1848-attin | atton-cical | ciclo-desid | desig-ferra | ferre-imman | immat-legan | legar-nomin | nomo-plato | plaud-rimov | rimpr-separ | sepol-svinc | sving-vesti | vesto-zulia
grassetto = Testo principale
Poesia grigio = Testo di commento
5507 Gelos | La serra alla gola,~ Si svinghia Seida, s’afferrano ancor;~
5508 Contra | carmi,~Dai patri margini~Mi svio lontan.~E il mio fulmineo~
5509 Forest | FORESTA~Numina per sylvam ludunt: vos carpite flores,~
5510 Maestr | Quaranta, ~Ei fiuta il suo tabacco;~Ama l’altar di Bacco ~E
5511 Perdon | Tutti salgono ai tremendi~Tabernacoli del Ciel.~ Spezza l’arme,
5512 Cronac | il Grossi,~E assunto al tabernacolo,~Fissai la trinità.~Ed ella,
5513 Luna | scorre~Sovra il Libano e il Taborre, ~Dove i cedri al fiero
5514 Dolor1 | corrono agli onesti che tacciono per sdegno, e agli sdegnosi
5515 Conveg | E invece di venir sulla tacente~Ora a scambiarsi il tormentoso
5516 CAlb | nostra forza è già!» ~E voi taceste. E despota~Sin dalla trista
5517 Dolor2 | fallita,~Che lo dovea, fra tacite ~Armi, di qua snidar!~Gli
5518 Tasso | senno alla mortal cortina ~Taciturno rimase.~ Alzò Torquato~La
5519 Dolor1 | consigliato da sdegnoso pudore, tacqui senza viltà. Questo bel
5520 | tale
5521 Forest | la sognatrice.~È maligno talento ~Invidïar la breve ora felice~
5522 EFilib | all’Alpe ~Veri popoli e non talpe,~Con Vittorio e co’ suoi
5523 | taluno
5524 Pachit | pilastro deposto il sonoro~Tamburino, e le bende sue d’oro~Alla
5525 Solit | infante. ~Cara città del Tanaro sonante,~Patria d’imperadori
5526 Tasso | tu cantasti. —~ «Oh mio Tancredi! oh mio~Valoroso Rinaldo!
5527 EFilib | Mormorava il buon soldato ~Un tantin scandolezzato.~— Dimmi dunque:
5528 Edmene | immobile, apparve. ~ La tapina~Nol vide già: chè le cadea
5529 Malinc | ove tu sei;~E non molto tardar, se alcuna ascosa~Simpatia
5530 Greco | della pira~La lesbia lira~Mi tarderà. ~Sento alla chioma~L’aura
5531 Edmene | bastava~Quella bilancia, e non tardò la sorte~A gittarvela su. ~
5532 Cronac | politica,~Rosa da tigne e tarpe,~A chi la vende e compera, ~
5533 Maestr | che da onesto artefice ~La tassa egli non nega, ~E spunta
5534 Cronac | fama il giorno?~Petrarchi e Tassi frusti, ~Caproni e bellimbusti~
5535 Giove | querce, e il minaccioso~Tauro in possanza, e nelle tetre
5536 Inide | Regno d’Olimpo si facea la tazza~Colmar d’ambrosia; e al
5537 Alboin | di vino eletto,~Volan le tazze per il banchetto; ~Fumosa
5538 Ellade | battaglia ~Di Mantinèa quando il Teban dal petto ~Trasse la freccia
5539 Giusti | accanto ~Dorme il flagel tebano, ~Che la tua ferrea mano ~
5540 Ellade | vincitori e il garzoncel di Tebe ~Che col libero alato inno
5541 Passeg(3)| anima, quando il presente la tedia, torna al passato: il quale
5542 Edmene | ch’ei cela nel cor! Gli tedian forse ~Queste rive del Garda?…
5543 Edmene | avvenir celato, ~E i durissimi tedii, e il faticoso~Dibattersi
5544 Abbadi | il gelido~Marmo, la pinta tela; ~Questo color, quest’impeto,~
5545 Ellade | Pilo, ~Argo e Micene. Il telamonio Aiace ~Qui fulminò. Da quelle
5546 Edmene | non ti colga~Scoramento né tema! ~ In lontananza~S’apre
5547 Novara | Alle rive lombarde;~Al Po temente; ai presi ~Moschetti; ai
5548 Ceneri | vi si gridi), ~Temuti o tementi, codardi o mal fidi, ~Tornate
5549 Edmene | Va’ tu».~ «Sola?»~ «Che temi?»~ «È tristo il mondo~Ed
5550 Ellade | avvenga i vesperi soavi ~Di Tempe e il Sunnio radïoso; Oh!
5551 Parola | cerca il mio pensiero,~E, a temperar la sete~Che il cor mi consumò,~
5552 EFilib(2)| gridare, ma poi si rendono temperate dalle lezioni dei fatti.~
5553 EFilib | il bronzo era di foco. ~Tempestando il novo Orlando ~Spacca
5554 Edmene | che gli fu madre.~ Al cupo~Tempestar della mente e agli odii
5555 Edmene | annodan l’avvenir.~ Sorgiunse~Tempestiva la madre e il vispolino~
5556 Edmene | luce; e dentro a quella~Tempestosa meteora — spïando —~Stava
5557 CAlb | dei mali in fondo, ~Farà temuta al mondo ~La sua bandiera
5558 CAlb | Due leggi all’uom non fe’.~Tenacemente memori~Dei lieti e persi
5559 Incant | Naturalmente guada~Alle tenarie rive:~Ma chi è prigion nel
5560 Edmene | tempo col desío divori?~Tendi gli orecchi. Non ti fêre
5561 Edmene | vario e vorticoso nembo ~Di tenèbra e di luce; e dentro a quella~
5562 Poeta | meta.~ ~ Per la tua bassa ténebra~Non move un’aura blanda;~
5563 Edmene | venìa frequente~Quell’amor tenebroso a conturbarla,~E pensava
5564 Parola | insegna al suo figliuol~Di tener vôlto il viso~Là dove nasce
5565 Malinc | manifesti,~Dritto ti parve non tenerlo a vile,~Provvedi, amica (
5566 Mab | corvis~Gaudeo; subque dio teneros insector amores.~Mentre
5567 Dubbio | ai tre si volse:~— Così teneste il giuro? — ~E l’Anglo il
