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Giovanni Prati
Poesie scelte

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1848-attin | atton-cical | ciclo-desid | desig-ferra | ferre-imman | immat-legan | legar-nomin | nomo-plato | plaud-rimov | rimpr-separ | sepol-svinc | sving-vesti | vesto-zulia

                                                     grassetto = Testo principale
     Poesia                                          grigio = Testo di commento
6011 Voci | anella del crin nero~Ti vesto a fiordalisi, ~E nel romito 6012 Abbadi | pianto,~Quant’è dall’Etna al Vèsulo, ~E te lo reca in don.~Ella 6013 Edmene | bellissima donna. E or le vetuste ~Vie d’Antenore varca; e 6014 Edmene | bello.~Fa’ loro invidia». ~ Vezzeggiando al padre,~Battè palma con 6015 Vaglie | ALLA MADRE~La tua bambola vezzosa,~Che giornate ebbe sì corte,~ 6016 Dubbio | alto splende. ~Tre da un vïal comparvero, ~Ma scompagnati 6017 Edmene | persegue ~L’agitato pensier del viandante~E gli fa tardo il passo, 6018 Edmene | falde impäurito e passa~Il vïandante, e i colpi della scure~Sull’ 6019 Ideale | stellata conca del mare.~Viareggio, 1870.~ ~ 6020 Distra | per deserta riva ~Pensosi viator;~Ma ben ci allegra e pasce ~ 6021 Solit | Verrò nella tua pace. E il vïatore~Chi sa che alla modesta 6022 Abbadi | e la fa dall’agili~Corde vibrar più bella;~Ama costei, che 6023 Edmene | ciance.~Mai quell’ampio e vibrato aere, quel sole~Che non 6024 Contra | quando spasimi, ~Con varia vice,~Nelle delizie~Del doppio 6025 Edmene | fervor dei prandi,~Nella vicenda de’ convulsi giuochi,~Tu 6026 Mab | bianco silfo che mi sta vicin.~Questo è il compagno mio. 6027 Giusti | che domar non può.~Tal ti vid’io sull’Arno~Nella stagion 6028 Lacrym | le vie che i battaglioni~Vider di Francia ed or sotto l’ 6029 Borbon | E i figli suoi, che il videro ~Darti i fatali amplessi,~ 6030 Tasso | quegli schermi, ~Che mi vietano il bel lume del cielo, ~ 6031 Edmene | rupe,~Talamo il lido ai non vietati amplessi,~Che fan forte 6032 Dolor2 | aurora! ~Più Samuel non vigila~Di Solima alle porte;~E 6033 Edmene | accorse ~Dubbi codardi! Io vigilai già troppo,~ mai l’aspetto 6034 Edmene | dell’alba, abbandonarle~Non vigilate ai venti — ed una sera~Inchinarsi 6035 Dolor1(1)| ammalato per getti di sangue, vigilato da un Carabiniere, circondato 6036 Uomo | feroci ~Idre converse in te ~Vigileran leoni~Delle tua mura al 6037 Inide | che conobbi~Le tue caste vigilie e la tua fede~All’arcano 6038 Gelos | addio.~— Che fai Seìda? — Io vigilo, ~E penso all’amor mio. — ~ 6039 EFilib | viso ascondo:~E or di noi vigliacco armento~Che dirà, l’Europa 6040 PioIX | terra, ~Nella fedel tua vigna, ~Un seme d’odio alligna, ~ 6041 Igea | co’ propri armenti,~E le vigne fiorenti~Al fresco olmo 6042 Edmene | Qual s’ella avesse il suo vigore antico. ~Gelido un riso 6043 Armi | ogni monte un fremito. Ogni villa~Faccia il suo bronzo all’ 6044 Sogno | Sognar le feste del mio villaggio,~L’irte mie balze, le mie 6045 Voci | numera e chi pesa, ~Ma la villana offesa~È scorpio che s’uccide.~ 6046 Anton | il natal?~Egli a mestier villani~Le man fanciulle usò;~Ma 6047 Manzon | recesso d’un tacito iddio ~La villetta che in sen ti serbò.~, 6048 Giove | Le mense enormi; e sui villosi petti ~De’ coloni le figlie 6049 2Dicem | furor. Chi incesta~Colla viltate, in triboli~Posa l’infame 6050 Inide | Caprigena insigne.~ Ei quel viluppo~Reggea di strane inopinate 6051 Donna | tanta luce adorni, ~Che vinca il sacrifizio ~Degli umili 6052 Ceneri | serva alle plebi compresse o vincenti,~Straniera ai sorrisi, straniera 6053 Ceneri | parola.