei; ~Sin le verginee voci ~Daran tremendi suoni, ~ 5985 Rosign | carezze e baci~Di bimbi e verginelle ~Vi piovon sopra. Chè l’ 5986 Edmene | impallidisce;~La man d’Arrigo lo vergò; tremante ~L’apre e vi legge… ( 5987 Ideale | sembiante~Innamorarmi non mi vergogno;~Coi crin già bianchi, tacito 5988 Incant | cantando, l’orma:~Con frasca di vermena~M’ha tôcco in sull’occipite~ 5989 Ideale | fanciulla, quando~L’alba è vermiglia sulla montagna,~E alla ginestra 5990 Inide | due muschi: or vedi~Il fil vermiglio che su lor si piega?~Tu 5991 Dolor2 | io so:~Ma sia dannata ai vermini~Bocca che il ver non dice;~ 5992 Forest | cespiti, ~Pur quando gela e verna:~Perchè fresco un umor, 5993 Edmene | sempre.» ~ Era soletta~Su un veron del palagio Edmenegarda~ 5994 Tasso | altre ~Città d’Italia, e vi verran negli occhi ~Le dolci rive 5995 Edmene | Edmenegarda mia, che ti verrebbe~Questo vivere a noia? Esserti 5996 Morbi | Un , povero pazzo, ~Versai lacrime anch’io per mal 5997 Dolor2 | poi l’aceto e il fiele ~Le versano così!~Fremi, o Signor. La 5998 Dolor2 | Sul mesto cor dell’esule~Versâr lusinghe invan. ~Sin di 5999 Passeg | estri all’aura molle,~Che versarli ad una plebe~Scissa d’opre 6000 Tasso | e con gentile ~Reverenza versateli, in mio nome, ~Sul materno 6001 Armi | E guai se indarno e’ fu versato. Ahi, tetra~Veggio un’imago 6002 Maestr | crepìdam, mihi Pallas condere versus~Si dederit!~Alfin trovato 6003 Cronac | volanti retori~Per forza di vesciche:~Latrami contro, o grulla~ 6004 Luna | faccia al mar che romba.,~Il Vesèvo urlando va; ~Due città la 6005 Ceneri | e si pente.~Ma brando e vessillo deposti non ha.~Nell’arduo 6006 Mab | tu zampilla, o luna,~Sul vestibolo mio sparso d’april. ~E tu, 6007 Gelos | pilastri di larghi e fatali~ Vestigia di sangue rosseggiano ancor.~ ~ 6008 Morte | figli del dolore.~ Perchè vestirla di sì tetro velo,~Scarno 6009 Gelos | quando sull’alba rimira vestite~ Le punte dei chioschi d’ 6010 Edmene | color, sotto le stelle,~Si vestivano i fiori. Entro un cespuglio~


1848-attin | atton-cical | ciclo-desid | desig-ferra | ferre-imman | immat-legan | legar-nomin | nomo-plato | plaud-rimov | rimpr-separ | sepol-svinc | sving-vesti | vesto-zulia

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License