5568 Morbi | Il salvanello: anch’io tenni per sacro ~Quanto mi disse,
5569 Giove | uscîr col giovinetto piede~Tentando i passi, trepidâr d’intorno~
5570 Edmene | per quanto ella di pregar tentasse,~Più pregar non sapeva.
5571 Edmene | Ed ella veramente era tentata~Di finir quegli spasimi.
5572 Aspas | suon di tibia o lira, ~E tentatrice intorno ~L’altrui canzon
5573 EFilib | Hai giurato ad una Carta;~Tentennar non ti conviene;~Ma temprando
5574 RitMor | simulato mai. Credo al ben; tento~Di farlo; amo chi il fa;
5575 Mab | richiudono~Nelle siepi i tenui fior;~E fan tresca in cima
5576 Ceneri | Distinse i suoi figli, pur tepidi e tardi,~Da’ suoi Saturnini
5577 Greco | tenace pater, nunc adsis: ter pede terram~Tundite nunc,
5578 Foscol | L’anima di Ricciarda e di Teresa, ~E tua madre con lor».
5579 Gelos | chiome: ~ Nel vel di Seida si terge la man~Cospersa di sangue;
5580 Edmene | urto!… un urto ancora… e a terminarla~Sarìa bastato. ~ Ma il Signor
5581 Greco | pater, nunc adsis: ter pede terram~Tundite nunc, pueri: fugiunt
5582 Borbon | legge e il brando.~Ma sul terren di Procida~Sangue di Francia
5583 Perdon | terra~È disceso anch’ei terreno, ~A combattere una guerra~
5584 Igea | vendette a Giove. ~In voi, terrestri, mesce~Vario vigor Natura;~
5585 Edmene | affaticando.~ Non lontano da lei terribilmente~Batteva un core a rimirar
5586 EFilib | Nel silenzio della morte.~Tersa allor la faccia bianca~Dal
5587 Edmene | Vide una striscia~D’acque terse e lucenti. Era il canale;~
5588 Igea | accesa?…~Corda che troppo è tesa~Spezza sè stessa e l’arco. ~
5589 Giove | fulminei sdegni.~Quindi tesero gli archi; e il primo sangue ~
5590 Borbon | stolto~Dall’arca d’Israel.~Tesi gli orecchi e pallido~Sulla
5591 Greco | vinto~Mar di Corinto;~E Tespi e l’onda~D’Imetto bionda~
5592 EFilib | vendicarla.~Zitto là! si tessa queti;~Guai se strepita
5593 Ellade | azzurra ~Palla cecropia il tèssalo macigno ~E la funerea Maratonia
5594 Edmene | affetto~Continuatamente iva tessendo~Più fitto sempre.~ Ma sorrider
5595 Oriuol | e scesi~Teco a rifar la tessera.~Del tempo che volò.~Pensai
5596 Edmene | non oblïar. La terra~Mi tesserà dolori, avvilimenti;~Io
5597 Edmene | Petto serrando le soavi teste~De’ suoi fanciulli giocondar
5598 CAlb | luoghi, ~Rivarcheran le teutone ~Schiere torrenti e gioghi; ~
5599 Primav | PRIMAVERA~Isis, vere novo, cunas thalamosque tuetur,~Magna parens.~Primavera
5600 Rilla | fossa apparecchiata a me! ~Tholmàr, la mia sorella ha chioma
5601 Mab | battaglie,~E dalla verde tiberina valle~Le barbare cavalle ~
5602 | tibi
5603 Inide | inopinate forme ~Su due tibie di becco: irta dal mento,~
5604 2Dicem | Non ebbe il mondo. E il tieni~Oggi in tua man. Far pieni ~
5605 Dolor2 | così!~Fremi, o Signor. La tiepida~Famiglia de’ tuoi fidi~Ben
5606 Dolor1 | in asilo più sicuro dalle tiepidezze e dai mutamenti umani. Non
5607 Cronac | una vil politica,~Rosa da tigne e tarpe,~A chi la vende
5608 Zulia | vittorie,~E sulle aperte e timide~Palme spïar le sorti,~E
5609 Anton | Forse placato avreste~Col timido pudor~I fochi e le tempeste~
5610 Versi | carmi~ Dice un terzo al timonier;~Canta un quarto amori ed
5611 Contra | celeste~Di fiamme il vespero~Tingendo va,~Penso alla fervida ~
5612 Tedio | alfine ~Che il suo pensier tiranno.~E voi, nelle divine~Aure
5613 EFilib | fave in ceci ~Non valea tirar la spada. ~Tanto dissi e
5614 EFilib | Parli meglio… o ch’io le tiro.~— Tira pur non mi confondo.~
5615 Lacrym | in vetta alle nevose~Mie tirolesi balze ebbi la cuna ~Come
5616 Patria | Adige.~Sin che al mio verde Tirolo è tolto~Veder l’arrivo delle
5617 Foscol | che avesti~Di Pindaro e Tirteo l’anima e il canto. ~E pur
5618 Abbadi | fremea sugli attici~Campi a Tirtèo nel sen.~Italia mia, di
5619 Cronac | De’ logori Atenei~Colle titanie folgori~M’han fatto impallidir.~
5620 Maestr | calle umano ~E scarpe da Titano ~Tu fabbricasti a me.~ ~
5621 Cronac | modo, ~E il molle ovil dei Titiri~Si liquefece in brodo.~Ma
5622 PioIX | Le cui frementi lacrime ~Toccan d’affanno il mondo; ~Porta
5623 CAlb | e soma; ~Digli che a lui toccarono ~Le gioie, ad essa i lutti; ~
5624 Borbon | genti~Non ti vedesti al piè?~Toccate allor le pagine~Dell’Uno
5625 Giapo | varcato.~Di mia strada or tocco al fin;~Qui tra ’l verde
5626 Incant | Con frasca di vermena~M’ha tôcco in sull’occipite~Ed io mi
5627 Edmene | genti era già il lido…~Se togli un uom, che si tenea per
5628 Edmene | sulle sue ginocchia~Se li togliea, facendoli amorosi~Messaggieri
5629 Tasso | l’amico a cui si volle ~Toglier persino l’intelletto, il
5630 Uomo | duole, ~Egli s’avventa a togliere ~Una favilla al sole!~Entra