~La misera Italia dee vincer da sola,~O il capo nel manto 6054 Ceneri | delle nozze divelto le avrà.~Vinceste, o felici. Ma stabile amica ~ 6055 Poeta | accostati~Ai tribolati ingegni,~Vinci gl’iniqui sdegni ~Col doloroso 6056 Donna | occulto amor;~ Eva e Maria nel vincolo ~Del fallo e del perdono, ~ 6057 Foscol | accesa~Trepidanza gentil vincono il calle~L’anima di Ricciarda 6058 CAlb | che sia:~«Fossero mai le vindici ~Ugne de’ suoi cavalli? ~ 6059 Edmene | navicel non giunge. ~ Ahi! la viola del pensier, funesto~Vaticinio 6060 Dolor2 | È parricida l’alito ~Dei vïolenti, il credi,~Fiume gentil. 6061 Edmene | Gesti, o muti sospiri, o vïolento~Suon di dolcezza… e d’ingannarmi 6062 Primav | ultime nevi e spunta~La prima violetta~Cantan tutte le terre: « 6063 Simpat | gentil, ~Mi trema in mente la vïoletta,~ Che orna le siepi del 6064 Dolor2 | de’ rosai ~Le tenebrose vipere~Si slanciano a ferir!~Certo, 6065 Dolor2 | guerra sin’anco~Le pensose virginee pupille; ~Di purpureo, di 6066 Inide | grande amplesso~Perir di sua virginità la rosa,~Ed insana l’obblio 6067 Lacrym | fortuna~Senza ritorni. ~ Virïate, il prode~Fulminator dai 6068 Edmene | Ricco era e bello di viril bellezza ~Lo sposo a Edmenegarda. 6069 Dolor1 | della gente più forte e virtuosa della penisola, e ne parlai 6070 Edmene | Incliti amori ~E pietose virtuti al secol novo~Date una volta; 6071 Sogno | sepolcro è pieno di luminose visioni.~ (LOPEZ DE VEGA)~Mentr’ 6072 Edmene | Tempestiva la madre e il vispolino~Trepidando garrì. Ma in 6073 Calunn | Perchè lo impose il Dio ~Che visse in mansuetudine, ~E comandò 6074 Conveg | limpide ~Note n’uscir:~— Vissero insiem; ma la fanciulla 6075 Madre | MADRE E LA PATRIA~ — Teco vissi; or tra le squadre~Son chiamato 6076 Tasso | degli anni ~Senza gloria vissuti!…» ~ — Il sacrosanto~Dono 6077 Byron | Non vi giovi indagar com’è vissuto;~Pensate sol dove il poeta 6078 Edmene | Sul cor tremante delle viste cose~Ne passaron mill’altre; 6079 Borbon | all’aere~I tre color fur visti,~Del lungo ceppo immemori~ 6080 Alboin | questi colli vestiti~Di tante viti. ~Fragili fiori più che 6081 Edmene | ha risoluto. ~Strascinerà vituperato i giorni,~Sotto altro ciel. ~ 6082 Edmene | Gemon due figli e pesa il vitupero~Dove rise la gioia? Ordine 6083 Cronac | chè Dio ti fece~Per la viuzza, invece~Che sotto a’ nembi 6084 Manzon | In quel rostro fiorir più vivace, ~E poi chiusi in un arco 6085 Conveg | forte amar si può!~I color vivaci e schietti~Si tramutano 6086 Giusti | veri generosi in Italia, vivano o muoiano, hanno sempre 6087 Conveg | la fanciulla, senza~Pace vivendo, volea far satolle~Dei miseri 6088 Edmene | Ella sì amante, che parea vivesse ~Del soffio mio!… Tradirmi 6089 Tedio | inchiostro informi,~Perché vivete or voi?~Mente, perché non 6090 Giusti | tuo salcio al piè.~Ahi! se viviam deserti,~Se il freddo cor 6091 Edmene | Chi giura~S’ei domani vivrà? Se questo sole ~Splenderà 6092 Conveg | scambiarsi il tormentoso addio,~Vivrebbero abbracciati eternamente~ 6093 Pachit | PACHITA~Adpropera quo fata vocant: te regna sequuntur.~ 6094 Mab | MAB~Mab vocor atque iocor: nigris me linquere 6095 PioIX | di sangue coglie. ~Pace vogliam. Presentati ~Sulle tue sacre 6096 Alboin | spumanti di vino eletto,~Volan le tazze per il banchetto; ~ 6097 Edmene | i solitari amplessi;~Or volano al beato Adige in riva,~ 6098 Cronac | Astro nel ciel; sul pelago ~Volante navicella;~Al petto inerme 6099 Ceneri | nitriti quell’aure ferir,~Volar nella strage sovrelmi e 6100 Dubbio | Tutti al nativo albergo~Volâr nell’ombre ascosi;~Dietro 6101 Edmene | esce dall’acque!» ~ Così volaro i tempi. E le congiunte~ 6102 Zulia | Ma pria di tutto aver voleane il cor.