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Giovanni Prati
Poesie scelte

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  • RITRATTO MORALE
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RITRATTO MORALE

Or che pinto è il di fuor, l’intimo sguardo

Tenti l’intima vita, e tragga il vero.

Son uom; dunque ier prode, oggi codardo;

Guato il mondo, al ciel penso e di spero.

Mesto e gaio in brevora; umile e altero;

Subitano al concetto, all’opra tardo;

Vago di lode, indocile d’impero;

Soave, e un po’ talor brusco e beffardo.

Ma simulato mai. Credo al ben; tento

Di farlo; amo chi il fa; spregio la ingrata

Genìa de’ vili; ardite cose io sento.

E come sento, arditamente dico.

Che val s’io batterò via sconsolata?

Son più del ver che di me stesso amico.

 




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