5631 Dolor2 | gridi; ~Ma non si lancia a toglierle~Dal sanguinoso crine~Il
5632 Tasso | Via quegli sgherri! Oh mi togliete ~Dal piè questa catena!
5633 Ramus | funereo altare ~Troverò sulla tolda o in fondo al mare.~Se in
5634 CAlb | destrieri ai campi, ~L’altro le tolde al mar:~A ogni romor che
5635 Poeta | piangendo;~Ma non così ch’io tolgavi ~In quelle dolci feste~Un
5636 Edmene | che menano a trionfo~La tolleranza del codardo sposo.~ E se
5637 Zulia | de’ caduti il vincitor:~ Tolti alla morte e liberi~Anzi
5638 Ceneri | innocenti, ~Vel chiedon le tombe dei vecchi parenti,~Vel
5639 Cronac | homo, ~E, pubblicando un tomo,~Spiegai, bruchetto incognito,~
5640 Cronac | Gittommi il Dante al rogo,~Tonando dal suo tripode:~Pane il
5641 Giove | BACIO DI GIOVE~… sunt laeva Tonantis~Oscula.~ ~Frammento antico~ ~
5642 Morbi | Berrò tepido tiglio. Ho le tonsille ~Chiuse? Datemi ghiaccio.
5643 Igea | poderose spalle~E i validi toraci~Io formo a questi audaci~
5644 Alboin | storia non cangia mai.~Nel torbid’evo, quando l’Italia ~Fu
5645 Greco | sprillando,~Sotto la spuma~Si torce e fuma~Nel mio bicchier; ~
5646 Edmene | i fremiti, e in disparte~Torceva il capo. E que’ suoi due
5647 Edmene | Misera! acqueta~La tormentata anima tua; da lui,~Se ti
5648 Dolor1 | uomini di partito; anime tormentate dalla diffidenza, dalla
5649 Edmene | sempre nel profondo petto~La tormentava, la scotea dall’ebro~Assopimento:
5650 Dolor2 | Dio spezzò!~Con sì fiero tormento io t’amai; ~E negli occhi
5651 Edmene | Edmenegarda con rotti sospiri~E tormentosa avidità cercava.~Avrìa gemuto
5652 TuttoR | vaso i fiorellini miei, ~ Tornan le stelle… tornerà anche
5653 Edmene | lunghissimo tempo, a cui tornando,~L’anima tenta di rifarne
5654 TuttoR | mondo non ritornan mai! —~— Tornano al vaso i fiorellini miei, ~
5655 TuttoR | han detto che di là debbe tornare,~ E son qui da quattr’anni
5656 Edmene | Nè vinta era la pugna. ~«Tornarmen’io?… Pormi in agguato?…
5657 Edmene | così amaro~Non credea mi tornasse il ricordarlo!)~Quel giorno
5658 Edmene | Dio le perdonasse. ~ Indi, tornata alle deserte case,~Trovò
5659 Edmene | rasciugava gli occhi,~Che tornavan per forza a inumidirsi,~
5660 Edmene | è loco da pregar. Dimani~Torneremo a Venezia. Avrete cento~
5661 Dolor2 | Plaghe, mi punse il cor;~Tornerò dunque a premervi,~Piagge
5662 Zulia | incantato Bosforo~Ai palmeti tornò la rosellana.~Ma non più
5663 Edmene | pensando: ~«I figli miei non vi torranno, o meste~Urne, l’unica gioia,
5664 Ceneri | cielo e quel corso. ~Non tôrre al cavallo nè cella nè morso. ~
5665 EFilib | Ode un cricchio… e non a torto ~N’è la scolta impaurita;~
5666 Edmene | Stava l’inglese all’infernal tortura~Ogni piè, che sonasse alle
5667 Edmene | bastasse!» ~ E in furïosi e torvi~Pensamenti quel suo spirito
5668 Dolor2 | costui? Domestico~Sangue toscan non è. ~O perché dunque,
5669 Dolor1(1)| Fucecchio, esiliato dalla Toscana, ammalato per getti di sangue,
5670 Giusti | ed a voi tutti, gentili Toscani, che mi avete dimostrato
5671 Morbi | cui certo nasce~Foglia di tosco. Nè per esser mite~Scorda
5672 Morbi | al letto mio. M’urge la tosse? ~Berrò tepido tiglio. Ho
5673 Dolor2 | Da scellerate affrangere~Tossi mi sento il petto,~L’ore
5674 Calunn | e l’immenso cielo;~Ma a tossicar le vergini ~Gioie, che tue
5675 Cronac | E il pan che fransi,~Pan tossicato al lievito,~Gittai per terra
5676 Contra | Questi egri dì; ~Perchè col tossico~Di rei diletti~La mente
5677 Edmene | d’Arrigo; ma turbata~Le traballa l’imagine alla mente;~Tenta
5678 Edmene | sempre. Uno spavento~Fea trabalzar sulle agitate piume~La sognatrice;
5679 Edmene | Certo Leoni?…» —~ Un gelido trabalzo~Urtolle il core, ma passò
5680 Edmene | eterno!» ~ Lieve una piuma a traboccar bastava~Quella bilancia,
5681 Edmene | quelle parole~Fulgoreggiando. Traboccò riversa~Edmenegarda, e una
5682 Dolor2 | suo desco si frange, ~Si tracanna licor di demenza.~Poi da’
5683 Edmene | donna indizio. E se una traccia~Lontan, lontano al tuo pensier
5684 PioIX | Dio che predichi ~Dal duro Trace al Moro,~Credo alle sue
5685 EFilib | incenso, ~E che poi l’ha tracollato, ~Vergognar mi debbo assai ~
5686 Novara | al perfido ~Destin che vi tradì.~Pensate ai rigidi avi~Della
5687 Delat | peccato,~La bieca larva del tradimento~Non ti sta presso? non n’
5688 Campag | il nostro scettro.~Qui si tradisce; là s’affila il brando;~
5689 EFilib | riscosse, o sonnolenta,~Tu il tradisti accusatrice,~Trista Italia:
5690 Ellade | inno li eterna. ~Me Clio traëndo pel diverso lido, ~«Qui,
5691 Edmene | diletta al core;~I bambini traendosi per mano,~Edmenegarda scese. ~
5692 Foscol | sol sì pigro cade,~Teco traesti l’ultime fortune. ~E hai