~ Ambre, alabastri 6103 | volenti 6104 Edmene | banchetto~Della tua casa volentier si reca~E ne sparge di rose 6105 Ellade | mio fascio, anima amante ~Volerò, tu vedrai con che sospiri, ~ 6106 Armi | il sospetto e il cicalio volgar.~Tra l’aule e i fôri, tra 6107 Dolor1 | cacciato sulla via delle volgari ambizioni. Il poeta non 6108 Edmene | Sì fatte cose~Tra sé volgendo, abbandonò le stanze,~Nel 6109 Oriuol | quadrante io dubito ~Che più non volgerà.~Così gli erranti sogni,~ 6110 Edmene | E quando il guardo io volgerò dagli erti ~Miei colli al 6111 Uomo | ancor!~ «Pera chi tenta volgerti ~In giorni bassi e rei, ~ 6112 Giusti | cospicui sdegni, ~Tra ingrati volghi e regni ~La concitabil musa~ 6113 Cronac | Belava un’effemeride:~«Volgi ad amor gl’inchiostri!»~ 6114 Edmene | nel pensier! — Non sempre ~Volgon dure le sorti, e il duolo 6115 Edmene | Orribili pensieri~Ti si volgono in mente, e a quando a quando~ 6116 Patria | cielo in cielo stendi i tuoi voli~Sin del Danubio sul verde 6117 Perdon | ferirti… e non per questo~Volontaria è la ferita!~Il fanciul, 6118 Incant | al pino~Latra la iniqua volpe?~ il truculento martoro~ 6119 Edmene | nicchia notturna alle selvagge~Volpi, e per gli atrî, ove suonâr 6120 Contra | lieve~Sfiora le cerule ~Vôlte del ciel,~Penso a quell’ 6121 Dolor2 | pel nostro destino,~ son vòlti dell’Alpe i leoni~Nelle 6122 Dolor2 | trecce il morbido~Nerissimo volume,~E il canto, per la tenebra~ 6123 Edmene | Splendide conche, e bei volumi e fiori~Sparsi, confusi, 6124 | voluto 6125 Dolor2 | l’ebbra falange~Fuor si vomita, e ruota il flagello~Sulla 6126 2Dicem | chi vince al piè.~Se col vorace e barbaro~Settentrion t’ 6127 Giusti | Ardilo; e ch’io, salito~Sulla vorago orrenda, ~Le nude braccia 6128 | vorrai 6129 Edmene | donna Arrigo.~ «E che?… Vorresti~Impedirgli la via?» —~ Si 6130 Uomo | Qual è virtù, che il vortice ~Ferocemente desta, ~Che 6131 Edmene | commiste~Quasi in un vario e vorticoso nembo ~Di tenèbra e di luce; 6132 | vos 6133 Tasso | Egli v’insegni ~Il calice a votar dei patimenti ~Voi sapete 6134 Borbon | E quando primo i liberi ~Voti d’Italia udisti,~E sfolgoranti 6135 Dolor2 | fatal tuo lastrico ~Cela un vulcan, il sai:~Sulle colombe 6136 Armi | lombarda terra~Torna il cupo vulcano a rimugghiar ~Principi, 6137 Edmene | vuotato intera.~ Sì! la vuotasti. Ma il divino Amico ~Ti 6138 Edmene | acerba~Coppa sentì d’aver vuotato intera.~ Sì! la vuotasti. 6139 Malinc | le inchieste di responso vuote~Non lasciar, ti pesi 6140 | X 6141 | XI 6142 | XII 6143 | XIII 6144 | XIV 6145 Sogno | Collo smeraldo misto il zaffiro!~Che drappo d’oro ci copre 6146 Mab | Elmi di ferro ed orride zagaglie~Vennero: e i numi non sentîr 6147 EFilib | sguardo. ~Il destrier la zampa arretra ~Sul suo zoccolo 6148 Morbi | la notturna stella,~O il zampillo dell’acque, o in orïente~ 6149 Foscol | tue belle contrade! ~Chè Zante no, ma il riso tutto quanto~ 6150 Ellade | quel tanto~Che punge una zanzara in roseo dito. ~E fors’anco 6151 Cronac | volta e Fillide~Cantai, del Zappi a modo, ~E il molle ovil 6152 Patria | Fiori di sangue brucan le zebe.~Umile è certo la terra 6153 Sogni | diè.~Oh, potess’io d’un zeffiro~Lene vestir le tempre!~Il 6154 Distra | accocco,~Or dell’inverso zigaro~La viva brace imbocco, ~ 6155 Morbi | mie vene già tempo; e un zinganume ~Di farmachi passò per questa 6156 Maestr | ha sul cintiglio ~Il suo zinnal di becco:~Mozza la turpe 6157 EFilib | Non gli garba andare a zonzo; ~È un re forte, un re di 6158 Zulia | ZULIA~ Sull’incantato Bosforo, ~


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