5693 Mab | Ed ora il guscio d’ebano traete, ~Piccoli corvi, al nostro
5694 Edmene | piangi!…~Merto ben io che mi trafigga il dardo~De’ tuoi dolori!!» — ~
5695 Novara | ingiurie codarde~Non vi trafiggan l’alma, ~Voi, che attendeste
5696 Edmene | sanguinosa. ~ Il forvïato tralcio~Trova un olmo, e s’appoggia.
5697 Edmene | Talor si mostra, perché mai traluce~Dalle note e dai gesti un
5698 Edmene | Lontananze del mar si disperdea.~ Trambasciata, sudante, ella si scosse.~
5699 Dolor2 | soave e placido ~Laggiù tramonta il sol?~Sorella mia, con
5700 Dolor2 | Gli splendidi e rosati~Tramonti del tuo ciel.~Nè mi vedrai.
5701 Solit | anno, s’è da noi partita,~Tramutando le rose della vita~Negli
5702 Edmene | confusa; e, in geli e vampe~Tramutandosi, assalgono gli abissi~Miserandi
5703 Conveg | color vivaci e schietti~Si tramutano alle fronde, ~Si tramuta
5704 Edmene | ripudio puote ~L’umano aspetto tramutar cotanto.~Invan tu cerchi
5705 Edmene | Edmenegarda in una calda fiamma~Si tramutâro.~ «Ascoltami, Leoni!~Tu
5706 Edmene | tormenta il misero a vedermi~Tramutata così!» ~ Può far portenti~
5707 Calunn | astri e i placidi ~Rivi tramutin tempre ~E come trombe squillino ~
5708 Edmene | Malvagia barca, tutti tranghiottendo~Questi innocenti — a dissipar
5709 Edmene | e in una febbre ardente ~Trangoscia un core che morir non puote.~
5710 Edmene | dell’uom, torbidi i giorni,~Trangosciate le notti… e il suo compagno~
5711 Edmene | potea la vita, ella ne volle~Trangugiar l’amarezza insino al fondo;~
5712 Borbon | il tuo brando hai tolto,~Transfuga iniquo e stolto~Dall’arca
5713 Calunn | native glebe~Reca l’infamia e transita ~Fra la ghignante plebe ~
5714 Edmene | Che la gentil fioraia, in trapassando ~Data gli avea. Dal doloroso
5715 Edmene | ombra… un uomo…~Vede Leoni trapassar! ~ Le fibre,~Le vene, l’
5716 Alboin | Del serto mio.~Vuoi tu trapunta d’oro ogni veste?~Trecento
5717 Edmene | veli~E malinesi e batavi trapunti,~E lane arabe e perse, e
5718 Edmene | entrambi. Edmenegarda tenta~Trar dalla gola un solo accento;
5719 Edmene | Oh così fosse!…~Perchè trarmi dal core anche il rimorso?»~«—
5720 Tasso | giudicio, come suol, dall’urne ~Trarre i sepolti!… Perocchè Torquato, ~
5721 Pachit | tremendo e cortese;~Noi trarremo Don Pedro al tuo piè».~«
5722 Gelos | E via la trascina sin presso alle soglie ~
5723 Edmene | Poi chiuse. ~ Annichiliti,~Trascolorati, come fredde pietre ~Restäro
5724 Am | il pensier. Ma se romita~Trascorre in solitudine i suoi giorni, ~
5725 Edmene | brume ~Del Boristene. Chi trascorrer lascia~Le gentili tue donne
5726 Gelos | dì ~O vide, o le parve, trascorrere un velo~ Che lungo tra gli
5727 Edmene | ode urto di remo.~L’ora è trascorsa; ancor silenzio. Addoppia~
5728 Lacrym | farfalla. Un’intima possanza~Trasfigura le cose, e dalla morte~Nasce
5729 Primav | colla Morte, un dì saranno~Trasfigurate in una~Primavera senz’ombra
5730 Anton | quelle scabre mani ~Un dio trasfigurò.~E un mondo a lui sfavilla,~
5731 Tedio | Della sua mano i serti~Trasformano in altari ~I funebri deserti.~
5732 Rosign | noi l’ultima porta, ~E Dio trasformi questa poca e morta~In immortal
5733 Edmene | d’amore. ~ O Amor! come trasmodi~Nostra natura, e dentro
5734 Ellade | per le frigie antenne ~Che trassero l’arcana Ilio ai promessi ~
5735 Luna | nulla,~Che ci attrista e ci trastulla,~E passeggi sulla terra ~
5736 Edmene | Il troverem. Ma voi vi trastullate~Là su quell’erbe. Cercherollo
5737 Edmene | quelle sale con aerei passi~Trasvolando Leoni, non s’avvide~Del
5738 Dolor2 | Tra fescennine mazze,~Tratta per l’ebbre piazze~La casta
5739 Ceneri | tien campo distinto. ~Fur tratte le spade. La razza del vinto ~
5740 Conveg | mortali avari e stolti ~Fosser tratti alla tenzon;~Legò sempre
5741 Tasso | aspetti, ond’ebbi l’alma ~Sì travagliata!… Quel gentil conforto ~
5742 Igea | braccia ignude,~Nel ciclopeo travaglio,~Picchia il paterno maglio ~
5743 Ceneri | sangue, che esala dal solco, ~Travasa una rabbia, che mai non
5744 Dolor2 | Drizza pur sempre al cognito ~Trave l’affetto, e il vol;~Io
5745 Lacrym | accesa~Ferza canicular son traversate~Dal fulmineo ramarro.~ Agile
5746 Ellade | quelle auguri selve ~Calar le travi per le frigie antenne ~Che
5747 Edmene | se la turba~Dall’impeto è travolta, allor dell’ali~Fatti un
5748 Dolor1 | sole un momento, e poi son travolte dai cavalloni del turbine.
5749 Edmene | Colmo alle ripe l’Oceàn travolve.~ Per quelle sale con aerei
5750 Forest | Scomposta abbruna l’erba~La tua treccia superba;~Due rugiadosi gigli~
5751 Alboin | trapunta d’oro ogni veste?~Trecento all’anno banchetti e feste?~
5752 ChiAmi | M’offerse lo splendor:~ Tremai superba del gran dono offerto!~
5753 Edmene | e in piè balzando, ~Un tremito contenne, immobil stette.~
5754 Tedio | loco~Dond’io la guardo e tremo,~Divino è il tempo e poco. ~
5755 Lacrym | il ciel mirando~Pien di tremoli fochi o il sottoposto~Pendio
5756 Conveg | Lassù con Dio. —~Via per le tremule ~Volte stellate~Più malinconica~
5757 Patria | All’ardue Chiuse di là da Trento.~L’han pur veduta la festa
5758 Dolor2 | il vol;~Io vi drizzai la trepida~Piuma del cor leggiera,~
5759 Edmene | la madre e il vispolino~Trepidando garrì. Ma in quelle strette~
5760 Foscol | terra, e con che accesa~Trepidanza gentil vincono il calle~
5761 Giove | piede~Tentando i passi, trepidâr d’intorno~A quelli strani
5762 Anton | disse a lui: «Son qui. ~I trepidi ginocchi~Perchè non reclinar, ~
5763 Edmene | suo bimbo, seguendo~Con trepido desío per quella costa~Il
5764 Maestr | uccelletto al vento ~O più che triglia al mar.~Un giorno anch’io
5765 Ramus | candido~Ramo tu resta e trilla; ~Nella consunta lampada~
5766 Ramus | augellin che dondola~Su te, trillando carmi; ~Su te, che spargi
5767 Versi | bella ed un garzon,~Essi trillano a chi perde~ Dal mirteto
5768 Societ | Profondi l’oro, e al limpido ~Trillo d’un’agil gola; ~Stolti!
5769 Cronac | al tabernacolo,~Fissai la trinità.~Ed ella, austera e candida ~
5770 Borbon | allor le pagine~Dell’Uno e Trino Iddio,~Giuravi tu: «La folgore ~
5771 Tasso | colli, ~Cui si curvò la trïonfata terra, ~Come sette giganti
5772 Novara | te.~E invece i fortunati ~Trionfator che sono? ~D’una larva di
5773 Novara | Ma se vi tenta il demone ~Trionfi ad invocar;~(Deh perdonate
5774 Uomo | Dalla sua tomba uscì! ~ Tripudia, o forte! — Al sonito ~Della
5775 Edmene | misera donna, a te daranno~Di tristissimo il nome; altri, cui l’uso ~
5776 Rilla | Aspetta il colpo che le tronchi i dì… ~Ma il foco in vece
5777 | Troppa
5778 | troppi
5779 EFilib | fuggir come fan tutti.~Di trottar verso Gaeta~Ha lei pur la
5780 Edmene | Volò.~ — «Guardate!… Io lo trovai!… Guardate~Aman tutti, —
5781 Cronac | gli uccelletti cantano ~E trovan pane anch’essi, ~Io mi diceva;
5782 Conveg | dell’amor profondo,~Posson trovarsi nel giardin natìo; ~Se due
5783 Parola | nell’intatta tenebra~Saprò trovarti allora,~Misterïosa fiaccola,~
5784 Edmene | se al tuo cor non pari~Trovassi il mio… se di tristezza
5785 Edmene | più s’attrista.~Or, l’hai trovata?…~ Quel crollar del capo,~
5786 Simpat | Ricchezza occulta del trovatore~ È un fior rapito da un
5787 Edmene | gioie; ~Poi riedi a me. Mi troverai, tel giuro,~Sposo recente!»~ «
5788 Edmene | Non turbarti, o caro:~Il troverem. Ma voi vi trastullate~Là
5789 Ramus | E se il funereo altare ~Troverò sulla tolda o in fondo al
5790 Mab | guerrieri~Spâurir colle truci aquile il mondo,~E lunge
5791 Incant | Latra la iniqua volpe?~Nè il truculento martoro~Mi succhiella le
5792 Ellade | mirteti io senta ~Il sommesso tubar delle colombe ~E baci in
5793 CAlb | volta spinsero ~Fra suon di tube e lampi ~Uno i destrieri
5794 Primav | novo, cunas thalamosque tuetur,~Magna parens.~Primavera
5795 EFilib | Anche il vecchio Filiberto. ~Tufferò nel vinto Isonzo ~Queste
5796 Ideale | falde casca la neve~Sovra il tugurio del mandrïano:~Non spunta
5797 Poeta | Del cor che abbraccia i tumuli,~Che vagola coi rivi, ~Che
5798 Edmene | onde. Cresce, nel sonante~Tumultuar, la vita. A questo pigro~
5799 Greco | nunc adsis: ter pede terram~Tundite nunc, pueri: fugiunt super
5800 Armi | destrier della battaglia. Irati~Tuonano i venti. La vittoria è qui.~
5801 Cronac | Smirna l’angelo~E per l’Egeo tuonar.~Tu, musa mia, la cenere ~
5802 Armi | parola, o forti, ~Che v’è tuonata dall’ausonio suol,~Perchè
5803 Armi | tra i sepolcri e l’are ~Tuoni un sol grido italico e guerrier; ~«
5804 Greco | BRINDISI GRECO~Tuque, tenace pater, nunc adsis:
5805 Zulia | sogni della povera Zulìa~Turbano adesso, e i drappi assiri
5806 Edmene | abbellir si fece.~Nero il turbante, come neve il collo,~Ceruli
5807 Foscol | maledette spade,~E i rei turbanti e le falcate lune~Dar volta
5808 Giusti | e l’umil tuo sasso ~Non turberà nè il passo ~Di barbare
5809 Morbi | narra ~Un triste sogno e ci turbiam: se il gufo ~Canta sui fumaioli,
5810 Edmene | senti a soggiogarli: ~Sì turbinosi assalgono. ~ Infelice!~Da
5811 Giusti | ti rapì. Del modo~Chi si turbò? Chi pianse?… ~De’ giorni
5812 Morbi | ond’han poi vita ~Cabale, ubbie, malurie e un indefesso ~
5813 Maestr | le vie contento ~Più che uccelletto al vento ~O più che triglia
5814 Poeta | Subitamente al profugo~Se un uccellino io miro,~Che mova mesto
5815 Igea | risentir si fanno, ~Nell’ombra uccideranno~Le amare veglie e i sogni.~
5816 Cronac | vittima~Da’ miei tormenti uccisa; ~Sorgi dall’erma bara,~
5817 Edmene | Ed io solo~Fui, che li uccisi!… Ed altre vite, ed altri~
5818 Alboin | Il nudo teschio del padre ucciso:~— Or via, Rosmunda, forte
5819 Edmene | merlato Spilimbergo intorno~Udìa sull’aura reverente i nomi ~
5820 Passeg | la volta azzurra,~E, in udire il vol del vento,~Fuor del
5821 Edmene | Del suo Leoni mille volte udite,~Tai cose ed altre a sé
5822 Malinc | Non sarà piena; chè gli udran ridire~Da quella, or piccioletta
5823 Novara | auguri carmi ~Vate solingo udrete, ~Solingo qual chi pensa ~
5824 EFilib | paludi? ~Merta ben pel sommo uffizio ~Il cordon di San Maurizio… ~
5825 Forest | freno?…~Non ha dolcezze uguali~Fior d’Ibla o fior d’Imetto,~
5826 Armi | non queta ora di bene:~E, ultim’ira di Dio, la servitù.~
5827 Morbi | anch’io per mal d’amore ~E ululai sulle sabbie o in riva al
5828 Passeg | opre e di pensier, ~Che, ululando al par del folle,~Gira il
5829 Poeta | Vieni. Onoriam di lagrime~L’umanità che è mesta. ~Sul nudo suol
5830 EFilib | forti,~Con Fernando e con Umberto, ~Volerà tra le coorti ~
5831 Tasso | ruppe. Il tuo cammino ~D’umiltà, di coraggio e di dolcezza ~
5832 Forest | verna:~Perchè fresco un umor, come in noi due,~Stilla
5833 Giglio | la terra i suoi tepenti umori, ~Lo schietto lume e le
5834 Dolor2 | piè vostri,~O fieramente unanimi, ~Se vi bastasse un cor.~
5835 EFilib | il grugno ha messo ~Nelle ungariche paludi? ~Merta ben pel sommo
5836 Maestr | lanciarmi al ballo ~Senza che un’unghia o un callo ~Mi faccia delirar.~
5837 Societ | dolore, ~Tutti in un solo uniamoci ~Nodo d’eccelso amore: ~
5838 Parola | un divin linguaggio,~Che unisce il fior col turbine,~Che
5839 EFilib | Dell’Italia, il gallo e l’uovo.~Ma, per Dio! cacciate in
5840 Dubbio | Atlantico ~La notte e l’uragano;~Io non frenai la mano, ~
5841 Mab | e Saturno,~I due Gemini, Urano, Espero e l’Orse ~E la gran
5842 Morbi | Favole al letto mio. M’urge la tosse? ~Berrò tepido
5843 Dubbio | chiome, ~Tremò sognando, e urlare ~La udii nell’ombre un nome… ~
5844 Edmene | dar vario ne’ remi,~E un urtar nelle prue con meditata~
5845 Oriuol | Delle fuggevoli ore~Non urteranno; e al mobile ~Cocchio de’
5846 Oriuol | gombito ~Di ladroncel m’urtò.~Dov’eri or dunque? L’ale ~
5847 Edmene | Un gelido trabalzo~Urtolle il core, ma passò qual lampo.~— «
5848 Edmene | di là per caso~Passava. Urtollo; e il poverino a terra ~
5849 Rosign | la luna~Senza i gorgheggi usati.~Ahi! perché v’ami alcuna~
5850 Edmene | la sua dolce Edmenegarda uscendo, ~Su’ lor passi incontrava.~ — «
5851 Dubbio | sghignazzo obliquo~Dal bel Nearco uscía.~Era Nearco iniquo,~O menzognera
5852 Edmene | mosse~Delicata e superba. ~ Uscian le turbe~Agli allegri tumulti? —
5853 Oriuol | Colla selvaggia musa ~Uscii romito e solo,~E che non
5854 Forest | teneri amplessi,~Mentre usciran le amabili~Ore danzando!
5855 Edmene | La prece e il pianto t’usciranno in pace.~— «Vieni, Adolfetto
5856 Conveg | il tempo a mille oggetti~Usi e forme e nomi e tempre;~
5857 Aspas | Entro la rosea gola, ~D’usignoletto un giorno, ~Langue la voce
5858 Gelos | lieve,~Rubi il canto all’usignuol;~Il tuo volto è come neve,~
5859 Rosign | selvetta canti,~Fantastico usignuolo, ~Canti all’alba, alla luna,
5860 Anton | villani~Le man fanciulle usò;~Ma quelle scabre mani ~
5861 Ceneri | era che il patto del vile usuriere,~Che studia l’evento per
5862 Novara | Dopo la infame giostra, ~L’usurpator le barbare ~Tende ghignando
5863 | Ut
5864 Edmene | Rammentava, o gagliarda Utino, l’opre~Del tuo Giovanni,
5865 Oriuol | pilucchi e collera ~Strinse la vacua man.~Pensai che sull’aurora ~
5866 Dubbio | nostra bella ~Ad impalmar si vada. ~Poi qui, fra un anno,
5867 Solit | luce si ralluma~L’anima vagabonda; e un’infinita~Gioia mi
5868 Incant | bosco; e un transito~D’anime vagabonde il ciel mi pare. ~Da un
5869 Edmene | segrete, ~Ben fu com’aura, che vagasse intorno,~Cercando i fiori
5870 Novara | Dei guerrieri concenti, ~E vagheggiando l’ora ~D’una gran pugna
5871 Solit | infinita~Gioia mi prende in vagheggiar la morte. ~
5872 Abbadi | te lo reca in don.~Ella vagì tra i liguri~Fior, sotto
5873 Vaglie | DELLA FANCIULLINA~LIDIA VAGLIENTI~ALLA MADRE~La tua bambola
5874 Edmene | brezza~Che via pei flutti vagolando spira?…~Vieni a goderla.» ~ «
5875 Edmene | pompa, ~O lungo il mare vagolar solinga;~Tu la vedesti;
5876 EFilib | consumi; ~La bufera e la valanga ~Su vi passi, e non rimanga ~
5877 EFilib | cambiar le fave in ceci ~Non valea tirar la spada. ~Tanto dissi
5878 Donna | Qual è dovizia d’oro ~Che valga un solo vezzo ~Composto
5879 PioIX | uscì?…~Sui quattro fiumi ei valica, ~Dai quattro venti suona;~
5880 Igea | Le poderose spalle~E i validi toraci~Io formo a questi
5881 Tasso | Oh mio Tancredi! oh mio~Valoroso Rinaldo! oh mia Clorinda! ~
5882 Morbi | nessun conto. Se non ho valsenti ~Non mi cruccia pensar com’
5883 Edmene | Ma il gelsomino~Sotto i vampi del sol, senza una fresca ~
5884 Tedio | crede~A una fredd’ombra e vana,~Ombra che vola e riede,~
5885 Inide | destinata: e da costui tu fuggi ~Vanamente, o fanciulla. Io, che conobbi~
5886 EFilib | soldato! ~— Maestà; non vane offese; ~Lei fu grande,
5887 Tasso | tende… e mi chiama. Ahi… che vaneggio? ~O fratel, proteggetemi.
5888 Novara | ove il volgo s’addensa ~È vaniloquio, e sogliono ~Gli arditi
5889 Maestr | prestito ~I suoi lucenti vanni, ~Gloria de’ miei verd’anni ~
5890 Dubbio | nella sua cara, ~L’onor vantonne. E sceso ~Nella seconda
5891 Edmene | entro alle nebbie,~In quelle vaporose indefinite~Lontananze del
5892 Lacrym | Come il camoscio, e le varcai cantando~Fra’ miei vecchi
5893 Foscol | ultime fortune. ~E hai dovuto varcar l’atre lacune~Pria di veder
5894 Madre | piani aperti, ~Madre mia, varcare io so;~Se tu brami ch’io
5895 Galop | dirmi crudel; ~Son molte a varcarsi pianure e deserti,~Galoppa
5896 Ceneri | conserte bandiere, ~I ponti varcati, le trombe guerriere, ~L’
5897 Edmene | ondeggiar delle vele e il varïato~Gioco de’ raggi e il luccicar
5898 Byron | Varia del viver tuo per varie bande~Suonò la fama, e talor
5899 Dubbio | m’ha condannato,~Geme in Varsavia un angelo~Sotto virgineo
5900 Edmene | fior languiva! Al vedovato~Vasellino lo tolse, in cor pensando~
5901 Edmene | illuminar le mense, ~E argentei vasi, e d’alabastro e d’oro~Splendide
5902 Solit | dolenti la tenace~Porta onde vassi all’ultime dimore! ~Io quando
5903 2Dicem | regna~Come nessun regnò.~Vasta è la via. Puoi vincere~Il
5904 Edmene | soli issero erranti~Sulle vaste ruine… alfin quetossi ~La
5905 Borbon | Apostolo,~Che piange in Vaticano, ~Sospenderia l’unanime~
5906 Uomo | prostra il popolo ~A lui, che vaticina; ~Ode i proferti oracoli ~
5907 2Dicem | Altro a chi vince e impera ~Vaticinar non so.~Sol, pei materni
5908 Zulia | Notturni delle vergini,~Vaticinarne i talami~Allo spuntar del
5909 Edmene | viola del pensier, funesto~Vaticinio è di mali. ~ Una pedata~
5910 Novara | patria cara, ~Voi per la vecchia fede ~Il cor recaste e il
5911 Gioco | veder carcere e corda ~E vecchie madri in disperati affanni!~ ~
5912 Incant | mi pare. ~Da un calamo di veccia~Qua un satirin germoglia,~
5913 Rilla | tronchi i dì… ~Ma il foco in vece d’una bocca ardente~ Sul
5914 Edmene | aura reverente i nomi ~Del Vecellio e d’Irene, ambo immortali.~
5915 Gelos | vivente ~ Per anco poterla vedere a morir.~Poi tra la luce
5916 Giusti | Mandar tremasti, e pallida~Vederla d’odio, a’ baci tuoi reddir, ~
5917 Edmene | sul petto. ~Ma pur — senza vederlo — a sè davanti~Lo sentia,
5918 Edmene | Fu giocondo spettacolo a vedersi~Agili gondolette, una sull’
5919 Plana | quegli anni io non sperai ~Vederti in viso ed ascoltar parole ~
5920 Pachit | bruna ~Giva spïando se mai vedesse ~O poca o molta gente arrivar, ~
5921 Vaglie | cercarne il dolce grido~Nella vedova tua stanza;~Solo in larve
5922 Edmene | Memore fior languiva! Al vedovato~Vasellino lo tolse, in cor
5923 Edmene | tardi) occuperà le vostre~Vedovili giornate, e orribilmente~
5924 Oriuol | vento ~Le male voci; e il vedovo ~Frugai nicchietto invan.~
5925 Manzon | Patria il tuo Re gli hai veduti! ~Poi sentisti d’Arminio
5926 Sogno | luminose visioni.~ (LOPEZ DE VEGA)~Mentr’io degli Astri notturno
5927 Igea | Mette gagliarda prole~Da’ vegeti imenei:~A chi le capre snelle~
5928 Tasso | moribondo, e consolato ~Veggendolo così per quelle poche ~Stille
5929 Ceneri | voi stretti, noi sparsi,~Vegliamci pensosi… Ma patti mai più!~
5930 Conveg | quando malata giacque;~Ei la vegliò per cento notti intere…~
5931 Giusti | insegua,~Onde de’ morti io vegna~Ad alitar sull’ossa,~E là
5932 Greco | ognun sul labro~Suona il Velabro,~Suona Laurento,~Suonan
5933 Edmene | del futuro le squarciò il velame.~E sotto al raggio d’un
5934 Giusti | Casto ed insigne indarno, ~Velar ti piacque, e in torbida ~
5935 Dolor2 | di queste non cura.~E, a velarti, una nube d’incensi~Mollemente
5936 Borbon | Tratto è l’acciar, la Pace~Velasi e muor. Longanime~L’odio
5937 Edmene | timida luce si diffonde~Velatamente. ~ Ella è soletta, e il
5938 Dubbio | sulle sfere eterne ~Gemea velato Amor.~ ~
5939 Edmene | superba, ~L’ondeggiar delle vele e il varïato~Gioco de’ raggi
5940 Edmene | scongiura;~E così solo e povero… veleggia~Verso la Francia!» ~ La
5941 Dolor2 | bruna rondine,~Fida del mar veliera,~Drizza pur sempre al cognito ~
5942 Versi | Egèo, ~ Sanno il riso del Velin,~Sanno i riti del Pangèo,~
5943 Inide | Fu il Re de’ Numi, e ti velò coll’ali,~Perché indignarlo?
5944 Distra | agli atrii casalinghi ~Il veltro e il rosignol,~Noi non attrae
5945 Tasso | sacro ~Per me saranno. —~ «E ven ricambi il cielo ~D’ampia
5946 Solit | travaglia, che da mesta vena~Spuntar sempre i miei carmi
5947 Cronac | tigne e tarpe,~A chi la vende e compera, ~Come l’ebreo
5948 Igea | lo sparvier maligno~Fa le vendette a Giove. ~In voi, terrestri,
5949 Calunn | incolpabile ~Sangue d’un giusto vendi. ~Giuda tre volte!… Accelera ~
5950 EFilib | si ciarla~Non si pensa a vendicarla.~Zitto là! si tessa queti;~
5951 Dolor2 | tuoi giusti, oh! quando~Vendicherai, Signor!~E là frattanto
5952 Cronac | tiranni,~Ogni giustizia vendichi,~Fai sacro ogni dolor. ~
5953 Byron | steril mondo. Amor gli fu venduto.~L’ebbe senz’oro e non gli
5954 Uomo | Oh! le ti prostra; e venera ~Dio nelle sue sembianze!…~
5955 Tasso | cerebro! Ho sete!» ~ Il venerando~Vecchio porgendo il refrigerio
5956 Ellade | mare fatigerum et claras veneremur Athenas;~Nata Jovis.~Ospite
5957 Aspas | cynthum ~Purpureum et debitas Veneri laudare calendas.~Quando
5958 Edmene | sua dolce compagna~E le venete spiagge; anche a rapirsi~
5959 Dolor2 | incoronato!~Là ti cantai sul veneto ~Mar, che tu re guardavi;~
5960 | Vengano
5961 | vengono
5962 Edmene | navil d’Edmenegarda un altro~Venía solcando; e la medesim’onda, ~
5963 | venisse
5964 | veniste
5965 | venite
5966 Rilla | tu, che baci i fior?…~Su, venitelo a mirare ~Come è splendido
5967 Perdon | labbro dello stolto~Che venivalo a tradir~Rese il bacio…
5968 | Vennero
5969 Edmene | in quella vita,~Che parea venturosa, il verme arcano~A corroderla
5970 | venuta
5971 | venute
5972 Rosign | lutto della terra nostra? ~Veracemente? Io ’l credo,~Perchè le
5973 Ceneri | all’Isonzo, dall’Adda al Verbano; ~Nei dolci presidii tornate
5974 Sogno | dormir.~Mandan le rute colle verbene~Pallida vampa, pallido fumo.~
5975 Maestr | vanni, ~Gloria de’ miei verd’anni ~Che non mi tenta più.~
5976 Anton | Ma del pittor sul crin~Verdeggia un lauro altero,~Che non
5977 Tasso | afflitti, la Morte.~ Ahi! verdeggiava~Un bel ramo di lauro in
5978 Passeg | occhi ai colli adorni~Di verdura, e vo sclamando:~Dove siete,
5979 Primav | PRIMAVERA~Isis, vere novo, cunas thalamosque
5980 Edmene | TERZO~ ~ O giovinette, gioia vereconda~Delle case materne, a cui
5981 Rilla | onda,~ Move la voce lenta e verginal.~Bella è pur tanto! E non
5982 Edmene | ahi poche e stanche) i verginali capi ~Riposerete alla fiorita
5983 Dolor2 | E parla a chi l’adora,~Verginalmente il ver.~Là sulle balze inospite,~
5984 Uomo | de’ figli miei; ~Sin le verginee voci ~Daran tremendi suoni, ~
5985 Rosign | carezze e baci~Di bimbi e verginelle ~Vi piovon sopra. Chè l’
5986 Edmene | impallidisce;~La man d’Arrigo lo vergò; tremante ~L’apre e vi legge… (
5987 Ideale | sembiante~Innamorarmi non mi vergogno;~Coi crin già bianchi, tacito
5988 Incant | cantando, l’orma:~Con frasca di vermena~M’ha tôcco in sull’occipite~
5989 Ideale | fanciulla, quando~L’alba è vermiglia sulla montagna,~E alla ginestra
5990 Inide | due muschi: or vedi~Il fil vermiglio che su lor si piega?~Tu
5991 Dolor2 | io so:~Ma sia dannata ai vermini~Bocca che il ver non dice;~
5992 Forest | cespiti, ~Pur quando gela e verna:~Perchè fresco un umor,
5993 Edmene | sempre.» ~ Era soletta~Su un veron del palagio Edmenegarda~
5994 Tasso | altre ~Città d’Italia, e vi verran negli occhi ~Le dolci rive
5995 Edmene | Edmenegarda mia, che ti verrebbe~Questo vivere a noia? Esserti
5996 Morbi | Un dì, povero pazzo, ~Versai lacrime anch’io per mal
5997 Dolor2 | poi l’aceto e il fiele ~Le versano così!~Fremi, o Signor. La
5998 Dolor2 | Sul mesto cor dell’esule~Versâr lusinghe invan. ~Sin di
5999 Passeg | estri all’aura molle,~Che versarli ad una plebe~Scissa d’opre
6000 Tasso | e con gentile ~Reverenza versateli, in mio nome, ~Sul materno
6001 Armi | E guai se indarno e’ fu versato. Ahi, tetra~Veggio un’imago
6002 Maestr | crepìdam, mihi Pallas condere versus~Si dederit!~Alfin trovato
6003 Cronac | volanti retori~Per forza di vesciche:~Latrami contro, o grulla~
6004 Luna | faccia al mar che romba.,~Il Vesèvo urlando va; ~Due città la
6005 Ceneri | e si pente.~Ma brando e vessillo deposti non ha.~Nell’arduo
6006 Mab | tu zampilla, o luna,~Sul vestibolo mio sparso d’april. ~E tu,
6007 Gelos | pilastri di larghi e fatali~ Vestigia di sangue rosseggiano ancor.~ ~
6008 Morte | figli del dolore.~ Perchè vestirla di sì tetro velo,~Scarno
6009 Gelos | quando sull’alba rimira vestite~ Le punte dei chioschi d’
6010 Edmene | color, sotto le stelle,~Si vestivano i fiori. Entro un cespuglio~
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